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padegre |
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Re: PD+PDL: il Grillo è servito | #1 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 28/11/2007
Da
Messaggi: 496
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- la sai l’ultima? giornalisti indipendenti… - di Paolo De Gregorio, 22 giugno 2013
“Contro Grillo e Casaleggio montaggi demoniaci nei telegiornali. Tutti possono sbagliare, ma la lapidazione mediatica è vergognosa”. Queste sono le parole colte e alte di Dario Fo, che però non danno il senso del bieco materialismo che arma le penne e le telecamere degli addetti ai media. In estrema sintesi, essi temono soltanto due punti del programma dei 5stelle: la fine del finanziamento pubblico all’editoria, e la RAI con un solo canale, senza pubblicità, con i cittadini che pagano il canone azionisti a tutti gli effetti, con il diritto di eleggere il presidente (ogni 5 anni) con tutti i poteri. Moltissimi pennivendoli sanno che perderebbero il loro posto, ottenuto rinunciando a fare giornalismo per fare contenti i loro padroni privati o politici, e quindi attaccano con le unghie e con i denti il M5S in una battaglia senza quartiere, destra e sinistra unite, perché si tratta della loro sopravvivenza, e non già perché si preoccupano della poca democrazia interna nel Movimento5stelle o del livello di preparazione dei suoi parlamentari.
Una democrazia degna di questo nome vive di pesi e di contrappesi, di separatezza e autonomia dei poteri istituzionali e di informazione. Non è assolutamente possibile sopportare ancora l’assenza totale di un contrappeso al monopolio mediatico privato, sceso in politica per fiancheggiare (vittoriosamente) la carriera politica del suo padrone, che deve essere costituito da una RAI sottratta all’indecente controllo dei partiti, e messa nelle mani dei cittadini azionisti che pagano il canone. Tra l’altro il canone non deve essere obbligatorio. Deve essere pagato solo da quelle persone che pensano che una democrazia non consente monopoli né duopoli né che si affermino posizioni radiotelevisive dominanti, e ha bisogno di essere controllata e difesa anche con una rete televisiva indipendente, senza pubblicità, che offra alle persone informazioni utili alla propria salute, sul reale stato della economia e dei conti pubblici, che parli un linguaggio chiaro e comprensibile e che dia visibilità a quelle persone e a quei problemi che oggi vengono oscurati. Paolo De Gregorio
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