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   Commenti liberi
  P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#211
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

mc ha scritto:
Senti iceman,
Se te ne vai una settimana (o giu di li') in vacanza e poi torni e riprendi, dopo che si e' discusso per tutto questo tempo, facendo esempi, puntualizzando, spiegando meglio i concetti, e riprendi da dove eri rimasto ... non vorrai mica risposte?


Veramente non ho visto tutta questa "evoluzione" nella discussione, e poi c'è forse qualcosa che mi impedisce di chiederti per l ennesima volta una spiegazione che ti ostini a non voler dare??

Inutile andare a vanti a "puntualizzare, fare esempi e spiegare" se non vuoi chiarire il concetto base del discorso.



Citazione:

Abbiamo smesso di parlare di arte e stavamo discutendo di un certo business fallimentare, colpevole di non essersi aggiornato, messo al passo con la tecnologia, non valutando un fenomeno in crescita esponenziale negli ultimi anni come il p2p... se ci facessi il piacere di leggere tutto, forse ci risparmieresti la penosa cantilena che hai ripetuto sin dall'inizio che, almeno io penso sia, nn so proprio come dirtelo: sia ... sia una stronzata (ce l'ho fatta!)... lo era la prima volta, ma adesso dopo essere stata insopportabilmente reiterata, e' diventata talmente esasperante che e', anche, inopportuna come degli elettrodi applicati ai testicoli.


A parte il fatto palese ed evidente che non è il concetto di arte a cui facevo riferimento nel post tutto ciò che hai scritto qui non è nient'altro che un modo colorito per evitare per l ennesima volta di rispondere!

Citazione:

Io scaricherei i files solo perche' mi hai rotto i coglioni a morte, figurati un po'....



scaricati anche un sussidiario di Oxford visto che ci sei...

Citazione:


Poi, fai confusione, mischi le risposte, interpreti i messaggi, quando ogniuno di noi s'e' fatto un "mazzo tanto" per approfondire proprio per non dare adito ad interpretazioni faziose, e arrivi fresco fresco, e ti parli addosso.......



Qua se c'è uno che "non si è fatto un mazzo tanto" per spiegare il suo concetto di "dischi gratuiti" sei proprio tu...
Puoi andare avanti quanto vuoi ad "approfondire" quanto vuoi ma nel mio farti una precisa domanda non vedo proprio nulla di fazioso, anzi...

Voglio sapere dove sta il rispetto del lavoro del musicista/compositore se tutti si sentono in possibilità di metterlo in condivisione...

Qua nessuno ha ancora risposto!

Citazione:

Francamente, ci "godo come un riccio" che ti senti in colpa.
Altrettanto francamente, non mi sento, e non mi sentirei in colpa nemmeno un "microbo di niente" se un bel di' scaricassi una qualsiasi cosa dalla rete... alla facciazza tua... .......


Che non ti senti in colpa lo abbiamo capito, non sei mica un caso isolato... anzi... di gente che calpesta il lavoro degli altri, se ne frega e magari lo trova anche giusto, ce ne è finchè mai...

Per quanto riguarda il "godere come un riccio": beh... ognuno trae le sue soddisfazione da ciò che più lo aggrada!
è un pò "strano" se vogliamo ... ma se preferisci questo sistema...

Citazione:

p.s.: non so se s'e' capito, ma non mi hai convinto, anzi...
Sto sottoscrivendo un contratto ADSL apposta per danneggiare qualche major, che scegliero' tra le tante... embargo dettato dalle tue belle parole in difesa del vecchio sistema... .......


Punto primo: Io non ti voglio convincere, anzi... voglio che tu cerchi di convincere me della validità delle tue "tesi"... Mi manca il punto in cui mi spieghi come fa un furto ad essere una cosa giusta...

Punto secondo: Se scarichi danneggi tutto il mercato! sopratutto le etichette più piccole e gli autori meno ricchi... A meno che tu non abbia un nuovo programma con tasto "Kill major label".

Punto terzo: per la serie "interpretazioni faziose": ma quando mai ho difeso la politica commerciale del mercato discografico(passato e sopratutto attuale)???? Dove lo avrei difeso??
Io ho detto che lamentarsi è giusto, ma se ci si lamenta e poi si ruba è come:"il bue che da del cornuto all asino".

Citazione:


Continua pure, come hai sempre fatto che magari, convinci anche qualcun'altro... Sai com'e': piu' siamo e piu' file sharati ci sono a disposizione...



mc


un bel post inutile di pseudo attacchi personali tutti mirati a non rispondere e a non affrontare il problema principale!
Inviato il: 20/6/2007 16:42
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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#212
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

mc ha scritto:
Citazione:
Non certo inferiore al credere che le cose pagate da altri siano gratis.

....una stronzata...
Non certo inferiore al credere che io creda che le cose pagate da altri siano gratis...

(...non hai trovato altre "i" da 'correggiere'?? ... ops...! )

Ma si... sfogati... comunque se non hai capito che e' "gratis per i fruitori", te lo rispiego, non c'e' problema...


Che sia "gratis per i fruitori" lo sappiamo già... cos'è?? l'acqua calda??

Il punto è: Se non paga il fruitore chi lo fa???

Citazione:

Tanto, anche il tuo collega intellettuale, Iceman, non ha tanto chiaro il concetto...


mc


Vuoi forse che non l'han capito solo sti due??
Inviato il: 20/6/2007 16:46
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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#213
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Citazione:

Fabrizio70 ha scritto:

Visto che sono già pagate da qualcuno é ovvio che siano gratis per gli altri....


Dopo vado dal tabaccaio e gli chiedo se i pachetti di sigarette lui li ha pagati...

Se mi risponde di si me ne prendo tre o quattro senza pagare...

Tanto ha già pagato lui!
Inviato il: 20/6/2007 16:53
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  •  Iceman
      Iceman
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#214
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Comunque si è tornato a parlare di Arte e di artisti che devono "Donare" le proprie opere...

Si parla di musica come arte e si nega che Britney Spears lo sia...

Facciamo che un disco non è un opera d'arte ma un "prodotto".
(anche io ho composto e inciso un paio di dischi e non mi sento di certo un "artista")

I prodotti di un lavoro si pagano(è il principio del lavoro!)

Paxtibi ha scritto:

Citazione:
Hai idea di quanto lavoro e sacrificio sono necessari per creare un'opera d'arte?


Quindi: o qua si stanno mettendo paletti per decidere che "l'artista" non deve essere pagato, per cui l'artista non deve essere un lavoro.
o più semplicemente si vuole trovare per forza una nobile motivazione al furto di prodotti discografici/cinematografici/ecc.

L'arte deve essere un diritto perchè???
proprio non capisco! Non ne vedo il motivo ne la logica!

é bello ricorrere a file sharing per danneggiare le major discografiche che pensano solo ai guadagni ed hai soldi???
...Curioso poi che si ricorra a file sharing proprio perchè li le cose uno se le prende gratis... Ma non lo si pensando ai soldi li...

Non solo nn cè nulla di nobile dietro al furto mediante file sharing ma semmai è proprio un ulteriore degradazione dell'arte.
Inviato il: 20/6/2007 17:04
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#215
Sono certo di non sapere
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Per la felicita' dei partecipanti siamo ai pensierini. Frase x Frase. Acquista livello il 3d...
Citazione:
Era opinione anche quando dicevo che le cose "gratis" non lo sono, e magicamente la parola gratis è passata a significare "non pagato da me"?

Non magicamente. Per mezzo di chiarimenti di passaggi dati per scontati.

