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   SCAPAC
  SCAPAC 4 - Omeopatia

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Autore Discussione
  •  ahmbar
      ahmbar
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#39
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
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Rivers, in altri thread ho apprezzato le tue analisi ed i tuoi ragionamenti, ma qui stai facendo una figura da peracottaro che ti potresti risparmiare

Se hai letto cio' che ho postato come referenze, , il Mulino bianco lo hai in testa :
le ricerche di Benveniste ed i suoi risultati (e le conclusioni che ne trasse Spira a suo tempo) sono stati analizzati e confermati


...uno studio effettuato in parallelo in 4 laboratori indipendenti sparsi per l’Europa (Gran Bretagna, Italia, Francia e Olanda) - mentre il coordinamento la codificazione, la randomizzazione e l’elaborazione statistica è stata effettuata da un gruppo di ricerca in Belgio
P.Belon, J.Cumps, P.F.Mannaioni, J.Ste-Laudy, M.Roberfroid, F.A.C.Wiegant "Inhibition of human basophil degranulation by successive histamine dilutions: results of a European multi-centre trial" Inflammation Research, 48, supplement 1: S17-18 (1999)


... In esperienze a doppio cieco, con la presenza di ricercatori esterni, si notò che la presenza di molecole agoniste altamente diluite veniva annullata da un debole campo magnetico oscillante che non aveva invece affatto un tale effetto sulle molecole vere e proprie in diluizioni standard. Seguirono, dunque diverse centinai di esperimenti che confermarono la possibilità di trasferire all’acqua, tramite un amplificatore, la specifica attività molecolare di più di 30 sostanze
Si tratta di sostanze quali: agonisti farmacologici e fisiologici, anticorpi (purificati o con tutto il siero), antigeni e perfino il segnale specifico di alcuni batteri.

Poi pensarono di invertire il procedimento, di registrare (in digitale, campionando a 44 kHz), cioè, alcune specifiche attività biologiche e poi memorizzarle su un hard disk di un PC. Quando tali registrazioni venivano riprodotte nei pressi di acqua, plasma, organi, cellule, o di reazioni antigene-anticorpo, il segnale registrato induceva l’effetto caratteristico della sostanza originaria



senza bisogno di mandarti un PM, basta che leggi


Poi, se vuoi, ti metto anche qualche estratto degli studi di Emilio Del Giudice, Giuliano Preparata, Martin Fleischmann o delle decine e decine di altri scienziati che hanno ripreso gli studi di Benveniste e confermato quanto siamo alle soglie di una nuova frontiera per capire non solo le malattie e/o le possibilita' di cure che ne derivano, ma la vita stessa



Puoi mandare il tuo studio sulle nastrine della Barilla anche a loro
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Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 9/10/2009 17:17
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  •  artemis
      artemis
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#38
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 29/10/2007
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Citazione:

NiHiLaNtH ha scritto:
x coloro che non credono nell'omeopatia

ma avete mai provato a verificare il funzionamento di questi rimedi omeopatici?

io non li ho mai provati e perciò non posso dare un giudizio
ma voi che vi accanite così tanto li avete mai sperimentati su voi stessi o su altre persone?


bè io non penso che il mio organismo possa decidere se una cura alternativa è migliore,peggiore,o equivalente a una cura ufficiale..se non sto male non ho bisogno di cure allora vuol dire che non posso avere un'opinione a riguardo?
un conto è l'opinione,un conto è avere un'esperienza diretta.Io non ho esperienze dirette,semplicemente mi stupisce l'accuratezza a cui si è arrivati a spiegare l'omeopatia,volendo a tutti costi spiegare la causa dei suoi effetti benefici.Parliamo di dimensioni e diluizioni minuscole,e non credo che la medicina odierna,sia ufficiale che non ,sia arrivata a capire quale sia il bersaglio che debba essere "rimesso a posto" con l'omeopatia.
Quindi non penso assolutamente
si funziona
o
no non funziona
e tantomeno l'avrei pensato se ne avessi fatto uso e avessi trovato benefici o meno..il mio scopo è capire,non avere ragione su qualcun altro.
_________________
"Se c'è un qualche cosa che vogliamo cambiare nel bambino, prima dovremmo esaminarlo bene e vedere se non è un qualche cosa che faremmo meglio a cambiare in noi stessi" C G Jung
Inviato il: 9/10/2009 13:07
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  •  artemis
      artemis
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#37
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 29/10/2007
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Citazione:

ahmbar ha scritto:
artemis
supponendo che l'acqua abbia queste caratteristiche di memoria anche ad alte diluizioni,supponendo che si riesca a dimostrare che ce l'abbia,in laboratorio,insomma assumendo che sia vero e non una fandonia: (mi piacerebbe molto che lo fosse..vedremo!)

Vedo che ti sei persa quanto postato su Benveniste e Preparata, che hanno fatto esattamente cio' che vuoi : una dimostrazione scientifica della memoria dell'acqua

Non sono in grado di entrare nel merito delle tue obiezioni riguardo alle "cose nocive" che potrebbero essere trasmesse proprio come avviene con quelle curative, si andrebbero a toccare argomenti quantomeno (ancora) indimostrabili


Ma vedo che c'e' chi e' invece sicuro che siano tutte cazzate

Non devi scusarti se tutto ciò ti appare illogico e irrazionale, perchè è esattamente quel che è.


