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   Scienza e Tecnologia
  Propagazione della gravità

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Re: Propagazione della gravità
#31
So tutto
Iscritto il: 19/5/2008
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Bè, non vorrei aver detto qualcosa di sconveniente, se tutto ad un tratto si sono rarefatti gli interventi in questa discussione, dopo un inizio "affollato"... Ho notato, anche in altri forum, che quando cerco di andare alla base dei fenomeni fisici, gli interlocutori si dileguano. Non so se ciò avviene perché il discorso diventa poco interessante o poco credibile o se c'è un altro motivo a me sconosciuto ...
Il discorso relativo alla mia interpretazione della gravitazione è serio: all'origine della gravitazione c'è sempre un'azione, una forza, non una forza "da contatto", come quella derivante da un urto tra due masse, ma una forza "a distanza".
La definizione di forza è nota come "la causa che modifica lo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme di un corpo dotato di massa", tuttavia non è sempre immediata la comprensione del meccanismo di azione di una forza a distanza, quale quella gravitazionale. Vale allora la pena confrontare le caratteristiche della forza "da contatto" con quelle della forza "a distanza".
Prima di proseguire nel mio discorso, mi aspetto commenti, critiche o quant'altro, anche per capire se il discorso interessa a qualcuno....
Per Mande: Il filo che ho immaginato non è perfettamente inestensibile, ma "pressocché", ossia "quasi" inestensibile. Altrimenti non potrei ammettere una qualche discontinuità in esso...
Inviato il: 24/5/2008 1:51
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Re: Propagazione della gravità
#32
Mi sento vacillare
Iscritto il: 19/5/2008
Da Everywhere
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Citazione:

ignacius ha scritto:
Bè, non vorrei aver detto qualcosa di sconveniente, se tutto ad un tratto si sono rarefatti gli interventi in questa discussione, dopo un inizio "affollato"... Ho notato, anche in altri forum, che quando ho cercato di andare alla base dei fenomeni fisici, gli interlocutori si dileguano. Non so se ciò avviene perché il discorso diventa poco interessante o poco credibile o se c'è un altro motivo a me sconosciuto ...
Il discorso relativo alla mia interpretazione della gravitazione è serio: all'origine della gravitazione c'è sempre un'azione, una forza, non una forza "da contatto", come quella derivante da un urto tra due masse, ma una forza "a distanza".
La definizione di forza è nota come "la causa che modifica lo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme di un corpo dotato di massa", tuttavia non è sempre immediata la comprensione del meccanismo di azione di una forza a distanza, quale quella gravitazionale. Vale allora la pena confrontare le caratteristiche della forza "da contatto" con quelle della forza "a distanza".
Prima di proseguire nel mio discorso, mi aspetto commenti, critiche o quant'altro, anche per capire se il discorso interessa a qualcuno....
Per Mande: Il filo che ho immaginato non è perfettamente inestensibile, ma "pressocché", ossia "quasi" inestensibile. Altrimenti non potrei ammettere una qualche discontinuità in esso...


non è che si dileguano, è che magari non sono in grado di approfondire
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« Tramuta tutto in ciò che è veramente: l’Astratto, lo Spirito, il Nagual. Non c’è stregoneria, né il male, né il diavolo. C’è solo la percezione. »
Don Juan Matus
Inviato il: 24/5/2008 2:17
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  •  dino
      dino
Re: Propagazione della gravità
#33
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 2/11/2007
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x Ignacius,

a me personalmente il modo in cui ti immergi nella ricerca dei fenomeni naturali non mi piace, o meglio mi spinge a pensare che ti vuoi per forza inoltrarti nei dubbi anzichè risolverli... è una mia sensazione niente di personale... cmq per entrare nel nocciolo della questione tu consideri certa l'esistenza di un fluido magico gravitazionale ed hai lo stesso problema di chi dopo aver dilaniato immense risorse alla ricerca del gravitone, ancora è a puntoaccapo... la fantasia con cui ci spingi ad immagginare un filo estensibile or not... è assurdo e spinge fuori dalla razionalità... tutto perchè dai scontata l'esistenza di una forza che non c'è verso che si manifesti in un aspetto provatorio della sua reale origine... la nostra tecnologia è ormai troppo sofisticata per non trovare tracce di una forza così ingombrante quale la gravità... dunque il motivo di una fisica che non si evolve da Newton ad oggi è Newton stesso... sono 400 anni che questa teoria trova riscontri esclusivamente matematici... della realtà sembra non interessarsi, ma il verdetto è severo... intere generazioni di studiosi vagano nelle più irrazionali e complesse quanto inutili teorie che distano anni luce dalla realtà... tutto per far quadrare la tesi gravitazionale di Newton...

