Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE

ATTENZIONE: Chiunque voglia scrivere su Luogocomune è pregato di leggere prima QUESTO AVVISO (aggiornato 01.11.07)



Indice del forum Luogocomune
   SCAPAC
  SCAPAC 4 - Omeopatia

Naviga in questo forum:   1 Utenti anonimi

 

 Vai alla fine   Discussione precedente   Discussione successiva
<12345>
  •  Vota discussione
      Vota questa discussione
      Eccellente
      Buona
      Discreta
      Scadente
      Terribile
Autore Discussione
  •  dr_julius
      dr_julius
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#91
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
Al2012
Citazione:
Il nesso con l’omeopatia è nella possibilità di trasferire “l’informazione” da un supporto chimico o altro, all’acqua (e non solo acqua). Eliminando così gli effetti indesiderati del supporto primario.
Questo va a favore della teoria della memoria dell’acqua, nel senso che dimostra che è possibile trasferire nell’acqua l’informazione anche se non v’è più traccia della sostanza chimica primaria.


Chiarisco dove mi sembra che mi perdo in qualche modo un passaggio:

-si suppone di riuscire a trasferire l'informazione da una soluzione ad un'altra, come Benenviste e il TFF etc....

-se si può "trasferire l'informazione" relativa ad una sostanza, si mimano nella soluzione "dove non c'è la sostanza" gli stessi effetti che erano ottenibili in presenza della sostanza "quando c'era"

-dando per buoni i punti precedenti, e spero di averli compresi bene, come è possibile non "trasferire gli effetti indesiderati" quando si trasferisce l'informazione?!? come si può trasferire selettivamente la parte della informazione che vogliamo trasmettere ed evitare quella che riteniamo "nociva" o comunque non utile ai nostri scopi?!?

-
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 14/10/2009 20:01
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#92
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
Nessuno mi ha ancora spiegato cosa sia un "campo informato" né l'informazione in sé in questa accezione.
Inviato il: 14/10/2009 21:17
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  a_mensa
      a_mensa
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#93
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
Messaggi: 3180
Offline
@ Red_Knight e dr_julius
quando si dice che NON ci sono riscontri scientifici sulle proprietà curative della medicina omeopatica, come sui fiori di bach, e su altre cose, bisognerebbe stare più attenti ai giudizi interessati di una certa altra medicina.
e guardate che non ho nulla contro la medicina "ufficiale" che anzi apprezzo ed uso, sono felice che ci siano chirurghi che mi tagliano e ricuciono all'occorrenza, come ortopedici che mi ingessano o installano protesi, sempre all'occorrenza.
è forse la mia disponibilità ad accettare anche ciò cui non posso e nemmeno ho voglia di dare spiegazioni che mi ha permesso di provare quando ancora non sapevo manco cosa fosse.
mi ero appena separato dalla prima moglie e messo con quella che diventerà la mia seconda, che manifestando un disturbo che mi trascinavo da anni, mi mise in bocca dei pallini, e dopo mezz'ora quel disturbo scomparve.
mi spiegò dopo che si trattava di un medicamento omeopatico.
Hahnemann curò l'intero esercito prussiano da una epidemia di colera con la sola medicina omeopatica, e non morì nessuno, tanto per cominciare... se poi si cercano prove e riscontri, se ne trovano di tutti i tipi e dimensioni.
sicuramente non da risultati immediati e sicuri.
troppe variabili e caratteristiche da analizzare e da tener presente.
un buon medico omeopatico diventa efficace man mano che conosce il paziente, le sue abitudini, i suoi comportamenti, ecc... può cambiare il farmaco a seconda che si dorma prevalentemente sul lato destro o sul sinistro, tanto per dare una idea di quanto a fondo va la "personalizzazione" del problema.
nell'analisi del farmaco che mi assegnò quando mi comparve un calcolo al rene, fu determinante cosa riferii come sogno insistente che facevo dalla comparsa del dolore... mi diede una calcarea alla 10.000 c ed il calcolo cominciò a scendere 1/2 ora dopo l'assunzione della dose. (il dolore era talmente ben localizzato che potei seguirlo fino alla vescica), e l'unica cosa che mi aveva dato la medicina ufficiale per una settimana prima della visita omeopatica erano iniezioni di voltaren.
combinazione ? un caso ? può darsi, ma con me per quattro "disturbi" abbastanza insistenti e forti, la medicina omeopatica li ha risolti definitivamente, mentre quella "ufficiale" li sopiva o anestetizzava.
questa è mia esperienza personale, e, ripeto, non è esportabile, ma permettetemi di testimoniarla.
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 14/10/2009 22:29
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  dr_julius
      dr_julius
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#94
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
Rispetto la testimonianza e fai bene a riportarla.
Io non ho mai avuto esperienza diretta con la omeopatia, ma ho conosciuto solo qualche persona entusiasta e invece più d'una insoddisfatta. All'incirca come per la agopuntura... e, se devo dirla per intero, come per i Dentisti, i Ginecologi e gli Ortopedici... (spero di non essere io a portare sfortuna!)

Però c'è ai miei occhi (un po' ignoranti di questa medicina) una evidente contraddizione proprio nelle testimonianze che porti rispetto alle raccomandazioni.

Citazione:

a_mensa ha scritto:
(...) mi ero appena separato dalla prima moglie e messo con quella che diventerà la mia seconda, che manifestando un disturbo che mi trascinavo da anni, mi mise in bocca dei pallini, e dopo mezz'ora quel disturbo scomparve.
(...)
Hahnemann curò l'intero esercito prussiano da una epidemia di colera con la sola medicina omeopatica, e non morì nessuno, tanto per cominciare...


Và tutto benissimo. Cure immediate, di successo e senza perdere tempo.

Poi però....
Citazione:

(...)
se poi si cercano prove e riscontri, se ne trovano di tutti i tipi e dimensioni.
sicuramente non da risultati immediati e sicuri.
(...)
un buon medico omeopatico diventa efficace man mano che conosce il paziente, le sue abitudini, i suoi comportamenti, ecc...


_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 14/10/2009 23:04
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#95
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
@ Red_Knight

Omeopatica = “minchiata pazzesca” !!! …. Perché ??

<< perché ci sono delle cose a prescindere che ne minano la credibilità: il ragionamento "il simile cura il simile" è basato su una malsana confusione tra macroscopico e microscopico e su un concetto prettamente umano e arbitrario; >>

Mentre il principio della medicina allopatica è di origine divina quindi esente da “malsana confusione” !!

Tu devi essere un esperto di omeopatia nel senso che sai molte cose, molte più di quelle che posso sapere io, che non sono certo un esperto, che cerco informazione sulla rete e leggo e cerco di capire il senso e poi cerco punti di contatto con altri discorsi, e poi cerco di comprendere … per me un bel giorno, … è un giorno in cui ho imparato qualcosa di nuovo.

Ho una mentalità diversa dalla tua, che trovo molto vicina alla mentalità “cicapiana”, anche nel tuo atteggiamento tipo “è ovvio che sono minchiate pazzesche”, questa sicurezza di essere dalla parte della ragione , di essere la ragione.

Io come te e come tutti gli occidentali siamo cresciuti, da generazioni, in una cultura materialistica ed abbiamo immaginato che tutto fosse riconducibile ad un assemblaggio di parti. In questo condizionamento culturale siamo immersi ancora prima di essere partoriti.


<< e soprattutto la mancanza di una spiegazione a livello chimico per il funzionamento dei farmaci omeopatici. >>

Eh già perché senza la chimica come si fa a spiegare le cose !!
Sei certo di quello che dici ??
Puoi provarmi questa certezza da quali dati ti viene ??

Forse se leggi questo articolo trovi qualche dato, qualche prova, (sicuramente prove “occasionalmente fruttuoso”. Si certamente delle anomalie che le leggende metropolitane hanno ingrandito e deformato.)

