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   Scienze Economiche
  Il Signoraggio e la truffa delle banche

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  •  Ashoka
      Ashoka
Re: Money from nothing
#500
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 11/7/2005
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Citazione:
E' possibile sapere perchè il potere di decidere il tasso di sconto del denaro e l'inflazione, ovvero di fatto la possibilità di determinare a piacimento il valore dei soldi che abbiamo in tasca, svalutandolo e rivalutandolo, che a me sembra il potere più grande del mondo, sia considerato secondario


Alleluia!

Citazione:
Questo problema che poni è sostanzialmente la "Sovranità monetaria". Solo chi ha sovranità monetaria può decidere che tipo di moneta adottare e regolarne il funzionamento. Purtroppo è stata attuata nel corso dei secoli una campagna propagandistica secondo cui uno stato non deve possedere la sovranità monetaria altrimenti la usa per derubare i suoi cittadini. Questo che poni è un tema molto importante che va approfondito. Apri una discussione in merito e ne parliamo.


Una campagna propagandistica senza fondamento, vero? Ovviamente la sovranità monetaria la deve avere lo Stato che con la scusa che “lo Stato siamo noi” può fregarci i risparmi con l’inflazione e stampare soldi a piacimento per arricchire Tizio e Caio.

Come dicevano in Romania «Lo champagne è il vino che il popolo rumeno beve ogni giorno - tramite i suoi rappresentanti»

Anticipo l’ovvia obiezione. Non è giusto nemmeno che sia un’autorità monetaria a giocare col valore dei miei risparmi sostenendo magari che un’inflazione del 4% è necessaria per fregare i lavoratori ed aumentare l’occupazione (secondo alcuni economisti il bene supremo è la piena occupazione non il benessere della società. Durante le guerre c’è piena occupazione perché l’esercito crea tanti bei “posti di lavoro”)

Citazione:
Quando pago le tasse mi aspetto di ricevere in cambio un servizio.
Sapere che ogni anno il 9% delle tasse che pago finisce nelle mani di una tipografia per risarcirla del fatto che anni fa ha stampato dei "volantini colorati" che ci scambiamo tuttora, scusa ma mi da un certo fastidio.


Dei BOT li possiedo anch’io quindi ogni anno paghi gli interessi anche a me: vuoi che il governo decida unilateralmente di non rimborsare un bel niente e chi s’è visto s’è visto? In Argentina han fatto così alla fine.

Citazione:
Il problema è tutto il sistema economico odierno. Il signoraggio o reddito da emissione monetaria però riveste un ruolo importantissimo nel realizzare un fenomeno che nessuno può negare:
"I poveri sempre più poveri ed i ricchi sempre più ricchi".


Ovviamente il discorso sulla BC che con l’inflazione distrugge il valore della moneta e dei risparmi non c’entra nulla. Il problema è il reddito monetario che dovrebbe essere intascato dallo Stato per il bene di tutti! Ovvio!
Inviato il: 7/3/2008 18:50
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  •  Mande
      Mande
Re: Money from nothing
#499
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
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Citazione:

E' possibile sapere perchè il potere di decidere il tasso di sconto del denaro e l'inflazione, ovvero di fatto la possibilità di determinare a piacimento il valore dei soldi che abbiamo in tasca, svalutandolo e rivalutandolo, che a me sembra il potere più grande del mondo, sia considerato secondario

Questo problema che poni è sostanzialmente la "Sovranità monetaria". Solo chi ha sovranità monetaria può decidere che tipo di moneta adottare e regolarne il funzionamento. Purtroppo è stata attuata nel corso dei secoli una campagna propagandistica secondo cui uno stato non deve possedere la sovranità monetaria altrimenti la usa per derubare i suoi cittadini. Questo che poni è un tema molto importante che va approfondito. Apri una discussione in merito e ne parliamo.

Citazione:

e invece una tassa come ce ne sono tante come il signoraggio viene considerata tanto drammatica?

Quando pago le tasse mi aspetto di ricevere in cambio un servizio.
Sapere che ogni anno il 9% delle tasse che pago finisce nelle mani di una tipografia per risarcirla del fatto che anni fa ha stampato dei "volantini colorati" che ci scambiamo tuttora, scusa ma mi da un certo fastidio.

Citazione:

Insomma, vediamo i problemini e nascondiamo il vero elefante rosa nella stanza?