la forza di gravità sono gas attratti e compressi dalla rotazione il quale mediante esso si esercita una pressione sulla superficie del corpo rotante ...

cercare per forza dei riscontri dove non ce ne sono, ci spinge ad interpretazioni irrazionali... invece la natura anche se complessa ha una sua razionalità e dunque un'unica scala di interpretazione....

ciaodino
Inviato il: 24/5/2008 12:25
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  •  0300
      0300
Re: Propagazione della gravità
#34
Ho qualche dubbio
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ignacius ha scritto:
Bè, non vorrei aver detto qualcosa di sconveniente, se tutto ad un tratto si sono rarefatti gli interventi in questa discussione, dopo un inizio "affollato"... Ho notato, anche in altri forum, che quando ho cercato di andare alla base dei fenomeni fisici, gli interlocutori si dileguano. Non so se ciò avviene perché il discorso diventa poco interessante o poco credibile o se c'è un altro motivo a me sconosciuto ...
Il discorso relativo alla mia interpretazione della gravitazione è serio: all'origine della gravitazione c'è sempre un'azione, una forza, non una forza "da contatto", come quella derivante da un urto tra due masse, ma una forza "a distanza".
La definizione di forza è nota come "la causa che modifica lo stato di quiete o di moto rettilineo uniforme di un corpo dotato di massa", tuttavia non è sempre immediata la comprensione del meccanismo di azione di una forza a distanza, quale quella gravitazionale. Vale allora la pena confrontare le caratteristiche della forza "da contatto" con quelle della forza "a distanza".
Prima di proseguire nel mio discorso, mi aspetto commenti, critiche o quant'altro, anche per capire se il discorso interessa a qualcuno....
Per Mande: Il filo che ho immaginato non è perfettamente inestensibile, ma "pressocché", ossia "quasi" inestensibile. Altrimenti non potrei ammettere una qualche discontinuità in esso...


Ciao ignacius!
La più recente teoria della gravità che ha ormai assunto la sua forma definitiva e che è universalmente accettata dalla comunità scientifica è la relatività generale che, a differenza della teoria newtoniana, fa a meno del concetto di forza e delle tre leggi della dinamica (o quantomeno esprime quelle che sopravvivono in una forma diversa e più generale).
A parte questo, personalmente ho delle enormi difficoltà a capire quale sia la problematica che ti poni e a dare una seppure vaga formalizzazione alla questione. Se puoi chiarire i tuoi dubbi forse possiamo ragionarci tutti insieme...
A presto!
Inviato il: 25/5/2008 17:33
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Re: Propagazione della gravità
#35
So tutto
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Citazione:

Ciao ignacius!
La più recente teoria della gravità che ha ormai assunto la sua forma definitiva e che è universalmente accettata dalla comunità scientifica è la relatività generale che, a differenza della teoria newtoniana, fa a meno del concetto di forza e delle tre leggi della dinamica (o quantomeno esprime quelle che sopravvivono in una forma diversa e più generale).
A parte questo, personalmente ho delle enormi difficoltà a capire quale sia la problematica che ti poni e a dare una seppure vaga formalizzazione alla questione. Se puoi chiarire i tuoi dubbi forse possiamo ragionarci tutti insieme...
A presto!

