"Inganno Globale" all'ombra del Vesuvio

Data 14/7/2006 2:03:01 | Categoria: Inganno Globale

di Rascalcitizen

Non era scontato, non era facile. In una città “particolare” come Napoli, in pieno clima post-vittoria della Nazionale, con qualche carcassa di auto incendiata ancora da rimuovere, con l’ubriacatura calcistica ancora in corpo e la poca voglia di pensare a “cose impegnative” da parte di molti, la proiezione in una piccola e storica piazza di Napoli di “11/9/2001 Inganno Globale” è stata una piccola - grande battaglia che, oggi possiamo dirlo, è stata vinta.

Da un po’ di tempo aspettavamo la ghiotta occasione dell’uscita del prezioso film di Massimo Mazzucco, per gettare sul tappeto dell’opinione pubblica napoletana il tema della verità sull’11/9. Nell’assordante silenzio dei media partenopei e la scontatezza del mondo politico locale, ci si è lanciati in questa impresa con il gusto e l’entusiasmo dei pionieri, ma forti della sicurezza e della determinazione degli utenti di Luogocomune e del suo webmaster.

La fase preparatoria della scadenza con la progettazione della locandina, il procacciamento dei necessari mezzi tecnici, …
… i problemi di download del film, la pubblicizzazione della scadenza tramite attacchinaggio di locandine in locali e negozi di una parte del centro storico, la distribuzione dei flyers, il necessario tam tam per avvisare conoscenti ed amici della proiezione di IG, hanno rappresentato un piccolo ma importante banco di prova per alcuni utenti napoletani di LC.

Sofferta è stata la ricerca di spazi idonei per questa iniziativa: l’unica sala, gestita dall’ amministrazione comunale, a pagamento, era disponibile in orari proibitivi. Avremmo dovuto proiettare il film alle 15, che, con il caldo umido di questi giorni a Napoli, avrebbe significato rischiare di ritrovarsi in quattro gatti.

Si è quindi deciso di proiettare IG la sera dell’11 luglio in una bella piazzetta nel centro storico di Napoli, piazza Bellini, precisamente nello spazio di pertinenza del “Caffè Arabo”, storico locale gestito da componenti della locale comunità palestinese. Il film è stato la prima di una serie di proiezioni all’interno di una rassegna culturale.

Superati gli inevitabili problemini tecnici (cavi, cavetti ed affini), ed i gustosissimi duetti fra Shevek e Florizel in merito ad una leggera divergenza di opinioni sul posizionamento dello schermo, finalmente alle 21,30, dopo una breve presentazione di Shevek, la proiezione aveva inizio.

Per il sottoscritto, con un occhio allo schermo ed un altro alle reazioni del pubblico, è stato molto interessante notare come i presenti, seduti ai tavolini del caffè, iniziassero a seguire IG con interesse via via crescente, già dalle prime immagini.

E questo riguarda non solo le persone da noi invitate o conosciute, (presenti tra l’altro esponenti locali del sindacalismo di base e personalità del mondo artistico come il musicista Daniele Sepe) ma anche coloro che erano lì semplicemente per caso, letteralmente catturati, tra una birra ed un caffè, dalle immagini di IG.

Ho visto gente seguire a bocca aperta la parte relativa al Pentagono, persone anziane assistere sbigottite alle richieste di aiuto via telefono delle donne imprigionate nelle torri, altre lasciare i tavolini del bar attiguo per seguire la proiezione, altre ancora commentare con stupore alcune fasi del film. Ma il culmine si è raggiunto nella parte relativa al crollo delle torri e alle demolizioni controllate, i cui boati, grazie ad un’ottima amplificazione, hanno contribuito ad attrarre persino alcuni passanti, che hanno assistito in piedi alla proiezione del film contribuendo ad aumentare il già nutrito numero dei presenti.

Grande silenzio e partecipazione emotiva anche alle dichiarazioni del “popolo a parte”, e, ovviamente, non potevano mancare sullo scorrere dei titoli di coda, gli applausi finali.

Va sottolineato che durante la proiezione nessuno è andato via, e questo la dice lunga sul reale impatto di IG, e soprattutto sulla mancanza di una informazione degna di questo nome.

Dopo il film è stata la volta del collegamento telefonico con Massimo Mazzucco, per rispondere alle domande da parte del pubblico raccolte da Florizel e Shevek.

L’obbiettivo di suscitare interrogativi è stato raggiunto. Le domande spaziavano da un contesto all’altro: chi chiedeva se sarà mai possibile vedere in RAI questo film, qualcun altro voleva informazioni circa l’atteggiamento prevalente del popolo USA su queste tematiche, altri ancora chiedevano di sapere qualcosa in più sull’organizzazione dei familiari delle vittime dell’11/9. E c’è stato perfino chi ha chiesto di eventuali contestazioni ad IG e se fossero suffragate da valide prove.

Dopo il collegamento con Massimo, nuovi applausi e nuove richieste per noi promotori dell’iniziativa: decine di persone ci hanno chiesto copia del DVD; altri hanno voluto condividere con noi la soddisfazione per la realizzazione di questa iniziativa. Inoltre siamo stati invitati a replicare la proiezione nella città di Benevento.

Un’ ultima nota, non in ordine di importanza.

La responsabile del Caffè Arabo, alla quale va il nostro ringraziamento per la disponibilità mostrata, nel ringraziarci e nel condividere entusiasticamente lo spirito dell’iniziativa, ci faceva notare un aspetto importante. Ogni martedì, a pochissimi metri dal luogo della proiezione, staziona un nutrito gruppo di tifosi del Napoli, che si riuniscono per discutere animatamente, suppongo non di teorie cospirative, lanciare slogan, bere qualche birra, ecc. Bene. Ieri sera non ci siamo accorti della loro presenza: erano tutti in religioso silenzio…. Direi che non è poco.

Una volta tanto una sorprendente dimostrazione di civiltà soprattutto in una città come Napoli, caratterizzata da un forte degrado morale e materiale, ormai divenuto caso nazionale.
Come dicevo all’inizio: non era scontato, non era facile.

La serata dell’11 luglio 2006 è stata una bella iniezione di fiducia, che fa ben sperare per il futuro prossimo venturo.

Un ringraziamento particolare a Massimo Mazzucco, e a tutti coloro, utenti e non utenti di LC, che hanno reso possibile la realizzazione di questa iniziativa.

Rascalcitizen





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