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Indice del forum Luogocomune
   Sezione Operativa 11 Settembre
  Progetto proiezione IG a Napoli

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  •  Tubo
      Tubo
Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#31
Dubito ormai di tutto
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* Din Don Dan, Din Don Dan*

Campane a festa!!!

Altro che assenza di campane...

Un conto è arrivare a rompere, un conto dire la propria su di una cosa, quando tra l'altro gli accordi per la proiezione erano già belli che fatti.!!

P.S. L'ultima "profezia" di Det.Conan si avvererà, eccome se si avvererà...bisogna solo sperare che ne conseguano i giusti risultati.

Ciao.
Inviato il: 16/11/2006 22:04
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  •  florizel
      florizel
Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#32
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 7/7/2005
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Tubo, stavamo in pensiero per non averti visto "girare" da queste parti già prima.

Ti ha ordinato il medico di andare a caccia di troll, definendo sistematicamente tali degli utenti che da tempo sono legati a Luogocomune?

"Dire la propria" è cosa ben diversa dall'accusare gli utenti di LC di boicottare le proiezioni, cerca di discernere, che non regge.
E vedi di darti una calmata, se è possibile.
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"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Inviato il: 16/11/2006 22:13
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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#33
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
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Citazione:
Senti,ma l'hai letta la novita' che ho portato prima o no?Mi sembra la cosa piu' importante scritta in questo thread,o sbaglio?


Sbagli alla grande. Le cose più importanti emerse in questo thread sono l'ammissione che per cinque anni GreatGig non aveva (come molti) sentito parlare delle bugie della versione ufficiale, pure in un ambiente che fa della critica all'amministrazione Bush il suo pane quotidiano.

La domanda che sorge spontanea è.. perchè?

A differenza di molti, però, GreatGig ha deciso di condividere questa nuova informazione utilizzando la struttura del circolo per proiettare il film (ha quei mezzi e giustamente li utilizza).

Ovviamente la cosa non è una “iniziativa del partito volta a fornire la verità del partito” ma anzi è una iniziativa di un gruppetto rivolta anche ai suoi “compagni” e che potrebbe essere un interessante punto di partenza per rispondere proprio a quella domanda.

Le prime risposte emerse sono

GreaGig
Citazione:
E' autoimposto, secondo me, nella misura in cui l'argomento 11 settembre non è stato oggetto di elaborazione tesa a definire una linea politica, a nessun livello, nè dirigenziale, nè di base (secondo la mia esperienza) E' stato argomento totalmente fuori agenda nei termini in cui lo si analizza in questo sito.
Del Pnac si parlava, dell'utilizzo dell'11/9 a fini di politca imperialista pure, delle menzogne del gruppo di potere della Casa Bianca a iosa. Ma non della possibilità (concreta) che quello che sapevamo tutti dell'11/9 (bin Laden, attentatori etc) fosse falso.


e Pausania
Citazione:
Perché a questo punto sono curioso, e mi viene il sospetto che l'antimperialismo sia una religione, un pensiero dogmatico che non necessità di dimostrazione alcuna, cioè non c'è bisogno di analizzare la realtà per criticare gli Stati Uniti, tanto sono cattivi a prescindere.


Sarebbe interessante conoscere, dopo la proiezione, anche l'opinione degli altri partecipanti (magari quelli “interni”)

Un altro argomento interessante lo ha posto sempre GreatGig


Citazione:
Se volete possiamo discutere qui degli argomenti più generali che avete sollevato sulla natura dei partiti, sulla militanza e quant'altro. Se la ritenete la sede opportuna. Certamente sarò ben lieto di discuterne dal vivo. Io ho le mie cose da dire ovviamente


e sulla contrapposizione base / vertice

Citazione:
Problema molto grave e che riguarda tutta la politica odierna, italiana e non.
Ma io parlo ancora per il mio partito: ho conosciuto di persona dirigenti come Migliore (iscritto al mio circolo peraltro), Russo Spena e altri, ci ho discusso. Ho l'illusione (direte voi) che in questa organizzazione ci sia la possibilità di deviare e magari invertire la deriva politicista, verticistica corrente. Di ridurre la distanza fra dirigenza e base. Esempi? Su acqua pubblica e Cpt il Prc ha cambiato opinione sulla base delle spinte del movimento.


Dopotutto si ripropone, in termini più semplici e diretti, l'annoso problema se sia possibile “migliorare il sistema dall'interno” oppure vi sia la condanna ad incanalarsi piano piano in un binario, che permette una certa libertà di movimento, ma rimane pur sempre un binario.

***

In tutto questo, DetConan, il tuo contributo è stato intervenire segnalando un nuovo politico che ha firmato il manifesto di Chiesa (e ci poteva stare) per poi ergerti eroicamente a difensore di GreatGig per proteggerlo dai cattivi del thread che l'avrebbero inevitabilmente lapidato.

Il tutto è poi degenerato in un inutile “batti e ribatti” (che cavolo c'entri Blondet poi..)

Che sia chiaro: la cosa finisce qui (e non parlo solo a DetConan).

La discussione era molto interessante.. cercate di non rovinarla.

Ashoka

P.S. DetConan hai annunciato + date di “ritiro” tu che Parisi sull'Iraq
Inviato il: 16/11/2006 22:17
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  •  Tubo
      Tubo
Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#34
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Inviato il: 16/11/2006 22:39
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  •  Tubo
      Tubo
Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#35
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Citazione:
P.S. DetConan hai annunciato + date di “ritiro” tu che Parisi sull'Iraq


Questa frase, assieme a due apocalittiche trovate di Max_Piano costituiscono la tripletta delle maggiori fonti di sane e gustosissime risate da quando sono nel bellissimo mondo di LC.