Le prime obiezioni agli ultimi messaggi che mi vengono in mente sono:
1) - La teoria della relatività generale "sancisce" che la gravità sia una deformazione dello spazio-tempo e tale concetto viene normalmente rappresentato da una figura di un reticolo piano, con una buca, che dovrebbe rappresentare la deformazione del reticolo prodotta dalla gravità. Secondo tale teoria, una pallina posta sul bordo della buca, attratta dalla stessa buca, sta per cascarci dentro. La cosa ridicola è che senza una forza di attrazione gravitazionale (tipo newtoniana) sotto il reticolo e sotto la buca, la pallina non potrà mai cascarci dentro. Senza quella forza sotto il reticolo, la pallina rimarrà indefinitamente sul bordo della buca! Anche se Einstein resuscitasse e mi mostrasse tutti i suoi algoritmi per convincermi del contrario! Gli algoritmi saranno corretti, belli o eleganti, ma non dimostrano la realtà!
2) - Nell'energia elettromagnetica (i fotoni), più si sale di frequenza più i fotoni diventano direzionali. Non mi meraviglierei che i raggi gamma più duri avessere la forma di un cilindro di sezione di pochi micrometri. E siamo ancora nel campo delle onde elettromagnetiche... Perchè allora non prendere in considerare una forma di propagazione energetica filiforme? Stabiliremo poi, con una serie di ragionamenti "ad excludendum", che cosa ci potrebbe essere all'interno del filo....
3) - Per realizzare uno strumento di misura che misuri la gravità di una singola particella, devo creare un modello geometrico dell'elemento primordiale di gravità, sia esso una radiazione o una particella (gravitone o gravitino), ed i discorsi astratti (e un pò fumosi) dello spazio-tempo non mi aiutano certo a formularlo. Quindi è necessario cambiare metodo....
Per il momento mi fermo qui, ma avrei ancora moltissime obiezioni sugli attuali modelli classici, relativistici o di meccanica quantistica supponenti descrittori della gravità.....
Per Dino: Il tuo gas rarefatto potrebbe essere l'etere?
Inviato il: 25/5/2008 20:56
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  •  0300
      0300
Re: Propagazione della gravità
#36
Ho qualche dubbio
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ignacius ha scritto:
Le prime obiezioni agli ultimi messaggi che mi vengono in mente sono:
1) - La teoria della relatività generale "sancisce" che la gravità sia una deformazione dello spazio-tempo e tale concetto viene normalmente rappresentato da una figura di un reticolo piano, con una buca, che dovrebbe rappresentare la deformazione del reticolo prodotta dalla gravità. Secondo tale teoria, una pallina posta sul bordo della buca, attratta dalla stessa buca, sta per cascarci dentro. La cosa ridicola è che senza una forza di attrazione gravitazionale (tipo newtoniana) sotto il reticolo e sotto la buca, la pallina non potrà mai cascarci dentro. Senza quella forza sotto il reticolo, la pallina rimarrà indefinitamente sul bordo della buca! Anche se Einstein resuscitasse e mi mostrasse tutti i suoi algoritmi per convincermi del contrario! Gli algoritmi saranno corretti, belli o eleganti, ma non dimostrano la realtà!


Due considerazioni:
1) sul metodo - Evita perfavore di criticare una teoria sulla base di una rappresentazione figurativa che viene creata ed usata a scopo divulgativo. Un conto è il programma di Piero Angela che cerca di spiegare a chiunque il concetto fondamentale della teoria della relatività, un altro è la teoria in sé che ha basi matematiche e sperimentali molto più solide.
2) sul contenuto - Nello specifico la rappresentazione di cui parli è fuorviante perché tu pensi ad una pallina immersa in 3 dimensioni che per effetto della gravità cade nella buca. In realtà quella rappresentazione ha un minimo di senso solo se immagini di essere bidimensionale (quindi non percepisci la profondità della buca) e pensi alla pallina come vincolata a rimanere sulla superficie (neppure la pallina percepisce la terza dimensione). A questo punto la pallina si muove di moto "libero" in uno spazio curvo. Se ti aiuta, invece della pallina pensa ad una formica che si muove su tale superficie.

Citazione:
2) - Nell'energia elettromagnetica (i fotoni), più si sale di frequenza più i fotoni diventano direzionali.


Che significa questa frase? Sinceramente non comprendo cosa vuoi dire. La "direzionalità" dei fotoni che relazione ha con la loro energia? A che tipo di fenomeno fai riferimento?

Citazione:
3) - Per realizzare uno strumento di misura che misuri la gravità di una singola particella, devo creare un modello geometrico dell'elemento primordiale di gravità, sia esso una radiazione o una particella (gravitone o gravitino), ed i discorsi astratti (e un pò fumosi) dello spazio-tempo non mi aiutano certo a formularlo. Quindi è necessario cambiare metodo....