Il problema è tutto il sistema economico odierno. Il signoraggio o reddito da emissione monetaria però riveste un ruolo importantissimo nel realizzare un fenomeno che nessuno può negare:
"I poveri sempre più poveri ed i ricchi sempre più ricchi".
Inviato il: 7/3/2008 18:05
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Money from nothing
#498
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 21/6/2006
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Non capisco Mande, mi sembri in contraddizione con le conclusioni che si sono raggiunte nel thread...

E' possibile sapere perchè il potere di decidere il tasso di sconto del denaro e l'inflazione, ovvero di fatto la possibilità di determinare a piacimento il valore dei soldi che abbiamo in tasca, svalutandolo e rivalutandolo, che a me sembra il potere più grande del mondo, sia considerato secondario e invece una tassa come ce ne sono tante come il signoraggio viene considerata tanto drammatica?

Insomma, vediamo i problemini e nascondiamo il vero elefante rosa nella stanza?
Inviato il: 7/3/2008 13:58
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  •  Mande
      Mande
Re: Money from nothing
#497
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
Da Cologna veneta
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Citazione:

Si, ma la cosa si ridurrebbe decisamente.


Citazione:

Ma allora perchè persone come Sandro Pascucci si strappano i capelli e lo dichiarano il più grande male dell'umanità?

Perché intuiscono l'enormità del raggiro. Se lo comprendessero realmente fino in fondo non oso immaginare la reazione.
Citazione:

Da quello che capisco questo signoraggio è una tassetta in più come tante rispetto al ben più vasto potere di stabilire il tasso di sconto e la massa monetaria delle banche centrali, ovvero in sostanza di controllare l'inflazione e quindi abbassare il valore dei salari dei lavoratori senza che se ne accorgano.


Mancano ancora vari passaggi perché tu possa comprendere la realtà. Comunque qualche base l'ho già fornita.
Citazione:

O forse mi sbaglio?

Forse che si?
Citazione:

A quanto ammonta ad esempio il guadagno da signoraggio su ogni euro emesso?

Ma allora sei vicinissimo alla comprensione...
Dovresti saperti rispondere da solo a questa domanda...
A quanto ammonta ad esempio l'interesse che paghiamo su ogni debito emesso?
Citazione:

E quanto di questo viene pagato da noi cittadini ogni anno?

Rispondere al "noi cittadini" è troppo generico per essere possibile.
Rispondere quanto pagano i contribuenti per il solo signoraggio sulla moneta richiesta dallo stato è già più semplice.
Senza fare un calcolo preciso...
Considerando che il debito è il 106% del Pil...
Sapendo che la pressione fiscale è circa il 50% del Pil...
Approssimando che gli interessi sul debito pubblico siano al 4% per un intero anno...
Ogni anno il 9% delle tasse che paghiamo viene dato come aggio ai signori che gentilmente e disinteressatamente hanno prestato del denaro allo stato.
Certo bisogna fare dei distinguo...
Certo non è un calcolo preciso...
Certo salterà fuori qualcuno a dire che è così ma non è così...

Di sicuro questa è solo la punta dell'iceberg.

Non ti ho ancora mostrato ciò che sta sotto il pelo dell'acqua.
Inviato il: 7/3/2008 7:08
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Money from nothing
#496
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 21/6/2006
Da Christ = Sun God
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Mande ha scritto:
Citazione:

Dipende cosa intendi per rimborso spese...
Un parlamentare se non sbaglio ha quattromila Euro mensili di rimborso spese per servizi di segreteria. Al suo portaborse ne da mille (ovviamente in nero). Se per te questo è un rimborso spese....
Probabilmente anche quello per la BCE è un rimborso spese. Un tantino esagerato ma sai come si dice:
"Anche loro tengono famiglia".


Si, ma la cosa si ridurebbe decisamente. Insomma, sto signoraggio non mi sembra cosa su cui strapparsi i capelli. Ma allora perchè persone come Sandro Pascucci si strappano i capelli e lo dichiarano il più grande male dell'umanità?

Da quello che capisco questo signoraggio è una tassetta in più come tante rispetto al ben più vasto potere di stabilire il tasso di sconto e la massa monetaria delle banche centrali, ovvero in sostanza di controllare l'inflazione e quindi abbassare il valore dei salari dei lavoratori senza che se ne accorgano.

O forse mi sbaglio? A quanto ammonta ad esempio il guadagno da signoraggio su ogni euro emesso? E quanto di questo viene pagato da noi cittadini ogni anno?
Inviato il: 6/3/2008 22:03
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  •  Mande
      Mande
Re: Money from nothing
#495
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 13/1/2008
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Citazione:

quello che tu riporti da wikipedia non dice che il signoraggio non esiste

Non lo nega nemmeno il sito ufficiale di Bankitalia. Mi sembrerebbe proprio strano lo negasse wikipedia.

