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   Scienze Economiche
  Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso

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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#391
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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Secondo me Lehman è stata scelta per fallire. Era la loro scena madre.

Lo penso anch'io.

[edit= mi ero dimenticato il link...]

JP Morgan ‘brought down’ Lehman Brothers

JP MORGAN has been accused by its Wall Street rivals of dealing the final hammer blow that forced Lehman Brothers into collapse in a sensational claim that threatens to spark a colossal legal battle.

The giant American bank is alleged to have frozen $17 billion (£9.6 billion) of cash and securities belonging to Lehman on the Friday night before its failure.

According to Lehman’s biggest creditors, this was what precipitated the liquidity crisis that embroiled the firm, forcing it into Chapter 11 bankruptcy protection on the morning of Monday, September 15.

The allegations have been raised in a filing at the bankruptcy court in New York, lodged late last week. Lehman’s biggest creditors include almost every big firm on Wall Street, most of Europe’s heavyweight banks and insurance companies as well as a slew of Japanese and Chinese institutions that are owed several hundred billion dollars.
Inviato il: 7/10/2008 18:12
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#392
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 3/4/2005
Da Atene
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Eccoci...

U.S. Mint Halts Some American Eagle Coin Production

Unprecedented demand for precious metals and volatile markets forced the U.S. Mint to cease production for the half-ounce and quarter-ounce popular American Eagle gold coins for the rest of this year and to supply other bullion coins on an allocation basis.

“Due to the extreme fluctuating market conditions for 2008, as well as current market conditions, gold and silver demand is unprecedented and the demand for platinum is unusually high,” the U.S. Mint said in a Monday memorandum to its authorized coin dealers.
Inviato il: 7/10/2008 18:44
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#393
Dubito ormai di tutto
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Da u-oy-topos middle Oceania
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Entrusting tremendous political and financial power (and a ton of borrowed money that taxpayers will have to repay with interest) into Paulson’s sole discretion, members of Congress must have been aware that, prior to his cabinet appointment in 2006, Paulson worked for 32 years at Goldman Sachs, one of the Wall Street firms that stands to benefit greatly from his “actions.” link

-------

Fuld said he did not know why the U.S. government chose to help other financial companies, but not Lehman as it hurtled toward disaster.
link

-------

In the struggling economy, people are resorting to methods other than the lottery to get cash.
Pawn shop owners are reporting a rush on gold at their stores.
In recent weeks, pawn shops have seen people turning in their gold watches or jewelry to pay their bills.
link

Bullion dealers and traders in Birmingham's historic Jewellery Quarter are experiencing a gold rush as investors look for a safer alternative to stocks and shares - sending the metal's price soaring.
link

London's two leading bullion dealers, ATS Bullion and Baird & Co, have reported a rush of interest from savers, many of whom have hundreds of thousands of pounds worth of savings they want to convert into the precious metal.
link
_________________
1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 7/10/2008 19:05
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#394
Ho qualche dubbio
Iscritto il: 8/6/2006
Da
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Il thread sta diventando sempre più interessante tanto che la marea di
spunti è così grande che non è possibile star dietro a tutti se non
scrivendo un trattato!

Dividiamo in 2:

1) Cos'è il denaro

2) Topic del thread: siamo, nei fatti, dinanzi ad un evento pilotato da
tempo.

Sul punto 1) sono in larga misura d'accordo con paxtibi anche se siamo
in disaccordo sul punto di partenza. Tralascio ciò su cui siamo
d'accordo e torno invece sul disaccordo . Lui dice che il valore è
soggettivo e che il denaro è solo un mezzo di scambio. Io invece dico
che il denaro è una misura di valore, il valore di una merce che è,
inteso alla Marx, la quantità sociale media di tempo di lavoro
necessario a produrre un bene in un ben determinato contesto produttivo
(valore che non è misurabile in ogni istante con metro e cronometro ma
solo dal "mercato" -- ci torno dopo). Tralaltro è con questo concetto
che si spiegano efficamente le crisi come quella in corso: se il valore
fosse qualcosa di solamente soggettivo con una campagna pubblicitaria
ad hoc si potrebbero risolvere tutte le crisi convincendo la gente di
certi valori di certe merci!

Il denaro, secondo quanto cerco di dire, è una merce che viene
scambiata come misura del valore delle altre merci: si può benissimo
immaginare che il denaro sia sostituito da un'altra merce, ad es. il
sale o il petrolio oppure, com'è sempre stato, dall'oro. In questo
senso è una "misura" (cosa che qui alcuni sembrano non capire) e il
fatto difficile da comprendere è che la misurazione dei valori non
viene fatta a priori con un metro o una bilancia ma attraverso quel
meccanismo che definiscono "mercato" e che sta dinanzi e "sopra" di
noi, nel senso che ognuno di noi singolarmente non può prevederne a
priori i risultati, cioè le valutazioni precise (un po' come per la
metereologia) se non le tendenze -- e spesso male anche quelle. Cioè
noi come individui siamo strettamente in balia del mercato come siamo
in balia del tempo atmosferico (anche in tal senso Marx parlava di
"alienazione"). Il mercato appare come una sorta di grande meccanismo
omeostatico che tende a riportare sempre il valore di ogni merce al suo
"giusto" valore in rapporto alle condizioni di produzione -- queste
ultime sono importanti perché decidono quanto lavoro sociale medio è
necessario per una determinata merce, dunque per il suo valore
(un'azienda poco innovativa che produca un prodotto X impiegando molto
più della media di lavoro, inteso come lavoro umano vero e proprio e
lavoro incorporato nei mezzi di produzione, andrà fuori mercato,
fallirà).