Ashoka, sei un grande!
Inviato il: 16/11/2006 22:42
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  •  florizel
      florizel
Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#36
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Citazione:
Del Wtc7, della cronologia di quella mattina, dei giudizi degli istruttori di volo sui dirottatori etc non sapevamo nulla. Nulla. E fino a prova contraria ritengo che, che so, Migliore o Bertinotti non avessero conoscenze migliori delle mie al riguardo.

Difatti, il ruolo di Bertinotti o di Migliore è quello di discutere di eventuali notizie, non di diffonderle.
E’ per questo che ho citato “Liberazione”, un organo informativo del prc, scritto da giornalisti inequivocabilmente a conoscenza di quanto già da anni circola in rete sull’11/9, e a cui molti lettori hanno anche scritto, a riguardo.
Immagino che un minimo di interscambio tra partito e organo informativo sia ancora vigente, o mi sbaglio?
Citazione:
Fammmi capire, pensi che io non mi sia mai chiesto nulla sull'11 settembre perchè sto in un partito? E gli altri 56 milioni 999 mila etc italiani?

La situazione di stupore che si è manifestata ad ogni proiezione di IG ti dà ragione. Quello che intendo dire è che non credo affatto che una classe dirigente strettamente istituzionalizzata non fosse a conoscenza dei “dubbi” sull’11/9, considerando anche che essi non sono stati espressi solo dalla società civile, ma anche da autorevoli personaggi, come Griffin, ad esempio, i cui scritti difficilmente sono ignorati.

Quello che dovrebbe farti riflettere, è proprio la rinuncia (o scelta programmata? O cambio di rotta strategico?) del prc, e dei partiti in generale, a cogliere ciò che avviene “dal basso”.
Che si salti un quotidiano nazionale, passi. Ma delle associazioni dei parenti delle vittime si sapeva già da un pezzo, dai quotidiani statunitensi, ad esempio.
Citazione:
Rigiro la domanda a te: quale credi che isa lo strumento per intervenire in maniera efficace sulla società, sui mezzi di comunicazione, sulle decisioni politiche, sulla cultura?

Per risponderti, devo necessariamente ribaltare il tuo punto di vista.
Non credo che qualcosa o qualcuno debba intervenire sulla società civile, è semmai il contrario.
Un’analisi più globale, ed approfondita con occhio disilluso, della storia della sinistra istituzionale mette in evidenza dei “cambi” di linea politica determinanti il suo ruolo di oggi, e la condizione di immobilismo a cui è stata condotta la società civile.
Mi spiego meglio (ci provo, il politichese mi urta): negli anni in cui il “partito” trainava le “masse”, quella determinata linea era funzionale all’intermediazione tra esse e le istituzioni, le quali erano l’approdo, e non il punto di partenza, come già prima aveva, con evidente fallacia, prospettato la rivoluzione sovietica.
Con il tempo, abbiamo assistito ad un graduale ed irreversibile arroccamento della sinistra su posizioni stataliste (non entro nei dettagli, seppur necessari, oltre che intuibili, perdonami) tali da ribaltare completamente le premesse politiche precedenti: il “partito” non era più il portavoce di quegli ideali, e l’elemento di congiunzione capace di veicolarli in ambito istituzionale, ma è passato a sua volta ad essere interlocutore istituzionale della società civile. Debitamente a distanza da essa.
Personalmente, la mia scelta anarchica scaturisce da una riflessione che prescinde e travalica la contingenza del “partito comunista italiano” e la sua storia. Semplicemente, credo che il “socialismo” sia solo, e NON necessariamente, un passaggio verso qualcosa di sempre dinamico, che deve necessariamente prescindere dall’idea di uno STATO. “Sociali” sono gli individui, non le istituzioni. E gli individui non sono SOLO “socialità”, ma anche altro. e che non sia necessario organizzarsi in un partito, per organizzare la propria e l'altrui esistenza.
Citazione:
Io credo che possano ancora essere le grandi strutture organizzate della società civile: partiti, sindacati, associazioni.

Certo, questo si è verificato anche durante la Rivoluzione anarchica di Spagna del 1936. Ma quelle organizzazioni erano un mezzo, non un fine.
Onestamente, possiamo considerare tali i partiti, i sindacati e le associazioni di oggi?
Citazione:
Non conosci il mio partito, la sua organizzazione. Ho esperienza per Napoli, che peraltro è la più grande federazione d'Italia.

Ci ho militato per circa 15 anni, tra vari “lascia e prendi”, e quello che vedo oggi è esattamente quello che già in molti temevamo. Se potessi, oggi, tornare indietro, ti giuro che non darei un’oncia della mia energia a quella gente.

Continuo dopo, con calma.
Ciao.
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Inviato il: 16/11/2006 23:26
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  •  florizel
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#37
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Inviato il: 16/11/2006 23:36
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  •  Det.Conan
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#38
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  •  Tubo
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#39
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Florizel, come al solito rigiri la realtà a seconda di come ti fa comodo.
Meno male che il post è li e lo possono vedere tutti.

No comment.

EDIT: Quello era il mio terzo tentativo di farti calmare e capire che la mia non era ( ne sara') bellicosità.
Non ne seguiranno altri.

Ooopps... ho controllato i pm: no pm from florizel...

tra le righe ora devono leggere veramente.
Inviato il: 16/11/2006 23:42
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#40
Ho qualche dubbio
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Miodio che casino
Annuncio ufficialmente che non desidero nessun tipo di "protezione", me la caverò da solo e dopotutto, non mi sento mica lapidato.

