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  Il diluvio

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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Il diluvio
#181
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Davide71 ha scritto:
Non ti sembra strano che due creature con corpi diversi e diverse modalità di riproduzione si mescolino?

.


No, affatto, perchè NON erano due corpi diversi.
Il principio di vita era lo stesso, il DNA. Ho dedicato 8 mesi di studio intensivo alla figuira di Enki e di suo figlio Ningishzidda, il cui simbolo vedi nel mio avatar. I due serpenti incrociati con quelle specie di 'lineete' che li congiungono.
E' fin troppo somigliante alla spirale del DNA.
Ningishzidda é quel dio che in egitto fu adorato come Thot, dio della magia e della scienza medica.
Il suo simbolo ha fatto nascere il caduceo di Hermes, che non era altro che la versione greca di Ningishzidda/Thot.
Il caduceo é ancora oggi il simboo della scienza medica.

In vari post ho parlato di fertilizzazione in vitro, mi riferivo proprio a questo. Una volta che Enki condusse esperimenti con gli ominidi del sudafrica vide che i dna erano compatibili. I testi descrivono vari tentativi di incrocio che non andaroo a buon fine. Naquero ibridi malati, storpi, deformi, con gli organi nterni deboli... fino a riuscire a creare il modello perfetto, l' Adapa appunto.
IN questo racconto si parla anche dell' uso di 'contenitori' di argilla, il chè viene poi ripreso da Genesi che dice che Adamo fu creato 'dalla terra'.
Ora, la cosa sembra assurda, ma uno studio scientifico ha dimostrato che la montmorillonite, un particolare tipo di argilla, funge da catalizzatore nelle reazioni di ricombinazione dell' RNA e del DNA.

Inquanto ibrido però l' Adapa non poteva generare, e dopo la creazione di Kehwa, fu Ningishzidda che tramite manipolazione genetica li rese capaci di procreare.
Inviato il: 6/11/2008 21:25
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  •  Pausania
      Pausania
Re: Il diluvio
#182
Sono certo di non sapere
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Ciao Sitchin volevo chiederti una cosa. Potresti indicarmi quali testi sumeri parlano di queste cose? E' molto interessante e vorrei capire a cosa ti riferisci.

Soprattutto non ho capito una cosa: il lavoro di Sitchin è una "revisione" dei testi sumeri che già si conoscono oppure è un lavoro ex-novo su testi poco conosciuti o su singole tavolette?

Premetto che non è una critica a priori, è sana curiosità. Mi interessa capire il lavoro che ha fatto, soprattutto linguistico: mi pare di capire che egli contesti radicalmente le attuali traduzioni del sumero (o del cuneiforme), o forse interpreta in maniera diversa il medesimo testo la cui traduzione è fondamentalmente condivisa?
Inviato il: 6/11/2008 21:36
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Il diluvio
#183
Sono certo di non sapere
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Citazione:

ahmbar ha scritto:

Esiste solo la possibilita' che Sitchin abbia sbagliato a tradurre, ma una volta esclusa questa non esiste dubbio: si parla di extraterrestri e non di umani



Questa é la cosa più spinosa: sono tantissimi gli studiosi che dicono che Sitchin fa traduzioni errate o le reinterpreta.
In effetti se si va a prendere le traduzioni fatte da Kramer e quasi tutti i sumerologi ortodossi ci sono enormi differenze.
MA ci son da considerare vari aspetto:

1) kramer e soci non sono propriamente sumerologi, ma ASSIROLOGI. Cioè hanno studiato il sumero dai dizionari di assirologia, cioè dalle tavole scritte dagli assiri a cavallo del 1200 a.C. in cui venivano riportati i termini sumeri.
E' importante chiarire ciò perchè nessuno di loro traduce il pitografico, come invece fa Sitchin. Il pitografico é la forma di scrittura precedente al cuneiforme, parliamo del 3800 a.C., mentre l' assiro-sumero risale a un periodo tra il 1900 e il 900 a.C. E' ovvio capire che in quasi 2000 anni di evoluzione linguistica molti termini son stati modificati e possono aver assunto significati diversi.

2) Il dizionario usato dagli 'scholar' per criticare Sitchin é un vocabolario iniziato negli anni 30, e che viene ancora modificato. Ma é un dizionario di sumero-assiro. Quindi torniamo al punto di prima.

