Vent’anni senza il condizionale

Data 4/10/2007 23:20:00 | Categoria: media

Se c’è una nuova legge che bisogna introdurre con urgenza non è quella dei due turni ministeriali, ma quella della “Violazione dei Principi Fondamentali della Logica e della Ragione”, senza i quali regrediremmo tutti allo stato animalesco.

Chi viola questi principi - in un qualunque scritto o discorso pubblico - deve essere immediatamente isolato dalla comunità, e incapacitato ad esprimersi con le parole per un determinato periodo di tempo. E durante la riabilitazione gli saranno permesse solo frasi molto brevi, con una sola congiunzione e al massimo due verbi transitivi. Rigorosamente proibiti gli aggettivi qualificativi e i superlativi di ogni tipo, che saranno autorizzati solo dopo aver scontato la pena per intero.

Prendiete ad esempio questo articolo, usciti ieri su TGCOm, e ditemi se riuscite a trovare un solo passaggio logico nella vertiginosa sequenza di MUTAZIONI GENETICHE da cui è costituito.

M.O.,mito bimbo-martire era falso - Dopo 7 anni: filmato costruito ad hoc

Sette anni dopo la diffusione delle immagini della sua fucilazione col padre sotto una pioggia di proiettili, il mito del bambino palestinese martire crolla. E si scopre che il filmato, mandato in onda su France 2, di Mohammed Al-Dura, fu costruito ad hoc per incolpare gli israeliani.


Benissimo, accettiamo la premessa. Il filmato fu costruito ad hoc per incolpare gli israeliani. Vediamo come:
La verità emerge da un tribunale francese per il quale l'operazione servì a giustificare l'inizio della 2° Intifada. Il bimbo pare ancora vivo.

1a MUTAZIONE: Secondo la “verità” che emerge dal tribunale francese, quindi “l’operazione” del “filmato costruito ad hoc” sarebbe servita non più a incolpare gli israeliani, ma a giustificare l’Intifada.

Come rivela sul Giornale, la corrispondente Fiamma Nierestein, che all'epoca si occupò della vicenda, i 59 secondi dell'episodio, mandati in onda dalla tv pubblica francese France2, furono un'operazione di taglia e cuci studiata a tavolino sotto un'abile regia politica.

2a MUTAZIONE: Non è più dal tribunale che emerge la verità, ma è Fiamma Nierenstein a rivelarci che il filmato fu ”studiato a tavolino sotto un'abile regia politica.”

Ma poiché le bugie hanno le gambe corte, sette anni dopo, in nome della correttezza dell'informazione, un tribunale francese ritorna sul caso e intima all'emittente di consegnare tutto il materiale, il filmato completo.

3a MUTAZIONE: il tribunale non aveva appena fatto emergere la verità? Come mai torna sul caso e intima di consegnare tutto? (Ci ha ripensato, forse, o non ha ancora deciso?)

E, dopo questa mossa, Dani Seaman, il direttore del Press Office israeliano, colui che accredita i giornalisti in Terra Santa, esce allo scoperto e dichiara che il video fu un falso.

4a MUTAZIONE: Non è più il tribunale, non è più Fiamma Nierestein, ma ora è Dani Seaman a dichiarare che il video è un falso.

Così ora France 2, che finora si era sempre rifiutata di farlo, dovrà consegnare alle autorità tutto il filmato (27 minuti complessivi), girato dal cameraman arabo Abu Rahman.

MUTAZIONE CON SALTO QUANTICO: Se abbiamo ben capito, per sette anni France2 si è rifiutata di consegnare il filmato, ma ora che “Danni Seaman è uscito allo scoperto” dovrà rassegnarsi a farlo. E questo, ovviamente, perchè glielo hanno chiesto in nome della correttezza di informazione.

Quasi quasi domani vado alla sede dell’IDF, e in nome della correttezza di informazione chiedo di vedere i filmati degli Apache che hanno raso al suolo Jenin. (E poi già che ci sono passo anche dall’FBI e mi faccio dare quelli delle 51 telecamere di sicurezza attorno al Pentagono. Tanto, per prendermi del pirla una volta....).

Nel video si assisteva allo scontro a Netzarim, dove da una parte alcune migliaia di palestinesi assaltarono un posto di guardia israeliano e, dall'altra, la risposta dei soldati dello stato ebraico.

