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Medicina : Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Inviato da Redazione il 2/11/2005 16:43:02 (6872 letture)

di Simone Colzani

Nei giorni scorsi, il Ministro della Salute (ex Sanità) ha fatto un'affermazione molto importante, ma, per una ragione o per l'altra, l'impatto di questa dichiarazione è stato smorzato. Saranno i toni di una campagna elettorale ormai dilatata sull'intera stagione calcistica, ma sui media è comparso ben poco. Di cosa tratta un Ministro perchè le sue parole non vengano recepite, specie in questi tempi ove i reality spostano punti di audience?

Storace ha menzionato, implicitamente, il principio di responsabilità: quella regoletta facile, secondo cui ognuno è responsabile delle proprie azioni. E quale sarà stato il fatto che ha costretto un nostro rappresentante ad affermarlo? Le cure mediche prestate ad un incauto possessore di un serpente velenoso, il quale ha morso il padrone; l'ASL del luogo ha ingaggiato una caccia contro il tempo …


… per procurarsi il siero antiveleno: una gara fortunatamente vinta, ma dal costo non lieve di 40.000 euro, che vanno ad aggravare la non facile situazione sanitaria. Storace, vedendo la fattura, ha ovviamente commentato: stiamo valutando se farci rimborsare quanto speso per questa attività sicuramente rischiosa.

Una frase del genere impone una riflessione sul nostro sistema sanitario: l'Italia, con le sue prestazioni (non tutte) garantite, si pone a metà strada tra il sistema privatistico degli USA, in cui vale più l'assicurazione sanitaria che non il diritto alla cura, e quello assistenzialistico della Svezia, in cui ogni cittadino (in quanto contribuente) ha diritto alle cure.

Il primo sistema è in corso di fallimento: certo le cliniche e gli ospedali americani sono i migliori del mondo, ma il fatto che il capitalismo made in USA abbia precarizzato la stragrande maggioranza della popolazione, togliendo quindi ad ogni famiglia i fondi per coperture previdenziali sanitarie, non rende sicuramente giustizia alla più grande democrazia mondiale, facendone sicuramente un paese degno del Terzo Mondo.

Viceversa, la Svezia, come tutti i Paesi del Nord Europa, presenta una situazione molto diversa rispetto a quella della mediterranea Italia: mentre là il senso civile della popolazione impone che tutti paghino le tasse, che le multe siano comminate in base alla capacità contributiva, qui impera un egualitarismo molto ipocrita. Alzi la mano chi non ha mai pensato che nel nostro Meridione i contribuenti siano un po' pochi... In Scandinavia, il controllo dello Stato e dei cittadini fa si che gli squilibri sociali non siano devastanti, mentre qui, la logica cattocomunista del "volemose bene, semo italiani" ha ricacciato la situazione sotto il tappeto. Certo, qualche premier svedese viene misteriosamente ucciso per traffici bellici (Olof Palme), si utilizzano cavie umane per esperimenti di controllo mentale (Robert Neaslund) , ma tutto sommato la nazione è sana: altrimenti come si spiegherebbe l'attaccamento degli svedesi alla casa regnante dei Vasa, in una monarchia socialista ove i re hanno sempre combattuto a fianco dei propri soldati?

Il modello sociale americano e quello svedese sono agli opposti estremi delle soluzioni possibili: attualmente l'Italia veleggia verso il fulgido esempio americano, ricordando come "sia bello vivere negli USA", ma dimenticandosi di chiedere agli americani se sia così bello avere un sistema del genere. D'altra parte, il modello svedese ha dei presupposti (uno per tutti, il senso civile) che se, incrinati (come già detto, una consistente fetta della popolazione non assolve i suoi obblighi contributivi) manda a gambe all'aria l'intero sistema.

Quindi, per uscire dalla difficile situazione in cui è finita l'Italia in versione Europea, si impone una soluzione mediata dalla logica: sebbene lo Stato Sociale italiano sia stato una linea guida per anni (nel bene e nel male), bisogna imporre dei limiti affinchè la sanità non sprofondi verso l'una o l'altra deriva. Storace ha fatto appunto questo: ha detto, implicitamente ma non troppo, chi fa attività rischiose (e inconcludenti, aggiungerei io) deve pagare le spese che lo Stato assolve per la cura, evitando con ciò che i costi per la salute del singolo ricadano sulla collettività.

Già, ma quali sono le attività che definiscono la soglia di applicazione del principio di responsabilità? Necessariamente bisogna esemplificare: alcuni hanno citato i praticanti di sport estremi, ed io sono d'accordo, tanto che costoro sono spesso dotati di assicurazione privata, esterna rispetto a quella pubblica (basti pensare che gli iscritti del CAI non pagano l'elisoccorso, come i comuni mortali invece sono tenuti a fare). Parimenti, vhi detiene un animale rischioso (una tigre, un serpente od altra specie esotica) non deve e non può confidare nella benevolenza degli dei, anche perchè la sua attività nulla apporta al tessuto sociale.

Un caso limite invece riguarda chi fuma e chi beve alcool. La scienza ha ampiamente dimostrato come i tabagisti e i bevitori (le dosi consentite per il vino sono veramente basse) siano categorie a rischio per il loro comportamento, ma siamo disposti (le case del tabacco han perso questa sfida, i viticoltori dubito) a porre una scelta (un vizio) alla base della responsabilità personale a livello sanitario? E' una decisione difficile, anche perchè queste sono categorie di confine, che potrebbero innescare reazioni a catena su molti altri comportamenti a rischio: chi mangia scorrettamente, chi si droga, chi non pratica nessuno sport. Tutti costoro devono ricadere, come costi, sull'intera collettività?

In Svezia, il senso civico degli abitanti fa si che tutti, bene o male, si consiglino a vicenda (certo, la degenerazione di questo sistema potrebbe favorire un regime in stile DDR) e quindi gli squilibri dello stile di vita (e quindi degli oneri sociali) siano minori che negli USA, ove di contro ogni errore si paga singolarmente. Basti pensare all'immenso numero di cause per risaricimento danni (automobilistiche, class action contro questa o quella multinazionale). Insomma, la degenerazione dell'individualismo, come ebbe a spiegare (tra gli altri) Michael Moore nel suo Bowling a Columbine.

La domanda finale è: bisogna introdurre l'assicurazione privata, come sbandierano gli alfieri del liberismo, o basta fissare una soglia (basata su diversi parametri, come stile di vita, alimentazione, sport) oltre la quale le prestazioni sanitarie diventano a pagamento? In linea teorica, lo Stato potrebbe già richiedere, ex art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale) i costi sanitari (e sociali, in generale) di determinati comportamenti irresponsabili, ma a questo punto si impone sicuramente una riflessione molto profonda sul nostro modo di vivere, e sulle responsabilità che ognuno deve affrontare prendendo una decisione in tal senso. E non è detto che non si possa arrivare ad una riconsiderazione del nostro "essere cittadini", staccandosi per una volta dall'italico "tengo famiglia".