L’efficacia della omeopatia
PDF
http://www.omeomed.net/sub_index/ricerca/20030930.pdf

<< Poi c'è questa storia della memoria dell'acqua, che svelerebbe il mistero; però finché non viene dimostrata (e io credo che sia a sua volta una colossale minchiata, ma posso sbagliarmi) la posizione più sensata rimane la mia. >>

C.V.D. !!

<< Al che tu puoi rispondere che nella peggiore delle ipotesi fidarsi dell'omeopatia è tempo perso, ma per me è come andare a cercare le chiavi in Cina: si tratta di un atteggiamento potenzialmente pericoloso e pertando da evitare a tutti i costi, foss'anche occasionalmente fruttuoso. >>

Si certo sarebbe una assurdità andare a cercare le chiavi in Cina, … ma sei sicuro di sapere da che parte arriva l’atteggiamento potenzialmente pericoloso ??


<< (…) 1-colera
-nel 1800 la mortalità per colera era si aggirava sul 50-60% delle persone coinvolte (6, pag. 80)

“nel 1836, a Vienna, la pratica dell’omeopatia era vietata, ma si sviluppò così rapidamente una epidemia di colera da permettere l’apertura di un ospedale omeopatico per il trattamento del colera; i due terzi dei pazienti trattati sopravvissero, mentre i due terzi dei pazienti trattati in altri ospedali morirono” (6a, pag. 81)

-“il colera si sviluppò a Londra nel 1854, e 25 letti dell’Ospedale Omeopatico di Londra furono dedicati al trattamento del colera; si ottenne un risultato soddisfacente: solo il 16% dei casi trattati morirono, mentre la percentuale di morte a Chelsea (altro quartiere londinese, ndt) dei pazienti sotto trattamento convenzionale raggiunse il 54%” (6b, pag. 81).

Sempre nella stessa epidemia, i risultati del trattamento omeopatico furono anche confermati da un medico convenzionale del tempo, il Dr Macloughlin, ispettore medico, che si era recato all’ Ospedale Omeopatico di Londra per osservare i risultati dell’omeopatia nel colera.
Dopo questa osservazione diretta, scrisse una lettera ad uno dei chirurghi dell’ospedale, in cui afferma:
“Posso aggiungere che tutti i casi che vidi erano casi certi di colera nei vari stadi della malattia,
ed io ho notato diversi casi che erano migliorati in seguito alle vostre cure, e posso affermare senza nessuna esitazione che sarebbero stati spacciati con qualsiasi altro trattamento”. (…)>>


°°°°°°

Che cos’è un campo informato ?

E’ un campo che informa e si informa. Da forma alla particella e riceve informazioni dalla particella in un continuo scambio di informazioni.


TFF: SIAMO OLTRE LO SPECCHIO?
Link

<< (…) Abbiamo chiamato “campo informato” quello che riteniamo fosse già stato intuito dagli antichi filosofi.
È un concentrato di informazioni, è la matrice della materia stessa e della vita di ogni singola particella.
È un codice che racchiude tutte le informazioni specifiche e utili per la produzione e il mantenimento di ogni sostanza.

Ogni cosa del mondo di scena comunica continuamente con tutte le altre: nel profondo di ogni atomo c’è un codice d’informazioni che lo definisce e gli permette d’esistere. Attraverso questi codici immisurabili, il retroscena costruisce, distrugge e continuamente ricostruisce lo scenario del nostro mondo.
Il retroscena è la matrice della scena e produce tutte le forme. Non è mai creazione, perché tutto già è. Si tratta di una trascrizione da una dimensione a un’altra: il noumenico viene tradotto in fenomenico.
L’universo è prevalentemente vuoto e questo vuoto è pieno di un’essenza di retroscena che è la matrice del mondo di scena.
È matrix in quanto genera e nutre i corpi e tutti i pieni che appaiono sulla scena. (…)>>


(ma perché leggere queste minchiate!!!)

Interessante potrebbe essere approfondire la teoria dei campi morfici !!! (altre minchiate!!!)

<< Secondo Sheldrake, i campi morfici, così come i campi della fisica già noti, sono regioni d’influenza all’interno dello spazio-tempo, localizzati dentro e intorno ai sistemi che organizzano. Essi si limitano ovvero impongono un ordine all'indeterminismo intrinseco dei sistemi cui presiedono. Comprendono in sé, e connettono, le varie parti del sistema che sono preposti a organizzare. >>

°°°

Questo articolo conclude così:

<< (…) La natura non è una macchina. Io e voi non siamo macchine.
Possiamo essere simili a macchine sotto certi aspetti.
Il nostro cuore può essere simile a una pompa e il nostro cervello, in un certo senso, simile a un computer.
La teoria meccanicistica ci fornisce delle analogie meccaniche della natura, ed è vero che si può guardare a certi aspetti degli organismi in questo modo.
Ma per altri importanti aspetti, la natura in generale, e gli organismi in particolare, non sono macchine o simili a macchine.

Quindi, quello che voglio dire è che la teoria meccanicistica va bene per quello che vale.
Il suo contenuto positivo va bene quando ci descrive la fisica degli impulsi nervosi, o la chimica degli enzimi; questo va bene, queste sono informazioni utili, e sono una parte del quadro.
Ma se afferma che la vita non è altro che cose che possono essere spiegate in termini di normale fisica, che esistono già nei libri di fisica, se afferma che la vita non è nient’altro che questo ‹e questo è quello che dice la maggior parte dei biologi meccanicistici ‹allora penso che sia sbagliata, perché è troppo limitata.

È come guardare a una parte del quadro e pensare che sia il tutto.
È una mezza verità [Sheldrake R.].

[tratto da: "I poteri straordinari degli animali", Rupert Sheldrake - ed. Mondadori]
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 15/10/2009 1:01
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#96
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
@Al2012

Citazione:
Ho una mentalità diversa dalla tua


Sicuramente. Io per esempio trovo che parlare da soli in un post sia un criminoso spreco di banda.

Quando hai finito di recitare anche la mia parte chiamami, così discutiamo.


@a_mensa

Anche secondo me fai benissimo a riportare la tua testimonianza, anzi, te ne sono grato. Ma come hai detto tu non è esportabile; sul piano del ragionamento e della comprensione siamo ancora da capo, purtroppo. Tornando quindi al primo post del thread: qual è la tua opinione sulla posizione del CICAP nei confronti dell'omeopatia?
Inviato il: 15/10/2009 2:12
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#97
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 1/11/2005
Da Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Messaggi: 6263
Offline
Clamorosamente OT, ma non riesco a trattenermi:

Citazione:
mi ero appena separato dalla prima moglie e messo con quella che diventerà la mia seconda


Errare umanun, diabolicum perseverare, ovvero: dopo questa ammissione ti sei giocata qualsiasi possibilita' di essere considerato una persona ragionevole....

Citazione:
“nel 1836, a Vienna, la pratica dell’omeopatia era vietata, ma si sviluppò così rapidamente una epidemia di colera da permettere l’apertura di un ospedale omeopatico per il trattamento del colera; i due terzi dei pazienti trattati sopravvissero, mentre i due terzi dei pazienti trattati in altri ospedali morirono”


Ma in nessuno dei predetti ospedali sapevano perche'.

E' facile che senza saperlo gli omeopati abbiano semplicemente fornito ai pazienti piu' acqua - la base della loro cura (che magari contenesse zuccheri e sali diluiti) - l'unica cura empirica per la diarrea che e' la causa delle morti per colera.

Bella forza.
_________________
Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Inviato il: 15/10/2009 6:54
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ahmbar
      ahmbar
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#98
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
Messaggi: 1785
Offline
E' facile che senza saperlo gli omeopati abbiano semplicemente fornito ai pazienti piu' acqua - la base della loro cura (che magari contenesse zuccheri e sali diluiti) - l'unica cura empirica per la diarrea che e' la causa delle morti per colera.

Ma se "era cosi' facile", perche' non lo facevano anche negli altri ospedali, dove la gente invece moriva??
_________________
Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 15/10/2009 16:39
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#99
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
@ahmbar

Magari per fare bastian contrario.