Citazione:
a questo punto la nuova versione del "gratis" è stata che ci devono essere i principi, gli Stati e gli sponsor a pagare gli artisti e che i fruitori non devono pagare

Che cagone... si e' parlato anche di mercato pero' guai a riproporre gli argomenti. Meglio buttarla in polemica, rinfocolando la vecchia cazzata dello statalismo...
L'asservimento della cultura : si e' possibile.
Un messaggio artistico, spesso, pero' NON e' inquadrabile, facilmente, nel contesto in cui l'autore voleva collocare la sua opera (e' quello che v'e' in piu' in un opera d'arte)... ma non se ne puo' parlare genericamente... Pero' e' innegabile che molta arte asservita e' pur sempre arte, e, molto probabilmente, se avessero (avessimo) dovuto pagare per venirne a conoscenza sarebbero in pochi ad averne goduto.
Inoltre, e' deprecabile un artista che si svende e che modifica la sua arte per compiacere... meglio fare il ladro e lucratore di mp3 non ipocrita (un ipocrita fa la predica agli altri... e peggio...).

Comunque, la storia ti aiuta fino ad un certo punto, visto che stiamo parlando dei giorni nostri e del p2p, che, correggimi se sbaglio, ai tempi di Omero, non c'era... credo...
Citazione:
E non sei contento? Ti ho evitato ulteriori figuracce senza chiederti un soldo...

Per ora sei l'unico che lo ha fatto con l'intenzione di offendere (oltre che nello squallido tentativo di deleggittimare cio' che penso...). Prima di usare la parola figuraccia, pensaci... dopo tutto il mio errore grammaticale non era grave... lo squallore e' peggio.

Citazione:
Certo, come no? Infatti l'unica opera filosofica-storica-letteraria prodotta è l'Iliade, in quanto, se quello che so è quello che mi hanno insegnato, possiamo risalire meccanicamente la scala fino ad Omero, il primo e unico.

Eh?

Citazione:
Ti faccio mestamente presente che il copyright non si applica a idee o punti di vista, anche se so che la cosa non ti interessa, perché il copyright è male.

Si perche' le idee ti vengono cosi' ... anche i punti di vista... non scaturiscono dalla propria conoscenza... si autogenerano.

Citazione:
Non so tu, ma io i libri che ho letto li ho pagati, i professori che mi hanno fatto scuola prendevano uno stipendio ogni mese, i viaggi che mi sono fatto non erano per niente gratis. Quindi i termini per una cultura gratuita esistono solo nella tua testolina.

Ragazzo, e quello che ti e' stato insegnato al di fuori di quello, dei circuiti lavorativi?
L'educazione ricevuta? I consigli interpersonali frutti di esperienze (magari costose in termini di fatica) altrui?
Quelli agli insegnanti, conoscenti, saggi oratori ad incontri culturali, quelli non sono stati pagati, ne' da te, ne', forse, da nessuno. Cazzi loro...

Citazione:
mc, il tuo punto di vista sembra quello di chi vuole avere gratis quello che gli comoda, pensa un po'...

Sembra...

Citazione:
E tu che ne sai? Magari non ha voglia di fare l'operaio, e allora?

E allora: se vogliamo fare i giustizialisti stanno rubando soldi agli artisti ispirati che si sacrificano per la propria arte e che a tuo dire avrebbero il diritto di guadagnare (per forza dai fruitori... da altri non vale) per i loro sforzi (invece che per la loro schienadritta).

Citazione:
e' un rapporto perennemente in pari: chi deve a qualcuno per aver imparato qualcosa, deve qualcosa a chi gli ha fornito insegnamenti e/o spunti vari di qualsiasi genere...

Asservimento della cultura... lo hai detto tu.
Se solo chi ha i soldi puo' accedere alla cultura (e soprattutto solo chi ha i soldi puo' commissionarla) vorra' manterla per sempre questa condizione di superiorita'. Limitando, in pratica, i diritti di contare sulle stesse opportunita' che ogni uomo ha su questo pianeta.
Il tuo discorso e' funzionale a questo scopo... il tuo discorso e' pari a quei maiali che vogliono arrivare a vendere l'acqua quella del pianeta di tutti:
Scommetto che non ci vedi niente di male.
Certo!

...che diritti ho io di vietare a un qualsiasi uomo di vendermi l'aria che respiro.. se non posso permettermela, che io mi fotta.
E io che la volevo gratis... che ladro di merda che sono!

Va da se' che vedo la cultura come indispensabile per vivere meglio, ma soprattutto, una opportunita' per avere le stesse possibilita' e la stessa preparazione di altri che hanno i soldi per pagarsela.


************
Ma stai scherzando?!? Pensi che Michelangelo abbia dipinto la Sistina a tre anni? Hai idea di quanto lavoro e sacrificio sono necessari per creare un'opera d'arte?

No. Non scherzo.
Ma non parlo nemmeno di Michelangelo o della cappella sistina. Era un discorso generico.
Riesci ad entrare nel discorso?

Proviamo anzi a ragionare proprio su questo:
La chiesa ha commissionato quell'opera.
Perche'?
Per rendere particolare, magnifico, celestiale quel posto di culto. Per dare lustro con il fasto di quell'opera immane.
Un rientro in termini di Magnificenza (inteso come peso politico e potere sociale) che ampiamente ripago' i commissionanti (altrimenti, forse avrebbero investito soldi in altro...).
Dubito che facessero pagare per vederla ai fruitori... (se non sotto forma di oboli e nemmeno obbligatori...).
Quindi per i credenti "semplici" era in visione gratis (e pensa quanti altri artisti si sono ispirati a quell'opera senza pagare mezzo scudo...) ... un esempio di come immaginerei il rapporto "arte e denaro".

p.s.: per quell'opera, tra le altre cose, fu contrattato un compenso-vitalizio molto congruo che permise nuove opere, e magari di rifiutarne alcune (senza pressioni dovute al bisogno )...

mc
Inviato il: 20/6/2007 17:27
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#216
Sono certo di non sapere
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Punto primo: Io non ti voglio convincere, anzi... voglio che tu cerchi di convincere me della validità delle tue "tesi"... Mi manca il punto in cui mi spieghi come fa un furto ad essere una cosa giusta...

Punto secondo: Se scarichi danneggi tutto il mercato! sopratutto le etichette più piccole e gli autori meno ricchi... A meno che tu non abbia un nuovo programma con tasto "Kill major label".

Punto terzo: per la serie "interpretazioni faziose": ma quando mai ho difeso la politica commerciale del mercato discografico(passato e sopratutto attuale)???? Dove lo avrei difeso??
Io ho detto che lamentarsi è giusto, ma se ci si lamenta e poi si ruba è come:"il bue che da del cornuto all asino".


Punto Tre:
Fare propaganda "pro pagamento" a multinazionali che offrono prodotti pessimi e', per me, difendere, aiutare, il sistema della major.
Tra l'altro stai dando per scontato che quei soldi aiutino gli artisti, e questa mi pare una... forzatura.
Aiutare il mercato non e' aiutare il musicista... se ti vanti di conoscere i business, questo dovresti saperlo.

Punto Due:
La battuta era che mi concentro su di una e scarico i pezzi solo prodotti da quella... (vedi anche periodo finale "Punto Tre").

Punto Uno:
Cinema e TV. Il concetto e' questo:
Se non ti senti un ladro quando vedi le tv di Berlusconi e c'e' un film che non sei andato a vedere al cinema, allora sei un ipocrita.
Il film in questione campa soprattutto sui risultati nella sale. Il fatto che tu lo stia guardando in tv prevede due cose:
1) che non l'abbia visto in sala al cinema...
2) che non stai pagando nulla per vederlo... lo sta facendo la pubblicita' per te (tu sei il fruitore che non e' detto che poi compri i prodotti pubblicizzati, no?... lurido scroccone che non sei altro!!).
Cosa vuoi fare, vuoi punire tutti coloro che hanno una tv perche' scroccano i film agli autori e gli rovinano la carriera...?

