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Energia e Ambiente : Formaggi avariati: la truffa continua
Inviato da Redazione il 6/9/2008 10:36:05 (12978 letture)

di Marco Cedolin

Molti sicuramente ricorderanno la truffa riguardante i formaggi scaduti e marcescenti contenenti larve, escrementi di topo, muffa e materie plastiche, che anziché essere indirizzati allo smaltimento venivano fusi e riproposti sugli scaffali dei supermercati sotto forma di prodotti freschi e “genuini”. Una truffa che aveva profondamente turbato l’opinione pubblica, anche in virtù del coinvolgimento nel malaffare di marchi di primaria importanza quali Galbani, Granarolo, Ferrari, Medeghini, Biraghi, Prealpi e molte altre ancora. Una truffa che è stata portata avanti per lungo tempo anche grazie al silenzio di moltissimi dipendenti delle aziende coinvolte che sapevano tutto ma hanno evitato di denunciare l’accaduto temendo di perdere il proprio posto di lavoro.

L’inchiesta continua a procedere ed i nuovi sviluppi hanno messo in luce il coinvolgimento di personaggi “insospettabili” nonché un giro di affari sempre più enorme che ormai coinvolge mezza Europa, dalla Spagna all’Austria, dalla Francia alla Germania e al Belgio.

L’ex ufficiale dei carabinieri Francesco Marinosci che dirigeva la caserma del paese di Casalbuttano in provincia di Cremona è risultato essere il rappresentante legale e amministratore unico dell’azienda DELIA che costituiva insieme alla Tradel di Casalbuttano di proprietà di Domenico Russo, ...

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Energia e Ambiente : Inquinamento da carne bovina
Inviato da Redazione il 29/8/2008 9:50:00 (11293 letture)

di Marco Cedolin

Il livello della disinformazione, attraverso la quale i grandi poteri tentano di suggestionare e manipolare l’opinione pubblica, continua a crescere ogni giorno, ma raramente ha raggiunto vette di demenzialità paragonabili a quelle dell’articolo comparso ieri sul Corriere della Sera a firma Danilo Taini.

Il “capolavoro” prende spunto da uno studio compiuto dall’organizzazione per le difesa dei consumatori tedeschi Foodwatch, in collaborazione con l’Istituto per la ricerca sull’economia ecologica, studio che ha inteso contabilizzare le emissioni di anidride carbonica determinate dall’agricoltura tedesca, definendole impropriamente inquinamento.

Secondo le conclusioni di questo studio “le mucche tedesche inquinano quanto i SUV e sono una vera e propria bomba climatica” fino ad oggi sconosciuta poiché “la lobby agricola è finora riuscita a tener il fatto nascosto, ...

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Energia e Ambiente : Scajola e la favola del carbone pulito
Inviato da marcocedol il 31/7/2008 10:10:00 (5180 letture)

di Marco Cedolin

Bruttissima giornata quella di ieri per i cittadini di Civitavecchia, costretti ad assistere all’inaugurazione della nuova centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord, nonché a subire le stonate parole del maldestro ministro Scajola che presenziando alla cerimonia è incorso in un’imbarazzante gaffe avente per oggetto gli operai morti durante la costruzione dell’opera, da lui trattati con sufficienza alla stessa stregua di un qualsiasi sopportabile effetto collaterale.

Esternazioni fuori luogo di Scajola a parte, il vero dramma è costituito dalla centrale Enel di TVN, entrata oggi provvisoriamente in funzione a metano anziché a carbone in quanto tuttora priva dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Un vero mostro destinato a bruciare 600 tonnellate di carbone l’ora, rilasciando 6.300.000 metri cubi di fumo carico d’inquinanti, nonostante l’Enel, la “buona stampa” ed un folto stuolo di esperti compiacenti le abbiano attribuito impropriamente la patente di “centrale a carbone pulito”. La centrale di TVN pulita non lo è affatto in quanto adotta il tradizionale sistema di Combustione del Carbone Polverizzato (PCC) che determina il rilascio di emissioni nocive costituite da metalli pesanti e nanopolveri, in grado di elevare il tasso di mortalità nella popolazione ...