MUTAZIONE TRONCA: Qui non manca solo la logica, manca proprio il verbo!!!!!!! “Da una parte migliaia di palestinesi assaltarono.... e dall’altra la risposta dello stato ebraico PUNTO.” (Anche a me non piace completare le frasi, se prima non le).

Nelle immagini si vedevano addossati ad un muro padre e figlio investiti da una vera e propria fucilazione [SPV]*. Il bimbo, che sembrava fosse stato ucciso, divenne proprio grazie al quel filmato, il simbolo del martire innocente.

MUTAZIONE IN PARALLELO (Falso dilemma in versione ipotetica): Ora possiamo invece affermare con tranquillità che il bimbo, “che sembrava fosse stato ucciso”, “pare ancora vivo” [sta nel 2° paragrafo].

Ma una foto, per vedere quanto grandicello e robusto è diventato... no, eh?

Il suo nome venne invocato in varie altre circostanze: quando fu assassinato il giornalista Daniel Pearl, in un video in cui Bin Laden reclutava combattenti e nel video-testamento della terrorista suicida Wafa al-Samir.

MUTAZIONE CON ESTINZIONE DELLA SPECIE (Non sequitur): Dal che dovremmo dedurre che a) Abbiano invocato un falso mito? b) Le uccisioni non fossero legittime? c) Combattano per la causa sbagliata? d) L’Inter debba giocare a quattro punte?

Ma ora si scopre che gli israeliani non potevano aver colpito il bambino perché erano in posizione laterale, mentre i colpi sono stati sparati frontalmente (quindi forse dagli stessi palestinesi).

Ora, lo si scopre. Dopo sette anni di inutili richieste a France2, e dopo aver scomodato gente importante come Dani Seaman (”colui che accredita i giornalisti in Terra Santa”), bastava ricordarsi che gli israeliani erano in posizione laterale per scagionarli definitivamente. Che stupidi siamo stati. (Anche loro, però, a non dirlo subito...)

Ma non basta:

(quindi forse dagli stessi palestinesi).

Questo vuole dire che più o meno sparavano tutti nella stessa direzione? E con chi ce l’avevano, scusate?

Il padre: “Ti ho visto bastardo, sei stato tu!”

Soldato israeliano: “No, giuro! E’ stato lui (punta il dito verso il palestinese). Non vedi che lui è in posizione frontale, mentre io sono laterale?”

Il padre: “Anche questo è vero. (Rivolto al palestinese) Ma tu perchè mi spari, scusa?”

“Shhht, zitto, è tutto un trucco studiato a tavolino! Non vedi che vogliamo giustificare l’Intifada?”

“Ahhh, ho capito! (Al figlio) Metti giù la testa, cretino, e fingiti morto! Dài che questa volta li freghiamo davvero”

“Ma papi, questi sparano!”

“Macchè sparano e sparano.... E’ tutto costruito ad hoc, non lo vedi?”

“Ok papi, faccio come dici tu. (Dopo un po’) Però tu fai la faccia spaventata, allora! Se io sono morto...”

“Giusto, giusto.... ”

(Il padre spalanca la bocca a “O” e guarda verso la telecamera, fingendosi terrorizzato. In realtà sta ridendo come un pazzo, mentre dice al figlio: “Pensa che quel cretino di Sharon è convinto di averla provocata lui, l’Intifada, venendo a passeggiare sulla nostra spianata”).

Ma i due furbacchioni in realtà si erano dimenticati una cosa importantissima: il ketchup. E infatti, l’attento articolista se n’è accorto:

E poi, in tutto il filmato, non si vede una goccia di sangue.

Più lampante di così.

Quindi, riassumendo: Un tribunale, ma in realtà Dani Seaman che si era travestito da Fiamma Nerenstein, ci ha rivelato che il bambino che “sembrava morto pare vivo”, e che probabilmente lo hanno ucciso i palestinesi perchè infatti non c’era sangue nel video. Che France2 deve ancora consegnare per intero.

Possiamo quindi concordare che:

Ora, dopo sette anni di indagine, la verità sta finalmente venendo a galla.

Sia benedetta la correttezza dell'informazione, sempre sia benedetta.

Vent’anni a pane e indicativi, senza il condizionale. Frasi di dieci parole al massimo, argomento ristretto a Britney Spears e Paris Hilton, uso del congiuntivo limitato a mezz’ora settimanale. Rigoroso isolamento verbale.

Massimo Mazzucco

SPV= Stendiamo Pietoso Velo. (Chi è mai stato “investito da una fucilazione” alzi la mano).




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