Citazione:

ma che esiste e tale guadagno viene diviso tra paesi e BCE, giusto?

Non vedo dove tu possa aver letto una cosa del genere.
Il guadagno teoricamente viene redistribuito dalla BCE alle singole banche centrali nazionali in ragione della loro partecipazione.
Il teoricamente te lo ho evidenziato perché sono parecchi anni che Bankitalia si avvale di una clausola del regolamento per lasciare il "reddito da emissione monetaria" conservato alla BCE. La motivazione ufficiale che Bankitalia adduce, se non erro, è che altrimenti il suo bilancio sarebbe troppo "gonfiato".
Bisogna ricordare che la BCE viene comunemente definita un'ente sovranazionale. A mio parere questa definizione è ampiamente limitativa della realtà. In ogni caso la domanda che ti devi porre è la seguente:
"Chi può tassare un'ente sovranazionale"?
L'italia?
L'Europa?
Nessuno!
I redditi di Bankitalia vengono parzialmente tassati con l'escamotage dell'IRAP. La maggior parte del reddito di esercizio rimanente viene poi incamerato dallo stato. Ma anche qui bisognerebbe sottolineare bene che Bankitalia non compila il proprio bilancio secondo le leggi contabili Italiane ne secondo la contabilità di un altro qualsiasi stato. Le leggi di contabilità che rispetta Bankitalia sono scritte esplicitamente dalla BCE.
Si potrebbe dunque dire che la BCE ha potere legislativo
Citazione:

Quindi la BCE guadagna sto signoraggio o no?

Viene chiamato signoraggio solo in Italia. La BCE lo chiama reddito da emissione monetaria. Non ho mai visto la BCE negarlo. In tutti i documenti ufficiali lo fa passare per una cosa perfettamente normale.
Citazione:

Poi dice: "Tali redditi, incamerati dalla banca centrale, servono a pagarne i costi e le imposte sull'emissione di moneta."

Era riferita alle BCN. Come detto prima nessuno può tassare la BCE.
Citazione:

Cosa significa? Che la BCE guadagna o è solo rimborsata delle spese?

Dipende cosa intendi per rimborso spese...
Un parlamentare se non sbaglio ha quattromila Euro mensili di rimborso spese per servizi di segreteria. Al suo portaborse ne da mille (ovviamente in nero). Se per te questo è un rimborso spese....
Probabilmente anche quello per la BCE è un rimborso spese. Un tantino esagerato ma sai come si dice:
"Anche loro tengono famiglia".
Inviato il: 6/3/2008 17:43
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Money from nothing
#494
Dubito ormai di tutto
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Da Christ = Sun God
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Mande ha scritto:
Citazione:

Nei paesi dell'area euro, il reddito da signoraggio viene incassato dai paesi membri per il conio delle monete, e dalla Banca Centrale Europea (BCE) che emette le banconote in condizioni di monopolio[2]. Tali redditi sono poi ridistribuiti dalla BCE alle BCN (banche centrali nazionali) in ragione della rispettiva quota partecipazione es. BankItalia 14,57% [citazione necessaria] .
.....

Mi sembra piuttosto chiaro.

Per eventuali dubbi chiedi pure.


Grazie Mande!

Allora... non ho capito bene, quello che tu riporti da wikipedia non dice che il signoraggio non esiste, ma che esiste e tale guadagno viene diviso tra paesi e BCE, giusto?

Quindi la BCE guadagna sto signoraggio o no?

Poi dice: "Tali redditi, incamerati dalla banca centrale, servono a pagarne i costi e le imposte sull'emissione di moneta."

Cosa significa? Che la BCE guadagna o è solo rimborsata delle spese?
Inviato il: 6/3/2008 12:18
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  •  Mande
      Mande
Re: Money from nothing
#493
Dubito ormai di tutto
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Da Cologna veneta
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Descartes
Citazione:

Citazione:


noreprez ha scritto:
in pratica non esiste signoraggio..



Visto che siete arrivati ad una conclusione, ...