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Energia e Ambiente : Nucleare francese, una fuga dietro l'altra
Inviato da Redazione il 24/7/2008 23:50:00 (5642 letture)

di Marco Cedolin

Tricastin, Romans–Sur–Isere, Saint Alban e ancora Tricastin. Nelle centrali nucleari francesi si susseguono le fughe radioattive e per la quarta volta negli ultimi 20 giorni è scattato l’allarme rosso in un impianto transalpino, in un periodo già molto travagliato per l’atomo europeo dopo l'incidente accaduto ai primi di giugno in Slovenia nella centrale nucleare di Krsko ed i 4 incidenti registrati in Spagna a luglio in soli 12 giorni nella centrale nucleare di Cofrentes nei pressi di Valencia.

A Tricastin lo scorso 8 luglio le autorità francesi resero nota la fuoriuscita nell’ambiente, avvenuta il giorno precedente, di 74 kg di uranio. A Romans–Sur–Isere lo scorso 18 luglio l’Autorithy per la sicurezza nucleare francese ammise la fuoriuscita di acque contaminate da elementi radioattivi, pur assicurando che l’incidente non aveva determinato impatti ambientali. A Saint Alban lo scorso 21 luglio 15 operai vennero contaminati dalla fuoriuscita di liquido radioattivo. Ieri 23 luglio, nuovamente a Tricastin 100 operai sono stati contaminati da elementi radioattivi di cobalto 58 fuoriusciti da una tubatura del reattore numero 4 fermo per manutenzione ed immediatamente evacuati dalla centrale.

Proprio intorno al sito nucleare di Tricastin, fra i più grandi al mondo, che non comprende solo la centrale, ma anche una serie di laboratori che lavorano l’uranio grezzo e depositi per le scorie radioattive, sembrano emergere molti scampoli di realtà, fino ad oggi sottaciuti, ...

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Energia e Ambiente : Galbani vuol dire fiducia
Inviato da Redazione il 6/7/2008 9:10:00 (12454 letture)

di Marco Cedolin

Sul sito web di Repubblica, in un ottimo articolo a firma Paolo Berizzi, vengono resi noti gli sconcertanti sviluppi di un’indagine partita nel 2006 e portata avanti dalla Guardia di Finanza di Cremona grazie a quelle intercettazioni che giornalmente vengono messe sotto accusa quasi si trattasse del più grande problema che affligge questo disgraziato Paese.

Nonostante in Italia le frodi alimentari siano ormai all’ordine del giorno e cambiare il cartellino dei prodotti scaduti all’interno degli ipermercati stia diventando quasi una consuetudine, le dinamiche della truffa da parte che di quelli che Berizzi definisce giustamente “banditi della tavola” sono tali da riuscire a turbare profondamente non solo le persone deboli di stomaco.

L’impresa criminale che faceva capo a 4 aziende con sede a Cremona, Novara, Biella e Woringen in Germania, tutte riconducibili all’imprenditore siciliano Domenico Russo, ed era punto di riferimento per marchi come Galbani, Granarolo, Cademartori, Brescialat, Medeghini, Igor, Centrale del latte di Firenze, Frescolat, Euroformaggi, Mauri, Prealpi ed altre multinazionali europee, operava anche grazie alla connivenza delle Asl di competenza ...