La teoria della relatività è una teoria non quantistica e come tale non include concetti come gravitone o gravitino (se non in approssimazione di campo debole, quando le equazioni di Einstein possono essere linearizzate). Una teoria quantistica della gravità allo stato attuale non esiste (è la sfida di questo secolo). Esistono delle proposte (teoria delle stringhe, quantum gravity) di cui non mi intendo praticamente per nulla. Tuttavia questo problema non è direttamente collegato alla questione di cui parlavi inizialmente dell'azione istantanea a distanza della forza di gravità. La teoria della relativtà generale ti risolve il problema dell'azione distanza.
Inviato il: 25/5/2008 23:10
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Re: Propagazione della gravità
#37
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Vorrei finire di parlare di relatività generale e del concetto dello spazio-tempo, perché le sue dimostrazioni sperimentali rimangono per me molto opinabili.
Non mi limito però a fare, come 0300, delle affermazioni generiche, ma vorrei citare, ad esempio, la cosiddetta dimostrazione della (supposta) validità della relatività generale, nota come (supposta) interazione tra la gravità e l'energia elettromagnetica per effetto della (supposta) deformazione dello spazio-tempo in prossimità di grandi masse.
Durante una eclisse di sole, le foto delle stelle dietro il Sole appaiono spostate verso l'esterno del cerchio solare. Di ciò ne sono convinto anch'io, in quanto ho visto le foto di quelle stelle dietro il Sole (con eclisse) e delle stesse stelle "lontane" dal Sole. Ma rimango fortemente scettico sulla causa di tale deviazione, che a mio parere non è l'effetto della gravità solare, ma della rifrazione che i fotoni di tali stelle subiscono attraversando lo strato di "atmosfera" che circonda il sole. Negli anni '50 del secolo scorso ci fu anche un fisico che pubblicò una ricerca su tale fenomeno, con tanto di calcoli che dimostravano la correttezza della sua ipotesi della rifrazione.
Potrei anche continuare con la cadenza degli orologi al cesio a livello del mare in rapporto con la frequenza degli orologi al cesio sui satelliti. Tra l'altro qui ho una esperienza in prima persona in quanto circa 15 anni fa ho personalmente collaudato la rete numerica nazionale italiana, che utilizza per il proprio sincronismo proprio degli orologi al cesio, ed ho potuto fare delle misure della frequenza di clock di alcuni satelliti...
Naturalmente chi è convinto di una cosa "a priori", non potrà mai cambiare idea, "cascasse il mondo"....
Inviato il: 26/5/2008 2:23
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  •  dino
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Re: Propagazione della gravità
#38
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

ignacius ha scritto:
Per il momento mi fermo qui, ma avrei ancora moltissime obiezioni sugli attuali modelli classici, relativistici o di meccanica quantistica supponenti descrittori della gravità.....
Per Dino: Il tuo gas rarefatto potrebbe essere l'etere?



...le particelle rarefatte di gas presenti nel cosmo possiamo chiamarle anche etere, senza però assorbire la teoria di Todeschini a cui manca qualcosa per prendere vita... come del resto la gravità descritta da Leibniz... erano sulla strada giusta ma non riuscirono ad intravedere l'attrazione centripeta che sulla terra è contrastata dalla centripeta terrestre... comunque si, i gas rarefatti del cosmo possiamo definirli etere...

...secondo te visto che hai personalmente assistito alla discrepanza di tempo tra due orologi atomici in che percentuale incide la diversa pressione gravitazionale sull' orologio in orbita...? ciaodino
Inviato il: 26/5/2008 10:39
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  •  sbaffini
      sbaffini
Re: Propagazione della gravità
#39
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Sarebbe interessante sapere della cadenza degli orologi al cesio sul livello del mare e di quella a bordo dei satelliti.

Esistono diverse pubblicazioni a riguardo:

http://adsabs.harvard.edu/abs/1986pln..symp..177J

http://www.phys.lsu.edu/mog/mog9/node9.html

http://tycho.usno.navy.mil/ptti/1996/Vol%2028_16.pdf

http://tycho.usno.navy.mil/ptti/1995/Vol%2027_13.pdf


che mi pare facciano tutt'altro che smentire la validità della teoria sulla relatività.
Inviato il: 26/5/2008 12:29
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  •  0300
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Re: Propagazione della gravità
#40
Ho qualche dubbio
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Che poi non ci sono solo gli orologi al cesio. C'è il redshift (gravitazionale e cosmologico), ci sono le lenti gravitazionali, c'è la precessione del perielio di Mercurio, c'è la già citata deflessione della luce (fra parentesi: la deflessione gravitazione e quella dovuta alla troposfera di una stella sono fenomeni intrinsecamente diversi in quanto la prima non dipende dalla frequenza, la seconda sì. Nel valutare l'entità della deflessione dovuta alla gravitazione, negli esperimenti i fisici tengono conto del contributo dovuto alla rifrazione nella troposfera, in modo da poter determinare se esiste, e quanto vale, l'effetto relativistico. Come al solito non è che i fisici sono nati ieri...). Insomma ci sono diversi fenomeni di tipo relativistico, anche piuttosto differenti, che sono spiegabili con una stessa teoria, fondata peraltro su un principio piuttosto solido.
Comunque il topic l'ha aperto ignacius che ha quindi tutto il diritto di decidere di cosa vuole parlare. Io continuo a non capire bene il problema che si/ci pone e quindi lo invito, se possibile, a ripeterlo ancora una volta, magari in termini diversi, in modo da poter tradurre il problema in termini fisici un po' più precisi.
Inviato il: 26/5/2008 18:39
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  •  ivan
      ivan
Re: Propagazione della gravità
#41
Sono certo di non sapere
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Per chi vuol sentire anche l'altra campana:

http://www.physicsmyths.org.uk/

Time Dilation and Twin Paradox.

