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   Crollo Torri WTC
  Domande a Danilo Coppe

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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Domande a Danilo Coppe
#241
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ma se il nist dice "senza resistenza",
Azz... se lo dice il NIST...
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La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Inviato il: 5/1/2008 20:39
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  •  blackbart
      blackbart
Re: Domande a Danilo Coppe
#242
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
the structure below was unable to stop or even to slow the falling mass


Inviato il: 5/1/2008 21:00
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  •  K_Emerson
      K_Emerson
Re: Domande a Danilo Coppe
#243
Mi sento vacillare
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Citazione:

Sertes ha scritto:

HAI CAPITO ADESSO CHE CAZZATA SCRIVE IL NIST???

Che ci sia aria o che ci sia palazzo non fa differenza. Il blocco superiore è caduto "essentially in free fall" perchè "the structure below was unable to stop or even to slow the falling mass".


Si. CI hanno fatto anche centinaia di pagine di spiegazioni attorno. Ti spiegano come hanno ceduto i piani, come hanno reagito le colonne e il perché di questa affermazione che tu tanto critichi. Eppure, fino a ora, gli unici studi che mi avete portato per smentire queste teorie di cosa parlano? Pancake. Le uniche critiche che muove Ciaolo continuano a parlare di piani che crollano l'uno sull'altro (pancake).

Nessuno, nemmeno il nostro futuro ingegnere, ha portato un solo calcolo per smentire il NIST, né ha criticato altro che teorie riconducibili al Pancake.


Ottime basi per le vostre argomentazioni, bravi.

Per esempio, cosa dite di questo:

Consider a typical floor immediately below the level of collapse initiation and conservatively assume that the floor is still supported on all columns (i.e., the columns below the intact floor did not buckle or peel-off due to the failure of the columns above). Consider further the truss seat connections between the primary floor trusses and the exterior wall columns or core columns. The individual connection capacities ranged from 94,000 lb to 395,000 lb, with a total vertical load capacity for the connections on a typical floor of 29,000,000 lb (See Section 5.2.4 of NIST NCSTAR 1-6C). The total floor area outside the core was approximately 31,000 ft2, and the average load on a floor under service conditions on September 11, 2001 was 80 lb/ft2. Thus, the total vertical load on a floor outside the core can be estimated by multiplying the floor area (31,000 ft2) by the gravitational load (80 lb/ft2), which yields 2,500,000 lb (this is a conservative load estimate since it ignores the weight contribution of the heavier mechanical floors at the top of each WTC Tower). By dividing the total vertical connection capacity (29,000,000 lb) of a floor by the total vertical load applied to the connections (2,500,000 lb), the number of floors that can be supported by an intact floor is calculated to be a total of 12 floors or 11 additional floors.

This simplified and conservative analysis indicates that the floor connections could have carried only a maximum of about 11 additional floors if the load from these floors were applied statically. Even this number is (conservatively) high, since the load from above the collapsing floor is being applied suddenly. Since the dynamic amplification factor for a suddenly applied load is 2, an intact floor below the level of collapse initiation could not have supported more than six floors. Since the number of floors above the level where the collapse initiated, exceeded 6 for both towers (12 for WTC 1 and 29 for WTC 2), neither tower could have arrested the progression of collapse once collapse initiated. In reality, the highest intact floor was about three (WTC 2) to six (WTC 1) floors below the level of collapse initiation. Thus, more than the 12 to 29 floors reported above actually loaded the intact floor suddenly.
Inviato il: 5/1/2008 21:13
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Re: Domande a Danilo Coppe
#244
Sono certo di non sapere
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Citazione:

K_Emerson ha scritto:
Si. CI hanno fatto anche centinaia di pagine di spiegazioni attorno.


Bon, vediamole.

Ovviamente non le ha fatte il NIST.

Fanno parte della versione ufficiale?

Citazione:
Per esempio, cosa dite di questo:


dico che fra tutti i problemi sollevati, il brano che hai citato tu non c'entra nulla: dà una spiegazione del perchè (secondo loro) a crollo iniziato questo non si sia fermato:

Citazione:

Since the number of floors above the level where the collapse initiated, exceeded 6 for both towers (12 for WTC 1 and 29 for WTC 2), neither tower could have arrested the progression of collapse once collapse initiated.


Per ora l'upper block cade praticamente alla stessa velocità sia che ci sia sotto il palazzo, sia che ci sia sotto solo aria, secondo il NIST.

PS: vorrei sapere anche il parere dell'altro ufficialista Erik su quale dei due blocchi tocca terra per primo. Io un commento alla tua teoria dei saltimanchi l'ho scritta eh, trova 5 minuti per dirmi "blu", "verde" oppure "entrambi"
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Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Inviato il: 5/1/2008 21:20
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Domande a Danilo Coppe
#245
Sono certo di non sapere
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Ho finalmente scoperto che un grattacielo di acciaio offre la stessa resistenza dell'aria...
Meno male che abito in una palazzina di mattoni di tre piani...
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Inviato il: 5/1/2008 21:22
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  •  erik
      erik
Re: Domande a Danilo Coppe
#246
Mi sento vacillare
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Citazione:
vorrei sapere anche il parere dell'altro ufficialista Erik su quale dei due blocchi tocca terra per primo.


