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terrorismo : LA MADRE DI TUTTE LE BUGIE porta da oggi i sigilli di stato
Inviato da Mazzucco il 24/7/2003 6:29:00 (3249 letture)

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LA MADRE DI TUTTE LE BUGIE porta da oggi i sigilli di stato.

di Massimo Mazzucco


Se è vero, come suggerisce Napoleone, che "la storia è una bugia su cui ci si è messi tutti d'accordo", da oggi in America il 24 Luglio dovrebbe venir considerato giornata storica per antonomasia. E' infatti uscito il rapporto delle commissioni senatoriali che hanno analizzato vicende e responsabilità relative all'11 Settembre, per conto del governo e dell'intera nazione. Per conto, quindi, della Storia con la maiuscola.

Se c'era un'esile possibilità di mettere ancora in dubbio...

la matrice prima di quegli attentati, se n'è andata tutta fin dal primo capitolo del rapporto, che si intitola infatti "le radici di Al-Queda negli attacchi dell'11 settembre." Un pò come fare un'indagine su Piazza Fontana e intitolare il primo capitolo: "L'infanzia di Valpreda e il suo odio per le istituzioni."

Per chi fosse poco esperto delle torri, ricordiamo infatti che una delle più imbarazzanti domande a cui l'FBI non ha mai dato risposta
è proprio come abbiano mai potuto, nel giro di sole 48 ore, stabilire l'identità completa - con tanto di fotografia per ciascuno - dei 19 dirottatori, quando nessun nome arabo compariva nelle liste passeggeri, nè falso nè vero che fosse, e quando la metà almeno di quei 19 sia in seguito risultata sconosciuta ai servizi segreti fino al giorno degli attentati stessi.

Invece il rapporto salta a piè pari l'ostacolo, e parte dal presupposto che appunto si trattasse di quei dicciannove, tutti membri inoltre di una non meglio identificata "al-Queda", un'organizzazione mondiale di cui nessuno aveva mai udito il nome fino al fatidico giorno del crollo delle torri.

Ecco come in una sola riga, il titolo del capitolo, metà del misfatto è già compiuta.

In realtà, le domande di quel genere, rimaste senza risposta, sono almeno una dozzina. Tra le principali, ricordiamo: 1) A che scopo il più satanico terrorista del mondo, bin Laden, abbia fatto tutto ciò, visto che poi si è completamente dimenticato di rivendicare la più spettacolare azione terroristica della storia. 2) Come abbiano mai potuto quattro sciagurati, che non avevano nemmeno completato con successo i corsi di pilotaggio monomotore, impadronirsi di jet di linea di quelle dimensioni, e condurli con assoluta freddezza e abilità a centrare con precisione (3 su 4) dei bersagli prescelti. 3) Come abbia mai potuto un passaporto, fatto di plastica e cartone, sopravvivere all'inferno dell'esplosione nella seconda torre, e volarsene praticamente intatto fino a quattro isolati di distanza, visto che oltretutto era proprio il passaporto del pilota-terrorista, Mohamed Attà. 4) Come abbiano potuto i medesimi aerei scorrazzare liberi per quasi due ore nei cieli più protetti del mondo, senza che un solo caccia si sia alzato per andare a vedere da vicino che marca di candeggina si stesse bevendo il pilota. Eccetera eccetera eccetera.

In realtà, l'intento del rapporto va ben oltre quello, semplice e scontato, di riaffermare la colpevolezza di Osama/al-Queda:

Teniamo presente che un'operazione terroristica del genere, se condotta in realtà - come sostengono molti - non da una grotta dell'Afghanistan col telefonino, ma dall'interno del sistema, con la indispensabile complicità dei servizi segreti e dell'aviazione militare (una minima ma efficacissima sezione trasversale di elementi CIA, FBI, e NORAD (difesa aerea), e non certo tutte le agenzie schierate con tanto di banda al completo) ha comportato in seguito l'inevitabile affiorare di magagne più o meno grosse, all'interno delle stesse. Quando il superiore ha le mani sporche, ma chi è sotto non lo sa, prima o poi il tappo salta: i casi più eclatanti - ciascuno potenzialmente da KO - sono i cosiddetti memoriali di Phoenix e Minneapolis, dove, pur con indizi bollenti fra le mani, i superiori ripetutamente volgevano lo sguardo altrove, finchè gli agenti, frustrati e inviperiti, si sono rivolti direttamente alle autorità di governo. E lì l'FBI se l'è cavata per un pelo, solo grazie ad un atteggiamento, almeno per ora, molto condiscendente da parte dell'opposizione.

Cosa fa quindi, il rapporto della commissione, nelle quasi mille pagine consegnate ieri alla Storia? Elenca con dovizia tutti questi indizi "mancati", uno per uno, con puntiglio da certosino, e li metabolizza poi tutti in un gran polpettone di aria fritta, in cui il risultato finale è una tiratona d' orecchie ai ragazzi più astuti e organizzati del pianeta: Birichini dell'FBI e della CIA - sembra dire la conclusione del rapporto - invece di leggere Playboy dal mattino alla sera, la prossima volte state più attenti, e se vedete duecentocinquantasei avvisaglie tutte nello stesso senso, ricordatevi che non sono i giorni che mancano al ritorno di Babbo Natale.

Ecco, ora sì che il misfatto è completo: sovrapponendo la finta, perdonabilissima colpa di distrazione a quella - imperdonabile invece - di omicidio di massa e tradimento dello stato, da una parte te cavi con due lire, dall'altra copri la seconda per i secoli a venire.

E chi ha il coraggio di chiamarli stupidi?

I babbei casomai siamo noi, che per pigrizia mentale, e perchè "tantoamechecazzomenefrega", ci beviamo quotidianamente le singole bugie, e non ci accorgiamo che il beverone, visto da lontano, è la grande piscina di letame nella quale condanniamo i nostri figli a nuotare sin da piccoli.

Massimo Mazzucco

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Autore Albero

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