Simone Colzani (Kolza)

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
gobbo
Inviato: 2/11/2005 6:39  Aggiornato: 2/11/2005 6:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2005
Da: Neverland
Inviati: 1347
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Ciao Kolza
sono perfettamente daccordo con te per intodurre un principio di responsabilita personale traducendolo in un indice che tenga conto di chi è,cosa fa e di che cosa si occupa l'individuo ,ma penso che in Italia una proposta del gennere che non vedra la luce del sole e questo per due motivi:
1-perche il senso civico che esiste in italia non è tale che una cosa del gennere diventi realta.basta riccordare il vecchio detto "fata la legge trovato l'ingano"
2-perche anche se il governo si impone d'autorita, in un paese come italia con 11 milioni di persone che vivono sotto o quasi sugla soglia di poverta ,non se la puo permettere.dopo 24 secondi e gia a casa a furor di popolo, e tu sai che quei figlioli alla loro poltrona ci tengono ma tanto, tanto,tanto.

il gobbo

I LINK.VOGLIO VEDERE I LINK,PLEASE.
Krya
Inviato: 2/11/2005 7:52  Aggiornato: 2/11/2005 7:52
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/8/2005
Da: Toscana
Inviati: 438
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Mi astengo da ogni commento, visto anche che il mio reparto è parte in causa della spesa.

Ci sono crimini peggiori del bruciare libri, uno di questi è non leggerli. (brodsky)
Redazione
Inviato: 2/11/2005 8:07  Aggiornato: 2/11/2005 8:07
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
KRYA: se invece vuoi dare un contributo, non credo che Simone sia uno che se la prende se per caso non concordi col suo punto di vista. Anzi, siamo qui per quello...

Io stesso, nel momento in cui pubblico qualcun altro, mi sforzo di verificare soltanto una coerenza interna al suo ragionamento (che mi sembra lui abbia), ma non necessariamente che la sua opinione di fondo collimi con la mia.

PathFinder
Inviato: 2/11/2005 9:38  Aggiornato: 2/11/2005 9:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/2/2005
Da: Napoli
Inviati: 248
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Se non in Italia non ci vivessero gli italiani ma i svedesi sarei daccordissimo.
Ma noi siamo un popolo di furbi o che si credono tali.
Ed allora se io con la mia irresponsabilità mi procuro un danno fisico non ci metto molto a capovolgere la frittata in mio favore riuscendo finanche a trovare dei comodi testimoni che mi diano ragione.
Io cambierei piuttosto il regime fiscale.
Qui in italia a parte gli impiegati pochi pagano quello che devono, quando lo pagano.
Cominciamo dal poter permettere a qualsiasi comune mortale di scaricare tutte le spese dalle più grandi alle più piccole. Da una dentiera in oro zecchino alla tazzina di caffè.
E così medici, avvocati, commercianti e via dicendo pagheranno veramente quello che devono. O quantomeno ci saranno meno evasori. Non dimentichiamocvi che siamo sempre un paese di furbi.

Non è la via che è difficile, è il difficile che è la via.
Lestaat
Inviato: 2/11/2005 9:40  Aggiornato: 2/11/2005 9:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Daccordissimo sul principio di responsabilità ma che sia dipendente dal reddito del cittadino in questione.
Anche io trovo assolutamente giusto quello che dice Simone ma non credo che serva a qualcosa.
I problemi del sistema sanitario italiano sono molteplici e i casi come quello in esempio sono ben poca cosa in confronto.
Altro discorso invece è quello sul tabagismo perchè è effettivamente un costo notevole per lo stato sociale ma anche convengo con Simne che è un problema difficilmente affrontabile.
Al contrario credo che un discorso di responsabilità si possa fare, e serio.
Per quanto moralmente ingiusto possa sembrare, a mio modo di vedere sarebbe il caso di fissare un tetto di reddito massimo a cui dare assistenza gratuita.
Intendiamoci, anche io credo che indipendentemente da quanto una persona sia ricca abbia il diritto di essere curato, ma data la situazione, credo anche che sia giusto riequilibrare anche in questo ambito le cose.
Sarebbe un modo come un altro per ridistribuire il reddito.
Non credo che sia uno scandalo se un cittadino che guadagna più di 100'000 euri l'anno pur pagando le tasse si debba pagare le cure sanitarie da solo. (la cifra di 100'000 euri è puramente indicativa)

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Krya
Inviato: 2/11/2005 9:47  Aggiornato: 2/11/2005 9:47
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/8/2005
Da: Toscana
Inviati: 438
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Figurati Massimo, la mia era una battuta, con il fondo di verità che il caso è successo a noi.

Il costo è indubbiamente l'ultima cosa a cui pensi, quando uno stà rischiando la morte, ma non è sbagliato che apra riflessioni postume.

Intanto dobbiamo fare una prima riflessione, la "Sanità" è un settore estremamente diversificato, parti dal medico di base, ed arrivi ... solo la fantasia può dargli un limite, ci sono voci di spesa toccabili, e voci di spesa, che se le tocchi sei un criminale.

Nel nostro Paese siamo al mantenimento minimale di tutte le voci di spesa, facciamo il minimo per la ricerca, il minimo per il sostegno della prevenzione di base, il minimo per la sopravvivenza delle terapie contro il dolore, e vi posso assicurare, tranne casi di cialtroni, l'unica cosa non minima sono gli operatori del settore come dedizione e professionalità, ma piano piano, almeno i migliori cambiano cittadinanza, resta il fatto che pur nel minimo copriamo quasi tutto.

Non è un sistema perfetto, al contrario estremamente perfettibile e razionalizzabile, ma i difetti di spreco di malasanità, stiamo attenti sono politici non degli operatori, o al limite degli operatori quando sommano a sè anche funzioni politiche.
Credo di poter affermare che siamo ancora "umani" nella sua accezione sociale del termine, cosa che , come riportato nell'articolo, non è in paesi considerati più avanzati.

Vi faccio un'esempio, il nonno di mia moglie, assicurato al 92% è morto 3 anni fà a Boston, siamo stati presenti agli ultimi giorni ed abbiamo passato praticamente 4 giorni al Brigham Medical Center, la mattina del secondo giorno, mentre seguivo la striscia gialla che mi portava all'ascensore, sento voci concitate che arrivano dalla recption, un tassista aveva portato un'ispanica, sicuramente non convenzionata, in stato di parto imminente in ospedale, con fare molto professionale, la recption ha fatto capire che lì non avrebbe partorito ma che doveva recarsi al Boston Medical Center, che pur privato è no-profit e quindi accetta anche non convenzionati.
Pensate a questa scena recitata in Italia, magari non troviamo il letto, ma dirottare con pericolo, un caso del genere, avrebbe fatto spendere migliaia di € di inchiostro, oltre a far partire una sacrosanta denuncia per omissione di soccorso, nella migliore delle ipotesi.
Ma questo perchè?
Credo di poter dire che il perchè è nella concezione che i vari paesi hanno dei loro cittadini, nel loro bagaglio culturale e storico e forse anche religioso, è indubbio che un paese civile ha nella salute del cittadino, una delle sue centralità, poi che si speculi sopra è storia che si colloca su un piano diverso seppur incrociato, ma resta il fatto che mi è stato trasmesso il principio che la mission è salvare l'uomo, con ogni mezzo disponibile, indipendentemente da ogni differenza. Altrettanto non si può dire ove l'uomo è solo fonte di guadagno e quindi si interviene in virtù del rapporto uomo/prodotto e nell'immediato uomo/prestazione pagante.
Quindi il concetto mi sembra diventi semplice, Paese civile = prima si pensa all’uomo poi si guarda il conto, Paese falsamente civile = prima si guarda il conto poi si guarda se l’uomo vale quel conto.