Per la cronaca si pagano solo una volta i diritti agli autori, intascando per tutte le ulteriori plurime mandate in onda l'incasso pubblicitario, che sara' inferiore (dipende dal film ma di poco), ma che non andra' agli artisti... (perche' spaccate il cazzo a noi poveri proletari senza un soldo con questo moralismo da idioti?).


Visto che il vaso di pandora del p2p e' aperto, che si arrangino tutti quanti ne risentono da questo...
Non gli ho detto io di scegliere quel business... e nonostante tutto di rimanerci.

saluti
mc
Inviato il: 20/6/2007 17:59
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#217
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Ovviamente no, altrimenti ci sarebbero state risparmiate le facezie di questo thread.

Oh... scusa ... le facezie...
Non mi sembra di avertele scritte sotto casa o in fronte o sullo specchio del bagno di casa tua o di averti fatto spamming su email o di aver scarabocchiato i tuoi libri con le mie facezie... di che ti lamenti, caro?


*********
Questa e' fantastica:

Citazione:
Che sia "gratis per i fruitori" lo sappiamo già... cos'è?? l'acqua calda??
Il punto è:
Se non paga il fruitore chi lo fa???


Ahahhaahhah... ancora li' stai?

mc
Inviato il: 20/6/2007 18:17
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#218
Sono certo di non sapere
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Citazione:
Purtroppo l'impossibilità di fare un qualsiasi ragionamento che rispetti i principi base della logica è così assoluta da rendere impossibile un qualsiasi discorso.


Dipende da quale logica usi , io ad esempio quella di mercato:

A) Un prodotto x al mercato y costa 10

B) Lo stesso prodotto x al mercato z costa 0

Secondo la logica di mercato dove é più conveniente prendere il prodotto x ?

Citazione:
Cara la mia testolina piena di mp3 scaricati a ufo


Sono stati gli ufo ?
Ed io che pensavo fosse un virus

Citazione:

forse non ti sei accorto del fatto che io questo sito cerco di farlo andare avanti, secondo le mie possibilità e con tutti i miei limiti, lo faccio sia per quello che si vede sia per quello che non si vede in forum


Giorgio ho semplicemente applicato il tuo ragionamento , non era certo una critica del tuo contributo (gratis) qui su LC , dovresti capire che ti tengo in considerazione già dal fatto che sto discutendo con te sulla questione......

Citazione:

prova a farti entrare nelle sinapsi che c'è una fottuta differenza tra scegliere di non far pagare per la propria produzione e affermare di avere il diritto di usufruire del lavoro altrui gratuitamente


Stiamo parlando di arte , non di lavoro , se per te é la stessa cosa il problema é tuo , forse si sono fuse insieme le sinapsi dei due termini

Citazione:

a questo punto la nuova versione del "gratis" è stata che ci devono essere i principi, gli Stati e gli sponsor a pagare gli artisti e che i fruitori non devono pagare


Veramente é un pò vecchiotta...

Da Sapere.it

Citazione:

avv. [sec. XVI; dal latino gratis, forma contratta dell'abl. pl. gratĭis, da gratĭa, favore, piacere]. Senza esigere alcun compenso, senza pagare alcunché; gratuitamente: lavorare gratis; nella loc. scherzosamente: gratis et amore dei, gratuitamente; dial., a gratis: ha lavorato a gratis per un mese. §


Citazione:

alla obiezione che secoli di storia dimostrano che questo è stato il modo per tenere la produzione culturale asservita, si è risposto dicendomi che non conosco la storia su cui mi sono laureato.


Ora cominciamo con la fallacia ad autoritatem ?
Prova a spiegare meglio questa frase allora....

Citazione:

i sommi poeti di corte evitarono di descrivere il novello principato di Augusto per quello che era: il più grande stupro delle libertà civili della storia di Roma.


Non mi sembra che con l'avvento dei diritti d'autore i panegirici siano terminati , anzi....

Citazione:

Ti faccio mestamente presente che il copyright non si applica a idee


Si chiama brevetto infatti....

Da http://www.google.com/patents

Space train
Patent number: 4881446

Citazione:

Abstract
The direct projection of a space vehicle, herein termed a "Space Train.TM.", into space without combustile fuel is described. A mathematical physics analysis derives critical ranges of parameters, which inlcude a vehicle having a mass of about 3,000,000 Kg., a length of about 180 m and 5 m dia.; an acceleration of about 8 g's during its travel within 1000 km of a vacuum tube parallel to Earth's surface to a velocity of about 12 km/sec., the vehicle exiting from the tube into the atmosphere at an angle of about 3.degree. and an elevation of about 3 km at a maximum deceleration of about 8 g's


Citazione:

Non so tu, ma io i libri che ho letto li ho pagati


Un laureato che non é mai stato in biblioteca ?

Citazione:

mc, il tuo punto di vista sembra quello di chi vuole avere gratis quello che gli comoda, pensa un po'...


Lo stesso punto di vista di qualche miliardo di individui....

EDIT: franc8

Citazione:

mmmmm...(già!)
breve spunto: Il concetto di "costo marginale" vi dice niente...?


No , cosa intendi dire ?
_________________
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 20/6/2007 18:52
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Secondo la logica di mercato dove é più conveniente prendere il prodotto x ?

Furbacchione... la logica di mercato prevede che ci sia incontro di domanda ed offerta, prima di stabilire dove andare a comprare. Per cui se x costa zero perché viene offerto a zero è una cosa, se x costa zero perché glielo soffi da sotto il naso a chi lo produce, si chiama furto, a casa mia.


Citazione:
Giorgio ho semplicemente applicato il tuo ragionamento

No, non hai applicato il mio ragionamento, cristodundio. Non l'hai proprio capito, il mio ragionamento. Tu leggi gratis i miei articoli perché io ho deciso di pubblicarli gratis. Se io decido di scrivere a pagamento, sei libero di non leggere, ma non di leggerli gratis. Se poi non li leggesse nessuno, sono solo cazzi miei, ma tu non hai il diritto di prenderli e leggerli a gratis senza il mio consenso.
Madonna benedetta, non mi pare tanto difficile come ragionamento.


Citazione:
Stiamo parlando di arte , non di lavoro , se per te é la stessa cosa il problema é tuo , forse si sono fuse insieme le sinapsi dei due termini

Ah sì? Quindi come la definiamo l'arte? Se io vivo facendo lo scultore, come si decide se le mie opere siano arte o no? Facciamo la leggina apposita?


Citazione:
Si chiama brevetto infatti....

Ah ottimo: quindi brevetto e copyright sono la stessa cosa, non è vero? Molto bene, è tutto molto bello.


Citazione:
Un laureato che non é mai stato in biblioteca?

C'ho passato mesi, eppure non uno dei libri che ho letto in biblioteca è sulla mia libreria. Come mai?


Citazione:
Lo stesso punto di vista di qualche miliardo di individui....

Fortunatamente in questo caso non si applicano i principi democratici.


Citazione:
Il tuo discorso e' funzionale a questo scopo... il tuo discorso e' pari a quei maiali che vogliono arrivare a vendere l'acqua quella del pianeta di tutti:
Scommetto che non ci vedi niente di male.

Certo, è ovvio. Manteniamo la produzione e lavorazione dell'acqua in mano pubblica, così i capitalisti cattivi non metteranno il brevetto sulla produzione e lavorazione dell'acqua. Molto intelligente e previdente...
Inviato il: 20/6/2007 20:03
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#220
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Certo, è ovvio. Manteniamo la produzione e lavorazione dell'acqua in mano pubblica, così i capitalisti cattivi non metteranno il brevetto sulla produzione e lavorazione dell'acqua. Molto intelligente e previdente...

