Considerazioni di una "diversamente abile"

Data 30/3/2008 10:20:00 | Categoria: Medicina

di Gabriella Fogli

Sono diventata invalida a causa di una malattia rara che, ironia della sorte, non è ancora riconosciuta come tale e, dulcis in fundo, con una specifica ancora più rara, una neuropatia che per la sanità italiana non esiste in quanto è ancora materia di studio e sperimentazione, quindi sono una invalida (diversamente abile mi fa sorridere) con una patologia che neanche la sanità italiana riconosce.

La beffa è che per aver riconosciuta l'invalidità ho dovuto ricorrere al tribunale per fare ricorso ed ora, forse, lo saprò ad aprile, riceverò la magnifica somma di € 248,00 mensili, somma con cui, non essendo in grado di lavorare, dovrei vivere. Sfido chiunque a vivere con tale somma, a meno di non dormire per strada o, se si è fortunati, in macchina.

Siamo in campagna elettorale ed ora tutti i partiti promettono ciò che fino a due mesi fa non hanno fatto, siano di una parte che dell'altra. Sono nata da una famiglia di origine emiliana, cresciuta a pane e P.C.I. ed ho abbracciato da molto giovane le campagne per i diritti delle donne, per le minoranze, per i poveri, per i reietti e per tutti quelli, come i miei genitori, con due stipendi arrivavano alla fine del mese per un soffio. Ora assisto ad un Veltroni che rinnega le sue origini, ad un Fassino con cui ho partecipato a diverse riunioni quando. giovanissimi tutti e due, ci si trovava nella sede centrale del Partito a Torino, in Federazione, ...
... e c'era anche il nostro attuale ministro, ancora per poco, alla salute, che ci informano che dobbiamo essere "europeisti", dimenticando le proprie origini e forse nessuno li ha informati che le "tute blu" esistono ancora, hanno tutti il diploma e forse non indossano più la tuta, ma si chiamano "operai", non imprenditori nè liberi professionisti, nè artigiani, nè commercianti, sono "operai".

Bene, la delusione inflitta è stata enorme. Il sogno del giusto sostegno e fabbisogno per tutti è miseramente crollato, i sindacati man mano hanno perso la loro funzione di compiere l'interesse dei lavoratori, hanno smesso di perdere il posto di lavoro perchè sindacalisti, ed hanno parecchie responsabilità in questa ventata di restaurazione.

Improvvisamente tutti si sono accorti che, lavorando in due, non si arriva a fine mese, figuriamoci poi se lavora uno solo e se in più hanno un figlio. Già, perchè oggi tutti si affannano a dire che siamo diventati egoisti, che non si fanno più bambini, che stiamo invecchiando come popolazione....Ma vi siete mai chiesti che significa avere un figlio? Vi siete mai posti il problema, nel paese del Vaticano, delle strutture in appoggio alla famiglia, alle donne lavoratrici? Perchè le scuole materne statali chiudono alle 16 e le private alle ore 19? Dove li lasciamo questi figli quando si è al lavoro? Per le strade?

Cari politici, di destra, di sinistra, di centro, moralmente siete discutibili, e non basta....tutti parlate di portare ad un ragionevole importo gli stipendi minimi, di adeguare le pensioni agli aumenti della vita, (che scoperta, prima ci avete convinti che la scala mobile era la responsabile di ciò che non andava nell'economia italiana, ora la vogliamo riabilitare...vergogna!!!) ma nessuno, e ripeto nessuno, ha speso una parola per gli invalidi, i mutilati sul lavoro, le persone come la sottoscritta affette da gravi patologie rare per cui non ci sono cure, non esiste ricerca perchè non conviene alle ditte farmaceutiche.

E noi che facciamo? Ci fate una iniezione letale così ci togliamo dalle scatole? Sono un problema gli anziani perchè aumentano e non ci sono più soldi per pagare le pensioni. Forse se ne aveste divorati di meno i soldi ci sarebbero.

Vergogna....Avete idea di cosa vuol dire presentarsi davanti ad una commissione medica che cerca solo il modo di non farti arrivare alla percentuale di invalidità che ti dà diritto a quella ridicola somma di 248 €?

Vergogna ed ancora vergogna...La sottoscritta era disposta ad incatenarsi davanti all'ospedale dove risiede per aver diritto a ciò che invece le era negato....Ha dovuto smuovere mari e monti con il dolore addosso e sempre contando sulla collaborazione di familiari od amici che la potessero accompagnare tutte le sante volte. E chi non sa come fare? E chi è anziano e non ha nessuno?

Vergogna, continuerò a gridarlo fin che avrò voce e fino a quando le cose non cambieranno.

Vergognatevi per come avete ridotto l'Italia, ma ricordatevi anche che esiste un Ordine superiore a cui tutti noi dovremo, un giorno, presentarci davanti. E non vorrei essere nei Vostri panni.

Gabriella Fogli

Nota: Gabriella Fogli è iscritta a Luogocomune, ed è disponibile a intervenire nei commenti. Desidera anche chiarire che non ha scritto la lettera per cercare un aiuto economico, ma come generica denuncia di un problema che non riguarda solo lei.



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