A floritzel:

Citazione:
E’ per questo che ho citato “Liberazione”, un organo informativo del prc, scritto da giornalisti inequivocabilmente a conoscenza di quanto già da anni circola in rete sull’11/9, e a cui molti lettori hanno anche scritto, a riguardo.
Immagino che un minimo di interscambio tra partito e organo informativo sia ancora vigente, o mi sbaglio?


Io sono un lettore del Manifesto, sono un militante un po' disobbediente per quanto riguarda la lettura dei quotidiani
Quindi su Liberazione non so dirti moltissimo, se non che l'ho trovato sempre povero nei confronti del Manifesto.
Ti invito soltanto a non sopravvalutare i giornalisti (a Liberazione tra l'altro gli stipendiati sono pochi e troppo spazio è concesso a dirigenti e personaggi non immediatamente giornalisti, secondo me). Dire che siano "inequivocabilmente" a conoscenza delle prove che smantellano la versione ufficiale sull'11/9 e che si adoperino per tenerla nascosta mi sembra francamenteun'enormità.
Che invece Liberazione privilegi gli argomenti della discussione politica del momento (e in questo seguendo la linea del partito) è senz'altro vero. Ed è uno dei motivi per cui preferisco il manifesto, che spesso diffonde notizie che è difficile ritrovare persino in rete e che non ha proprio un editore di riferimento.

Nella stessa maniera (per quello che scrivi dopo) ti invito a non sopravvalutare i politici (l'abbiamo visto tutti il servizio delle Iene no?). Quanti sono i parlamentari che secondo te conoscono Griffin? Quanti quelli che leggono i giornali americani?
Il meccanismo con cui il potere tiene questo tipo di verità nascoste secondo me si basa molto di più sull'ottundimento delle capacità critiche e di analisi, e sulla carenza di informazioni, piuttosto che sulla copertura consapevole delle stesse.

Citazione:
Quello che dovrebbe farti riflettere, è proprio la rinuncia (o scelta programmata? O cambio di rotta strategico?) del prc, e dei partiti in generale, a cogliere ciò che avviene “dal basso”.


Questo è vero, è riguarda la politica tutta, se non la società nella sua interezza. Però secondo me non si tratta di rinuncia, ma di condizione di fatto, determinata da elementi davvero più grandi e potenti di quelli di un partito come il mio. Che in ogni tesi congressuale, in ogni dibattito, in ogni uscita parla di partecipazione, di movimento, di rinuncia all'idea di conquista del potere.


Citazione:
Personalmente, la mia scelta anarchica scaturisce da una riflessione che prescinde e travalica la contingenza del “partito comunista italiano” e la sua storia. Semplicemente, credo che il “socialismo” sia solo, e NON necessariamente, un passaggio verso qualcosa di sempre dinamico, che deve necessariamente prescindere dall’idea di uno STATO. “Sociali” sono gli individui, non le istituzioni. E gli individui non sono SOLO “socialità”, ma anche altro. e che non sia necessario organizzarsi in un partito, per organizzare la propria e l'altrui esistenza.


Qui parliamo di massimi sistemi davvero e rischiamo di apparire un po' inattuali. Cioè a dire, ha senso oggi dividersi fra anarchici e socialisti nell'era della globalizzazione, della guerra permanente, nell'Italia del berlusconismo e dei reality e via dicendo?
Io credo che l'ancora rimanga quell'"abolizone dello stato di cose presenti" di marxiana memoria.
Ma provo comunque a rispondere
Per prima cosa, anche la "dottrina" comunista prevede il raggiungimento di un mondo senza classi, con un potere molto decentrato e l'espressione dell'umanità a second dei propri bisogni, delle proprie capacità. La conquista del potere e la costruzione di uno stato socialista governato da una dittatura del proletariato era il passaggio tattico per vincere le resistenze capitaliste e poter costruire una società davvero socialista.
Ma appunto, era un passaggio tattico legato alla società industriale ottocentesca. Già il leninismo stravolse questa teoria, e Stalin non andrebbe chiamato comunista nè socialista, secondo me.
Oggi definirsi comunisti in Italia non vuol dire certo rivendicare l'eredità statalista e accentratrice dello stato sovietico, davvero.
E neanche essere nostalgici del Pci che indottrinava le masse con le pagine e i festival dell'Unità.
Oggi chiamarsi comunisti significa tante altre cose, tra cui anche avere l'ambizione di ridare un senso alla politica, alla partecipazione, ai bisogni e alle idee di tutti gli individui che oggi non sono liberi di determinare (e troppo spesso neanche di immaginare) le loro esistenze.
Parlare del peso del grande Pci significa rimpiangere uno strumento potente che la sinistra aveva per incidere realmente sulla società, per farla crescere. (Soprattutto oggi che il principale mezzo di conoscenza del mondo che abbiamo è quella porcata della televisione). Non significa rimpiangere una potenza capacedi andare al governo e di asservirsi al patto di Varsavia.

Citazione:
Io credo che possano ancora essere le grandi strutture organizzate della società civile: partiti, sindacati, associazioni.

Certo, questo si è verificato anche durante la Rivoluzione anarchica di Spagna del 1936. Ma quelle organizzazioni erano un mezzo, non un fine.
Onestamente, possiamo considerare tali i partiti, i sindacati e le associazioni di oggi?