Anche se, come oggi, il denaro inteso come banconote, non è garantito
da una somma d'oro il discorso non cambia: esso "segna" un valore dal
momento che è scambiabile con ogni cosa, dunque ogni cosa può essere
"denaro". Il prezzo non è la stessa cosa del valore: il prezzo può
essere qualcosa di soggettivo, cioè di scelto da un individuo (inteso
anche come azienda) ma la cui oscillazione definisce, alla fine, il
valore come una sorta di media in un lasso di tempo o, che è lo stesso,
una "tendenza" verso un valore attorno cui si può oscillare anche senza
toccarlo se non per momenti (si può pensare ad un'onda che oscilli in
maniera disordinata attorno ad una curva che ha un certo andamento nel
tempo). Sono naturalmente queste oscillazioni il sale del capitalismo e
l'origine delle crisi.

Sul punto 2) (origine artefatta della crisi) ho poco da dire se non che
credo poco a questa idea se essa comprendesse anche i dettagli di ciò
che accade: che invece grossi gruppi valutassero la situazione e
intravedessero l'andamento intervendo poi per dare delle spinte e
trovarci un tornaconto è piuttosto probabile -- anche perché è ciò che
succede di norma in questo sistema!
_________________
"In powerful rain, they laid down their heads to die"
(My Dying Bride)
Inviato il: 7/10/2008 19:46
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#395
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 25/6/2004
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Lui dice che il valore è soggettivo e che il denaro è solo un mezzo di scambio. Io invece dico che il denaro è una misura di valore, il valore di una merce che è, inteso alla Marx, la quantità sociale media di tempo di lavoro necessario a produrre un bene in un ben determinato contesto produttivo (valore che non è misurabile in ogni istante con metro e cronometro ma solo dal "mercato" -- ci torno dopo).

Notare come qui nessuno si sogni di invocare Occam.

Tralaltro è con questo concetto che si spiegano efficamente le crisi come quella in corso: se il valore fosse qualcosa di solamente soggettivo con una campagna pubblicitaria ad hoc si potrebbero risolvere tutte le crisi convincendo la gente di certi valori di certe merci!

Come ad esempio le case e il credito?
Inviato il: 7/10/2008 20:21
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#396
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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Lui dice che il valore è soggettivo e che il denaro è solo un mezzo di scambio.

Lo hanno ripetuto anche altri fornendo abbondanza di argomentazioni. Sarebbe stato utile se le avessi riportate e confutate prima di ripetere le tue convinzioni, ma tant'è.

Io invece dico che il denaro è una misura di valore, il valore di una merce che è, inteso alla Marx, la quantità sociale media di tempo di lavoro necessario a produrre un bene in un ben determinato contesto produttivo (valore che non è misurabile in ogni istante con metro e cronometro ma solo dal "mercato" -- ci torno dopo).

Semmai quello che dici tu fa parte del costo di una merce, e ne è solo una parte, tra l'altro. Ma il valore del denaro, qual è?

se il valore fosse qualcosa di solamente soggettivo con una campagna pubblicitaria ad hoc si potrebbero risolvere tutte le crisi convincendo la gente di certi valori di certe merci!

In un certo senso è proprio ciò che accade in ogni bolla: la gente compra oggetti pagandoli molto di più di quanto sarebbe sensato spendere proprio perché convinta che si tratti di un buon affare.

Il denaro, secondo quanto cerco di dire, è una merce che viene scambiata come misura del valore delle altre merci: si può benissimo immaginare che il denaro sia sostituito da un'altra merce, ad es. il sale o il petrolio oppure, com'è sempre stato, dall'oro. In questo senso è una "misura" (cosa che qui alcuni sembrano non capire) e il fatto difficile da comprendere è che la misurazione dei valori non viene fatta a priori con un metro o una bilancia ma attraverso quel meccanismo che definiscono "mercato" e che sta dinanzi e "sopra" di noi, nel senso che ognuno di noi singolarmente non può prevederne a priori i risultati, cioè le valutazioni precise (un po' come per la metereologia) se non le tendenze -- e spesso male anche quelle.

Ed è qua che ti contraddici: se il denaro è una merce, qual è il suo valore? Con cosa lo misuri?

Certo, se una cosa la vendi per tot soldi, o per tot grammi di oro, puoi dire che il suo valore è quello, e quindi l'hai "misurato". Ma quella misura vale solo in quel momento e in quella transazione. Infatti i prezzi, pur non essendo misure, fungono benissimo come indicatori. Ed è la distorsione dei prezzi dovuta ai soldi facili che ha reso inutile l'indicatore del prezzo causando il patatrac.

il prezzo può essere qualcosa di soggettivo, cioè di scelto da un individuo (inteso anche come azienda) ma la cui oscillazione definisce, alla fine, il valore come una sorta di media in un lasso di tempo o, che è lo stesso, una "tendenza" verso un valore attorno cui si può oscillare anche senza toccarlo se non per momenti

Considerando il mercato nel suo assieme, è ovvio che del prezzi si considera la media. Ma la media è comunque il risultato della totalità delle scelte individuali d'acquisto.

Sono naturalmente queste oscillazioni il sale del capitalismo e l'origine delle crisi.

Assolutamente no, visto che tu stesso hai appena detto che il meccanismo del mercato tende a riportare tutte le oscillazioni alla media più corretta. Gli squilibri ciclici che chiamiamo crisi o depressione sono possibili solo laddove la moneta-merce è sostituita da una moneta fiat a corso legale, che può essere cioè prodotta a volontà: è questa creazione, i soldi facili, che rendono impossibile usare i prezzi come valido indicatore. È come accendere un falò sugli scogli, mentre una nave si avvicina al porto.
Inviato il: 7/10/2008 20:23
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#397
Sono certo di non sapere
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Ed è qua che ti contraddici: se il denaro è una merce, qual è il suo valore? Con cosa lo misuri?

