Luogocomune - Forum - Commenti liberi - Licio Gelli: "Venerabile Italia" su Odeon

http://www.corriere.it/politica/08_novembre_04/dellutri_klauscondicio_d4a71fda-aa64-11dd-8f4b-00144f02aabc.shtm

Citazione:

«Berlusconi in prima persona continua a diffondere ottimismo. Io - spiega - penso che qualcosa per forza dovrà cambiare, non so cosa, con la nuova Rai, ma comunque qualcosa cambierà». Come? Partendo da un nuovo approccio stilistico. «Le notizie, certo, bisogna darle, sennò si torna al fascismo, ma c'è modo e modo di comunicarle. Magari con conduttori più gradevoli di adesso

E'interessante notare che ' le notizie BISOGNA darle ' (e qui si capisce il rammarico...) sennò si entra al fascismo (casomai non ce ne fossimo accorti di nostro...).
Ma a quali conduttori sta pensando dell'Utri?Forse a Gelli?

Citazione:

«Io guardo il Tg3 - attacca Dell'Utri - e vedo che ci sono degli anchorman che hanno già una faccia un po' gotica, un po' dark. Sicuramente, ce ne sono più in Rai che sugli altri network. Credo che il direttore del telegiornale dovrebbe dimostrare un maggiore esprit de finesse in queste cose. Farle, dirle lo stesso, ma magari con un'altra espressione».

Meglio la faccia gotica e anche un pò dark...che la faccia di tolla!
E'noto che le cose dette con 'altra espressione' si dicono molto, ma molto meglio!

Citazione:

l senatore siciliano torna anche sull'argomento Mangano: «Malato com'era, sarebbe potuto uscire dal carcere e andare a casa, se avesse detto solo una parola contro di me o contro il presidente Berlusconi. Invece non lo ha fatto. Per me è un eroe, a modo suo» spiega Dell'Utri.

Più che essee un eroe a modo suo, è stato un eroe a modo loro (dell'Utri + Berlusconi)

Citazione:

Antimafia sì, insomma, ma evitando di fare politica». E qui Dell'Utri ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Non solo l'Antimafia, quanto piuttosto i procuratori di Palermo hanno usato molto e a sproposito lo strumento dell'aggressione politica. Io, onestamente - rivendica il senatore - me ne sento in assoluto una vittima. Non ci sarebbe stata l'accusa nei miei confronti se non ci fosse stata la grande affermazione di Forza Italia in Sicilia nel 1994. Più che intercettazioni, a inchiodarmi sono state dichiarazioni di pentiti suggerite, perché in molte inchieste molti pentiti hanno parlato di me due anni dopo le loro confessioni».

Antimafia si, ma evitando 'quelli della politica'.
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Roma, 3 nov. (Apcom) - Per 'Famiglia cristiana' "tira una brutta aria. E intanto, inquietante, ritorna la presenza del 'fascista' (così s'è definito) Licio Gelli, che promuove il Governo, senza che il premier reagisca e s'avveda della trappola". Nell'editoriale d'apertura del numero in edicola questa settimana, dedicato alla scuola, il settimanale dei paolini riflette sul ruolo del Presidente della Repubblica. "La gravità della situazione economica e sociale richiederebbe il massimo coinvolgimento di tutte le forze politiche, abbandonando la via dei decreti e voti di fiducia. Ecco perché il capo dello Stato fa da 'supplente' e invita le forze politiche al dialogo. O, almeno, al confronto", scrive il settimanale dei paolini in un corsivo intitolato 'Onda lunga degli studenti e la risacca del governo'. "Napolitano è punto di riferimento di chi subisce la crisi. Ma i suoi appelli cadono spesso nel vuoto. Il Forum delle Famiglie aveva raccolto oltre un milione di firme per un fisco più equo, e Napolitano le aveva trasmesse alle Camere con un suo accorato messaggio. Risultato: zero". Oggi, per 'Famiglia cristiana', "minacciare e mostrare i muscoli, ignorando opposizione e forze sociali, alza solo il livello di tensione nel Paese". In Italia "non solo non si dialoga più, ma è bandito il semplice confronto, contrariamente all'auspicio dello stesso Napolitano. Nelle piazze si riversa il malessere più generale del Paese alle prese con una crisi che non risparmia nessuno, come ben sanno le famiglie e i lavoratori (nell'industria sono a rischio centinaia di migliaia di posti)".

