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1 Utenti anonimi
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Calvero |
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I PRECURSORI | #1 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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METAL4EVER |
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Re: I PRECURSORI | #2 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/1/2009
Da
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Per una volta calvero....ti ammiro per il bel video che hai postato...
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #3 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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grazie di cuore, da un nemico un complimento vale il doppio ...ma il merito è di BENE
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #4 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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- la catena di montaggio si risente oppressiva nell'entusiasmo -
...ovviamente connessa a tutta la premesse del suo "monologo" è qualcosa di magico, eccezionale..
- democrazia, mera demagogia -
............................................. ....................................... ................................ ......................... ............... ........ .... .. .
non si sfugge alla macchina
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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METAL4EVER |
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Re: I PRECURSORI | #5 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/1/2009
Da
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #6 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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............................................................................................... .................................................................................... ...................................................................... ....................................................... ........................................ .......................... .............. ...... ... .
....nell' entusiasmo....
.......................
...............
.......
...
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #7 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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......... ..... ..
chi ha orecchie in risonanza, intenda
chi ha orecchie per intendere, intenda
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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METAL4EVER |
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Re: I PRECURSORI | #8 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/1/2009
Da
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #9 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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<<da quali Golia fui concepito così grande e così inutile?>> mitica! ..però sei andato un po' fuori tema Metal .. o no?
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Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #10 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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tornando in tema
[al "giornalismo"] : ...che fà - l'informazione DEI fatti, e non SUI fatti -
Grande BENE ....c'è tutto e di più. Altro che anti/conformismo dei miei stivali.. ogni parola, ogni frase è rivoluzionaria; è sensata; vicina a toccar l'Utopia con le dita delle possibilità!
- l'affrancamento DAL lavoro, questa la liberta! -
centro.. colleghi, centro...
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METAL4EVER |
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Re: I PRECURSORI | #11 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/1/2009
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METAL4EVER |
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Re: I PRECURSORI | #12 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/1/2009
Da
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<<da quali Golia fui concepito così grande e così inutile?>>
mitica!
..però sei andato un po' fuori tema Metal ..
o no?
....meglio così....evolviamo....
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #13 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:
....meglio così....evolviamo....
bada che rimaniamo in quattro gatti
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METAL4EVER |
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Re: I PRECURSORI | #14 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/1/2009
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calvero: bada che rimaniamo in quattro gatti
pochi ma buoni....
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #15 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:
un altro video...del celebre intervento al costanzo show...
è vero, questo è meglio.. ..sarebbe lo stesso, però sintetizza i passaggi migliori; quelli ..che dovrebbero interessare tutti qui dentro, anzi: TUTTIPS (qualcuno ha detto Elezioni ?)
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METAL4EVER |
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Re: I PRECURSORI | #16 |
Mi sento vacillare
Iscritto il: 8/1/2009
Da
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è vero, questo è meglio..ho pensato l'esatto contrario
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #17 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:
ho pensato l'esatto contrario
in quello che ho postato io c'è una divagazione FANTASTICA sull'Arte e su come, fondamentalmente, viene svenduta attraverso, e per, lo Stato. Lui si mette in prima persona ma come Figura teatrale però, e lancia il suo affondo con una sagacia stratosferica. Però, per il il succo "Elezioni", potrebbe annoiare chi non interessa.. Minchia che Cultura aveva quest'uomo e, più che altro, come la maneggiava con il suo intelletto dissacratore! funzionale, mitragliatore e - udite udite - fondamentalmente, realista!
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benitoche |
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Re: I PRECURSORI | #18 |
Dubito ormai di tutto
Iscritto il: 30/9/2006
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Citazione: Calvero ha scritto:
Però, per il il succo "Elezioni", potrebbe annoiare chi non interessa..
Minchia che Cultura aveva quest'uomo e, più che altro, come la maneggiava con il suo intelletto dissacratore! funzionale, mitragliatore e - udite udite - fondamentalmente, realista!