Lorentz Transformation and the Aberration of Starlight.

Lenti gravitazionali.

Quanto all'orbita di mercurio:
- resta sempre da spiegare l'anomalia di venere
- mi pare che hanno mandato una sonda spaziale laggiù; sarebbe carino vedere come tengono conto degli effetti relativistici sulle traiettorie e sulle trasmissioni radio; ma non ho trovato nulla in merito. Chissà se un caro amico ci darà lumi in materia ...
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Inviato il: 26/5/2008 19:01
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  •  0300
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Re: Propagazione della gravità
#42
Ho qualche dubbio
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Perfavore ivan, evitiamo di dare spazio ai cialtroni. Ce ne sono fin troppi. Intorbidire le acque non aiuta nessuno a capire né a discutere. Limitiamoci a fonti quantomeno attendibili e con un minimo di prestigio.
Non so chi sia il tizio che ha scritto gli articoli nei link riportati ma da quello che scrive sul paradosso dei gemelli è evidente che non sa di cosa parla quando affronta l'argomento relatività. Nel paradosso la simmetria non esiste e questo è dimostrabile matematicamente.
Inviato il: 26/5/2008 19:16
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  •  ivan
      ivan
Re: Propagazione della gravità
#43
Sono certo di non sapere
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Io mi sono semplicemente limitato mostrare dove c'è un'altra campana che suona.

Il giudizio sul suono delle campane io lo lascio a chi le vuole ascoltare.

Il bello di internet: tante campane che suonano.
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Inviato il: 26/5/2008 19:35
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  •  0300
      0300
Re: Propagazione della gravità
#44
Ho qualche dubbio
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Sì ma vedi, la fisica è un argomento tecnico che richiede una buona preparazione perfino per valutare una semplice affermazione. Tu posti il link alle pagine di un tizio che spara delle benemerite stronzate. Siccome però lo fa usando un minimo di formule e dandosi una discreta quantità di arie succede che chi non è abbastanza preparato può magari pensare che quel tizio sappia cosa dice, mentre invece non è così. In altre parole sono una minoranza le persone che hanno gli strumenti adatti per difendersi da certe castronerie. Per questo penso che sia buona norma linkare solo siti un minimo affidabili. Questo ovviamente è solo un suggerimento.

PS: ho dato una scorsa anche all'articolo sulla deflessione dovuta al plasma, dove il nostro beneamato attribuisce la deflessione della luce ad un campo elettrostatico generato nel plasma. Cioè sostiene che due campi elettromagnetici possano interagire fra loro in aperta violazione della linearità dell'elettrodinamica (il famigerato principio di sovrapposizione, noto ben prima di Maxwell) e costringe quindi a riscrivere la fisica degli ultimi duecento anni senza fornire niente in cambio... La luce può certamente venire diffusa/rifratta in un plasma ma non certo per effetto di un campo elettromagnetico: è l'interazione con le particelle del plasma che genera scattering.
Inviato il: 26/5/2008 19:53
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Re: Propagazione della gravità
#45
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Citazione:

0300 ha scritto:
Io continuo a non capire bene il problema che si/ci pone e quindi lo invito, se possibile, a ripeterlo ancora una volta ....