Dovresti provare a chiedere al dr Spira, caro Rivers, che ha trovato esattamente "cose illlogiche e irrazionali" nei risultati degli studi sulla memoria dell'acqua esaminando il lavoro di Benveniste, malgrado siano stati rispettati tutti i parametri delle indagini scientifiche Benveniste e la memoria dell'acqua- 10 anni di studi scientifici



Il fatto è che "al positivo"sembrano esserci moltissime persone preparate e sicure che tali caratteristiche siano già roba assodata per gli studiosi,però al negativo (cioè quanto male possa fare un'acqua memorizzata "male")nessuno ne parla o lontanamente ne ipotizza l'effetto...dovrebbe esserci una sorta di simmetria,per quel che mi riguarda.Come si fa ad andare così a fondo solo in un senso?
Ho capito che si parte dal:
funziona,quindi cerchiamo di capirne il perchè

però portare in alto questo metodo ,ancora così tanto sconosciuto,pretendendo di abbinargli caratteristiche di fenomeno già noto,solo non opportunamente divulgato..mi semrba troppo.
_________________
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Inviato il: 9/10/2009 12:59
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  •  NiHiLaNtH
      NiHiLaNtH
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#36
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 5/12/2005
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ora siamo arrivati a paragonare una coltellata al polso con una cura alternativa

il rimedio alternativo sicuramente non ti fa male come una coltellata
al massimo non funziona

però voi non sete neanche curiosi di provare
forse avete paura che l'omeopatia funzioni davvero
Inviato il: 9/10/2009 12:58
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#35
Sono certo di non sapere
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@NiHiLaNtH

Ti sei mai ficcato un coltello nel polso per constatare di persona se fa male come dicono?
Sono sicuro però che non lo faresti. Perché? Perché da quando hai compiuto tre anni sei in grado di prevedere gli effetti di un'azione anche senza doverli ogni volta constatare di persona.

Che l'omeopatia funzioni o no (e a mio parere non funziona), non è che se non facciamo da cavie allora non possiamo aprir bocca.

Non trovi?
Inviato il: 9/10/2009 0:16
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  •  NiHiLaNtH
      NiHiLaNtH
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#34
Sono certo di non sapere
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ah quindi tu giudichi il funzionamento di qualcosa non dall'effetto che ha avuto su di te ma dagli studi fatti da altri

cazzo questo si che è un buon metodo per capire quali sono i migliori modi per curarsi

quindi tu non li hai mai provati ma ti permetti di giudicare

bravo
Inviato il: 8/10/2009 23:39
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  •  rivers
      rivers
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#33
Mi sento vacillare
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Citazione:

NiHiLaNtH ha scritto:
x coloro che non credono nell'omeopatia

ma avete mai provato a verificare il funzionamento di questi rimedi omeopatici?

io non li ho mai provati e perciò non posso dare un giudizio
ma voi che vi accanite così tanto li avete mai sperimentati su voi stessi o su altre persone?


Oh ecco sì, bel metodo.

Hai mai provato a verificare un farmaco tradizionale? Saresti in grado di giudicare la sua efficacia?

Gli studi sulla omeopatia sono stati fatti e i risultati non sono differenti da quelli che si ottengono usando un PLACEBO.

placebo = trattamento medico derivato dalla forza della suggestione (e sì, spesso funziona!)
Inviato il: 8/10/2009 23:30
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  •  NiHiLaNtH
      NiHiLaNtH
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#32
Sono certo di non sapere
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x coloro che non credono nell'omeopatia

ma avete mai provato a verificare il funzionamento di questi rimedi omeopatici?

io non li ho mai provati e perciò non posso dare un giudizio
ma voi che vi accanite così tanto li avete mai sperimentati su voi stessi o su altre persone?
Inviato il: 8/10/2009 23:28
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  •  rivers
      rivers
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#31
Mi sento vacillare
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Citazione:

ahmbar ha scritto:
Dovresti provare a chiedere al dr Spira, caro Rivers, che ha trovato esattamente "cose illlogiche e irrazionali" nei risultati degli studi sulla memoria dell'acqua esaminando il lavoro di Benveniste, malgrado siano stati rispettati tutti i parametri delle indagini scientifiche Benveniste e la memoria dell'acqua- 10 anni di studi scientifici


Sì, come gli studi scientifici di Reich sull'orgone (anche lì mi sono preso tante belle strigliate da decine di utenti, compreso uno che in PM giurava di averlo misurato questo cazzo di orgone).

Anche io ho fatto uno studio scientifico su come ottenere Nastrine Mulino Bianco dall'acciaio fuso delle travi del WTC1. Se vuoi te lo passo.
Inviato il: 8/10/2009 23:20
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#30
Dubito ormai di tutto
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artemis
supponendo che l'acqua abbia queste caratteristiche di memoria anche ad alte diluizioni,supponendo che si riesca a dimostrare che ce l'abbia,in laboratorio,insomma assumendo che sia vero e non una fandonia: (mi piacerebbe molto che lo fosse..vedremo!)

Vedo che ti sei persa quanto postato su Benveniste e Preparata, che hanno fatto esattamente cio' che vuoi : una dimostrazione scientifica della memoria dell'acqua

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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 8/10/2009 20:19
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  •  Davide71
      Davide71
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#29
Dubito ormai di tutto
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Ciao ARTEMIS,
guarda non sei l'unica che vorrebbe una risposta...
Diciamo che loro dicono che la memoria dell'acqua si ottiene facendo seguire le diluizioni con delle "succussioni" (scuotimenti) ma io continuo a chiedere a costoro:

se io tali succussioni non le faccio; anzi se io salto proprio tutto il processo e ficco nella provetta ACQUA DISTILLATA, come ce se ne può accorgere?

e poi, come faccio a fare le succussioni alle zollette di zucchero?
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Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 8/10/2009 18:09
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  •  rivers
      rivers
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#28
Mi sento vacillare
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Citazione:

artemis ha scritto:
scusate ma il punto della questione da parte mia è un altro:supponendo che l'acqua abbia queste caratteristiche di memoria anche ad alte diluizioni,supponendo che si riesca a dimostrare che ce l'abbia,in laboratorio,insomma assumendo che sia vero e non una fandonia:
(mi piacerebbe molto che lo fosse..vedremo!)
qual è il nesso tra la memoria che si dà a quell'acqua e il suo "bersaglio"?
Cioè quello che intendo è che basta bere un bicchier d'acqua con una memoria sbagliata per prendere una malattia?perchè dovrebbero essere curative queste acque superdiluite e non dovrebbero avere alcun effetto(nè curativo,nè nocivo)tutte le altre soluzioni a base di acqua che ogni giorno introduciamo nel nostro corpo?
cioè l'omeopatia ha effetto,rispetto a che cosa?
chi decide se un liquido è omeopatico o no?
non può essere omeopatica anche una sorgente naturale,un'acqua minerale,un brodo?
scusate se è offtopic o banale...ma gradirei una risposta