E senza nessun dubbio meglio il pubblico... perche' essendo cariche politiche hanno bisogno di consensi e di non fare azioni impopolari... e possono essere sovvertiti molto piu' facilmente.

Citazione:
C'ho passato mesi, eppure non uno dei libri che ho letto in biblioteca è sulla mia libreria. Come mai?

Mai una fotocopia? ...minchia, chiamo mio zio prete e inizio la pratica di canonizzazione...!

...vedo, comunque, che non vuoi discutere con me e allora mi ritiro in "lettura" (quello che dovevo di' l'ho detto...).

mc
Inviato il: 21/6/2007 10:22
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  •  Pausania
      Pausania
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#221
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Citazione:
E senza nessun dubbio meglio il pubblico...

Certo. Ecco, mi spiegheresti in cosa consiste esattamente la produzione e la lavorazione dell'acqua? Cioè, come fa il privato a passare dalle materie prime o dal semilavorato al prodotto finale, l'acqua? O come fa il pubblico a fare una cosa del genere? Tanto per sapere...

Citazione:
erche' essendo cariche politiche hanno bisogno di consensi e di non fare azioni impopolari...


Tipo così?




Citazione:
e possono essere sovvertiti molto piu' facilmente.


Tipo così?

Inviato il: 21/6/2007 10:38
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#222
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E senza nessun dubbio meglio il pubblico...

E meglio per quanto riguarda la politica dei prezzi e della gestione in delega delle strutture pubbliche.
Il prezzo e' vincolato al consenso da una parte, e al profitto dall'altra.
Ti devo specificare meglio a cosa mi riferisco?

...

Certo anche cosi'... come nella foto:
Non starai mica dicendo che il privato eviterebbe tali situazioni, vero?
Comunque, se ti sembra pertinente con la discussione, a me no...

Il cavallo di battaglia dei privati che vogliono l'acqua, o dei corrotti che gliela vogliono dare, e' che il costo italiano dell'acqua e' uno dei piu' bassi in Europa... e fino a qualche anno fa era in prevalenza pubblico...
La tendenza al rialzo e' arrivata con le privatizzazioni del servizio in alcune regioni e provincie (in toscana e lazio le proteste piu' clamorose)... Se poi dai un occhiata a quello che e' successo qualche tempo fa in sudamerica, qui, o in Italia.

mc
Inviato il: 21/6/2007 12:10
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  •  franco8
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#223
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-citazione-

mmmmm...(già!)
breve spunto: Il concetto di "costo marginale" vi dice niente...?

No , cosa intendi dire ?


In generale, il costo marginale esprime, a ogni livello della produzione, tutti i costi aggiuntivi necessari a produrre un'unità supplementare di prodotto
(http://it.wikipedia.org/wiki/Costo_marginale)

Intendevo darti ragione almeno in parte ragione quando dicevi:

"Visto che sono già pagate da qualcuno é ovvio che siano gratis per gli altri...."

Non vorrei entrare nella "accesa" polemica...
Però, se ci pensiamo un'attimo...
si dice che se mi metto a copiare o a fotografare la Gioconda (per fare un esempio) senza il permesso dell'autore (anzi del "detentore del diritto d'autore".. che può anche aver "comprato" tale diritto) io "rubi"...
Si dice allora che io rubo... perché non pago un giusto prezzo a coprire il costo: il lavoro. la fatica ecc...
Se questo è il punto... Qual'è questo costo, allora?

Se il discorso fosse puramente economico... se il costo della copia è pressocché nullo... perché mai dovrei pagare un prezzo?
(Se, poniamo il caso alla decimillesima copia dell'opera - qualunque essa sia - sono stati ripagati tutti i costi compresi margini e profitti vari... - cosa giustifica un prezzo per la decimila e una?! )
Può essere un "premio" (?) ... Un investire su una successiva opera (?) ....
Dite voi, non lo so, ma mi sembra difficile inquadrare quel prezzo come elemento per ripagare il lavoro dell'auotore...

Sempre parlando teoricamente, soprattutto non vedo secondo quale logica l'autore o chi per lui dovrebbe esigere un pagamento per ogni copia o "visione" ... visto che questo pagamento non corrisponde a nessun "lavoro" o costo (ovvero ad un costo che non è dipendente dal numero di copie)... E' vero esiste un limite temporale esiste, ma non c'è limite di copie ...

(P.S. non si può pretendere il "tutto gratis"...
Ma sul richiedere che il prezzo richiesto sia giustificato dagli effettivi costi non ci vedrei nulla di male.. Altrimenti mi suona tanto di "tassa, imposta e simili"... E suonerebbe francamente strano trovar Pausania a difendere le tasse!
_________________
.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Inviato il: 21/6/2007 13:21
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#224
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Ecco, mi spiegheresti in cosa consiste esattamente la produzione e la lavorazione dell'acqua? Cioè, come fa il privato a passare dalle materie prime o dal semilavorato al prodotto finale, l'acqua? O come fa il pubblico a fare una cosa del genere? Tanto per sapere...

Certo che si.... tu mi spieghi, prima pero', a cosa servirebbe per la discussione (o hai un asso nella manica...e non vuoi rovinarti la sorpresa... )?

...aaaahhhhh!... Internet... p2p ... rete ... rete idrica...
Quante ne sai??

mc
Inviato il: 21/6/2007 13:25
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  •  Pausania
      Pausania
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#225
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tu mi spieghi, prima pero', a cosa servirebbe per la discussione

A me lo chiedi? Hai tirato fuori tu la questione dell'acqua in vendita, accostandomi a non meglio precisati maiali.
Inviato il: 21/6/2007 13:34
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#226
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Si dice allora che io rubo... perché non pago un giusto prezzo a coprire il costo: il lavoro. la fatica ecc...
Se questo è il punto... Qual'è questo costo, allora?


Il costo avrà ben il diritto di deciderlo l'artista, o no?
Un panettiere può anche decidere di far pagare il pane 1000 euro al chilo, se poi non trova acquirenti sono fatti suoi.
Inoltre, come fai a calcolare qual è il giusto prezzo della Gioconda? A parte il tempo necessario per dipingerla, che non è poco, ci sono gli anni di lavoro necessari per arrivare ad una simile perfezione tecnica, come li calcoli? Solo l'artista può deciderlo.

Ma sul richiedere che il prezzo richiesto sia giustificato dagli effettivi costi non ci vedrei nulla di male.. Altrimenti mi suona tanto di "tassa, imposta e simili"

Nessuno ti obbliga, armi in pugno, a comprare la Gioconda.
Tra l'altro, non capisco proprio la storia della cultura che dev'essere fornita "a gratis" dallo stato: intanto, a gratis non sarebbe perché sempre soldi nostri sono, secondo, ci fornisca piuttosto vitto e alloggio a tutti, ché la cultura non si mangia né ripara dalla pioggia.
Inviato il: 21/6/2007 14:02
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#227
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"Accostare ai maiali e accostare ai discorsi da maiale":
Grammaticalmente sei insuperabile, ma in analisi logica te la cavi altrettanto bene? ...

Anche tu mi hai parlato di pagnotta o pane, ma non ti ho mica chiesto le fasi di lavorazione della farina, dello smistamento e il dosaggio del lievito a seconda del pane, e della trasformazione in prodotto finale... ...