Non ho risposto perché pensavo che fosse una spiritosaggine. Arriva prima il blocco verde, ovviamente. Però:
""the building section above came down essentially in free fall". C'è un bel po' di vaghezza in quel "essenzially". Indica che il blocco inferiore ha offerto poca resistenza, non che la velocità di caduta è identica al free fall. Non è un'affermazione troppo precisa quantitativamente ma in effetti è un aspetto che il NIST non ha approfondito, come detto da altri.

Sempre in tema di spiritosaggini, allora, secondo te
questo quante leggi della fisica violerebbe?

[Ho editato il post per esigenze di chiarezza]
Inviato il: 5/1/2008 21:49
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  •  K_Emerson
      K_Emerson
Re: Domande a Danilo Coppe
#247
Mi sento vacillare
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Citazione:



Per ora l'upper block cade praticamente alla stessa velocità sia che ci sia sotto il palazzo, sia che ci sia sotto solo aria, secondo il NIST.



E se fosse una demolizione controllata, perché la cosa avrebbe senso?
Inviato il: 5/1/2008 21:54
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  •  blackbart
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Re: Domande a Danilo Coppe
#248
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Citazione:
""the building section above came down essentially in free fall". C'è un bel po' di vaghezza in quel "essenzially".


Diciamo quindi che "essenzialmente" il NIST non ha studiato la dinamica, limitandosi a un paio di vaghe battute raccolte in una pagina e mezza.

Citazione:
Sempre in tema di spiritosaggini, allora, secondo te
questo quante leggi della fisica violerebbe?


Perchè dovrebbe apparire strano? E' l'intervistatore che con il filo del microfono toglie il piede alla base della costruzione e questa cade miseramente (di lato) con un'onda che si propaga dal basso verso l'alto.
Stai forse suggerendo ardite analogie?
Inviato il: 5/1/2008 23:21
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  •  dr_julius
      dr_julius
Re: Domande a Danilo Coppe
#249
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stiamo sviando dal Pentagono?

OK: torniamo a NY city...

qualcuno parlò di fluidi e mi ha ispirato...
Sertes #219 ha scritto:
Se il pezzo sopra è composto da "pezzi smembrati" quando questi impattano la parte inferiore solida, questi vanno verso i lati, come da leggi fisiche: i fluidi infatti non si muovono lungo il percorso di maggior resistenza.

A mio parere il nocciolo della questione dinamica del crollo è questo:
la velocità del crollo delle torri è non esattamente uguale alla caduta libera nell'aria, ma molto più analoga a quella del "tuffo" in un fluido: come se anziché una struttura di cemento e ferro sotto ci fosse una montagna di fine polvere di cemento (...ops! questa volta l'ho detta...)
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Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Inviato il: 6/1/2008 0:14
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  •  LoneWolf58
      LoneWolf58
Re: Domande a Danilo Coppe
#250
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Citazione:
Infatti: il fronte del crollo era più lento delle macerie che cadevano effettivamente in free fall, come evidenziano i video. Quindi, il principio è rispettato.
Dici?... forse a prima vista... le uniche macerie che ho visto cadere più veloci avevano una componente (forza) orizzontale che le faceva allontanare dalla costruzione... non si può escludere che tale compenente si sia sommata (vettorialmente) alla forza di gravità... naturalmente questa è una mia opinione e io non sono del NIST
e comunque la differenza di tempo è veramente minima...
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Inviato il: 6/1/2008 0:21
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  •  erik
      erik
Re: Domande a Danilo Coppe
#251
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Citazione:
Diciamo quindi che "essenzialmente" il NIST non ha studiato la dinamica, limitandosi a un paio di vaghe battute raccolte in una pagina e mezza.


Non lo hai già detto un bel pò di post fa? E non è quello che in fondo dice anche il Nist? Una volte spiegate le cause del crollo, non ne seguono più l'evoluzione (forse perché si vergognano a spendere i soldi dei contribuenti in questo modo, mentre noi almeno lo facciamo gratis)

Citazione:
Perchè dovrebbe apparire strano? E' l'intervistatore che con il filo del microfono toglie il piede alla base della costruzione e questa cade miseramente (di lato) con un'onda che si propaga dal basso verso l'alto.