Con il lavoro dell'operaio, che si cristallizza all'interno della merce (al contrario degli altri lavori che invece evaporano).
Inviato il: 7/10/2008 20:35
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#398
Dubito ormai di tutto
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Ricordo a tutti che il prezzo di qualcosa, qualsiasi cosa, è determinato dalla domanda, ovvero da quanto la gente è disposta a pagarlo.

Non esiste una cosa chiamata prezzo "vero" o valore "vero".

Siamo noi che diamo valore alle cose, e quanto siamo disposti a pagarlo crea il loro prezzo.

"Quanto siamo disposti a pagare qualcosa?" è una domanda che ha una risposta psicologica non oggettiva. Sappiamo (molto vagamente, visto che la psicologia non è una scienza esatta) che dipende da due fattori: "necessità percepita" e "scarsità percepita". Da cui la famosa legge della domanda e dell'offerta. Ma è più complesso di così. Infatti il prezzo iniziale di vendita a sua volta influenza la domanda. Se un prezzo è alto il prodotto viene marketizzato come di lusso, mentre se il prezzo è basso viene marketizzato come popolare. Ad esempio le creme per bellezza per signore sono tutte uguali (grassi, acqua e sostanze emulsionanti da due soldi), e la stessa crema, magari cambiata di colore, viene venduta con due etichette diverse, a 200 euro al barattolo e a 20 euro al barattolo. Questo perchè prima va saturata la fascia di donne ricche, disposte a pagarle 200 euro, e poi saturi la massa delle donne normali che possono permettersi solo quella da 20 euro. Questo rientra in una terza cosa che potremo chiamare "potere d'acquisto percepito", cioè in sostanza le persone più sono ricche più sono disposte a pagare per un prodotto.

Anche il denaro è un prodotto che viene comprato e venduto (mai sentito parlare dei mercati monetari?), ma ha una sola caratteristica che lo rende unico, cioè che non ha costi di produzione.

Ma i costi di produzione ed il prezzo non hanno nulla a che spartire tra loro, perchè come abbiamo visto, il prezzo è determinato dalla domanda. Il costo di produzione, al massimo, fissa solo il prezzo "minimo" a cui si può vendere qualcosa senza andare in perdita. Ma una crema che costa 1 dollaro a barattolo per produrla e che viene venduta a 200 dollari, non è molto differente da una moneta che costa 0 a prodursi e che viene venduta a 100 yen. Non è quel dollaro di limite minimo che fa la differenza, anzi non viene mai considerato. E' la domanda che conta.

Come ho detto sopra, la domanda è influenzata dalla percezione psicologica di cose come bisogno, abbondanza-scarsità, etc. Sull'abbondanza mi pare che tutti qui capiscano la regola della scuola austriaca. Più una cosa è abbondante, come nel caso della massa monetaria inflazionata, minore è la domanda e quindi questo influenza negativamente il suo valore. E viceversa. Ma il bisogno lo influenza altrettanto. Per la crema di bellezza, il bisogno che crea la domanda è l'istinto delle donne di apparire più belle delle altre. Ma quale è il bisogno che crea la domanda di moneta?

Il bisogno per cui si compra una moneta è il bisogno di comprare i prodotti o i servizi della nazione che vende quei prodotti in quella moneta. Ecco perchè il prezzo percepito di un dollaro non ha nulla a che vedere con i suoi costi di produzione, che sono 0, ma con quanto solida l'economia di un paese è, ovvero quanto i suoi prodotti e servizi sono competitivi a livello internazionale.

Se un paese vende prodotti poco competitivi, io non li voglio comprare, e quindi non ho bisogno di comprare la sua moneta per comprarli.

Ma se uno stato, come gli USA, è divenuto sempre meno competitivo rispetto all'asia in termini industriali, la sua moneta dovrebbe perdere sempre più di valore fino a svalutarsi, perchè tutto quello che vale la pena comprare viene venduto in altre monete, mentre per il dollaro la domanda cala a picco e quindi il suo valore si abbassa.

Ma il valore non è uguale per tutti. Per qualcuno che ha bisogno di qualcosa che si vende SOLO in dollari, e che nessun altro paese vende, il dollaro vale di più. E quindi è disposto a pagarlo di più.

Ed ecco perchè gli USA hanno trovato qualcosa di cui hannno bisogno TUTTI, ovvero il petrolio, e con un accordo militare con i Sauditi hanno di fatto creato il lock-in sul petrolio e costretto (sempre con le armi) tutti i paesi che vogliono comprare petrolio a comprarlo in dollari. Tutte le volte che un paese ha provato ad aprire una borsa del petrolio in altra valuta, è stato attaccato prima con corruzioni e colpi di stato e poi, se non funzionava, invadendolo militarmente.

Tutti i paesi quindi comprano e mettono da parte dollari per comprare petrolio, tenendo alto il valore del dollaro rispetto alle altre monete. In questo modo gli americani, o meglio le corporazioni usa di supermercati come Wal-Mart etc., possono compare prodotti cinesi o da altri paesi usando a loro volta i dollari per comprare Yuan. Se il dollaro che stampa la banca centrale usa non valesse nulla, servirebbero milioni di dollari per comprare un pomodoro cinese. Mentre oggi con un dollaro l'americano compra uno Yuan, con cui poi compra il pomodoro cinese.

