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   Commenti liberi
  P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?): Ovvero "BENVENUTI A BABILONIA
#271
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 28/2/2006
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Guarda mc che la tua proposta, che può essere sicuramente interessante e che si potrebbe tranquillamente analizzare in modo più approfondito,non cambia il fatto che oggi file sharing è un furto!

Questo è un dato di fatto!

La tua proposta a me potrebbe benissimo andar bene nel caso possa risolvere il problema dell illegalità del fenomeno, in pratica che tutti gli elementi del ciclo produttivo escano rispettati.

Io non sono per nulla contrario alla condivisione di file ma sono contrario al furto, in special modo quando esso viene spacciato per "moralmente Giusto" come in questo caso.

E per inciso sono anche favorevola alla condivisione attualmente, se gli autori, cioè gli unici a poter decidere per la diffusione del loro prodotto, danno la loro precisa autorizzazione alla cosa.

Il fatto che tu proponga un sistema per poter pagare gli autori per lo scarico gratuito dei loro prodotti è solo dimostrazione che sei pienamente consapevole che file sharing adesso come adesso è un furto ai danni del proprietario.
Inviato il: 25/6/2007 15:09
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?): Ovvero "BENVENUTI A BABILONIA
#272
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 18/5/2006
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Citazione:
Secondo me, e' imposta.


Dal Corriere

Citazione:

PARIS SFRATTA MOORE - L'annuncio è stato dato dalla portavoce dell'emittente, Bridget Leininger, che ha spiegato come la Cnn avrà l'esclusiva delle esternazioni della bionda ereditiera e precisato che la messa in onda è prevista per mercoledì sera. Paris «sfratterà» così dal palinsesto il regista Michael Moore, autore di un film-denuncia contro il sistema sanitario americano, che era già stato prenotato proprio per la stessa puntata. La Cnn sarebbe riuscita ad aggiudicarsi l'intervista dopo la rinuncia dei network Nbc e Abc che si sarebbero tirati indietro per questioni economiche. La Leininger ha però sottolineato che «il Larry King Live non paga per le interviste».
_________________
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 25/6/2007 20:53
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  •  franco8
      franco8
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#273
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 6/12/2005
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PaxtibiCitazione:

A me i tuoi termini paiono più che altro confusi, scusa la sincerità.

(A me invece mi sembra a volte un po' semplicistico, da parte tua, il ricondurre quasi tutto al concetto di "proprietà" quasi ad "estensione" della persona... e quasi che ogni illecito sia riconducibile ad abuso contro la persona e/o la proprietà)
No problem, davvero.

riassumo il succo. Poi la chiudo qui non vorrei davvero alimentare polemiche sterili.. anche perché la discussione ha toccato altri temi (la cultura ecc ) che mi sembrano molto più seri e ampi del "banale" discorso "P2P"...
/ Secondo ci starebbe bene qualche altro 3D ...
Cosa è "cultura"..
Cosa deve o può essere "gratuito" e in che termini ecc ecc..
(che ne dici mc ?)



1. riguardo al termine "furto" (vale anche per Iceman)

Se dovessimo limitarci al campo del "diritto" (codici e leggi, per intenderci - quindi campo poco ,o per nulla, opinabile ) non c'è alcun dubbio che quello di cui stiamo parlando NON è furto. Ha altri nomi. Il furto è definito in termini precisi...

I diritti d'autore sono una cosa i diritti di proprietà sono un'altra cosa...
Per dire qualche differenza:
- i diritti d'autore sono relativamente "recenti" (nell'antichità, ad esempio non erano riconosciuti);
- è previsto comunque un termine, una fine.. dopo tot anni le opere diventano automaticamente "libere" .. cosa che non avviene per la proprietà di "beni" e per gli oggetti...

Se ci riferiamo invece al linguaggio comune, invece, la cosa è più opinabile. Padroni, quindi di chiamarlo come volete, ma non di continuare a dire "è furto", "è furto", "senza dubbio è furto"...
Per quel che ho trovato io nei dizionari, la definizione più generale non include il file sharing...
Io considero "furto" l' impossessarsi di qualcosa, privandone il proprietario...
Faccio un esempio: Compro un film .... Dopo qualche giorno lo vedo a casa mia con mio cugino e dopo glielo regalo... Mi pare davvero difficile sostenere che nel caso particolare specifico stiamo rubando qualcosa a qualcuno...
Posso capire che altri possano pensarla diversamente... Ma non capisco tanta sicurezza da parte tua.
Nel caso, continuando la mia ipotetica situazione, che io faccessi una copia "illegale"... continuo a non vederla come "furto" (a meno che non usi la parola in senso figurato...).
Non dico con questo che sia lecito nè lo giustifico in generale. Potrei dire (che ne so?) , al massimo... che contravvengo ad una specie di "patto" che ho fatto quando ho acquistato il film ... (condizioni che sono anche specificate dalla legge)... secondo il quale non ho diritto di fare la copia, nè tanto meno di darla a qualcun'altro .
Ma non lo considero propriamente furto, poiché non mi impossesso di nulla che io non possieda già.
Se poi è mio cugino a rubare... dovrebbe aver rubato, secondo questa logica, anche quando gli ho fatto vedere il film senza che gli autori ne sapessero nulla... Ma anche lì mi pare che non si "impossessa" di nulla che non avesse già prima.
Capisco che, all'atto pratico, non cambi molto.. ma non vedo perché non dovremmo usare le parole col loro significato condiviso...
E dubito che consideri trascurabili o irrilevanti le differenze tra il possedere e avere diritti su un bene, un oggetto ecc, e l'avere dei diritti su un qualcosa di immateriale...
Le differenze "pratiche" non sono trascurabili:
- c'è una maggiore "convenzionalità"
Infatti tu hai detto:
Citazione:

Nel nostro caso "l'oggetto" rubato sono i diritti.

quindi il tutto è basato sulla convenzione che ogni copia deve pagare i "diritti d'autore".
e per funzionare la convenzione deve necessariamente essere estesa a tutti...
(inoltre, ad esser proprio pignoli, non ci si "impossessa" dei diritti - perché quei "diritti" - intesi come "soldi"- non esistono, e l'auotore non li ha prima della copia...)

- e c'è una differenza enorme nell'esercitare il "controllo"
(differenza tra possedere un bene-oggetto e posseredere il diritto su tutte le copie facilissimamente riproducibili...)

2.Considerazioni su "costi", prezzi ecc..
PaxtibiCitazione:

...Cosa ne sai tu quando l'artista è soddisfatto della cifra ricevuta? Inoltre, la major vuole anch'essa avere un guadagno, non gli basta certo ripagare i costi, non è un'opera di beneficenza.
....
Potenzialmente il mancato guadagno c'è sempre, e nessuno può sapere quando sì e quando no.
....
Infatti non è il mancato guadagno il furto, ma il fatto che ti appropri di cose non tue.

Giusto, perfetto, ma quel che dici non contraddice affatto quel che dicevo io.
Il punto è che anche con le considerazioni che hai fatto tu ... non si possono prendere per buone:
- i 300 e passa euro di risarcimento (se è impossibile a determinarsi o a quantificarsi il danno... )
- discorsi psudo-moralistici di Iceman su "togliere lavoro" e "gente a casa"...
... (e mi riferisco a qualche post iniziale, non tuoi)

Non solo... (capisco che l'idea di "remunerazione del lavoro" che ho io possa non essere condivisa universalmente, ma... ) a questo punto mi sembra proprio una forzatura considerare "remunerazione del lavoro" parente di: "cosa_ne_sai_tu_quando_l'artista_è_soddisfatto!?!"
Non so se mi spiego.. Fermo restando il diritto dell'autore... mi pare sbagliato e "finto-moralistico", chiamarlo "remunerazione del lavoro"...
Capisco che non c'entri molto, ma è tanto per dare l'idea:
Immaginare un falegname che pretendi che gli paghiate un tot per ogni volta che vi sedete sulla sedia che vi vende...
Potrebbe anche farlo.. e voi comprate la sedia potreste anche accettare... MA NON SAREBBE UNA "REMUNERAZIONE DEL SUO LAVORO" DAVVERO "STRANA" e non proporzionata al suo effettivo "lavoro"!?!?...