La mia era una similitudine con il tuoi discorsi di "guadagno di massa dalla vendita di cultura" ( o arte) ... Cultura = diritto ... Acqua = diritto ... se vuoi farmi pagare per il diritto a vivere (meglio nel caso della cultura), chi non ha i soldi puo' anche morire (vivere peggio nel caso della cultura)...

Pertinente, abbastanza, direi... ma mi posso sbagliare...

mc
Inviato il: 21/6/2007 14:14
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#228
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Nessuno ti obbliga, armi in pugno, a comprare la Gioconda.
Tra l'altro, non capisco proprio la storia della cultura che dev'essere fornita "a gratis" dallo stato: intanto, a gratis non sarebbe perché sempre soldi nostri sono, secondo, ci fornisca piuttosto vitto e alloggio a tutti, ché la cultura non si mangia né ripara dalla pioggia.


Propongo di chiedere a Mazzucco o chi si cura della parte tecnica del sito di inserire un tool che sostituisca la parola "Stato" con un qualsiasi diversa, anche nel significato, non importa, da ogni 3d, forum, news del sito.
Gli proporro', nell'intento di convincerlo, un recente documento-statistica che vede circa lo 0,1 % delle utenze di LC, appena dopo aver letto la suddetta parola, perde... la bussola...


Pax: era un discorso piu' articolato... ...e lo stato non era la sola ipotesi... anzi... e nemmeno l'unico discorso...

mc
Inviato il: 21/6/2007 14:27
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#229
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Gli proporro', nell'intento di convincerlo, un recente documento-statistica che vede circa lo 0,1 % delle utenze di LC, appena dopo aver letto la suddetta parola, perde... la bussola...

Ti pregherei di evitare provocazioni e flame.

era un discorso piu' articolato... ...e lo stato non era la sola ipotesi... anzi... e nemmeno l'unico discorso...

Certo, c'erano anche gli "sponsor"... ma non hai spiegato come dovrebbe funzionare il sistema. Non nego che sarebbe bello trovare qualcuno che paghi per tutta la cultura che mi va di "consumare", ma mi pare niente più di un sogno: se hai un'idea precisa di come potrebbe diventare realtà – possibilmente evitando l'uso della coercizione – esprimila pure, sono molto curioso.

In ogni caso, quando dici che "la cultura deve essere gratuita", esprimi un tuo personale punto di vista, rispettabilissimo finché non pretendi di ritenerlo valido per tutti: nessuno ha il diritto di andare a dire a qualcun altro quanto dovrebbe far pagare il frutto del suo lavoro, e neanche come dovrebbe spendere i suoi soldi.
Inviato il: 21/6/2007 14:55
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#230
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Citazione:
ma mi pare niente più di un sogno: se hai un'idea precisa di come potrebbe diventare realtà


Credo di averla.
Infatti l'ispirazione e' data proprio da un osservazione dei cambiamenti avvenuti in alcuni ambiti sociali, in questi ultimi anni.

Ed ho fatto alcuni esempi (grazie ad Iceman : circa uno ogni post...!!! )
Tra l'altro, nulla di nuovo concettualmente rispetto a cio' che succedeva in passato (e che succede attualmente...).

Citazione:
In ogni caso, quando dici che "la cultura deve essere gratuita", esprimi un tuo personale punto di vista, rispettabilissimo finché non pretendi di ritenerlo valido per tutti: nessuno ha il diritto di andare a dire a qualcun altro quanto dovrebbe far pagare il frutto del suo lavoro, e neanche come dovrebbe spendere i suoi soldi.

Certo che e' una mia opinione, proprio cio' che mi premeva chiarire quando cercavo di farlo notare ad altri riguardo le loro ipotesi...

Citazione:
Ti pregherei di evitare provocazioni e flame.

EHehheh... un po' tardi... ... ma tanto siamo nel limite del civile... non ti preoccupare: ci sono le provocazioni ma anche gli argomenti...

mc
Inviato il: 21/6/2007 15:14
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  •  franco8
      franco8
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#231
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Citazione:

Inoltre, come fai a calcolare qual è il giusto prezzo della Gioconda?

Ma io non mi proponevo affatto di calcolare il giusto prezzo della Gioconda... mi ponevo il dubbio se il prezzo di una copia della Gioconda avesse veramente a che fare (e quanto) con il prezzo (o il costo o il valore ecc.. ) della Gioconda originale.
Non so... ma mi pare un dubbio lecito...
....

Citazione:

Solo l'artista può deciderlo.

Sì, forse. Ma la mia impressione è che decisione ha poco il più delle volte ciò ha poco o nulla a che fare con "gli anni di lavoro" (mi astengo dal dire se sia giusto o meno)... (Anzi mi pare anche naturale che a volte il valore e la fortuna di un opera non sia alla fatica impiegata... Non esiste cioè un legame "matematico" così stretto)
(Ovvero: dì pure che il prezzo lo decide o devedeciderlo l'artista.. ma il paragone con il panettiere per me non regge proprio...)

Citazione:

Tra l'altro, non capisco proprio la storia della cultura che dev'essere fornita "a gratis" dallo stato: intanto, a gratis non sarebbe perché sempre soldi nostri sono, secondo, ci fornisca piuttosto vitto e alloggio a tutti, ché la cultura non si mangia né ripara dalla pioggia.

No, no... Veramente non intendevo che "la cultura che dev'essere fornita "a gratis" dallo stato", ( mc!...non v'agitate!..), dicevo che sul richiedere che il prezzo richiesto sia giustificato dagli effettivi costi non ci vedrei nulla di male
in altre parole: chi l'ha detto che tutte le copie devono avere lo stesso prezzo?
Poniamo il caso che con la vendita delle prime diecimila copie ti sei ripagato di tutto quanto.... Le successive, non so se è giusto o no che tu le faccia pagare... non era questo il punto... , ma, certamente) non servono certo a ripagare i costi ( Ammesso che ti sei ripagato con le prime diecimila... non mi puoi venire a dire che servono per ripagare il lavoro...)
(che siano diecimila o centomila ... fai tu... Poi può anche essere che non arrivi a coprirli i costi... ma questo numero potrebbe esistere, diverso da caso a caso)

Quindi, anche ammesso che sia tu l'unico autorizzato a decidere il prezzo della copia numero 10.001... e pure essendo io non obbligato da nessuno a comprarti quella copia... mi pare comunque difficile sostenere che quel prezzo che mi chiedi serva (sempre) a coprire dei costi (di quell'opera)...

.....
Comunque, come dicevo, non voglio entrare in polemica, ma mi sembra che dei problemi ci siano... (con la "proprietà", "arte", "lavoro"...)
In pratica, forse, il succo del problema del "copyright" è che questo "diritto di copia" si pone come "proprietà dell'immagine - o della forma"...
Quando un'altro possiede la copia, quindi, è come se l'autore rimanesse proprietario della "forma".. che però è una proprietà (nel senso di caratteristica) di un oggetto (la copia) che non possiede l'autore ma l'altro...
Insomma.. davvero non ho risposte... poi forse mi sbaglio... ma mi sfugge come si fa a possedere qualcosa di immateriale... e di conseguenza come si fa a "rubarla". (Vi ho già ricordato le definizioni di "furto", "crimine" e "reato"... Ma, ciascuno fa come crede e in questo caso non c'è problema.. Ogni riferimento ad Iceman è puramente voluto..)
Un conto è "possedere" un opera d'arte come "oggetto"... diporre a piacimento... (o, anche, impedirne la copia o la fotografia) altro conto è "possedere" tutte le copie possibili...
Boh
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Inviato il: 21/6/2007 15:23
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  •  Pausania
      Pausania
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
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Anche tu mi hai parlato di pagnotta o pane, ma non ti ho mica chiesto le fasi di lavorazione della farina, dello smistamento e il dosaggio del lievito a seconda del pane, e della trasformazione in prodotto finale...