Ecco spiegato in sostanza il sistema monetario internazionale: poichè il valore dipende dalla domanda, basta forzare con le armi la domanda e il valore si crea da se! Altro che lavoro misurabile dell'operaio...
Inviato il: 7/10/2008 22:16
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#399
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 7/3/2006
Da Ground Zero
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Attenzione... a quanto pare qualcuno nel libero mercato sta tentando di risolvere da sè la crisi:

Il matrimonio forzato di Wachovia con Citigroup è sfumato. L´acquirente è invece Wells Fargo, che ha acquisito la banca di Charlotte pagando con azioni proprie per un valore di 15 miliardi di dollari e ha lanciato un segnale importantissimo al mercato e al Congresso: lasciateci lavorare e possiamo farcela da soli. Wells Fargo non ha chiesto nulla alla Fed, all’ente di tutela dei depositi o al governo federale, al contrario di quanto aveva fatto Citigroup; ha offerto un prezzo minore, ma si è accollata ogni rischio dell’operazione.

L’operazione è importante per un motivo: dimostra quanto fallace sia l’idea che soltanto un intervento statale possa salvare il sistema, di quanto potrebbe addirittura ritardare la ristrutturazione del sistema, fornendo incentivi distorti e false speranze. In realtà, i compratori esistono, ma sorge il sospetto che la tentazione di scroccare qualche soldo al governo sia, per molte banche, troppo forte. E quindi ecco da parte dei compratori la richiesta di fondi, ecco le operazioni complicate con prestiti a basso costo, la richiesta di garanzie sulle perdite ed altri sussidi.

Per la banca in difficoltà, il “venditore”, è più semplice sostenere che non sia stata l’imprudenza, ma la congiuntura a farla finire nei guai e che l’assenza di un compratore è colpa del “mercato”, non del fatto che si richieda un prezzo troppo elevato. Per fortuna, Wells Fargo non ricade in nessna delle due categorie e Wachovia ha preferito la soluzione decente. Ci hanno dato un bell’esempio. *macromonitor
_________________
Inviato il: 7/10/2008 22:39
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  •  DrHouse
      DrHouse
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#400
Dubito ormai di tutto
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Descartes,
aggiungere qualcosa al tuo ultimo post significherebbe fatalmente sciuparlo. Semplicemente perfetto. Nella mia personale classifica il migliore da quando leggo Luogocomune, insieme a un altro postato recentemente da ElwoodBlue (se non sbaglio l'argomento era Simoncini).

Complimenti!

EDIT: Ci sarebbe da osservare, tuttavia, che il lusso è per sua natura e da sempre un comparto a sé. Questo perché nel lusso la domanda non è dettata da un bisogno primario, bensì da un'esigenza meramente sociale. Una borsa Prada non la compri perché hai bisogno di una borsa, la compri perché vuoi mostrare a tutti che sei in grado di acquistarla, dunque che appartieni a una determinata fascia sociale ecc. L'esempio della crema Lancaster che fai tu, dunque, potrebbe non valere per tutti i casi.
Resta comunque valido il tuo approccio al concetto di valore.
_________________
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Inviato il: 7/10/2008 23:22
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  •  Fabyan
      Fabyan
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#401
Mi sento vacillare
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Da nowhere
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Citazione:

Descartes ha scritto:

Ed ecco perchè gli USA hanno trovato qualcosa di cui hannno bisogno TUTTI, ovvero il petrolio, e con un accordo militare con i Sauditi hanno di fatto creato il lock-in sul petrolio e costretto (sempre con le armi) tutti i paesi che vogliono comprare petrolio a comprarlo in dollari. Tutte le volte che un paese ha provato ad aprire una borsa del petrolio in altra valuta, è stato attaccato prima con corruzioni e colpi di stato e poi, se non funzionava, invadendolo militarmente.


Ed e' proprio questo il reale motivo per il quale gli USA premeditano da tempo l'attacco all'Iran, oltre a tutte le varie sottocategorie, ovvero la volonta' di Ahmaledettcomsiscrive di aprire una terza borsa del petrolio, stavolta valutata in Euro...
A rafforzare questa ipotesi per la legge del contrappasso, e' il fatto che non se ne parli affatto

Cmq davvero complimenti, mai pensato di scrivere manuali tipo "Economy for dummies" o roba del genere?
_________________
Il giornalista è colui che distingue il vero dal falso... E pubblica il falso. (Mark Twain)
Inviato il: 7/10/2008 23:45
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#402
Sono certo di non sapere
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Inviato il: 8/10/2008 0:21
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#403
Dubito ormai di tutto
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Curiosa censura negli stati uniti: un video sketch del Saturday Night Live, il principale show comico americano, è stato censurato e rimosso dal sito web dell'emittente.

La cosa particolarmente curiosa è il contenuto del video: era una parodia dell'annuncio del passaggio del salvataggio da 700 miliardi, in cui ad un certo punto compare niente meno che un fake George Soros che dice quale fine faranno questi soldi...

Alcuni utenti lo hanno salvato su youtube:
http://michellemalkin.com/2008/10/06/the-missing-snl-bailout-skit-and-the-soros-connection/
Inviato il: 8/10/2008 1:54
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  •  part_time
      part_time
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#404
Ho qualche dubbio
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Cosi'...per curiosità...ho sentito Bush che premeva per un urgente G8 (che occasione...tutti i rappresentanti a portata di tiro...)....dove lo faranno questa volta? Tanto per regolarmi dove non andare in ferie....
_________________
Mammona dormiva. E la Bestia risorta si diffuse sulla terra e i suoi seguaci divennero legione. E annunciarono i tempi e sacrificarono il raccolto nel fuoco, con l’astuzia delle volpi. Ed edificarono un nuovo mondo a propria immagine come promesso dall...
Inviato il: 8/10/2008 8:17
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#405
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Nel regno unito stanno stringendo il c.....:

Londra, governo e Boe soccorrono le banche
LONDRA - Il governo inglese è pronto a investire fino a 50 miliardi di sterline per ricapitalizzare le banche investite dalla crisi dei mutui subprime. E' quanto prevede il piano del governo secondo quanto comunicato dal Tesoro.