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Inviato il: 8/10/2009 15:30
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  •  artemis
      artemis
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#27
Ho qualche dubbio
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scusate ma il punto della questione da parte mia è un altro:supponendo che l'acqua abbia queste caratteristiche di memoria anche ad alte diluizioni,supponendo che si riesca a dimostrare che ce l'abbia,in laboratorio,insomma assumendo che sia vero e non una fandonia:
(mi piacerebbe molto che lo fosse..vedremo!)
qual è il nesso tra la memoria che si dà a quell'acqua e il suo "bersaglio"?
Cioè quello che intendo è che basta bere un bicchier d'acqua con una memoria sbagliata per prendere una malattia?perchè dovrebbero essere curative queste acque superdiluite e non dovrebbero avere alcun effetto(nè curativo,nè nocivo)tutte le altre soluzioni a base di acqua che ogni giorno introduciamo nel nostro corpo?
cioè l'omeopatia ha effetto,rispetto a che cosa?
chi decide se un liquido è omeopatico o no?
non può essere omeopatica anche una sorgente naturale,un'acqua minerale,un brodo?
scusate se è offtopic o banale...ma gradirei una risposta
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Inviato il: 8/10/2009 13:31
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  •  rivers
      rivers
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#26
Mi sento vacillare
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Citazione:

perchè sono stanco di gente come voi che si comporta come i debunkers


Effettivamente è vero. Qui c'è un vero e proprio scambio di ruoli.

Perchè chi in genere dovrebbe avere naso a fiutare complotti e imbrogli qui casca come una pera, arrivando a difendere a spada tratta una medicina alternativa del 1700 basata su principi inventati, che di buono aveva (e ha ancora) il solo pregio di non fare male (o bene).

E dall'altro lato? Chi in genere appoggia incodizionatamente le autorità e odia il proliferare del critical thinking si trova a debunkare, giustamente!, una tradizione secolare diffusa secondo le stesse regole per cui si tramandano stupide e disumane pratiche culturali, religioni, magie o altre amenità.

Se pinco pallo se ne esce con uno studio sulla "memoria dell'aqua", poco cambia. A maggior ragione se non lo si capisce è meglio agire cautamente, vedere come reagisce la comunità scientifica ad una tale scoperta sorprendente, e nel frattempo magarsi leggersi gli altri studi scientifici ben documentati che hanno confermato che l'omeopatia non fa ne più ne meno di quanto fa un placebo.
Inviato il: 8/10/2009 1:49
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  •  NiHiLaNtH
      NiHiLaNtH
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#25
Sono certo di non sapere
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si parlava di memoria dell'acqua quindi i miei interventi non sono OT
e comunque io non devo imparare prorio niente
Inviato il: 7/10/2009 0:07
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#24
Sono certo di non sapere
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@NiHiLaNtH
Allora oltre alle buone maniere impare anche a leggere i titoli dei thread:
"SCAPAC 4 - Omeopatia"

Tornando a noi, abbandoniamo per un momento il "come" funzionerebbe un farmaco con concentrazioni bassissime di principio attivo. Diamo per scontati entanglement magici, diluizioni prodigiose e hard disk interni a un bicchiere d'acqua. Quali conoscenze sarebbero necessarie per saper sfruttare correttamente questi prodigi? Cosa devo diluire per curare il mal di testa? Come decido qual è il "simile" giusto "per curare il simile"?
Inviato il: 6/10/2009 13:43
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  •  NiHiLaNtH
      NiHiLaNtH
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#23
Sono certo di non sapere
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a me dell'omeopatia non frega nulla
mi interessa solo la memoria dell'acqua
Inviato il: 6/10/2009 13:13
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  •  Garrett
      Garrett
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#22
Mi sento vacillare
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in tal caso almeno deve essere coerente con se stessa; perciò ripeto, se fosse vera, con un litro di brodo di pollo dovresti riuscire a sfamare tutta la popolazione mondiale!

E con uno scarico del cesso avvelenarla tutta!
Inviato il: 6/10/2009 10:12
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  •  Davide71
      Davide71
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#21
Dubito ormai di tutto
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Ciao a tutti:

a parte il fatto che la memoria dell'acqua è stata dimostrata con riferimento al GHIACCIO, e nessun rimedio omeopatico è mai stato servito sotto ghiaccio, i rimedi omeopatici vengono venduti anche in granuli di zucchero.
Scommetti che Montagnier dimostrerà che anche lo zucchero ha una sua memoria?
Per caso Montagnier è quello che ha scoperto l'AIDS? Allora è una garanzia di serietà scientifica...
Io continuo a dire: esiste un laboratorio che permette di distinguere una soluzione omeopatica da una pura e semplice provetta di acqua distillata, quando la diluizione supera certe soglie?
No! A meno che tu non mi dai l'indirizzo di un laboratorio del genere...

Perciò, caro nihilath, ognuno ha diritto as avere la propria fede cieca totale assoluta e basata sulla fuffa. Ma si tratta di fede cieca totale assoluta basata sulla fuffa. Perché i casi sono 2: o l'omeopatia si basa su principi diversi da quelli della scienza moderna, e allora deve essere dimostrata con altri sistemi, oppure si basa sui principi della scienza moderna, e allora può essere dimostrata in un laboratorio chimico moderno. Il secondo caso non mi pare realizzato. Resta il primo; in tal caso almeno deve essere coerente con se stessa; perciò ripeto, se fosse vera, con un litro di brodo di pollo dovresti riuscire a sfamare tutta la popolazione mondiale!
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Inviato il: 6/10/2009 9:02
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  •  NiHiLaNtH
      NiHiLaNtH
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#20
Sono certo di non sapere
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"Vuoi sollevare il livello della discussione o solo il tono?"

solo il tono
perchè sono stanco di gente come voi che si comporta come i debunkers

l'acqua ha una propria memoria e non ci vuole molto per verificarlo
vi sfido a dimostrarmi il contrario
Inviato il: 6/10/2009 0:17
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#19
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
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@Red_Knight: avevo completamente frainteso. Come non detto!


