Vincent Bugliosi, il pubblico ministero nel processo contro il satanico assassino di Sharon Tate (famosa modella e moglie del regista Roman Polansky), ha scritto un libro dal titolo “Reclaiming History: The Assassination of President John F. Kennedy”.
Si tratta dell’ennesimo inutile tentativo di restituire credibilità alle assurde conclusioni del Rapporto Warren. Un tomo di ben 1600 pagine, che, comunque, difficilmente riuscirà a convincerci dell’attendibilità della prodigiosa, quanto teorica, pallottola singola.
Guarda caso, diversi anni fa, Bugliosi aveva rappresentato l’accusa in un finto processo contro Oswald, per cui non è stato certo il dichiarato studio approfondito degli ultimi tempi a convincerlo della colpevolezza del presunto assassino.

Vincent Bugliosi, pubblico ministero per i fatti accaduti a casa Polanski l'8 Agosto 1969 ed imputati a Charles Manson, si dimenticò "prodigiosamente" di ascoltare persone informate, come Jerzy Kozinsky
Di un ospite mancato, quella sera di sangue, ci vuol parlare la storia.
Di un invitato che si astenne, sul punto di arrivare all'incontro col destino.
Era stato invitato, quell'uomo.
E s'era recato all'aeroporto per prendere l'aereo che doveva portarlo alla festa di Sharon Tate.
Ma invece si fermò nell'aeroporto JFK di New York, tutto il giorno e tutta la notte seguente, mentre nella villa in cui era stato invitato si compiva l'orrendo macello.
Interrogato dalla polizia, quell'uomo non ha saputo spiegare in modo chiaro perché s'era fermato per così lunghe ore all'aeroporto.
Ha parlato, in modo poco convincente, di un bagaglio smarrito da recuperare.
La polizia ha sospettato; almeno, ha sospettato che sapesse quello che stava per accadere nella villa di Los Angeles.
Che qualcuno l'avesse avvertito.
Quell'uomo era uno scrittore molto in voga.
Uno scrittore «americano», anche se la sua nazionalità era polacca, e la sua ascendenza - ma forse già lo immaginate - ebraica.
Era Jerzy Kosinski.
L'autore di «Being There», da cui è stato tratto il film «Oltre il Giardino» (1980), con Peter Sellers e Shirley McLaine, e di un best seller, «The Painted Bird», ossia «L'Uccello dipinto» (1965).
Uno scrittore irrefrenabile e pornografico, funambolico ed escatologico, a suo modo ammirevole e orribile.

http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=1414¶metro=cultura

E questo sarebbe il difensore del Rapporto Warren? Forse, visti gli emuli italici, direi che siamo nella media... bassissima, dei Warreniots.

Saludos
Kolza

Secondo me la domanda da porre a chi difende ancora il WR è questa: le spiace perfavore indicarmi una sola sequenza possibile, completa, dei tre spari di Oswald, indicando semplicemente i tre corrispondenti fotogrammi del filmato di Zapruder? Non è necessario che sia la sequenza reale, basta che sia una qualunque sequenza completa possibile.

Dopodichè di puoi ordinare un bel Martini, e aspettare fino a capodanno una risposta che non arriverà mai. NON ESISTE infatti una sola sequenza completa accettabile, che non vada a contraddire qualcuno dei fatti accertati di quella sparatoria. L’ipotesi Oswald non solo non è dimostrabile, ma non è in realtà nemmeno PROPONIBILE.

Caro Massimo,
in effetti l’ipotesi Oswald come unico tiratore è davvero improponibile, se non al caro prezzo di scadere nel ridicolo.
La Commissione Warren, per ovvi motivi, dovette persuadersi dell’attendibilità della fantascientifica teoria della pallottola singola, ma per poterla in qualche modo sostenere, fu costretta ad ipotizzare che la sparatoria fosse durata poco più, o addirittura meno, di 5 secondi.
Evidentemente, però, viste le capacità di tiro del presunto assassino, le condizioni di tiro, il bersaglio in movimento, e soprattutto la pessima qualità della presunta arma dell’assassinio, le conclusioni della CW non stavano in piedi neppure barcollando.
L’inchiesta successiva della fine degli anni settanta, l’HSCA, era consapevole che una riconferma di Oswald come unico responsabile dei colpi andati a segno, passava inevitabilmente dall’accettazione della pallottola magica, ma la scoperta di alcuni dettagli del film di Zapruder costrinse il Committee ad anticipare di 2 secondi l’arrivo di quel proiettile sul bersaglio.
I nuovi particolari emersi dal film di Zapruder, non solo, screditarono la tesi ufficiale del Rapporto Warren, ma condizionarono a tal punto le conclusioni dell’HSCA, da determinare una soluzione della sparatoria che va ben oltre le capacità dell’intelletto umano.
Infatti il Committee concluse che la pallottola magica aveva attinto la sua prima vittima, cioè JFK, in corrispondenza del fotogramma Z190, quindi in un momento in cui il cecchino del deposito non vedeva il bersaglio perché coperto dalla quercia sottostante!!!!
E poiché, sempre secondo il Committee, Oswald aveva già esploso un colpo solo due secondi prima, dovremmo anche accettare l’idea che il più sensazionale proiettile della storia, sparato alla cieca, abbia avuto come tempo di preparazione nemmeno i 2,3 secondi necessari alla sola ricarica del fucile!!!
Cosa dire, o pensare, a questo punto. Probabilmente quei signori confidavano sul fatto che solo poche persone avrebbero approfondito la documentazione sul caso, e che queste persone sarebbero state facilmente screditabili con un po’ di mirata disinformazione.
Per terminare, rimanendo sul tema della discussione, mi auguro che Vincent Bugliosi sia riuscito a trovare un piccolo spazio, tra le 1600 pagine del suo libro, per informare i suoi lettori delle paradossali incongruenze relative alle due diverse spiegazioni ufficiali della sparatoria.
Ammesso che lo stesso Bugliosi ne sia a conoscenza.
Saluti
Giuseppe