Suggerivo che la parte superiore della torre sembra precipitare "essenzialmente" in caduta libera. Ma non preoccuparti, non ero serio.
Inviato il: 6/1/2008 0:26
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  •  blackbart
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Re: Domande a Danilo Coppe
#252
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Una volte spiegate le cause del crollo, non ne seguono più l'evoluzione (forse perché si vergognano a spendere i soldi dei contribuenti in questo modo, mentre noi almeno lo facciamo gratis)


3 anni e 20 MILIONI di dollari spesi per dire.. (???).. che un vaso di fiori in caduta libera cade "essentially in free fall"?
Inviato il: 6/1/2008 1:08
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Re: Domande a Danilo Coppe
#253
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Citazione:

K_Emerson ha scritto:
Citazione:



Per ora l'upper block cade praticamente alla stessa velocità sia che ci sia sotto il palazzo, sia che ci sia sotto solo aria, secondo il NIST.



E se fosse una demolizione controllata, perché la cosa avrebbe senso?


Perchè in questo caso le detonazioni dei piani dall'ottantacinquestimo al piano terra sarebbero temporizzate per essere confuse (nel senso di "nascoste da") con la caduta dell'upper block, che non avrebbe quindi da vincere la resistenza dei piani inferiori e scenderebbe a velocità di caduta liberà.

Detonazioni temporizzate piano per piano che si susseguono dall'alto verso il basso:

http://it.youtube.com/watch?v=1bo_3j7gwTc
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Inviato il: 6/1/2008 3:13
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  •  justforfun
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Re: Domande a Danilo Coppe
#254
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Ciaolo

Citazione:
ps. se dici che i piani danneggiati cedono, dici che il blocco superiore inizia a gravare su un piano perfettamente integro, il quale (facendo parte di una struttura stabile capace di sostenere un peso enorme, uguale o maggiore a quello del blocco superiore) ha molta più resistenza del famosissimo "praticamente nulla".


Questa frase contiene numerose inesattezze. La prima è che il blocco che cade non comincia a gravare su un piano praticamente integro, ma su una struttura già danneggiata e indebolita dal cedimento dei vincoli superiori (la struttura si reggeva anche grazie alle strutture del tetto. La resistenza della struttura "senza nulla sopra" era già di per sé minore di quella della stessa struttura completa. Inoltre se i piani immediatamente superiori hanno ceduto, quelli subito sotto hanno già subito grosse e violente sollecitazioni nel momento del cedimento.

I piani sotto non sono mai "perfettamente integri".

La struttura inferiore, poi, era sì in grado di sostenere un peso superiore a quello del blocco superiore, ma solo se il blocco superiore avesse gravato staticamente su quello inferiore. Se la stessa massa arriva "in velocità" e per di più accelerata, la struttura inferiore, per di più già in difficoltà per il discorso di prima, non poteva reggerne che una porzione così ampia, e ha ceduto. Il resto è storia: la massa superiore aumenta in quantità e velocità. Se la struttura non ha resistito all'inizio, non avrebbe resistito certo quando la massa in caduta è aumentata, e così la sua velocità.

Sertes

Citazione:
SBAGLIATO!

Arrivano a terra praticamente allo stesso momento (almeno a quanto sostiene il NIST)



Evidentemente non arrivano nello stesso momento. Per il semplice fatto che abbiamo decine di filmati che dimostrano che non è andata così.

Infatti il NIST dice:

Citazione:



"the structure below the level of collapse initiation offered _____MINIMAL_______ resistance to the falling building mass at and above the impact zone. The potential energy released by the downward movement of the large building mass far exceeded the capacity of the intact structure below to absorb that energy through energy of deformation.


resistenza minima, non nulla.

Citazione:

Since the stories below the level of collapse initiation provided _______LITTLE________ resistance to the tremendous energy released by the falling building mass, the building section above came down _______ESSENTIALLY________ in free fall, as seen in videos. As the stories below sequentially failed, the falling mass increased, further increasing the demand on the floors below, which were unable to arrest the moving mass.”


little resistance, non nulla.

Essentially significa "praticamente come", ma non significa "in caduta libera".

Altrimenti sarebbe stato "no resistance", "no resistance at all", "---- in free fall".

Credo comunque che non sia il caso di attaccarsi alle parole. La struttura non ha praticamente offerto resistenza al crollo una volta che questo è iniziato (ma non significa resistenza 0). Il crollo è stato comunque più lento di una free fall.


Citazione:
Detonazioni temporizzate piano per piano che si susseguono dall'alto verso il basso:


ma senza rumore?
Inviato il: 6/1/2008 9:02
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  •  Lestaat
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Re: Domande a Danilo Coppe
#255
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Citazione:
little resistance, non nulla.


Bene, quant'è questa minima resistenza di grazia?

Vogliamo metterci ALMENO la resistenza del semplice piano che sta fermo?
Solo quella, solo la massa del piano IMMOBILE ce la mettiamo?