@Davide71
Citazione:

"In matematica, se un teorema conduce ad una conclusione assurda, il teorema viene rigettato. Io spero che funzioni così anche in medicina."

purtroppo non è MAI così semplice, neanche in biologia o in fisiologia: figurati cosa succede quando in più si parla di "medicina", che è altro anche della "biologia per curare gli organismi malati", essendo cosa ben più complessa.
Citazione:

"quando un esperimento nel campo della medicina sia da considerare ‘serio’ e ‘definitivo’"

'definitivo'?: mai! Sul 'serio' ci si ragiona sempre molto intorno... e con ancora vari disaccordi. Il tutto è complicato dalla necessità di avere valutazioni statistiche... e allora intervengono ulteriori concetti quali quelli di "significatività statistica" dei risultati, di "bias metodologici", di "bias di selezione", di "sufficiente potenza statistica" etc etc
Diciamo che ora ci si sforza di definire quale sia un buon metodo per uno studio sperimentale in medicina, i requisiti importanti per un buono studio clinico sono di essere controllato, ove possibile in doppio cieco, e randomizzato "in maniera ottimale". E ognuno di questi requisiti è fonte di dispute!!! inoltre si devono poter escludere conflitti di interesse (che invece ci sono sempre per ragioni di diritti di pubblicazione: ma è giusto minimizzarli o almeno dichiararli).
Citazione:

"Poiché quest’ultimo presenta degli aspetti misteriosi,stupefacenti (per non dire miracolistici) non può essere utilizzato per dimostrare alcunché."

Sono solo parzialmente concorde. L'effetto placebo si può comunque quantomeno misurare. Non su una singola persona, ma su un gruppo di individui si può fare. Se una cura è efficace quanto un placebo, o solo appenba di più, si può dire che "non funziona".

"mi chiedo se la lunga lista di effetti collaterali che costituisce una buona parte del foglietto illustrativo potrebbe essere ridotta se si utilizzassero principi attivi meno potenti…"
no, mi dispiace. Sai perchè? perchè la lista degli effetti collaterali è lunga proprio per offrire la massima tutela legale alle aziende produttrici.
La potenza dei principi attivi si può spesso modulare con il dosaggio e con la "tecnica farmaceutica". Però certo effetti collaterali a volte sono inevitabili, fanno parte del meccanismo d'azione del farmaco.

gandalf ha scritto:
Citazione:

"si tratta di capire se la ricerca di Montagnier abbatte il numero di Avogadro"

Temo di non seguirti. Proprio sulla diluizione dei miceti. Non erano soluzioni filtrate (e quindi prive dei miceti?) e allora perchè sarebbe diverso se diluito?
E che c'entra il numero di Avogadro? non è un numero che si riferisce alle molecole? Ho anche dato una sfogliata al sito del CICAP che hai indicato, ma non ho trovato un riferimento serio per chiarirmi come c'entra il numero di Avogadro con la omeopatia. Se ho una diluizione di 10^-12 mi consente comunque ancora presenze dell'ordine dei miliardi di molecole: non è che sia proprio il nulla, o sbaglio? ... Forse non ho capito niente io...
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 5/10/2009 22:37
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  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#18
Sono certo di non sapere
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Messaggi: 3121
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@dr_julius

Quanto parlavo di "voce del sito" ero ovviamente sarcastico (e amaramente).

Sono d'accordo con te, e in ogni non avrei potuto non essere sarcastico.
Inviato il: 5/10/2009 22:12
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  •  ahmbar
      ahmbar
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#17
Dubito ormai di tutto
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xred knight
come al solito la mia memoria mi ha preso in giro, non eri tu in quel thread ad aver partecipato alla discussione, sorry


Per il thread riporto quanto scrissi di la' sugli studi di Benveniste sulla conferma della memoria dell'acqua

Io ne avevo capito la validazione del perche' l'omeopatia, per esempio, funziona, avevo letto degli studi che ha fatto per quasi 20 anni Benveniste
(spero di non commetere una scorrettezza copia/incollando questa tabella)

Dal 1984 al 1990:
- Degranulazione dei Basofili tramite alte diluizioni di anticorpi anti-IgE.
- Inibizione della degranulazione dei basofili attraverso alte diluizioni di Istamina.
Dal 1990 al 1998
- Cuore di porcellino di Guinea: testate più di 30 sostanze, prima in alta diluizione, poi attraverso la trasmissione diretta utilizzando un amplificatore, e infine registrando e riproducendo il segnale molecolare grazie ad un computer.
- Attivazione dei neutrofili tramite del Forbolo-Miristato-Acetato trasmesso da un amplificatore in tempo reale.
Dal 1997 al 1998:
- Precipitazione di Ag/Ab. Rilevazione del “segnale” registrato di batteri (e, per estensione, di antigeni o anticorpi) riproducendolo ad una reazione immunitaria specifica per quel segnale.
1998:
- Test dermatologici. Iniezioni intradermiche su porcellini di Guinea o conigli di acqua “informata” con il segnale di vasodilatatori come istamina, serotonina, acetilcolina, bradichina, che inducono una locale vasodilatazione sulla pelle che viene inibita dallo specifico inibitore della molecola originale.
Dal 1999 al 2001:
- Coagulazione del sangue. Acqua “informata” col segnale registrato di eparina va a ritardare o ad inibire la coagulazione del sangue. Il sistema è stato totalmente automatizzato realizzando un bioanalizzatore che realizza tutti i test senza intervento umano.
fonte


E anche quelli di Giuliano Preparata al convegno indetto da Emilio Del Giudice, dai link postati da Al2012

...La visione tradizionale a proposito dell'acqua, dice che è una molecola stupidissima, non complessa come ad esempio il DNA; le molecole d'acqua stanno insieme perché delle forze elettrostatiche le tengono insieme.

C'è un problema: le forze dell'acqua sono diverse quando sono nel vapore, ma non si spiega perché. Perché bolle proprio a 100 gradi?
Dal mio studio venne fuori un'acqua completamente diversa: l'horror quietis porta le molecole dell'acqua ad oscillare nel loro stato più basso, con frequenze caratteristiche: la singola molecola è come una radio che manda una radiazione elettromagnetica di frequenza ben precisa... proprio quella su cui oscillano tutte!
Abbiamo 10 elevato a 23 oggetti per centimetro cubo che oscillano tutti alla stessa frequenza!
Le molecole danzano in fase, si crea un campo elettromagnetico che le tiene insieme, per cui le molecole si conoscono le une con le altre, proprio come radio che comunicano la loro musica a distanza, provocando una grande armonia.