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Energia e Ambiente : Promemoria nucleare
Inviato da Redazione il 4/7/2008 12:01:14 (5035 letture)

di Paolo De Gregorio


- 439 sono i reattori nucleari funzionanti nel mondo (104 USA, 59 Francia, 55 Giappone, 31 Russia)
- questa produzione copre il 6,4% di tutta la energia prodotta nel mondo, e il 15% dell’energia elettrica mondiale
- il fotovoltaico copre il 6,4 della produzione globale di elettricità (fonte European Photovoltaic Industry Association), cresce del 40% annuo
- nel 2006 l’eolico copriva l’1% della produzione globale, cresce del 25% annuo
- dal 1978 negli Usa e dal 1991 in Francia non sono state più costruite nuove centrali nucleari
- secondo AIEA (agenzia internazionale energia atomica) le riserve di uranio sono di 4,7 milioni di tonnellate e si trovano in Australia (28%), Kazakistan (18%) e Canada (12%)
- l’uranio andrà in esaurimento a consumo attuale, nel 2055, con nuove centrali molto prima. Il costo dal 2005 al 2008 si è quadruplicato (da 20 a 85 dollari)
- problema irrisolto: lo stoccaggio delle scorie. Solo gli USA hanno realizzato una soluzione, ma soltanto per lo stoccaggio delle scorie di 2° grado, mentre resta incerto il destino delle scorie di 3° grado (ad alta radioattività), che restano accantonate all’interno delle centrali
- nessuna persona onesta è in grado di definire il costo del kilowattora nucleare, perché al prezzo di costruzione della centrale, quelle di ultima generazione costano 4/5miliardi di dollari (fonte Rubbia), si deve aggiungere, dopo circa 40 anni di esercizio, il costo dello smantellamento e lo stoccaggio delle scorie, processo che costa più della costruzione della centrale nuova, a cui si deve aggiungere il costo della sorveglianza dei siti di stoccaggio per centinaia di anni.
- per costruire la centrale Usa di Maine Yankee negli anni 60 sono stati spesi 231 milioni di dollari, recentemente ha finito il suo ciclo produttivo e per smantellarla sono stati stanziati 635milioni di dollari (Ecoage.com)

in Italia la cosa si complica. Nel 2006 (19 anni dopo la chiusura di tutte le centrali nucleari per il referendum) l’effettivo smantellamento aveva interessato solo il 6% delle strutture, ...

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Energia e Ambiente : "Le metamorfosi" della Val Susa
Inviato da Redazione il 30/6/2008 20:20:00 (3847 letture)

di Marco Cedolin

La maggior parte dei sindaci della Valle di Susa, capitanati dal presidente della comunità montana bassa Valle di Susa Antonio Ferrentino e sotto l’attenta regia del presidente dell’Osservatorio sulla Torino–Lione Mario Virano, hanno siglato questa mattina nel corso di un incontro tenutosi a Pra Catinat la nuova ipotesi di tracciato del TAV e lo hanno fatto applaudendo alla firma del documento che al più presto verrà presentato al governo.

La notizia, unitamente alle manifestazioni di giubilo del Ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli e dello stesso Virano che riconducono l’accordo raggiunto ad una vittoria della filosofia del “dialogo”, campeggia in prima pagina su quasi tutti i giornali e compare fra i titoli d’apertura dei TG e non mancherà di lasciare esterrefatti tutti coloro che non vivendo in prima persona la vicenda del TAV in Valsusa ricordavano gli amministratori valsusini schierati su posizioni di aperta contrarietà all’opera al fianco dei cittadini.

In realtà l’applauso di oggi è solo il terminale di un percorso durato oltre 2 anni, durante i quali Antonio Ferrentino e la maggior parte dei sindaci che ne hanno seguito pedissequamente i voleri, hanno gradualmente abbandonato le posizioni di contrarietà all’opera ormai divenute scomode, ...

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Energia e Ambiente : “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Inviato da Redazione il 27/6/2008 7:50:00 (6804 letture)

di C. Andrea Eremita

Spesso si dice che il grado di civiltà di una società si misura dalla cura e considerazione che questa ha degli animali. È certamente vero, ma nei tempi di oggi forse occorre aggiornare tale principio, dicendo che il grado di civiltà di una società si misura da quanti rifiuti produce, e da come li smaltisce.

Uno dei limiti di percezione della cosiddetta civiltà “moderna” sta nel valutare la qualità dei beni che produce solo limitatamente all’utilizzo immediato che se ne può fare.