-------------
Citazione:

Ahahha...
E' fantastico 'sto 3d ... !
Ognuno va pe' cazzi sua... ... grandi.


Pare proprio!

---------------
Citazione:

Dopo tutto non si puo' vietare a nessuno di condividere un prodotto con un altro, tra amici per esempio, e se la cosa diventa un fenomeno di massa, vuol dire che il mercato si deve adeguare.

Intendi tecnicamente, legalmente o moralmente?


tecnicamente...
Ci provano.
Ma ne risulterebbe una meccanismo abbastanza insensato: ricerca tecnica finalizzata non a un effettivo miglioramento del prodotto... ma si spende solo in sistemi anti-copia

legalmente
è quello che gli riesce meglio, forse...

moralmente
non avrebbe senso la cosa ma ci provano pure lì... con qualche successo
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 26/6/2007 11:28
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  •  Pausania
      Pausania
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#274
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Immaginare un falegname che pretendi che gli paghiate un tot per ogni volta che vi sedete sulla sedia che vi vende...
Potrebbe anche farlo.. e voi comprate la sedia potreste anche accettare... MA NON SAREBBE UNA "REMUNERAZIONE DEL SUO LAVORO" DAVVERO "STRANA" e non proporzionata al suo effettivo "lavoro"!?!?...

Ma le cose non stanno affatto così.
Il falegname produce un tot di sedie e le vende a chi vuole. Poi a casa tua ci si siede chi vuole.

Stessa cosa quando si scrive un libro o si compone un cd: l'autore scrive e lo vende a chi vuole. Se poi l'acquirente vuole prestare il libro a chi gli pare, lo può fare tranquillamente, nessuno gli dice niente, come pure il cd.

Differenze tra i due esempi. La prima: non esiste nessuna tecnica che ti permetta di riprodurre all'infinito la sedia che hai comprato. Questo salvaguarda automaticamente il lavoro dell'artigiano.

Per i libri la tecnica esisterebbe, ma il rapporto qualità/prezzo non vale ancora la fatica di mettercisi.

Per il cd e i film, invece, ci sono le tecniche per riprodurli identici all'infinito e a costo zero. Quindi si distrugge la tradizionale valutazione di uno scambio, dove l'acquirente valuta se ciò che riceve (la qualità) abbia una contropartita giudicata ragionevole (il prezzo). Infatti la qualità è sempre la stessa, mentre il costo si riduce a zero. Quindi lo scambio non è più equo, ma totalmente sbilanciato a favore del fruitore, e totalmente svantaggioso per il produttore.

Dove sta l'inghippo? Che mentre il falegname non ha inventato la sedia, il tutto si riduce allo scambio tra oggetto e danaro. Fine.

Ma chi scrive un libro o compone musica crea una "cosa" nuova, a differenza del falegname, ed è principalmente quella che offre.
Quindi ci sono i costi materiali, chiaramente, ma il valore dell'opera sta nell'ingegno del creatore, e non nella semplice fabbricazione del manufatto.

Controprova: se uno vuole costruirsi la sedia da sè, non incorre in alcuna sanzione. Se uno copia un libro o un brano di musica e lo spaccia per suo viene denunziato.

Quindi: tutto il problema si fonda sul fatto che oggi, nel 2007, abbiamo la possibilità tecnica, per i soli cd e film, di riprodurre all'infinito copie (quasi) uguali all'originale a costo zero.
Quando c'erano i vinili nessuno si è mai sognato di dire che i dischi non andassero pagati.
Il diritto alla cultura gratuita è una giustificazione ex post al fatto di avere in mano una tecnica che permette di non pagare per una cosa che fino a poco tempo fa tutti quanti pagavano senza grandi problemi.

Detto in parole povere: se oggi avessimo ancora il disco in vinile, non staremmo qui a parlarne.
Inviato il: 26/6/2007 12:48
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#275
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Per il cd e i film, invece, ci sono le tecniche per riprodurli identici all'infinito e a costo zero.

Ok, parliamo della musica.
Oggi ci sono i masterizzatori, i cd, le stampanti, i modem, la rete.
Non si puo' piu' pretendere di che la distribuzione sia uguale a quella del tempo dei vinile.
Il musicista dovrebbe adattarsi al cambiamento e cercare la remunerazione in altre direzioni. Non sono gli utenti del p2p ad aver affondato il business (che comunque, e' tutt'ora ancora in piedi, checche' se ne dica...) ma sono le nuove tecnologie che hanno cambiato il modo di distribuire la musica.

Il produrre i cd e distribuirli e' destinato a diventare "Vendere una confezione".
Il software si e' adattato alla situazione P2P: vende i manuali e rilascia il sw free.

Il musicista o la band dovrebbero (ed e' una mia opinione...!) puntare sulla visibilita' (ascoltabilita' ) dei loro lavori e poi vendere quella in qualche maniera, perche' bloccare il cambiamento dei mezzi di comunicazione-distribuzione della musica non e' una soluzione praticabile, tanto quanto il controllarlo (vedi tema del 3d: una azienda sta provando ad incassare dai "ladri" del p2p in rete... ma col cazzo che ci riesce...).
I modi per "incassare" ci sono e son tanti ma arrivano con la diffusa circolazione dei propri lavori, proprio come quando, in passato, ci si faceva ascoltare in giro in attesa di un produttore interessato (cosa che non e' cambiata, tra l'altro e che tutt'ora e' utile, sia per un guadagno diretto dalle serate in locali e palchi, se il fine e' mantenersi con la musica, sia in termini di conoscenza/fare conoscenze...).

Inoltre, proprio per quanto riguarda il produttore, ormai si puo' definitivamente emulare questo tipo di figura professionale, e' obsoleta, e si puo' prendersene carico personalmente e con poche risorse, al contrario del mondo musicale del passato. Anche la distribuzione e' scavalcabile, ormai, con la rete.

Il cd e' un prodotto che non ha piu' senso di esistere. Secondo me e' questa la verita'... e' diventato virtuale...: da vinile a musicassetta, da musicassetta a cd, da cd a Mp3, la componente fisica dei supporti e' stata assorbita' dai bytes. Smaterializzata. Vendere il supporto fisico e' lecito, e' un diritto del musicista, ed ha ancora un suo fascino: peccato che e' anacronistico ed e' per questo, un pessimo affare che non consiglierei a nessuno di intraprendere.

Pretendere di mantenerlo in vita, nonostante tutto, e' assurdo quanto chiedere alla gente di ritornare all'olio di balena nelle lampade.

E per carita', smettiamola di dire che e' solo una scusa... sminuisce il livello della discussione e chi lo usa come argomento...

mc
Inviato il: 26/6/2007 13:28
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  •  Pausania
      Pausania
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#276
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ok, parliamo della musica.

Appunto. Tu parli dell'unico ambito dove è tecnicamente possibile avere il prodotto gratuitamente, e non riguardo ad altri ambiti.

Citazione:
da vinile a musicassetta, da musicassetta a cd, da cd a Mp3, la componente fisica dei supporti e' stata assorbita' dai bytes. Smaterializzata. Vendere il supporto fisico e' lecito, e' un diritto del musicista, ed ha ancora un suo fascino: peccato che e' anacronistico ed e' per questo, un pessimo affare che non consiglierei a nessuno di intraprendere.