Ohibo....ma è quello che ha fatto Max_Piano!!!
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Inviato il: 6/1/2008 11:21
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  •  justforfun
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Re: Domande a Danilo Coppe
#256
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Ho rifatto i calcoli di Max Piano. Li ho rifatti per puro diletto, data l'inutilità del modello pancake,. Ho fatto iniziare il crollo dal 98° piano, ho tenuto la distanza a 3,7 metri, calcolato la velocità di impatto per ogni piano e la riduzione dovuta ad ogni singolo impatto. Ho caricato all'inizio un troncone di 12 piani, come detto dal NIST e non ho mai caricato più di 35 piani (un terzo della torre, anzi meno) per tenere conto della dispersione di detriti (e' un bel regalo, no?). Ho anche evitato di prendere in considerazione l'idea secondo la quale i piani che hanno ceduto all'inizio non erano "uno", ma tre, quattro o cinque. Ho fatto arrivare il crollo al piano 1, anche se i primi due piani almeno erano un solo ambiente.

Risultato: 18,16 secondi.

Mica male, per un modello come quello pancake che non rispecchia la realtà.
Inviato il: 6/1/2008 11:25
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Re: Domande a Danilo Coppe
#257
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Citazione:

justforfun ha scritto:

Evidentemente non arrivano nello stesso momento. Per il semplice fatto che abbiamo decine di filmati che dimostrano che non è andata così.


Veramente la mia domanda era su uno scenario ipotetico, per far capire quanto è errata e controintuitiva la teoria del NIST sulla dinamica dei crolli:



e se la colonna di sinistra si comporta come dice il NIST il punto verde e il punto blu arrivano a terra praticamente allo stesso istante. E' semplicemente assurdo.

Citazione:

Infatti il NIST dice:

Citazione:



"the structure below the level of collapse initiation offered _____MINIMAL_______ resistance to the falling building mass at and above the impact zone. The potential energy released by the downward movement of the large building mass far exceeded the capacity of the intact structure below to absorb that energy through energy of deformation.


resistenza minima, non nulla.

Citazione:

Since the stories below the level of collapse initiation provided _______LITTLE________ resistance to the tremendous energy released by the falling building mass, the building section above came down _______ESSENTIALLY________ in free fall, as seen in videos. As the stories below sequentially failed, the falling mass increased, further increasing the demand on the floors below, which were unable to arrest the moving mass.”


little resistance, non nulla.

Essentially significa "praticamente come", ma non significa "in caduta libera".

Altrimenti sarebbe stato "no resistance", "no resistance at all", "---- in free fall".

Credo comunque che non sia il caso di attaccarsi alle parole. La struttura non ha praticamente offerto resistenza al crollo una volta che questo è iniziato (ma non significa resistenza 0). Il crollo è stato comunque più lento di una free fall.


Ah il famoso cherry picking: hai letto e tradotto solo la prima frase, e tratto conclusioni solo sulla parte che supporta la tua teoria.
Prova invece a leggere tutta la pagina che il NIST dedica alla dinamica del crollo, vedrai che la seconda frase sottolineata ti illuminerà su cosa intende il NIST quando dice "essentially in free fall":

Citazione:

"the structure below the level of collapse initiation offered minimal resistance to the falling building mass at and above the impact zone. The potential energy released by the downward movement of the large building mass far exceeded the capacity of the intact structure below to absorb that energy through energy of deformation.

Since the stories below the level of collapse initiation provided little resistance to the tremendous energy released by the falling building mass, the building section above came down essentially in free fall, as seen in videos. As the stories below sequentially failed, the falling mass increased, further increasing the demand on the floors below, which were unable to arrest the moving mass.”

In other words, the momentum (which equals mass times velocity) of the 12 to 28 stories (WTC 1 and WTC 2, respectively) falling on the supporting structure below (which was designed to support only the static weight of the floors above and not any dynamic effects due to the downward momentum) so greatly exceeded the strength capacity of the structure below that it (the structure below) was unable to stop or even to slow the falling mass. The downward momentum felt by each successive lower floor was even larger due to the increasing mass.

From video evidence, significant portions of the cores of both buildings (roughly 60 stories of WTC 1 and 40 stories of WTC 2) are known to have stood 15 to 25 seconds after collapse initiation before they, too, began to collapse. Neither the duration of the seismic records nor video evidence (due to obstruction of view caused by debris clouds) are reliable indicators of the total time it took for each building to collapse completely.


Quindi ripetiamo:

Che ci sia aria o che ci sia palazzo non fa differenza. Il blocco superiore è caduto "essentially in free fall" perchè "the structure below was unable to stop or even to slow the falling mass".
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Inviato il: 6/1/2008 11:26
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Re: Domande a Danilo Coppe
#258
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Citazione:

justforfun ha scritto:
Ho rifatto i calcoli di Max Piano. Li ho rifatti per puro diletto, data l'inutilità del modello pancake,. Ho fatto iniziare il crollo dal 98° piano, ho tenuto la distanza a 3,7 metri, calcolato la velocità di impatto per ogni piano e la riduzione dovuta ad ogni singolo impatto. Ho caricato all'inizio un troncone di 12 piani, come detto dal NIST e non ho mai caricato più di 35 piani (un terzo della torre, anzi meno) per tenere conto della dispersione di detriti (e' un bel regalo, no?). Ho anche evitato di prendere in considerazione l'idea secondo la quale i piani che hanno ceduto all'inizio non erano "uno", ma tre, quattro o cinque. Ho fatto arrivare il crollo al piano 1, anche se i primi due piani almeno erano un solo ambiente.