Onestamente, no.O almeno, quasi sempre no. Ma non significa rinunciare a sperarci e sorpattutto a lavorarci.
Perchè ritengo che solo dei luoghi di organizzazione, di solidarietà, di democrazia condivisi possano portare gli individui a contare davvero. Luoghi che portino le persone a incontrarsi, a scontrarsi anche, a conoscersi. Credo che si cresca soltanto stando uniti.
Poi ripeto, tutto ciò a partire dal presente e dalla condizione in cui viviamo. In un mondo cioè che ci vuole isolati, in lotta tutti contro tutti, numeri destinati a produrre e consumare e ad arricchire i pochi che davvero possono scegliere della propria vita e del proprio futuro.
Quando il capitalismo sarà superato, sarò ben felice di discutere con gli anarchici, solo per il fatto di chiamarmi comunista mica vuol dire che ce l'ho con loro, anzi.

P.S.: hai militato 15 anni in rifondazione comunista? Sei uscita l'altro ieri allora
Scherzo, sarà divertente, immagino, parlare con te di personaggi sicuramente noti a entrambi.
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Inviato il: 17/11/2006 2:03
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  •  florizel
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#41
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Citazione:
Annuncio ufficialmente che non desidero nessun tipo di "protezione", me la caverò da solo e dopotutto, non mi sento mica lapidato.

Apprezzabilissimo commento.
Rispondere al tuo post mi risulta un attimino complicato, data l'ora tarda e la stanchezza.

Però è estremamente interessante, e stimolante. Ci torno su domani, prometto.
Citazione:
P.S.: hai militato 15 anni in rifondazione comunista? Sei uscita l'altro ieri allora

Ero nel PCI, e non so cosa sia "peggio", davvero.
Preparati a discussioni di cui spero tu sia già a conoscenza.
Il marcio è davvero ovunque. Ovunque.

A domani, GreatGig.
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Inviato il: 17/11/2006 2:26
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  •  Tubo
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#42
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Rimosso per O.T.

La Redazione (trasferito QUI)

***

Se volete continuare le vostre diatribe lo fate nel thread che vi ho appositamente creato (e dove sono stati postati i commenti palesemente OT che sono seguiti al mio avvertimento)

Ashoka
Inviato il: 17/11/2006 2:35
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  •  Pausania
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#43
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Tutti mi vogliono male perché sono nero...
Inviato il: 17/11/2006 10:41
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#44
Mi sento vacillare
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Ci sarò, non conosco la zona ma proverò ad arrivarci

Mi sa che è tardi, ma se qualcuno tra Shevek, florizel e GreatGig mi legge prima di uscire, mi mandi un PM con qualche info per riconoscerli, almeno il nome, altrimenti domani racconterete di "quel tipo che si guardava attorno in modo sospetto come se cercasse qualcuno"
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Inviato il: 17/11/2006 16:53
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  •  florizel
      florizel
Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#45
Sono certo di non sapere
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Ciao, Marco M. Scusa, non son riuscita a leggerti prima.
Se puoi leggermi ora, vai al pm.
A presto.
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Inviato il: 17/11/2006 18:09
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#46
Ho qualche dubbio
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E allora: il progetto del titolo del topic, si è realizzato venerdì sera.
E' andata davvero molto bene, sono molto soddisfatto.

Alle 19 in punto il manipolo di rappresentanti di Luogocomune era già sul posto, battendo il traffico e ogni difficoltà nel localizzare il nostro circolo.
L'ora successiva, spesa assecondando il fisiologico (o forse patologico ) ritardo degli amici e dei compagni, vedeva già fiorire le discussioni, neanche quasi il tempo di presentarsi.
Se devo individuare una caratteristica della serata, scelgo immediatamente l'enorme varietà dei temi toccati nelle discussioni "preliminari" e nelle 2 ore abbondanti del dibattito seguito alla proiezione. A prescindere dalle divergenze di opinione, dalle differenze di storia e di cultura, è stato evidente lo spessore e quasi l'avidità nel confrontarsi.
E' partito in quarta shevek parlando delle origini del partito nazionalsocialista, abbiamo finito discutendo di Israele ed Hamas e della situazione dell'università italiana. Passando per la storia della sinistra in italia, il movimento pacifista, Prodi o non Prodi, il ruolo dei partiti, la storia di praticamente tutti gli attentati dal dopoguerra ad oggi, ogni sorta di complotto

Nel mezzo, Inganno Globale e l'11/9, lo stupore, le bocche aperte, le risate sull'impresa di Silverstein, lo sgomento sulle immagini degli squibs delle Torri. Quanto mi aspettavo, perciò sono contento.
Eravamo oltre le 20 persone, forse 25. E molto eterogenee. (Il Circolo è abitato dalla "vecchia guardia" dei rifondaroli doc e da un nutrito gruppo di ragazzi, vicino sì al partito, ma che usa i locali come posto per stare insieme, e che è più a digiuno di politica). Tutti quelli che hanno visto il video non hanno avuto più dubbi che sotto la coltre della storiella che ci hanno raccontato, c'è molto, ma molto di oscuro e di losco.
(Ho dovuto promettere svariate copie del film )
(Posso dire di aver avuto ragione, nella mia breve introduzione al film, nel dire che il punto che più colpisce e che più ci deve spingere alla ricerca e alla diffusione della verità è il rendersi conto di aver accettato una verità preconfezionata a poche ore dall'accaduto, senza aver mai avuto un dubbio, senza aver mai pensato, mentre si parlava del 5 processo per la strage di piazza Fontana, che era davvero strano che il più grande attentato terroristico della storia avesse una soluzione così facile e immediata? Da telefilm, dopo 2 ore sapevamo tutto)