Guarda che la conclusione non la ha tracciata noreprez ma Santaruina nel suo ultimo intervento.
Capisco che dopo quasi 500 interventi si possa fare un po di confusione.
Vediamo di mettere i puntini sulle i.

http://www.bancaditalia.it/bancomonete/signoraggio
Citazione:

Signoraggio

Per signoraggio viene comunemente inteso l'insieme dei redditi derivanti dall'emissione di moneta.
Con riferimento all’euro il reddito da signoraggio generato dall’emissione della moneta è definito come reddito originato dagli attivi detenuti in contropartita delle banconote in circolazione e viene ricompreso nel calcolo del reddito monetario che, secondo l’articolo 32.1 dello Statuto del SEBC, è “Il reddito ottenuto dalle Banche Centrali Nazionali nell’esercizio delle funzioni di politica monetaria del Sistema Europeo delle Banche Centrali”.


http://it.wikipedia.org/wiki/Signoraggio

Citazione:

Il signoraggio oggi

Nei paesi dell'area euro, il reddito da signoraggio viene incassato dai paesi membri per il conio delle monete, e dalla Banca Centrale Europea (BCE) che emette le banconote in condizioni di monopolio[2]. Tali redditi sono poi ridistribuiti dalla BCE alle BCN (banche centrali nazionali) in ragione della rispettiva quota partecipazione es. BankItalia 14,57% [citazione necessaria] .

I singoli stati, tra i quali la Stato Italiano, incassano reddito derivante dal diritto di emettere monete metalliche, dal quale devono sottrarre i costi per produrle. Si tratta di un reddito quasi sempre modesto, eccezion fatta nel caso di stati di piccole dimensioni come la Repubblica di San Marino e la Città del Vaticano le cui monete diventano oggetto di collezione.

Si può quindi distinguere il reddito derivante dal diritto di emettere in esclusiva moneta in due grandi categorie: il reddito derivante dall'emissione di monete metalliche e quello derivante dall'emissione di altre forme di moneta. Questo viene incassato solitamente dalla banca centrale, il primo dallo Stato.

La differenza è tratteggiata dalla Banca Centrale del Canada nel proprio sito [3].

Mentre nel caso delle monete metalliche il reddito consiste nella differenza tra il valore nominale delle monete metalliche emesse e il costo per produrle, nel caso dell'emissione di monete non metalliche il reddito consiste negli interessi maturati sui titoli acquistati a fronte dell'emissione di moneta.

Tali redditi, incamerati dalla banca centrale, servono a pagarne i costi e le imposte sull'emissione di moneta. Il reddito da signoraggio viene in parte incamerato dallo Stato che ha concesso alla banca centrale il diritto di emettere base monetaria in condizioni di monopolio.

Quando una moneta (in senso lato) esce dalla circolazione perché distrutta o collezionata dai numismatici, lo Stato (o la Banca) che l'ha emessa può coniarne o stamparne un'altra di ugual valore, incamerandone il relativo reddito da signoraggio.


Mi sembra piuttosto chiaro.

Per eventuali dubbi chiedi pure.
Inviato il: 5/3/2008 18:07
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  •  Daniele
      Daniele
Re: Money from nothing
#492
Ho qualche dubbio
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Do un contributo preso da un altro forum:
---------------------------------------------------------------
Tremonti a porta a porta ammette che....

La barca affonda ed i topi tentano di salvarsi…….
http://www.youtube.com/user/UbiMorazzoni
Come andrà molto dipenderà da ciò che faremo noi perché loro stanno già
facendo tutto quanto per distruggerci (vedi trattato di Libona). Quindi
gambe in spalla che il tempo stringe.
Pierluigi

-----------------------------
Per chi vuole approfondire può dare un'occhiata a questo documento
Daniele
Inviato il: 4/3/2008 18:36
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  •  Descartes
      Descartes
Re: Money from nothing
#491
Dubito ormai di tutto
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Citazione:

noreprez ha scritto:
in pratica non esiste signoraggio..


Visto che siete arrivati ad una conclusione, non è che potete pubblicare un articolo definitivo sulla questione Signoraggio in prima pagina, con argomenti e riferimenti approfonditi?

Qualcosa che finalmente metta il punto su questa storia... io sto impazzendo dietro a chi dice esiste o non esiste, è un pericolo non è un pericolo...
Inviato il: 4/3/2008 9:45
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Re: Money from nothing
#490
Sono certo di non sapere
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"Prima di praticare per trent'anni lo Zen vedevo le montagne come montagne e le acque come acque.
Quando giunsi a una sapienza più profonda, vidi che le montagne non sono montagne e le acque non sono acque.
Ora che ho raggiunto l'essenza della sapienza, sono in pace, perché vedo le montagne come montagne e le acque come acque."