Si giudica buono un fagottino del Mulino Bianco nel momento in cui viene addentato, ma non si valuta quanto disti lo stabilimento che l’ha prodotto, nè si considera quanti chilometri dovrà ancora fare la sua voluminosa confezione prima di essere smaltita (non parliamo in questo caso dell’aspetto qualitativo dei suoi ingredienti). Lo stesso vale per l’energia nucleare, giudicata a buon mercato solo perchè non si “contano” tutte le problematiche di impatto e rischio ambientale, la reperibilità del combustibile, ed infine lo smaltimento delle scorie radioattive, che in realtà non sono smaltibili, ma solo “abbandonabili” da qualche parte, e quindi consegnate in regalo alle generazioni future (l’Italia ne ha da smaltire 90.000 metri cubi, e nel 2025 rientrerà un'altra quantità sostanziale, spedita all’estero per il riprocessamento).

Tornando ai rifiuti, il nuovo governo decisionista si è impegnato a risolvere l’emergenza in Campania - ed altre incombenti emergenze - con la costruzione di termovalorizzatori. Per quanto moderni, ...

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Energia e Ambiente : La litania delle centrali nucleari
Inviato da Redazione il 11/6/2008 7:50:00 (7083 letture)

di Marco Cedolin

Le scarse capacità, l’assoluta impreparazione e la ridotta lungimiranza della classe dirigente di un Paese, spesso si evincono dalla visione miope che essa ha riguardo alle dinamiche dei problemi esistenti e dei metodi che occorre mettere in atto per ottenere delle soluzioni.

L’armata Brancaleone tanto telegenica quanto priva di competenza “messa in campo” da Berlusconi, si manifesta in perfetta sintonia con gli “assistiti” di Confindustria sempre pronti a fare libero mercato tramite le sovvenzioni statali e la grande finanza di rapina che nel cemento sguazza da sempre a meraviglia.

Qualunque persona dotata di buon senso e in possesso di un minimo di competenza non faticherebbe a comprendere che per fare fronte (nel caso si avesse intenzione di provarci) al problema del progressivo esaurimento delle fonti fossili e del rapido deterioramento della biosfera determinato dall’attività umana, esiste una sola strada percorribile con qualche possibilità di successo, e si tratta di una strada da percorrere in “bicicletta” con tecnologie sofisticate ed a basso impatto, non certo a bordo di una betoniera, magari riesumando dal proprio sarcofago fantasmi anacronistici, tanto inutili quanto devastanti, come le centrali nucleari.

Diminuzione dei consumi energetici, con l’eliminazione di quelli superflui, riduzione delle enormi inefficienze esistenti nel sistema di distribuzione dell’energia e autoproduzione energetica locale per mezzo delle fonti rinnovabili (solare ed eolico su tutte) che vengano consumate e scambiate localmente, ...

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Energia e Ambiente : Gelo sulla Fusione Fredda
Inviato da Redazione il 10/6/2008 9:04:31 (13700 letture)

di Stefano Vernacotola

Introduzione

All’Università di Osaka, il 22 Maggio 2008, qualche invitato al salone di Arata si sarà sicuramente chiesto se fosse stato invitato solamente per assistere al movimento del pistone di un motore. Certo, agli osservatori più attenti non sarà sicuramente sfuggito il particolare che il motore in questione era uno Stirling, uno dei più interessanti motori a combustione esterna.

Probabilmente, tuttavia, la maggioranza dei presenti era più interessata a vedere la fonte del calore alla base del movimento del motore, prodotto dalla fusione di atomi di deuterio gassoso su una matrice a struttura nanometrica di soli 7 grammi di palladio e ossido di zirconio, piuttosto che lo stesso motore Stirling, un’invenzione del 1884. Esperimento, questo di Yoshiaki Arata, che non solo conferma le intuizioni di Fleischmann e Pons ma che dimostra platealmente la possibilità di ottenere energia dalla fusione nucleare a bassa temperatura.

