Le torce della disperazione
Data 21/8/2012 1:10:00 | Categoria: politica italiana
| di Marco Cedolin
Mentre Monti e Passera incantano la platea del meeting di CL a Rimini, attribuendosi il salvataggio di un paese che sta sprofondando nel baratro e vaticinando l'ormai prossima uscita da una crisi in realtā ben pių irreversibile dell'euro tanto caro a Mario Draghi, in Italia si continua a morire di disoccupazione e gli applausi tributati dai ciellini al governo dei banchieri suonano come una nota tanto stonata quanto irriguardosa.
Angelo, disoccupato di Forlė di 54 anni é morto ieri mattina, al termine di una settimana di agonia e con l'85% del corpo devastato dalle ustioni, dopo essersi dato fuoco per disperazione dinanzi a Montecitorio. [...] Maurizio, meccanico in rovina di Torino di 48 anni é bruciato come una torcia la scorsa notte, nell'anonimato di un prato di periferia, dove nessuno ha potuto assistere alla sua agonia ed i carabinieri lo hanno trovato solo quando si č fatto giorno.
In entrambe le circostanze, cosė come nelle centinaia di casi di suicidi per motivi ecomici che costellano gli ultimi mesi, ed i media obbedendo ad ordini superiori hanno smesso di rendere noti, i martiri della disperazione non hanno lasciato dietro di sč altro che una lettera di scuse per la famiglia ed i cocci di una vita devastata dai problemi economici e dal senso di colpa connaturato nell'incapacitā di campare sč stessi ed i propri famigliari.
Ma nell'atmosfera del meeting di Rimini, carica di fiducia nel futuro e gratitudine per quanto sta facendo il governo di Goldman Sachs, non c'é spazio per le torce umane, nč tantomeno per i "perdenti". Si cantano inni alla crescita e si celebra il verbo delle banche, uniche ed onnipotenti, cosė in cielo, come in terra.
Marco Cedolin
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