"Dare acqua è roba da omeopati!" potrebbero aver pensato.

Sai come funziona la mente di certi medici... specialmente all'epoca poi la preparazione era quello che era. Quand'è che i salassi sono passati di moda, del resto?
Inviato il: 15/10/2009 17:08
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  dr_julius
      dr_julius
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#100
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
Al2012 ha detto: Citazione:
Eh già perché senza la chimica come si fa a spiegare le cose !!


Questo è un punto invece molto importante. Anzi E' il punto che scatena lo scetticismo a prima vista.
Se non vogliamo parlare di "anima" dell'acqua o di fenomeni "magici" è indispensabile avere almeno una traccia di spiegazione chimico-fisica. Non dico sia indispensabile avere la spiegazione completa del fenomeno, ma almeno sapere con quali ipotesi di lavoro ragionare.

Tutti i fenomeni "materiali" hanno una spiegazione chimico-fisica.

Quelli spirituali no.

Quelli biologici sì, ma non sempre siamo in grado di comprenderli.

Posso quindi accettare che esista una "medicina omeopatica" se ne vedo i risultati clinici, ma non posso accettare che esista una "memoria dell'acqua" se non vedo i fenomeni "fisici". Sono due perplessità differenti, perchè ragiono con metodi diversi per ragionare sulla materia vivente o sulla soluzione acquosa. Si ragiona su grandezze e complessità diverse.


Metto un momento da parte l'aspetto clinico e concentro invece la mia attenzione sull'aspetto "memoria dell'acqua".


L'acqua è una sostanza molto importante nella nostra vita e puoi quindi immaginare che sia stata molto ben studiata con il metodo della chimica-fisica.

E' noto tutto.
Si riesce a spiegare ogni fenomeno che riguarda l'acqua e la sua iterazione con le altre sostanze.
E non solo come "fenomeno" (=evento osservato e riproducibile) ma anche perfino come "causa e misura del fenomeno", esprimendo una serie di calcoli e spiegazioni che misurano tutte le energie in gioco.

Non è di certo questa la sede per scrivere un trattato di chimica o fisica, ma a titolo di esempio e sforzandomi di evitare termini tecnici, cito come siano noti e spiegati (anche nei calcoli) molti fenomeni, di facile osservazione:
-il ghiaccio che galleggia
-la dimensione di una goccia
-il fenomeno della capillarità
-la temperatura di ebollizione dell'acqua (più alta del normale)
-l'olio che non si "mischia" con l'acqua
-l'alcol che si "mischia" con l'acqua
-cosa è una soluzione satura, soprassatura e come cambia la solubilità delle sostanze con la temperatura
etc etc (...non voglio annoiare...)

Le spiegazioni di TUTTI questi fenomeni hanno dei calcoli teorici molto precisi alle spalle, puntualmente verificabili. Calcoli anche molto fini sulle energie in gioco (legami chimici etc). E che rendono conto dei fenomeni fisici osservati e del perchè succedono in quel modo e non in un altro.

Della molecola dell'acqua e dei suoi comportamenti, sia come liquido sia negli altri stati, la chimica ci consente di sapere tutto. Del comportamento dei liquidi la fisica ci consente di sapere tutto.

Non esistono margini ignoti dove "scoprire" energie sconosciute (tutti i fenomeni fisici e chimici avvengono SOLO se ci sono movimenti di energia, equilibri che si modifichino e si spostino). Cioè non è "previsto" uno spazio di fenomeni non spiegati ove vi sia "spazio" per accogliere nuovi fenomeni.

Non si comprende quindi né quale sia la fenomenologia della memoria dell'acqua né da quali energie possa attingere. E questo lascia me, e molti altri scettici, nella più sperduta perplessità.

E ancora un piccolo cenno di ragionamento: che le molecole d'acqua siano "polarizzate" elettricamente è perfettamente noto.
Le molecole d'acqua sono, se ti piace, anche piccoli magneti.
I legami "a ponte di idrogeno" governano moltissimi dei processi che avvengono nel nostro organismo. E ognuno di questi "legami" vale precise quantità di energia quando si forma e quando si spezza.
Le molecole dei liquidi, alla temperatura ambiente, non sono mai "ferme". Si agitano. Vibrano.
Tutti i fenomeni chimico-fisici dell'acqua sono spiegabili con precisi calcoli.

Tutta questa premessa per cercare di spiegare perchè quindi mi risulta difficile capire "dove sia custodita" l'energia per attuare la memoria dell'acqua.
Così come non mi è affatto evidente come collegare gli esperimenti con le onde elettromagnetiche di Benenviste (anche accettando con la massima apertura mentale verso l'ignoto le più estese intepretazioni dei suoi esperimenti) alle metodiche di diluizione e succussione che sono la base delle metodiche di preparazione omeopatiche.




(spero di aver portato in evidenza dove risiedano le mie perplessità)
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 15/10/2009 23:52
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ahmbar
      ahmbar
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#101
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
Messaggi: 1785
Offline
xdrJulius

mi sono appena svegliato e non ho voglia di grandi discorsi, ma ti invito a fare un piccolo, semplicissimo esperimento che Masaru Emoto ha suggerito per indicare quanto la tua visione dell'acqua (quella comunemente accettata come valida dalla scienza) sia limitata :
l'esperimento del riso bollito
Cerca Masaru Emoto-riso bollito, boiled rice su qualunque motore di ricerca

Puoi farlo a casa tua, dato che non crederai alle centinaia di esempi disponibili in rete, e cercare una possibile spiegazione, che non potrai mai trovare con i parametri comunemente ritenuti " i soli validi"

Se non funziona ( e puo' accadere, per quanto la cosa ti sembri impossibile potresti essere in grado di influenzarne l'esito) hai il diritto di spernacchiare me e chiunque sostenga il contrario




Ma sarai in grado di accettare "l'impossibile" (per la tua visione chimico/fisica) se avrai davanti agli occhi la prova che l'acqua sia influenzabile dalle emozioni?
_________________
Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 16/10/2009 7:19
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  a_mensa
      a_mensa
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#102
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
Messaggi: 3180
Offline
@ dr_julius
l'apparente contraddizione sull'efficacia (scusa il ritardo ma ieri sera soino stato impegnato), è un risultato del voler "dati sicuri".
mi spiego meglio su certi individui (statisticamente quelli che prendono meno medicine, lasciano normalmente far sviluppare i malanni tipo influenze et similia, che tendono ad usar poco analgesici e antinfiammatori, ecc.. in generale credono molto nella capacità dell'organismo di combattere gli attacchi con le proprie risorse) la medicina omeopatica funziona meglio perchè i sintomi sono di una chiarezza lampante.pertanto è probabile che sia relativamente facile "imbroccare" al primo tentativo il rimedio giusto.
un buon medico , inoltre, di fronte a sintomi controversi o confusi, non applica mai diluizioni elevate (le più efficaci), ma prova prima con basse diluizioni, proprio per non confondere il quadro.
con altri, ed io sonoo un esempio, descrivo normalmente il sintomo, sia fisico che mentale, che sembra abbia studiato il manuale, ovvero quanto riporto è una fotografia di quel rimedio.
dimenticavo di dirti che ogni rimedio è riportato con varie "caratteristiche (ricavate peraltro proprio propinando la sostanza a molte "cavie" e riportando il riscontro ricevuto, es: mal di testa tipo pungente=78%, più di 3 risvegli notturni =64%, ecc... ) dove i sintomi più probabili sono quelli meglio curati dal rimedio. molto meglio se vengono riportati tutta una serie di sintomi che combaciano con quelli a più alta probabilità del rimedio.
di qui, capirai l'importanza, nella denuncia di un malessere, della conoscenza pregressa da parte del medico, cioè di quando il paziente "stava bene", mentre, come ho detto la velocità e efficacia dipendono molto sia dal paziente che dal suo modo di riportare i "cambiamenti" da quando si è manifestato il malore.
cosa , purtroppo, non così frequente e comune. si spiega così la risoluzione a volte quasi istantanea, oppure l'approccio decisamente lungo e difficile, e, questa è la cosa più difficile da "digerire" per chi è abituato alle reazioni "meccaniche" anche se non definitive della medicina convenzionale.
spero di averti dato una risposta esaustiva.
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 16/10/2009 13:38
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#103
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
Avrei una domanda per tutti quelli che sostengono l'omeopatia:

in quale caso, se ce n'è uno, sareste disposti ad ammettere che l'omeopatia non funziona? Cosa vi farebbe cambiare idea?

