NEL TEXAS DI GEORGE BUSH, VAI A LETTO CON CHI DICO IO

Data 30/6/2003 6:12:00 | Categoria: dagli Usa


NEL TEXAS DI GEORGE BUSH, VAI A LETTO CON CHI DICO IO

di Massimo Mazzucco

Los Angeles 29.6 - Ieri la Corte Suprema degli Stati Uniti ha chiuso i battenti per la pausa estiva, sparando alla rinfusa una valanga di sentenze che avevano atteso fino all'ultimo di essere prese in considerazione (la Corte ha l'obbigo di emetterle tutte, prima della chiusura del ciclo).

Fra queste, una attesissima ed importantissima riguardava i diritti degli omosessuali, e nasceva da un caso del Texas, di qualche anno fa (sotto Bush governatore), in cui due omosessuali erano stati "sorpresi" nel letto dalla polizia...
... in seguito ad una chiamata - poi risultata fasulla - di un vicino che aveva "sentito colluttazioni e minacce con arma da fuoco". Nel Texas omofobo e razzista, la polizia non avrebbe il diritto di entrarti in casa senza un'ordine giudiziario (come in nessun altro stato dell'Unione, nè peraltro qui da noi), a meno, ovviamente, di emergenze come quella, che ti autorizzano invece anche all'irruzione. (Perchè, ovviamente, a nessuno viene mai in mente di bussare prima e chiedere magari "Oh, tutto OK? Serve aiuto?)

Capita infatti che, sebbene i due non stessero affatto litigando, in Texas viga anche una legge contro gli atti di sodomia, ed ecco che i poveracci vengono comunque arrestati, multati, e finiscono a passare il resto della notte in prigione. (In celle separate, si suppone). Mentre al vicino dall'udito un pò fantasioso, ovviamente, non è successo proprio niente.

Non disposti a mandarla giù, i due hanno fatto causa allo stato, e la faccenda si è trascinata fino alla corte suprema, la cui sentenza di ieri ha stabilito che la legge del Texas va subito abolita, perchè viola il diritto fondamentale dell'individuo di fare quello che crede, con chi crede, nella privacy di casa sua.

E mentre i gay di tutta America, giustamente, festeggiano un grosso passo avanti verso il riaggiungimento della loro uguaglianza (effettiva), vengono da porsi un paio di domande, tanto ovvie quanto allarmanti.

Ma perchè - mi sono subito chiesto - il diritto alla privacy non c' era prima, nel Texas? Non era mai stato stabilito, legalmente, in seguito ad un qualunque caso giudiziario che ne creasse il precedente?

Nel Texas di George W. Bush, evidentemente no. L'attuale presidente degli Stati Uniti governava, poco prima di diventare tale, uno stato in cui la legge ti permetteva di arrestare due persone a seconda di cosa avessero scelto di fare fra di loro, nel proprio letto, a casa propria, e non gli era mai nemmeno balenata l'idea di suggerirne l'abolizione.

La seconda considerazione forse è ancora più tragica. Il voto contro la legge sì è passato, ma con un mediocrissimo 6-3, non con un secco 9-0, come uno si aspetterebbe. E cioè, i due giudici di estrema destra, l'italo-americano Scalia e il nero "sbiancato per la domenica" Clarence Thomas, oltre al presidente della Corte Renquist (quello che avete visto incoronare Bush alla presidenza, tre anni fa) sono riusciti a votare contro, argomentando nella maniera che segue la propria insostenibile posizione: "No all'abolizione della legge, perchè così, avanti di questo passo, si aprono le porte al matrimonio gay, e poi da lì a tutte le deviazioni più infernali che possiate immaginare." Non l'ho inventata io, sta su tutti i giornali, ed è soprattutto nella sentenza stessa consegnata ieri alla storia da questa Corte Suprema.

A parte il ragionamento, che da un punto di vista logico è una vera e propria "fallacia" di primo grado (da espulsione immediata, per intenderci - vedi sotto*), ma la proporzione tra i sommi giurati non ha nemmeno scandalizzato troppo, poichè alla fine riflette abbastanza bene la situazione attuale dell'America: almeno un terzo degli stati, tutti quelli del Centro-Sud (la cosiddetta Bible Belt, fascia della Bibbia), in realtà non solo ama spesso innalzare sul pennone più alto la bandiera sudista (al posto di quella a stelle e strisce), ma conserva dei forti e radicati sentimenti omofobi e razzisti, dei quali non sembra vergognarsi nemmeno un pò.

In fondo, che la sodomia sia peccato mortale, lo dice la Bibbia stessa. Vai tu a spiegargli l'abolizione della legge.


* E' la cosiddetta "Fallacia del Piano Inclinato", che si articola così: Se supponiamo A, conseguirà B, e se B, conseguirà C, quindi (siccome C è cattivo) anche A "non buono". Mentre le conseguenze indirette di un atto - soprattutto se ipotetiche e non dimostrabili, come in questo caso - non hanno nulla a che vedere con la validità dell'atto stesso.

ESEMPIO: E' giusto che tu esca di prigione perchè in realtà non hai commesso l'omicidio, ma non ti liberiamo perchè poi la reputazione dei giudici che hanno sbagliato ne risente, e avanti di quel passo verrà a mancare del tutto il rispetto per la magistratura. (E a me, scusi, che c... me ne frega? - rispondi tu - Io non ho fatto niente!)



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