Quindi, il dibattito, le domande sugli spetti tecnici, dove sono finiti i passeggeri, cosa dicono i parenti delle vittime. Shevek risponde con prontezza e la via verso un dibattito più profondo, più politico, diventa in discesa.
I dubbi e i timori di floritzel sulla funzione dei partiti e sulla possibile via d'uscita immaginata dall'Impero o dai suoi antagonisti al momento della venuta alla luce della verità sull'11 settembre, ci turbano e infiammano il dibattito. Mi accorgo purtroppo che molte unità informative hanno per noi del Prc il valore della rivelazione (le agenzie di stampa che in realtà sono un solo gruppo, la società di traduzione dall'arabo in mano a un ex dirigente del mossad...) e che fanno istintivamente sorgere la diffidenza (che forse è sana, intendiamoci) verso una discussione così "avanzata".
Qualche accusa di "dietrologia" è forse anche volata, ma la conclusione della serata tutti in pizzeria e la promessa di tornare a incontrarsi e a discutere insieme dimostra il buon esito di questo progetto.

Oddio, mi avevano chiesto un breve resoconto
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Inviato il: 21/11/2006 0:04
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  •  florizel
      florizel
Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#47
Sono certo di non sapere
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Ciao, GreatGig, sono felice di ritrovarti qui su Luogocomune.

Mentre voi guardavate il film, osservavo le espressioni dei vostri visi, e devo dire che ho provato un grande senso di ingiustizia (te lo dico ora, a debita "distanza"... ) considerando il vostro darvi da fare, rispetto al modo in cui venite invece NON informati...

Ovviamente, ci siamo tutti resi conto che il tempo è sempre troppo poco per far fronte ai mille interrogativi che si aprono in seguito ad un film come IG (e,in Home, "Press for Truth", come IG).

Anche dopo avervi lasciati, abbiamo continuato a parlare del potenziale ruolo di quanti ancora non sanno come stiano le cose, e da lì siamo passati a riflettere circa i mille modi con cui la realtà viene sistematicamente rimossa, mistificata, o addirittura "costruita".
Per le accuse di "dietrologia", ormai ci abbiamo fatto il classico callo, eppure, qualcosa su cui riflettere credo sia rimasto, al di là delle divergenze contingenti.

Una bella serata, davvero. Gratificante.
A presto.
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Inviato il: 21/11/2006 0:34
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#48
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Ciao GreatGigInTheSky

E' stata davvero una bella serata.
E' stato anche bello vedere le reazioni dei vostri visi, come diceva Flo, diventate quasi ribellione sulla scena (che tocca anche me ogni volta come fosse la prima) delle telefonate disperate dalle Torri interrotte dal crollo.

E' vero, il tempo in questi casi vola, specie in presenza di persone stimolanti e con le quali è un piacere confrontarsi. E' stato un piacere conoscere te, Flo e Shevek, oltre a tutti gli altri.

A presto!
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Inviato il: 21/11/2006 1:02
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#49
Ho qualche dubbio
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Tranquilla che su Luogocomune mi ritroverai spesso
Press for Truth è già da un paio di orette in download con Bit torrent, che lo voglio guardare con calma. Magari intervengo poco perchè qui c'è tanto (ma tanto eh ) da leggere.

L'ingiustizia che hai sentito mi pare del tutto giustificata.
E' una delle molle che mi ha spinto a organizzare questa cosa e che ora mi spingerà a proporla al partito cittadino.
Ritengo solo che la "colpa" del non venire informati, non sia affato del partito in cui milito, e di nessun partito in verità, ma di un sistema molto più ampio e opprimente che avvolge le vite di tutti, ben al di sopra del minimo potere di influenza che ha oggi un qualsiasi partito (purtroppo, aggiungo io )

E qualcosa rimane, eccome. A presto davvero.
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"Qualcuno era comunista perché credeva di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri."
Inviato il: 21/11/2006 1:13
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#50
Ho qualche dubbio
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Riprendo da qui in quanto il progetto di proiezione di Ig (e di discussione sull'argomento 11 settembre) a Napoli, come avevo annunciato a chi partecipò alla proiezione di novembre, non è certo concluso.

Ho avuto modo di parlare con i responsabili agli esteri cittadino e nazionale del mio partito. Una rapida discussione (non più di 15 minuti, a dire il vero) in cui è venuta fuori la loro disponibilità a discutere dell'argomento, unita ad un certo scetticismo sulle tesi "complottiste" e cattiva informazione sui fatti di quella mattina.
(In particolare per loro è importante non sottovalutare l'esistenza e la pericolosità dell'estremismo islamico violento e non è "opportuno" strategicamente attaccare la politica Usa a partire dall'11 settembre, poichè si correrebbe il rischio di essere attaccati violentemente anche da parte della stessa coalizione di csx, riassumendo)

Il resp nazionale, ribaltando in parte la mia proposta di proiettare Ig in un cinema come iniziativa del partito in sè, ha parlato di una iniziativa intitolata ad esempio "Quale verità per i fati dell'11 settembre", di tipo più tradizionale (dibattito) in cui invitare esperti, giornalisti, politici etc.

E' chiaro che l'onere dell'organizzazione ricadrebbe quasi totalmente su di me ed il mio circolo (non ho discusso ancora con il partito di alcun dettaglio pratico) non essendo la cosa una priorità dell'organizzazione.
Volevo sapere cosa pensate di questa ipotesi e se e come siete disposti eventualmente a collaborare per mettere in piedi la cosa. Il tutto si collocherebbe ovviamente nell'anno nuovo.