Sono passati quasi 20 anni da quando, il 13 marzo 1989, i chimici Martin Fleischmann dell'Università di Southampton in Inghilterra e Stanley Pons dell'Università dello Utah annunciarono alla stampa di essere riusciti a ottenere la fusione di atomi di deuterio (un isotopo dell’idrogeno), usando una cella elettrolitica con due elettrodi (platino + e palladio-) ottenendo elio insieme ad un certo quantitativo di energia in eccesso [1].

Eppure, l’esperimento di Yoshiaki Arata, padre del nucleare avanzato nipponico e delle ricerche sulla fusione calda, ...

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Energia e Ambiente : Dossier Spazzatura
Inviato da Redazione il 31/3/2008 8:54:45 (15456 letture)

1 - Una Realtà Incomprensibile dall'Esterno

Viviamo in Campania, nella città di Napoli: alcuni di noi nel quartiere di Gianturco o, comunque, nella zona orientale della città, altri nel quartiere di Soccavo, nelle vicinanze di Pianura - dunque in alcuni dei tanti luoghi individuati come depositi di stoccaggio dall'ultimo dei tanti Commissari Straordinari con poteri in deroga alle leggi vigenti che la regione Campania ha avuto per la "soluzione" della cronica emergenza rifiuti. Questi sono grosso modo a poche centinaia di metri dalle nostre case, quindi ci troviamo talvolta direttamente nell'occhio del ciclone.

Nei mesi ed anni passati abbiamo seguito con sempre maggiore attenzione la situazione, studiandone le dinamiche e le forze in gioco, recandoci anche in alcuni altri luoghi (Serre Persano, S. Maria La Fossa, Lo Uttaro, Pianura...) per constatare di persona la situazione e sentire direttamente le ragioni delle popolazioni in rivolta, abbiamo partecipato a manifestazioni, dibattiti e assemblee.

Ovviamente, in tutto questo tempo abbiamo anche seguito con attenzione giornali, radio e TV che descrivevano la situazione, in un processo disinformativo sempre più palese. Certo, i siti di movimento in rete fornivano informazioni migliori e sicuramente più veritiere, ma ci rendevamo sempre più conto che, invece, chi non era coinvolto direttamente e/o faceva riferimento solo ai grandi media, della questione dei rifiuti in Campania doveva avere una visione del tutto distorta delle cose.

Gli veniva descritto un popolo ignorante ed irrazionale, abbrutito nella logica del "non nel mio giardino", manovrato dalla camorra, ...

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Energia e Ambiente : Impregilo: dai rifiuti di Napoli alle luci di Las Vegas
Inviato da marcocedol il 27/3/2008 9:20:00 (8863 letture)

di Marco Cedolin

La multinazionale Impregilo, primario gruppo italiano nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria, il cui pacchetto di maggioranza è attualmente nelle mani delle famiglie Benetton, Gavio e Ligresti, continua a tenere fede al suo ruolo di leader nella costruzione delle grandi opere e nella creazione di altrettanto grandi devastazioni ambientali e sociali. Sono infatti una sequela infinita le tragedie ambientali, i dissesti del territorio, le violazioni dei diritti umani, i conflitti politico sociali, le deportazioni e gli esodi forzati di popolazione e gli sprechi di risorse finanziarie ed umane direttamente o indirettamente imputabili all’operato della multinazionale italiana.

Già fra il 1976 e il 1982 Impregilo (allora Impresit-Cogefar) partecipò alla costruzione della diga Chixoy in Guatemala, un progetto il cui costo finale di 800 milioni di dollari si rivelò del 300% superiore alle previsioni e determinò un’espansione del debito pubblico del paese centroamericano nell’ordine del 45% del suo intero ammontare. I finanziamenti provennero dalle casse della Banca Mondiale e della Banca Interamericana di Sviluppo. Gli abitanti dei territori interessati dal progetto furono costretti al trasferimento coatto e di fronte alla loro riluttanza ad abbandonare le proprie terre e le proprie case si scatenò una campagna di terrore ...