Qui sta la tua confusione. Che tu compri un vinile o un mp3 non cambia nulla, perché non compri il supporto, compri ciò che è supportato, in questo caso la musica. Non è importante il supporto, quindi dire che "vendere il supporto fisico è lecito" è una frase priva di significato.

La musica in vinile o in mp3 (a parte le differenti caratteristiche tecniche) è sempre la stessa, e tu vuoi la musica, non il supporto, che può essere variabile.

Quindi la questione fondamentalmente si riduce a questo: è tecnicamente possibile riprodurre la stessa opera all'infinito a costo zero. Stiamo cercando una giustificazione per il fatto che oggi vogliamo avere gratis quello che fino a ieri avevamo pagato senza battere ciglio.

Solo che per fare questo dobbiamo effettuare un salto logico, per cui dal fatto che sia possibile avere gratis musica e film si arriva a teorizzare che bisogna avere la cultura gratuitamente.

Ma sono due ambiti totalmente distinti: la possibilità tecnica di fare una cosa non rende quella cosa giusta di per se.

Tu dici che, poiché è possibile riprodurre gratuitamente la musica, allora è giusto che la musica sia gratuita. Ma non vedo perché. Se il brano X sta su vunile lo devo pagare, se è in mp3 no... perché?


Citazione:
proprio per quanto riguarda il produttore, ormai si puo' definitivamente emulare questo tipo di figura professionale, e' obsoleta, e si puo' prendersene carico personalmente e con poche risorse, al contrario del mondo musicale del passato.

Tutto si può fare, bisogna vedere cosa ne esce. Se tu ti costruisci la tua casa da solo, ci fai gli impianti da solo e l'arredi da solo, cosa ne esce alla fine? E in quanto tempo?

Quest'idea che tutti sono in grado di fare tutto mi fa rabbrividire. Se sei un musicista hai studiato per anni la musica, se fai il produttore quello è il tuo lavoro. Poi certo, se a te va bene scaricarti mp3 di qualità infima e con brani pessimi perché affidati tutti all'autoproduzione e all'autodistribuzione (tanto è gratis), allora capisco anche perché per te sia assurdo pagare.
Inviato il: 26/6/2007 14:11
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  •  franco8
      franco8
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
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PausaniaCitazione:

Ma chi scrive un libro o compone musica crea una "cosa" nuova, a differenza del falegname, ed è principalmente quella che offre.
Quindi ci sono i costi materiali, chiaramente, ma il valore dell'opera sta nell'ingegno del creatore, e non nella semplice fabbricazione del manufatto.

Ni... o so... riguardo al "creare una cosa nuova"... (richiederebbe forse un maggiore approfondimento il concetto... (?))
- la "cosa nuova" di cui parli è l'idea immateriale, o è la ricombinazione di cose vecchie
( in ogni caso, come dicevo non si può ignorare le differnze che ci sono tra una cosa materiale e una immateriale..)
Comunque... anche se è giusto quello che hai detto, io continuo ad avere l'idea di "remunerazione del lavoro" come qualcosa di diveros, senza per questo voler negare i diritti del "creatore". (Forse non so spiegarmi meglio di quanto ho provato a fare).
La difficoltà sta nell'avere un "valore" che può avere poco o nulla a che fare col "lavoro"... che finisce in questo caso (con il meccanismo che imponga un pagamento per ogni copia) ad essere più che altro parente di specie di "rendita"...
Ho come l'impressione che ci siano due concezioni non ben conciliabili... o che almeno vanno chiarite..
Riguardo al "valore", per esempio: se vogliamo il "creatore" attinge a piene mani, ricombinandoli, elementi "gratuiti" e di immenso valore (penso ai classici, ad esempio)...

Citazione:

Controprova: se uno vuole costruirsi la sedia da sè, non incorre in alcuna sanzione. Se uno copia un libro o un brano di musica e lo spaccia per suo viene denunziato.

Sì ma.. prego! hai detto "lo spaccia per suo"... Ma non è questo il caso.

Citazione:

Detto in parole povere: se oggi avessimo ancora il disco in vinile, non staremmo qui a parlarne.

Questo è poco ma è sicuro!
E' questo uno dei punti fondamentali
( e il concetto si ricollega a quanto scritto da mc.. anche se dovremmo, secondo me, stare un po' attenti al discorso "smaterializzazione"... non c'è la "smaterializzazione: è cambiato il "supporto fisico", che esiste comunque - anche e soprattutto per questo il "gratis" assoluto no può esistere)
è che non si può far finta di non essere nel 2007 ...
... e continuare con un sistema di "tutela dei diritti dell'autore" anacronistico (che non tiene conto di certi progressi tecnici)
perché significa: non aver capito appieno la tecnologia; o utilizzarla (a mio modesto parere) in direzioni "inutili" (per esempio: investendo in sistemi anticopia))

(Concordo con mc sul punto: per chiarezza, è sbagliato interpretare
queste considerazioni come tentativi di giustificazione... )

Anche perché come tu scrivi:
Citazione:

Per il cd e i film, invece, ci sono le tecniche per riprodurli identici all'infinito e a costo zero.

Ciò rende:
- da una parte irrealistico e difficoltoso il controllo di tutte le copie.
- improponibile che l'autore abbia un compenso per ogni copia (che diventa una somma potenzialmente infinita)
(Attenzione, comunque! non è a costo "zero", è ad un costo trascurabile rispetto alle "vecchie" tecnologie)
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 26/6/2007 14:38
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#278
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Tu dici che, poiché è possibile riprodurre gratuitamente la musica, allora è giusto che la musica sia gratuita. Ma non vedo perché. Se il brano X sta su vunile lo devo pagare, se è in mp3 no... perché?

Perche' lo posso scambiare su un qualsiasi circuito p2p.

Citazione:
Stiamo cercando una giustificazione per il fatto che oggi vogliamo avere gratis quello che fino a ieri avevamo pagato senza battere ciglio.

Stai cercando di convincere che la tua opinione della situazione e' la perfetta chiave di lettura delle motivazioni che spingono a scambiarsi i files musicali.

Citazione:
La musica in vinile o in mp3 (a parte le differenti caratteristiche tecniche) è sempre la stessa, e tu vuoi la musica, non il supporto, che può essere variabile.

Ma e' quello che pago fondamentalmente. E pago la logistica della distribuzione. E pago il ricarico del negoziante. E l'IVA. Tutti costi del supporto contro la percentuale (ridicola se non sei Vasco Rossi) pattuita con l'editore-produttore e il musicista/i.

L'indotto e' insalvabile ormai... e quel tipo di prodotto e' un prodotto in via di estinzione.

Citazione:
Tutto si può fare, bisogna vedere cosa ne esce. Se tu ti costruisci la tua casa da solo, ci fai gli impianti da solo e l'arredi da solo, cosa ne esce alla fine? E in quanto tempo?

Se non sei buono paghi qualcuno che lo faccia per te... certo. E poi questa tua mancanza la devo pagare io? Ed anche il fatto che non sei al passo con i tempi? E' improponibile, per me.
Se proprio vuoi vendermi il tuo prodotto di ingegno, ingegnati... ... e ti parlo da pseudo-compositore, che ha studiato (borsa di studio) per lavorare con la musica, piuttosto che abbandonarla del tutto alle sorti del suo eventuale ed insperabile successo.


Vedo, inoltre e soprattutto, che se ne fa una questione di moralismo...
E' etico scaricare musica? E' giusto?
...Chi cazzo se ne frega. Non devo giustificarmi di nulla per una cosa di cui non mi importa (si scatenatevi pure su questa affermazione... )...
E' una opzione, attualmente. E' una scelta fatta non perche' si sia contro qualcuno, ma perche' si puo' fare facilmente.... e la musica ed i dischi continuano ad esse prodotti... (ma allora chi sta uccidendo il mercato?... forse nessuno???). Forse e' solo un alibi? Forse e' anticonformismo? Forse e' solo una opinione, non meglio (e non peggio) di altre...