Risultato: 18,16 secondi.

Mica male, per un modello come quello pancake che non rispecchia la realtà.


Ancora con sta storia del pancake?
Ma almeno ragionate prima di parlare porca vacca.
Il modello di Max_Piano prende i piani superiori e li sbatte con la gravità su quelli sottostanti, PUNTO E BASTA. Non è quello che è accaduto?
E pensa che sei già arrivato a 18 secondi.
Se cominciamo a mettere i vincoli dei piani, le forze di deformazione delle travature di acciaio, le dispersione dell'energia con il calore sviluppato, e soprattutto la FLUIDITA' della massa impattante risulta quindi ANCHE a te IMPOSSIBILE come crollo spontaneo.
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Inviato il: 6/1/2008 11:31
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Re: Domande a Danilo Coppe
#259
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Arriva prima il verde.

Perché? Perché lo abbiamo visto nei filmati.

Sono i filmati stessi che "contraddicono" il NIST, nel senso che mostrano bene che il crollo è durato più del tempo necessario alla caduta libera (che sarebbe stato inferiore ai 9 secondi per il fronte del crollo, dato che la il crollo parte più in basso della cima, e di 9,22 per la cima (circa).

La torre nord, ad esempio, ci ha messo parecchio di più. Se anche ci avesse messo solo 12 secondi (che è il minimo discernibile dai filmati), sarebbe lo stesso il 33% in più.

Quel tempo in più è quello contenuto nelle espressioni "essentially in free-fall", "minimal resistance", "unable even to slow down". Che non significa che non era in grado di rallentarlo, ma che non poteva rallentarlo in maniera apprezzabile dal punto di vista strutturale.

E' sempre più chiaro che il NIST ha studiato il collasso della struttura, perché da quel momento in poi il crollo era inarrestabile.
Inviato il: 6/1/2008 11:34
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  •  Lestaat
      Lestaat
Re: Domande a Danilo Coppe
#260
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Citazione:

justforfun ha scritto:
Arriva prima il verde.

Perché? Perché lo abbiamo visto nei filmati.

Sono i filmati stessi che "contraddicono" il NIST, nel senso che mostrano bene che il crollo è durato più del tempo necessario alla caduta libera (che sarebbe stato inferiore ai 9 secondi per il fronte del crollo, dato che la il crollo parte più in basso della cima, e di 9,22 per la cima (circa).

La torre nord, ad esempio, ci ha messo parecchio di più. Se anche ci avesse messo solo 12 secondi (che è il minimo discernibile dai filmati), sarebbe lo stesso il 33% in più.

Quel tempo in più è quello contenuto nelle espressioni "essentially in free-fall", "minimal resistance", "unable even to slow down". Che non significa che non era in grado di rallentarlo, ma che non poteva rallentarlo in maniera apprezzabile dal punto di vista strutturale.

E' sempre più chiaro che il NIST ha studiato il collasso della struttura, perché da quel momento in poi il crollo era inarrestabile.


Ok
Mi scrivi due formulette e me lo dimostri please?
No perchè sai considerando SOLO la massa dei piani inferiori viene DICIOTTOSECONDI E SEDICI anche dai tuoi calcoli. Cos'è che non ha frenato ?
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Inviato il: 6/1/2008 11:40
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Re: Domande a Danilo Coppe
#261
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Ancora con sta storia del pancake?
Ma almeno ragionate prima di parlare porca vacca.
Il modello di Max_Piano prende i piani superiori e li sbatte con la gravità su quelli sottostanti, PUNTO E BASTA. Non è quello che è accaduto?
E pensa che sei già arrivato a 18 secondi.
Se cominciamo a mettere i vincoli dei piani, le forze di deformazione delle travature di acciaio, le dispersione dell'energia con il calore sviluppato, e soprattutto la FLUIDITA' della massa impattante risulta quindi ANCHE a te IMPOSSIBILE come crollo spontaneo.


Ma perché sbraiti e non leggi quello che ho scritto?

Ho rifatto quei calcoli. Piani che si staccano all'impatto. No vincoli. solo gravità. Come Max Piano.

accelerazione di gravità per 3,7 metri, poi riduzione dovuta all'aumentare della massa ma con quantità di moto costante. Velocità di uscita acclerata per altri 3,7 metri su nuovo impatto, con ricalcolo velocità, poi altri 3,7 metri di accelerazione.

inizio con 12 piani in caduta di uno solo (concessione a Max Piano) e mia più della massa di 35 piani calcolata per ogni impatto (grossa concessione a Max Piano).

Risultato: 18,16. Non mi pare un brutto risultato.