Qualunque azione che cerchi di spostare l’asse verso la seconda ipotesi è criminale, qualunque azione che cerchi di razionalizzare la spesa con l’obbiettivo di allargare e migliorare la prima è ben accetta

Non mi interessa, ora, toccare argomenti difficili, come case farmaceutiche, fornitori di protesi o macchinari, o se la radioterapia sia un guadagno o un beneficio economico, o ancora se l’accanimento è morale o delittuoso, parlo solo come operatore del settore e di quello che mi aspetto da me e da chi mi stà accanto, riuscire a parlare solo di questo sarebbe già tanto, senza perdersi nell’universo del lucro, dell’alternativo e chi più ne ha più ne metta.


Purtroppo, devo ammetterlo, sono viziato dal fatto che quando scegli la strada della medicina d’urgenza, tutta l’ operatività è concentrata su situazioni di emergenza, dove rapidità e fortuna, si fortuna, sono determinanti, e dove l’usura è misurabile almeno in misura doppia rispetto ad altri settori.
Forse è questo che mi costringe, anche in altri campi, a chiedere con insistenza cosa fare in pratica, nell’immediato, perché l’immediato è il punto cardine della vita che faccio, darei non so cosa per fermare e dilatare l’immediato, e mi rimangono quindi, poche occasioni per immaginarmi cose che hanno bisogno di tempi lunghi per realizzarsi.
Beh mica piango e nessuno mi ha chiesto di fare qualcosa di diverso, ma ci terrei a far capire che, in ogni campo, quello che facciamo condiziona pesantemente, anche quello che siamo, se fossi scrittore potrei scrivere una pagina il giorno dopo se al momento non sono ispirato, se ho un politraumatizzato da incidente automobilistico devo agire subire, non posso metterlo in scaletta nel taccuino cose da fare prima o poi, come, viceversa, in altri campi della medicina, il tempo nel suo scorrere e parte integrante della terapia, e quindi avranno una concezione molto diversa dalla mia.

Se sono stato tedioso mi scuso.

Riccardo

Ci sono crimini peggiori del bruciare libri, uno di questi è non leggerli. (brodsky)
Krya
Inviato: 2/11/2005 11:26  Aggiornato: 2/11/2005 11:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/8/2005
Da: Toscana
Inviati: 438
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Per essere più in tema, che differenza trovate tra uno che si schianta a 230km, con la BMW da 200 cavalli, quando il limite sulle strade e le strade non sono piste, e il "bischero" che si fà mordere dal cobra?

Il problema degli incidenti su strada è enorme ed assorbe una quota di spesa sanitaria incredibile, pensate che solo nel 2004 ci sono stati 224.553 incidenti, che hanno causato la morte di 5.625 persone, mentre altre 316.630 hanno subito lesioni di differente gravità.

Bene il morto è morto, ma pensate al costo delle cure necessarie per circa 320.000 persone tra interventi di primo soccorso e interventi prolungati di riabilitazione,

Non sarebbe auspicabile che parte degli introiti delle case automobilistiche, andassero a finanziare la Sanità Pubblica.

Ci sono crimini peggiori del bruciare libri, uno di questi è non leggerli. (brodsky)
Santaruina
Inviato: 2/11/2005 11:38  Aggiornato: 2/11/2005 12:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
In Svezia vi è il più alto tasso di suicidi in europa. (l'avevamo già detto?)

Non è proprio un bell'esempio di "civiltà" e di "quieto vivere" da prendere.

Blessed be

__________________

p.s.

La cosa divertente è che lo "stato" dopo avermi derubato di un terzo della mia esistenza per ingrassare i banchieri, dopo avermi avvelenato la mente con le fandonie della "scuola pubblica", dopo avere compromesso la mia anima con la sua smania di controllo, al momento opportuno mi accuserà anche di essere un ingrato ed un peso per la società, per il semplice motivo che per sopportare più facilmente tutto questo mi sono concesso il "vizio" del fumo...


Follia galoppante...

___________

.

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Kolza
Inviato: 2/11/2005 14:16  Aggiornato: 2/11/2005 14:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: MMMMMMonza
Inviati: 916
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Caro Santa,
La depressione non è esclusiva della Svezia, ma anche di altri Paesi Nordici (quelli Scandinavi) e in generale è correlata con la scarsa esposizione alla luce solare (tant'è che la Beghelli sta sperimentando una terapia ad hoc con lampada che emulano la luce del Sole). Comunque sia, anche gli svedesi hanno tratti non certo attraenti (i casi Palme e Neaslund sono lì a dimostrarlo), eppure se tu sei svedese, ti assicuro che hai geneticamente un senso civico sconosciuto qui alle basse latitudini.
Per ciò che riguarda il fumo, io sono assolutamente contro. Se poi ti giustifichi dicendo che è un vizio che paghi caro, non sono d'accordo, visto che quella boccata va a finanziare il debito pubblico e non la Sanità. Che poi quel debito sia generato da un secolo e passa di signoraggio, quella mi pare follia pura!

Ciao
Kolza

PS. Se ti sembra giusto fumare, pensa a quando rantolerai sulle scale (sempre che non usi l'ascensore... )

solenero
Inviato: 2/11/2005 14:28  Aggiornato: 2/11/2005 14:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
In Argentina il crack (non da fumare) ha provocato 30.000 infarti.

Quello della Parmalat quanti?

A chi si potrebbero chiedere i rimborsi per le spese ospedaliere dei risparmiatori che hanno visto sparire nel nulla una vita di risparmi?

Le straterie mirate non sempre sono applicabili. Una sanità che funziona non è quella del "se paghi campi" (perlomeno io non la cosidero tale), ma quella che si impegna a salvare tanto il ricco quanto il povero.

P.S. Santa, i suicidi e il benessere vanno di pari passo; anche Sondrio, una delle più fiorenti città italiane, ha il più alto numero di giovani suidici della penisola. Essere una democratica società occidentale ha il suo prezzo (che non si ferma certo ai suicidi).

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
Kolza
Inviato: 2/11/2005 14:41  Aggiornato: 2/11/2005 14:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: MMMMMMonza
Inviati: 916
 La parola chiave è "Responsabilità"
La parola chiave è "Responsabilità"

A proposito di Sondrio, mi sovviene che proprio in quella provincia il numero di "incidenti" automobilistici dovuti a comportamenti sconsiderati è uno dei più alti (in rapporto all'esigua popolazione) in Italia. E ciò non certo per l'afflusso dei vacanzieri...