Anche nel laser c'è, ma c'è perché una grande energia viene confinata con delle cavità ottiche, senza le quali non funzionerebbe.
Nell'acqua invece avviene spontaneamente, in virtù delle variabili termodinamiche, temperatura e densità.
Un mondo caotico quindi diventa un mondo di armonia, in cui l'interazione fondamentale è a lungo raggio, e condensa un campo elettromagnetico potentissimo che mantiene questo ordine infinitamente.

Mi sembra l'archetipo della vita: da un insieme slegato di oggetti individuali, a un oggetto che è un tutto... questo avviene spontaneamente ed è infinitamente stabile, pensate alla vita eucariota che è diventata procariota.
Questi tipi di comportamenti coerenti ci permettono di chiarire una serie di cose mai capite, come l'esistenza dei superconduttori, o dei superfluidi, o addirittura della calamita, che ancora oggi non aveva una spiegazione


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FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 5/10/2009 21:41
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#16
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

dr_Julius ha scritto:
Citazione:
Specifico che a questa teoria non ci credo. Non credo che funzioni: nè concettualmente, né empiricamente.

NiHiLaNtH ha risposto:
e chi se ne frega che non ci credi
gli esperimenti dicono il contrario perciò la tua opinione non conta nulla


Ora dovrei risponderti: "chissenefrega se te ne freghi che non ci credo" ?

La mia specifica di "non crederci" era una sorta di disclaimer: per chiarire che nonostante il mio sforzo di obiettività , avrei potuto esporre in modo "incompleto" la teoria della memoria dell'acqua. Infatti ho anche chiesto di correggermi se ci fossero stati strafalcioni evidenti.
Non ho chiesto a nessuno di essere d'accordo con me. Non mi interessa di convincere né te né Red_Knight. L'invito ad entrambi è di portare contribuiti utili e attivi.


Un esempio di contributo attivo non è di evidenziare quale esperimento "dimostra il contrario", (Il "contrario" di cosa? il contrario che io non ci credo?!? di che stai parlando?!?!) ma piuttosto di illustrare perchè gli esperimenti sostengono l'omeopatia. Per ora Montagner mi sembra che parlasse di altro (non ho visto medicina omeopatica in quell'esperimento, se non sbaglio, lo leggerò più tardi con calma).

Vuoi sollevare il livello della discussione o solo il tono?

ok?
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Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 5/10/2009 21:07
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  •  gandalf
      gandalf
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#15
Mi sento vacillare
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Scusami Davide71 ma non sono d'accordo praticamente su nulla di quello che scrivi, men che meno sul "successo dei vaccini" ma questo conta poco in fondo...
Ciò che conta è che qua non si deve discutere ("pena" offtopic) se l'omeopatia funziona o meno, ma se le affermazioni di non dimostrabilità scientifica della "memoria dell'acqua" siano smentite o meno dalla ricerca di Montagnier e dal documento linkato da DrJulius.
Qui poco importano le opinioni mie o tue o di altri (ci credo, non ci credo, mi piace, non mi piace) qui si tratta di capire se la ricerca di Montagnier abbatte il numero di Avogadro, la "evidenza" che oltre certe diluizioni l'acqua rimane solo e unicamente tale e sancisce legami non locali tra sostanze, microrganismi, miceti posti a contatto per poi essere diluiti a potenze di -9, -10 e -12....

Se così fosse un'evidenza empirica discussa (il principio empirico su cui è basata l'omeopatia definita per tale motivo non scientifica) diverrebbe scientificamente dimostrata e accertabile, togliendo forse l'unica obiezione degna di nota alla medicina omeopatica.... Per il resto, una volta chiarito la base e i principi su cui funziona nessuno obbligherà mai nessuno a ingollare rimedi omeopatici (mica c'è l'obbligo come per i vaccini.... ) quindi ognuno può rimanere con le sue idee....
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Gandalf

"Meglio essere folle per proprio conto che saggio con le opinioni altrui."
F.W.Nietzsche
Inviato il: 5/10/2009 20:25
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  •  Davide71
      Davide71
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#14
Dubito ormai di tutto
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Ciao a tutti: ripropongo un saggio da me scritto parecchio tempo fa, nel 2001 (più o meno...)

Introduzione: le considerazioni seguenti sono frutto di riflessioni a seguito di un fatto grave che mi ha coinvolto. Il tono di queste riflessioni può apparire offensivo per qualcuno, e me ne scuso in anticipo. In realtà vorrei delle risposte chiare (non sono un esperto) come penso di esserlo stato io.
Ringrazio anticipatamente per ogni contributo.

L’assurdità della medicina omeopatica.