Ciao a Tutti.

Io penso una cosa in proposito all' attentato di Dallas.
E' perfettamente inutile scrivere fiumi di inchistro sul chi e come. Tanto tutto il gioco non regge comunque. Insomma il libro di Leo Sauvage che non sbaglio è del 1968 porta a galla le domande fondamentali. Quindi, Oswald possedeva un alibi quando fu visto dall' agente Becker nella sala mensa?
Il margine di tempo è di qualche secondo, e in definitiva siamo su probabilità bassissime che Oswald potesse trovarsi in sala mensa in quel momento. La CW diciamo che è salva di mezzo secondo! Insomma è tutto labile e incerto.
Io non sono un complottista al 100% però i dubbi sono tanti.
Inoltre da poco ho fatto notare al sig Verdegiglio che l' effetto Jet non funziona proprio bene con i crani, perchè non sono meloni, come invece polidoro vuole farci credere.
Verdegiglio risponde sempre con i suoi : "I periti da me consultati.......Potrebbe essere quello".
Però mai un dubbio. Mi chiedo che bisogno ci sia di scrivere al giorno d' oggi ancora libri su JFK... Il sito di Ferrero è l'esempio palese di quanto sia impossibile un discorso sul caso. Come dice Massimo, non sanno neanche loro cosa sia successo con precisione, ma difendono la CW. Ci parlano di Occam, di complotto impossibile in quanto non ci sono prove...secondo loro ovviamente.
Ragazzi, ho paura che sia solo fiato sprecato, e le 1600 pagine di Bugliosi non faranno altro che ripetere fino alla nausea le solite stronzate, con lo scopo di infangare e basta le tesi complottiste.
Io voglio che qualcuno mi spieghi la scamiciatura della pallottola, il proiettile magico, come mai gli agenti dietro Kennedy sono stati investiti da una quantità enorme di materia celebrale, quando invece tutto il Jet sarebbe dovuto terminare avanti, visto che per la CW lo sparo veniva da dietro, e in più la macchiana era ferma...
Se mi spiegano logicamente, con una teoria non impossibile cosa sia accaduto, allora non avrò dubbi.
Ma qui ricorrono all' impossibile per spiegare le cose.
Un saluto al sig Sabatino per essere cortese e per aver risposto alle mie mail sull' effetto jet.
Un saluto a tutti.

Ciao Luca11,
Cosa intendi quando dici
Citazione:?

Per me è impossibile che Oswald non fosse in sala mensa. Persino nel film JFK si vede la sequenza 6° piano - 2° piano secondo la Commissione Warren: a dir poco irrealistica.
Da lì in poi è tutto un iter ad inferos per i debunker, che si attaccano ad una serie di improbabilità degna di un 6 al Superenalotto...
Massimo Mazzucco l'ha dimostrato più volte. Per il caso JFK, come per quello di Bobby (di cui cui a breve scatterà il 39° anniversario dalla morte), come pure per l'11 settembre...
E' impossibile, poi, avere un serio e produttivo contraddittorio con le persone che hai citato (e che operano su quel sito). Giuseppe Sabatino, Ignazio Freschi ed io ci abbiamo tentato. Massimo Mazzucco ci è riuscito, colpendoli ed affondandoli
Buona permanenza su Luogocomune!

Saludos
Kolza

Caro Luca,
secondo le ricostruzioni del Rapporto Warren, Oswald si trovò molto spesso a dover lottare col poco tempo a sua disposizione, e avrebbe avuto sempre un gran culo nel riuscire comunque a farcela.
Infatti:

1) riuscì appena in tempo a rimontare il fucile, nonostante nessuno abbia mai capito con quale strumento, visto che non fu trovato nulla, anche addosso a Oswald, che potesse servire allo scopo

2) riuscì appena in tempo ad arrivare nella sala mensa, nonostante tutte le incongruenze insite nel famoso incontro con Baker (vedi jfkennedy.it)

3) riuscì appena in tempo ad arrivare sulla scena del delitto Tippit per esserne l'assassino, sebbene la stessa CW dimostrò che non poteva farcela.

Insomma, Oswald ebbe un gran culo nel mettere a segno due colpi sensazionali in un tempo ridicolmente basso, ebbe un gran culo nel sua lotta con il tempo, ed infine ebbe un "grandissimo culo" nel non essere visto da NESSUNO nei momenti in cui dimostrò di avere un gran culo!!!!

Citazione:

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