C'è una differenza però, furbone: per il pane queste cose ci sono, per l'acqua no, visto che esiste in natura così com'è. Quindi vorrei capire a cosa ti riferisci quando tiri fuori il magico argomento dell'acqua a pagamento.


Citazione:
La mia era una similitudine con il tuoi discorsi di "guadagno di massa dalla vendita di cultura" (o arte)

Cosa sarebbe, di grazia, un "guadagno di massa"?


Citazione:
Cultura = diritto

Quindi la cultura è un diritto... mmmm


Citazione:
Acqua = diritto

L'acqua è dunque un diritto...

Ebbene, l'acqua e la cultura, secondo te, sono la stessa cosa e pertengono allo stesso ambito. Sono dei diritti, cioè delle cose che ti spettano per legge. Ordunque vi sarà qualcuno che è obbligato a fornirti l'acqua e la cultura. Quindi magicamente l'acqua e la cultura diventano un servizio erogato da chi è obbligato a fornirtele. In pratica hai appena affidato la detenzione di acqua e cultura ad una entità superiore, perdendone il controllo.

Allo stesso modo del diritto alla libertà personale, che è tale finché lo Stato che lo deve garantire ha deciso che ce l'hai, dopodiché te lo toglie quando vuole (ovviamente, perché la libertà personale non è tua, è un diritto, cioè un espediente giuridico che te la toglie).

Stessa cosa per la proprietà che, essendo un diritto e non tua, è in mano a chi ti eroga questo diritto, sempre lo Stato, e te la può togliere quando gli pare.

Complimenti, hai appena reso l'acqua un servizio, cioè l'hai scippata ai cittadini per affidarla ad un soggetto che le erogherà a suo piacimento.


Citazione:
se vuoi farmi pagare per il diritto a vivere (meglio nel caso della cultura), chi non ha i soldi puo' anche morire (vivere peggio nel caso della cultura)

Ah certo, perché vivere è un diritto, come no?
Inviato il: 21/6/2007 15:42
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#233
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Ed ho fatto alcuni esempi (grazie ad Iceman : circa uno ogni post...!!! )

Ma gli esempi spiegavano solo come funziona una sponsorizzazione, non come potrebbe essere coperto il costo della cultura in generale. C'è una bella differenza.

Certo che e' una mia opinione, proprio cio' che mi premeva chiarire quando cercavo di farlo notare ad altri riguardo le loro ipotesi...

Non hai capito: il problema è che la tua opinione comprende il verbo dovere, che a sua volta implica per qualcuno un'imposizione.
_______________________


Ma io non mi proponevo affatto di calcolare il giusto prezzo della Gioconda... mi ponevo il dubbio se il prezzo di una copia della Gioconda avesse veramente a che fare (e quanto) con il prezzo (o il costo o il valore ecc.. ) della Gioconda originale.

Nel caso in questione, direi che le riproduzioni della Gioconda si possono trovare a prezzi piuttosto contenuti, comunque il prezzo, alla fin fine, lo decide chi compra, sempre che chi vende voglia vendere.

Ma la mia impressione è che decisione ha poco il più delle volte ciò ha poco o nulla a che fare con "gli anni di lavoro" (mi astengo dal dire se sia giusto o meno)...

Diciamo che è più facile che tu sia disposto a spendere una certa cifra per il quadro di un artista con centinaia di opere alle sue spalle che per quello di uno studente delle Belle Arti. Poi ci sono sempre le eccezioni. Ma se l'artista ha il diritto di chiedere il prezzo che vuole, tu sei ben libero di valutarlo incongruo e non comprare.

se mettiamo con la vendita delle prime diecimila copie ti sei ripagato di tutto quanto...

Ancora! E chi lo sa se si è ripagato? Lo sai tu?

Quindi, anche ammesso che sia tu l'unico autorizzato a decidere il prezzo della copia numero 10.001... e pure essendo io non obbligato da nessuno a comprarti quella copia... mi pare comunque difficile sostenere che quel prezzo che mi chiedi serva (sempre) a coprire dei costi (di quell'opera)...

Quindi per te quella particolare opera non vale la cifra richiesta, quindi non la consideri un acquisto fondamentale per la tua formazione culturale, quindi non la compri. Dov'è il problema?

In pratica, forse, il succo del problema del "copyright" è che questo "diritto di copia" si pone come "proprietà dell'immagine - o della forma"...

Prima la forma "Gioconda" non c'era, poi è arrivato Leonardo e l'ha creata. Sarà sua o no?
Prima la tua casa non c'era, poi sei arrivato tu e l'hai costruita. Avrai o no il diritto di decidere se venderla e a che prezzo?

Quando un'altro possiede la copia, quindi, è come se l'autore rimanesse proprietario della "forma".. che però è una proprietà (nel senso di caratteristica) di un oggetto (la copia) che non possiede l'autore ma l'altro...

Nel caso dei quadri è in un certo senso vero, infatti le riporduzioni costano immensamente meno degli originali: tutti possono appendersi in tinello i girasoli di Van Gogh, ma pochissimi possono permettersi l'originale. Con la musica e i film la questione è un po' diversa, perché non esiste un "originale" come in pittura. Vai al museo, vedi un quadro, ti piace, ne acquisti una riproduzione: il valore dell'originale non cambia e l'artista ha il suo guadagno. È però un oggetto. Se tu invece ti scarichi un LP, è chiaro che non andrai successivamente a comprarlo, c'è quindi un mancato guadagno: proprio per quello mc ipotizza diversi sistemi di finanziamento, solo che non ho ancora capito come dovrebbero funzionare.

altro conto è "possedere" tutte le copie possibili...

Se io disegno un'illustrazione per una rivista e me la ritrovo pubblicata anche da altre parti senza il mio consenso è chiaramente un furto: chi l'ha usata infatti ha riempito a gratis uno spazio per cui avrebbe dovuto pagare me o qualcun altro. Non mi pare un concetto difficile.
Inviato il: 21/6/2007 15:50
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#234
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Pax!?
"Secondo me, la cultura dovrebbe (o deve) essere gratuita".
E' una opinione non una forzatura...


Citazione:
Ma gli esempi spiegavano solo come funziona una sponsorizzazione, non come potrebbe essere coperto il costo della cultura in generale. C'è una bella differenza.

Un po' di tutto, cio' di cui s'e' parlato... (nei miei esempi).
Tranne che reperendo fondi direttamente dai fruitori in cambio di "cultura".
Il mio intento e' quello di permettere la divulgazione capillare, fino ad arrivare anche agli individui che non han soldi per pagarsela la cultura. Cosa che e' funzionale ad un accrescimento del livello di civilta' delle popolazioni ed un conseguente miglioramento delle condizioni della vita.

Sembra di aver bestemmiato in chiesa (eppure non avevo ancora nominato la parola, tu sai quale... ).

mc
Inviato il: 21/6/2007 16:02
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#235
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Citazione:
Ebbene, l'acqua e la cultura, secondo te, sono la stessa cosa e pertengono allo stesso ambito. Sono dei diritti, cioè delle cose che ti spettano per legge. Ordunque vi sarà qualcuno che è obbligato a fornirti l'acqua e la cultura. Quindi magicamente l'acqua e la cultura diventano un servizio erogato da chi è obbligato a fornirtele. In pratica hai appena affidato la detenzione di acqua e cultura ad una entità superiore, perdendone il controllo.

Che ne ha il controllo grazie al mio consenso. Ed il mio consenso e' direttamente pesato sul tipo di controllo che ne fa.