Citazione:
Quest'idea che tutti sono in grado di fare tutto mi fa rabbrividire. Se sei un musicista hai studiato per anni la musica, se fai il produttore quello è il tuo lavoro.

Il produttore musicale e' come il venditore di muli da soma nell'era degli aerei a reazione.

Comunque, visto che si cambia modo di produrre, si puo' cambiare anche il modo di fare Band musicale: si include una nuova figura professionale nel gruppo. Se poi fa due cose e' meglio (suona e si occupa della qualita' del suono, pratiche, spesso, strettamente connesse tra di loro).
Inoltre, tutti i bravi tecnici del suono sono anche musicisti, ed e' quasi inevitabile che sia cosi':
Un tecnico deve ragionare da musicista, e viceversa.

Citazione:
Poi certo, se a te va bene scaricarti mp3 di qualità infima e con brani pessimi perché affidati tutti all'autoproduzione e all'autodistribuzione (tanto è gratis), allora capisco anche perché per te sia assurdo pagare.

Se sono pessimi, li scarico e con un click li cancello.
Pensa che ci sono dischi pessimi che non puoi deletare e nessuno ti rimborsa niente (vedi esempio compilation blues). In compenso hai il tuo "guscio", quello che hai pagato, e puoi fare ciao, ciao, con la manina al ciuco che te lo ha portato, o che si allontana dal negozio da cui l'hai preso.. puoi immaginare dove...

Per la cronaca l'Home Recording e' attualmente rappresentato da un prodotto di livello qualitativo equivalente a quello di un comune cd "prodotto" da altri.
*********************

Il discorso cultura:
Secondo organizzazioni di categoria sembrerebbe che l'abbassamento dei prezzi (al fruitore) abbia aumentato il numero di persone che si sono avvicinate alla cultura...
E sono aumentati anche i creatori di arte-cultura...
Vuoi vedere che la condivisione di idee in internet incomincia con i suoi frutti?


*******
Tornando alla musica: la diffusione della musica favorisce la creativita' legata all'ascolto, non credo ci sia il bisogno di spiegarne i perche'...
Favorisce la nascita' di nuovi stili, di nuove idee, di nuove fusioni, nuove sonorita'. O la ripresa di vecchie, perche' ripescate ("con la rete" ) senza pagare fortune per pezzi rari (in appannaggio dei soli collezionisti che possono permettersi spese folli) o in rimasterizzazioni fatte con il culo ... (se prendete una qualsiasi compilation COMPRATA di blues, per esempio, il geniale produttore (questo obsoleto figuro) spesso accade tenti di eliminare (o dia l'incarico a qualcuno) di eliminare il fruscio di fondo delle vecchie registrazioni, tagliando, come se fosse il bordo di un tramezzino, tutte le frequenze dagli 8000Hz in su... ho controllato con un analizzatore di spettro ed un mic il risultato di un filtro passabasso settato a 8000Hz... cazzo... terribile ... e l'ho comprato! ...ebbene si... li compro i cd, anch'io, ma solo per comodita' e per occasione, non per un fatto etico... cosa dicevo? ... ah, si... tutto per dire che "prodotto" da qualcuno non significa per niente "fatto bene"!!!!).

Per un compositore che tenta la fortuna, in piu', avere a disposizione una vasta gamma di musicisti da cui attingere equivale ad una vita di risparmi, che invece di usarli per comprare "gusci colorati", possono, finalmente, essere impiegati per autoprodursi.

mc
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
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Da u-oy-topos middle Oceania
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1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Inviato il: 27/6/2007 12:46
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#280
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Qui sta la tua confusione. Che tu compri un vinile o un mp3 non cambia nulla, perché non compri il supporto, compri ciò che è supportato, in questo caso la musica. Non è importante il supporto, quindi dire che "vendere il supporto fisico è lecito" è una frase priva di significato.

Rilancio: non serve proprio piu' il supporto!
Ci sono le radio. I canali satellitari. Le Web Radio. Le web Tv.
Puoi gestire, grazie alle tecnologie suddette, copie digitali di altissima qualita' e non dover piu' avere a che fare con un negoziante o simile che voglia farti pagare un feticcio per amatori... altro che musica: la musica e' altrove ed e' praticamente gratuita, ovunque.
Anche questo e' rubare?
Sto ascoltando dei canali che (dovrebbero) pagano i diritti per la trasmissione. In cambio mi espongo alla loro pubblicita' (se ce n'e') e ne ricevo del materiale musicale, che posso registrare, copiare, riascoltare finche' non mi si seccano i timpani.
Se poi metto in rete questo "frutto del mio lavoro" (reperito senza pirateria, capito iceman!??) sono eticamente condannabile?

E ... allora, in culo alle major: che si trovino un'altra categoria da vampirizzare (altre categorie... ci metto pure i consumatori di mezzo, oltre che gli artisti).

ciao

mc
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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#281
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franco8 ha scritto:

1. riguardo al termine "furto" (vale anche per Iceman)

Se dovessimo limitarci al campo del "diritto" (codici e leggi, per intenderci - quindi campo poco ,o per nulla, opinabile ) non c'è alcun dubbio che quello di cui stiamo parlando NON è furto. Ha altri nomi. Il furto è definito in termini precisi...

I diritti d'autore sono una cosa i diritti di proprietà sono un'altra cosa...
Per dire qualche differenza:
- i diritti d'autore sono relativamente "recenti" (nell'antichità, ad esempio non erano riconosciuti);
- è previsto comunque un termine, una fine.. dopo tot anni le opere diventano automaticamente "libere" .. cosa che non avviene per la proprietà di "beni" e per gli oggetti...

Se ci riferiamo invece al linguaggio comune, invece, la cosa è più opinabile. Padroni, quindi di chiamarlo come volete, ma non di continuare a dire "è furto", "è furto", "senza dubbio è furto"...
Per quel che ho trovato io nei dizionari, la definizione più generale non include il file sharing...
Io considero "furto" l' impossessarsi di qualcosa, privandone il proprietario...
Faccio un esempio: Compro un film .... Dopo qualche giorno lo vedo a casa mia con mio cugino e dopo glielo regalo... Mi pare davvero difficile sostenere che nel caso particolare specifico stiamo rubando qualcosa a qualcuno...
Posso capire che altri possano pensarla diversamente... Ma non capisco tanta sicurezza da parte tua.
Nel caso, continuando la mia ipotetica situazione, che io faccessi una copia "illegale"... continuo a non vederla come "furto" (a meno che non usi la parola in senso figurato...).
Non dico con questo che sia lecito nè lo giustifico in generale. Potrei dire (che ne so?) , al massimo... che contravvengo ad una specie di "patto" che ho fatto quando ho acquistato il film ... (condizioni che sono anche specificate dalla legge)... secondo il quale non ho diritto di fare la copia, nè tanto meno di darla a qualcun'altro .
Ma non lo considero propriamente furto, poiché non mi impossesso di nulla che io non possieda già.
Se poi è mio cugino a rubare... dovrebbe aver rubato, secondo questa logica, anche quando gli ho fatto vedere il film senza che gli autori ne sapessero nulla... Ma anche lì mi pare che non si "impossessa" di nulla che non avesse già prima.
Capisco che, all'atto pratico, non cambi molto.. ma non vedo perché non dovremmo usare le parole col loro significato condiviso...
E dubito che consideri trascurabili o irrilevanti le differenze tra il possedere e avere diritti su un bene, un oggetto ecc, e l'avere dei diritti su un qualcosa di immateriale...
Le differenze "pratiche" non sono trascurabili:
- c'è una maggiore "convenzionalità"



Il punto, il vizio di forma(visto che solo di ciò si tratta), è la Immaterialità della musica.

