Citazione:
Cioè siamo sempre al solito discorso che mi attanaglia in questo periodo:
-C'è chi parte dai fatti, e su questi costruisce teorie
-C'è chi parte da una teoria, e di questa cerca riscontri
il discorso è più elastico di quel che si crede.
Anche certi tipi di indagini nelle forze di polizia non partono dai fatti (ed è assolutamente razionale nonché lecito e costituzionalmente legittimo), ma da ipotetici moventi che avrebbero condotto a quei fatti..
Non concordo poi per un altra motivazione. Certi tipi di indagini ( che sono assolutamente legittime) e abbracciano il campo di una cosmogonia esoterica, devono "matematicamente" condursi attraverso un percorso teorico. Poiché la sostanza di ipotetici avvenimenti metafisici, nasce [e nasceva] nella prospettiva correttamente capovolta di un percorso nato da formule ancestrali, spirituali, ed esoteriche..
..la domanda giusta potrebbe essere: è corretto prendersi carico di ritenere oggettivizzabile il campo esoterico, metafisico, della "scienza organica"? (come viene introdotta da Giuliana Conforto) - questo sì, ci mancherebbe. Bella domanda, da porsi.
..questa, appunto, è una domanda che porterebbe a un principio di indagine. Ma se partiamo già da una determinata indagine (avendo saltato quel punto comune di accordo) così come la sta "conducendo" Audisio [e non solo lui] allora non ritengo valido il principio logico per cui chi parte da una Teoria entrerebbe in conflitto con la ..chiamiamola.. sensatezza del riscontro oggettivo.
Ripeto, io sono arrivato a toccare con mano esperienze metafisiche oggettivizzando il percorso inverso. Per questo, nei secoli, la chiave di volta è stata mistificata (a vantaggio di chi? ) dalla sopravvalutazione della ..chiamiamola per comodità ... "iperrazionalità".
..in queste tematiche bisogna percorrere all'inverso le impronte degli effetti sulla nostra percezione metafisica, e non le prove dei passaggi storici di chi l'ha raccontata
"elementare" Watson