Il problema è di capire (ma l'avevo detto chiaramente nel primo messaggio), al di là di tutte le teorie correnti (a mio parere non utilizzabili e quindi inutili), che cos'è veramente la gravitazione, per poter costruire un sistema fisico che possa interagire con essa, un sistema "hardware" (non un sistema filosofico), tramite il quale potersi "librare per l'aer sereno"....
Caro 0300,[ma non ce l'hai un nome di battesimo (il mio nome,cognome ed indirizzo è pubblico, attraverso il mio sito web)], non voglio discutere (e sarei in grado di farlo) dell'impianto matematico a corredo di una qualsiasi teoria, di Einstein, Newton o Pincopallino, perché non mi interessa. Mi interessa però conoscere l'impianto logico e concettuale delle varie teorie, per vedere che cosa c'è di buono in esse e che cosa c'è da scartare, al fine di trarre lo spunto per nuove idee, nuovi concetti più attinenti alla realtà fisica.
C'è chi si bea nel declinare formule matematiche eleganti e pensa che poiché sono matematicamente corrette, DEVONO rappresentare l'universo fisico, ossia se un fenomeno non viene rappresentato da una buona formula, non bisogna riscrivere la formula, ma RIFORMARE IL FENOMENO!
Questo è l'errore che oggi viene compiuto da molti ricercatori e cattedratici (fortunatamente non tutti), che io definisco i talebani della scienza.
La fisica va affrontata con molta umiltà, partendo da un vecchio adagio: "chi più sa, meno sa".
Per le misure del clock degli orologi al cesio sui satelliti, ho fatto molte misure, utilizzando, tra gli altri strumenti, un analizzatore di intervalli temporali HP5371A, controllato da un computer tecnico HP della serie 9000.
La variazione di frequenza tra il clock dell'oscillatore al "cesio" a terra ed il clock degli oscillatori al cesio sui satelliti (solo satelliti geostazionari) era di una parte su 10^8, ma nei segnali ricevuti era predominante il Jitter di fase (modulazione di fase), che, anche con un robusto filtro del PLL (Phase Locked Loop - Anello ad aggancio di fase) rendeva problematica la misura sul breve termine. Solo l'analisi su decine di ore di misura poteva dare una quantità del Delta F apprezzabile. Chiaramente era notevole il tempo di ritardo (compensato da un opportuno buffer), che non era fisso, ma oscillava intorno a valori che si potevano rapportare alle oscillazioni (corrette con i razzi posizionatori) del satellite dalle sue coordinate teoriche. Mancava per ovvi motivi la variabile dell'effetto Doppler (semplice e/o relativistico). Potrei ancora dilungarmi sull'argomento (feci una relazione-fascicolo su tali misure) ma non so se interessa.
Ignacius.
Inviato il: 26/5/2008 23:17
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  •  ivan
      ivan
Re: Propagazione della gravità
#46
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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Citazione:

0300 ha scritto:
Sì ma vedi, la fisica è un argomento tecnico che richiede una buona preparazione perfino per valutare una semplice affermazione....



http://www.physicsmyths.org.uk/

"Physics Myths and Physics Facts"

Troppo carino questo sito.

Non ci si stanca mai di leggerlo.


Citazione:

PS: ho dato una scorsa anche all'articolo sulla deflessione dovuta al plasma, ...


Mi pare che fu un tipo dell'800, adesso non ricordo come si chiamava, che dimostrò che la luce interagisce con i campi magnetici. E siccome i campo magnetici vanno sempre a braccetto con quelli elettrici, ne consegue che . .. ovvio.

Allora riassumiamo:

Il fotone intergisce con i campi elettromagnetici, è noto e verificato da più di un secolo

Ora il sole ha un campo elettromagnetico.

La luce di una stellla lontana quando passa vicino al sole viene deflessa.

Non si può ripetere, per ovvi motivi, l'esperienza dell'osservare la deflessione della luce di una stella lontana con oggetto di massa paragonabile al sole che sia privo di campo elettromagnetico e che sia privo di plasma intorno a sè.

Conclusioni su cosa causa la deflessione della luce: a piacere in base alla campana più gradita.
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Inviato il: 27/5/2008 0:41
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  •  dino
      dino
Re: Propagazione della gravità
#47
Dubito ormai di tutto
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... credo che il concetto di gravitazione newtoniano abbia avuto una bella mazzata tra capo e collo... e così la relatività e la MQ...

forse ora qualcuno prenderà più in considerazione la mia TESI... visto il vuoto che si sta venendo a creare in campo della fisica...

ciaodino
Inviato il: 27/5/2008 1:39
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  •  0300
      0300
Re: Propagazione della gravità
#48
Ho qualche dubbio
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Citazione:

ivan ha scritto:
Mi pare che fu un tipo dell'800, adesso non ricordo come si chiamava, che dimostrò che la luce interagisce con i campi magnetici. E siccome i campo magnetici vanno sempre a braccetto con quelli elettrici, ne consegue che . .. ovvio.

Allora riassumiamo:

Il fotone intergisce con i campi elettromagnetici, è noto e verificato da più di un secolo

Ora il sole ha un campo elettromagnetico.

La luce di una stellla lontana quando passa vicino al sole viene deflessa.

Non si può ripetere, per ovvi motivi, l'esperienza dell'osservare la deflessione della luce di una stella lontana con oggetto di massa paragonabile al sole che sia privo di campo elettromagnetico e che sia privo di plasma intorno a sè.

Conclusioni su cosa causa la deflessione della luce: a piacere in base alla campana più gradita.