Il furto è l'impossessamento indebito di un bene di proprietà altrui.

Definizione che spiega perfettamente la cosa e rende perfettamente "Furto" lo scarico di materiale audiovisivo non autorizzato dagli autori mediante File sharing.

Impossessarsi di un prodotto musicale o audiovisivo senza un autorizzazione da parte dell'autore è un furto, e quindi chiaramente metterlo in condivisione è anche peggio, perchè mette in condizioni diversi milioni di utenti, di poterlo rubare.

Sinceramente dubbi non ce ne sono.

Infatti tu hai detto:
Citazione:



quindi il tutto è basato sulla convenzione che ogni copia deve pagare i "diritti d'autore".
e per funzionare la convenzione deve necessariamente essere estesa a tutti...
(inoltre, ad esser proprio pignoli, non ci si "impossessa" dei diritti - perché quei "diritti" - intesi come "soldi"- non esistono, e l'auotore non li ha prima della copia...)

- e c'è una differenza enorme nell'esercitare il "controllo"
(differenza tra possedere un bene-oggetto e posseredere il diritto su tutte le copie facilissimamente riproducibili...)


Non ho capito il problema!
Chi possiede i diritti è il solo che può decidere cosa fare del prodotto.
Se regalarlo, se venderlo a prezzo X piuttosto che Y ecc ecc ecc.

Se uno mette un disco coperto da diritti d'autore in condivisione non sta rubando "un disco" ma sta compiendo un atto criminoso in quanto sta prendendo una decisione(la diffusione gratuita per l appunto) che deve essere qualcosa solo ed esclusivamente a discrezione del proprietario dei diritti.

Citazione:


- i 300 e passa euro di risarcimento (se è impossibile a determinarsi o a quantificarsi il danno... )


Infatti è un cifra a dir poco ridicola.

Citazione:

- discorsi psudo-moralistici di Iceman su "togliere lavoro" e "gente a casa"...
... (e mi riferisco a qualche post iniziale, non tuoi)


Non c'è nessun "moralismo" dietro ai miei post... questo è il punto!
Cè solo una logica disarmante!
Il "moralismo" da quattro soldi è quello di chi vuole trovare a tutti i costi una giustificazione morale ad un furto mettendo in mezzo assurdità del tipo "la nobiltà dell'arte" ecc ecc ecc.

Su che cosa è un furto e sui suoi danni non c'è assolutamente bisogno di fare moralismi! é tutto li!
Anche se molti si ostinano a far finta di niente, Visto che il vantaggio è tutto loro e di certo non l avrebbero più se dovessero comportarsi secondo una logica morale!


Citazione:

Non solo... (capisco che l'idea di "remunerazione del lavoro" che ho io possa non essere condivisa universalmente, ma... ) a questo punto mi sembra proprio una forzatura considerare "remunerazione del lavoro" parente di: "cosa_ne_sai_tu_quando_l'artista_è_soddisfatto!?!"
Non so se mi spiego.. Fermo restando il diritto dell'autore... mi pare sbagliato e "finto-moralistico", chiamarlo "remunerazione del lavoro"...
Capisco che non c'entri molto, ma è tanto per dare l'idea:
Immaginare un falegname che pretendi che gli paghiate un tot per ogni volta che vi sedete sulla sedia che vi vende...
Potrebbe anche farlo.. e voi comprate la sedia potreste anche accettare... MA NON SAREBBE UNA "REMUNERAZIONE DEL SUO LAVORO" DAVVERO "STRANA" e non proporzionata al suo effettivo "lavoro"!?!?...


Qualcuno ti ha mai chiesto "un tot" di soli per ogni volta che ascolti un disco???

NOn credo proprio! Perlomeno non in termini di legge!
Un disco è un prodotto e come tale va pagato la cifra a cui vuole venderla il proprietario.
punto!

Tutto il discorso sulla sedia è assurdo!
Se vuoi una sedia a casa tua te la devi comprare!
Se vuoi un disco a casa tua te lo devi comprare!

Non vedo la diversità nella cosa!



---------------Citazione:

Citazione:

Dopo tutto non si puo' vietare a nessuno di condividere un prodotto con un altro, tra amici per esempio, e se la cosa diventa un fenomeno di massa, vuol dire che il mercato si deve adeguare.

Intendi tecnicamente, legalmente o moralmente?


tecnicamente...
Ci provano.
Ma ne risulterebbe una meccanismo abbastanza insensato: ricerca tecnica finalizzata non a un effettivo miglioramento del prodotto... ma si spende solo in sistemi anti-copia

legalmente
è quello che gli riesce meglio, forse...

moralmente
non avrebbe senso la cosa ma ci provano pure lì... con qualche successo


Tecnicamente il mercato si è fatto trovare impreparato alla disonestà di tutto il mondo!
è vero che il problema si è presentato e diffuso nel giro di pochissimo, per cui sarebbe stato pressochè impossibile poterlo affrontare in modo lesto.
D'altra parte è anche ero che sono passato ormai anni.

Moralmente si cambia!
La morale è qualcosa di intangibile e di non scritta.
Basta cambiarla e il furto diventa non solo legale, ma anche giusto, un diritto di tutti!

Occhio però che qualcun altro giocò con la morale cambiandola a proprio piacimento fregandosene di chi ne pagava le conseguenze! E non andò tanto bene...
Inviato il: 28/6/2007 11:56
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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#282
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mc ha scritto:
Rilancio: non serve proprio piu' il supporto!
Ci sono le radio. I canali satellitari. Le Web Radio. Le web Tv.
Puoi gestire, grazie alle tecnologie suddette, copie digitali di altissima qualita' e non dover piu' avere a che fare con un negoziante o simile che voglia farti pagare un feticcio per amatori... altro che musica: la musica e' altrove ed e' praticamente gratuita, ovunque.
Anche questo e' rubare?
Sto ascoltando dei canali che (dovrebbero) pagano i diritti per la trasmissione. In cambio mi espongo alla loro pubblicita' (se ce n'e') e ne ricevo del materiale musicale, che posso registrare, copiare, riascoltare finche' non mi si seccano i timpani.
Se poi metto in rete questo "frutto del mio lavoro" (reperito senza pirateria, capito iceman!??) sono eticamente condannabile?



Ribadisco in una frase!
Sei condannabile e un ladro se scarichi , ti impossessi e metti in condivisione materiale audiovisivo "Senza l'autorizzazione" dell autore o del proprietario dei diritti.
Punto!

Se la cosa non succede sei libero di fare quel che vuoi!

Citazione:
E ... allora, in culo alle major: che si trovino un'altra categoria da vampirizzare (altre categorie... ci metto pure i consumatori di mezzo, oltre che gli artisti).



Ma povere Major!
Cosa ti hanno fatto di male??.....
Inviato il: 28/6/2007 12:02
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#283
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Sei condannabile e un ladro se scarichi , ti impossessi e metti in condivisione materiale audiovisivo "Senza l'autorizzazione" dell autore o del proprietario dei diritti.
Punto!

Ok.
Spero che tu non diventi mai un legislatore, anche se ragionando cosi', hai tutte le carte in regola.

Potresti fare una legge che imponga all'utente finale di chiamare l'autore per avvisarlo ogni volta si metta ad ascoltare le sue opere senza l'uitilizzo di cuffie, auricolari: questo e' considerabile come diffusione.

Il comma 2 potrebbe auspicare che l'ascolto in pubblico di musica senza dispotivi di ascolte isolato alla sola propria persona, sia punibile con una ammenda amministrativa. Le ammende sono riducibili se l'ascolto viene fatto alla presenza di famigliari (di primo grado).