Ma che ti frega degli altri Con quest'uomo si superano i limiti dell'ordinaria presa di coscienza,non puoi pretendere da coloro i quali,in buona fede o meno,perdono tempo a discutere di democrazia Lasciali all'informazione sui fatti e non dei fatti Mi domando cosa garantisce la democrazia che una dittatura non può garantire L'istruzione?ma aboliamole le scuole Questa non è cultura è profonda presa di coscienza,realistica come tu dici,ma basata su concetti profondamente spirituali Quindi saltiamo a piè pari nella logica di quest'uomo Ricerchiamo una soluzione sana Diventiamo dei capolavori di noi stessi e facciamo ciò per cui siamo stati creati,ognuno con le sue capacità vere e uniche Un esempio su tutti Dalle mie parti ci sono posti fantastici,campagne abbandonate all'interno di riserve naturalistiche Uniamoci e rendiamoci indipendenti dal mondo degli altri Otteremo in primis parte del concetto di libertà : "L'affrancamento dal lavoro" Avremo + tempo per noi stessi,per esprimerci In fin dei conti questo è quello che ci vogliono precludere,essere noi stessi In una situazione del genere che crolli pure l'economia,saremo l'esempio pratico del futuro sviluppo,chi a quel punto non ci seguirebbe in questa nuova e vera forma di libertà? Non esiste miglior esempio della realtà Ritornare indietro per andare avanti,apportando sempre qualcosa di nuovo,altrimenti il ciclo non avrebbe senso Ho sforato lo so Ma , ma ne fotto Chi cerca un seguito numeroso difficilmente lo raggiungerà PS Penso non sia così negativo che si faccia strada l'idea che a ciascuno si lasci fare ciò che può Libertà e autonomia interiore sono facce della stessa medaglia Non posso essere semplicemente il recipiente che accoglie qualcosa da un altro che è attivo,ma nell'accoglierlo devo diventare io stesso attivo Il Bene mi ha attivato,per calmarmi ho dovuto inzozzare il tuo forum,non me ne volere Calvero
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la religione è indispensabile soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #19 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Grandissimo intervento! Benitoche , grandissimo intervento
... proprio da questa riflessione si possono agganciare i concetti che io chiamo <<Oltre>> che sono nemici dei concetti che qualcuno crede che siano profondi e chiamo invece <<al di là delle cose>> e cioè che fanno parte di un falso approfondimento...
..poi ci sono i concetti che sono <<nelle cose>> e <<per le cose>> cioè l'apatia e la staticità di chi si accavalla e di chi si arrampica tra i tessuti sociali illudendosi di cambiare la <<trama>> del tessuto continuandone la "tessitura"..
tutta la mia ammirazione per il tuo pensiero
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #20 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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..infatti lo spirito di BENE è assolutamente Dionisiaco ed è in risonanza con il vero tema Nicciano (si dovrebbe scrivere Nitzscheano, ma è un termine snobboso che mi sta sulle palle) che l'Accademicità e la Filosofia dei ben pensanti dei miei stivali ha snobbato.
Quando Nietzsche chiama gli Operai "schiavi salariati", non si propone certo in un ottica elitaria o socialmente classista. Qui si toccano temi e concetti che volano sulle cime più alte e guardano il "problema uomo" dalla giusta distanza e lo riconoscono in tutti i suoi falsi problemi; nella politica <<cosa nata per i mediocri>>; nelle ideologie <<cioè gli Idoli>> che portano lo Spirito verso una morbosa distorsione prospettica e cioè verso quello che sarebbe "prepararsi il futuro": cioè l'inganno per cui [spiritualmente] buttiamo via il Presente e tutto il Pathos che gli appartiene...
- guarda caso quel "futuro" su cui i Politici, i ben pensanti - tramite le ideologie/IDOLI - ingannano la massa e spostano il centro di gravità in un falso problema come quello, ad esempio, di preoccuparci del "futuro" dei nostri figli. Così abbiamo perso il Pathos della distanza. Abbiamo perso il Pathos di noi stessi.