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http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/politica/dell-utri-parla/dell-utri-parla/dell-utri-parla.html
Antimafia, la sentenza di Dell'Utri
"Costa troppo per quello che produce"
"L'antifascismo, un concetto obsoleto. Quando c'era il Duce lo Stato funzionava meglio"
Sulla tv: "Non cambierà nulla finché ci saranno quelle facce tristi messe dalla sinistra"

Citazione:

Mussolini cita spesso le classi deboli e più bisognose. Molti provvedimenti in loro favore e diverse leggi sociali risalgono proprio al famigerato Ventennio".

Perchè ci ricorda queste cose di Mussolini?
Proprio ora, per giunta.

edit
Roma, 4 nov. (Apcom) - Il concetto di antifascismo è "obsoleto" ma "torna in auge perché mancano nuovi argomenti seri di discussione". Lo ha detto il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri ai microfoni di "KlausCondicio", in onda su YouTube. "Tra gli intellettuali di sinistra - ha sottolineato Dell'Utri - ben venga chi, come Giampaolo Pansa, cerca di spiegare come siano andate effettivamente le cose e di dare ragione anche a chi per una vita è stato demonizzato, pur avendo subito". "Ogni qual volta si tocca questo tasto, succede un'insurrezione poiché - ha puntualizzato il senatore del Pdl - questa situazione non è mai stata chiarita del tutto e la verità non è mai venuta a galla. Credo che ci sia ancora da lavorare da parte di tutti. C'è anche da dire che il concetto di antifascismo, di per sé obsoleto, ritorna puntualmente in auge perché mancano nuovi argomenti seri di discussione e si finisce con il rivangare sempre gli stessi". Nel corso della trasmissione "KlausCondicio" è stata ricordata da alcuni internauti la vicenda di Elio Marcuzzo, un attore del neorealismo, uomo di sinistra, impiccato dai partigiani a 28 anni nel 1943. "La sinistra, tranne qualche eccezione, non ricorda questi martiri perché sono scomodi", ha commentato il senatore Marcello Dell'Utri. "Per non andare molto lontano - ha aggiunto - so che alcuni dei protagonisti dell'uccisione di Mussolini sulla strada del lago furono fatti fuori dalla stessa sinistra. E' una cosa che è venuta fuori ultimamente e che è sempre stata sottaciuta. Dei comunisti protagonisti dell'arresto e dell'eliminazione di diversi fascisti dell'epoca furono, poi, eliminati dagli stessi comunisti. Per andare più in là, non sappiamo quanti comunisti italiani furono mandati nei Paesi dell'Est e sono poi spariti perché erano informati e sapevano troppo". Quanto a Mussolini, secondo Dell'Utri, "sbagliò, non c'è dubbio, ma, quando era al potere, lo Stato era più presente di quanto non lo sia adesso. Aveva dato, e in questo è stato l'unico, un senso di patria al Paese, che non c'era prima e non c'è stato neanche dopo". Dell'Utri rivela poi "l'ammirazione di Hitler per Mussolini: era incondizionata. C'è un documento inedito, straordinario che riferisce di un regalo di Hitler a Mussolini per il suo sessantesimo compleanno, il 29 luglio del 1943. Si trattava di un libro pesantissimo, ben cinque chili, d'oro, brillanti e topazi, con una dedica impressionante. E si pensi che il 29 luglio del '43 viene dopo il 25 luglio, data del famoso Gran Consiglio del Fascismo che mette Mussolini sotto accusa". Infine Dell'Utri ricorda che "non tutti i fascisti erano d'accordo con le leggi razziali. Ci sono stati anche quelli che non solo non hanno fatto nulla contro gli ebrei, ma si sono anche adoperati per proteggerli. Ho parlato di recente con l'onorevole Jas Gawronski, che è di origine polacca. Mi ha detto che la mamma ha avuto un passaporto diplomatico e anche un finanziamento per andare in Polonia a salvare degli ebrei. La verità è che purtroppo le leggi razziali sono state promulgate da Mussolini per rispondere a una specifica richiesta dei tedeschi". Luc

Citazione:

Quanto a Mussolini, secondo Dell'Utri, "sbagliò, non c'è dubbio, ma, quando era al potere, lo Stato era più presente di quanto non lo sia adesso. Aveva dato, e in questo è stato l'unico, un senso di patria al Paese, che non c'era prima e non c'è stato neanche dopo"

Ariddajjje!!!!