Il comme 3, potrebbe aggiungere una clausola atta ad imporre al cittadino-utente il completo isolamento acustico delle proprie stanze d'ascolto, ma soprattutto dei servizi igienici, qualora l'utente abbia contratto quella devianza comportamentale chiamata "cantare sotto la doccia" ... i vicini potrebbero intendere il motivetto accennato e CARPIRE in malafede quegli istanti di opera divulgata illegalmente.


mc
Inviato il: 28/6/2007 13:32
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  •  franco8
      franco8
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#284
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Se uno mette un disco coperto da diritti d'autore in condivisione non sta rubando "un disco" ma sta compiendo un atto criminoso in quanto sta prendendo una decisione(la diffusione gratuita per l appunto) che deve essere qualcosa solo ed esclusivamente a discrezione del proprietario dei diritti.

Ci siamo (a parte l'uso del termine "criminoso" - poi dici che non c'è moralismo nei tuoi post!...- ) è un'atto illecito, illegale...
Ma tutti gli atti illeciti si chiamano "furti"!?

Io infatti dubbi non ne ho molti... poi davvero... Amici come prima!
*1. Copiando non privi il proprietario della sua copia (quindi non gliela sottrai, perché continua ad averla anche dopo)
Pax aveva giustamente detto che quel che rubi sono i "diritti", intndendo, credo i "diritti d'auotore" in termini di pagamento/percentuale del prezzo di vendita che incassa l'autore.
Ma a me sembra (ti sembrerà un sofisma, padrone di credere quel che ti pare) che se la vendita non c'è , non c'è nemmeno il pgamento all'autore, quindi, ad esser pignolo, no puoi sottrarre un qualcosa che non ha.

*2. E' impossibile impossessarsi di qualcosa di immateriale.

"Logica disarmante..."?!
Ma va'!
Prova a cercare la definizione di "furto" in un manuale di diritto e poi vedi...
(Io ho guardato su l' "Enciclopedia del Diritto e dell'Economia Garzanti".. vuoi che ti riporto la definizione?)

Citazione:

-citazione-

- i 300 e passa euro di risarcimento (se è impossibile a determinarsi o a quantificarsi il danno... )

Infatti è un cifra a dir poco ridicola.

("Ridicola" è la richiesta di risarcimento danni e sopratutto la minaccia di portare in tribunale, comunque...)
Dipende.... Intendi in totale, a persona, o per ogni copia?!
E sulla base di cosa sarebbe "ridicola" !?

Citazione:

Non c'è nessun "moralismo" dietro ai miei post... questo è il punto!
Cè solo una logica disarmante!

"disarmante" ... l'hai detto... !

Citazione:

Anche se molti si ostinano a far finta di niente...

Appunto... si continua a far finta di essere nel XX secolo (o peggio nel XIX)...
Quando il sistema attuale è indifendibile non puoi venire a dire "Che alternative avete?.. Non vedo il problema!...".
(Non mi fare riscrivere quel che ho scritto sopra...)
Con la tecnologia che permette di ridurre a livelli ridicoli il costo delle copie e con qualità notevoli del prodotto, e conseguente:
- difficoltà pratiche enormi nel controllo (nella prevenzione e nel perseguire ogni "copia illegale" o infrazione.. )
- improponibilità del dover dare un "tot per ogni copia" all'autore (Certo!.. dipende da quanto è questo "tot" ... ciò non toglie che una somma "potenzialmente infinita")

Non puoi far finta che il motivo principale per la promozione di "certe leggi" NON è la tutela dell'autore...
E chi viene a "perderci" di più non sono gli autori...
Gli interessi in gioco sono altri, e questo l'abbiamo capito tutti ( anche Pax e Pausania - almeno credo - che difendevano giustamente, il principio della tutela del diritto d'auotre ... insomma tutti tranne te, a quanto pare!).

Citazione:

Moralmente si cambia!
La morale è qualcosa di intangibile e di non scritta.
Basta cambiarla e il furto diventa non solo legale, ma anche giusto, un diritto di tutti!

... "disarmante"!
Non c'è nessun "moralismo" dietro ai tuoi post...
Non è "dietro" è "dentro" (?!)
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 28/6/2007 15:03
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  •  Ghilgamesh
      Ghilgamesh
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#285
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mc ha scritto:
Citazione:
Sei condannabile e un ladro se scarichi , ti impossessi e metti in condivisione materiale audiovisivo "Senza l'autorizzazione" dell autore o del proprietario dei diritti.
Punto!

Ok.
Spero che tu non diventi mai un legislatore, anche se ragionando cosi', hai tutte le carte in regola.

Potresti fare una legge che imponga all'utente finale di chiamare l'autore per avvisarlo ogni volta si metta ad ascoltare le sue opere senza l'uitilizzo di cuffie, auricolari: questo e' considerabile come diffusione.

Il comma 2 potrebbe auspicare che l'ascolto in pubblico di musica senza dispotivi di ascolte isolato alla sola propria persona, sia punibile con una ammenda amministrativa. Le ammende sono riducibili se l'ascolto viene fatto alla presenza di famigliari (di primo grado).

Il comme 3, potrebbe aggiungere una clausola atta ad imporre al cittadino-utente il completo isolamento acustico delle proprie stanze d'ascolto, ma soprattutto dei servizi igienici, qualora l'utente abbia contratto quella devianza comportamentale chiamata "cantare sotto la doccia" ... i vicini potrebbero intendere il motivetto accennato e CARPIRE in malafede quegli istanti di opera divulgata illegalmente.


mc


Ahahaha mc, d'accordo su tutto, ma hai dimenticato una cosa.

Serve un articolo che ti impedisca di cantare canzoni altrui, sotto la doccia o in luoghi pubblici ... è plagio!
^__^
Inviato il: 28/6/2007 16:00
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#286
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Ma avete pensato a quelle che potrebbero essere le conseguenze del copiare indiscriminatamente?
Dunque: la major non potrà più contare su un elevato numero di vendite, anzi, volendo estremizzare, potrà dirsi certa di vendere una sola copia per ogni disco. Per rientrare nei costi non farà altro che aumentare il prezzo, per assicurarsi il ritorno economico anche con una sola copia venduta. Ovviamente, quell'unico che avrà speso milioni per assicurarsela, difficilmente la condividerà a gratis, vorrà almeno riprendersi ciò che ha pagato: ed ecco quindi creata una seconda major, dipendente dalla prima. E il ciclo ricomincia...
Inviato il: 28/6/2007 16:19
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  •  franco8
      franco8
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#287
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Citazione:

Ma avete pensato a quelle che potrebbero essere le conseguenze del copiare indiscriminatamente?
Dunque:...

Volevi forse dire a quelle che "sono"...(non "potrebbero essere")?!
Perché mi pare che forse almeno in parte un meccanismo simile a quello che descrivi è già in atto.. O no?
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 28/6/2007 16:23
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#288
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Perché mi pare che forse almeno in parte un meccanismo simile a quello che descrivi è già in atto.. O no?

Non so, non compro dischi da anni... son già così alti, i prezzi?
Inviato il: 28/6/2007 16:32
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#289
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Serve un articolo che ti impedisca di cantare canzoni altrui, sotto la doccia o in luoghi pubblici ... è plagio!


Aaaaah ... sacrilegio !
IL plagio e' punito con la fucilazione e discioglimento nell'acido! ... finche' si parla di arresti e multe da pagare siamo nello scambio tra amici... eh! E' ovvio...

In realta' la pena prevede due livelli di reato:
il primo, di semplice riproduzione vocale in pubblico, ove vi siano presenti uno o piu' fruitori e complici attivi della divulgazione illegale, prevede come pena amministrativa la mozzatura in loco della lingua, o appendice altra, se sprovvisto dell'organo in questione. (... chi ne e' sprovvisto perche' recidivo, va inquadrato in una valutazione di reato di livello "poco poco" superiore e prevede l'asportazione di un arto, a piacere (quando si dice magnanimita'!), o del organo riproduttivo/sessuale relativo al sesso del criminale).