Citazione:
Complimenti, hai appena reso l'acqua un servizio, cioè l'hai scippata ai cittadini per affidarla ad un soggetto che le erogherà a suo piacimento.

E tu, ti sei fatto il film del tuo rancore verso le istituzioni. Ma che cazzo significa?

Bevo l'acqua e la pago ancora sufficientemente poco:
-il servizio e' pubblico.
-le infrastrutture
-mi offre manutenzione compresa nel prezzo
-mi offre controllo delle acque
Ed e' quello prospettavo nel "rendere l'acqua un servizio, cioè l'hai scippata ai cittadini per affidarla ad un soggetto che le erogherà a suo piacimento".

A Berlino non hai l'acqua?
In Italia nemmeno?
Usi aziende private e ti trovi bene? Usi il pubblico e' ti trovi male?
Fammi capire...

Io uso il pubblico e per quanto riguarda l'acqua mi trovo alla grande (cioe' tutto mediamente bene... forse, di piu' c'e' solo che mi paghino per bere...).
Il tuo criticismo e' mal diretto, a mio avviso.
Non solo: come mai non ti spertichi a fare esempi di quanto sia meglio la gestione privata di beni fondamentali per l'uomo?
Non ce n'e'?

E per la cronaca dire "rendere l'acqua un servizio, cioè l'hai scippata ai cittadini per affidarla ad un soggetto che le erogherà a suo piacimento" e' parlare della gestione privata, sul, quale grazie ad illusi come qualcuno, non si e' tenuti a poter intervenire :
guai a chi infrange le regole del Libero Mercato.

Con il pubblico e' attualmente la cosa migliore... certo in una nazione nominalmente dittatoriale (non in una repubblica come la nostra fondata sulla menzogna) sarebbe un discorso differente... ma, come dire: "se mia nonna avesse avuto le ruote, sarebbe stata 'na Ferrari".
Se il governo locale che gestisce le aziende idriche mi fa cagare o e' troppo caro, il modo di farsi sentire e' piu' efficace.

Citazione:
Ah certo, perché vivere è un diritto, come no?


Quando parlo di mie opinioni, parlo sopratutto del come dovrebbe essere la realta', perche' sono ipotesi di cambiamento.
Per quanto riguarda la vita, quindi, non plasmo le mie opinioni sul come gli altri pretendano di intendere la vita, ma su cio' che io credo sia.

mc
Inviato il: 21/6/2007 16:29
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#236
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"Secondo me, la cultura dovrebbe (o deve) essere gratuita".
E' una opinione non una forzatura...


Non ci capiamo: l'imposizione sta nel fatto che, se la cultura deve essere gratuita (perché poi non lo capisco, ma andiamo avanti), necessariamente qualcuno – gli sponsor, diciamo – la deve pagare. Altra cosa è dire: "sarebbe bello che la cultura fosse gratuita", e sperare che si trovi qualcuno disposto a pagarla.

Il mio intento e' quello di permettere la divulgazione capillare, fino ad arrivare anche agli individui che non han soldi per pagarsela la cultura. Cosa che e' funzionale ad un accrescimento del livello di civilta' delle popolazioni ed un conseguente miglioramento delle condizioni della vita.

Intento lodevole e condivisibile, ma come dovrebbe funzionare?
Nei tuoi esempi c'è solo il concetto di sponsorizzazione, che non garantisce il risultato prefisso.
A meno, appunto, di obbligare gli "sponsor" (quali?) a pagare (chi e quanto?).
Inviato il: 21/6/2007 16:32
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  •  franco8
      franco8
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#237
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se mettiamo con la vendita delle prime diecimila copie ti sei ripagato di tutto quanto...

Ancora! E chi lo sa se si è ripagato? Lo sai tu?

Visto che viviamo in un mondo finito...
Anche se non so quando si ripagherà, so per certo che ad un certo punto si ripagherà.
Non mi pare un concetto difficile.
Citazione:

..quindi non la compri. Dov'è il problema?

Nessun problema... Solo una certa incoerenza se il discorso fosse "non è gratis perché è costato lavoro produrlo...!" quando invece il discorso è diverso: "non è gratis perché il prezzo lo faccio io!"...

Citazione:

Se tu invece ti scarichi un LP, è chiaro che non andrai successivamente a comprarlo, c'è quindi un mancato guadagno

E' questo che contesto. O comunque ciò non è affatto vero in assoluto. Perchè (ovviamente ciò varia da LP ad LP) ma probabilemte non saresti andato a comprarlo comunque. E in generale privare di un eventuale e ipotetico "mancato guadagno" ( intendendo la cosa in senso ampio) è cosa del tutto diversa rispetto a "furto"... (come dicevo tempo fa in una risposta ad Iceman). (ciò non toglie che la cosa possa essere classificata in certi casi come "reato", ovviamente).

Citazione:

Prima la forma "Gioconda" non c'era, poi è arrivato Leonardo e l'ha creata. Sarà sua o no?
Prima la tua casa non c'era, poi sei arrivato tu e l'hai costruita. Avrai o no il diritto di decidere se venderla e a che prezzo?

Citazione:

Se io disegno un'illustrazione per una rivista e me la ritrovo pubblicata anche da altre parti senza il mio consenso è chiaramente un furto: chi l'ha usata infatti ha riempito a gratis uno spazio per cui avrebbe dovuto pagare me o qualcun altro. Non mi pare un concetto difficile.

Boh! Ci sarà una differenza tra il vendere la casa e vendere le foto o i progetti della casa. No?

Se mi compro la riproduzione della Gioconda... non posso farci forse tutte le foto che voglio?
Anche in termini "pratici", ad esempio: i problemi che posso avere per difendere la proprietà della mia casa o della ia macchina sono senz'altro di altra natura rispetto a quelli che posso incotrare nell'impedire a tutti di fotografare (o anche solo di guardare, a questo punto) casa mia...
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#238
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Anche se non so quando si ripagherà, so per certo che ad un certo punto si ripagherà.

Appunto: non sai quando si ripagherà.

Solo una certa incoerenza se il discorso fosse "non è gratis perché è costato lavoro produrlo...!" quando invece il discorso è diverso: "non è gratis perché il prezzo lo faccio io!"...

Non vedo alcuna incoerenza né contraddizione: produrre un qualsiasi oggetto ti costa lavoro (e non solo), il prezzo lo decidi tu, così come puoi decidere se regalarlo e a chi.

O comunque ciò non è affatto vero in assoluto. Perchè (ovviamente ciò varia da LP ad LP) ma probabilemte non saresti andato a comprarlo comunque.

Se non fossi comunque andato a comprarlo, significa che non lo considero importante relativamente a ciò che io considero cultura. Oppure che la mia situazione economica non mi consente spese al di là del puro sostentamento, ma a quel punto sarebbero ben altre le mie precedenze. Cosa me ne faccio di tutta la musica del mondo se non ho un tetto sotto cui dormire o qualcosa da mettere nello stomaco: in tal senso dicevo che, se ha un senso aspettarsi dallo stato la cultura a gratis, ne ha molto di più aspettarsi un piatto di zuppa a pranzo e cena e un alloggio.

Boh! Ci sarà una differenza tra il vendere la casa e vendere le foto o i progetti della casa. No?

Certo: solo che nel caso della Gioconda, i disegni sono la casa.

Se mi compro la riproduzione della Gioconda... non posso farci forse tutte le foto che voglio?

C'è differenza tra una foto e una riproduzione. Spiegati meglio.
Inviato il: 21/6/2007 17:35
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  •  Fabrizio70
      Fabrizio70
Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#239
Sono certo di non sapere
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Citazione:
C'ho passato mesi


NdF:in biblioteca a leggere gratis

Coro:

Scroccone
Scroccone
Scroccone
........