La contestazione della medicina omeopatica viene portata avanti dai fautori della medicina ufficiale sulla base di considerazioni di natura chimica riassumibili nella impossibilità che un principio attivo possa svolgere efficacemente la sua azione se diluito nelle proporzioni infinitesimali tipiche della preparazione dei medicinali omeopatici.
Tuttavia questa critica implica l’assunzione di un punto di vista meccanicista che tutti i fautori della medicina omeopatica contestano a priori, per cui non sarà mai possibile convincere un loro assertore con un ragionamento del genere.
Ricordo infatti per chi non lo sapesse che secondo quest’ultimo l’efficacia del rimedio omeopatico deriva appunto dal processo di diluizione, effettuato in una maniera particolare definita ‘succussione’: consiste in una serie di scuotimenti a cui è sottoposto il contenitore del composto diluito.
Le spiegazioni che vengono date dell’efficacia di questo metodo sono varie, e ciò non depone molto a loro favore:
1)la succussione consente al diluente di ‘ricordare’ (è il termine correntemente utilizzato) la ‘traccia psichica’ del diluito.
2) la succussione crea uno stato di agitazione molecolare nel composto, che avrebbe proprietà terapeutiche.
Il composto così ottenuto può essere a sua volta diluito, con lo stesso procedimento, e questa operazione (diluizione per successione) può essere ripetuta anche molte volte, senza ridurre l’efficacia terapeutica del prodotto, anzi persino aumentandola.
Intendiamoci: è pur vero che una pentola d’acqua con un pezzo di pollo al suo interno assume il gusto del pollo dopo lunga bollitura, quand’anche il pezzo di pollo fosse infine tolto; questo fenomeno viene ampiamente utilizzato dalla natura e dall’ingegno umano molto prima che gli scienziati moderni gli dessero il nome di osmosi.
Tuttavia gli antichi come i moderni sapevano che una maggiore diluizione comportava una riduzione dell’efficacia del composto ottenuto (in questo caso brodo di pollo…), e questo fenomeno ampiamente assodato viene dagli omeopati completamente ignorato. L’esempio del brodo di pollo non è fuori luogo: se gli omeopati fossero in grado di moltiplicare l’efficacia del brodo di pollo tramite la diluizione essi avrebbero trovato il sistema di sfamare l’umanità intera con un solo pezzo di pollo!
In matematica, se un teorema conduce ad una conclusione assurda, il teorema viene rigettato. Io spero che funzioni così anche in medicina.
Mi si permetta inoltre di porre un’altra questione.
Supponiamo che una azienda farmaceutica omeopatica non effettui affatto le operazioni sopra descritte: per esempio invece di effettuare tre operazioni di diluizione al 10 per cento ne faccia una sola all’uno per mille: come potrebbe essere scoperta? In nessuna pubblicazione omeopatica ho letto della possibilità di inviare un medicinale omeopatico ad un laboratorio di analisi il quale sia in grado di accertare che tale medicinale sia stato preparato seguendo la procedura descritta che, ripeto, è essenziale per garantire la sua efficacia.
Io non chiedo che questo laboratorio sia un laboratorio chimico, perché evidentemente l’efficacia del medicinale omeopatico non è verificabile chimicamente, ma chiedo che comunque sia un laboratorio dove le proprietà di tale rimedio possano essere certificate.
Un laboratorio del genere esiste? Le sue procedure sono note?
In sostanza le loro affermazioni non si basano su di alcunché di scientifico né prendono come riferimento un qualche fenomeno esperibile (ancorché privo di spiegazione scientifica), ma vengono accettate con una facilità quasi sospetta dai loro (molti) fautori; ma su questo punto ritorneremo.

Un’altra considerazione che normalmente viene presentata a sostegno della fallacia del metodo omeopatico è l’assenza di prove sperimentali definitive. Normalmente la risposta a questa obiezione passa attraverso la presentazione di prove sperimentali da essi considerate serie.
Questo spinge un profano come me a pensare che non ci sia grande accordo nello stabilire quando un esperimento nel campo della medicina sia da considerare ‘serio’ e ‘definitivo’ e quanto in realtà nell’interpretare i dati di un esperimento entrino molte considerazioni estranee alla ricerca scientifica. Questo è un tema scottante che non mi dispiacerebbe venisse affrontato.
La terza grossa fonte di discussione è fra coloro che asseriscono di aver ricevuto dei danni dalla medicina ufficiale e di avere tratto beneficio dai medicinali omeopatici e coloro che sostengono che ciò è dovuto all’effetto placebo.
Poiché quest’ultimo presenta degli aspetti misteriosi,stupefacenti (per non dire miracolistici) non può essere utilizzato per dimostrare alcunché. Sarebbe come dire che gli elfi non esistono perché in realtà sono marziani…
In compenso si può fornire un elenco di persone che non hanno tratto giovamento da tali rimedi…
Tuttavia se vogliamo sostenere, come io credo, l’assoluta inefficacia del metodo omeopatico dobbiamo innanzitutto prendere atto delle critiche che la medicina alternativa pone alla medicina ufficiale, e renderci conto che molte persone seguono la prima non perché soddisfatti dalle premesse teoriche della stessa, ma perché convinti delle critiche giustissime alla seconda.
Viviamo infatti in un’epoca in cui i filosofi sono molto bravi nel criticare le vecchie teorie, ma non lo sono altrettanto a proporne di più valide.
Per quanto riguarda l’omeopatia, esaminiamo le più importanti:

essi ritengono che la medicina ufficiale combatta i sintomi della malattia e non la malattia stessa: nella misura in cui ciò succede la critica è giustissima.
Recentemente ho sentito alla televisione un medico affermare di non eccedere, durante l’influenza, con i farmaci antinfluenzali, perché così facendo si prolunga la malattia. Questo succede perché i sintomi sono associati alla reazione alla malattia, più che alla malattia stessa. Abbattendoli si limita la capacità dell’organismo di combattere il male di cui è afflitto. Questa considerazione non trova molto spazio nelle pubblicità dei farmaci, per le solite meschine considerazioni che le muovono, ma sarebbe interessante sapere quanto costa alla collettività l’abuso di farmaci…
Quello dell’influenza è solo un esempio, potremmo parlare delle pillole per dimagrire, dormire, non deprimersi, rinvigorire i muscoli, abbellire la pelle, e quant’altro; tutti palliativi che nascondono un disagio profondo, piuttosto che affrontarlo, e contro il quale è giusto porsi un problema di coscienza.
Tuttavia non vi è nulla nelle premesse teoriche su cui si basa la medicina ufficiale che impedisca di affrontare questa questione, e se ciò non viene fatto è perché si è venuto a creare un’alleanza perversa tra industria farmaceutica e consumatori.
I primi si riempiono le tasche, i secondi ‘risolvono’ i loro problemi senza sforzo.
Però gli omeopati non sono affatto al riparo da questo pericolo, ma per spiegare il perché occorre leggere le considerazioni che seguono.
Essi ritengono che l’omeopatia si basi su di un principio che la medicina ufficiale non prende assolutamente in considerazione: quello per il quale ‘il simile cura il simile’; definiscono pertanto la medicina ufficiale ‘allopatica’.
Ricordo che secondo l’omeopatia se una sostanza provoca un determinato sintomo in una persona, in piccole quantità lo cura. Gli omeopati ritengono che la medicina ufficiale ignori del tutto questo principio, e che si ostini a combattere il sintomo con il suo opposto; da ciò deriva il termine ‘allopatica’ (il prefisso ‘allo’ indica ‘contrario’).
Tutta la medicina alternativa contesta alla medicina ufficiale una certa ristrettezza di vedute e a questo proposito il movimento ‘new age’ ha costretto la classe medica ad ampliare i propri orizzonti, e ciò è indubbiamente un bene.
Tuttavia questa critica è decisamente sbagliata: la medicina ufficiale utilizza sovente il principio omeopatico, senza tuttavia farne un principio universale.
Alcuni rimedi, come per esempio mettere un uomo febbricitante sotto le coperte (al caldo), somministrare dei purganti in certi casi di avvelenamento, rispondono allo stesso principio.
Tuttavia la sua più spettacolare applicazione è costituita dai vaccini, che hanno costituito uno dei più grossi successi della medicina ufficiale. A questo punto si potrebbe persino accusare la medicina omeopatica di una certa ristrettezza di vedute, perché non considera la possibilità di applicare il ‘principio allopatico’ per curare i malati…
Non solo, ma il principio omeopatico dà una grande importanza ai sintomi piuttosto che alla malattia, per cui agli assertori dell’omeopatia possono essere mosse le stesse critiche di ‘eccessiva attenzione ai sintomi’ che vengono rivolte ai medici.
Essi ritengono che la medicina ufficiale non prende assolutamente in considerazione il fatto che le persone sono diverse le une dalle altre.
Anche questa è una critica che la medicina alternativa muove alla medicina ufficiale e, nella misura in cui ciò avviene, è sicuramente giustificata. Tutte le varie forme di medicina alternativa normalmente suddividono le persone in varie categorie (gli antichi parlavano di 4 temperamenti…) e adattano la propria cura alla persona che hanno di fronte. Anch’io ritengo che una certa capacità di penetrazione psicologica da parte del medico sia auspicabile se non necessaria, e che la somministrazione di una cura debba tenere conto di molti altri fattori, oltrechè la malattia di cui uno è affetto. Tuttavia questo problema è molto meno grave di quello che loro fanno intendere.
Questo perché una persona si ammala di quelle malattie che sono richiamate dalla sua stessa natura.
Insomma la cirrosi epatica verrà molto più facilmente ad un alcolizzato, e sarà ben difficile che il diabete possa colpire un uomo senza disordini alimentari. Difficilmente un’atleta sarà obeso, e gli esempi possono continuare all’infinito. Questioni come l’alta pressione o la bassa pressione sono chiaramente legati alle caratteristiche psicologiche del soggetto, al punto che il termine ‘iperteso’ e ‘ipoteso’ sono diventati due categorie psicologiche. Io sono convinto che un medico serio sa valutare se il soggetto diabetico che ha di fronte lo è diventato per abuso di farmaci o per abusi alimentari, e saprà comportarsi di conseguenza. E sicuramente tratterà in maniera differente un maschio adulto, un bambino, una donna incinta, un anziano e via discorrendo.
Si può sempre obiettare che esistono purtroppo dei medici poco seri; però è altrettanto vero che anche la categoria dei medici alternativi annovera degli individui perlomeno sospetti…
A mio parere la medicina è un’arte molto difficile, e le stesse università, secondo me, sfornano troppi medici perché tutti siano validi. Dato che nella medicina ufficiale esiste una certa selezione e un lungo apprendistato, e dato che neanche questo garantisce al cento per cento di trovarsi di fronte un buon medico, figuratevi cosa ne penso personalmente delle altre categorie di medici…
Essi ritengono che i farmaci della medicina ufficiale siano velenosi, mentre i rimedi omeopatici sono del tutto sicuri.
Hanno perfettamente ragione; qualunque cosa abbia un effetto sull’organismo, se preso in dosi massicce (che in alcuni casi sono comunque molto piccole) diviene un veleno. Sono solo le cose che non hanno alcun effetto sull’organismo che non sono velenose neanche in dosi massicce…
E questo è proprio il caso dei rimedi omeopatici!
Tuttavia ho a volte l’impressione che i farmaci moderni siano esageratamente efficaci, al punto da essere mal tollerati dall’organismo. Quelle che sto facendo adesso sono considerazioni da ‘consumatore’ e non da competente, ma mi chiedo se la lunga lista di effetti collaterali che costituisce una buona parte del foglietto illustrativo potrebbe essere ridotta se si utilizzassero principi attivi meno potenti…
Queste considerazioni riflettono chiaramente le mie convinzioni in merito all’efficacia della medicina omeopatica; il procedimento da me adottato è stato semplicemente quello di ritorcere le loro critiche contro di loro, adottando dei ragionamenti che secondo me sono alla portata di tutti. Non mi dispiacerebbe che con ragionamenti altrettanto semplici loro riuscissero a spiegare il perché i rimedi omeopatici funzionano anche se privi di principi attivi.
Io sostengo che la medicina omeopatica, assieme ad altri suoi derivati moderni, abbia un infondatezza teorica di fondo che è molto più grave delle lacune della medicina ufficiale.
Ci tengo a precisare che le mie riserve nei suoi confronti non si estendono a tutte le vie che prende il vasto labirinto della medicina alternativa, che non conosco, ma si riferiscono esclusivamente all’efficacia dei rimedi omeopatici.
A questo punto dobbiamo ritornare alle ragioni per le quali molte persone traggono giovamento dalla medicina omeopatica dopo aver subito danni da quella ufficiale.
Per farlo m’immagino la seguente storiella.
Una signora va dal medico con un forte mal di testa. Il medico, che non sa assolutamente nulla delle cause che possono averlo provocato, le prescrive un forte antidolorifico. Il caso vuole che essa non lo tolleri, e oltre al mal di testa soffre di forti nausee. Un’amica le propone di farsi visitare dal suo omeopata (uomo in perfetta buona fede e desideroso di fare del bene), il quale le dice un sacco di cose giustissime sulla pericolosità dei farmaci, sui rischi di uno stile di vita sbagliato, e via discorrendo. Infine le prescrive un rimedio del tutto innocuo (ma per lui efficacissimo), e dopo qualche giorno il mal di testa le è passato. Chi dei due è un cattivo medico?
E’ assurdo dire che queste persone approfittano della credulità della gente, perché molte delle cose che dicono sono giuste e per le altre sono in buona fede. E’ troppo facile pensare che oggi la gente pretende di curarsi da sola, quando poi non sa di chi fidarsi. E’ molto comodo parlare di ‘una nuova moda’ spuntata dal nulla quando in realtà questa è una reazione ad un’incapacità, da parte della medicina ufficiale di svolgere il proprio mestiere.
Secondo me la medicina moderna dorme sugli allori di alcuni spettacolari successi (gli antibiotici, i vaccini, le operazioni chirurgiche sotto anestesia in ambiente asettico, ma non solo) e sulla preparazione professionale dei medici, formidabile; tuttavia non è stata in grado di affrontare una precisa esigenza della società moderna. Mi riferisco alle cosiddette malattie del benessere, cioè quelle derivanti dall’inquinamento, da uno stile di vita disordinato, dalla grande disponibilità di beni potenzialmente dannosi. In questo settore la medicina alternativa, che pesca nel vasto repertorio delle tradizioni antiche, segna dei punti; essa fornisce non solo pillole, ma una nuova filosofia di vita, per la quale la gente è disposta a fare dei sacrifici in cambio di una prospettiva di buona salute.
Può darsi però che l’opposizione che si è venuta a creare tra le due forme di medicina sia soltanto apparente: la cosiddetta medicina alternativa è una forma di filosofia ‘epicurea’ che ha lo scopo di rendere l’uomo cosciente delle esigenze del suo corpo e di vivere in armonia con esso, mentre la medicina ufficiale interviene nelle situazioni di crisi.
Se ho ragione diventa molto importante, per la medicina alternativa, fornire una spiegazione esauriente delle proprie tecniche, perché esse si basano essenzialmente sul funzionamento del corpo umano. Non è altresì importante che una persona sia addentro ai misteri della medicina, poiché ( e lo auguro a tutti) la malattia non è un fenomeno frequente.
Per fare un paragone ritengo necessario imparare a guidare bene una macchina, per non guastarla e per non incorrere in incidenti (e per non far male a nessuno…), e sapere quali sono le operazioni di manutenzione necessarie per mantenerla in efficienza,anche se non si è capaci ad eseguirle. Non è altrettanto necessario imparare a ripararla.
Io non sono un medico né ho competenze profonde in materia; conosco solo a grandi linee la medicina omeopatica per cui mi si accuserà facilmente di non sapere di cosa sto parlando. Ma io so che nessuna scienza si può basare su dei principi assurdi, ed è proprio questa assurdità che contesto all’omeopatia.
Davide
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Inviato il: 5/10/2009 12:41
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  •  astro7
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Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#13
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a dire il vero tempo fa proprio sulla "memoria dell'acqua" mi sono imbattuta sulle ricerche di questo scienziato giapponese:
http://www.ergoshop.it/acqua/Masaru%20Emoto/Masaru%20Emoto.htm