Quanto alla "strategia mirata", mi sembra giusto fissare una soglia oltra cui le cure vanno fatte pagare. Badate bene, non ho detto che esse debbano venire negate, anzi, se il paziente è in pericolo, il medico deve salvarlo (altrimenti a cosa serve il Giuramento di Ippocrate?), solo che poi la struttura ospedaliera ha tutto il diritto di farsi rimborsare nei casi in cui detto paziente ha causato da sè il danno. Riguardo al fumo mi sembra una questione di civiltà e di responsabilità, esattamente come pagare le tasse.

Sulle questioni bancarie, la "class action" italiana ha assorbito le implicazioni sanitarie del crack Parmalat (+Cirio e +Argentina): certamente, se fossi uno dei risparmiatori truffati (per fortuna i soldi non li investo ) farei presente, nell'atto di citazione, una specifica voce di richiesta per danni alla salute!

Saludos
Kolza

padrealdo
Inviato: 2/11/2005 14:47  Aggiornato: 2/11/2005 14:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 31/1/2005
Da: Reggio Emilia
Inviati: 130
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Più che di argomento medico, o medico-giuridico, credo che, per discutere di responsabilità del singolo nel contesto scociale, si debbano scomodare teorie filosofiche e condurre indagini psicoanalitiche. Cito quasi a caso, limitandomi ai più recenti pensatori, i contributi di Levinas e Derrida; volendo risalire “alle fonti”, occorrerebbe recuperare i documenti della scuola di Pitagora...

Si tratta di un classico e rilevante tema etico; per semplificare riduttivisticamente un garbuglio concettuale che ci porterebbe rapidamente in altomare, segnalo la implicita pericolosità della tesi Sirchia, peraltro ricorrente nella storia dei popoli di tutti i tempi. Facilmente generalizzabile, invalidabile, strumentizzabile, essa diverrebbe in tempi brevi fonte di ingiustizie e discriminazioni ben maggiori di quelle cui intende porre rimedio.

Per chi desiderasse approfondire, un ottimo punto di partenza è http://www.emsf.rai.it/percorsi_tematici/bioetica/

Coraggio, il meglio è passato. (E. Flaiano)
Paxtibi
Inviato: 2/11/2005 14:53  Aggiornato: 2/11/2005 14:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: La parola chiave è "Responsabilità"
Citazione:
la struttura ospedaliera ha tutto il diritto di farsi rimborsare nei casi in cui detto paziente ha causato da sè il danno.


Capisco la logica ma mi pare poco praticabile.
Perché se uno mangia solo fast-food dovrà rimborsare le cure per il fegato, perché doveva curare meglio la sua alimentazione, chi ha il cancro ai polmoni perché poteva vivere in campagna, chi ha problemi agli occhi doveva guardare meno tv e chi ai denti mangia troppi dolci. Chi non fa abbastanza sport non ne parliamo, così chi non tromba almeno una volta a settimana che è la dose consigliata.

In quanto a pagare le tasse, non sono d'accordo: le tasse sono un furto "legalizzato", non una questione di civiltà e di responsabilità.
Questione di punti di vista.

Dusty
Inviato: 2/11/2005 15:44  Aggiornato: 2/11/2005 15:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 3/10/2005
Da: Mondo
Inviati: 2248
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Citazione:
Cominciamo dal poter permettere a qualsiasi comune mortale di scaricare tutte le spese dalle più grandi alle più piccole. Da una dentiera in oro zecchino alla tazzina di caffè.


Complimenti Path, questa è una cosa che io vado ripetendo a tutti da anni e non sono ancora riuscito a spiegarmi come sia possibile che si guardino bene dal farlo.

Qualcuno sa illuminarmi in proposito???

Grazie,
P.

"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Linucs
Inviato: 2/11/2005 15:56  Aggiornato: 2/11/2005 15:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Spettacolare la favoletta sul senso civico e sulla superiorità della Svezia, stavo giusto raccogliendo una ricca pigna di link in tema.

PathFinder
Inviato: 2/11/2005 16:05  Aggiornato: 2/11/2005 16:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/2/2005
Da: Napoli
Inviati: 248
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Pinxo

E' molto semplice se ci pensi.
Basta vedere la composizione dei figuri che siedono in parlamento.
Sono avvocati, medici, ingegneri, ecc. Ed a parte quelli che fanno solo il mestiere del politico gli altri continuano ad esercitare le loro rispettive professioni non emettendo regolare fattura.
Ci sono lobby potenti in italia. Una su tutte la mafia bianca dei medici.
E secondo te la farebbe passare una legge che permetta di scaricare tutto dalle tasse.
E come si manterrebbero yacht, ville ed amanti se dovessero dichiarare fino all'ultima lira. Ops euro.
Pax.
So che tu non ami lo 'Stato' e di conseguenza tutte le sue emanazioni ma purtroppo lo 'Stato' esiste e per farlo funzionare un obolo bisogna pagarlo. Se no privatiziamo e chi non si può permettere un ricovero ospedaliero lo gettiamo nel cesso. Ora se la nostra sanità funziona, male ma funziona, lo dobbiamo alle tasse che io da impiegato, come tanti altri, versiamo ogni mese.

Non è la via che è difficile, è il difficile che è la via.
Paxtibi
Inviato: 2/11/2005 16:13  Aggiornato: 2/11/2005 16:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Path, tu non le versi le tasse, altrimenti potresti anche rifiutarti.

Per questo te le trattengono in busta...

vulcan
Inviato: 2/11/2005 16:16  Aggiornato: 2/11/2005 16:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Simone Colzani descrive .....

.....due opposti orientamenti di intendere lo stato di saluto ed il suo perseguimento :
quello liberista e quello garantista.

La valutazione dello stato di “salute” di un popolo non puo’ avere come unici parametri le “belle vetrine” di efficienza delle strutture ospedaliere, bensi la capacità e l’effettiva capacità del sistema sociale in senso generale di far giungere il prodotto .. stato di salute ..in modo capillare a “tutta” la gente.

Poco serve un centro ad alta tecnologia ospedaliera capace di “spolverare” una struttura valvolare cardiaca …senza aprire il torace quando tale beneficio sia concesso a pochi! …..
……Quelli che hanno i soldi per l’appunto!

E poichè ministero della salute non può essere considerato alla stessa stregua di un ufficio di ragioneria e lo stato di salute non può esser considerato un semplice prodotto di mercato, bensi il bene primario di ogni singolo essere umano,indipendente dalla razza e dall’appartenenza economica.. (cosi come ribadito più volte dall’OMS) , se io fossi IL Ministro penalizzerei senza esitazione altri settori della società a favore di quest’ultimo.

Poichè le spinte economiche dei singoli stati e la richiesta di salute è in continua crescita
(…ad esempio non si riuscirà praticamente mai , nel tentativo di rendere orizzontale la curva della spesa farmaceutica…)….. si impone la introduzione di nuovi principi capaci di salvare comunque il cuore del garantismo sanitario Europeo, introducendo anche in questo caso principi e riferimenti che fanno capo alla concezione “liberista” della società.