Il piano prevede, in prima battuta, l'acquisto di azioni da parte dello Stato per 25 miliardi di sterline subito e altri 25 in caso di ulteriore necessità. L'ammontare riservato a ognuna delle otto banche coinvolte (Abbey, Barclays, Hbos, Hsbc, Lloyds TSB, Nationwide Building Society, Royal Bank of Scotland e Standard Chartered) varierà e dipenderà da vari fattori (tra cui la politica dei dividendi e gli stipendi dei dirigenti): per accedere al piano di salvataggio, tuttavia, le banche dovranno impegnarsi a concedere prestiti alle piccole imprese e ai proprietari di case. Il piano, secondo il ministro delle Finanze Alistair Darling, "é un importante passo in avanti, ma non è il solo". Intervistato dal canale tv Skynews, che gli ha chiesto se il piano sarà sufficiente per stabilizzare i mercati, Darling ha aggiunto: "Non escludo niente, faremo tutto quello che serve". L'annuncio del piano ha messo le ali in Borsa ad alcune delle banche coinvolte, nonostante la piazza di Londra perda oltre il 2%: Hbos cresce del 21%, Rbs dell'11%, Lloyds dell'8,6%. In calo sono invece Barclays (-3,7%) e Hsbc (-3%). Nel piano è coinvolta anche la Bank of England, che ha assicurato al sistema bancario un'iniezione di liquidità da 200 miliardi di sterline.

La Bank of England renderà disponibile per il sistema bancario liquidità per almeno 200 miliardi di sterline. Lo riferisce l'agenzia Bloomberg.

250 miliardi di euro solo in UK....caspita! Hanno stampanti di ultimissima generazione....
_________________
La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
Inviato il: 8/10/2008 10:08
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  •  tibberio
      tibberio
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#406
Mi sento vacillare
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La giornata si preannuncia incandescente....dopo la sostanziale nazionalizzazione inglese.....si aspettano mosse corrispondenti in area euro....
Allacciate le cinture!

Edit:
Bce: asta, richieste per 122 mld
Tasso marginale schizza al 9, 5%
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - La Bce ha assegnato il totale di 70 mld dlr disponibili nell'asta odierna, che ha visto 69 soggetti presentare richiesta di fondi per 122 mld. Il tasso marginale dell'operazione e' stato pari al 9,5%. L'operazione ha durata un giorno.

9,5%.... no panic...no panic
_________________
La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
Inviato il: 8/10/2008 10:22
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#407
Dubito ormai di tutto
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Il bagno di sangue continua...

10.27 - Unicredit a picco: -10%. Non bastano le parole dell'a.d. Profumo
Non bastano a risollevare le sorti del titolo Unicredit in Borsa le rassicurazioni al mercato dell'amministratore delegato Alessandro Profumo. Stamattina a Londra, in una conferenza organizzata da Merrill Lynch, ha ribadito che le prenotazioni delle obbligazioni "cashes" sono già state completate, assicurando il successo del prossimo aumento di capitale; inoltre ha detto di essere in contatto con investitori istituzionali per la cessione, a fine anno, della partecipazione nel gruppo Generali, ripetendo però anche l'ammissione di avere inizialmente sottovalutato gli effetti della bufera finanziaria internazionale. Il titolo ha reagito scendendo ancora: all'inizio, senza neanche riuscire a far prezzo e successivamente perdendo terreno fino a un minimo inferiore a 2,5 euro per azione, in ribasso del 10%.


Milano | 8 ottobre 2008
Unicredit tagliera' altri 700 posti di lavoro, il titolo in picchiata

Non bastano a risollevare le sorti del titolo Unicredit in Borsa le rassicurazioni al mercato
dell'amministratore delegato Alessandro Profumo. Stamattina a Londra, in una conferenza organizzata da Merrill Lynch, ha ribadito che le prenotazioni delle obbligazioni "cashes" sono
già state completate, assicurando il successo del prossimo aumento di capitale; inoltre ha detto di essere in contatto con investitori istituzionali per la cessione, a fine anno, della partecipazione nel gruppo Generali, ripetendo però anche l'ammissione di avere inizialmente sottovalutato gli effetti della bufera finanziaria internazionale. Il titolo ha reagito scendendo ancora: all'inizio, senza neanche riuscire a far prezzo e successivamente perdendo terreno fino a un minimo inferiore a 2,5 euro per azione. Ora il ribasso e' del 10% a 2,51. Unicredit - ha spiegato Profumo - prevede di ridurre i costi di 1 miliardo di euro: tagli per 300 milioni sono stati identificati a settembre, che si aggiungono ai 700 milioni già previsti.
Oltre al ridimensionamento, gia' annunciato, delle attività di banca di investimento, fra le aree interessate al contenimento dei costi, nel 2009, ci sono i centri corporate dove, in base al piano, ci saranno mille esuberi.

http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=86808



Accelera la riorganizzazione della divisione Mib
UniCredit: taglio costi sale da 700 mln a 1 mld nel 2008

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Londra, 08 ott - UniCredit
spinge l'acceleratore sul taglio dei costi: come risulta dai
lucidi presentati dal numero uno della banca, Alessandro
Profumo, a un convegno bancario di Merrill Lynch a Londra,
risparmi aggiuntivi per 300 milioni sono stati identificati
in settembre oltre ai 700 milioni gia' in cantiere nel piano
complessivo di riduzione dei costi per quest'anno. Nel 2008
la banca "si concentrera' ancora di piu' sul taglio dei
costi per contrastare la frenata dei ricavi". La
ristrutturazione della divisione Mib (Markets and Investment
Banking) "sara' ulteriormente accelerata" a fronte del
"peggioramento del mercato".