http://www.nntp.it/newsgroups-salute/1820040-masaru-emoto-le-memorie-dellacqua.html

l'argomento mi ha intrigato un po', ma sarebbe interessante sapere quali altre implicazioni potrebbero portare queste ricerche.
Inviato il: 5/10/2009 11:59
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  •  Red_Knight
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Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#12
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Inviato il: 5/10/2009 11:35
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  •  NiHiLaNtH
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Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#11
Sono certo di non sapere
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Specifico che a questa teoria non ci credo. Non credo che funzioni: nè concettualmente, né empiricamente.


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Inviato il: 5/10/2009 11:11
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  •  gandalf
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Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#10
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Chiedo scusa a DrJulius e Redknight se non riesco a rispondere ora nello specifico ma mi attende una lunga giornata... Spero di riuscire stasera.. Intanto incollo questo articolo che fornisce qualche dettaglio in più


Luc Montagnier e la memoria dell'acqua

di Massimo Saruggia

La memoria dell'acqua è un'idea morta per uno di quei tanti ultimi spari che precedono la pace? E, come quei morti, che vengono alla fine riabilitati e compianti, è giunto il momento di una sua rilettura? Sembra legittimo porsi questa domanda leggendo l'intervento di Luc Montagnier intitolato: "Nano elementi dai microrganismi".
L'inizio della conferenza è fulminante. "Questa conferenza è un omaggio a Jacques Benveniste... I miei studi sul virus dell'AIDS mi hanno portato ad avvicinarmi alle sue idee". Montagnier poi spiega: "Quando una sospensione di micoplasmi è filtrata attraverso filtri di porosità compresa tra 20 e 100 nm (notevolmente più piccoli della taglia media dei micoplasmi), il filtrato ottenuto è apparentemente sterile se coltivato in un terreno sintetico o analizzato con PCR DNA. Ma se il filtrato sterile è posto in incubazione con linfociti T umani (precedentemente testati come indenni da infezione da micoplasma), dopo due o tre settimane si osserva la ricomparsa di micoplasmi con tutte le loro caratteristiche, anche se il filtrato è portato alla milionesima diluizione". L'interpretazione del fenomeno che Montagnier propone è che le nano strutture che esistono nel filtrato contengono ciascuna un frammento dell'informazione genetica e possono in questo modo ricostruire l'insieme del genoma infettivo con l'aiuto delle cellule eucariote.
Questa ipotesi ha spinto Montagnier a studiare la natura di queste nano strutture e così a scoprire un altro fenomeno curioso: la generazione di onde elettromagnetiche a bassa frequenza (tra 1.000 e 5.000 Hertz) da parte di specie batteriche e di virus in diluizioni acquose appropriate. Batteri patogeni classici come coli, stafilococchi, streptococchi, micoplasmi ed alcuni virus sono sorgenti di queste strutture che emettono segnali elettromagnetici. I segnali sono quasi tutti simili, anche se una analisi più raffinata rivela differenze di specie. Il plasma di persone cronicamente infette dagli stessi agenti patogeni emette segnali simili.
Quale eco hanno avuto queste riflessioni sorprendenti: l'omissione come tagliente arma di disprezzo. Siamo ben consapevoli che le idee ultra-semplificate finiscono sempre per spodestare quelle elaborate. Osserviamo da sempre come il pensiero scientifico imperante tenti di ridurre i concetti all'osso, sfrondi tutto, traduca tutte le questioni in matrici 2x2. Ma non potevamo supporre che esso provasse così forte ostilità per tutto ciò che si muove attorno a lui e molto spesso malgrado lui. Anche se formulate da un venerato premio Nobel.
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"Meglio essere folle per proprio conto che saggio con le opinioni altrui."
F.W.Nietzsche
Inviato il: 5/10/2009 6:02
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