CRONACA DI UNA FARSA ANNUNCIATA

Data 21/4/2005 0:38:26 | Categoria: politica italiana

CRONACA DI UNA FARSA ANNUNCIATA

di Massimiliano Cantagallo

Berlusconi si dimette!?! Letta così sarebbe una notizia bomba: c'è da riempire i giornali per settimane, Porta a Porta avrebbe una miniera quasi inesauribile per i suoi share televisivi. Chi ci guarda dall'estero vedrebbe un buon gesto politico, oltre che di buon senso, dopo la sonora batosta delle ultime elezioni; d'altronde negli altri Paesi democratici è una prassi che non desterebbe grandi perplessità, sarebbe normale amministrazione. Persino D'Alema si dimise dopo un 6 ad 8 alle regionali del 2000.

Una batosta che si avvertiva da giorni prima delle elezioni e che persino l'infallibile ed ineffabile Cavaliere aveva quasi prospettato agli italiani, mettendo le mani avanti in più di una occasione. Ma mai avrebbe pensato a scarti così ampi tra i due schieramenti. Insomma una vera e propria dèbacle elettorale, una Caporetto politica dell'era moderna. Il "Sogno Italiano" promesso dal prode Silvio, quello che avrebbe fatto di questo Paese uno Stato moderno, competitivo, ...
... prospettando una crescita economica e di occupazione da Repubblica d'Irlanda, una nuova Cina europea (per sviluppo economico s'intende), esempio per tutti gli altri partners europei, s'infrange definitivamente e fragorosamente all'uscita dei primi exit-polls della Nexus.

In realtà sappiamo tutti che quel sogno non solo non s'è mai avverato, ma si è trasformato in incubo già ai primi vagiti del Berlusconi-bis. Tutti abbiamo assistito alle battaglie post-elettorali, con Forza Italia e Lega Nord da una parte ed AN-UDC dall'altra. Scontri cruenti, senza esclusione di colpi, quasi un regolamento di conti. Chi aveva già il rospo in gola dalle europee 2004, ha avuto il modo di tirarlo fuori senza giri di parole: "Non capisci niente di politica", "Non inventatevi altre iniziative autolesionistiche", "Una buffonata fare la crisi" ecc. ecc. ecc.

Le varie riunioni partitiche succedutesi confermano il clima teso nella maggioranza: l' UDC fa dimettere i suoi ministri e sottosegretari, AN forse farà lo stesso, ma userà quest'arma solo se, davanti alle Camere, Berlusconi si azzarda a "non dimettersi". In tutto questo l'opposizione sta a guardare, un pò per capire meglio questa strana crisi all'italiana, un pò perchè, nonostante qualcuno invoca le elezioni anticipate, non vedrebbe di buon occhio le politiche a breve termine; c'è una grossa spada di Damocle che si chiama manovra correttiva da 18 miliardi di euro da intraprendere entro il prossimo Luglio.

Un pò perchè, diciamolo, non ha ancora un programma elettorale strutturato per il medio-lungo termine che non contempli altri sacrifici economici per restare almeno nella terza classe del treno europeo. Alla fine Berlusconi cede, va alle Camere e rassegna le dimissioni da Presidente del Consiglio, ma…..c'è un ma. Come una Fenice, rinascerà dalle sue stesse ceneri, pronto a riproporsi con il Berluconi-tris. Gli alleati che prima lo punzecchiavano, ora sembrano essere accecati da questa luce resurrettiva e si dichiarano soddisfatti del discorso alle Camere.

Bastano parole come: "Potere d'acquisto delle famiglie", "Aiuti alle imprese", "Sviluppo del Sud" per sedare ogni precedente attrito interno, ora le sue ulteriori promesse sembrano convincere gli Alleati (Fini: "Ottimo discorso"; Follini: "Apprezzabile"), che promettono l'appoggio per Berlusconi 3 - Il ritorno.

In una sola parola: Farsa, appunto.

È chiaro adesso che i giochi sono ben più complicati di quanto l'italiano medio - quello "che legge il giornale" - possa pensare. La triste realtà è che le poltrone sono ancora calde per potersene disfare, ma non abbastanza per poter rischiare altre dèbacle politiche; gli assetti interni della maggioranza cambieranno a favore di ministri "tecnici", i quali, male che va, un domani cadranno nel dimenticatoio, mentre i politici evergreen potranno sempre dare la colpa a loro se le cose andranno a scatafascio.

E Berlusconi? Scherzando (ma non troppo) ha già detto che ci manderà una cartolina dalle Bahamas. Ha venduto quasi il 17% della sua quota Mediaset monetizzando quanto basta alla famiglia per "tirare avanti" e non mi sorpenderebbe, così come profetizzato anche da Giorgio Bocca su repubblica.it, se oltre alle cartoline non ci manderà qualche suo memoriale.

Tanto per non uscire dalla tradizione.

Massimiliano Cantagallo




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