Nietzsche ha preso le distanze da Socrate come concetto per cui l'uomo che veniva dopo il periodo della Tragedia Greca; dopo il Risorgimento; l'uomo "moderno" insomma; non vive più come uomo Dionisiaco ma ha spostato il suo centro di gravità. Dopo il risorgimento [inteso spiritualmente] l'uomo è andato contro il progresso di sé stesso e vive in una masturbazione di sé stesso. Con la Maieutica Socrate aveva comunque ragione nel metodo in cui si dovrebbe aiutarsi a tirare fuori quello che abbiamo dentro.
Infatti, BENE, quando parla del fatto che siamo capaci di <<entusiamarci>> [!!!] mentre ci inseriamo nelle trame del tessuto sociale, si riferisce proprio all'abominio per cui l'uomo trova la gratificazione ad essere "salariato". Una zavorra spirituale che ammorba la dignità, inganna la libertà, e crea falsi problemi [o meglio] sposta nuovi ideali [idoli] di benessere, che non ci riguardano - non ci appartengono. Compresa l'Istruzione, la scuola. Una morbosa devianza per assoggetare l'argento vivo che i bambini hanno ancora indosso.
non si sfugge alla macchina! ...
Tema Chapliniano, ripreso anche dai Pink Floyd
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Makk |
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Re: I PRECURSORI | #21 |
Mi sento vacillare
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Da
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Citazione: [al "giornalismo"] : ...che fà - l'informazione DEI fatti, e non SUI fatti - In verità dice anche: informa I fattia-grammaticale che suggerisce "rende informe". Citazione: l'affrancamento DAL lavoro, questa la liberta! Eppure è un concetto davvero impervio per molti, e insospettabili. Etica del lavoro, etica da schiavo. Fritz Lang, senza accorgersene (?), ci avverte. Orwell è più didascalico (e meno artista) ma è consapevole. E tuttavia non è facile ricordarsi di quando il concetto era ovvio. Al mio bis-nonno spiegavano di non aver paura delle macchine perché ci avrebbero liberato dal lavoro. Mio nonno l'hanno imbrogliato, d'accordo, ma il sogno era quello di guadagnarsi la vita lavorando di meno. La scintilla dietro la ruota, la lega metallica, il vapore è scoccata dall'esigenza di faticare di meno. Non era tanto tempo fa... Bene se lo ricorda: lui ha il tempo di un bardo, e quindi canta le storie immortali e cicliche. Non quelle vettoriali dettate dal magnifico tempo (e progressivo) della narrazione moderna, che è cristianamente proiettato verso l'eterno e la risurrezione della carne. Un tempo che non ha spazio per ricordare. Citazione: ... l'oppressione della catena di montaggio [...] si sente nell'entusiasmo. Ecco, questo invece non lo capisco fino in fondo. Non sono certo che stia ancora criticando l'etica individuale dello schiavo-prolet. So solo che appena ha pronunciato "entusiasmo" è scattata l'associazione d'idee con un brano di Daniele Silvestri: Quando applaudi in un teatro, quando preghi in una chiesa quando canti in uno stadio oppure in una discoteca Sei tu quello che canta, è il tuo fiato che esce ma il suono intorno è immenso e cresce, cresce
Il numero è importante, dà peso alle parole per questo tu ogni volta prima pensale da sole e se ci trovi il minimo indizio di violenza ricorda che si eleverà all’ennesima potenza
La gente che grida parole violente non vede, non sente, non pensa per niente Non mi devi giudicare male anch’io ho tanta voglia di gridare
ma è del tuo coro che ho paura perché lo slogan è fascista di natura
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #22 |
Sono certo di non sapere
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Centro Makk!
..essenziale poi, e assolutamente dinamico il concetto legato al tuo Avo: una "povera" persona, certamente genuina, a cui gli hanno appioppato un senso di colpa per cui il suo <<vivere>> sarebbe diventato [grazie al fantomatico gioco Orwelliano] anacronistico.
Interessante, molto, quel che hai detto. Sta nascendo una bellissima discussione.