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Energia e Ambiente : Quando l'uomo si protegge da se stesso
Inviato da Redazione il 19/3/2008 6:50:00 (9205 letture)

di Andrea Eremita

Tra le tante guerre dimenticate ce n’è una più dimenticata delle altre. Questa guerra non si combatte a migliaia di chilometri di distanza, non ci sono reportage che ne parlano in TV, e nemmeno se ne occupano i giornali. Ciononostante questa guerra si combatte in casa nostra, nel campo appena fuori città, e anche nell’orto sotto casa.

È la guerra che l’uomo moderno ha intrapreso con la natura per trarre sostentamento, per averne cibo.

Nel corso della storia l’agricoltura è mutata radicalmente, ma tale mutamento è stato lento, ed è avvenuto in stretta comunione con la natura, che ha sempre dettato la misura di ogni cambiamento.

In questo modo, conformandosi ai ritmi della natura, l’uomo non ha mai provocato dissesti tali da comprometterne l’equilibrio. La stessa rivoluzione industriale ha fornito i mezzi per ottimizzare il ciclo produttivo, ma si è trattato di un mutamento limitato all’ambito organizzativo e pratico, che non ha interessato la biochimica della terra.

Invece, a partire dagli anni cinquanta del secolo scorso, l’agricoltura ha subito un cambiamento radicale dovuto al progressivo utilizzo dei prodotti chimici di sintesi, deputati alla fertilizzazione dei terreni, alla disinfestazione da parassiti, alla protezione e al rafforzamento delle culture stesse. Tali prodotti sono definiti fitofarmaci o agrofarmaci.

Nello spazio di circa cinquant’anni, la figura del contadino è cambiata radicalmente. Da uomo intimamente legato alla propria terra, capace di integrare alla perfezione i cicli di produzione ...

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Energia e Ambiente : La verità sui crop circles – Intervista a Nancy Talbott
Inviato da Redazione il 17/3/2008 4:40:00 (27539 letture)

Nancy Talbott è la fondatrice del BLT-Reseach Group, l’unico gruppo al mondo che abbia studiato sistematicamente i crop circles con criterio scientifico. Nato circa 10 anni fa, il BLT si è avvalso del contributo di diversi scienziati, fra cui il biofisico dell’Istituto di Scienza e Tecnologia del Michigan, W.C. Levengood, che è diventato il punto di riferimento mondiale della ricerca sui crop circles.

Il BLT ha iniziato a raccogliere campioni di grano prelevati dalle formazioni di crop circles un pò ovunque nel mondo. I campioni venivano analizzati, e confrontati con dei campioni di controllo prelevati all’esterno degli stessi campi di grano, lontano dalle formazioni. In seguito, il BLT ha anche raccolto e analizzato dei campioni di terreno, seguendo lo stresso criterio di confronto con i campioni di controllo, prelevati all’esterno della formazione.

Quella che segue è la trascrizione/traduzione dell’intervista telefonica. I diversi segmenti sono accompagnati dall’audio originale (in inglese). Per chi non avesse tempo di leggere tutto, alla fine c’è un riassunto dei punti più importanti.

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Energia e Ambiente : La guerra ambientale è già cominciata
Inviato da Redazione il 6/3/2008 6:50:00 (16136 letture)



Riportiamo in home page, per maggior visibilità ed arricchito d'ulteriori contenuti, un argomento già presentato la settimana scorsa nel forum di LuogoComune dedicato alle scie chimiche.

Il 21 febbraio un'emittente veneta, RadioBase, ha intervistato un alto ufficiale in pensione dell'Esercito Italiano sul tema del controllo climatico e delle moderne tecnologie militari capaci di trasformare l'ambiente da scontata cornice d'un conflitto a vera e propria arma o strumento d'attacco.

L'intervista riprende un articolo scritto dallo stesso ufficiale, il Gen. Fabio Mini, e pubblicato sulla rivista Limes n° 6-2007, avente titolo "Owning the weather: la guerra ambientale globale è già cominciata" che è possibile visionare e scaricare a questo indirizzo.

Nel corso dell'intervista [...]

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