Non è per dimostrare qualcosa, solo per sapere. Sono curioso.
Inviato il: 16/10/2009 15:51
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#104
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
Da
Messaggi: 7222
Offline
Citazione:
Puoi farlo a casa tua, dato che non crederai alle centinaia di esempi disponibili in rete, e cercare una possibile spiegazione, che non potrai mai trovare con i parametri comunemente ritenuti " i soli validi"

Fammi capire, ma tu lo hai fatto?
Quante volte?
Hai provato a rifarlo facendo varianti nella preparazione (chesso', preparare prima il barattolo del Male e poi il Bene...)?

Inoltre, hai fatto una ricerca degli insuccessi?
Centinaia di casi di riuscita e nemmeno un fallimento? Certo e' possibile, ma e' possibile anche che i feedback siano filtrati, no?

Ci sono determinati meccanismi mentali che ci portano ad eseguire in un certo ordine determinate azioni, forse e' un esperimento che conta proprio su quello (ora, ipotizzo, per far capire cio' che intendo: la tendenza a confezionare prima il barattolo del male a seguito di una speranza recondita di variare il male che ci attornia con il solo pensiero, grazie proprio a cio' che l'esperimento vorrebbe provare, inserendo un gap temporale che potrebbe significare una risposta diversa nella ossidazione del prodotto)?

Oppure l'ossido presente sul cucchiaio, lo sporco microscopico, che nella prima confezionatura viene asportato in buona parte dalla superficie ruvida e porosa del riso, che normalizza e pulisce (e sterilizzerebbe se fosse abbastanza caldo, perche' no..., lasciando meno contaminazioni batteriche sulla superficie dello stesso cucchiaio...) l'utensile per il secondo confezionamento...
E qui si torna a parlare di meccanismi automatici, plausibili, a mio avviso, proprio in individui che potrebbero sentire il bisogno (umano, lo sento anche io!!!) di eliminare facilmente il "male" della propria vita, e che forse per l'impellente voglia, si fissino nel "taggare" prima il barattolo del male, piuttosto che quello dei buoni pensieri... che ne dici?
Tu, se lo hai fatto, quale hai confezionato per primo?

...detto cio'... difficile chiedere a qualcuno "scettico" di mettersi a fissare un barattolo per mesi o anni (anche solamente giorni, per quanto mi riguarda), ancora piu' difficile riuscirvi effettivamente. Difficile quanto basta perche' si diffonda la convinzione diretta a mantenere forti le proprie speranze di poter controllare il MALE, le influenze malefiche, o quello che siano, rafforzando nel rifiuto degli scettici (dal loro punto di vista doveroso, aggiungerei!) le proprie certezze.


p.s.:
io ho cercato cio' che mi hai detto e' ho trovato la prova che consisterebbe nel mettere del riso bollito in due contenitori, apportando due etichette una rappresentanti il Male, una il Bene, e dedicando qualche minuto di pensieri rivolti ad entrambi (?) per poter notare che quello del Bene rimane conservato (tendente al rosa dopo tot...) e quello del male va a ... male . E questo che intendevi?

mc
Inviato il: 16/10/2009 17:32
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ahmbar
      ahmbar
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#105
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
Messaggi: 1785
Offline
io ho cercato cio' che mi hai detto e' ho trovato la prova che consisterebbe nel mettere del riso bollito in due contenitori, apportando due etichette una rappresentanti il Male, una il Bene, e dedicando qualche minuto di pensieri rivolti ad entrambi (?) per poter notare che quello del Bene rimane conservato (tendente al rosa dopo tot...) e quello del male va a ... male . E questo che intendevi?

Si e no
L'unica cosa che devi fare e' applicare due etichette diverse ai barattoli uguali dello stesso riso
Non serve che li "guardi", non serve che gli mandi "pensieri positivi" o che uno di essi lo odi nel profondo di te stesso

Li lasci in un posto dove puoi evitare che uno prenda piu' luce dell'altro, o riceva piu' campi magnetici, o vibrazioni dovute alla musica o a qualunque altra sollecitazione esterna per evitare che questa possa "influenzare" l'esperimento, sigillando i barattoli nella stessa maniera

Dopo ca una 25/30 di gg puoi controllare se e come i due contenitori presentano un contenuto diverso



E si, io ho provato a casa di mio fratello, in campagna : il riso con scritto ti odio era marcito, mentre l'altro no


Sono un paragnosta?...Piu' probabile che io sia un ...paraculo
Ma non posso fingere che, pur con mio sommo stupore, i due barattoli non avessero un contenuto diverso
_________________
Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 16/10/2009 20:01
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  a_mensa
      a_mensa
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#106
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
Messaggi: 3180
Offline
@ Red_Knight
"in quale caso, se ce n'è uno, sareste disposti ad ammettere che l'omeopatia non funziona?"

non devi andar tanto distante, sai ?
credo di aver già scritto , più di una volta che, i rimedi omeopatici, NON sempre funzionano. Ma altre volte si.
non conoscendo il meccanismo specifico per cui , quando funziona lo fa, è difficile prevedere a priori se funzionerà o meno.
noi siamo abituati a considerare una legge certa, quando è sempre verificabile.
sapremo come è fatta e quali leggi governano la materia quando sapremo prendere una manciata di atomi e tirar fuori il petalo di una rosa.
fino ad allora, non potremo dire di conoscere la struttura della materia.
bene la medicina convenzionale, agendo sul sintomo, possiamo dire che è facilitata, comunque, a prescindere dalle controindicazioni che a volte sono un terno al lotto, QUEL sintomo lo curano.
la tachipirina FA scendere la febbre, l'ANALGESICO attenua il dolore, ecc.... pertanto l'azione è certa (solo le controindicazioni o gli effetti collaterali, lo sono meno, ma di questi si parla poco)
nella medicina omeopatica, normalmente si stimola l'organismo ad annullare la causa del problema.
questo definisce anche la difficoltà intrinseca, in quanto non è solo il disturbo a dover essere considerato, ma QUEL disturbo su QUELL'individuo, che come vedi è un po più complesso.
ma aggiungerei, quel disturbo su quell'individuo in quelle particolari condizioni.
parlo di omeopatia unicista, che ricerca IL rimedio, non UN rimedio per quel disturbo.
quindi , come vedi, se vuoi affermare che l'omeopatia non funziona, hai già trovato un assertore, che però sostiene questa verità, ma anche l'opposta e cioè che qualche volta funziona, e, quando funziona lo fa molto ma molto meglio della medicina ufficiale.
non so se questo ti soddisfa, ma è ciò che penso.
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 16/10/2009 21:57
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#107
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
@ Dr dr_julius

<< Questo è un punto invece molto importante. Anzi E' il punto che scatena lo scetticismo a prima vista. >>

Secondo me “il punto” che scatena lo scetticismo a prima vista è determinato dalla cultura dominante.
Se rifletti sugli avvenimenti storici ti rendi conto che è sempre esistita una resistenza culturale che si oppone al nascere di nuove teorie che possono mettere in discussione teorie precedenti già fortemente radicate.

<<Tutti i fenomeni "materiali" hanno una spiegazione chimico-fisica.

E’ vero, ma è vero solo per quello che conosciamo (o conoscevamo).
La materia è fatta da atomi, gli atomi da particelle sempre più piccole che hanno comportamenti che non corrispondono più alle leggi del macrocosmo degli atomi e delle molecole.

La scienza riconosce l’esistenza di quattro forze fondamentali che permettono a ciò che esiste di esistere.