(Ch'ing-yuan)


Forse un'allegoria sul signoraggio

Blessed be
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-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Inviato il: 13/2/2007 20:46
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Re: Money from nothing
#489
Sono certo di non sapere
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Non oso immaginare la soluzione...
Inviato il: 13/2/2007 20:23
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  •  swat
      swat
Re: Money from nothing
#488
So tutto
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"Euroschiavi", un'opera che mira a far luce sulla grande truffa del debito pubblico e sui segreti del signoraggio bancario.

video intervista
Inviato il: 13/2/2007 18:47
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Re: Money from nothing
#487
Sono certo di non sapere
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e che faccio me la prendo agratis la casa?

Solitamente si fa un piccolo mutuo.
Inviato il: 1/12/2006 1:45
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  •  noreprez
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Re: Money from nothing
#486
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e che faccio me la prendo agratis la casa?
Inviato il: 30/11/2006 21:54
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Re: Money from nothing
#485
Sono certo di non sapere
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la moneta ha fatto superare il feudalesimo.

Certo. Intanto paghi la tassa sulla casa (leggi: feudalesimo) e quella sul reddito (leggi: schiavitù).
Inviato il: 30/11/2006 21:34
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  •  noreprez
      noreprez
Re: Money from nothing
#484
Mi sento vacillare
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la moneta ha fatto superare il feudalesimo.
Inviato il: 30/11/2006 21:09
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Re: Money from nothing
#483
Dubito ormai di tutto
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Buonasera,mi inserisco in questo forum anche se l'economia e in genere le fiscalità non sono tra i miei argomenti preferiti, giusto per segnalarvi ,sempre che non ne siate già al corrente,questo Penso che il tempo del Microchip per tutti si avvicini sempre più,per intanto si preparano la strada... "E chi non portava impresso il marchio della Bestia non poteva nè comprare nè vendere" p.s. il signoraggio legato alla moneta sparirà,sostituito da qualcosa di ben peggiore...
Inviato il: 30/11/2006 20:57
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  •  noreprez
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Re: Money from nothing
#482
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in pratica non esiste signoraggio..
Inviato il: 30/11/2006 18:38
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  •  noreprez
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Re: Money from nothing
#481
Mi sento vacillare
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scusate se mi intrometto ma se io pe' compra' lu' nuovo trattore me 'nbegno lu' terreno o li' boi. Se la banga ce mette 10.000 € e pe ogni euro a fabbricallo ce spende tre centesimi vorrà puro dire che s'e' 'ndebbidada de parecchio no? in cambio de lu' valore equivalende del mio terreno ma dato sordi che corriscpondo allo stezzo..+7000 €= 17.000€
Inviato il: 30/11/2006 18:27
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  •  edo
      edo
Re: Money from nothing
#480
Sono certo di non sapere
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ho notato con grande stupore gli interventi che Draghi ha fatto in questi giorni a proposito della proprietà della banca d'italia e la preoccupazione espressa da banca intesa sul fatto che se gli tolgono questo osso, in cambio che gli danno?
strano che se ne parli ma buon segno, fino a ieri era fantascienza. speriamo bene! intanto qui da una settimana niente scie e delle ultime devastanti irrorazioni non c'era più traccia già appena il giorno dopo
scusate la sciatina fuori pista ma due buoni argomenti sono meglio di one!
Inviato il: 29/11/2006 21:28
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  •  bandit
      bandit
Re: Money from nothing
#479
Dubito ormai di tutto
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...basta che tale sovranità non se la becchino loro, visto quello che hanno saputo fare con la credieuronord, o come cavolo si chiamava (la banca della lega).
Inviato il: 29/11/2006 21:05
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Re: Money from nothing
#478
Sono certo di non sapere
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Da Sud Europa
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Da disinformazione una notizia curiosa:

"La Lega Nord si allea con i Cittadini: il signoraggio è del Popolo e non dei banchieri privati"

Il Congresso della Provincia di Torino della Lega Nord approva a grandissima maggioranza la mozione "L'unica politica possibile" presentata da Claudio Marovelli.

"La Lega è da sempre una forza popolare che non ha paura di difendere gli interessi del Popolo dagli interessi dei poteri forti.
Vi chiedo di votare per questa mozione perché così facendo si restituirà al Popolo la vera Sovranità che ROMA LADRONA ha viceversa regalato a pochi banchieri privati senza nessuna contropartita.
Quando noi produciamo e consumiamo dei beni e dei servizi, come credete che riusciamo a scambiarceli vicendevolmente? Con le monete!

_______

Esattamente nel punto in cui si era rimasti...