Ma giusto per diletto, dato che la teoria pancake, quella su cui Max Piano ha calcolato, non è quella usata per spiegare il crollo.
Inviato il: 6/1/2008 11:41
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  •  Lestaat
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Re: Domande a Danilo Coppe
#262
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Ma giusto per diletto, dato che la teoria pancake, quella su cui Max Piano ha calcolato, non è quella usata per spiegare il crollo.


Sbraito perchè sei maledettamente in malafede e lo si evince da questa frase.
Semplice.

Max_Piano ha crato un modello per analizzare il crollo dei piani uno sopra l'altro.
Che diamine c'entra il pancake?
La cosiddetta teoria del pancake serve a spiegare il perchè i piani si sono staccati, spiega, in pratica, perchè non hanno praticamente offerto resistenza.
Ma quel modello la resistenza la annulla. Quindi pancake, pandispagna o panpepato non hanno nulla a che vedere con il modello di Max_Piano.
E' perfettamente inutile che insisti.
Quindi con calma, prendi un manualetto di Fisica e scrivi un modello che descrivi il crollo senza pancake se sei convinto di quello che dici altrimenti mi fai il favore di piantarla con sta storia che non ha ne capo ne coda.

PS
Curioso poi che non hai diminuito quei 3,7 metri come volevi fare.....come mai? Hai scoperto che il tempo aumenta?
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Inviato il: 6/1/2008 11:47
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  •  justforfun
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Re: Domande a Danilo Coppe
#263
Ho qualche dubbio
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Hai ragione. Ho sbagliato.

Ho calcolato l'accelerazione come se fosse la metà...

Il conto è pure più comodo. E il tempo diminuisce fino a 13,72 secondi.



Adesso ho corretto:

S=1/2at(2)+V0t ---------------------- tempo percorso per fare 3,7 metri.

cioé

S=3,7
a=g=9,8m/s(2)
V0= 0 al primo calcolo, poi a seconda del risultato del calcolo precedente.

4,9t(2)+v0t-3,7=0

v1=at+v0 ---------------------------- velocità all'impatto

a=g=9,8m/s(2)
v0 = 0 al primo impatto, poi a seconda del risultato del calcolo precedente

v1=9,8t+v0

(m1v1+m2v2)/m1+m2 = Vu-------------------- velocità dopo l'impatto dovuta al trasferimento di quantità di moto.

m1=massa di un piano per i piani del troncone (minimo 12 massimo 35)
massa di un piano = m2 = 500000/110 = 4545,45 = 4545
v1= velocità all'impatto
v2= velocità piano impattato = 0

[m1v1+(m2)0]/m1+m2 = Vu

Vu = v0 per il nuovo calcolo.

98 v01 3,9304 t01 0,869
97 7,99 0,784
96 10,899 0,376
95 12,967 0,299
94 14,601 0,26
93 15,963 0,234
92 17,14 0,217
91 18,182 0,204
90 19,12 0,193
89 19,979 0,185
88 20,773 0,177
87 21,515 0,171
86 22,213 0,166
85 22,874 0,161
23,504 0,156
24,106 0,152
24,684 0,149
25,24 0,145
80 25,779 0,143 parziale: 5,041
26,301 0,14
26,807 0,137
27,3 0,134
27,78 0,132
75 28,249 0,13
28,685 0,128
29,091 0,126
29,47 0,124
29,824 0,123
70 30,154 0,122
30,463 0,12
30,752 0,119
31,023 0,118
31,277 0,117
65 31,515 0,116
31,738 0,115
31,947 0,114
32,144 0,114
32,329 0,113
60 32,503 0,112
32,667 0,112
32,821 0,111
32,966 0,111
33,102 0,11
55 33,23 0,11
33,35 0,109
33,464 0,109
33,571 0,109
33,672 0,108
50 33,767 0,108
33,857 0,108
33,941 0,108
34,02 0,107
34,095 0,107
45 34,166 0,107
34,233 0,107
34,296 0,106
34,356 0,106
34,412 0,106
40 34,465 0,106
34,515 0,106
34,562 0,106
34,607 0,105
34,649 0,105
35 34,689 0,105
34,727 0,105
34,762 0,105
34,796 0,105
34,828 0,105
30 34,858 0,105
34,886 0,105
34,913 0,104
34,938 0,104
34,961 0,104
25 34,984 0,104
35,005 0,104
35,025 0,104
35,044 0,104
35,062 0,104
20 35,079 0,104
35,095 0,104
35,11 0,104
35,144 0,104
35,165 0,104
15 35,176 0,104
35,187 0,104
35,197 0,104
35,207 0,104
35,216 0,103
10 35,225 0,103
35,233 0,103
35,241 0,103
35,248 0,103
35,255 0,103
5 35,261 0,103
35,267 0,103
35,273 0,103
35,278 0,103
1 35,283 0,103

Totale
13,718


se consideriamo lo spazio a 3 metri invece che 3,7 (puro esercizio senza implicazioni)

98 v01 7,078 t01 0,782
9,69 0,342
11,533 0,272
12,984 0,236
14,192 0,214
15,235 0,198
16,158 0,186
16,991 0,176
90 17,753 0,168
18,459 0,162
19,12 0,156
19,742 0,151
20,332 0,147
85 20,861 0,143
21,371 0,139
21,864 0,136
22,342 0,133
22,807 0,13
80 23,285 0,128

parziale: 3,999

meno velocità, ma anche meno tempo.