Capitolo a parte, visto il "successo" della prima, pensavo anche di organizzare un altro incontro al Circolo, magari proiettando "Press for Truth". Questa sarebbe una cosa da poter organizzare più rapidamente, attendo pareri anche su questo.

Ciao a tutti
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Inviato il: 6/12/2006 18:19
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#51
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Se non fosse che Napoli è lontana verrei volentieri a far 4 chiacchiere con "esperti e giornalisti" sull'11 Settembre

Ashoka
Inviato il: 6/12/2006 18:29
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#52
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Citazione:
In particolare per loro è importante non sottovalutare l'esistenza e la pericolosità dell'estremismo islamico violento e non è "opportuno" strategicamente attaccare la politica Usa a partire dall'11 settembre, poichè si correrebbe il rischio di essere attaccati violentemente anche da parte della stessa coalizione di csx, riassumendo

Quod erat demonstrandum

Citazione:
E' chiaro che l'onere dell'organizzazione ricadrebbe quasi totalmente su di me ed il mio circolo

Cioè loro mandano avanti voi: se va bene, merito del partito. Se va male, cazzi tuoi.

Attento che sono vecchie volpi
Inviato il: 6/12/2006 18:34
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  •  florizel
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#53
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Citazione:
Il resp nazionale, ribaltando in parte la mia proposta di proiettare Ig in un cinema come iniziativa del partito in sè, ha parlato di una iniziativa intitolata ad esempio "Quale verità per i fati dell'11 settembre", di tipo più tradizionale (dibattito) in cui invitare esperti, giornalisti, politici etc.

Ciao, GreatGig...
Non voglio dilungarmi nel classico "te l'avevamo detto", fino ad ora le proiezioni, come i dibattiti che ne sono seguiti, sono riuscite proprio in virtù del fatto che a nessuno abbiamo mai dovuto chiedere SE e COME parlare e soprattutto COSA dire.
Ovviamente, come prassi politica vuole, per queste persone metterla in termini di "dibattito" significa gestire l'intera iniziativa, dire e non dire, magari invitare gli "opportumi" giornalisti parandosi il culo finchè dalle alte sfere non decidono cosa fare con questa patata bollente.
Perdona il termine, ma per chi ha realizzato IG e per chi ha seguito le pazienti e tenaci discussioni qui su LC, è davvero poco gratificante dover sottostare alle decisioni di un qualsiasi politico incravattato.
A te va tutta la mia stima ed il mio apprezzamento: bella tenacia.
Ovviamente, prima di dare la mia adesione, vorrei potermi consultare anche con Shevek, Rascal e Marco M.
In via teorica, d'accordo per il dibattito, ma se ci saranno giornalisti sarebbe opportuno ( e lancio qui l'idea) di poter avere un collegamento con Massimo Mazzucco.

Per "Press for Truth" al circolo, non resta che mettersi d'accordo per la data.
Ci becchiamo in pm o al telefono.
Ti abbraccio.

Saluti libertari.
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Inviato il: 6/12/2006 19:06
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  •  florizel
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#54
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Citazione:
Se non fosse che Napoli è lontana verrei volentieri a far 4 chiacchiere con "esperti e giornalisti" sull'11 Settembre

Ashoka, sarebbe una buona idea se qualcuno di voi venisse a darci una mano: perchè no?
Soprattutto se si riesce a riempire un cinema.
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Inviato il: 6/12/2006 19:09
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#55
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Eheh, mi aspettavo questo genere di risposte
E in realtà, mi aspettavo anche la diffidenza da parte del "partito", inteso questa volta come il responsabile nazionale esteri.
Vorrei solo tranquillizzarvi su un paio di aspetti: Fabio Amato (questo il suo nome) non mi ha "imposto" nulla.
A prescindere dalla brevità del colloquio e dall'assenza in esso di aspetti pratici, mi ha soltanto messo di fronte una naturale "difesa" da parte sua, cioè da parte di un rappresentante del partito tutto, in quel momento. Ci eravamo appena presentati, per capirci.
Il fatto che mi dica "non facciamo una proiezione a senso unico, facciamo un dibattito con esperti di varia provenienza", oppure "non chiamiamo l'iniziativa auto-attentato Usa bensì quale verità per i fatti dell'11 settembre" mi sembra rientrare in una logica piuttosto comprensibile. Soprattutto da parte di una organizzazione che non considera la cosa una priorità e, vi posso assicurare io che ho sentito le sue parole, non conosce a fondo l'argomento.

Non è un burocrate incravattato, Fabio Amato, è un ragazzo di poco più di 30 anni che il giorno dopo averci parlato sarebbe partito per la Palestina in una missione di Action for peace.
Ho sempre in mente che voi abbiate l'immagine dei politici "di mestiere" come dei funzionari di un tribunale kafkiano

I dettagli pratico-organizzativi sono tutti da vedere, certo ci saranno delle difficoltà, credo. Ed è per questo che vi ho parlato della cosa con tanto anticipo. Ce la dovremo giocare, insomma, e volevo sapere se cmq eravate disponibili ad dare una mano.
Di mio, andrò avanti lo stesso.


Citazione:
E' chiaro che l'onere dell'organizzazione ricadrebbe quasi totalmente su di me ed il mio circolo


Cioè loro mandano avanti voi: se va bene, merito del partito. Se va male, cazzi tuoi.