Blessed be
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Inviato il: 29/11/2006 20:57
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Re: Money from nothing
#477
Mi sento vacillare
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dovresti leggere i motivi della sentenza: se li hai letti e la pensi così,come hai scritto, niente da dire.sappi comunque che la sentenza non dice che il signoraggio non esiste.
Inviato il: 4/8/2006 19:37
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Re: Money from nothing
#476
Ho qualche dubbio
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Una serie di attacchi e diatribe personali da questo punto in poi sono stati spostati
qui

La redazione
Inviato il: 3/8/2006 19:52
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Re: Money from nothing
#475
Mi sento vacillare
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un vero peccato,hanno avuto paura della Banca d'Itaila e di chi c'è adesso. bisognerà studiare qualche altro sistema per rimettere le cose in discussione.
Inviato il: 25/7/2006 18:35
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Re: Money from nothing
#474
Sono certo di non sapere
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Da Atene
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A proposito di signoraggio...


Signoraggio, Cassazione accoglie ricorso Bankitalia: "Nessun diritto è dovuto"

Non compete ai giudici sindacare il modo in cui gli Stati svolgono le funzioni di politica monetaria, di adesione ai trattati internazionali e di partecipazione agli organismi sovranazionali. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione annullando senza rinvio una sentenza del giudice di pace di Lecce che nel 2005 aveva condannato la Banca d'Italia per "esproprio illecito" di moneta: secondo il magistrato onorario che accolse l'esposto di un cittadino pugliese, la Banca centrale europea e "la sua articolazione italiana, ovvero la Banca d'Italia", si erano appropriate illegalmente della moneta italiana con l'emissione dell'Euro, e che quindi, a suo dire, "non esisteva il debito pubblico, trattandosi invece di credito pubblico" e "la massa monetaria messa in circolazione nell'ambito dei paesi aderenti al sistema dell'euro apparterrebbe alla collettività dei cittadini con la conseguenza che ciascuno potrebbe rivendicare il reddito, pro quota, derivante dalla stampa e dalla circolazione di questa massa monetaria, oggi invece percepito dalla Banca Centrale Europea e poi ridistribuito tra le diverse Banche centrali nazionali" [HelpConsumtori].
Inviato il: 25/7/2006 16:29
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Re: Money from nothing
#473
So tutto
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Ciao,
ho letto nel testo che non siete riusciti ad avere informazioni sul convegno organizzato dall'Istituto ISEO a Brescia il 26 giugno.
Sono spiacente ma probabilmente la mail inviata alla nostra segreteria non è mai arrivata.
Vi invito comunque ad inviarci i vostri contatti , saremmo infatti lieti di inserirvi nella nostra mailing in modo da essere aggiornati sulle nostre attività
grazie
Istituto ISEO

rispondere a: segreteria@istiseo.org
Inviato il: 25/7/2006 15:53
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Re: Money from nothing
#472
Ho qualche dubbio
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Ed ecco l'ultimo pezzo.
Sempre dal Giornale di Brescia del 27-06-06

Come i premi Nobel statunitensi Solow e Merton e l’economista Lindbeck hanno affrontato uno dei temi economici che più preoccupano gli Stati
Welfare, la politica deve anticipare le decisioni