(ma ho dimenticato un piano durante il calcolo. C'è un po' meno massa da un punto in poi del modello con altezza 3 metri.

------------------------------------------------------------------------------

Quindi il fronte del crollo, in questo esercizio, sarebbe arrivato a terra dopo 13,72 secondi, e il resto della torre entro altri 2,765 secondi.

Nessuna resistenza se non la massa dei piani impattati
massa di schiacciamento da 12 a 35 piani
crollo dal 98° al 1° piano.



EDIT

mi dispiace per la spaziatura - componendo il messaggio si legge bene.
comunque è numero piano (ogni 5), velocità di uscita, tempo per quel piano

EDIT 2

Lestaat, ti chiedo per favore di rimangiarti i tuoi sbraiti sulla malafede. Potrò sbagliare, ma la malafede te la puoi tenere e mettere dove non batte il sole.
(spero che i moderatori me la passino. Altrimenti, lì capirò).

Grazie.

FINE EDIT
Inviato il: 6/1/2008 12:58
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  •  blackbart
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Re: Domande a Danilo Coppe
#264
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La confusione è data dal fatto che esiste una teoria "pancake in senso stretto" che è quella adottata dal FEMA per spiegare l'inizio del crollo e apparentemente negata dal NIST.
E poi esiste un "pancake in senso lato" che rappresenta la dinamica del collasso: un collasso che è stato progressivo/sequenziale e non certo "parallelo".
Del resto è lo stesso NIST a lasciar intendere, seppur molto vagamente (sottolineo vagamente), che il crollo sia stato causato dalla massa in caduta che, man mano che procedeva il collasso, travolgeva nuovi piani incrementando quindi la sua tremenda et inarrestabile furia distruttiva.
Non è una descrizione molto precisa quella fornita dal NIST ma il modello più corretto è certamente quello di un pancake (oltretutto è più distruttivo un pancake rispetto ad una valanga perchè in un pancake la massa in accumulo si concentra anzichè disperdersi)

Per quanto riguarda la teoria di inizio crollo esistono due teorie principali contrapposte e speculari: una è il pancake del FEMA e l'altro è il cedimento delle colonne proposta dal NIST.

La teoria a cui si riferisce il NIST è ancora più assurda di quella del FEMA: i piani si sarebbero incurvati così tanto da trascinare verso l'interno il perimetro esterno, piegando addirittura il core.
Quindi se per il FEMA il crollo è stato innescato da un distacco dei piani (truss failure theory), per il NIST il crollo sarebbe avvenuto perchè i piani non si sono distaccati.
Tuttavia entrambe gli "studi", una volta innescato il crollo, convergono allo stesso "modello" basato sul fenomeno del "collasso progressivo".

Su 911research, Jim Hoffman ha tentato di raccogliere le varie teorie, ufficiali e semi-ufficiali, in un "albero genealogico": interessante sia per chi vuole approfondire la tematica sia per chi crede che il fenomeno del collasso non abbia più misteri..

Collapse Theories
Inviato il: 6/1/2008 13:00
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  •  justforfun
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Re: Domande a Danilo Coppe
#265
Ho qualche dubbio
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Citazione:
La teoria a cui si riferisce il NIST è ancora più assurda di quella del FEMA: i piani si sarebbero incurvati così tanto da trascinare verso l'interno il perimetro esterno, piegando addirittura il core.


Non proprio.

Che i piani si siano incurvati e abbiano trascinato verso l'interno le colonne perimetrali è vero e visibile nei filmati ravvicinati dei crolli, in cui si vedono le colonne perimetrali piegarsi verso l'interno dell'edificio (e la cosa era visibile anche prima, quando si vedevano le colonne già piegate verso l'interno).

Quando le colonne esterne hanno ceduto, il core da solo non era più in grado di reggere il carico, ed ha ceduto anch'esso.
Inviato il: 6/1/2008 13:07
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  •  blackbart
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Re: Domande a Danilo Coppe
#266
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justforfun:

Citazione:
Quando le colonne esterne hanno ceduto, il core da solo non era più in grado di reggere il carico, ed ha ceduto anch'esso.


Tutti i progettisti hanno affermato che la "maglia" avrebbe potuto bucarsi in più punti senza compromettere in alcun modo la stabilità dell'edificio: ciò appare anche credibile visto che le torri hanno retto a entrambi gli impatti.
Quindi perchè dovremmo credere al NIST quando afferma che non solo quanto affermato dai progettisti è falso ma addirittura che la capacità di carico era affidata a colonne perimetrali spesse pochi mm?