Attento che sono vecchie volpi


Io sono disposto a correre il rischio. Non mi sento così distante dal mio partito, in città. Se posso contribuire a iniziare una discussione proficua al suo interno, ben venga. Se l'iniziativa andasse male, non ho mica nessun incarico, posizione o quant'altro da difendere
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Inviato il: 6/12/2006 19:38
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  •  florizel
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#56
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Citazione:
A prescindere dalla brevità del colloquio e dall'assenza in esso di aspetti pratici, mi ha soltanto messo di fronte una naturale "difesa" da parte sua, cioè da parte di un rappresentante del partito tutto, in quel momento.

E questo già basterebbe a dirla lunga, che tradotto significa che anche nel caso lui, come individuo, avesse la tentazione di "vederci chiaro", il partito lo obbligherebbe invece ad andarci cauto.
Ma volevo precisare un'altra cosa:
Citazione:
Il fatto che mi dica "non facciamo una proiezione a senso unico, facciamo un dibattito con esperti di varia provenienza", oppure "non chiamiamo l'iniziativa auto-attentato Usa bensì quale verità per i fatti dell'11 settembre" mi sembra rientrare in una logica piuttosto comprensibile.

In effetti, con la proiezione di IG si vogliono sollevare degli interrogativi sulle dinamiche di quella tragedia, ed è solo dopo aver riflettuto su di esse che ognuno può tirare le dovute somme. Il problema è semmai il percorso da fare affinchè la riflessione non sia inquinata da posizioni politiche, non so se mi spiego.
Citazione:
Ho sempre in mente che voi abbiate l'immagine dei politici "di mestiere" come dei funzionari di un tribunale kafkiano

C'è un vecchio proverbio inglese che dice: "Diffida di ogni impresa che richieda abiti nuovi".
Il suddetto magari non porta la cravatta (i tempi cambiano, e bisogna adeguarsi...) ma la diffidenza per tutto ciò che non è immediatamente etichettabile o fruibile politicamente, o pericoloso in quanto metterebbe il partito in condizioni di dover rivedere le sue posizioni ( e quindi la sua politica) credo sia rimasta la stessa.

Comunque, sentiamoci.
Saluta i "compagni" e le "compagne".
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Inviato il: 6/12/2006 21:52
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
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Salve a tutti. Io sono disponibile, come sempre, per intervenire alla fine della proiezione. E' un dovere verso il pubblico, prima di tutto, visto che non gli stiamo presentando "Biancaneve e i 7 nani".

Per quel che riguarda la politica, la posizione del sito è molto semplice: nulla in contrario, ovviamente, che CHIUNQUE organizzi tutte le proiezioni che vuole, e che lo faccia, a quel punto, etichettandole come vuole.

Se il "Bar sport" vuole fare una proiezione intitolata "Il bar sport vi spiega l'undici settembre" hanno tutto il diritto di farlo (purchè la proiezione sia gratuita e non condizionante per lo spettatore in alcun modo). Anche perchè potremmo fare ben poco per evitarlo.

La differenza è questa: se il Bar Sport organizza la proiezione di Inganno Globale e basta, su Luogocomune la si pubblicizza, e se c'è qualcuno in zona si cerca di dargli una mano a organizzarla. Se invece "il bar sport vi spiega l'undici settembre" - nel senso che la proiezione è etichettata - allora luogocomune è contento che il film venga visto, ma un pò meno contento per l'etichetta, e di conseguenza non ne parla e non la sostiene ufficialmente. A loro volta, i logocomensi che vogliono comunque partecipare o dare una mano sono ovviamente liberi di farlo, ma lo fanno a titolo personale. Tutto qui.

In altre parole, non "c'è niente di male" che lo proiettino "i fascisti" piuttosto che "i comunisti": un film è un'entità completa, a sè stante. Dispiace solo che nel momento in cui c'è l'etichetta questa, andando a favore di qualcuno, vada automaticamente a esclusione di altri.

Massimo
Inviato il: 7/12/2006 0:34
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#58
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Aggiungo un commento personale a quello che ha scritto GreatGig, che saluto e ringrazio (ho visto questo thread solo ora):

Da una parte tu scrivi: "Fammi capire, pensi che io non mi sia mai chiesto nulla sull'11 settembre perchè sto in un partito? E gli altri 56 milioni 999 mila etc italiani?"

Ma poi scrivi anche (anzi, prima, addirittura); [nelle riunioni] chi si azzardava in un momento di stanca di una discussione a dire "secondo me bin Laden l'han lasciato fare, l'11 settembre ha giovato troppo agli USA per essere casuale", veniva zittito con la classica formula "non facciamo dietrologia". Di autoattentato manco a parlarne.

Immagino che la contraddizione la veda tu da solo.

Ma il problema non sta in persone come te, sta nel sistema che ti "pre-esiste". Tu arrivi dalla tua adolescenza, giovane 24enne pieno di energie e di ideali puliti, e pensi giustamente che ci siano altri come te che "vogliono cambiare il mondo". O se no altro ripulirlo un pochettino.

A quel punto scatta il problema dell'aggregazione: DOVE li trovi, questi altri che sicuramente esistono?

Ecco, se ora mi sai spiegare perchè sia assolutamente necessario un "partito" per combattere per quegli ideali, e perchè questo sia il luogo di aggregazione migliore in assoluto per farlo, allora ti dico combatti al meglio delle tue forze lì dentro, e vai fino in fondo. Ma se per caso tu ti rendessi conto che ci si può aggregare molto più liberamente in altri luoghi (comuni, ad esempio), allora ti dico che sprechi le energie. Non dico che sbagli, dico solo che molte delle tue energie, che dovrai costantemente gettare per superare la "crosta" burocratico-mentale di una qualunque "organizzazione" - figuriamoci di una politica - potresti buttarle in qualche cosa di molto più utile e produttivo.