Si parla di forze che interagiscono che permettono lo scambio di energia tra le particelle all’interno di campi di influenza.

L’energia è un ottimo vettore per trasportare informazione (dimostrazione l’energia elettromagnetica del nostro televisore o radio) ……….

Come vedi la chimica non è la basa principale, la chimica dei mattoncini lego, ha la spiegazione all’interno di campi di forze..

°°°
<< Non esistono margini ignoti dove "scoprire" energie sconosciute (tutti i fenomeni fisici e chimici avvengono SOLO se ci sono movimenti di energia, equilibri che si modifichino e si spostino). Cioè non è "previsto" uno spazio di fenomeni non spiegati ove vi sia "spazio" per accogliere nuovi fenomeni >>

Siamo arrivati al capolinea !!!

Non esistendo margini ignoti, vuol dire che tutto è noto.
E’ già tutto scritto nei libri di chimica-fisica e siccome la omeopatia (ed altre cure alternative) non trovano spiegazione in questi testi, in cui tutto è noto, vuol dire che non esistono.
I fenomeni osservati da cui le cure hanno preso forma ? non esistono

A me sembra di cose ignote che vengo classificate come “anomalie” o “bufale” ce ne sono abbastanza per poter dire con certezza che quello che conosciamo è solo una parte della realtà … tutt’altro che tutta nota !!!!

La
"memoria dell'acqua" ?……“ancora misteriosa……. ci dice il dr. Benveniste, ma non più del fatto che un composto formato da due gas, possa essere liquido a temperatura e pressioni normali, ma mostri dilatazione quando si raffredda “.


<< Tutta questa premessa per cercare di spiegare perchè quindi mi risulta difficile capire "dove sia custodita" l'energia per attuare la memoria dell'acqua. >>

Non so se trovi la risposta in questo filmato che ti consiglio di vedere in tutte le sue 8 parti:

LE BASI DELLA TECNOLOGIA QUEC-PHISIS - Incontro con Emilio del Giudice
…..
7 http://www.youtube.com/watch?v=sfam22bqbvw
8 http://www.youtube.com/watch?v=PA-ssN6lyBI

domini di coerenza
coerenza 1
coerenza 2

Personalmente non posso far altro che passare le informazioni che mi sembrano interessanti … poi ognuno trae le proprie riflessioni e orienta la propria ricerca ….
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 17/10/2009 0:31
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#108
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
@a_mensa

Purtroppo non era la risposta che cercavo. In realtà vorrei sapere se esiste la possibilità che tu possa ricrederti sull'efficacia dell'omeopatia in generale. Per intenderci, pensi che possa essere dimostrato in qualche modo che l'omeopatia è "tutta una minchiata" (ovvero tutti i risultati positivi sarebbero spiegabili con suggestione, coincidenze o cose del genere)? Se sì, cosa dovrebbe fare un ipotetico ricercatore per dimostrarlo?

Se invece la risposta è negativa, ovviamente basta un "no" monosillaba.

Scusa se rompo con 'ste domande, è una mia curiosità. Voglio sapere se la teoria omeopatica è falsificabile.
Inviato il: 17/10/2009 1:26
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#109
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
In merito alla teoria “similia similibus curentur”

<< LEGGE di ARNDT-SCHULTZ
Due tedeschi, Arndt e Schultz, pur non interessandosi di omeopatia, e separatamente, stabilirono la cosiddetta Legge di inversione dell’effetto di una sostanza a seconda della dose.

Recentemente, nel 1984, il francese Aubin ha dimostrato scientificamente tale legge studiando l’azione della aconitina che produce effetto tachicardico o bradicardico a seconda della concentrazione o diluizione.
Applicando la legge di inversione dell’effetto si comprende l’Isoterapia e le sue applicazioni.
Dr Francesco Capponi >>


Il FENOMENO dell'ORMESI e la Medicina Naturale, Omeopatia compresa
http://www.mednat.org/cure_natur/ormesi.htm



In merito alla teoria: “contraria contrariis curentur”

A Firenze lanciata la sfida al dogma portante della farmacologia convenzionale.
http://www.farmacista33.it/cont/chalrep.pdf

<< (…) Il prof. Dei ha sottolineato come il paradigma portante della farmacologia convenzionale si basi sul principio dell’occupazione recettoriale conseguente alla concentrazione tessutale del farmaco.

Poiché l’efficacia di un farmaco dipende dal numero di recettori cellulari occupati, la dose terapeutica, seguendo questo principio, è sempre calcolata come la dose più alta non tossica.
Il teorema portante di questo modello terapeutico prevede che tutti gli individui siano sensibili al farmaco, anche se la soglia di sensibilità è diversa ed essa determina il range terapeutico calcolato.

La farmacologia convenzionale non considera individui non sensibili al farmaco ( i cosiddetti “non responder”) e non prevede che, oltre a questi, possano esistere individui che dal farmaco possano avere solo effetti indesiderati. Tuttavia il modello lineare farmaco-recettore ha più volte dimostrato il suo limite.
Infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, l’interazione farmaco-recettore induce una serie di processi a cascata nei quali le proprietà genetiche dei singoli individui esercitano un effetto dominante.

Pertanto, come dimostrano gli studi condotti da IBM e riguardanti i 100 farmaci più comunemente usati, tali processi determinano una reazione efficace in non più del 40% dei pazienti, mentre in un 20% l’efficacia si accompagna a effetti collaterali.
Non solo, nel 30% dei casi il farmaco non ha alcuna efficacia terapeutica ma solo effetti collaterali, mentre il 10% dei trattati è “non responder”.

Se il paradigma della farmacologia si basa sulla inibizione, il farmaco dovrebbe essere sempre più efficace all’aumentare della sua concentrazione, mentre scendendo al di sotto della concentrazione minima efficace il farmaco non dovrebbe avere alcuna azione terapeutica.

Ma, seguendo questo paradigma, rimane una zona d’ombra, conosciuta e volutamente trascurata dalla Farmacologia convenzionale, che riguarda la possibilità di effetti terapeutici di sostanze somministrate a dosi molto al di sotto della soglia terapeutica stabilita come efficace: si tratta della già nota Legge di Arndt-Shultz, che riguarda il fenomeno dell’inversione dell’effetto (effetto paradosso della farmacologia tradizionale) .
Esistono sostanze che a basse dosi stimolano e ad alte dosi hanno effetto inibitorio.
A livello tossicologico questo fenomeno è attualmente definito come “ormesi”, ovvero stimolazione. (…) >>
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 17/10/2009 2:15
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  a_mensa
      a_mensa
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#110
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 12/6/2009
Da roncello (mi)
Messaggi: 3180
Offline
@ Red_Knight
"Se invece la risposta è negativa, ovviamente basta un "no" monosillaba."

no.

dopo le mie esperienze personali in merito, se posso credere che una volta è stata una coincidenza, la seconda "un caso isolato", alla terza o quarta volta mi arrendo, e, come ho cercato di spiegare, per tutte quelle cose in cui non penso di avere dati e conoscenze sufficienti, le accetto e basta.
dedico le mie energie in quei campi e quelle questioni, dove intravvedo maggiori possibilità di risultati , almeno per me, soddisfacenti.
e per le altre, mi limito a riportare le mie testimonianze.
_________________
non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Inviato il: 17/10/2009 4:02
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Red_Knight
      Red_Knight
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#111
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 31/10/2005
Da
Messaggi: 3121
Offline
@a_mensa

Perfetto, grazie per aver risposto.
Inviato il: 17/10/2009 4:33
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Davide71
      Davide71
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#112
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 8/7/2006
Da
Messaggi: 2108
Offline
Ciao a tutti:

se uno va da un medico omeopatico la prima cosa che questo fa é spiegargli un mucchio di cose.
Normalmente chi va dal medico omeopatico é andato prima dal medico ufficiale il quale:
1) lo ha ammazzato di antibiotici (quasi letteralmente)
2) lo ha assuefatto di anti -dolorifici, -spastici, -depressivi

Purtroppo quando uno prende gli antibiotici magari si salva la vita, ma la sua flora batterica subisce un danno irreparabile, impedendogli di assimilare certe sostanze nutritive (quelle ottenute per demolizione dai batteri per intenderci); a volte te li prescrivono senza alcuna necessità e in tal caso ti tolgono letteralmente degli anni di vita!