Prima di tutto devo ammettere che questa volta il cialtrone sono stato io, avendo superficialmente e colpevolmente dimenticato di considerare quegli effetti quantistici del quarto ordine che effettivamente descrivono lo scattering luce-luce e che danno luogo ad un fenomeno di rifrazione in presenza di un campo elettrostatico (in effetti il fatto che due fotoni non accoppiano fra loro non significa che non interagiscono ma solo che la loro interazione è un effetto di ordine superiore e quindi solitamente trascurabile rispetto ad altri. Ma ovviamente la rilevanza del fenomeno va valutata caso per caso). Quindi limitatamente a questa specifica circostanza il tipo del sito linkato ha ragione ed io torto marcio. Questo per quanto riguarda il principio però: in altre parole è vero che può esistere una rifrazione dovuta ad un campo elettrostatico ma non è assolutamente detto che tale effetto sia rilevante. Occorrerebbe una valutazione accurata, molto più di quanto non faccia lui sul sito. Quindi: pieno mea culpa per aver attaccato ingiustamente il tipo su questo argomento ma cautela nel ritenere che il mio errore implichi automaticamente che quello che dice sia vero. E qui mi ricollego alla tua ultima frase: "Conclusioni su cosa causa la deflessione della luce: a piacere in base alla campana più gradita". Questa è una affermazione arbitraria e non è il modo di fare fisica. Come già detto occorre valutare la rilevanza dei vari effetti prima di poter trarre conclusioni. Ma c'è anche da considerare che finora mi pare che nessuno contesti i risultati sperimentali, ma solo la loro interpretazione: in altre parole gli effetti rilevati sono attributi a fenomeni diversi da quello della gravità. La teoria della relatività generale è una teoria che con poche ma rilevanti ipotesi permette di spiegare una serie di risultati apparentemente molto diversi fra loro. Quale è la probabilità che una teoria "sbagliata" azzecchi tali previsioni e nel limite opportuno riproduca anche i risultati noti della fisica classica? ignacius diceva in precedenza che la fisica va affrontata con umiltà. Sono d'accordo, e il mio errore penso abbia appena dimostrato a tutti quanto è facile sbagliare non appena abbassi la guardia. Ma per me umiltà significa prima di tutto evitare di rigettare teorie consolidate e valutate per decenni da alcune fra le menti più brillanti mai apparse sulla faccia della terra, prima di averle comprese a fondo e soppesate accuratamente.
A questo punto non ho molto altro da dire. E' la terza volta da novembre che mi trovo ad affrontare una simile discussione.
Inviato il: 27/5/2008 8:48
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  •  ivan
      ivan
Re: Propagazione della gravità
#49
Sono certo di non sapere
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Da Bronx
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Citazione:


Ma c'è anche da considerare che finora mi pare che nessuno contesti i risultati sperimentali, ma solo la loro interpretazione:



Giusto.

Citazione:


Ma per me umiltà significa prima di tutto evitare di rigettare teorie consolidate e valutate per decenni da alcune fra le menti più brillanti mai apparse sulla faccia della terra, prima di averle comprese a fondo e soppesate accuratamente.



Il bello è che prima i messaggi erano unidirezionali: dalla "cattedra" (accademica, televisa, etc ) al pueblo.

Le conseguenze erano anche quelle descritte da Pasolini quando parlava di parole che cadevano dall' alto.

Today le informazioni tornano ad essere multidirezionali: nei blog si parla, e si discute anche accanitamente, fioriscono e sfioriscono siti. E questo scorrere di informazioni crea dei venti che inziano a scoperchaire un pò di pentoloni. E non sempre la minestra al loro interno è buona.
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Inviato il: 27/5/2008 15:41
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Re: Propagazione della gravità
#50
So tutto
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ignacius ha scritto:Vale allora la pena confrontare le caratteristiche della forza "da contatto" con quelle della forza "a distanza".....


Vorrei riprendere l'analisi delle forze, sperando che l'argomento interessi sempre i miei interlocutori, che con le loro critiche, obiezioni e suggerimenti mi aiutano a proseguire il ragionamento.
Gli esempi che farò non pretendono di essere rigorosi dal punto di vista fisico o matematico, ma servono solo ad esporre dei concetti e mi scuserete per le imprecisioni e/o approssimazioni. Criticatemi pure se compio degli errori....
Consideriamo inizialmente la forza "da contatto": l'esempio più semplice che mi viene in mente è quello di due corpi dotati di massa, di cui il primo è fermo ed il secondo si muove verso il primo con velocità costante. Il sistema di riferimento è quello dell'osservatore. Se le masse dei due corpi sono uguali, quando il corpo in moto giunge a contatto del corpo fermo, succede una cosa interessante: il corpo in moto si ferma e quello fermo si mette in moto con la stessa velocità che aveva il primo. La meccanica ci dice che tale fenomeno avviene per la conservazione della quantità di moto. La domanda che vi pongo è: qual'è il meccanismo che permette il trasferimento del moto dal primo al secondo corpo?
Inviato il: 28/5/2008 2:30
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  •  0300
      0300
Re: Propagazione della gravità
#51
Ho qualche dubbio
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Premettendo che quello che tu descrivi a livello macroscopico è un urto elastico (cioè conserva anche l'energia cinetica) e che tale tipo di urto non è l'unico possibile, a livello microscopico l'interazione responsabile del meccanismo di trasferimento dell'impulso è di tipo elettromagnetico (fra gli atomi che compongono i due corpi... o meglio, fra gli elettroni dei gusci più esterni degli atomi "prossimi alla superficie"). L'interpretazione che dai del meccanismo in sé dipende essenzialmente dal tipo di teoria che usi per descriverlo. Classicamente l'applicazione di una forza genera una variazione dell'impulso mentre in teoria dei campi l'interazione avviene attraverso lo scambio di mediatori.
Inviato il: 28/5/2008 9:19
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  •  dino
      dino
Re: Propagazione della gravità
#52
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