Il secondo, quello che prevede plagio, e plagio a scopo di lucro, va punito con :
Fucilazione e discioglimento nell'acido, nel caso del primo.
Discioglimento nell'acido e fucilazione, nel caso del secondo... ovviamente si parla dei famigliari del criminale, fino alla terza generazione .

Correggimi pure se ho sbagliato qualcosa Iceman...
ciao

mc
Inviato il: 28/6/2007 16:43
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#290
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Paxtibi ha scritto:

Non so, non compro dischi da anni... son già così alti, i prezzi?


Da http://www.kataweb.it/articolo/2227820

Citazione:

Fino a ieri la Streisand era conosciuta come la cantante che aveva venduto più dischi, ora sarà ricordata anche per i biglietti più esosi: fino a 850 euro per un posto in platea al Flaminio (che con le usuali prevendite al 15 per cento arriverebbero a 980 euro), 260 euro per la tribuna, 135 euro il prezzo minimo per la curva.


Poi il concerto non s'é fatto......

Da Jugo

Citazione:

Salta l'attesissimo concerto di Barbra Streisand a Roma: il live in programma il 15 giugno allo Stadio Flaminio, è stato cancellato dal calendario europeo a cause di ritardi nella produzione. Ad annunciarlo, con grande delusione dei fan, è stato Michael Cohl, promoter del tour della Streisand. ''Abbiamo incontrato dei ritardi della produzione inaspettati - ha detto Cohl - il che significa che non saremo in grado di partire il 15 giugno come originariamente pianificato''.


Forse erano troppo bassi i prezzi dei biglietti ?
_________________
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 28/6/2007 18:21
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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#291
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mc ha scritto:
Ok.
Spero che tu non diventi mai un legislatore, anche se ragionando cosi', hai tutte le carte in regola.


Diciamo che più che altro cerco di non essere un ladro.
E poi sinceramente non capisco cosa ci sia che non va nell'essere un "legislatore"... mah....

Frasetta inutile!

Citazione:

Potresti fare una legge che imponga all'utente finale di chiamare l'autore per avvisarlo ogni volta si metta ad ascoltare le sue opere senza l'uitilizzo di cuffie, auricolari: questo e' considerabile come diffusione.

Il comma 2 potrebbe auspicare che l'ascolto in pubblico di musica senza dispotivi di ascolte isolato alla sola propria persona, sia punibile con una ammenda amministrativa. Le ammende sono riducibili se l'ascolto viene fatto alla presenza di famigliari (di primo grado).

Il comme 3, potrebbe aggiungere una clausola atta ad imporre al cittadino-utente il completo isolamento acustico delle proprie stanze d'ascolto, ma soprattutto dei servizi igienici, qualora l'utente abbia contratto quella devianza comportamentale chiamata "cantare sotto la doccia" ... i vicini potrebbero intendere il motivetto accennato e CARPIRE in malafede quegli istanti di opera divulgata illegalmente.


mc


Qualcuno ha mai impedito a qualcuno di ascoltare musica sotto la doccia??. ....canticchiarla qua e la???

Facciamo che tutto sto post è inutile e non risponde alla basilare verità:

Sei perfettamente consapevole che scaricare le canzoni è un furto e quindi, per quanto ci giri intorno non riesci(non perchè non sei capace di cavartela... è che proprio non si può) a venire a capo del discorso secondo cui File sharing sarebbe "cosa giusta".
Inviato il: 29/6/2007 16:40
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#292
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franco8 ha scritto:
Ci siamo (a parte l'uso del termine "criminoso" - poi dici che non c'è moralismo nei tuoi post!...- ) è un'atto illecito, illegale...
Ma tutti gli atti illeciti si chiamano "furti"!?

Io infatti dubbi non ne ho molti... poi davvero... Amici come prima!
*1. Copiando non privi il proprietario della sua copia (quindi non gliela sottrai, perché continua ad averla anche dopo)
Pax aveva giustamente detto che quel che rubi sono i "diritti", intndendo, credo i "diritti d'auotore" in termini di pagamento/percentuale del prezzo di vendita che incassa l'autore.
Ma a me sembra (ti sembrerà un sofisma, padrone di credere quel che ti pare) che se la vendita non c'è , non c'è nemmeno il pgamento all'autore, quindi, ad esser pignolo, no puoi sottrarre un qualcosa che non ha.

*2. E' impossibile impossessarsi di qualcosa di immateriale.

"Logica disarmante..."?!
Ma va'!
Prova a cercare la definizione di "furto" in un manuale di diritto e poi vedi...
(Io ho guardato su l' "Enciclopedia del Diritto e dell'Economia Garzanti".. vuoi che ti riporto la definizione?)


Vabbè... Vogliamo andare avanti cercando di uscire con vizi di forma e sofismi semantici di dimostrare che un atto illegale non è illegale o non è "Un furto"...

è un giochetto che può essere divertente ma che non porta a nulla.

Atto criminoso = Crimine = Reato

Reato = "un comportamento esteriore dell'uomo, sia esso ricondotto a un'azione positiva sia negativa e quindi omissiva, previsto dalle legge come tale, che si manifesta in contraddizione con la regola di condotta fissata nella norma incriminatrice, cui segue come conseguenza una sanzione penale."

scaricando file protetti da diritti d'autore stai facendo una cosa legale???
risposta: NO!

Furto = "Per furto si intende in genere l'impossessamento indebito di un bene di proprietà altrui ed è l'azione tipica del ladro."

Lo scaricare file protetti da diritti d'autore mediante P2P, senza autorizzazione del proprietario dei diritti non è un "Impossessamento indebito di un bene di proprietà altrui"????? NO???

se l'autore o il proprietario dei diritti da la sua autorizzazione va benissimo, ma se non lo fa esso è un furto per definizione!

Direi che per me è chiaro!

In base a ciò che tu scrivi sarebbe una cosa giusta che io stasera mi scaricassi "Dark side of the moon", lo portassi domani in un centro stampa, ne stampassi un 10.000 copie e mi mettessi a venderle.

In fondo la musica è in mano mia no???


Citazione:


("Ridicola" è la richiesta di risarcimento danni e sopratutto la minaccia di portare in tribunale, comunque...)
Dipende.... Intendi in totale, a persona, o per ogni copia?!
E sulla base di cosa sarebbe "ridicola" !?


Mi sembra chiaro che il risarcimento deve essere proporzionato al valore del file rubato!
di certo cambia se è un file da 156 kb e 3 euro di valore o un software da 15 mila euro.

Non vedo cosa ci possa essere di strano!

Citazione:


"disarmante" ... l'hai detto... !


E allora??

Citazione:


Appunto... si continua a far finta di essere nel XX secolo (o peggio nel XIX)...
Quando il sistema attuale è indifendibile non puoi venire a dire "Che alternative avete?.. Non vedo il problema!...".
(Non mi fare riscrivere quel che ho scritto sopra...)
Con la tecnologia che permette di ridurre a livelli ridicoli il costo delle copie e con qualità notevoli del prodotto, e conseguente:
- difficoltà pratiche enormi nel controllo (nella prevenzione e nel perseguire ogni "copia illegale" o infrazione.. )


La tecnologia ti permette di rubare in tutta agiatezza e comodità...
Bene! Il che rende il furto molto più giusto!

Citazione:

- improponibilità del dover dare un "tot per ogni copia" all'autore (Certo!.. dipende da quanto è questo "tot" ... ciò non toglie che una somma "potenzialmente infinita")


Quindi??

Citazione:

Non puoi far finta che il motivo principale per la promozione di "certe leggi" NON è la tutela dell'autore...
E chi viene a "perderci" di più non sono gli autori...
Gli interessi in gioco sono altri, e questo l'abbiamo capito tutti ( anche Pax e Pausania - almeno credo - che difendevano giustamente, il principio della tutela del diritto d'auotre ... insomma tutti tranne te, a quanto pare!).