Ciò è però ben lontano dall’intenzione “estremistica” di liberalizzazione del sistema Sanitario Nazionale presente nei disegni sottonascosti ed occulti dell’attuale orientamento della nostra classe dirigente, nel tentativo controcorrente rispetto all’orientamento della cultura sanitaria europea di sempre , nel rendere lo stato di salute mero prodotto di mercato .

L’introduzione cauta e controllata di meccanismi assicurativi ed integrativi nel sistema sanitario può rappresentare teoricamente un sistema finalistico adeguato alla salute pubblica qualora mirato al miglioramento dell’assistenza sanitaria a vantaggio del singolo utente …potrà rivelarsi al contrario strada maestra verso la sfrenata privatizzazione a danno della salute dei cittadini qualora le scelte i tempi e i modi siano semplicemente finalizzati…. come sempre o quasi al “dio profitto”.


vulcan

Un saluto a Simone Colzani

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
vulcan
Inviato: 2/11/2005 16:17  Aggiornato: 2/11/2005 16:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
chi fa attività rischiose…

Allevare serpenti velenosi per “diletto” ….. quando potrebbe verosimilmente dedicarsi alla collezione innocua di francobolli, tenere a casa tre mastini corsi, tenere dietro la cancellata tre doberman, arrampicarsi per 400 metri sulla fiancata di una montagna ad angolazione di 85 gradi, intestardirsi ad attraversare l’atlantico con una barchetta per raggiungere il primato di attraversamento a remi.. ed altre mille cose “limite” che non mi vengono in mente …..

… sono tutti eventi che senza alcun dubbio fuoeriscono dal concetto di stato di salute primaria precedentemente enunciato..

Considerato ciò lo spettro di una “piccola” fattura da ricevere a casa consentirebbe la stipula di contratti assicurativi finalizzati al perseguimento del senso di responsabilità.

Poiché non è sostenibile, né per etica né per economia che il S.S. N. si debba impegnarsi sulle tasche dei contribuenti per 40.000 euro finalizzate alla tutela di persone, che per semplice scelta si pongano in condizioni di “rischio evitabile”…….

…… ed ancor più a ribadire questo concetto, quando nel nostro lavoro ci si vede recapitare dal postino della ASL la lettera firmata dal servizio farmaceutico e dal direttore generale, con cui si chiede all’operatore sanitario di … vigilare e controllare attentamente sul consumo di O2 in pazienti in ossigenoterapia domiciliare per insufficienza respiratoria! … Giuro che è successo!!

Sostituirei però il concetto di “pericolosità” a quello di “rischio evitabile”

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
Ivy
Inviato: 2/11/2005 16:46  Aggiornato: 2/11/2005 16:46
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/7/2005
Da: Cantù [VAAAAAAAAAAAAAAA BENE!]
Inviati: 335
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Kolza, come tu hai ben sottolineato, gli svedesi hanno un senso civico che regge il tutto. Gli italiani non lo hanno e non lo avranno mai... Per gli italiani funziona cosi, "si ruba dove si può".
Di conseguenza ritengo che la soluzione migliore sia quella drastica: in un paese dove il popolo non sa darsi delle regole, e non sa rispettare quelle che ci sono, bisogna che qualcuno si prenda la responsabilità di dare dei limitti, piantare dei bei paletti, per evitare che tutti si vada in rovina.
Il principio di responsabilità è un ottimo inizio: l'italiano si preoccupa solo quando vede banconote e monete uscire concretamente dalle sue tasche (pensare che"lo Stato siamo noi" e comunque ci si va sempre di mezzo è già troppo...).
Ok, se io faccio una cosa pericolosa so che poi sono "affari" (e conti) miei.
Per quanto riguarda la definizione degli "ambiti pericolosi", ci vogliono anche qui regole severe. Sinceramente non mi piace pagare tasse per curare persone che bevono e poi si mettono alla guida e stanno settimane in ospedale...
Bisognerebbe anche che lo Stato incentivasse seriamente la popolazione ad adottare uno stile di vita corretto, meno alcol, più sport, meno tabacco, alimentazione corretta...
Certo, finchè il monopolio dei tabacchi è in mano allo Stato non che ci sia questo grande interesse a evitare che la gente fumi...
Ci vuole la "linea dura"...

We live in the age of the overworked, and the under-educated; the age in which people are so industrious that they become absolutely stupid. Oscar Wilde
Paxtibi
Inviato: 2/11/2005 17:06  Aggiornato: 2/11/2005 17:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Citazione:
Bisognerebbe anche che lo Stato incentivasse seriamente la popolazione ad adottare uno stile di vita corretto, meno alcol, più sport, meno tabacco, alimentazione corretta...
Certo, finchè il monopolio dei tabacchi è in mano allo Stato non che ci sia questo grande interesse a evitare che la gente fumi...
Ci vuole la "linea dura"...


Certo, anzi io passerei direttamente all'eugenetica, così non se ne parla più.
Poi magari un bel chip nel cranio e via verso nuove avventure!

Santaruina
Inviato: 2/11/2005 17:54  Aggiornato: 2/11/2005 20:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Sul fumo è meglio non infierire , hehehe, già siamo abbastanza discriminati…

E poi, come diceva il grande Titus, se il fumo fa male noi fumatori moriamo prematuramente e lo stato risparmia sulle nostre pensioni, quindi rendiamo un grande servizio allo “stato”…

Comunque, è vero come ricorda Simone che l’assenza di luce è un fattore importante, essenziale, nelle depressioni molto comuni nei nordici (non a caso la metà dei gruppi di Gothic Metal sono scandinavi), ma è altrettanto innegabile che il tasso di suicidi è direttamente proporzionale al grado di benessere di una nazione.

Innegabile.

Non si spiegherebbe altrimenti il fatto che un americano adulto su due faccia uso di antidepressivi e psicofarmaci, percentuale ancora maggiore nella solare e ricca California.

Prendere ad esempio le nazioni nordiche in quanto ad “efficienza” e senso civico sinceramente mi fa venire i brividi.
Lo spirito mediterraneo, il nostro spirito, che conosciamo bene anche, e soprattutto, nei suoi difetti, resta uno dei più grandi antidoti alla follia moderna.

Le nazioni nordiche, Svezia in testa, stanno diventando dei rigidi carceri puliti e luccicanti, con le loro manie di regolamentare, con la loro ossessione per il “politically correct”, con il loro “senso civico” che (unito alla mancanza di luce) spinge sempre più quelle popolazioni verso un vuoto di senso opprimente.

In fondo i vecchi Normanni sapevano bene quel che facevano quando lasciarono le loro lande fredde e desolate per conquistare mezzo mediterraneo e lasciarsi “corrompere” dal nostro sole e dal nostro vino, per non andarsene mai più.

Non dobbiamo sempre rivolgere lo sguardo mille miglia lontano da noi per trovare degli esempi da “imitare”.
Questo sì che è un vizio tutto italiano, forse dei peggiori.

Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
soleluna
Inviato: 2/11/2005 17:54  Aggiornato: 2/11/2005 17:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2005
Da: orbita di Anarres
Inviati: 1309
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Perdonatemi se sarò controcorrente, ma a me questo crinale della responsabilità pare mooooolto pericoloso....
il punto a mio avviso sta nello spezzare il meccanismo psicologico di tutela della salute perchè te la sei cercata , nel caso specifico e paradgmatico allevando crotali....ma da qui ad un piccolo passo per volta, tempo di abituare la popolazione, come nella tecnica ben nota del piede sulla porta, ad estendere questo concetto, come altri hanno sottolineato, ad altri comportamenti potrebbe non essere delirio, anzi.....
altro punto, quelli che praticano sport estremi, gli amanti delle corse (in pista) ecc. ecc.. , cioè vogliamo irregimentare tutti a comportamenti standard perchè il rischio insito nell'attività è elevato? E chi stabilirà di grazia le tabelle per tutti i possibili comportamenti? Flotte di robottini codificati in attività permesse ed altre anche ma solo dietro pagamento di rischio preventivo? Uhm... pericoloso...
Ivy scrive che ci vuole la linea dura.... forse se smettessimo di vietare qualsiasi alito di respiro verrebbe, anche alla gente intesa come massa, meno voglia di trasgredire, è diventato tutto un grande NO.....
Buona vita
Pat

"perche' ballate e vi fate l'acconciatura, visto che qua e' impossibile anche comprare da mangiare?"
"perche' magari oggi e' l'ultimo giorno che viviamo, e vogliamo amarlo quanto piu' possibile"
Grozny
hi-speed
Inviato: 2/11/2005 18:17  Aggiornato: 2/11/2005 18:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/12/2004
Da: preda lunga
Inviati: 3211
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Alcuni esempi di lavori irreponsabili ed a rischio in Italia:
-in Ialia esistono i mafiosi, gli andrangheti (come si chiamano?), i camorristi, i sacracoronaunitesi (!), i banditi, i rapinatori, gli evasori fiscali, i tifosi, i lavoratori in nero, i massoni, i parlamentari con vìitalizio a vita, i prof universitari con triplo lavoro (idem i parlamentari di adesso e quelli in pensione), i praticanti di sport estremi, i fumatori, i bevitori, i mangiatori, i drogati, i falsi invalidi, gli usurai, quelli che aumentano i prezzi, i fabbricanti di fuochi d'artificio etc...e tutti con le loro rispettive famiglie e parenti.
Fate voi i conti di quanti dovrebbero pagare le spese sanitarie.
hi-speed

Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
Krya
Inviato: 2/11/2005 18:49  Aggiornato: 2/11/2005 18:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/8/2005
Da: Toscana
Inviati: 438
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Sono molto più a rischio io di loro ti posso assicurare, tirare su 2 figlie una di 19 e una di 14 ha impatti devastanti sul mio apparato cardiocircolatorio.

Citazione:
in Ialia esistono i mafiosi, gli andrangheti (come si chiamano?), i camorristi, i sacracoronaunitesi (!), i banditi, i rapinatori, gli evasori fiscali, i tifosi, i lavoratori in nero, i massoni, i parlamentari con vìitalizio a vita, i prof universitari con triplo lavoro (idem i parlamentari di adesso e quelli in pensione)


Piccola precisazione la mafia dei camici bianchi, come qualcuno l'ha chiamata, la intendiamo per i liberi professionisti, perchè da quando bazzico qui mi sono preso prima dell'infamone, e ci passo sopra, ora del mafioso, diamine mica ci stò!!

Un abbraccio Vulcan, ti seguo nel bellissimo lavoro che hai fatto HIV ed AIDS, è ammirevole la tua precisione e capacità di divulgazione.

Riccardo

Ci sono crimini peggiori del bruciare libri, uno di questi è non leggerli. (brodsky)
Krya
Inviato: 2/11/2005 19:06  Aggiornato: 2/11/2005 19:07
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/8/2005
Da: Toscana
Inviati: 438
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Altra piccola cosa, SoleLuna mi trova concorde, non solo idealmente ma anche con il conforto dei numeri.

Gli incidenti che capitano a matti che allevano crotali/coccodrilli/suocere e chi più ne ha più ne metta, sono uno 0.000x di un qualcosa di enorme, nella casistica del quotidiano, fanno notizia, questo si, perchè suscitano curiosità e quindi vengono massmedializzati.

Rispetto ai 40.000 euro (onestamente non sò se la cifra è esatta, vista che è stato fatto un calcolo dai giornali) per l'antidoto, faccio presente che l'antidoto era gratis, quello che è costato è stata la spesa per farlo arrivare, telefono-aereo-intermediari, visto che il nostro Paese ne era sprovvisto, potevamo anche farlo morire per dispetto, poi però una denuncia ce la faceva lo stesso ministro.

E comunque, è stata spesa minore di un Tremonti ed un Fazio che per problemi di antipatia, prendono 2 aerei di Stato per arrivare nello stesso posto, lo stesso giorno.

Riccardo

Ci sono crimini peggiori del bruciare libri, uno di questi è non leggerli. (brodsky)
hi-speed
Inviato: 2/11/2005 19:06  Aggiornato: 2/11/2005 19:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/12/2004
Da: preda lunga
Inviati: 3211
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Ti posso assicurare che i medici universitari (facciamo però solo gli associati e ricercatori) e gli ospedalieri sono forse gli unici che si presentano regolarmente in ospedale e fanno anche il triplo delle loro mansioni (gli universitari non hanno l'obbligo di timbrare).
Non altrettanto però negli Istituti di Giurisprudenza e in Dipartimenti Umanistici!
hi-speed

Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
Linucs
Inviato: 2/11/2005 21:28  Aggiornato: 2/11/2005 21:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Ora se la nostra sanità funziona, male ma funziona, lo dobbiamo alle tasse che io da impiegato, come tanti altri, versiamo ogni mese.

Bella favola. Sei sicuro di non pagare - per caso - qualche elicottero in Iraq, o il funerale di qualche mitragliere di pace? Magari mi sbaglio, magari bastano le tasse, e il deficit non esiste, eccetera.

Risparmiaci cortesemente la storiella strappalacrime dell'impiegato, come se fossero solo loro a pagare il pizzo alla BCE.

BlSabbatH
Inviato: 2/11/2005 21:30  Aggiornato: 2/11/2005 21:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
pur con lo schifo addosso, ammetto di condividere, (specifico!)"solamente per questo caso", il ministro dell'italianissima salute..
il problema però è un altro: certo che se si iniziano a porre dei limiti e delle clausole di questo tipo, il vetro si incrina, tutto il sistema sanitario andrà di sicuro a farsi benedire..
io odio il liberismo, come odio il non rispetto delle regole non scritte..e proprio per questo, in italia, mai rispettate dalla massa! il senso civico è il cardine..bisogna puntare sul senso civico degli italiani, gente che storiciamente, ne è priva..
ma come insegnarlo, e soprattutto, chi mettere come insegnanti???
un tempo, ad un'alta carica istituzionale si sarebbe dato credito..un presidente del consiglio qualsiasi, avrebbe dato l'esempio..e oggi? gli si riderebbe solamente in faccia! chi crederebbe a Berlusconi se iniziasse a parlare di senso dell' onestà?? forse le 5 vecchie rincoglionite che seguono tg4..
non ci resta che Ciampi..
è il senso civico che ci manca..è per quello ( oltre che per un sistema fondato totalmente sulla raccomandazione +ttosto che sul merito)che vanno a rotoli i treni, le scuole, gli ospedali...il paese!
probabilmente, per quello che siamo, non ci meritiamo nulla di pubblico!manco il cesso..
agli svedesi funziona.però c'è da dire una cosa: gli svedesi sono svedesi proprio perchè non sono italiani...

