Domani sarò mostro

Data 11/5/2007 7:30:00 | Categoria: opinione

Il caso Rignano Flaminio accende gli animi, fa riecheggiare corde antiche ed emotivamente forti. Tocca tutti noi che fummo bambini e molti che hanno bambini. Le accuse sono gravissime, violenza sessuale su minori, associazione a delinquere, pedopornografia. Gli accusati sono persone con un lavoro, svariati anni di servizio, famiglia, amici, sono cittadini qualunque . Almeno lo erano, fino a pochi giorni fa. In qualche mese l’escalation delle notizie porta ad un riverbero sociale pesantissimo per gli indagati. Già perché sono ancora tali, pur nella dimenticanza collettiva.

Ci sono i bambini, da tutelare nella loro integrità fisica e psichica e poi ci sono anche gli adulti ...
... che potrebbero, lo ripeto potrebbero, essere innocenti. Difficile districarsi tra le voci, i fatti, i reali riscontri. Perché ignoti ai più ci sono, in Italia e all’estero, vari casi in cui da accuse così pesanti gli imputati sono stati assolti con formula piena per non aver commesso il fatto.
I riscontri di accuse infamanti verificate come inesistenti sono vari.

In Francia ad esempio, ad Outreau “dei 17 imputati, 13 sono stati assolti - sette in primo grado, 6 oggi in appello - dopo essersi fatti molti mesi, fino a tre anni, di carcere preventivo. Vite rovinate, famiglie spezzate” Una donna, che non ha potuto vedere suo figlio per tre anni, innocente. Un altra accusata, lasciata dal padre di sua figlia, innocente. Un uomo che non è sopravvissuto all'infamia e si è ucciso. [1]

Vari casi montati ad hoc sono ormai patrimonio documentale di questa sindrome psicotica dell'abuso nota come Day care sexual abuse hysteria [2]

A casa nostra a Brescia, notizia ancora del 2007, dopo 4 anni di indagini e processi sono state assolte altre maestre, collaboratori scolastici, dirigenti [3] o ancora a Reggio dove, appena pochi giorni fa, un uomo accusato di violenza sessuale “è stato assolto con formula piena, per non aver commesso il fatto”. [4]

Vittime tutti, minori abusati nella ricerca spasmodica, accanita di indizi e conferme, imboccati di parole e violati nei pensieri, adulti additati come non-umani sulla gogna mediatica. E tutti noi, con questo spettro nero che ci alita sul collo che viviamo sempre più con diffidenza l'altro, isolati nel nostro relazionarci guardinghi a chicchessia.

Ma si sa i mostri portano alti ascolti e vanno dati in pasto alla gente perché lo show possa andare avanti, ticchettando verso l’alto l’audience e trascinando verso il basso la capacità di discernimento delle persone. Ed ognuno dei telespettatori che guarda, pensando o dicendo cosa meritano questi draghi, capri espiatori perfetti per vomitare tutta la rabbia e l'indignazione, ideali per far si che si inneggi alla pena di morte, la castrazione e quanto di peggiore si possa partorire come vendetta, magari domani questo uomo o donna qualunque mentre aiuta un bambino a rialzarsi da una caduta o proprio per evitargliela potrebbe trovarsi in prima pagina con nome cognome e volto ad essere lui stesso parte del grande circo mediatico.

Dalla parte sbagliata.

Patrizia Prinzi (Soleluna)



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