Citazione:
Che i piani si siano incurvati e abbiano trascinato verso l'interno le colonne perimetrali è vero e visibile nei filmati ravvicinati dei crolli, in cui si vedono le colonne perimetrali piegarsi verso l'interno dell'edificio (e la cosa era visibile anche prima, quando si vedevano le colonne già piegate verso l'interno).


Bowed Columns, or Refracted Light?
Inviato il: 6/1/2008 15:46
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  •  K_Emerson
      K_Emerson
Re: Domande a Danilo Coppe
#267
Mi sento vacillare
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Citazione:

blackbart ha scritto:

Tutti i progettisti hanno affermato che la "maglia" avrebbe potuto bucarsi in più punti senza compromettere in alcun modo la stabilità dell'edificio: ciò appare anche credibile visto che le torri hanno retto a entrambi gli impatti.
Quindi perchè dovremmo credere al NIST quando afferma che non solo quanto affermato dai progettisti è falso ma addirittura che la capacità di carico era affidata a colonne perimetrali spesse pochi mm?


Perché i progettisti non avevano tenuto conto degli incendi?

Le torri, effettivamente, li aerei li hanno retti come fai notare: sono stati gli incendi a darle il colpo di grazia.
Inviato il: 6/1/2008 16:03
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  •  blackbart
      blackbart
Re: Domande a Danilo Coppe
#268
Dubito ormai di tutto
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Citazione:
Perché i progettisti non avevano tenuto conto degli incendi?


Questo è un bel mistero.. però ne ha certamente tenuto conto il NIST:

A spray burner generating 1.9 MW or 3.4 MW of power was ignited in a 23 ft by 11.8 ft by 12.5 ft high compartment. The temperatures near the ceiling approached 900 ºC.

Ma Jim Hoffman fa notare che

1.9 to 3.4 MW (megawatts) is the heat output of about 500 wood stoves -- that in a living-room-sized space!

Una tale potenza equivale a qualcosa come 100KW/mq!!! Per fissare le idee una buona stufa a legna ha una potenza massima dell'ordine dei 5-6 KW!
(Imagined Heat)

Ma questa è una follia!!!

Infatti applicando (come ha fatto il NIST) questa tremenda fornace a quattro piani (dal 94 al 97), essendo ogni piano di circa 3600mq, abbiamo una potenza pari a 1500MW!
Ma ciò avrebbe richiesto non meno di 2 tonnellate di cherosene al minuto.. forse il doppio visto che non stiamo parlando di una combustione "stechiometrica"!
Ogni aereo trasportava al momento dell'impatto un massimo 30 tonnellate di cherosene (10.000 galloni) di cui, a esagerare, solo un terzo non è esploso al momento o non è bruciato nei secondi successivi.
Ne deduciamo che la terribile fornace da 4 tonnellate di cherosene al minuto avrebbe potuto essere alimentata per quanto? 3 minuti? 5? Facciamo 10 e non ne parliamo più?

Infatti il NIST dopo essersi reso conto che l'impatto dell'aereo è stato insufficiente a causare danni gravi - i piccoli aiutanti di babbo natale hanno già calcolato a quanto ammontava tale energia? - ha "scaricato la colpa" sul cherosene. Ma visto che un incendio di 10 minuti non può abbattere un edificio ecco che ci presentano una nuova teoria: l'effetto bulldozer!
I computer, le guide telefoniche e i dischetti sono stati accumulati contro il core sprigionando il loro incredibile potere distruttivo!
Inviato il: 6/1/2008 17:21
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Re: Domande a Danilo Coppe
#269
Sono certo di non sapere
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Citazione:

blackbart ha scritto:
Ma visto che un incendio di 10 minuti non può abbattere un edificio ecco che ci presentano una nuova teoria: l'effetto bulldozer!
I computer, le guide telefoniche e i dischetti sono stati accumulati contro il core sprigionando il loro incredibile potere distruttivo!


Hai dimenticato le batterie UPS esplosive!

Pensa che io le tengo sopra i server! Basta un accendino e KABOOM! Vien giù anche il mio palazzo.
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Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Inviato il: 6/1/2008 17:27
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  •  sick-boy
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Re: Domande a Danilo Coppe
#270
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

K_Emerson ha scritto:

Perché i progettisti non avevano tenuto conto degli incendi?

Le torri, effettivamente, li aerei li hanno retti come fai notare: sono stati gli incendi a darle il colpo di grazia.


Peccato che questa sia una tua opinione non supportata da nessuna prova, dato o studio. E però la butti lì come se fosse la Verità.

Edit: Sertes, magari i terroristi avevano gli esplosivi di Die Hard 3. Questo spiegherebbe tutto.

Edit 2: notare poi come i progettisti avessero pensato sì a degli schianti multipli di 707, ma si erano dimenticati - stupidi!!!- che essi solitamente non volano senza carburante e che perciò è abbstanza improbabile che si schiantino senza produrre fiamme. Mannaggia, averci pensato prima!!!
Inviato il: 6/1/2008 17:38
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