Dico questo perchè sono rimasto colpito dal fatto che tu abbia dovuto chiedere il parere di non so quale responsabile estero sulla proiezione del film. Cioè, è il fatto stesso che ESISTA un "responsabile estero" che mi terrorizza. Responsabile "di che cosa", infatti, se non di una linea di pensiero? Quindi irregimentamento, quindi limitazione, quindi rigidità mentale, quindi progresso zero. Non se ne esce: ordine e progresso non possono coesistere, e una "filosofia di partito progressista" è un ossimoro impronunciabile (tant'è vero che "di autoattentato non ne potevate nemmeno parlare". Sai che progresso, di quel passo).
Inviato il: 7/12/2006 0:52
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#59
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Aggiungo una cosa, GreatGig, perché non vorrei che sembrasse che io ho qualcosa contro di te in particolare o contro le tue idee.

La differenza sostanziale tra il tuo partito e un lavoro come IG fondamentalmente l'hai detta tu: il tuo partito deve stare attento a quello che dice, per non far incazzare gli "alleati".

IG è fatto apposta per farli incazzare invece (credo che Massimo non si sia mai aspettato accoglienze calorose, al di sopra di certi "livelli", dalla pubblica opinione).

La ricerca della verità non passa attraverso il consenso né attraverso gli applausi. E questo un partito non può permetterselo.

Ti sei mai chiesto perché "gli alleati" non si scompongono di fronte al nome del partito (comunista!), che per alcuni di quegli alleati è stato il nemico per anni, mentre non potete nemmeno ipotizzare che un governo (ideologicamente nemico) si sia organizzato la cosa?
Inviato il: 7/12/2006 2:38
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Re: Progetto proiezione IG a Napoli
#60
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Sono contento per l'interesse che questo thread ha suscitato, per l'iniziativa riuscita bene a novembre, e ora anche per l'intervento e la disponibilità della Redazione
E ritengo molto equilibrata la posizione del sito verso chiunque voglia organizzare le proiezioni.

Passo quindi ad alcune precisazioni.
Mia intenzione è organizzare un'iniziativa di respiro cittadino sull'argomento 11 settembre. Milito in un partito e lo ritengo uno strumento utile per portare il dibattito ad un livello informativo/conoscitivo almeno decente (ci tornerò in un altro post).
Non chiedo un parere al "responsabile galattico" agli esteri
(L'iniziativa di novembre al mio circolo di zona la si è pensata e organizzata in pochissimo, nel partito molti non ne avranno neanche avuto notizia, per dire).
Gli chiedo, una volta appurato che non c'è da parte sua una contrarietà netta, "politica", alla cosa, ma solo comprensibile diffidenza (ci eravamo appena conosciuti) e cattiva informazione, se il partito è disposto non solo ad "assecondare" ma anche ad organizzare in proprio l'iniziativa. Cioè nella pratica cercare una sala, magari affittarla, pagare ed attaccare manifesti, diffondere volantini, contattare i relatori etc. (al Circolo c'erano 30 persone e tutti abbiamo sentito l'esigenza che la cosa avesse una diffusione ben più significativa)
Non è qualcosa che io potrei fare domani mattina da me e vado a chiedergli soltanto di concedermi il permesso, sottoponendomi ad una censura. Io chiedo appoggio all'organizzazione, niente di più, niente di meno.
Trovo comprensibile quindi che mi pongano anche qualche condizione. Premesso che siamo ancora in alto mare ed ogni dettaglio è da definire, Fabio Amato (il resp esteri) mi ha soltanto detto che preferirebbe un'iniziativa intitolata "Quale verità per i fatti dell'11/9" con diversi relatori rispetto ad un'altra intitolata che so "Inganno globale, l'autoattentato dell'11/9".
La mia idea è sempre quella di proiettare IG e far seguire un dibattito, mi batterò per questo, ma immagino che potrebbero anche dirmi (ad esempio) "non facciamo una proiezione, ma discutiamone soltanto". Io sarei meno contento, ma ritengo che anche parlarne e iniziare un dibattito sia utile. In questa fare purtroppo è importante più informare, secondo me, che convincere.
Escludo che il partito a Napoli possa imporre una linea o un'etichetta all'iniziativa, o anche impedire a qualcuno di parteciparvi. Sull'argomento c'è tanta, tanta ignoranza e a chiunque dei compagni ho fatto vedere il film, ho riscontrato la stessa reazione: stupore, rabbia, voglia di diffondere e discutere la cosa.
L'ostacolo più grande che vedo, realisticamente, è quello della disorganizzazione e della sciatteria che colpisce il mio partito da un po' di tempo, con la sua attività tutta schiacciata sul versante "istituzionale" della politica. Voi forse pensate ad un efficiente politburo, ma in realtà il partito è più simile ad un colabrodo, al momento. Le iniziative noi militanti dobbiamo spesso costruirle da soli, prendercele. Anche per questo chiedo aiuto "preventivo" agli amici di Lc.
Niente di più facile, quindi, che mi assegnino un budget miserrimo e lascino tutto in mano mia e del circolo

Detto ciò, poi ovviamente spetterà a voi decidere se l'iniziativa è "etichettata" o meno, se volete pubblicizzarla o meno. vedremo, per il momento mi sembrate disponibili, quindi sono ottimista

Sul partito più in generale risponderò fra qualche ora...
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Inviato il: 7/12/2006 18:13
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