ignacius ha scritto:
Consideriamo inizialmente la forza "da contatto": l'esempio più semplice che mi viene in mente è quello di due corpi dotati di massa, di cui il primo è fermo ed il secondo si muove verso il primo con velocità costante. Il sistema di riferimento è quello dell'osservatore. Se le masse dei due corpi sono uguali, quando il corpo in moto giunge a contatto del corpo fermo, succede una cosa interessante: il corpo in moto si ferma e quello fermo si mette in moto con la stessa velocità che aveva il primo. La meccanica ci dice che tale fenomeno avviene per la conservazione della quantità di moto. La domanda che vi pongo è: qual'è il meccanismo che permette il trasferimento del moto dal primo al secondo corpo?


...nel pendolo di Newton la massa in movimento si ferma e mette in moto la massa ferma... ma se giochi a biliardo questa eventualità diventa rara e per ottenerla c'è una particolare tecnica nel colpo di stecca alla palla... la trasmissione totale del moto nel pendolo di Newton avviene per il perfetto bilanciamento nell'impatto... ma se le palle si colpiscono in modo decentrato la palla ferma ottiene una spinta mentre la palla in moto continua il suo moto, cambiando traiettoria ed acquisendo un moto di rotazione sul proprio asse per l'effetto magnus...

ti faccio io una domanda, la quantità di moto della palla ferma in quale percentuale viene assorbita dalla palla in movimento...? ed il moto iniziale della prima palla,dopo l'urto diminuisce, aumenta o resta invariato...?

ps: ho dato uno sguardo al tuo sito, mi piacerebbe assistere ad una dimostrazione della speciale bilancia che avete... mi piacerebbe anche proporti un paio di esperimenti che per quanto relativamente semplici hanno bisogno di un laboratorio mediamente attrezzato...
apprezzo la tua obbiettività scientifica e gradirei la tua sincera opinione sulla mia tesi gravitazionale... ciaodino

http://www.tuttotrading.it/granditemi/astronomia/051214trattatoastrofisica.php
Inviato il: 28/5/2008 11:47
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Re: Propagazione della gravità
#53
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Citazione:

0300 ha scritto:
.... mentre in teoria dei campi l'interazione avviene attraverso lo scambio di mediatori.


Se la zona dell'urto fosse coperta da uno schermo (solo quella) ed i due corpi fossero pressocché identici, l'osservatore sarebbe indotto a pensare che non ci sono due corpi , ma uno solo e tutte le sue misure gli direbbero che c'è un solo corpo che si muove, per esempio da sinistra a destra.... C'è qualche modo per confutare la conclusione alla quale giunge l'osservatore?
E poi, se abbiamo due corpi puntiformi uguali, che si muovono di moto inerziale, ma a velocità differenti, magari su traiettorie parallele, che cosa li distingue, ed in particolare, che cosa distingue, in un ipotetico etere, i loro moti, le loro velocità?
Sto preparando la valigia perché sono in partenza per Milano (vado al BIAS).
Mi rifaccio vivo tra qualche giorno.
Per Dino: Per formulare un giudizio sulla tua teoria devo leggere attentamente quanto riportato sul sito che hai indicato nel tuo ultimo messggio. Poi ti dirò la mia opinione. Ignacius.
Inviato il: 28/5/2008 18:20
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  •  dino
      dino
Re: Propagazione della gravità
#54
Dubito ormai di tutto
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x Ignacius,

...in realtà il 'trattato astrofisico' l'ho scritto diversi anni fa, molte cose le vorrei cambiare o scriverle più chiare... forse se leggi la discussione 'la forza di gravità' si comprende meglio.... ma in sintesi dico che la gravità non è altro che aria compressa prodotta dalla rotazione... ciaodino
Inviato il: 29/5/2008 12:32
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