Le ricerche più recenti (nonchè le rispettive applicazioni) nel campo dell'intelligenza artificiale, atte alla realizzazione di robot umanoidi, implicano anche un miglioramento tecnologico in grado di fornire a queste "macchine" (un domani), una sorta di intelligenza emotiva sulla cui base possa svilupparsi ciò che comunemente chiamiamo: autocoscienza.
Il discorso comunque qui si farebbe assai lungo e complicato; occorrerebbe innanzi tutto prendere in considerazione i lavori di Damasio (Emozione e Coscienza),Putnam (Mente,Linguaggio e Realtà) e Dennett (L'Io della Mente),per citare i più importanti, e ricercare in seguito tutte le analogie che correlano tali teorie (lavori), per poi ricercarne delle altre (...ancora più implicite e complesse) in relazione ai concetti teorici e applicativi, legati allo studio dell' I.A.
Paradossalmente comunque,in base ai parametri più "deterministici" della teoria dell' "Oggettività Forte", il fenomeno dell'autoconsapevolezza non esiste (in quanto il nostro Ego viene considerato come una sorta di entità fittizia);tutto è quindi definibile in termini di "complessità auto-organizzantesi".
Non è comunque possibile intraprendere nessun tipo di studio o ricerca sull'intelligenza umana o artificiale, sulla base del modello deterministico (La Place - Poincarè,per intenderci) della Realtà.
http://www.moebiusonline.eu/fuoriond...20BREAZEAL.mp3http://www.moebiusonline.eu/fuorionda/Robot_Breazeal.htm