Chi ci perde è chi dietro il mercato ci campa! che poi ci guadagni 1 euro, 1000 o 100.000 al mese non ha nessuna importanza(ma credo che verrà lasciato a casa chi guadagna 100.000???).

Il furto toglie soldi e lavoro!
è una scoperta nuova??

Citazione:


... "disarmante"!
Non c'è nessun "moralismo" dietro ai tuoi post...
Non è "dietro" è "dentro" (?!)


E invece mi dispiace ma ribadisco:
QUesta è logica pura e semplice:

FIle sharing = Furto

Vogliamo andare avanti a sostenere che agli autori faccia bene???
Vogliamo andare avanti a parlare di industria musicale come se fosse cosanostra???

Le Major devono "morire"!... perchè???
Boh??... Perchè mi va!!!
Inviato il: 29/6/2007 17:14
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#293
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
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Citazione:
Frasetta inutile!

Gia' ... qui da noi si chiamano : battute, scherzi, boutade... umorismo.

Citazione:
Facciamo che tutto sto post è inutile e non risponde alla basilare verità:

Come sopra. Sinceramente, a me faceva ridere, tra l'altro...

Citazione:
Sei perfettamente consapevole che scaricare le canzoni è un furto

Aahhh... anche tu con le tue battute... allora avevi capito che scherzavo! ... ok... uahuhauhua... mi e' piaciuta.


>>>>>Seriamente:
Citazione:
FIle sharing = Furto

Qui di logica non ce n'e' traccia:

(non piu' seriamente, ma paradossalmente)
Allora e' furto dare un passaggio nella propria auto ad un famigliare o un amico o autostoppista, in quanto sto evitando con la condivisione della mia auto, un acquisto, danneggiando i poveri Agnelli (Lapo e i suoi "Patrizia") e tutti i lavoratori licenziati lo devono a questo mi gesto.
Anche il consumo di benzina... condiviso... cioe' RUBATO.

-"Scusi, per cortesia: Ha mica da accendere"
-"Vada via, lurido Ladro: non sa che la condivisione degli averi e' un furto!"... questa da oggi la risposta da fornire ai nuovi ladri di accendini... povero sig. Bic.

Ed in ultimo...
Prendere in braccio un bambino:
sto consumando le mie scarpe al posto suo... sto condividendo le mie suole. E il povero sig. ValleVerde? Che schifo che facciamo...

...chissa' quanti furti al giorno faccio...?

mc
Inviato il: 29/6/2007 18:05
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#294
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Le Major devono "morire"!... perchè???
Boh??... Perchè mi va!!!

E pensa che per me sarebbe sufficiente come motivo...

mc
Inviato il: 29/6/2007 18:07
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  •  Maggiolino
      Maggiolino
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#295
Mi sento vacillare
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Iceman, non comprendo come tu possa continuare a sostenere che si tratti di furto, è contrario alla definzione stessa, in nessun tribunale saresti condannato per "furto" per aver scaricato uan canzone, ma per i reati previsti dall'articolo in tema di protezione dei diritti d'autore.
Se sei così convinto che la tua definzione sia corretta, citami, per cortesia, qualche esempio di sentenza dove qualcuno sia stato condannato per furto per le azioni sopracitate.
Se non esistono significa che il reato (perchè di reato si tratta) non rientra in quella tipologia.
Detto questo, visto che si discute di leggi il termine furto va interpretato in senso strettamente giuridico nell'accezione consona a quel contesto.

Vorrei farti riflettere su un esempio:
Se io e te siamo due commercianti e io ti faccio concorrenza sleale, ti provoco un danno ma non commetto un furto nei tuoi riguardi perchè non ti privo di qualcosa che possiedi. Ti privo di un ipotetico guadagno che avresti potuto ottenere in mancanza del mio comportamento sleale.

L'accusa di furto in tribunale non reggerebbe due secondi semplicemente perchè il reato commesso è non è quello.
Quindi puoi chiamarmi ladro quanto vuoi, ma non sarò mai condannato per furto.

Se vogliamo essere precisi, nel caso dei brani musicali, sarebbe furto di proprietà intellettuale se io scaricassi un brano e lo distribuissi attribuendomene la paternità. Se non lo faccio rimane il danno per l'ipotetica mancata vendita da parte del detentore legittimo dei diriiti sull'opera.
Quindi inquadra correttamente il reato per quello che è realmente, in un quadro oggettivo comprendente le leggi attuali e non le tue sensazioni personali, così facendo renderai le tu critiche più costruttive.
_________________
Chemtrails! Il futuro è già iniziato
Ciao
Maggiolino
Inviato il: 30/6/2007 3:20
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  •  franco8
      franco8
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#296
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Citazione:

In base a ciò che tu scrivi sarebbe una cosa giusta che io stasera mi scaricassi "Dark side of the moon", lo portassi domani in un centro stampa, ne stampassi un 10.000 copie e mi mettessi a venderle.

devo essermi espresso davvero molto male; oppure non hai capito una cippa di quel che ho detto.. O entrambe le cose...

(il mio "..certamente non è furto.." era da intendersi nel senso "giuridico" cui fa riferimento Maggiolino... E davvero, ripeto, non c'è davvero alcun dubbio in prosito: non si chiama "furto")
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 1/7/2007 0:18
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  •  Tubo
      Tubo
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#297
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Autorimosso perchè scritto in fase REM.

Inviato il: 1/7/2007 4:57
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#298
Sono certo di non sapere
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La tecnologia ti permette di rubare in tutta agiatezza e comodità... Bene! Il che rende il furto molto più giusto!

Hanzawé! Dov'è, dov'è tutta questa gente di principio quando il governo fotte i soldi? Mistero.

Militant Electronic Piracy: Non-Violent Insurgency Tactics Against the American Corporate State

Come possiamo risolvere questa grave situazione di stallo? Semplice: ciascuno rubi gioiosamente video e musica, ma solo fino a raggiungere il pareggio con il denaro fottuto dal governo. Le major saranno poi autorizzate a presentarsi allo sportello pubblico e farsi risarcire per l'ammontare già incassato (iva compresa, traendone quindi un guadagno netto).
Inviato il: 1/7/2007 16:39
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#299
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Caro Linucs,
non basterebbero due vite di emule-24H per tornare in pari...

ciao

mc
Inviato il: 2/7/2007 15:46
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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#300
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Citazione:

mc ha scritto:

>>>>>Seriamente:
Citazione:
FIle sharing = Furto

Qui di logica non ce n'e' traccia:

(non piu' seriamente, ma paradossalmente)
Allora e' furto dare un passaggio nella propria auto ad un famigliare o un amico o autostoppista, in quanto sto evitando con la condivisione della mia auto, un acquisto, danneggiando i poveri Agnelli (Lapo e i suoi "Patrizia") e tutti i lavoratori licenziati lo devono a questo mi gesto.
Anche il consumo di benzina... condiviso... cioe' RUBATO.

-"Scusi, per cortesia: Ha mica da accendere"
-"Vada via, lurido Ladro: non sa che la condivisione degli averi e' un furto!"... questa da oggi la risposta da fornire ai nuovi ladri di accendini... povero sig. Bic.

Ed in ultimo...
Prendere in braccio un bambino:
sto consumando le mie scarpe al posto suo... sto condividendo le mie suole. E il povero sig. ValleVerde? Che schifo che facciamo...

...chissa' quanti furti al giorno faccio...?

mc


Ma non si stava parlando di "materiale audiovisivo protetto da diritti d'autore e diffuso tramite file sharing senza autorizzazione del proprietario dei diritti"???

Direi che tutti gli esempi "umoristici" che hai fatto non c'entrano proprio nulla...
Inviato il: 4/7/2007 14:26
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