Borse europee in fortissimo ribasso
mercoledì 8 ottobre 2008 ore 10.26

Sulla scia della chiusura del Nikkei a -9.3% le borse europee sono in caduta libera

Gli indici nel Vecchio Continente crollano ulteriormente: DJ EURO -6.29% FTSE 100 -5.11% CAC 40 -6.12% DAX -6.54% S&P/MIB -5.65%. Le notizie in arrivo dal mondo bancario non rassicurano gli operatori: il sell-off selvaggio non sembra destinato a fermarsi. Sui mercati valutari invece abbiamo visto un forte rimbalzo della moneta unica, che ha riguadagnato posizioni contro le principali valute.

fonte: link

Il Governo inglese pronto a ricapitalizzare 8 grandi banche
mercoledì 8 ottobre 2008 ore 9.37

Si aggrava ulteriormente la situazione del sistema bancario inglese

La patria del liberismo davanti all'evidenza del crollo generalizzato ormai dietro l'angolo ha deciso: il governo guidato da Gordon Brown è pronto a investire fino a 50 miliardi di sterline per ricapitalizzare almeno otto grandi banche (Abbey, Barclays, Hbos, Hsbc, Lloyds TSB, Nationwide Building Society, Royal Bank of Scotland and Standard Chartered. In contropartita, verranno consegnate azioni privilegiate. Come se questo non bastasse, la BoE inietterà altri 200 miliardi di sterline sui mercati. E' ormai una certezza la riduzione del costo del denaro previsto per domani alle 13 ora italiana, rimane solo da capire quanto la BoE deciderà di tagliare i tassi, che ora sono al 5%

fonte: link
Inviato il: 8/10/2008 12:51
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#408
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8/10/2008
13:09 - LE BANCHE CENTRALI TAGLIANO I TASSI
Europa e America: giù di mezzo punto

Le Banche centrali stavano già lavorando ad una azione congiunta sui tassi di interesse per cercare di tamponare la crisi finanziaria. Ed ora è arrivata la notizia: la Bce ha tagliato i tassi di riferimento di mezzo punto portando il costo del denaro al 3,75% dal 4,25%. Negli Usa la Fed ha portato i propri tassi all'1,75%.

fonte: link
Inviato il: 8/10/2008 13:23
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#409
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Il tutto sta degenerando a velocita´ pazzesche, solo cosi´ si puo´ leggere gli avvenimenti di giornata:
1. parziale nazionalizzazione delle prime 8 banche inglesi;
2. BoE che inietta 200 milardi di sterline (250 miliardi di euro!) nel sistema; con sicuro taglio dei tassi oggi o domani; (EDIT: infatti)
3. Gordon Brown che nel giro di 3 giorni cambia radicalmente idea su un piano di salvataggio coordianto a livello europeo:

CRISI BANCHE: BROWN, SERVE PIANO SALVATAGGIO EUROPEO

La Gran Bretagna invita gli altri paesi ad adottare un piano di finanziamento europeo contro la crisi. Nel corso di una conferenza stampa il premier Gordon Brown si e' fatto portavoce della richiesta precisando di averne gia' parlato con il presidente francese Nicolas Sarkozy. "Poiche' ci sono problemi globali e' richiesta un'azione globale - ha detto Brown presentando il pacchetto di interventi messo a punto dal Tesoro britannico - Abbiamo attivato consultazioni su come poter adottare un piano di finanziamento europeo e ne ho parlato al presidente francese Sarkozy questa mattina".

4. BCE e Fed iniettano altra liquidita´ in abbondanza e le banche ne fanno man bassa a tassi marginali altissimi;
5. Fed e BCE tagliano i tassi in seduta straordinaria insieme a Uk, Svizzera, Svezia, Canada, Cina.

tutto questo fa supporre che stava per saltare in aria uno (qualche?) TOO BIG europeo. (al 99% inglese)

adesso si respira....per il momento.

Edit:La Bce spiega oggi che la decisione è stata possibile nella zona euro perché i rischi inflazionistici sono diminuiti e le aspettative di inflazione sono stabili.
ahahahhahahahahahah (1 settimana fa non lo sapeva?)
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Inviato il: 8/10/2008 13:28
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      AutminRic
Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#410
Ho qualche dubbio
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Citazione:

Paxtibi ha scritto:
Eccoci...

U.S. Mint Halts Some American Eagle Coin Production

Unprecedented demand for precious metals and volatile markets forced the U.S. Mint to cease production for the half-ounce and quarter-ounce popular American Eagle gold coins for the rest of this year and to supply other bullion coins on an allocation basis.

“Due to the extreme fluctuating market conditions for 2008, as well as current market conditions, gold and silver demand is unprecedented and the demand for platinum is unusually high,” the U.S. Mint said in a Monday memorandum to its authorized coin dealers.




Interessante la (non)coincidenza tra una domanda di platino "unusually high" e l'andamento delle quotazioni dello stesso

http://www.kitco.com/charts/popup/pt0182nyb.html
Inviato il: 8/10/2008 13:42
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#411
Sono certo di non sapere
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Interessante la (non)coincidenza tra una domanda di platino "unusually high" e l'andamento delle quotazioni dello stesso

Infatti dice "unusually high"...
Inviato il: 8/10/2008 13:54
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  •  tibberio
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#412
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Parafrasando BG: "la nave e´ senza timone.....ripeto: la nave e´ senza timone."

P.S.: neanche il defribrillatore ha funzionato! insensibile a qualsiasi stimolo.

P.s.2: pare, dico pare....che martedi´ si riuniscano gli 8 (forse 10) burattini per decidere quale direzione prendera´ la commedia...
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Inviato il: 8/10/2008 15:02
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  •  Sandman
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#413
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domani Benettazzo sarà ospite di Annozero...sarà interessante
Inviato il: 8/10/2008 16:17
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  •  tibberio
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#414
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sono contento per Benetazzo....ma ormai la frittata e´ fatta.....