Camillo Facchini
BRESCIA - O cambia o muore. È soprattutto questo il messaggio emerso ieri dal dibattito sul welfare promosso dall'Iseo in Santa Giulia ed al quale hanno partecipato i due premi Nobel Robert Solow e Robert Merton e l'economista svedese Assar Lindbeck.
O cambia o muore, perchè un sistema nato negli anni Quaranta e progressivamente rivisto fino a metà degli anni settanta, oggi, così com'è, non va più bene: non va più bene ha spiegato Assar Lindbeck perchè sono subentrate "complicazioni" (così le ha chiamate l'economista svedese) internazionali, perchè il costo dei servizi era un tempo contenibile in quanto i salari erano bassi (ed essendo il welfare un servizio ad alto capitale umano, aumentando i salari sono aumentati i costi), perchè le democrazie erano favorevoli a «quel tipo di welfare, perché la popolazione attiva era molto più ampia di quella a riposo, perché c'era un tasso di disoccupazione basso, perchè la fiscalità era benevola e lo stesso welfare non era sovra utilizzato quindi con costi contenuti.
Allora come cambiare per non morire? La parola d'ordine emersa ieri è “flessibilità" del mercato del lavoro, intesa come lavorare di più, allungare l'età lavorativa transitando da un modello retributivo ad uno contributivo, ma con la "politica che deve giocare d'anticipo: unico vero modo per finanziare il welfare -ha spiegato Lindbeck - perchè occorre capire per tempo quali saranno gli effetti che si manifesteranno sui conti pubblici".
Cambiare il welfare ma prima cambiare i comportamenti della politica, rimuovere le paure «ma questo -ha concluso l'economista svedese -per la politica stessa è un grande problema».
C'era una figura autorevole ed amata che ieri era come fosse presente in platea, quella di Franco Modigliani che dell'Iseo è stato il presidente e che dell'Iseo continua ad essere il tutor spirituale.
È toccato a Robert Merton parlare dell'influenza del pensiero, e dell'opera, di Franco Modigliani sulla politica economica mondiale. La figura di Franco Modigliani è legata a quella di Merton Miller ed è di questi due economisti la formulazione originale che costituisce la base della moderna teoria della struttura del capitale d'impresa.
Nella sua elaborazione più semplice, il teorema -ha ricordato Bob Merton - afferma che, in assenza di tasse, costi di fallimento e asimmetrie informative, in un mercato insomma efficiente, il valore d'impresa non è condizionato dalla modalità con cui l'impresa si finanzia. Non importa dunque se l'impresa ottiene il proprio capitale raccogliendo finanziamenti tramite l'emissione di azioni o tramite debito ed allo stesso modo la politica di dividendo non ha effetti sul valore dell'impresa. Il teorema è costituito da due proposizioni distinte, che possono essere estese ad una situazione che prevede la presenza di tassazione e rappresenta inoltre un importante contributo alla teoria della finanza aziendale dal punto di vista metodologico; con il lavoro di Franco Modigliani e Merton Miller del 1958 si introducono infatti per la prima volta gli strumenti analitici formali dell'economia politica nell'analisi di un problema di corporate finance “con un pensiero -ha spiegato Bob Merton -che rappresenta il confine tra la vecchia finanza e quella moderna basata su modelli matematici precisi".
Questo per arrivare a sottolineare che l'eredità di Franco Modigliani «ha portato all'universo finanziario in cui ci troviamo», ha concluso Merton, alla sofisticazione dei prodotti e delle regole che muovono l'economia e quindi anche il welfare, soprattutto quello che verrà con i cambiamenti che lo attendono.
Mutamenti tecnici e sociali perchè in stagioni neanche troppo lontane dovremo abituarci ad un welfare meno ...welfare, bisticcio di parole per dire che godremo un 'assistenza in cui il pubblico sarà sempre minore ed il ruolo che il singolo dovrà aver con se stesso sempre più ampio.
Dentro a questi cambiamenti entrano così nuovi i fondi di investimento mutualistici di life-cycle introdotti negli anni '90, ma diventati popolari da non molto, prodotti nei quali gli investitori devono determinare la loro ripartizione del bene, riequilibrare e registrare la loro ripartizione del bene col tempo unendo i benefici abituali del fondo monetario, la differenziazione, l'amministrazione professionale, requisiti di bassi contributi e così via, con un alto grado di controllo continuo. Bob Solow ha chiuso lo scenario mettendo in guardia dai pericoli che ci attendono “con il rischio di spostare un problema che oggi interamente è della società sulle spalle del singolo individuo".
Serve insomma un salto culturale se vogliamo garantire un avvenire previdenziale ai nostri figli. Ma prima occorrono, come ha detto Lindbeck, le decisioni rapide della politica.
Più lontano dal problema welfare se la stretta monetaria in atto da parte delle banche centrali mondiali producesse effetti “troppo forti" sull'economia reale, sarebbe opportuno fare retromarcia e “tornare indietro", verso tassi d'interesse più bassi, ha detto Robert Solow, parlando dei trend crescenti nei tassi d'interesse.
A chi gli chiedeva dei pericoli sulla crescita economica generati da un denaro sempre più costoso, Solow ha ammesso che “ci sono alcuni rischi, non c'è dubbio, ma se non ci fosse stata la crescita dei tassi d'interesse, avremmo fronteggiato un altro rischio", quello inflattivo.
«La verità -ha aggiunto -è che la politica monetaria delle banche centrali ha un solo strumento nella maggior parte dei Paesi e questo è la politica dei tassi d'interesse a breve termine. E con un solo strumento si può perseguire solo un obiettivo completamente».
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Inviato il: 11/7/2006 14:29
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Re: Money from nothing
#471
Ho qualche dubbio
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Giornale di Brescia del 27-06-06

NUOVI EQUILIBRI Robert Wescott analizza i limiti di un sistema basato soprattutto sui consumi
Il mattone pesa sul futuro degli Usa