Il medico omeopatico ti farà un sacco di bei discorsi sulla dieta, sugli antibiotici, sui farmaci e così via e per forza che, se segui i suoi consigli, poi stai meglio.
Se uno sta male gli da anche le gocce e ci costruisce tutta una scienza astrusa sopra, e quello ci crede. Cosa che é la premessa dell'effetto placebo.

In conclusione: i medici omepatici funzionano; i rimedi omeopatici no!

P.S. i problemi odierni sono 3:
1) le intossicazioni da parte di sostanze che il corpo non riconosce, perciò agiscono indisturbate (come il CO per intenderci);
2) la difficoltà a trovare cibo veramente nutriente (cioé con vitamine e sali minerali per intenderci), per cui si finisce magari per essere OBESI e DENUTRITI!
2b) l'impossibilità ad assimilare certe sostanze per via dell'assenza dei batteri necessari a sintetizzarle a causa degli antibiotici!
3) lo stile di vita inadatto alla struttura del corpo umano e, in molti casi, pure della psiche, che col tempo provoca dei danni enormi. Sono le cose che spingono la gente verso le droghe l'alcool, gli anti depressivi e (l'abuso di) sigarette.

Purtroppo questi problemi generano "le malattie del benessere" e sinceramente sono molto difficili da risolvere per la maggior parte delle persone. In genere un medico omeopatico (che poi non sono mai "solo" omeopatici) ti fornisce qualche buon consiglio, ma spesso non basta...
_________________
Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 17/10/2009 11:55
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  ahmbar
      ahmbar
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#113
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/3/2007
Da Milano
Messaggi: 1785
Offline
Davide71
Il medico omeopatico ti farà un sacco di bei discorsi sulla dieta, sugli antibiotici, sui farmaci e così via e per forza che, se segui i suoi consigli, poi stai meglio. Se uno sta male gli da anche le gocce e ci costruisce tutta una scienza astrusa sopra, e quello ci crede. Cosa che é la premessa dell'effetto placebo. In conclusione: i medici omepatici funzionano; i rimedi omeopatici no!

Innanzitutto stai facendo confusione fra medicina olistica (quella che guarda all'uomo nel suo insieme, parte spirituale compresa) ed omeopatica

Come seconda cosa, l'arroganza della tua frase finale e'...preoccupante

Chi sei tu per permetterti di definire i rimedi omeopatici, che hanno curato migliaia di migliaia di persone, come un solo placebo?

Mi ricordi tanto i cialtroni del Cicap, quando definivano le persone come me che praticavano lo shiatsu come "imbonitori e ciarlatani", perche' i loro strumenti non riuscivano a misurare nessuna variazione nel campo bioelettrico del corpo ne' nessun altro effetto misurabile quando si facevano le pressioni

E chissenefrega se le persone guarivano facendo i trattamenti, eravamo dei truffatori, non loro dei limitati e arroganti ed i loro strumenti inefficaci


Qui non vedo molte differenze
_________________
Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Inviato il: 17/10/2009 12:40
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  dr_julius
      dr_julius
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#114
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
Citazione:

Al2012 ha scritto:
@ Dr dr_julius

<< Questo è un punto invece molto importante. Anzi E' il punto che scatena lo scetticismo a prima vista. >>

Secondo me “il punto” che scatena lo scetticismo a prima vista è determinato dalla cultura dominante.
Se rifletti sugli avvenimenti storici ti rendi conto che è sempre esistita una resistenza culturale che si oppone al nascere di nuove teorie che possono mettere in discussione teorie precedenti già fortemente radicate.


Non penso che la "cultura dominante" possa modificare l'avvenire o il non avvenire di un fenomeno fisico / chimico.
Può cambiare la capacità di comprensione o il grado di lettura del fenomeno, ma quello avviene comunque e sempre nella stessa medesima maniera. Il sale si scioglie nell'acqua indipendentemente dalle parole con cui battezziamo una "etichetta" per il fenomeno.

Citazione:


<<Tutti i fenomeni "materiali" hanno una spiegazione chimico-fisica.

E’ vero, ma è vero solo per quello che conosciamo (o conoscevamo).
La materia è fatta da atomi, gli atomi da particelle sempre più piccole che hanno comportamenti che non corrispondono più alle leggi del macrocosmo degli atomi e delle molecole.

tuttavia i macrofenomeni, cioè la "fisica non quantistica", rispondono comunque alle stesse leggi di sempre e da sempre. Le parole non modificano i fenomeni fisici. Per cui la descrizione di quello che conosciamo può essere migliorato o completato da nuove teorie (o leggi che unificano più fenomeni) ma una legge della fisica, per quanto rozza e aprossimativa, rimane comunque valida per sempre! Il fuoco bruciava le dita ai cavernicoli esattamente come oggi le brucia ai fisici nucleari... al di là delle spiegazioni del fenomeno che hanno nelle loro teste...

Citazione:

La scienza riconosce l’esistenza di quattro forze fondamentali che permettono a ciò che esiste di esistere.

Si parla di forze che interagiscono che permettono lo scambio di energia tra le particelle all’interno di campi di influenza.

L’energia è un ottimo vettore per trasportare informazione (dimostrazione l’energia elettromagnetica del nostro televisore o radio) ……….

Come vedi la chimica non è la basa principale, la chimica dei mattoncini lego, ha la spiegazione all’interno di campi di forze..


Non ti seguo quando sostieni che "la chimica non è la base principale". I fenomeni chimici sono descritti dalla chimica e spiegati, almeno in molti dei loro perchè, dalla chimica-fisica, fisica quantistica, etc
L'energia è un ottimo vettore, in opportune condizioni, ma non si può creare dal nulla. Quindi il quesito rimane aperto: da dove viene (e quant'è) l'energia coinvolta / necessaria per la "memoria dell'acqua"?!?

I "mattoncini lego" da te citati sono un concetto che mi sfugge, non lo identifico con alcuna definizione / convinzione scientifica. Cosa sono i mattoncini? molecole? atomi? particelle sub-atomiche?

Citazione:

<< Non esistono margini ignoti dove "scoprire" energie sconosciute (tutti i fenomeni fisici e chimici avvengono SOLO se ci sono movimenti di energia, equilibri che si modifichino e si spostino). Cioè non è "previsto" uno spazio di fenomeni non spiegati ove vi sia "spazio" per accogliere nuovi fenomeni >>

Siamo arrivati al capolinea !!!

Non esistendo margini ignoti, vuol dire che tutto è noto.
E’ già tutto scritto nei libri di chimica-fisica e siccome la omeopatia (ed altre cure alternative) non trovano spiegazione in questi testi, in cui tutto è noto, vuol dire che non esistono.
I fenomeni osservati da cui le cure hanno preso forma ? non esistono


La chimica-fisica in genere non si occupa molto di medicina o di biologia, in particolare non spiega la omeopatia, come non spiega l'agopuntura o l'aspirina, essendo questi fenomeni al di fuori del suo ambito di studi.
Ma al contrario spiegherebbe volentieri la "memoria dell'acqua". Però se si postula che esista una "memoria dell'acqua", bisogna almeno dire perchè si crede in questo "concetto". Non ho ancora trovato motivi, fenomeni, esperimenti che lo giustifichino.
Per cui: nessun capolinea! A mio parere, manca proprio la stazione di partenza per intraprendere il viaggio!!!

Nota: non ho mai sostenuto che i fenomeni osservati non esistono. Soprattutto non dubito del fatto che esistono pazienti che sono stati curati da medici omeopati. Se c'è chi lo sostiene sarà pur successo.
Mi chiedo invece se esistono i fenomeni di memoria dell'acqua. Mi chiedo per esempio per quanto tempo duri la "memoria dell'acqua" (oltre ad altre 'proprietà' su cui mi interrogo, e avevo anche postato un breve elenco, ma rimango ancora senza risposta), in cosa consista in pratica questo fenomeno della "memoria dell'acqua".