3) I critici dicono che le traduzioni di sitchin non sono referenziabili. Ma questo è normale quando un autore ipotizza e cerca di dimostrare un significato per primo. Ti faccio un esempio con l' etrusco che ho studiato anni fa.
Prima degli anni 60 non era accettato il terminale '-CE' come passato dei verbi etruschi (zici = contrassegnare, nominare / zicuce = nominato, contrassegnato) e il -NA come desinenza che attribuisce una funzione (suthi = funerale / suthina = oggetto funerario). A scoprirli e proporli fu Massimo Pittau, docente dell' univeristà di Sassari, del quale son stato allievo.
Ora a distanza di anni queste due desinenze vengono accettate comunemente. Questo ha permesso agli studiosi di etrusco di riscrivere buona parte della loro storia.
Inviato il: 6/11/2008 21:36
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Il diluvio
#184
Sono certo di non sapere
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Citazione:

Pausania ha scritto:
Ciao Sitchin volevo chiederti una cosa. Potresti indicarmi quali testi sumeri parlano di queste cose? E' molto interessante e vorrei capire a cosa ti riferisci.

Soprattutto non ho capito una cosa: il lavoro di Sitchin è una "revisione" dei testi sumeri che già si conoscono oppure è un lavoro ex-novo su testi poco conosciuti o su singole tavolette?

Premetto che non è una critica a priori, è sana curiosità. Mi interessa capire il lavoro che ha fatto, soprattutto linguistico: mi pare di capire che egli contesti radicalmente le attuali traduzioni del sumero (o del cuneiforme), o forse interpreta in maniera diversa il medesimo testo la cui traduzione è fondamentalmente condivisa?


Pausania, i miti principali di cui li si occupa sono:

erra epos (varie versioni)
enuma elish (varie versioni)
atra hasis (varie versioni)
Adapa e il cibo della vita
Gizzidda e l' albero della vita
la discesa di Inanna negli inferi
il mito dell' aratro
le lamentazioni di Ur, Uruk ed Eridu
I sette malvagi
Enki e l engurra
Enki e l' ordine mondiale
La genesi di Eridu
Anu Anzu e Alalu
Enki e Ninmah
Ninurta e la tartaruga

più vari scritti di re come Gudea, Assurbanipal Tiglatpileser, Sharrukin e altri



analizza poi tavolette tradotte ex-novo, delle quali nei libri dà (ma solo a volte purtroppo) i numeri di catalogo.

Poi tratta una serie di sigilli e tavolette tra cui i più importanti

- sigillo della tentazione
- mul apin
- sigillo di enlil e l' aratro

ai quali aggiungerei il disco in 8 tranci in cui é mostrata la 'via di enlil'
Non ti so dire il numero di catalogo ma eccolo qui:

http://www.sitchin.com/images/disk3.gif

"mi pare di capire che egli contesti radicalmente le attuali traduzioni del sumero (o del cuneiforme), o forse interpreta in maniera diversa il medesimo testo la cui traduzione è fondamentalmente condivisa?"

si esattamente.
Inviato il: 6/11/2008 21:51
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  •  beat
      beat
Re: Il diluvio
#185
Ho qualche dubbio
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salute,
seguo da diversi giorni la discussione che avete egregiamente intavolato, Volevo solo fare i complimenti a sitchinite e redna, documentati e precisi nell'evidenziare le numerose analogie tra gli antichi testi di diverse epoche e luoghi, relativamente ai miti della creazione, nascita della terra, guerre tra dei e umani, in special modo a quelle sul diluvio universale.
Innumerevoli analogie, tra culture e mitologie sumero-mesoamericane sudamericane (Perù), indiane, egiziane. greche..non dovrebbero lasciare dubbi sulle reali origini dell'umanità "progredita" "evoluta" "sapiens sapiens"

Ps: non che interessi, ma sarà un caso che abbia letto 7 libri del buon zac.... forse sitchinite mi capisce.
ho trovato "guerre atomiche al tempo degli dei" decisamente esauriente ed illuminante, specie in relazione al discorso sulle guerre delle piramidi, sulla distruzione con le sette armi potenti, sulla malvagità e rivalità tra fratelli e sorelle "rampanti"
salute a tutti e buona continuazione.
Inviato il: 7/11/2008 1:31
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  •  buiore
      buiore
Re: Il diluvio
#186
Ho qualche dubbio
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Un grazie particolare a Davide e ad Ahmbar per aver aiutato a tirar fuori la macchina dal fango in cui si era impantanata.