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #23 |
Sono certo di non sapere
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Citazione: Ecco, questo invece non lo capisco fino in fondo. Non sono certo che stia ancora criticando l'etica individuale dello schiavo-prolet. ..abbi un po' di pazienza e leggi questa mia vecchia critica. Ho cancellato i passaggi prettamente cinematografici. Quindi può sembrare che manchi qualcosa. Qui c'è la risposta, credo, alla tua riflessione.. - TEMPI ( appunto) MODERNI - Nel 1936 Charlie Chaplin dà alla luce il suo sesto lungometraggio: un film muto che più di tutti mostra la lungimiranza dell’autore attraverso gli occhi e i gesti del Vagabondo. Nel caratterizzare l’epoca, Chaplin analizza come quella società faceva degli uomini dei numeri, ingranaggi sacrificabili in nome di un “progresso” tanto allettante quanto insidioso. Chaplin mette in luce come il suo personaggio, prima di innamorarsi della bellissima orfana, sia fondamentalmente indifferente alle traversie che affronta con spregiudicatezza e spirito libero (l’amore romantico sarà la zavorra di uno spirito libero?). Nel bene e nel male il mondo gli scivola addosso. L’anarchismo dell’individuo scioglie i moralismi che non possono far presa sul Vagabondo. Ebbene sì, prima di quella scintilla del cuore, i Tempi Moderni non lo scalfiscono (meglio adottare una filodofia Jedi?). Questo costringe il suo spirito brado a mettersi in gioco, rivelando agli spettatori tutti i paradossi di una società in catene: nasce il conflitto, l’idiosincrasia di Charlot; nasce la comicità. Una comicità senza confini poiché intrisa del movente più importante, ancora una volta e paradossalmente: l’Amore. Ai nostri occhi, le gesta dei due innamorati possono apparire lontane ma, nella sostanza, la pellicola non soffre certo di anacronismi; il messaggio quì veicolato è senza tempo. La congestione di una società, di cui Chaplin ne individuò i futuri baratri, palesa tutte le germinazioni pronte per il secolo venturo. Nel liquido amniotico di un Occidente industriale, gonfiato con gli estrogeni delle droghe e dei comfort, i futuri cittadini saranno pronti per ogni umiliazione... noi, bozzoli e batterie di un Sistema che non insegna a lavorare ma a produrre energia: batterie in seno a incubatrici mirate a non farci mai "nascere"... Come disse magistralmente Griffith:- << Chaplin non aveva nulla contro il SONORO in sé. Quel che cercava di fare era conservare il silenzio di Charlot >>. Nell’opera Chapliniana dissacrare la modernità e l’irregimentazione che questa comporta è un tema che riconduce sempre e comunque al valore primo che lui voleva rappresentare: essere sereni attraverso ciò che è a portata di mano, cose che tutt’oggi come allora sono, di fatto, bandite. In Tempi Moderni tutto si “riduce” a questo. Il Vagabondo è un individuo che lotta per ciò che è alla portata del suo naso, non fa bandiera del suo stato, e comunque nel suo piccolo mai si riduce ad elemento passivo. MAI. Lo vedremo sì inghiottito dalle gigantesche macchine della fabbrica in cui lavora, però il suo approccio con esse rimane comunque distaccato, fanciullesco, surreale. Charlot non crea odi di classe, solo si oppone ai meccanismi che vorrebbero vederlo parte del gregge operaio. Non per niente il film si apre sull’immagine di un quadrante di un orologio per poi, in dissolvenza, veder apparire un gregge di pecore sovrapporsi alle persone che si accalcano nelle città. Per lui non ci sono “classi”. Crede, al limite, in sé stesso. Non odia questa o quella società; candidamente ..non la considera. Tutto ciò è prioritario per una critica obiettiva di - Tempi Moderni -. Si è travisato il simbolo, la figura di Charlot/vagabondo in tal senso. Lo si è anche voluto, vigliaccamente. La pomposità delle situazioni serie viene denudata in maniera disarmante, rivelando l’irrazionale dal “razionale”. Charlot ci racconta che certe cose serie non sono così serie, che i Tempi Moderni saranno soltanto ridicoli. Non di poco conto le parole di Fellini (come dissi in un altro Topic) sul conto di Chaplin, a monito per gli Artisti futuri: <<una sorta di Adamo da cui noi tutti discendiamo>>. Il vagabondo durante la storia manifesterà sempre più la sua impossibilità di allinearsi al sistema. Niente da fare: ne è allergico. Charlot e la sua compagna subiscono, attaccano, vincono e perdono, sognano, si illudono e anche si sollazzano goliardicamente. Ma quando, verso il finale, si prospetta la speranza di un esistenza dignitosa (lei come ballerina, lui come cameriere/cabarettista), questa svanisce senza pietà, e per giunta in nome della Legge. Il loro sogno è spezzato brutalmente. L’ennesima fuga dei due è ancora una volta inevitabile. Perdendo anche questa opportunità di costruirsi un futuro, Charlot consiglia a lei un sorriso mentre il finale dipinge due figure in controluce che, per mano, si incamminano nella prospettiva di una strada senza fine. questi qui sotto, non rappresentano forse noi [ancestralmente] e i nostri nonni nel contempo?