Claudio Venturelli – BRESCIA
Strana economia quella Usa, difficile da leggere per noi del vecchio continente, che siamo certamente più virtuosi del cittadino medio a stelle e strisce. Lo siamo perché risparmiamo di più, perché raramente stacchiamo più di un mutuo sulla prima casa e, se lo facciamo, è per comprarci qualcosa di meglio e non per finanziare l’auto nuova. Ed è anche per queste differenze che ancora non ci facciamo ragione del perché sia quello il modello trainante dell’economia. Ma la risposta c’è: la civiltà del consumo per eccellenza, dell’edonismo reganiano, è anche quella che "just in time" sa mettere in campo robuste risorse hi-tech pèr rispondere, colpo su colpo, anche in termini di produttività. Un quadro ideale sul quale però occorre essere cauti, misurando prima le condizioni macroeconomie, poi gli eventuali "mal di pancia" locali, pronti a rimbalzare (negativamente) in Europa.
Questo è stato l’oggetto della relazione di Robert Wescott, capo economista all’epoca della presidenza Clinton che, con un’illustrazione magistrale, ha messo a confronto le attuali politiche monetarie restrittive (“la Fed potrebbe rialzare il costo del denaro ancora di un quarto di punto passando a 5,25 e un ritocco al rialzo è prevedibile anche dalla Bce”) col rallentamento del flussi di liquidità destinati agli investimenti, ma soprattutto con la mannaia petrolifera che incombe sull’Occidente. E quest’ultimo è il problema dei problemi. "E c’è da crederci soprattutto se l’apertura alle energie alternative viene da un presidente come Bush, legato a doppio filo con i petrolieri texani”. Bush junior vuole diminuire la dipendenza dalle forniture orientali. Lo deve fare perché se non riuscirà nell’intento (e in questo dovrebbe essere forse più assecondato dall’Europa) il rimbalzo del barile a 120 dollari sarà inevitabile. Lo scenario si sdoppia: da un lato ci avviciniamo alle quotazioni ‘81-‘82, che innescarono una crisi economica paragonabile solo a quella del ’29, d’altro canto, a differenza degli anni Ottanta, oggi dobbiamo tenere conto del «fattore cinese». Pechino inaugura una centrale a carbone ogni 5 giorni nel quadro di un piano che prevede di aggiungere altri 500 impianti agli attuali 380. Altre 40 centrali nucleari non saranno sufficienti a diluire la domanda di petrolio. Perché? Semplice. La ricchezza cresce e sebbene la Cina sia un Paese dove la distribuzione del reddito non è legata all'esercizio della democrazia, la base dei cittadini con una disponibilità finanziaria compresa fra i 5 ed i 9mila dollari aumenterà in pochi anni (c'è chi assicura in meno di tre) dell'80%. Il risultato sarà un incremento delle vendite di auto pari al 400%, ovvero milioni di modelli in più, ovvero consumi in aumento.
Gli Usa - sostiene Wescott - devono vincere la scommessa energetica e debbono farlo in fretta se non vogliono che la crisi del mattone rimbalzi con troppa forza sugli equilibri interni. I primi mesi del 2006 (gli indicatori sono stati forniti dai costruttori Usa) non danno segnali confortanti. Le 13 categorie del comparto (dagli impresari ai mediatori) dichiarano calo occupazionale dovuto al ribasso delle vendite. Il motivo (anche se Robert Wescott non parla esplicitamente di “bolla” speculativa) è semplice: in 7 anni i prezzi Usa sono aumentati del 75% (un po' come da noi), con picchi del 125% in California. Su questo surplus il risparmiatore Usa, che poi tale in fin dei conti non è, ha rifinanziato il proprio debito, staccando un ulteriore mutuo, ricontrattandone altri in corso. Ma se “bolla" sarà, questa innescherà inevitabilmente una contrazione dei consumi interni Usa, insomma il perno dell'economia americana. E se nello scenario mondiale possiamo guardare con moderato ottimismo all'Europa, ma anche al Giappone, oltre che ai “soliti" Paesi emergenti, dobbiamo anche considerare i mercati finanziari. Wescott non si sottrae alla sfida, ovviamente non legandola al breve, quanto incerto periodo. Nel medio-lungo i comparti sui quali Wescott sente di spendere il proprio giudizio positivo sono quattro: azioni degli operatori impegnati nella ricerca di combustibili alternativi; la ricerca in veicoli a basso impatto ambientale; l'industria farmaceutica impegnata in particolare nella ricerca antipandemica (sui vaccini); la ricerca e l'industria che si occupa dell'antiterrorismo.

Qualche tessera per il Buzzword bingo?
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Inviato il: 11/7/2006 14:09
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