INQUISIZIONE? CHI LA FA L'ASPETTI

Data 26/7/2005 18:11:44 | Categoria: varie

Di fronte alla recidività di Crociato, che sembra non volersi adeguare all'unica regola che vige su luogocomune, mi si è posta per la pima volta in termini concreti la possibilità di dover escludere un utente dalle attività del sito.

Naturalmente, avrei tutto il diritto di farlo, e credo anche che molti a questo punto me ne sarebbero grati. Il suo apporto alla discussione è, come dire, "di nicchia", ed il più delle volte scambia lo spazio dei commenti per un pulpito a senso unico, troppo simile a quello che noi già rifuggiamo dal mondo reale. Ho però voluto prendere tempo, perche sentivo che la svolta, in un modo o nell'altro, avrà una certa importanza nella storia del sito.

E allora mi sono ritrovato ad immaginare - io immensamente giusto, puro ed equanime - di far decidere al sito stesso, ...
... alla collettività, quale dovrà essere il destino dell'inquisito. Ho visto una specie di Agorà telematica, in cui il Demos esprime il suo Kratos attraverso un'imparziale Skopeia (mica l'ho studiato per niente, il Greco), possibilmente non gestita dalle macchinette della Diebold.

Poi però mi sono detto: ma che bisogno c'è di sondare? Quello tanto non cambia, anzi, ormai è evidente che lo fa apposta, quindi faccio che consegnargli un bel rotolo di carta igienica da parte di tutti, e chiudiamola lì.

In fondo - ho pensato - io "so benissimo cosa vuole la gente". Lo avrei cacciato quindi non per me, ma "nell'interesse del sito", e quindi senza dubbio avrei potuto fare soltanto la cosa giusta.

Stavo gia allungando le mani in avanti, per afferrare la ringhiera del mio balconcino, quando ho capito, in un solo istante, Hitler, Stalin e Mussolini messi insieme.

Eccolo, il meccanismo maledetto, come funziona. Quando "giusto" e volontà personale coincidono alla perfezione, senza sbavature e senza ombre di dubbio, di colpo non ci vedi più, e ti senti in diritto di imporre quel "giusto" anche agli altri, con le buone o con le cattive. Eh sì, perchè quando hai capito che il giusto è giusto davvero, non c'è più niente che ti possa fermare, sai che lo fai per il bene del tuo popolo, e diventi anche disposto a pagare un certo prezzo, pur di arrivarci.

Nascono così 150.000 morti civili in Iraq, che Rumsfeld chiama tranquillamente "collateral damage", senza mostrare la minima emozione. E nasce così la giustificazione che permette a molti occidentali - fra cui il corpo compatto dei nostri politici, parrebbe, al di là di ciò che possano blaterare in quel di Capalbio - di appoggiare quella guerra, senza porsi il minimo problema di ordine morale.

Fermo sull'orlo del baratro, mi sono delicatamente ritratto, di quel tanto che bastava a non vederne più le rocce sul fondo.

Ma è li che mi attende, e il Rubicone, in un modo o nell'altro, devo passarlo. Che fare?

Farò un sondaggio fra il mio popolo - ho pensato allora - per decidere se sia giusto o meno fare un sondaggio sulla sorte di Crociato. Ecco cosa farò.

Sì, così almeno stabiliamo un metodo, che vale per sempre. Anzi, già che ci siamo faremo la Costituente. E in seguito a quella regolamenteremo ogni possibile evenienza futura, e non ci sarà mai più bisogno da discutere di nulla.

Nascono così i codici civili e i codici penali di ogni nazione "che si rispetti", e nasce naturalmente anche il problema di far rispettare quelle leggi. Cosa faremo, se un giorno, in una data evenienza, io (potere esecutivo) non applico la legge secondo la misura ed il senso in cui è stata concepita?

Beh, la risposta è facile, a questo punto: faremo un sondaggio, per decidere se io l'abbia applicata o meno con diligenza. Sarà il popolo a decidere, come è giusto che sia, in una vera democrazia.

E se per caso il risultato fosse negativo? Se per caso il popolo mi dicesse, caro Lìder Maximo, hai ciccato in pieno. Sei cotto, non capisci più nulla, fatti fa parte?

Eh no, eh, questo no! Cazzo, il sito è mio, il popolo è mio, e questa nazione è la mia! Le palle che mi levo di mezzo, dopo tutto il sudore che ho versato per il loro benessere. Ingrati! Ingrati, e pure ignoranti, che non sanno nemmeno riconoscere cosa è bene e cosa è male per loro.

Anzi, sapete che vi dico? Altro che democrazia, questi non se la meritano proprio, la libertà. Adesso glielo faccio vedere io, cosa è giusto e cosa no. Adesso gli dico io che cosa devono fare e cosa no. E ringrazino ancora che mi sporco le mani per aiutarli! Se fosse per me, potrebbero andare tutti in malora, potrebbero.

Signorina, mi convochi il prefetto, il capo dei carabinieri, e mi chiami pure il generale Verdugo, già che ci siamo.

Nascono così i primi manganelli.

***

Ma scusate, adesso che di penso: non era meglio una volta, quando non c'erano leggi, ma c'era un'unica regola di fondo, che tutti si impegnavano a rispettare, e a far rispettare? Quando qualcuno la trasgrediva, erano i cittadini stessi a isolare il colpevole nella sua vergogna, rendendo assolutamente inutile il suo gesto anti-sociale. Lo ridicolizzavano. E se proprio si facevano coinvolgere, vittime magari della calura estiva, aspettavano che io passassi di lì, prendessi nota di chi aveva trasgredito la regola, e lo isolassi per conto della comunità.

Finchè la regola è una sola, e tutti possono vedere con chiarezza se e quando è stata violata, c'è davvero bisogno di complicarsi la vita, ad inventare tutta questa "democrazia"? Non ce l'abbiamo già, dopotutto, quella vera, visto che oltretutto pare pure funzionare?

Massimo Mazzucco




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