Finalmente!.....
prima
Citazione:

ahmbar:
Esiste solo la possibilita' che Sitchin abbia sbagliato a tradurre, ma una volta esclusa questa non esiste dubbio: si parla di extraterrestri e non di umani.

poi
Citazione:

sitchinite:
Questa é la cosa più spinosa: .........


In fondo volevo solo ottenere questa riflessione.....

Volevo sapere, da chi da anni sta studiando il lavoro di Sitchin, se si potesse escludere che questi esseri sovrannaturali di origine extra-terrestre in realtà non possano essere degli "umani" evoluti.

Concludo, "bacchettando" ahmbar a proposito del lavoro di barbiero. In realtà nel libro da te citato si ipotizza che i superstiti del diluvio siano ripartiti praticamente da zero (almeno me la ricordo così).
Mentre nel nuovo libro "ufo:l'ipotesi terrestre" l'autore avanza la suggestiva ipotesi che non siamo mai stati soli su questo pianeta. Ma mentre l'umanità di superficie è stata azzerata dalla catastrofe detta il diluvio universale, l'altra umanità, quella che da sempre ha abitato le cavità sotterranee, ha proseguito nel suo sviluppo raggiungendo livelli tecnologici 10000 anni avanti a noi. Non sto a parlarvi dell'interpretazioni che l'autore da dei vari miti occidentali che supporterebbero l'ipotesi che questa diversa umanità possa realmente esistere. Piuttosto vorrei riallacciarmi ai "salti tecnologici" vissuti dalla nostra evoluzione evidenziati da Sitchinite: potrebbe essere una conferma della loro "attuale" presenza.
_________________
Non sopporto i Debunkers di professione.
Inviato il: 7/11/2008 9:32
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  •  buiore
      buiore
Re: Il diluvio
#187
Ho qualche dubbio
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Citazione:

sitchinite ha scritto:
Io più che questo davvero non so che dirvi... ma vi invito a prendere in mano i libri e leggere. Sitchin è molto più bravo di me a spiegare le cose...
......................................
Uno si chiede: che scrivo a fare?


Te hai ragione, ma purtroppo il tempo è quello che è....
e se aspettiamo che i "somari" come me abbiano letto "anche" il libro da te suggerito, bisognerebbe aggiornarsi all'anno prossimo. Certamente lo farò, questi tuoi post mi hanno incuriosito tantissimo e le tue indicazioni (escluso i vaffanculo) potrebbero aiutarmi nella mia ricerca......
Per il resto però bisogna che tu abbia la pazienza di un maestro delle elementari, prima classe, e che tu sopporti anche le cose che ti possono sembrare stupide.... ma che possono nascere da una VERA e SANA CURIOSITA' come quella di un bimbo.....
_________________
Non sopporto i Debunkers di professione.
Inviato il: 7/11/2008 9:45
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Il diluvio
#188
Sono certo di non sapere
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Citazione:

beat ha scritto:
ho trovato "guerre atomiche al tempo degli dei" decisamente esauriente ed illuminante, specie in relazione al discorso sulle guerre delle piramidi, sulla distruzione con le sette armi potenti, sulla malvagità e rivalità tra fratelli e sorelle "rampanti"


Guerre atomiche al tempo degli dei é un libro incredibile. Se lo schock che provai nel leggere Il pianeta degli dei fu enorme, quando lessi le teorie di Sitchin sulle guerre delle piramidi mi si chiarirono molte cose.
Faccio una premessa, il mio avvicinamento all' argomento piramidi/misteri ha avuto inizio come per molti grazie a Bauval e Hancock... però i loro libri presentavano delle stranezze ma senza spiegare niente. Non venivano avanzate nessuna ipotesi, come per non sbilanciarsi. Quasi tutti gli autori misterici hanno avuto lo stesso attegiamento.
Solo quando lessi Alan Alford trovai una ipotesi. Fu lui il prima da cui lessi degli Anunnaki, anche se lui dichiarava di stare solo modificando la teoria di Sitchin.
Alford presentava la Piramide come un laboratorio in cui veniva prodotta energia grazie all' idrogeno...
andai a comprare i libri di Sitchin e quando lessi appunto Guerre atomiche al temp degli dei, la storia di Marduk impriogionato nella Piramide diede improvvisamente senso a tutti i misteri che circondano pietroni, gradini, camere interne, sottolivelli, cunicoli, presenti nella grande piramide.
Non solo, in que libro lui traccia il parallelo Thot/Ningishzidda e Ra/Marduk, due identificazioni che prima nessuno aveva tentato. E in questo modo vengono spiegati tantissimi riferimenti, sia quelli da lui menzionati, che quelli che lui non riporta.
Per esempio un inno a Ningishzidda che Sitchin non tratta, ma che per me é uno dei più esplicativi, descrive proprio questa divinità sumera come associato alla piramide:

Luogo durevole, montagna lucente
che in modo astuto è stato fondato.
Il tuo scuro alloggiamento nascosto
è un posto ispiratore;
In un campo di controllo si trova.
Impressionanti, le tue vie nessuno può concepire,
Nella terra di Magan il tuo basamento
è unito come rete a fine maglia…
Di notte scruti i cieli, le tue
antiche misure son incomparabili.
Le tue stanze interiori conoscono
il luogo da cui Utu si innalza...
Il tuo principe è il principe la cui mano
in alto si tende, i cui folti e lunghi capelli
cadono sulla sua schiena
il Signore Ningishzidda.


I riferimenti son fin troppo evidenti... la montagna lucente (il rivestimento di cui ancora si trovano resti) con allogiamenti nascosti (le 'camere') le cui 'vie' (i presunti condotti di aerazione).
La terra di Magan é il vecchio nome dell' egitto, le stanze interiori orientate in modo solare (il punto in cui Utu si innalza).
Il 'basamento a fine maglia', ossia la piattafiorma di livellamento su cui le piramidi son realizzate.

Comunque i libri di Sitchin affrontano ognuno un argomento in particolare, per quello io consiglio sempre di leggere, per primo, il Libro perduto del dio enki.

Appena letto sarete tentati di riderci su... ma se poi andate a prendere i singoli libri, troverete le spiegazioni e i riferimenti di ogni singola pagina di quel 'diario di viaggio' che sembra davvero, a una prima lettura, uno dei migliori libri di fantascienza mai scritti.
Inviato il: 7/11/2008 11:12
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  •  Davide71
      Davide71
Re: Il diluvio
#189
Dubito ormai di tutto
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Ciao a tutti:

grazie a SITCHINITE per i numerosi riferimenti.

L'unica cosa che contesto é la teoria per la quale ci vogliano "millenni" per ottenere la tecnologia attuale. Noi ci abbiamo messo 500 anni circa, e qualcuno, facendo partire gli inizi della fisica moderna da Newton, pensa che ci abbiamo messo anche meno. Per tutto il resto del tempo l'umanità ha avuto (dal VI sec. a.C), con alti e bassi, un grado di evoluzione tecnologica molto simile. Ma la mentalità era differente.
_________________
Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Inviato il: 7/11/2008 12:14
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  •  redna
      redna
Re: Il diluvio
#190
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Comunque i libri di Sitchin affrontano ognuno un argomento in particolare, per quello io consiglio sempre di leggere, per primo, il Libro perduto del dio enki. Appena letto sarete tentati di riderci su... ma se poi andate a prendere i singoli libri, troverete le spiegazioni e i riferimenti di ogni singola pagina di quel 'diario di viaggio' che sembra davvero, a una prima lettura, uno dei migliori libri di fantascienza mai scritti


La prima volta che vidi un libro di Sitchin fu in una biblioteca inn cui di solito vado per leggere i libri. Quando lessi il titolo 'astronavi nel sinai' cominciai a pensare che gli autori di fantascienza si stavano sbizzarrendo oltre il limite...perfino nel sinai mettevano le astronavi.
L'autore mi dicevano che era uno dei pochi che conosceva la scrittura cuneiforme dei sumeri; ma se mi avevano sempre detto che quella cultura era indecifrabile, come era possibile che qualcuno potesse scrivere dei libri?
Leggendo poi anche gli altri scoprii come interpretare la bibbia, compresi anche che era manipolata, compresi che certe cose s potevano dire che altre bisognava stare attenti a dirle, altre ancora era meglio tenerle segrete.
Ognuno è chiaro che legge alla sua maniera e chi è capace di scrivere lo fa a diversi livelli. Riprendendo e rileggendo alcuni libri col tempo si scoprono cose che la volta prima non erano state notate.
Quando poi si riporta a qualcuno quello che si scrive lo si fa alla propria maniera, nel senso che si riportano cose a se stesso comprensibili ma non ' il tutto' o quello che serve a quella determinata persona.
Pertanto è importante leggere e capire che poi nel riferire ad altri si fanno degli sforzi per rendere plausibile quello che in se stessi è più che mai assimilato.
Per questo lavoro che si fa ci vorrebbe maggiore comprensione.
Una comprensione che si può avere solo quando si capisce la profondità dell'argomento che si sta affrontando.
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Inviato il: 7/11/2008 14:37
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  •  beat
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Re: Il diluvio
#191
Ho qualche dubbio
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cit. - Comunque i libri di Sitchin affrontano ognuno un argomento in particolare, per quello io consiglio sempre di leggere, per primo, il Libro perduto del dio enki.


...a trovarlo!!!non se ne parla. salute
Inviato il: 7/11/2008 18:52
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  •  redna
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Re: Il diluvio
#192
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Citazione:
Comunque i libri di Sitchin affrontano ognuno un argomento in particolare, per quello io consiglio sempre di leggere, per primo, il Libro perduto del dio enki.

...a trovarlo!!!non se ne parla. salute



Ma nemmeno trovare gli altri libri di Sitchin è tanto semplice.
Il pianeta degli dei l'ho comprato su internet.
Per il codice del cosmo ho aspettato due mesi, in libreria.
Le astronavi del sinai e guerre atomiche non erano disponibili nemmeno quelli subito, e in libreria sono messi nel reparto new age.
Il libro perduto del dio enki al momento non l'ho letto.
Il codice del cosmo comunque in prima pagina si legge: tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del libro può essere riprodotta o trasmessa in nessuna forma o con alcun mezzo senza la previa autorizzazione scritta dell'autore.

Perchè questa precauzione?Negli altri non c'era.
Il libro è stato scritto nel 1998. Nel 1976 il pianeta degli dei (che ha venduto molto) non era così categorico.

PS-a mio avviso 'il pianeta degli dei' riporta in sintesi tutto lo scritto di Sitchin. A mio avviso è l'opera fondamentale.
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Inviato il: 7/11/2008 20:53
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  •  beat
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Re: Il diluvio
#193
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cit. - Ma nemmeno trovare gli altri libri di Sitchin è tanto semplice.

sono daccordo con te redna, ma mentre per gli altri, attraverso le librerie virtuali è possibile reperirne alcune copie, ti assicuro che il libro del dio enki è assolutamente in.tro.va.bi.le

ps. un mio amico lo avrebbe trovato per caso a porta portese, la domenica tra i banchi dei libri usati
Inviato il: 7/11/2008 22:18
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  •  sitchinite
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Re: Il diluvio
#194
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Citazione:

beat ha scritto:
cit. - Comunque i libri di Sitchin affrontano ognuno un argomento in particolare, per quello io consiglio sempre di leggere, per primo, il Libro perduto del dio enki.


...a trovarlo!!!non se ne parla. salute


se te la cavi con lo spagnolo...

http://www.bibliotecapleyades.net/sitchin/libroenki/libroenki.htm

in alternativa in inglese:

http://ebooks.cannot.bounceme.net/Sitchin.-.The.Lost.Book.Of.Enki.-.Memories.and.Prophecies.of.an.Extraterrestrial.God.pdf


P.S. non so di dove siete, ma a Ostia ci sta una libreria che ordina quasi regolarmente i libri di Sitchin, se viene ancora stampato li lo vendono di sicuro.
Inviato il: 7/11/2008 22:23
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  •  beat
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Re: Il diluvio
#195
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non essendo poliglotta....lasciamo stare le lingue...
se alle volte mi dai l'indirizzo o il nome della libreria di ostia provo a fare una ricerca.penso però che il libro (tradotto in italiano) non sia stato più pubblicato o ristampato, salvo le copie originali.
magari una richiesta alla piemme per una eventuale re.distribuzione.

ps. a proposito ma delle ultime due pubblicazioni di zac, a quando le versioni tradotte per i comuni mortali, ignoranti di lingue esterofile
tanta salute a tutti
Inviato il: 7/11/2008 22:47
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  •  redna
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Re: Il diluvio
#196
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Citazione:
ps. a proposito ma delle ultime due pubblicazioni di zac, a quando le versioni tradotte per i comuni mortali, ignoranti di lingue esterofile


Direi che sarebbe sempre neglio avere il testo originale inglese.
Non vorrei, ma nel tradurre alcuni libri potrebbero apporre delle modifiche.
L'apertura al codice del cosmo, dove l'autore mette una postilla, va in questa direzione. Qualcuno potrebbe aggiungere (ma più che altro 'togliere') qualcosa dal testo originale...(...)
Comunque un originale di fronte non sarebbe male.

Comunque resta il fatto che Sitchin è uno dei pochi che legge le scritture cuneiformi, ma eveidentemente ce ne sono anche altri.
Qualcuno ne sa qualcosa se anche loro scrivono, giusto per avere sottomano due riscontri da confrontare,circa le traduzioni.
_________________
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Inviato il: 8/11/2008 11:11
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  •  sitchinite
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Re: Il diluvio
#197
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Citazione:

redna ha scritto:

Direi che sarebbe sempre neglio avere il testo originale inglese.
Non vorrei, ma nel tradurre alcuni libri potrebbero apporre delle modifiche.
L'apertura al codice del cosmo, dove l'autore mette una postilla, va in questa direzione. Qualcuno potrebbe aggiungere (ma più che altro 'togliere') qualcosa dal testo originale...(...)
Comunque un originale di fronte non sarebbe male.

Comunque resta il fatto che Sitchin è uno dei pochi che legge le scritture cuneiformi, ma eveidentemente ce ne sono anche altri.
Qualcuno ne sa qualcosa se anche loro scrivono, giusto per avere sottomano due riscontri da confrontare, circa le traduzioni.


redna in questa pagina:

http://www.bibliotecapleyades.net/esp_sitchin.htm#menu

trovi alcuni libri di sitchin in lingua originale più una sezione 'excerpts' con gli estratti dai libri orginali:
http://www.bibliotecapleyades.net/sitchin/sitchinbooks.htm

in particolare tu dicevi 'il codice del cosmo'... qui trovi non il libro pagina per pagina ma l' analisi capitolo per capitolo fatta dagli specialisti di Biblioteca Pleyades.
E' utile perchè trovi le esatte frasi originali del libro di Sitchin, e effettivamente leggendo la versione italiana qualcosa cambia.

http://www.bibliotecapleyades.net/sitchin/sitchinbooks06.htm


Riguardo agli altri sumerologi, nessuno si é addentrato a parlare degli anunnaki. Loro fanno analisi storiche della civiltà sumera o traducono i testi delle tavolette.
Ho una raccolta di Kramer, di Jacobsen e un paio di libri di Pettinato ma usano tutti terminologie semplici e spesso quando un termine ha vari significati loro gli assegnano quello religioso o agricolo.
Un caso esplicativo é il termine Dur.Igi.Mul che letteralmente significa 'quello che osserva (igi) e lega (dur) le stelle (mul)' e sia Kramer che Jacobsen hanno un atteggiamento ambiguo:

La frase é:

"Gilgamesh ruppe il Dur.Igi.Mul così che il barcaiolo Urshanabi non potè trovare la strada"

Da Jacobsen é lasciata esattamente così, con il termine sumero, mentre Kramer traduce:

"Gilgamesh ruppe colui che permetteva a Urshanabi di guardare lontano".

Ma traducendolo la frase diventa:

"Gilgamesh ruppe l' oggetto che guarda e lega le stelle e Urshanabi non potè trovare la strada".

Come si può vedere nella traduzione di Jacobsen e di Kramer sparisce il concetto della navigazione tramite orientamento basato sulle stelle.
Inviato il: 8/11/2008 12:45
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      redna
Re: Il diluvio
#198
Sono certo di non sapere
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Sitchinite
grazie dei link estremamente interessanti (con con l'ausilio di google cerco di tradurre...)


Citazione:
Riguardo agli altri sumerologi, nessuno si é addentrato a parlare degli anunnaki. Loro fanno analisi storiche della civiltà sumera o traducono i testi delle tavolette.
Ho una raccolta di Kramer, di Jacobsen e un paio di libri di Pettinato ma usano tutti terminologie semplici e spesso quando un termine ha vari significati loro gli assegnano quello religioso o agricolo.


Quindi il nocciolo della questione risiede sempre nel CHI traduce il tutto e che COSA intende portare a conoscenza.
Oltrettutto si dovrebbero dare tutti i termini di una parola, abbiamo visto che TI è stata tradotta arbitrariamente come costola mentre TI singnifica anche vita.
Pertanto l'errore iniziale ci è costato, messo nel libro 'sacro' della bibbia, anni di caccia alle streghe proprio perchè Eva è stata la rovina e la causa princiale del peccato orginale.
Altra cosa sarebbe dire che (come da leggende...) Caino invece NON fosse stato figlio di Adamo ma proprio di un dio.
Infatti dio segnò Caino in fronte e disse:nessuno tocchi Caino, perchè Caino era stato segnato da un dio.
Pertanto se era un assassino perchè ci si premura (come per un figlio...)che nessuno gli faccia del male?

Citazione:
Come si può vedere nella traduzione di Jacobsen e di Kramer sparisce il concetto della navigazione tramite orientamento basato sulle stelle.


risulta evidente che i due autori NON vogliono che passi il concetto di navigazione stellare...Resta sempre il fatto, come descrive Sitchin, che nella festa di Akitu di inizio anno al popolo si spiegava la creazione e il 'come in cielo così in terra' e la festività era il ricordo del viaggio fatto fino ad arrivare al settimo pianeta che è la terra.

Come dicevo per il codice del cosmo (cioè che la traduzione non sempre è 'fedele'...)anche poi nei concetti lo stesso Sitchin a volte glissa. Dice e lascia intendere ma non approffondisce.
Per esempio il concetto di YAHU che ha valore 50...con tutte le connessioni del caso.
E YAHU è YHW scritto in altra maniera. Il numero di rango 50 è di En.lil che da sempre non nutrì affatto sentimenti benevoli verso il genere umano (tanto che se non fosse intervenuto con uno stratagemma En.ki sarebbe stato sommerso dal diluvio).
Qualcuno, in altra maniera, sta portando avanti il concetto di En.li che, cioè, del genere umano si potrebbe anche farne a meno e quindi che perisca pure...(???)
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Inviato il: 8/11/2008 17:07
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  •  sitchinite
      sitchinite
Re: Il diluvio
#199
Sono certo di non sapere
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Ti dirò di più...
alcune cose che che ti renderanno l' idea di quanto il sumero sia ambiguo e difficile e di come coloro che dicono 'il sumero lo conosciamo perfettamente quindi possiamo dire che Sitchin dice amenità' in reaòtà stiano spudoratamente mentendo.

Mi risulta che la tavole più antiche tradotte dai sumerologi ortodossi son quelle di lagash risalenti al XXIII secolo. Quelle precedenti normalmente non vengono trattate perchè son molto frammentarie e si dice che 'non é possibile una interpretazione corretta'. Ora, l' obiezione che mi viene in mente é che se davvero il sumero lo si conosce così bene, non abbiamo bisogno di interpretare, ma semplicemente tradurre glifo x glifo il contenuto leggibile.
Questo non viene fatto perchè il sumero non é affatto così chiaro.

Ti cito un esempio dalle tavole di Lagah del XXII secolo:

La frase sumera:

LUGAL KI AN.NA.AG.GA.NI dNIN.GIR.SU.RA
Viene tradotta da Cunningham:

"Per Ningirsu, il suo re che lo ama"

ed é ritenuta una 'dedica' al dio Ningirsu (Ninurta)

ma andando a vedere la traduzione letterale (Cunningham - analisi dei verbi composti sumeri) le uniche parole riconosciute e tradotte sono:

LUGAL = Re
NIN.GIR.SU = nome del dio (la d minuscola davanti indica che si parla di una divinità)
KI = terra, terreno
AN.NA.AG é l' unione di An=cielo, Na=verso / in direzione di, Ag = deriva da AK = fare, costruire
RA = dativo

a questo viene aggiunta l' ipotesi che NI sia un genitivo 3a singolare

Ricapitolando le parole tradotte diventano:

Re - Terra - fa nel cielo - per Ningirsu

come questo diventi:

Per ningirsu, il suo re che lo ama

per me è davvero un mistero.


Un' altra:

dEN.LIL EN dNIN.GIR.SU SE IGI ZID MU.SHI.BAR

Il significato delle parole:
EN.LIL = Enlil nome di divinità
EN = il signore
NIN.GIR.SU = nome di divinità
SE = indica una direzione
IGI = guardare
ZID = giusto (come tradotto da Cunningham - altri riportano 'artefatto' o 'albero')
MU.SHI.BAR = shi significa soffio o indica una 'appartenenza' a qualcosa , bar viene tradotto come la 3a singolare

Il significato sarebbe quindi:

Il signore Enlil guarda al giusto Ningirsu

Viene tradotto invece come:


Il signore Enlil guardò con favore verso Ningirsu

Non si capisce come Cunningham, dando il significato 'Giusto' alla parola ZID, poi lo faccia diventare 'con favore'.

Il senso non cambia molto però é cmq una assunzione totalmente arbitraria.
Inviato il: 8/11/2008 19:00
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  •  redna
      redna
Re: Il diluvio
#200
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ti dirò di più...
alcune cose che che ti renderanno l' idea di quanto il sumero sia ambiguo e difficile e di come coloro che dicono 'il sumero lo conosciamo perfettamente quindi possiamo dire che Sitchin dice amenità' in reaòtà stiano spudoratamente mentendo.


Oltrettutto sembra che i sumeri amassero molto fare giochi di parole...Pertanto le traduzioni diventano per forza difficili.
Si capisce da tutto questo che Sitchin stia portando avanti una mezza crociata e anche da solo, perchè pare che gli altri vogliano distaccarsi traducendo delle cose arbitrarie.
Quindi certamente non saranno loro (quelli che traducono dal sumero..) che avvallano quello che Sitchin dice. Rimane da vedere chi è che paga questi personaggi per mentire spudoratamente (ma tanto dicono che è Sitchin che traduce a 'modo suo'...)
Leggendo qualsiasi libro delle cronache della terra si sente quanto sia viva la voce di quel popolo scomparso e questo lascia supporre che gran parte delle cose scritte sono autentiche.
Ma farne poi fatti fantasiosi e leggende ci pensano gli altri che vogliono asserire a tutti i costi che nessuno poteva arrivare da altri pianeti e impiantare una civiltà in zone paludose del medioriente.
E poi c'è sempre Hawass che dice che la civiltà dell'egitto e le piramidi sono sorte dal nulla.
E anche lui (se è ancora li da tanto tempo..) a qualcuno dovrà obbedire!

Ma ora che abbiamo satelliti e mezzi per scandagliare tutto, ci vengono ancora dire che non sanno che cosa ci sia sotto la sfinge e tantomeno quante stanze ha la grande piramide.

(nel 1861 qualcuno scriveva un libro riguardo la grande piramide:

http://mmmgroup.altervista.org/i-cheops.html)
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C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Inviato il: 8/11/2008 21:29
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  •  S.Gatti
      S.Gatti
Re: Il diluvio
#201
Ho qualche dubbio
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Ciao a tutti, sono appena arrivato. Sono un modesto studioso di cultura ebraica, ho letto già 20 anni fa il Mulino di Amleto, oltre ai libri di Sichin quando ancora non erano usciti in Italia. Ho poi collegato queste fonti, fino ad elaborare una mia teoria, che ora vorrei sottoporre alla vostra attenzione. Ho anche analizzato i simboli della cultura ebraica, collegandoli ai simboli di altre tradizioni. Siccome lo spazio è tiranno, consentitemi di inserire il seguente volantino esplicativo.
E’ uscito il saggio di Sergio Gatti:
“LA DOTTRINA SEGRETA EBRAICA ALLA LUCE DELLA TEORIA SUL SERPENTE PIUMATO” (Editore Fermenti di Roma, www . fermenti-editrice.it /saggistica/Sergio Gatti/scheda introduttiva) Finalmente svelato il millenario segreto gelosamente custodito dalla tradizione ebraica. Il libro, frutto di un decennale lavoro di investigazione sui rapporti esistenti fra antico Mito ed Astronomia, esprime coerentemente, adducendo una mole di prove, una vera e propria teoria: nel nostro sistema solare esiste un grosso pianeta abitato, ancora non scoperto dagli astronomi a causa delle sue peculiari caratteristiche orbitali (conferma dellla teoria di Sitchin). Questa informazione, insieme alle esatte coordinate orbitali di quel pianeta, ci viene fornita da miti curiosamente ‘paralleli’ in ogni continente, e non ne rimane fuori nemmeno la millenaria tradizione ebraica ... Il saggio è reperibile a Roma, presso la libreria Bibli, Via dei Fienaroli 28, oppure tramite prenotazione RDE O IBS libreria telematica.
INVITO A PRESENTAZIONE.
Il saggio sarà presentato dall’Autore, con metodo a diapositive POWERPOINT schermo largo, in data sabato17 gennaio 2009, alle ore18, presso la libreria BIBLI, in Via dei Fienaroli 28, Roma Trastevere. Introduce Donato di Stasi.
_________________
A volte mi chiedo come mai Z. Sitchin, pur disponendo degli strumenti idonei, non abbia trovato il tempo per decifrare i misteriosi simboli della tradizione ebraica. Sergio Gatti.
http://www.fermenti-editrice.it/saggistica.php#gatti01
Inviato il: 7/12/2008 8:06
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  •  S.Gatti
      S.Gatti
Re: Il diluvio
#202
Ho qualche dubbio
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