Citazione:

A me sembra di cose ignote che vengo classificate come “anomalie” o “bufale” ce ne sono abbastanza per poter dire con certezza che quello che conosciamo è solo una parte della realtà … tutt’altro che tutta nota !!!!

E' vero ma non è un buon motivo per credere a qualunque cosa.

Citazione:

La "memoria dell'acqua" ?……“ancora misteriosa……. ci dice il dr. Benveniste, ma non più del fatto che un composto formato da due gas, possa essere liquido a temperatura e pressioni normali, ma mostri dilatazione quando si raffredda “.

Se è vero che Benenviste ha detto proprio così, mi sembra che l'esempio non sia calzante o che dimostri una notevole ignoranza del concetto di temperatura. Il raffreddamento di un gas che si dilata non solo è un fenomeno ripetibile SEMPRE, ma ha perfino una spiegazione in termini molecolari ed energetici. Non c'è assoltuamente niente di misterioso al riguardo. Chiunque abbia idea di cosa sia la temperatura di un gas, capisce perchè una dilatazione adiabatica comporti un raffreddamento del sistema gassoso. (non occorre ad arrivare allo zero assoluto per comprenderlo).
Lo stesso non si può dire della "memoria dell'acqua". Se si sa tutto di questo fenomeno, allora c'è molta omertà da parte di questi scienziati.

Mi chiedo se chi ha scritto quella frase (che si chiami Benenviste o meno) per temperatura intenda solo un numero sul termometro o se abbia un concetto del fenomeno fisico noto col nome di "temperatura".
E se ce l'ha, mi chiedo se ha altrettanto chiaro il fenomeno di "memoria dell'acqua"-
E se il fenomeno non è affatto misterioso (come il gas che si espande e si raffredda), si chiede semplicemente di illustrarlo, di elencare i fenomeni sperimentali che lo evidenziano. Anche "spiegarlo" sarebbe utile, ma quello è un passo successivo.

Citazione:

<< Tutta questa premessa per cercare di spiegare perchè quindi mi risulta difficile capire "dove sia custodita" l'energia per attuare la memoria dell'acqua. >>

Non so se trovi la risposta in questo filmato che ti consiglio di vedere in tutte le sue 8 parti:


ancora non lo ho visto. Mi propongo di farlo, ma in generale gradirei (oltre ai link) almeno una sintetica descrizione di cosa si dica nel video (in generale su questo argomento inseguo molti link "a vuoto", con scarsa soddisfazione).

Anche sul "riso bollito" citato in precedenza ho trovato molti link, ma poche descrizioni sul metodo da usare. Peraltro se ne parla più spesso come di un "fake". Vorrei "buttare" un po' di tempo e di riso, ma voglio avere il metodo giusto da applicare, prima di dire che funziona o non funziona...
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 17/10/2009 14:57
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  dr_julius
      dr_julius
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#115
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
Citazione:
La farmacologia convenzionale non considera individui non sensibili al farmaco ( i cosiddetti “non responder”) e non prevede che, oltre a questi, possano esistere individui che dal farmaco possano avere solo effetti indesiderati.

I "non responders" ti garantisco che sono noti e misurati negli studi clinici sia dalla farmacologia che dalla medicina. Non sono affatto ignorati!

Citazione:

Tuttavia il modello lineare farmaco-recettore ha più volte dimostrato il suo limite. Infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, l’interazione farmaco-recettore induce una serie di processi a cascata nei quali le proprietà genetiche dei singoli individui esercitano un effetto dominante. Pertanto, come dimostrano gli studi condotti da IBM e riguardanti i 100 farmaci più comunemente usati, tali processi determinano una reazione efficace in non più del 40% dei pazienti, mentre in un 20% l’efficacia si accompagna a effetti collaterali. Non solo, nel 30% dei casi il farmaco non ha alcuna efficacia terapeutica ma solo effetti collaterali, mentre il 10% dei trattati è “non responder”.
Se il paradigma della farmacologia si basa sulla inibizione, il farmaco dovrebbe essere sempre più efficace all’aumentare della sua concentrazione, mentre scendendo al di sotto della concentrazione minima efficace il farmaco non dovrebbe avere alcuna azione terapeutica.

Infatti. Il concetto che sfugge all'Autore di questo testo è quello della complessità della biologia, è quello che i pazienti non sono tutti uguali.

Il citato modello lineare(?) farmaco-recettore non basta a spiegare la farmacologia. Ci sono molti altri aspetti. La farmacocinetica per esempio. Oppure l'interferenza con altri farmaci e/o con il cibo. La presenza di patologie concomitanti. La variabilità genetica, l'isomorfismo enzimatico.
Tutti aspetti noti.

Un esempio banale, che chiunque può verificare: i pazienti non sono tutti alti 175cm e non pesano tutti 70kg. Anche se la Medicina assume questi valori medi come convenzionali e come riferimento per tutti.

E i Medici esistono proprio per valutare queste variabilità individuali. Altrimenti basterebbe un "bancomat dei sintomi" per ricevere la terapia appropriata.

A volte il dosaggio corretto da assumere è talmente individualizzato che occorre stabilirlo con dosaggi individuali e sorvegliati con costanza nel tempo. Esistono farmaci, ad esempio gli anticoagulanti orali, dove per mantenere il livello di azione desiderato occorre periodicamente fare un prelievo di sangue e controllare quanto stia agendo il farmaco in quel momento e in quella persona per riuscire ad usarlo nel modo giusto (si misura un parametro del sanguinamento detto INR). Eppure, per quanto scomodo, funziona!
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 17/10/2009 15:11
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  Al2012
      Al2012
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#116
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 25/10/2005
Da
Messaggi: 2158
Offline
@ dr_julius

<< Non penso che la "cultura dominante" possa modificare l'avvenire o il non avvenire di un fenomeno fisico / chimico Può cambiare la capacità di comprensione o il grado di lettura del fenomeno, ma quello avviene comunque e sempre nella stessa medesima maniera. Il sale si scioglie nell'acqua indipendentemente dalle parole con cui battezziamo una "etichetta" per il fenomeno. >>.

La cultura dominante può cambiare la capacità di comprensione o il grado di lettura del fenomeno questo dici tu ed io che cosa ho detto: … “il punto” che scatena lo scetticismo a prima vista è determinato dalla cultura dominante.
Quindi il risultato della osservazione del fenomeno è oggetto di analisi, (che determinare scetticismo o approvazione) che utilizza una capacità di comprensione condizionata dalla cultura dominante.
Non è la cultura dominante che può determinare l’avvenire del fenomeno fisico / chimico (che avviene all’interno di campi di forze), ma può condizionare l’osservazione e successiva analisi

Non si tratta di comprendere il fenomeno del sale che si scioglie nell’acqua, ma ben altri fenomeni che succedono indipendentemente dalla capacità di comprensione, fenomeni che vengo per questo etichettati: anomalie, pranormali, e c’è la tendenza ad associare quelle di una certo spessore a quelle palesemente false, dandomi l’impressione o di mala fede o cecità più o meno conscia.

<< tuttavia i macrofenomeni, cioè la "fisica non quantistica", rispondono comunque alle stesse leggi di sempre e da sempre. Le parole non modificano i fenomeni fisici. Per cui la descrizione di quello che conosciamo può essere migliorato o completato da nuove teorie (o leggi che unificano più fenomeni) ma una legge della fisica, per quanto rozza e aprossimativa, rimane comunque valida per sempre! Il fuoco bruciava le dita ai cavernicoli esattamente come oggi le brucia ai fisici nucleari... al di là delle spiegazioni del fenomeno che hanno nelle loro teste..>>


Io non metto in discussione le leggi della “fisica non quantistica”, che trovo tutt’altro che rozza … approssimativa …. Si !! Approssimativa non per negligenza o cattiva volontà, (fate le dovute eccezioni “baronali”) ma perché è scienza e come tale sarà sempre approssimata come ogni tipo di scienza umana.