Il bello di questo thread é che in realtà entrambe le parti hanno ragione (tranne Iceman)

1) In primis non stiamo parlando di furto , non vado a prendermi i master dell'opera , quello é furto , qui si parla di plagio o contraffazione,nei paesi mussulmani mica ti tagliano una mano per una copia

Possiamo notare dalla "parte avversa" l'utilizzo di termini fuori luogo , come i media chiamano "terroristi" persone che non lo sono....

2) Tra poco (spero) questo thread non avrà ragione d'esistere.....

Da Wiki

Citazione:

Nel mese di aprile 2007 il Parlamento europeo ha votato, in seduta plenaria la relazione che accoglie la proposta della Commissione in tema di una nuova direttiva europea, mirante in particolare a introdurre norme più severe ed armonizzate in materia di tutela penale delle violazioni del diritto d'autore. Con uno degli emendamenti proposti si è però anche introdotto un regime ricalcato sostanzialmente proprio sul fair use: le riproduzioni in copie o su supporto audio o con qualsiasi altro mezzo, eseguite a fini di critica, recensione, informazione, insegnamento (compresa la produzione di copie multiple per l'uso in classe), studio o ricerca, «non devono essere qualificate come reato».


Visto che alla parte avversa gli piace giocare con i termini , quale uso oggi ?
Ah si , devo studiare un pò di musica


3) Cercando informazioni ho trovato questo articolo del codice civile , il 2582 , recita così......

Citazione:

Art. 2582 Ritiro dell'opera dal commercio
L'autore, qualora concorrano gravi ragioni morali, ha diritto di ritirare l'opera dal commercio, salvo l'obbligo di indennizzare coloro che hanno acquistato i diritti di riprodurre, diffondere, eseguire, rappresentare o mettere in commercio l'opera medesima.
Questo diritto è personale e intrasmissibile.


Sarei curioso di vederlo in azione in questo caso...

4) In questo file é spiegato in maniera semplice la situazione,utilizzare google per chi non può leggere i ppt

Ci eravamo dimenticati di una terza possibilità , il socialismo applicato....

5) Se vogliamo parlare di acqua pubblica o privata consiglierei di aprire un thread apposito , lavoro per ACEA Ato2 e conosco la situazione dall'interno....

Stanno per approvare una legge che al termine di queste concessioni trentennali l'acqua ritorni in mano pubblica , speriamo....

Citazione:

Certo. Ecco, mi spiegheresti in cosa consiste esattamente la produzione e la lavorazione dell'acqua? Cioè, come fa il privato a passare dalle materie prime o dal semilavorato al prodotto finale, l'acqua? O come fa il pubblico a fare una cosa del genere? Tanto per sapere...


Tanto per cominciare in Italia fino alla legge sulle liberalizzazioni il ciclo dell'acqua era in mano pubblica ed é composto da varie fasi:

1) La captazione
La raccolta dell'acqua può avvenire in vari modi ,a Roma la risorsa principale (ci sono varie fonti che alimentano la città , ma la maggior parte sono per usi limitati) sono le sorgenti del Peschiera ,nella provincia di Rieti ,ed utilizza come scorta le acque del lago di Bracciano.In questi ultimi tempi gli abitanti di Rieti stanno chiedendo un aumento dei prezzi per la concessione

2) La potabilizzazione
Questa fase non sempre é presente , e serve a far rientrare nei limiti di legge la qualità delle acque , ad esempio mentre dal Peschiera non é previsto alcun trattamento il lago di Bracciano ha un suo potabilizzatore.

3) La distribuzione
Effettuata tramite condotte , serbatoi e stazioni di pompaggio dipende in larga misura dalla differenza di quota e la distanza tra la sorgente ed il punto di distribuzione, a Roma le fontane di mostra (Trevi é una di queste) venivano posizionate al termine dell'acquedotto .

4) La raccolta
Una volta utilizzate o formatesi in seguito ad eventi meteorici le acque vengono canalizzate e convogliate tramite fognature e stazioni di sollevamento.

5)La depurazione
Prima di essere immesse nei corpi idrici ricettori le acque devono rientrare nei limiti di legge di alcuni parametri chimico-fisici per evitare danni all'ambiente,tra i più importanti sst (solidi sospesi totali) che indicano la quantità di materiale estraneo presente e COD (consumo ossigeno disciolto) per quantificare la presenza dei batteri,a seconda delle situazioni (vi sono varie tabelle) si aggiungono altri test.

Prima della creazione degli ATO (ambiti territoriali ottimali , corrispondenti grosso modo alla provincia) ognuna di queste fasi poteva essere seguita da un soggetto differente ,le ex-municipalizzate,ma ora con l'idea del ciclo integrato tutta la filiera viene gestita da un unico soggetto,una società per azioni che si aggiudica una pubblica gara in base all'offerta migliore per l'assegnazione della gestione per un periodo economicamente conveniente , di solito 30 anni , perché in realtà la proprietà dell'acqua e dei manufatti necessari alle varie fasi rimane del comune.
Forti di ciò molti dei comuni cercano di ostacolare l'integrazione degli ATO per scopi vari e personali , solo in minima parte a favore della popolazione.
La tariffa dell'acqua non viene stabilita dal gestore , ma dall'ATO che é un organismo pubblico , il gestore può solo "richiedere" aumenti in base ai risultati ottenuti ed agli investimenti effettuati.
Semplice no ?

P.S:Ammazza quanto scrivete
_________________
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Inviato il: 21/6/2007 18:07
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Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)
#240
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 19/5/2004
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Citazione:
Altra cosa è dire: "sarebbe bello che la cultura fosse gratuita", e sperare che si trovi qualcuno disposto a pagarla.

Si, quello.
Dopotutto se l'artista perde gli introiti non e' perche' la gente non paga, ma e' perche' la gente paga altri (non gli artisti) che permettono di scambiarsi i prodotti p2p: perche' chi non ha soldi dovrebbe o rifiutare la connessione alla rete, o la cultura da comprare?

Il "deve" e' sempre stato inteso come e' conveniente per chi paga, finanziare la cultura... proprio come in passato... non come "ci vuole una legge che forzi" gli sponsor a pagare.

Citazione:
Nei tuoi esempi c'è solo il concetto di sponsorizzazione, che non garantisce il risultato prefisso.
A meno, appunto, di obbligare gli "sponsor" (quali?) a pagare (chi e quanto?).

Perche' non dovrebbe garantirlo?
E comunque, si parla di tipologie di raccolta finanziamenti che possono andare dall'offerta libera, allo scambio, alla promozione, all'esclusiva.
Quali? dovrebbe trovarseli l'artista, fondamentalmente... ma con una gestione di questo tipo, una volta a regime (nel senso una volta avviate queste modalita' diffusamente), gli sponsor potrebbero interessarsi di piu' alla produzione culturale senza dover essere prima contattati.

Prendi il calcio:
la raccolta e' fatta a tutto campo nel mondo degli sponsor:
dalla carta igienica fino alle banane 10 e lode. Dal Pubblico (mi pare che alcuni comuni siano entrati in partecipazione) fino alla raccolta di offerte dei tifosi.
Perche' non intraprendere una strada del genere?
I vantaggi sono reciproci, qualora il prodotto culturale-artistico sia degno di lode. L'importante e' poi la diffusione:
sia per l'artista che per lo sponsor (qualsiasi esso sia), e soprattutto, appunto, per le popolazioni raggiunte.

Non e' nulla di nuovo.

Forse di nuovo ci sarebbe che la "cultura diventerebbe un prodotto di massa" (non riferito alla qualita', ma alla diffusione).

mc
Inviato il: 21/6/2007 18:08
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