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Linucs
Inviato: 2/11/2005 21:36  Aggiornato: 2/11/2005 21:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
agli svedesi funziona.però c'è da dire una cosa: gli svedesi sono svedesi proprio perchè non sono italiani...

Perdona la futile domanda, ma hai mai aperto un giornale e letto cosa succede in Svezia? Tanto per sapere.

BlSabbatH
Inviato: 2/11/2005 21:37  Aggiornato: 2/11/2005 21:37
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Citazione:
E comunque, è stata spesa minore di un Tremonti ed un Fazio che per problemi di antipatia, prendono 2 aerei di Stato per arrivare nello stesso posto, lo stesso giorno.


pienamente daccordo. il pitone, il crotalo, la salamandra velenosa e il diavolo che la porta non sono altro che materiale da studio aperto..solamente a pensare agli stipendi di parlamentari con gli optionals del portaborse e della bluecar mi vien da vomitare..

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
BlSabbatH
Inviato: 2/11/2005 21:51  Aggiornato: 2/11/2005 21:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
no, che succede di così brutto in Svezia?? vigilesse nude che dirigono il traffico? scherzi a parte..se è per la storia dell'eugenetica..beh, passi! noi abbiamo avuto mussolini!! se è per altro..aggiornami!

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Kolza
Inviato: 3/11/2005 0:24  Aggiornato: 3/11/2005 0:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: MMMMMMonza
Inviati: 916
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Caro Santa,
Se avessi letto qualche libro di John Kleeves (io mi auguro di si), sapresti che gli USA vivono nella follia, e mantengono, grazie ad una propaganda degna di Goebbels, la propria popolazione in uno stato catatonico, "coccolandola" nell'illusione di essere i Fari della Democrazia.
Pertanto non mi stupisce affatto che gli americani facciano un uso sfrenato di psicofarmaci: la veramorale del "Sogno Americano" non è "tutti possono vincere", ma "se non vinci, non sei nessuno" e chi non è d'accordo con questo individualismo sfrenato, viene trattato come un dissidente nell'URSS, quindi curato anche a colpi di Valium, Prozac, Diazepam e schifezze varie. Altri (una crescente minoranza) sentono crescere in sè un rigurgito, e allora si "bombano" preventivamente, per evitare spiacevoli conseguenze.
D'altronde, come ho già detto poche righe sopra, persino Michael Moore si è accorto di questo malessere: guardatevi Bowling a Columbine e capirete dove è arrivata la follia...
Non so se ho reso l'idea, spero di si: a me sembra che l'ideologia capitalista stia iniziando a generare al proprio interno i mostri definitivi, una sorta di Skoll (il lupo dei miti scandinavi) che prima o poi divorerà tutto. Una sorta di malessere difficilmente passeggero, anzi, destinato a perdurare.
E pensare che c'è chi ci vorrebbe americanizzare (e lo sta facendo)... io continuo a preferire la Svezia. Anche per il senso civico.

Saludos a Todos
Kolza

Paxtibi
Inviato: 3/11/2005 0:54  Aggiornato: 3/11/2005 0:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Citazione:
persino Michael Moore si è accorto di questo malessere


Ne ha tratto le dovute conseguenze e si è premunito, a quanto pare:

Michael Moore owns Halliburton!

"I don't own a single share of stock!" filmmaker Michael Moore proudly proclaimed.

He's right. He doesn't own a single share. He owns tens of thousands of shares – including nearly 2,000 shares of Boeing, nearly 1,000 of Sonoco, more than 4,000 of Best Foods, more than 3,000 of Eli Lilly, more than 8,000 of Bank One and more than 2,000 of Halliburton, the company most vilified by Moore in "Fahrenheit 9/11."



"Money makes the world go around,
the world go around, the world go around,
Money makes the world go around,
it makes the world go round..."


Paxtibi
Inviato: 3/11/2005 3:41  Aggiornato: 3/11/2005 3:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
In attesa dei link promessi da Linucs, una ripassatina agli scandinavi gliela dò volentieri io.

Tanto per cominciare, scrolliamo un po' di lustrini:

Even Sweden Is Privatizing Social Security

Sweden, a country whose name is almost synonymous with "welfare state," decided in June to partially privatize its retirement pension system. The country's leaders were finally forced to admit its cradle-to-grave benefits system was just too expensive and had damaged the economy.
Daniel Mitchell (Heritage Foundation), "Sweden's Private Path," Washington Times, December 7, 1998.


Poi strappiamo la maschera solidale...

U.N. Committee Rebukes Sweden for Sending Terror Suspect to Torture

(New York, May 20, 2005)—Sweden violated the absolute ban on torture by expelling a terrorism suspect to Egypt, the United Nations Committee Against Torture ruled today. Sweden justified the transfer saying it secured assurances from Egypt that the suspect would not be tortured upon return.
Human Rights Watch said that other countries, including the United States, which assisted in the transfer, should take heed of the authoritative ruling.
(Human Right Watch)


... e vediamo cosa salta fuori:

In today’s world, a threat to one is a threat to all.
The threat of greenhouse gas emissions to the world climate will affect everyone, everywhere. Globalization means that a terrorist attack in one part of the world will affect the well-being of many far away. It means, as we have recently been brutally reminded, that a disaster in one continent will devastate lives across the globe. No state can find complete security without international cooperation.

We need the United Nations. And we expect much from the United Nations. We are right to do that! But then we, the member states, must also ensure that the UN has the means to deliver on our expectations.

We want a more relevant and efficient United Nations, a body that deals with the challenges of the 21st century even more comprehensively and effectively than today – addressing poverty, HIV/Aids and environmental degradation as well as terrorism, organized crime and weapons of mass destruction.

We want a United Nations that acts early and quickly, in an integrated, sustainable and legitimate manner.

We want a strong United Nations that safeguards our collective security system. Only the UN offers a structure for comprehensive action. Only the UN can provide legitimacy for coercive measures.
(Mr. Göran Persson - Prime Minister of Sweden)


Anche loro! Come Chavez e Putin!

Non se ne può più...