Interessante questa notizia (sempre in tema del topic):

Unicredit: Consob blocca 2 operatori
Dopo anomalie legate a restrizioni su vendite allo scoperto
(ANSA) - ROMA, 8 OTT - Consob ha adottato un provvedimento d'urgenza per bloccare a due operatori l'attivita' su azioni di banche quotate sui mercati italiani.L'Autorita' di Borsa precisa di aver ordinato alla sim Credit Agricole Cheuvreux Italia di bloccare Bloomberg Tradebook Bermuda Ltd, Hamilton e Gfi Securities, Paris Branch fino allo scadere delle restrizioni sulle vendite allo scoperto. La decisione segue l'accertamento delle anomalie riscontrate con la mancata consegna dei titoli entro i 3 giorni previsti.
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Inviato il: 8/10/2008 16:31
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#415
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@ Paxtibi, Descartes, DrHouse e tutti i "misesiani"

Mi sembra strano che anche di fronte alle enormi svalutazioni di questi
giorni ci si ostini a guardare alle cose con lenti pregiudiziali,
proprie o derivate da Mises o da altri, riguardo al concetto di
"valore".

Non perché sia crollata l'URSS tutto il pensiero marxista è da buttare
nel cesso -- anzi sono probabilmente proprio le parti più interessanti
di Marx che meno hanno contribuito a creare il movimento "comunista",
fatto essenzialmente da altri e su basi le più varie.

E i pensieri attorno al "valore" sono proprio tra questi, a cominciare
dalla famigerata distinzione tra valore d'uso e valore di scambio: ed è
proprio di quest'ultimo che stiamo parlando, il valore di un bene nel
mercato non è il suo valore soggettivo che non è oggetto di mercato (la
mia casa ha per me un valore d'uso che può non cambiare nel tempo in
quanto mi serve sempre allo stesso modo o a cui sono affezionato allo
stesso modo -- il suo valore di scambio invece cambia nel tempo secondo
i parametri del mercato).

Se, come dice Mises (se non ricordo male), il denaro non misura valori
ma li confronta che tipo di confronto è? Confronta due o più "affetti
soggettivi"? No naturalmente, non può confrontare affetti o preferenze
soggettive deve invece confrontare qualcosa di misurabile per poter
essere confrontato (anche se l'unità di misura non riusciamo a
coglierla). Non può esserci confronto se non c'è misurazione: quel che
molti non riescono forse ad afferarre è che possa esistere un
meccanismo (come il mercato) in cui avvengono questi confronti, cioè
queste misurazioni, sopra la nostra testa, cioè senza il nostro
intervento ma in una maniera che ci appare assolutamente autonoma (così
come l'evoluzione di un temporale a partire da una miriade di parametri
di fisica atmosferica). Il mercato sta di fronte e sopra di noi come
una sorta di legge naturale pur essendo in realtà il prodotto di
interazioni umane e dunque sociali.

E che cosa confronta il mercato? Secondo Marx la quantità di lavoro
contenuta nelle merci. Solo che il discorso non è così immediato
(infatti bisognerebbe rileggersi, anch'io, almeno tutta la prima parte
del primo libro del Capitale -- a cui rimando) perché la "quantità di
lavoro" non è solo il semplice lavoro dell'operaio che produce
materialmente la merce (tutte la macchine che usa a loro volta
contengono lavoro, tutti i servizi accessori ecc.).

Quando ci sono svalutazioni, come ora, significa che c'erano grosse
quantità di lavoro sopravvalutate oppure, che è in pratica lo stesso ma
che spiega meglio la questione: che c'erano grosse quantità di lavoro
anticipate (col credito/debito) che non sono state rese o che non
possono venir rese quando richieste. È per questo che non si può creare
valore dal nulla ma solo col lavoro: cioè produrre il valore e non
crearlo.

Così come non si può creare dal nulla il denaro il quale essendo una
merce X, cioè l'equivalente universale di qualunque merce (o valore di
scambio), ha sempre bisogno di un valore reale, prodotto col lavoro,
che lo rappresenti, una merce, cioè un prodotto, che abbia valore di
scambio. Non importa quale purché sia.

Chi afferma poi che il valore lo fa la domanda canna del tutto: la
domanda può fare un prezzo ma in regime di concorrenza se il prezzo è
gonfiato inevitabilmente scende quando tanti si metterano a produrre,
magari con maggiore efficienza, quel prodotto per guadagnare di più.
Ripeto che sono queste oscillazioni il sale del capitale (!). Questo è
il tutto sulla carta: se poi mi si viene a dire che i prezzi sono in
qualche modo imposti con le cannoniere o con altre imposizioni allora
ragioniamo di un'altra cosa -- cioè del perché il capitalismo abbia
necessità di forza politica e militare, come succede per qualunque
forma sociale di dominio di pochi su molti. Ma dirmi questo significa
anche ammettere che il capitalismo contenuto nelle idee liberiste alla
Reagan & Friedman (ma anche alla Mises) è solo e soltanto una pura
ideologia funzionale di un certo tipo di forza.
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"In powerful rain, they laid down their heads to die"
(My Dying Bride)
Inviato il: 8/10/2008 19:09
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#416
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La crisi :)

Di fronte ad una crisi come questa le priorità cambiano e l'opposizione è pronta a collaborare e a fare fronte comune col governo
link
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1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 8/10/2008 19:22
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  •  Descartes
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#417
Dubito ormai di tutto
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Ho appena finito di vedere in diretta la conferenza di Paulson sul canale usa Fox...

Ha gettato 4 bombe atomiche:

- La crisi è la più grave della storia degli Stati Uniti (ne deduco quindi che è peggio del '29!!)