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Manfred |
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Re: I PRECURSORI | #24 |
Dubito ormai di tutto
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Da Osnabrück
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Conrad su "Cuore di tenebra" se non erro dice:(riporto con parole mie) il lavoro non piace a nessuno ma proprio il lavoro da all'individuo la possibilità di confrontarsi con se stesso e con le proprie capacità, una sfida. Io sono perfettamente d'accordo con questo pensiero, questa per me è libertà, la libertà di non farmi travolgere dalle situazioni avverse.
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Manfred
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #25 |
Sono certo di non sapere
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non credo si stia parlando dello stesso <<lavoro>>, c'è il lavoro come fatica, come sfida, ecc. ecc. appunto ..ed è innegabile..
comunque non ne stiamo parlando certo da sprovveduti, io, personalmente, sono 23 anni che lavoro e non posso negare che tutta l'immane esperienza che si è andata correlando nella mia esistenza non mi abbia formato. Ci mancherebbe. Ma questa è la Vita che si lega al mondo del lavoro. Credo che BENE e gli altri che sono intervenuti (me compreso) ci muoviamo in una prospettiva che cerca le radici dell'inganno attraverso il <<lavoro>> ..cerca di capire cosa intendo Manfred. Se no finiremo per discutere a livello "gregge" se il lavoro è una cosa utile oppure no, apposto siamo. Sia mai ..e và tutto a puttane.
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benitoche |
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Re: I PRECURSORI | #26 |
Dubito ormai di tutto
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Hai un messaggio privato Calvero
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Manfred |
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Re: I PRECURSORI | #27 |
Dubito ormai di tutto
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Non intendevo assolutamente l'utilità in senso sociale ma in senso individuale. Se fossi nato in altri tempi vivrei di caccia, ma a caccia ci dovrei andare.
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Manfred
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astro7 |
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Re: I PRECURSORI | #28 |
Mi sento vacillare
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Da questa sconosciuta terra di mezzo
Messaggi: 472
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Citazione: non si sfugge alla macchina! ...
più che alla macchina, a me viene in mente ..... al leviatano. http://www.storicamente.org/03bertozzi_link5.htm
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #29 |
Sono certo di non sapere
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Da Fleed / Umon
Messaggi: 13165
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Citazione: Manfred ha scritto: Non intendevo assolutamente l'utilità in senso sociale ma in senso individuale. Se fossi nato in altri tempi vivrei di caccia, ma a caccia ci dovrei andare.
l'importante è capirsi ..ci tengo a che, nei limiti del possibile, la discussione si sforzi di essere cristallina, come ci tengo alla tua opinione ovviamente
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Calvero |
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Re: I PRECURSORI | #30 |
Sono certo di non sapere
Iscritto il: 4/6/2007
Da Fleed / Umon
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Citazione:
più che alla macchina, a me viene in mente ..... al leviatano.
Secondo me Hobbes se si fosse fatto di LSD non avrebbe ancora potuto immaginare quanto e come il suo Leviatano si sarebbe evoluto ...
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