Kolza
Inviato: 3/11/2005 9:58  Aggiornato: 3/11/2005 11:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: MMMMMMonza
Inviati: 916
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Alcune precisazioni, visto il vostro accanimento (terapeutico?).
La scelta di un modello sanitario sostenibile, ve l'avevo detto chiaramente, era fra due sistemi: quello stritolatutto made in USA, e quello svedese, il quale, nel bene o nel male, aveva funzionato, anche grazie alle peculiarità della nazione. Non esistono Paesi in cui è tutto perfetto.
Non a caso, nessuno se ne era ricordato (ma io ben lo sapevo, ed infatti ho citato l'esempio decennale della Svezia anzichè quello di altri Stati), in Gran Bretagna era fallito lo Stato Assistenzialista (il cui motto era "from the cradle 'til the grave - dalla culla alla tomba") già negli anni '50. Per quali motivi? Perchè i governanti di Sua Maestà si erano accorti che i sudditi inglesi, maestri a casa degli altri, nel loro piccolo erano quanto di peggio un governo potesse augurarsi. Senso civico, questo sconosciuto...
Poi, con i tempi che corrono, lo smantellamento dello Stato Sociale rientra nel programma di "lotta al terrorismo", secondo il Pensiero Unico Mondiale (è un'amara constatazione).
Fra i miei ricordi di Storia, inoltre, c'è anche il fatto che la Svezia fu uno dei pochi Paesi che, durante la leva obbligatoria per il Vietnam, accettò i disertori americani (con somma gratitudine di Washington ). Altri Stati li restituirono agli USA. Altri tempi, in cui ci si poteva opporre all'egemonia antidemocratica, di qualsiasi segno fosse.
Questo è quanto.

Saludos
Kolza

Kolza
Inviato: 3/11/2005 10:02  Aggiornato: 3/11/2005 10:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: MMMMMMonza
Inviati: 916
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Caro Paxtibi,
MM (Michael Moore, non Massimo Mazzucco, lui è MMM - Mad Max Mad.zucco ) ha tratto le sue conclusioni dal materiale filmato, ossia come reinvestire i proventi delle sue opere.
D'altronde, come la Storia insegna, le uniche due cose che valgono per l'Uomo sono: oro e guerra. Tutto il resto passa e va...
Poi, se non avesse avuto le azioni della Halliburton, come avrebbe fatto ad avere i pass per l'Iraq? Solo con l'aiuto di papà e fratelli (militari)?

Saludos
Kolza

Paxtibi
Inviato: 3/11/2005 10:44  Aggiornato: 3/11/2005 10:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Citazione:
Poi, se non avesse avuto le azioni della Halliburton, come avrebbe fatto ad avere i pass per l'Iraq? Solo con l'aiuto di papà e fratelli (militari)?


Magari con quello di Rahm Emmanuel...

Kolza
Inviato: 3/11/2005 11:30  Aggiornato: 3/11/2005 11:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: MMMMMMonza
Inviati: 916
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Fahrenheit 9/11 è un'immensa opera di disinformazione. Evidentemente la lezione del 22 Novembre 1963 ha rappresentato una pietra miliare per i manipolatori dei media (quelli che, con riferimento alla pubblicità, Vance Packard chiamava i Persuasori Occulti, nel suo omonimo libro).
Pertanto, il sig. Moore, che aveva firmato un'opera miliare come Bowling a Columbine (che non mi stancherò mai di consigliare, a tutti), è stato cooptato per un'operazione di propaganda. La contropartita? Soldi e fama.
La maggior parte dei critici dell'11 Settembre ha abboccato. La minoranza ha continuato a frequentare Luogocomune (e siti parenti), arrabbiandosi sempre di più ed evidenziando le distorsioni dello Zio Michael.
Evidentemente, il Complesso Militar-Industriale è un osso ben più duro della National Rifle Association (e Charlton Heston è più attaccabile di generali e azionisti).

Saludos
Kolza

Un'altro riferimento a I Persuasori Occulti

Santaruina
Inviato: 3/11/2005 11:53  Aggiornato: 3/11/2005 11:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Salud y Libertad Kolza

in effetti converrai con me nel dire che non c’è bisogno di leggere proprio i libri di John Kleeves per rendersi conto che gli Stati Uniti vivono nella follia.

Sono anche d’accordo con te sui disagi insiti in una mentalità moderna che spingendo gli esseri umani verso delle mete fittizie li rende schiavi e malati.

Secondo me però non si tratta di un “male americano” , i paradossi della modernità per come si è sviluppata coinvolgono tutto l’Occidente, e oltre.

L’idea della Svezia come esempio mi lascia perplesso innanzitutto perché in questo “senso civico” idealizzato io vedo i primi sintomi di una società ridotta in tanti automi diligenti ed ordinati, tanti schiavetti grati al loro “stato papà” che ritorna loro le briciole della ricchezza sotto forma di “stato sociale” e li sculetta paternamente quando sgarrano.

A proposito di libertà poi, non so se in questo momento in Svezia sarei libero di dire “Passare la notte con una donna è meglio che passarla con un uomo”.
Visto le loro leggi “a difesa delle minoranze” potrei facilmente venire incriminato per odio discriminante…

Tira una brutta aria da quelle parti…

Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
giool
Inviato: 3/11/2005 14:12  Aggiornato: 3/11/2005 14:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/5/2004
Da:
Inviati: 249
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Da fumatrice penso che le mie eventuali cure me le sia già pagata con anni di... esosi "contributi volontari" al monopolio di stato
Se poi io fossi lasciata libera di decidere come diavolo morire, io me ne guarderei bene dal farmi massacrare con la costosissima chemio che questo "Stato assistenzialista" mi obbliga ad accettare.
Prima di ipotizzare come sarebbe possibile grattare danari da un settore gestito solo all'ingrasso di pochi, il signor Maroni dovrebbe dire, a coerenza, quanto costa lui agli italiani contribuenti, e quanto costerà comunque, dal momento che superando due legislature ha già "maturato" una pensione d'oro.
Signoraggio a parte. La questione economica non dovrebbe essere più trattata in modo parcellizzato, che è comunque un sistema perfetto per non vedere, ma nel suo insieme. A loro conviene mettersi il paraocchi, ma non certo a noi.
Oggi discutiamo del principio di responsabilità... e domani pure. La proposta arriva da Catania, ma sembra che al governo ci stessero già pensando

www.laleva.org/it/2005/10/arriva_propostashock_depenalizzare_gli_errori_medici.html

Kolza
Inviato: 3/11/2005 14:50  Aggiornato: 3/11/2005 14:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: MMMMMMonza
Inviati: 916
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Purtroppo la situazione è grave, ma non irreparabile. Giool, i proventi derivanti dalle "bionde" non sono andati a finanziare la Sanità, ma le tasche di ben noti privati (le banche che hanno coperto il debito dello Stato, intendo).
A chiosa dei miei interventi sull'articolo, vorre citare altri blog che hanno ripreso le affermazioni di Storace, tenendo una posizione molto più "liberista" della mia (chiaramente io non sono liberista ).

Blog dei 2 Gemelli (Molto NeoCon)
Legno Storto (altrettanto NeoCon, se ospita un delinquente come Leeden)
Phastidio.Net (TeoCon pure loro, li conosciamo bene 'sti torinesi

Saludos,
Kolza

Paxtibi
Inviato: 3/11/2005 14:56  Aggiornato: 3/11/2005 14:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Assistenza sanitaria e principio di responsabilità
Citazione:
i proventi derivanti dalle "bionde" non sono andati a finanziare la Sanità, ma le tasche di ben noti privati (le banche che hanno coperto il debito dello Stato, intendo)


Temo purtroppo che anche le trattenute in busta abbiano preso, in larga maggioranza, la stessa strada.



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