- il piano dei 700 miliardi non è ancora iniziato, e ci vorranno settimane prima di acquistare i primi asset tossici (mentre già da fine settimana cominceranno a prestare direttamente alle aziende in crisi che si sono viste rifiutare credito dalle banche)

- ALTRI ISTITUTI FINANZIARI AMERICANI FALLIRANNO A BREVE (!)

- Ha chiesto aiuto alle altre nazioni del mondo, e organizzerà un G20 che includerà anche paesi come il Brasile, il cui contributo è "fortemente" necessario.
Inviato il: 8/10/2008 21:45
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#418
Sono certo di non sapere
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E i pensieri attorno al "valore" sono proprio tra questi, a cominciare dalla famigerata distinzione tra valore d'uso e valore di scambio: ed è proprio di quest'ultimo che stiamo parlando, il valore di un bene nel mercato non è il suo valore soggettivo che non è oggetto di mercato

Non vedo il perché: in uno scambio il valore degli oggetti da scambiare viene deciso soggettivamente dagli attori dello scambio, e lo scambio avviene se entrambi lo trovano conveniente.

Se, come dice Mises (se non ricordo male), il denaro non misura valori ma li confronta che tipo di confronto è?

Per Mises il denaro è solo una merce che facilita gli scambi. Parla di "confronto" solo in relazione alle preferenze individuali, per esempio: preferisco una pagnotta a un bicchiere di vino. In questo caso non c'è niente da misurare, anche perché le preferenze variano nel tempo e da individuo a individuo.

quel che molti non riescono forse ad afferarre è che possa esistere un meccanismo (come il mercato) in cui avvengono questi confronti, cioè queste misurazioni, sopra la nostra testa, cioè senza il nostro intervento ma in una maniera che ci appare assolutamente autonoma

Apparirà a te, forse, assolutamente autonoma.

Il mercato sta di fronte e sopra di noi come una sorta di legge naturale pur essendo in realtà il prodotto di interazioni umane e dunque sociali.

Che senso ha questa affermazione di sapore vagamente mistico? Il mercato è fatto da noi, ma sta sopra di noi?

E che cosa confronta il mercato? Secondo Marx la quantità di lavoro contenuta nelle merci.

Il mercato scambia. Il confronto lo fanno gli individui nella loro testa, secondo i criteri che ritengono corretti.

Quando ci sono svalutazioni, come ora, significa che c'erano grosse quantità di lavoro sopravvalutate oppure, che è in pratica lo stesso ma che spiega meglio la questione: che c'erano grosse quantità di lavoro anticipate (col credito/debito) che non sono state rese o che non possono venir rese quando richieste.

Questo sarebbe anche giusto, ma perché parlare di lavoro e non di investimento? Mica per altro, ma si farebbe meno confusione. Si vabbe', c'è il lavoro "incorporato" dentro, ma non c'è solo quello, in una qualsiasi merce (compreso il denaro).

Così come non si può creare dal nulla il denaro il quale essendo una merce X, cioè l'equivalente universale di qualunque merce (o valore di scambio), ha sempre bisogno di un valore reale, prodotto col lavoro, che lo rappresenti, una merce, cioè un prodotto, che abbia valore di scambio. Non importa quale purché sia.

Anche qua ci siamo, mi pare che anche prima sulla moneta merce non ci fossero equivoci.

Chi afferma poi che il valore lo fa la domanda canna del tutto: la domanda può fare un prezzo ma in regime di concorrenza se il prezzo è gonfiato inevitabilmente scende quando tanti si metterano a produrre, magari con maggiore efficienza, quel prodotto per guadagnare di più.

Quello che dici è giusto, ed è il motivo per cui in un mercato davvero libero è difficile che un eventuale cartello o monopolio possa imporre il suo prezzo gonfiato, ma contraddice la tua prima affermazione: infatti se i nuovi concorrenti vendono il prodotto a prezzo minore è proprio perché c'era una domanda di quel prodotto che rimaneva insoddisfatta, ovvero la domanda di chi non aveva abbastanza soldi per comprarlo o per comprarne quanto ne voleva.

Ripeto che sono queste oscillazioni il sale del capitale

Ma queste "oscillazioni" non hanno nulla a che vedere con la crisi in atto. Prima mi sembrava che volessi dire questo, magari ti sei espresso male, o ho capito male io.

Questo è il tutto sulla carta: se poi mi si viene a dire che i prezzi sono in qualche modo imposti con le cannoniere o con altre imposizioni allora ragioniamo di un'altra cosa -- cioè del perché il capitalismo abbia necessità di forza politica e militare, come succede per qualunque
forma sociale di dominio di pochi su molti.


Il capitalismo non prevede né imposizioni, né cannoniere, né moneta creata dal nulla né moltiplicazione mistica del credito. Il capitalismo prevede una moneta merce, degli scambi liberi, risparmio e lavoro, stop. Tutto il resto sono affari di stato.
____________________________


- La crisi è la più grave della storia degli Stati Uniti (ne deduco quindi che è peggio del '29!!)

E se non lo è ancora, la faranno diventare...

- Ha chiesto aiuto alle altre nazioni del mondo, e organizzerà un G20 che includerà anche paesi come il Brasile, il cui contributo è "fortemente" necessario.

Prove di NWO.
Inviato il: 8/10/2008 21:55
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  •  Sandman
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#419
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intanto di Benedetti ha pensato bene di emigrare in Svizzera
Inviato il: 8/10/2008 21:57
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  •  Descartes
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Re: Disastro o cospirazione? Discussione sulla crisi economica in corso
#420
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

Sandman ha scritto:
intanto di Benedetti ha pensato bene di emigrare in Svizzera


Si, l'avevo letto qui. D'altronde come dargli torto... dubito che resterà in piedi qualcosa dell'Italia dopo questa crisi.
Inviato il: 8/10/2008 22:44
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