Il fuoco che brucia sia il cavernicolo che il fisico nucleare è identico, ma sia il cavernicolo che il fisico daranno dello stesso fenomeno interpretazioni differenti che vengono trasmesse alla cultura in cui vive e se accettate l’interpretazione diventa fatto reale culturale.
Quasi tutti gli scienziati d’avanguardia hanno conosciuto la cocciutaggine e la pericolosità dello “status quo” della realtà culturale.

<< Però se si postula che esista una "memoria dell'acqua", bisogna almeno dire perchè si crede in questo "concetto". Non ho ancora trovato motivi, fenomeni, esperimenti che lo giustifichino.
Per cui: nessun capolinea! A mio parere, manca proprio la stazione di partenza per intraprendere il viaggio!!!

Nota: non ho mai sostenuto che i fenomeni osservati non esistono. Soprattutto non dubito del fatto che esistono pazienti che sono stati curati da medici omeopati. Se c'è chi lo sostiene sarà pur successo. >>



Fammi capire prima sostieni che manca proprio la stazione di partenza, e poi fai notare che i fenomeni osservati esistono e sopra tutto non dubiti che esistono pazienti che sono stati curati da medici omeopatici ?? …. se è vero perché dire che non c’è stazione di partenza ??
La stazione di partenza c’è e ci sono anche i binari che portano verso nuove scoperte ….
Nel filmato del dottor Citro

Ma forse intendevi dire che sono state curate dai medici omeopatici e non dalle medicine omeopatiche ?? … In soldini sono guariti per effetto placebo !!

Mi domando se tu vuoi trovare qualcosa veramente, …. io più che segnalare quello che ritengo interessante e che aiuta a comprendere meglio la omeopatia non posso fare … se poi c’è chi pensa che sono link al vuoto … pazienza !!!!


<< La "memoria dell'acqua? …ancora misteriosa……. ci dice il dr. Benveniste, ma non più del fatto che un composto formato da due gas, possa essere liquido a temperatura e pressioni normali, ma mostri dilatazione quando si raffredda >>

<< Se è vero che Benenviste ha detto proprio così, mi sembra che l'esempio non sia calzante o che dimostri una notevole ignoranza del concetto di temperatura. Il raffreddamento di un gas che si dilata non solo è un fenomeno ripetibile SEMPRE, ma ha perfino una spiegazione in termini molecolari ed energetici. Non c'è assoltuamente niente di misterioso al riguardo. Chiunque abbia idea di cosa sia la temperatura di un gas, capisce perchè una dilatazione adiabatica comporti un raffreddamento del sistema gassoso. (non occorre ad arrivare allo zero assoluto per comprenderlo). >>

Non mi è chiaro cosa centra il fatto che un gas quando si dilata si raffredda, primo perché stiamo parlando di una sostanza liquida, secondo perché la causa della abbassamento della temperatura non è dovuto ad un cambiamento di stato della sostanza, ma da una abbassamento della temperatura esterno alla sostanza …

o sono io che ho capito male ??

Puoi indicarmi altri composti formati da due gas, che è liquido a temperatura e pressione normali, e mostri dilatazione quando si raffredda fino ad aumentare di volume quando si solidifica ?

Hai qualche link che possa dimostrare che esistono altri liquidi con le caratteristiche dell’acqua ?

Sei sicuro che se io raffreddo un gas questo si dilata ??

°°°°°


Con il tuo discorso intendi dire che lo studio IBM non è stato condotto in modo scientifico ??
_________________
“Capire … significa trasformare quello che è"
Inviato il: 18/10/2009 0:31
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  dr_julius
      dr_julius
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#117
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
Citazione:
Ma forse intendevi dire che sono state curate dai medici omeopatici e non dalle medicine omeopatiche ?? … In soldini sono guariti per effetto placebo !!


Non intendevo dire niente di più di quanto ho detto.

Non saprei inoltre come distinguere gli effetti curativi dei medici omeopatici da quelli delle medicine omeopatiche. Tu sai come si possa attuare tale distinzione?

Un chiarimento: l'effetto placebo esiste con tutte le sostanze: non solo con il placebo (acqua o pillola di zucchero che sia), ma anche con tutti i farmaci tradizionali, così come con le sostanze omeopatiche. L'effetto placebo a mio parere è "decisamente utile" se consente la guarigione.
Quello che è interessante semmai è vedere se con una determinata cura esistano percentuali di guarigioni maggiori o minori del placebo!
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 18/10/2009 0:47
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  dr_julius
      dr_julius
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#118
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
Citazione:
Puoi indicarmi altri composti formati da due gas, che è liquido a temperatura e pressione normali, e mostri dilatazione quando si raffredda fino ad aumentare di volume quando si solidifica ?

L'equivoco è colpa mia che non avevo letto correttamente la frase "formato da due gas", ma leggevo invece ripetutamente "gas", nel senso di "composti gassosi". Quindi chiedo scusa per l'equivoco, ripeto colpa mia. Mi sfugge perchè sottolineare così da dove vengano i composti, se da gas o da liquidi o altro, mi sembra essere perfettamente indifferente dato che le caratteristiche del composto formato non sono direttamente legate a quelle fisiche degli "ingredienti".
La massima densità dell'acqua è a 4°C e il ghiaccio è più leggero dell'acqua. Ma questo non mi sembra che c'entri nulla con la omeopatia.

Citazione:

Sei sicuro che se io raffreddo un gas questo si dilata ??

? veramente è sicuro il fenomeno contrario: se un gas, in un sistema isolato, è libero di espandersi, questo si raffredda.
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 18/10/2009 0:55
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  dr_julius
      dr_julius
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#119
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
Citazione:
Hai qualche link che possa dimostrare che esistono altri liquidi con le caratteristiche dell’acqua ?

Non mi risultano esistere altri liquidi con le stesse caratteristiche dell'acqua.
Nè, specularmente, l'acqua non può avere le stesse caratteristiche di qualunque altro liquido.
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 18/10/2009 0:57
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
  •  dr_julius
      dr_julius
Re: SCAPAC 4 - Omeopatia
#120
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 11/8/2006
Da
Messaggi: 1637
Offline
Citazione:
Con il tuo discorso intendi dire che lo studio IBM non è stato condotto in modo scientifico ??

Non ho mai letto gli "studi IBM", ma solo quanto è stato sommariamente riportato (senza riferimenti più precisi) dal prof Dei: quindi non so dirti quale studio sia o come sia stato condotto e con quali scopi e metodi.

Invece ho notato, nel link da te portato, che il "prof Dei ha ribadito la sua convinzione che la cosidetta "memoria dell'acqua" sia una possibilità altamente improbabile evidenziando come la struttura dell'acqua si modifichi almeno dieci miliardi di volte al secondo". E' un concetto che esprimevo anch'io accennando al "moto browniano".

Sui concetti della farmacologia convenzionale e sul fenomeno dell'inversione dell'effetto mi sembra di aver già espresso una mia opinione.
Sulla cosiddetta "legge di Arndt-Shultz" mi viene inoltre in mente che le differenze di azione terapeutica / tossica valgono anche per l'acqua. Mi viene in mente un esempio: un paziente disidratato, in mezzo al deserto, se viene dissetato con sola acqua, muore! occorre per salvarlo invece un integratore contenente anche i sali minerali perduti.
_________________
Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 18/10/2009 1:20
Crea PDF dal messaggio Stampa
Vai all'inizio
 Vai all'inizio   Discussione precedente   Discussione successiva
<12345>

 


 Non puoi inviare messaggi.
 Puoi vedere le discussioni.
 Non puoi rispondere.
 Non puoi modificare.
 Non puoi cancellare.
 Non puoi aggiungere sondaggi.
 Non puoi votare.
 Non puoi allegare files.
 Non puoi inviare messaggi senza approvazione.

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA