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storia & cultura : IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI |
Inviato da Redazione il 6/8/2006 15:28:27 (27194 letture) |
[pubblicazione originale del 2005]
Madre e figlia camminavano allegre lungo il ponte, sotto il caldo sole di Agosto. Il vento agitava i capelli della bimba, che si teneva divertita alla mano della madre, quasi avesse paura di volare via.
- Mamma, allora me lo compri il cappellino blu?
- Certo che te lo compro, ma non subito; per il tuo compleanno.
- E quand'è, il mio compleanno?
...
- Tra dieci giorni.
Dopo alcuni passi:
- Mamma, quanto sono dieci giorni? Sono più o meno di un mese?
- Sono di meno, molto di meno. Dieci giorni è come domani, poi ancora domani, poi ancora domani...
Le loro voci allegre si persero nel vento.
Se in quel momento avessero detto alla donna che nè lei nè la figlia, dieci giorni dopo, avrebbero festeggiato quel compleanno, ci avrebbe creduto a fatica. Se poi le avessero detto che non sarebbero nemmeno arrivate vive alla fine del ponte, ancora meno. Immaginiamoci se le avessero detto che non entro dieci anni, non dieci mesi, non dieci giorni, ma entro dieci secondi, nè lei nè la figlia sarebbero più esistite del tutto, fisicamente ....
L'Agosto era quello del 1945. Il giorno in calendario era il 6. L'ora, le 8.15 del mattino. Il ponte, quello di Hiroshima.

Le "ombre al negativo", o zone chiare sull'asfalto, sono le zone che non sono state investite dall'onda di luce, perchè protette dai montanti della ringhiera accanto.
°°°°°°°°°°°°°°°
Vedi anche questo breve filmato di Oppenheimer che commenta il primo test nucleare mai fatto nella storia (clicca sull'immagine):

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore |
Albero |
DIVA |
Inviato: 5/8/2005 23:20 Aggiornato: 5/8/2005 23:20 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 11/6/2004 Da: Inviati: 530 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI autorimosso
[ Modificato da DIVA Attivo 6/8/2005 13:28 ]
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Francowitz |
Inviato: 6/8/2005 1:40 Aggiornato: 6/8/2005 1:40 |
So tutto   Iscritto: 8/7/2005 Da: Inviati: 10 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Ciao Diva.
Ho letto il tuo commento... Poi l'ho riletto... poi l'ho letto ancora.. e con calma.
Non l'ho capito.
E non ho capito nemmeno come si lega all'articolo di Mazzucco.
Potresti essere più semplice e meno "tecnica"?
Non tutti hanno la tua preparazione...
Eithe ophelon..
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Paxtibi |
Inviato: 6/8/2005 1:44 Aggiornato: 6/8/2005 1:44 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 3/4/2005 Da: Atene Inviati: 8134 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI “Il vero è ciò di cui non si parla”
"Il tutto è falso", T. W. Adorno.
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Il tutto è falso (Giorgio Gaber)
Questo mondo
corre come un aeroplano
e mi appare
più sfumato e più lontano.
Per fermarlo
tiro un sasso controvento
ma è già qui che mi rimbalza
pochi metri accanto.
Questo è un mondo
che ti logora di dentro
ma non vedo
come fare ad essere contro.
Non mi arrendo
ma per essere sincero
io non trovo proprio niente
che assomigli al vero.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
E allora siamo un po' preoccupati
per i nostri figli
ci spaventano i loro silenzi
i nostri sbagli.
L'importante è insegnare quei valori
che sembrano perduti
con il rischio di creare nuovi disperati.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Non a caso la nostra coscienza
ci sembra inadeguata
quest'assalto di tecnologia
ci ha sconvolto la vita.
Forse un uomo che allena la mente
sarebbe già pronto
ma a guardarlo di dentro
è rimasto all'ottocento.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Io
che non riesco più a giudicare
non so neanche che cosa dire
della mia solitudine.
Guardo
con il mio telecomando
e mi trovo in mezzo al mondo
e alla sua ambiguità.
C'è qualcuno che pensa
di affrontare qualsiasi male
con la forza innovatrice
di uno Stato liberale.
Che il mercato risolva da solo
tutte le miserie
e che le multinazionali siano necessarie.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Ma noi siamo talmente toccati
da chi sta soffrendo
ci fa orrore la fame, la guerra
le ingiustizie del mondo.
Com'è bello occuparsi dei dolori
di tanta, tanta gente
dal momento che in fondo
non ce ne frega niente.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Io
che non riesco più a ritrovare
qualche cosa per farmi uscire
dalla mia solitudine.
Cerco
di afferrare un po' il presente
ma se tolgo ciò che è falso
non resta più niente.
Il tutto è falso
il falso è tutto.
Il tutto è falso
il falso è tutto quello che si sente
quello che si dice
il falso è un'illusione che ci piace
il falso è quello che credono tutti
è il racconto mascherato dei fatti
il falso è misterioso
e assai più oscuro
se è mescolato
insieme a un po' di vero
il falso è un trucco
un trucco stupendo
per non farci capire
questo nostro mondo
questo strano mondo
questo assurdo mondo
in cui tutto è falso
il falso è tutto.
Il tutto è falso
il falso è tutto
Il tutto è falso
il falso è tutto
Il tutto è falso
il falso è tutto, tutto, tutto.
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hi-speed |
Inviato: 6/8/2005 1:51 Aggiornato: 6/8/2005 1:51 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 28/12/2004 Da: preda lunga Inviati: 3211 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Per Francowitz
forse Diva ha esagerato

Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
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Paxtibi |
Inviato: 6/8/2005 2:08 Aggiornato: 6/8/2005 2:08 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 3/4/2005 Da: Atene Inviati: 8134 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Francowitz, credo che il senso del messaggio di Diva stia nella critica all'appiattimento delle opinioni che sta preparando il terreno all'abolizione dell'individuo.
Il momento attuale è un momento di passaggio, assistiamo alle ultime conseguenze di un sistema che ha estremizzato l'individualismo - arrivando ad istituzionalizzare l'egoismo - mentre si sta già preparando un antidoto a base di collettivismo spinto: tutti uguali, tutti intercambiabili.
Per questo è pertinente la citazione da Debord e la focalizzazione sui media, è con la comunicazione di massa che si sono separati gli uomini, con l'idealizzazione dell'interesse personale, ed è con essa che si sta ora demolendo l'idea di individualità e di originalità di ciascun essere umano.
Spero che così sia più chiaro (e di non aver travisato il pensiero di Diva, ovviamente), il problema è che certe spiegazioni è molto difficile sintetizzarle in una forma semplice, e questa, purtroppo, è una delle difese migliori del sistema.
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padrealdo |
Inviato: 6/8/2005 6:32 Aggiornato: 6/8/2005 6:32 |
Ho qualche dubbio   Iscritto: 31/1/2005 Da: Reggio Emilia Inviati: 130 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI "Mi ero alzato verso le otto di mattina. Il giorno avanti, alla sera, vi erano stati due allarmi, nessuno dei quali seguito da bombardamento. Improvvisamente ricevetti un colpo sulla testa e tutto diventò scuro davanti ai miei occhi. Gettai un grido ed alzai le braccia. Nelle tenebre, non sentivo che un sibilo di tempesta, nNon arrivai a comprendere cosa fosse successo. Il mio proprio grido l'avevo inteso come se fosse stato gettato da qualcun altro.
Poi il mondo intorno mi ritornò visibile, benché ancora non nettamente, ed ebbi l'impressione di trovarmi sui luoghi di un immenso cataclisma. Dietro la spessa nuvola di polvere apparve un primo spazio blu, seguito ben presto da altri spazi blu, sempre più numerosi. Brevi fiammate cominciarono a sprizzare dall'edificio vicino, un deposito di prodotti farmaceutici. Era tempo di fuggire, in compagnia di Karj mi aprii la strada fra le macerie.
Fumate vorticose si elevavano da tutte le case in rovina. Raggiungemmo un posto in cui le fiamme mandavano un calore insopportabile, poi trovammo un'altra strada che ci portò fino al ponte di Sakai. Il numero dei profughi che affluiva verso quel posto aumentava sempre più. Presi la direzione del palazzo Izumi, i cespugli calpestati dalle persone in fuga avevano formato una specie di passerella, gli alberi erano quasi tutti decapitati.
Ciascuno pensava che solo la casa sua fosse stata colpita, ma, una volta al di fuori, ci si accorgeva che tutto era stato distrutto. Tuttavia, benché le case fossero completamente distrutte, in nessun posto si vedevano quelle buche che normalmente fanno le bombe.
Sull'altra sponda, l'incendio, che sembrava essersi calmato, riprese a divampare. Improvvisamente, nel cielo, al di sopra del fiume, vidi una massa d'aria straordinariamente trasparente che risaliva la corrente. Ebbi appena il tempo di gridare: Una tromba!, che già un vento terribile ci colpì. I cespugli e gli alberi si misero a tremare; alcuni furono proiettati in aria da dove ricaddero come saette sul tetro caos. Si aveva l'impressione che il riflesso verde di un orribile inferno venisse a stendersi al di sopra della terra.
Dopo il passaggio della tromba, ben presto il crepuscolo invase il cielo. Incontrai mio fratello il cui viso era ricoperto da una sottile pellicola di pittura grigia. Il dorso della sua camicia era ridotto a brandelli e scopriva una larga lesione che somigliava ad un colpo di sole.
Risalendo con lui la stretta banchina che costeggia il fiume alla ricerca di un traghetto, vidi una quantità di persone completamente sfigurate. Ve ne erano lungo tutto il fiume e le loro ombre si proiettavano nell'acqua. I loro visi erano così orrendamente gonfiati che a malapena si potevano distinguere gli uomini dalle donne. I loro occhi erano ridotti allo stato di fessure e le loro labbra erano arse.
Erano quasi tutti agonizzanti, i loro corpi martoriati nudi. Quando passavamo vicino a questi gruppi, ci gridavano con voce dolce e debole: Dateci un po' d'acqua, Soccorretemi per favore; quasi tutti avevano qualcosa da chiederci. Il cadavere nudo di un ragazzo giaceva nel fiume e, ad un metro di distanza, accovacciate su un gradino, si trovavano due donne. Riconoscemmo che erano donne soltanto per la loro acconciatura metà bruciata. Trovammo infine un piccolo traghetto e, remando, giungemmo all'altra riva. Era quasi notte quando toccammo terra. Anche da questa parte sembrava che ci fossero molti feriti.
Un soldato, accovacciato sulla riva, mi chiese di dargli un po' d'acqua calda. Appoggiandosi alla mia spalla, camminava sulla sabbia con sforzo. Bruscamente mi disse: Sarebbe meglio esser morti. Acconsentii in silenzio e, in quel momento, senza scambiare una sola parola, ci trovammo tutti e due riuniti in un incontenibile collera davanti alla pazzia che ci circondava.
Seduto ad una tavola, un uomo dalla testa enorme e bruciata bevevo acqua calda in una tazza di tè. Il suo strano viso sembrava fatto di una serie di grani di soia neri, i suoi capelli erano tagliati orizzontalmente all'altezza delle orecchie. Soltanto più tardi, dopo aver incontrato molti altri ustionati con i capelli tagliati orizzontalmente, capii che le loro capigliature erano state distrutte sino al bordo dei loro copricapo. Al momento della marea, lasciammo la riva per risalire sulla banchina. Con l'oscurità, la notte si trasformava in inferno. Si udivano grida dappertutto: Da bere, da bere!
Improvvisamente un allarme: da qualche parte una sirena doveva esser rimasta intatta, il suo urlo lacerò la notte. La città continuava a fiammeggiare, a valle, si scorgeva il bagliore incerto dell'incendio.
Nel quartiere del tempio, numerosi feriti erano sdraiati dappertutto, per terra. Non un albero, non una tenda per dar loro un po' d'ombra. Noi ci costruimmo un riparo appoggiando pezzi di tavole contro un muro e scivolammo lì sotto. Dovemmo passare ventiquattrore in quel breve spazio dividendolo in sei. Due metri più lontano c'era un ciliegio che aveva conservato qualche foglia. Due studentesse si erano lasciate cadere sotto questo albero; avevano tutte e due il viso carbonizzato e, volgendo il loro magro dorso al sole, supplicavano che si desse loro un po' d'acqua. Il sole era al suo declino.
Prima del levar del giorno, ascoltavamo intorno a noi il mormorio ininterrotto delle preghiere: in quell'angolo le persone sembrava morissero l'una dopo l'altra. Le due studentesse morirono all'alba.
Nuovo allarme verso mezzogiorno; si intese un rombo nel cielo. Le persone morivano l'una dopo l'altra, e nessuno veniva a portar via i cadaveri. Con l'aria sconvolta, i vivi erravano tra i corpi. Uno spazio vuoto e grigio si estendeva sotto un cielo di piombo. Soltanto le strade, i ponti ed i bracci del fiume erano riconoscibili. Nell'acqua galleggiavano cadaveri dilaniati, gonfiati. Era l'inferno divenuto realtà"
Tamiki Hara, abitante di Hiroshima, suicida nel 1951
Coraggio, il meglio è passato. (E. Flaiano)
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vulcan |
Inviato: 6/8/2005 8:46 Aggiornato: 6/8/2005 8:46 |
Dubito ormai di tutto   Iscritto: 29/1/2005 Da: Sardigna Inviati: 2092 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Citazione: Tamiki Hara, abitante di Hiroshima, suicida nel 1951
Ci hanno raccontato fin dai giovanissimi..
e lo hanno scritto su tutti i libri..
e noi lo abbiamo imparato ,
che le bombe di Hiroscima e Nagasaki sono state necessarie per vincere la guerra.
Ci hanno sempre detto che erano inevitabili..... che non si poteva fare diversamente!
E "tutti" noi , in un un modo o nell'altro abbiamo operato una sorta di rimozione di quell'evento.
Oggi io penso (ideologie a parte), che si sia trattato del crimine più orrendo che l'umanità sia stata capace di perpetrare nei suoi stessi confronti.
Grazie padre Aldo per il "significativo post"
vulcan
"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
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nessuno |
Inviato: 6/8/2005 8:56 Aggiornato: 6/8/2005 8:56 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 30/7/2005 Da: Albino (BG) - Bassa Valle Seriana Inviati: 501 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI No, non come tanti. Ma non per la dimensione del massacro. A Dresda vennero commesse atrocità forse peggiori.
Qui la differenza è che migliaia di persone morirono ad anni di distanza dall'esplosione. O morirono i loro figli, quando riuscirono a nascere.
Oggi siamo tutti presi dal "terrorismo" "islamico". Ma armi migliaia di volte più potenti di quelle usate ad Hiroshima e Nagasaki continuano ad esistere.
Ciao
Guglielmo
"Quieremos organizar lo entusiasmo, no la obediencia" - Buenaventura Durruti
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DIVA |
Inviato: 6/8/2005 9:36 Aggiornato: 6/8/2005 9:36 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 11/6/2004 Da: Inviati: 530 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI autorimosso
[ Modificato da DIVA Attivo 6/8/2005 13:29 ]
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Redazione |
Inviato: 6/8/2005 9:46 Aggiornato: 6/8/2005 9:46 |
Webmaster   Iscritto: 8/3/2004 Da: Inviati: 19594 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Il primo post di Diva è tratto dall'articolo Riformate la controinformazione, di Giuseppe Genna, su carmillaonline.
Avevo chiesto a Diva di citare la fonte, ma non lo ha fatto.
LA REDAZIONE
[ Modificato da Redazione Attivo 6/8/2005 8:47 ]
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DIVA |
Inviato: 6/8/2005 9:49 Aggiornato: 6/8/2005 9:49 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 11/6/2004 Da: Inviati: 530 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI autorimosso
[ Modificato da DIVA Attivo 6/8/2005 13:29 ]
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DIVA |
Inviato: 6/8/2005 10:19 Aggiornato: 6/8/2005 10:19 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 11/6/2004 Da: Inviati: 530 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI autorimosso
[ Modificato da DIVA Attivo 6/8/2005 13:30 ]
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miradio |
Inviato: 6/8/2005 10:51 Aggiornato: 17/8/2005 0:33 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 27/8/2004 Da: Inviati: 513 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Citazione: E "tutti" noi , in un un modo o nell'altro abbiamo operato una sorta di rimozione di quell'evento (vulcan)
Tra l'altro di grosse produzioni holliwoodiane su Hiroshima e Nagasaki non mi pare di averne viste. Forse era solo un problema di botteghino? Evidentemente trattasi proprio di rimozione forzata....
"...che il gregge si trasformi in branco... È questo l’incubo dei potenti" (Ernst Junger)
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ivan |
Inviato: 6/8/2005 11:29 Aggiornato: 6/8/2005 11:29 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 22/7/2004 Da: Bronx Inviati: 11520 |
 Re: Rimozioni forzate A proposito di rimozioni forzate e di ricostruzioni holliwoodiane degli eventi storici, qualche piccola considerazione va comunque fatta:
- è noto che gli effetti a lungo termine delle radiazioni, seguenti all'uso delle armi nucleari, furono tenute nascoste.
- è noto che, tanto per cambiare, le armi nucleari furono definite meraviglie della scienza (alpari del PCB, dell'amianto, del fluoro, etc) e si propose di usarle anche per spianare montagne, scavare laghi etc.
- è noto che il nucleare ha goduto di grande "popolarità" nel mondo scientifico e produttivo e le ricadute applicative sono state tantissime. Ma stranamente il destino delle scorie di queste applicazioni è sempre ignoto ....
- è noto che la sottovalutazione del fallout radioattivo ha portato a "sporcare" l'intero pianeta con radioisotopi. Sapete come si stabilisce l'età dei vini? Attraverso la misura di radioisotopi riconducibili alla cessazione degli esperimenti nucleari nell'atmosfera!
- è un "luogo comune" ormai il fatto che le l'uso delle armi nucleari fu non il mezzo per far finire una guerra, ma l'avvertimento dato, il mezzo diinizio di un'altra guerra, quella "fredda", contro l'Unione Sovietica, nazione che inaspettatamente era uscita vincitrice dal conflitto elevandosi al ruolo di superpotenza che tutti abbiamo conosciuto.
- alle vittime dei crudeli bombardamenti nucleari delle città di Hiroshcima e Nagasaki va e deve andare tutto il nostro rispetto; ma come faceva notare qualcuno, altre città pagarono prezzi simili anche con le armi convenzionali:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=1265
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=1266
- infine, tanto per cambiare, queti fatti dimostrano sempre lo stesso teorema: il potere decide le guerre ma è sempre il popolo a pagarne le conseguenze, anche se esso le guerre non le vuole e le abborrisce.
[ Modificato da ivan Attivo 6/8/2005 10:53 ]
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Ashoka |
Inviato: 6/8/2005 13:01 Aggiornato: 6/8/2005 13:01 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 11/7/2005 Da: Inviati: 3660 |
 Re: Rimozioni forzate Riguardo a Hiroshima ecco come "La seconda guerra mondiale" di John Keegan "liquida" l'evento:
"Fu la versione all'uranio 235 di questa bomba che il B-29 Enola Gay sgancio' su Hiroshima il 6 agosto 1945: poche ore dopo, mentre fra le rovine della citta' giacevano morte o morenti 78000 persone, una dichiarazione della Casa BIanca chiedeva ai giapponesi di arrendersi se non volevano aspettarsi una pioggia di rovine dal cielo. Non avendo ricevuto risposta il 9 agosto gli americani fecero partire un altro B-29 da Tinian che ando' a bombardare Nagasaki causando la morte di 25000 persone. Gli Stati Uniti avevano cosi' tempoarneamente esaurito la loro provvista di bombe atomiche e attesero i risultati"
Il saggio di Sir Basil Liddel Hart riporta invece alcune interessanti riflessioni:
ad esempio il commento dell'ammiraglio Leahy, addetto militare prima presso Roosevelt e poi presso Truman il quale esprimeva questo pensiero riguardo all'uso della bomba: "Personalmente ero convinto che usarla per primi significasse adottare uno standard etico non dissimile da quello dei barbari del Medioevo. Non mi avevano insegnato a far la guerra in quella maniera e pensavo che non si possono vincere le guerre sterminando donne e bambini"
Ma c'era chi aveva opinioni diverse...
"il dottor Vannevar Bush (niente parentele mi pare n.d.a.) aveva svolto un ruolo di primo piano nel convincere Roosevelt e Stimson ad appoggiare l'idea dell'arma atomica e anche lord CHerwell (già professor Lindemann), consigliere personale di Churchill sulle questioni scientifiche, era un suo fervente sostenitore. Non stupisce quindi che il comitato, presieduto da Bush, che Stimson costitui' nella primavere del 1945 con il compito di studiare la questione dell'impiego dell'arma contro il Giappone, raccomandasse caldamente che la bomba fosse utilizzata il piu' persto possibile, e senza alcun preavviso in merito alla sua natura, per timore che la bomba potesse rivelarsi un "bidone", come spiego' piu' tardi Stimson.
Il rapporto di James Franck a Stimson invece dichiarava "I vantaggi militari e il risparmio di vite umane conseguibili mediante l'impiego inprovviso di bombe atomiche contro il Giappone potrebbero essere piu' che annullati dall'ondata di orrore e di sdegno che esso susciterebbe nel resto del mondo... Qualora fossero i primi a utilizzare questo nuovo mezzo di distruzione indiscriminata dell'umanita', gli Stati Uniti si alienerebbero l'appoggio dell'opinione pubblica di tutto il mondo, accelerebbero la cora agli armamenti e pregiudicherebbero la possibilita' di raggiungere un accordo internazionale sul futuro controllo di simili armi... Noi riteniamo che queste considerazioni rendano sconsigliabile l'impiego di bombe nucleari per un immediato attacco contro il Giappone"
Alla notizia dello sgancio della bomba Truman esclamo' "Questa e' la cosa piu' straordinaria della storia"
E' da ricordare altresi' che i Giapponesi avevano GIA' cercato di intavolare negoziati di pace, inviando una missione di Konoye presso Stalin prima della conferenza di Potsdam. Il 13 luglio il Ministero degli Esteri giapponese notifico' ufficialmente a Mosca che "L'imperatore e' desideroso di pace", messaggio intercettato dal servizio segreto americano.
[Sir Basil Lidell Hart, Storia militare della seconda guerra mondiale, pp.967 e seguenti]
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vulcan |
Inviato: 6/8/2005 13:35 Aggiornato: 6/8/2005 13:35 |
Dubito ormai di tutto   Iscritto: 29/1/2005 Da: Sardigna Inviati: 2092 |
 Re: Il ponte: un anniversario come tanti Citazione: è noto che gli effetti a lungo termine delle radiazioni, seguenti all'uso delle armi nucleari, furono tenute nascoste.
…. Altre fonti informative relative alla esposizione acuta da radiazione, originano da eventi catastrofici a partire dalla esplosione delle bombe atomiche in Giappone nel 1945, un terzo dei morti (100.000-120.000) provocati da tali esplosioni appare strettamente legato alla esposizione radioattiva.
Negli anni successivi allo scoppio delle bombe sono stati osservati nei soggetti che avevano comunque subito contaminazione, la comparsa di leucemie e tumori maligni in diverse sedi. Tra il 1944 e il 1992, sono stati identificati oltre 300 incidenti radioattivi in tutto il mondo compreso il caso più recente di Chernobyl. Nel 1986 in USA l'incidente alla centrale nucleare di Three Mile non provocò nessun caso di irradiazione grave, le dosi di esposizione fino ai 1.500 metri di distanza dalla centrale furono di circa 0,73mSv e di 0,2 a 30 km di distanza.
Nel caso Chernobyl (Ucraina 22.aprile.1986), le dosi di irradiazione subite dalla popolazione nelle immediate vicinanze furono significativamente più elevate con 20 vittime e numerosi casi di irradiazione grave. Su quasi tutta l'Europa orientale e su parti dell' Europa occidentale e degli USA, furono rilevati a seguito dell'incidente livelli radioattivi di fondo molto alti. L'esposizione accidentale a radiazioni emesse da reattori nucleari durante i primi 40 anni di impiego della energia nucleare (Chernobyl esclusa), ha determinato 35 casi gravi con 10 morti.
Gli effetti intermedi e tardivi sono quelli che si sviluppano dopo i primi mesi fino a pochi anni dopo l'esposizione radioattiva.
Il principale effetto tardivo di esposizione alla radiazione ionizzante è caratterizzato dall'aumento della incidenza di di varie forme neoplastiche. Tra le forme neoplastiche la leucemia nelle sue varie forme (LLA, LMA, LMC) rappresenta il più prevedibile evento.
Un aumento di incidenza leucemica nei primi 2, 3 anni dallo scoppio della bomba atomica in Giappone è stato rilevato nei sopravissuti, con un rapporto maschi/femmine pari a 2:1. Una ulteriore correlazione tra lo scoppio della bomba e lo sviluppo neoplastico è stato evidenziato per tumori della tiroide e paratiroide, mieloma multiplo, cancro dell'esofago e stomaco, colon, polmone, vescica, ovaio e mammella, ghiandole salivari, cute rene e sistema nervoso centrale. Altri effetti tardivi comprendono lesioni del cristallino, inefficienza del sistema immunitario con maggiore suscettibilità alle infezioni, accellerazione dell'invecchiamento.
(fonte: harrison medicina interna-Teodori medicina interna)
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[ Modificato da vulcan Attivo 6/8/2005 14:33 ]
"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
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vulcan |
Inviato: 6/8/2005 13:37 Aggiornato: 6/8/2005 13:37 |
Dubito ormai di tutto   Iscritto: 29/1/2005 Da: Sardigna Inviati: 2092 |
 Re: Il ponte. Un anniversario come tanti Le sorgenti radioattive ( 80% naturali, 20% tecnologiche )
L'ottanta per cento della esposizione radioattiva dell'uomo a basse dosi proviene da fonti naturali quali i raggi cosmici, radon, radionucleidi del terreno, componenti radioattivi del corpo. Almeno la metà di questa esposizione è attribuibile al radon, gas radioattivo inodore ed incolore derivante da depositi naturali di uranio sotterraneo e capace di emettere nella sua disintegrazione corpuscoli di polonio alfa emittenti. Una frazione di questa esposizione è attribuibile alle radiazioni cosmiche, comprendente protoni, neutroni, elettroni e nuclei pesanti.
Agendo l'atmosfera terrestre come uno schermo, la dose di questa radiazione risulta raddoppiata a circa1.500 metri di altitudine. Altra quota di esposizione proviene dal decadimento radioattivo di torio naturalmente presente nella crosta terrestre. Vari radionucleidi naturali, potassio e carbonio radioattivo , presenti nel corpo umano contribuiscono ulteriormente alla esposizione radioattiva di fondo.
Circa il 20 per cento della esposizione radioattiva totale dell'uomo proviene da fonti tecnologiche; medicina nucleare, raggi x a scopo diagnostico,centrali con reattori nucleari, sottomarini con reattore nucleare, radioterapia, esplosione di armi nucleari anche scopo scientifico-militare (fallout), uso anomalo di radioisotopi, ciclotroni, accelleratori lineari, sincrotroni ad alternanze di gradienti, sorgenti sigillate di cobalto e cesio per la terapia del cancro, materiali industriali. Per quanto concerne le centrali nucleari il contributo di questa sorgente rappresenta meno dell'1% della radioattività di fondo, mentre per i sottomarini a propulsione nucleare bisognerebbe essere in grado di attingere per i dati in questione a fonti militari.
fonti (harrison e Teodori ... medicina interna)
[ Modificato da vulcan Attivo 6/8/2005 14:34 ]
"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
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fiammifero |
Inviato: 6/8/2005 18:24 Aggiornato: 6/8/2005 18:24 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 28/2/2005 Da: ROMA Inviati: 5691 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Nel frattempo gli ipocriti istituiscono in Italia ben tre Relazioni Mandelli per accertare se ci sono nessi tra l'uso di armi all'uranio impoverito e le varie leucemie
Io proporrei di far fare le sedute parlamentari in un carro armato che ha usato proiettili all'uranio impoverito,senza schermature di sorta,e vedere quanti ci vanno!
La solita vecchia storia: armiamoci e partite
www.fisicamente.net effetti di esplosioni nucleari e scenari di guerra.
[ Modificato da fiammifero Attivo 6/8/2005 17:28 ]
Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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illupodeicieli |
Inviato: 6/8/2005 19:44 Aggiornato: 6/8/2005 19:44 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 2/1/2005 Da: Inviati: 323 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI vedremo soltanto una sfera di fuoco
più grande del sole, più vasta del mondo
nemmeno un grido risuonerà...
"noi non ci saremo" i nomadi
cerco di spiegare a mie figlie ( 9 e 11 anni) cosa è accaduto non solo in Giappone ma anche altrove: ogni giorno che vanno a scuola vedono i resti di case distrutte dagli angloamericani nel 43 e sanno cosa è successo.
mio figlio 21 anni e anche loro stesse devono ,però ,sapere anche perchè!
cerco anch'io di capire per poter spiegare o ,almeno, dire ciò che penso sia accaduto.
non è facile sapere perchè nasce una guerra e non è altrettanto facile farla finire.
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vulcan |
Inviato: 6/8/2005 23:39 Aggiornato: 6/8/2005 23:39 |
Dubito ormai di tutto   Iscritto: 29/1/2005 Da: Sardigna Inviati: 2092 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Grazie fiammifero..
ho trovato il link . fisicamente .net.. veramente interessante
ciao
"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
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Epper |
Inviato: 7/8/2005 0:48 Aggiornato: 7/8/2005 0:48 |
Ho qualche dubbio   Iscritto: 7/4/2005 Da: casa mia Inviati: 50 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Ma non dovevi andare in vacanza, Massimo??? 
A parte questo voglio solo aggiungere che:
"Gli Usa vogliono mantenere il diritto di utilizzare la bomba contro Stati o entità (terroristiche) che li attacchino con ordigni biologici o chimici."
http://www.paginedidifesa.it/2005/Tani_050509.html
Epicuro: La morte non va temuta perchè quando ci siamo noi non c'è lei e quando c'è lei non ci siamo noi. Stephen Hawking: Il più grande nemico della conoscenza non è l'ignoranza... Ma l'illusione della conoscenza!
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hi-speed |
Inviato: 7/8/2005 0:59 Aggiornato: 7/8/2005 0:59 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 28/12/2004 Da: preda lunga Inviati: 3211 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI LA BOMBA ATOMICA E' UN ARMA TATTICA?????!!!!
SE SI....
RIMOSSO
Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
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florizel |
Inviato: 7/8/2005 2:45 Aggiornato: 7/8/2005 2:45 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 7/7/2005 Da: dove potrei stare meglio. Inviati: 8195 |
 Re: Rimozioni forzate Ivan: ...è sempre il popolo a pagarne le conseguenze...
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E' chiaro, è sul popolo e nel nome del popolo che poi si fondano le "ricostruzioni",con tutti gli annessi e connessi di accordi fatti tra i vari governi,quelli vittime e quelli carnefici...
CHE BUSINESS!!!!
E che grande opportunità fu la II guerra mondiale! Madre del futuro impero mondiale e dei suoi servi!
La bomba su Hiroshima oggi viene ricordata dai media più audaci alla stregua del nazismo, di cui è senz'altro figlia legittima, ma si tende a considerarla come la chiusura di un evento, non come l'inizio, come tu giustamente rilevi.
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
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florizel |
Inviato: 7/8/2005 2:54 Aggiornato: 7/8/2005 2:54 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 7/7/2005 Da: dove potrei stare meglio. Inviati: 8195 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Illupodeicieli:
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E' molto più facile di quanto non si creda, illupodeicieli, capire perchè si fa una guerra, ed ancor più perchè non è facile farla finire.
Quasi tutto quello che serve al nostro vivere quotidiano è il risultato di accordi fatti tra i vari Stati per assicurarsi il potere.NOI siamo il tramite per esercitare il loro potere, ed anche la loro fonte di ricchezza, perchè lavoriamo, produciamo, consumiamo,e poi crepiamo.
Lo so, è riduttivo dirla così, ed anche spaventosamente brutale, ma è così.
E quando vorranno, potranno anche clonarci e programmarci definitivamente.
Ma tu ai tuoi figli non far mai perdere la fiducia nella possibilità di cambiare.
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
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spiderock |
Inviato: 6/8/2006 15:48 Aggiornato: 6/8/2006 15:48 |
So tutto   Iscritto: 24/5/2006 Da: Inviati: 2 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Nel mio vecchio libro di storia: "E il conflitto si concluse grazie ai lancio-test di due bombe a idrogeno su Hiroshima e Nagasaki."
Vabbè che raramente i programmi scolastici arrivino a studiare il secondo conflitto mondiale, ma ridurre la cronaca di migliaia di morti su un paio di righe è allucinante... fra 10 anni spariranno i nomi delle città... Poi quel "grazie ai lancio-test" è macabro!!
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Pausania |
Inviato: 6/8/2006 17:18 Aggiornato: 6/8/2006 17:18 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 6/4/2006 Da: Inviati: 3872 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Citazione: "E il conflitto si concluse grazie ai lancio-test di due bombe a idrogeno su Hiroshima e Nagasaki." A parte il falso rapporto di causalità, c'è da ricordare che fu anche un test: non a caso vennero scelte due città non toccate da alcun bombardamento in precedenza. Per vedere quali erano gli effetti reali di una atomica, cosa che naturalmente non potevano testare su una città americana. Un test insomma. Maledetti
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Marco M |
Inviato: 6/8/2006 17:28 Aggiornato: 6/8/2006 17:28 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 2/8/2006 Da: Inviati: 826 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Ho riportato su Pressante un estratto da Il gran sole di Hiroshima, di Karl Bruckner. Oggi il Tg1 ha testualmente parlato di atomica "che esplose" ad Hiroshima. Come se lì ci fosse andata da sola. E subito dopo, una notizia sull'Iran. Ben fatto, Clemente.
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DIVA |
Inviato: 6/8/2006 17:33 Aggiornato: 6/8/2006 17:33 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 11/6/2004 Da: Inviati: 530 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Quello che volevo dire un anno fa, rubando un testo di Genna (e mai voluto far finta fosse mio) e' sostanzialmente questo : Qual’e’ la parete che divide il vero dal falso? Noi veniamo da una storia millenaria di narrazioni. L'umanità è vissuta raccontandosi delle storie. Fino a quando l’informazione non è diventata “tecnologia” ,ogni racconto era un’ “opera prima”. Esattamente come nell’arte : ogni opera artistica era un’opera prima . Ma oggi la sacralità dell’origine è messa in crisi dai mezzi di riproduzione meccanica dell’opera,rendendo la sua unicita’ sempre piu’ indefinita . Con le tecniche digitali succede che non esiste piu’ un prototipo, una prima opera, ogni opera e’ seconda ed e’ a modo suo vera. Cosi’ accade per l’informazione. Siamo in una nuova epoca nel mondo della narrazione, ovvero quella di creare ambienti nei quali entriamo e viviamo come se fossero veri; dunque, autenticando con la nostra stessa presenza un mondo di stimolazioni narrative simulate. Ma allo stesso tempo siamo in “balia” dell’informazione , che spesso “confondiamo “ con la comunicazione. Lo scopo dell’Informazione e’ servire il cittadino, lo scopo della Comunicazione e’ servire chi comunica. La radio e il giornale sono essenzialmente strumenti di informazione e quindi si suppone debbano dirci la verità. Per Internet, per la multimedialità digitale, succede qualcosa di diverso. Internet è certamente uno strumento di informazione, ma non è soltanto questo: è anche un ambiente costruito secondo una combinazione della tecnica digitale e dalla relazione comunicativa tra gente sparpagliata in giro per il mondo. Quello che noi facciamo, diciamo e costruiamo qui dentro non è sottoposto, o per lo meno non lo è sempre, al criterio della verità o della falsità. La Comunicazione spesso diventa “il racconto” dell’Informazione, ed il rischio e’ proprio questo, rischiamo di perdere la percezione del limite tra cio’ che e’ vero e cio’ che e’ falso, quando l’Informazione ci viene Comunicata (raccontata) . Alla fine il mondo diventa una nostra proiezione. Si entra in un mondo nel quale l'intero sistema percettivo ed interattivo è abituato a considerare vero ciò che è effettivamente costruito in maniera simulata. Quante volte abbiamo sentito la frase : Lo ha detto la TV? Possiamo anche riderci sopra, noi che ci consideriamo “al riparo” , perche’ ogni giorno mettiamo, qui ed altrove, in discussione l’Informazione Ufficiale (uso il maiuscolo per pura ironia). Ma credo sia semplicistico considerarci non “contaminati”. Tutto quello che sappiamo e’ Informazione (raccontata) . Tutto quello che conosciamo e’ Informazione (raccontata) Il muro che separa il vero dal falso a volte e’ cosi’ sottile che lo oltrepassiamo mille volte al giorno senza neppure accorgersene. Nessuno di noi ha l’ “opera prima” tra le mani. (so di essere "decisamente " fuori tema...ma visti i miei -autorimossi di un anno fa, credo che MM chiudera' un occhio...ma sono felice di leggere che un anno fa anche Pax tibi citava Gaber...forse e' sfuggito a Linucs  )
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clausneghe |
Inviato: 6/8/2006 17:47 Aggiornato: 6/8/2006 21:06 |
Dubito ormai di tutto   Iscritto: 17/4/2006 Da: nordcentro Inviati: 1679 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Buongiorno a tutti.. Oggi ricorre il 61esimo anno dal lancio della prima arma di distruzione di massa."Enola gay" un B-29 Usa,lanciò un ordigno termonucleare sulla popolazione di Hiroshima il 6 agosto 1945...Di primo mattino il cielo fù squarciato da un lampo giallo 1000 volte più brillante del sole...Una nube di polvere grigia si alzò per Kilometri sulla città portuale,oscurandola...In quel livido grigiore,raccontavano i pochi superstiti,la visione era da incubo...Le persone colpite dal lampo,vagavano come fantasmi grotteschi,con la pelle che si staccava dal corpo ,con il viso orribilmente ustionato,le orbite vuote da dove colava sulle guance il liquido degli occhi fusi,la bocca ridotta a una giallorossa piaga purulenta...Incendi si levavano un pò dappertutto quà e là e dal cielo piovve un'acqua nera,a gocce grosse come noci...Subito si alzò un vento impetuoso che travolse e trascinò in alto,risucchiandole,le macerie più leggere che vorticavano in un assurdo mulinello di tegole,alberi,legni,tappeti,indumenti,cartacce....Dei 245000 abitanti,77.000 perirono sul colpo,mentre i feriti furono c.a 100.000 lasciati a sè stessi,senza assistenza,poichè ovviamente tutto il sistema di soccorso cittadino venne annichilito dalla esplosione atomica...Quasi tutti questi feriti,poi,ustionati e politraumatizzati,assorbirono radiazioni mortali,che li portarono in tempi più o meno brevi,alla morte,tra indicibili sofferenze...Fra i pochi sopravissuti,gli uomini diventarono sterili,le donne incinte abortirono e persero il ciclo le donne fertili....Ciò che causò (per chi la subì)questa prima Apocalisse moderna,fù "Little boy"bambino felice,ordigno nucleare nelle mani omicide di chi,nemico dell'umanità,oggi come allora,non esiterebbe a ri-usare,"migliorato" e potenziato per 100... Magari per scopi di "pace,democrazia,libertà" Sic.. 
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Bimbodeoro |
Inviato: 6/8/2006 19:16 Aggiornato: 6/8/2006 19:16 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 6/6/2006 Da: Amicoland Inviati: 388 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Certo Florizel che per come si stanno mettendo le cose avere fiducia nel futuro e pensare che possiamo ancora cambiare il mondo è dura...........ogni giorno che passa i governanti fanno di tutto per uccidere il futuro di tutti noi. E' veramente dura. 
"Non è il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma è il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."
"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è un idea e le idee sono a prova di proiettile."
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Bimbodeoro |
Inviato: 6/8/2006 19:21 Aggiornato: 6/8/2006 19:21 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 6/6/2006 Da: Amicoland Inviati: 388 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI
"Non è il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma è il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."
"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è un idea e le idee sono a prova di proiettile."
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pseudoTale |
Inviato: 6/8/2006 19:26 Aggiornato: 6/8/2006 19:26 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 25/5/2006 Da: Inviati: 451 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI OT
ciao diva,
proprio stamattina in libreria mi sono imbattuto in una raccolta di critiche di Pasolini. sai come definiva i suoi scritti di critica e le sue recensioni? "Descrizioni di descrizioni".
proprio 'sto pomeriggio ho saputo che Megachip si sta facendo il "suo" film sull'11 settembre e che quindi non mette a disposizione nessuno dei "suoi" conferenzieri (?) per eventuali iniziative legate al film di Mazzucco perché, a quanto ho capito, tra Megachip e Mazzucco non c'è intesa né tantomeno spirito collaborativo. di conseguenza che ognuno si faccia le battaglie "sue" (anche se la battaglia è la stessa, ovviamente).
proprio ora leggevo il tuo intervento ( di importanza a dir poco nevralgica) e riscontravo una sottile linea rossa tra stamattina, 'sto pomeriggio e ora.
Scrivi: "Lo scopo dell’Informazione e’ servire il cittadino, lo scopo della Comunicazione e’ servire chi comunica." A volte viene il sospetto che tutto quello che sappiamo sia Comunicazione. Che tutto quello che conosciamo sia Comunicazione. E che quel muro lo oltrepassiamo mille volte al giorno, sapendo benissimo cosa stiamo facendo.
semplicemente, non ci importa più.
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DIVA |
Inviato: 6/8/2006 22:56 Aggiornato: 6/8/2006 22:56 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 11/6/2004 Da: Inviati: 530 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Ciao PseudoTale rispondo a te, ancora clamorosamente fuori tema (nota il mio non voler "americarezzare " le parole ) perche' ho letto in te una buona partecipazione di idee.
Anche se vorrei coinvolgere piu' persone su questi concetti..direi basilari...ma leggo qua che molti si ritengono gia' un "passo fuori" dalla manipololazione della "parola". Forse c'e' molta preunzione di se' o forse molta disillusione, ma credo poco alla disillusione di chi posta centinaia di commenti in un forum....il disilluso solitamente piange su di se' , senza nemmeno chiedersi se esiste un luogo (anche luogocomune) dove riversare le sue illusioni e le sue disillusioni.
Credo che chiunque tenti di comunicare, qui, o altrove, non sia un disilluso..ma sia una persona normale che cerca risposte normali per una vita normale..sembra quasi una cosa banale..ma banale non lo e'..se in Internet c'e' una marea di siti e forum che "fanno parlare e rendere interpreti gli anonimi" ...banale non e'. A te PseudoTale..che hai colto quello che "non ho scritto" dico questo :
La comunicazione non ci distingue dalle bestie. Dalle bestie ci distingue la parola , ci distingue la riflessione attraverso la parola. Insomma, dalle bestie ci distingue l’attitudine alla riflessione gratuita su noi stessi e sul mondo, svincolata dallo scopo immediato. È di qui che sono nate le arti e le scienze, ed ogni progresso dell’umanità: da quell’atteggiamento che i Greci chiamavano antibanausico (dove banausico vuol dire ‘relativo al lavoro manuale’ e, per estensione, ‘utilitaristico’). La miopia di chi, da posizioni di potere, reclama che tutto il sapere dev’essere, per esser legittimato, sapere applicato risulta chiaramente da una semplice considerazione: se oggi abbiamo il computer - e' alla fin fine perché un medico nella Bologna del Settecento si divertiva a far saltare col bisturi delle rane morte dopo averle scuoiate. L’inutilità sociale ed economica immediata di questa occupazione non potrebbe esser più evidente. È un buon argomento da opporre, la prossima volta che sentite il cervello debole di turno magnificarvi la modernità, la progressività, l’immediata utilità della “Comunicazione”.
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fiammifero |
Inviato: 6/8/2006 23:35 Aggiornato: 6/8/2006 23:35 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 28/2/2005 Da: ROMA Inviati: 5691 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Citazione: Nessuno di noi ha l’ “opera prima” tra le mani. Esatto,ma abbiamo il nostro cervello che sfruttiamo al minimo perchè pensare,riflettere,collegare "informazioni" è faticoso ed anche doloroso a volte. A questo serve la scuola dagli anni 70 in poi,ad accettare le nozioni dei testi e non metterli in discussione,praticamente la formazione del futuro cittadino modello esecutore d'ordini Citazione: È un buon argomento da opporre, la prossima volta che sentite il cervello debole di turno magnificarvi la modernità, la progressività, l’immediata utilità della “Comunicazione”. Beh,un passo per volta,spero che dopo la comunicazione si sviluppi la curiosità,ed in tal senso dei progressi ne sono stati fatti,almeno per chi accede ad internet ,rispetto al passato quando le notizie erano sempre di terza-quarta voce,per analfabetismo,per censura ed altro. Un cervello curioso è l'acerrimo nemico del potere. 
Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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DIVA |
Inviato: 7/8/2006 0:30 Aggiornato: 7/8/2006 0:30 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 11/6/2004 Da: Inviati: 530 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Le parole, a volte, hanno vicende strane. Viviamo in tempi di ipertrofia della comunicazione, anzi abbiamo unaa sovrabbondanza di flussi di comunicazione .
La comunicazione massmediatica è diventata la chiave di volta della società contemporanea, almeno in alcuni suoi aspetti centrali, non ultimo l’agire politico. I black block che distruggono oggetti simbolici scegliendo per agire la cornice di eventi pubblici con copertura dei media, così come il capo di partito e di governo che dice e si disdice, afferma e smentisce, insulta e blandisce giorno per giorno pur di esser presente costantemente al tg, costituiscono sintomi di quest nuovo modo di comunicare. Il concetto di comunicazione e' straripato dal suo originale significato, ed e' diventato come parte di una strategia e di un’ideologia ben precise. E' strategico per una società democratica il compito dell’informazione (in particolare dell’informazione televisiva) ,
Possiamo credere che usando il cervello ci sia la possibilta' di discernere il vero dal falso, ma il nostro cervello non e' una tabula rasa, e' gia' una macchina compromessa , gli imput che ora riceve li possiamo analizzare cercando di "scovarci" la verita'.
Ma se non si comprende il significato di verita', mezze verita', finte verita', comode verita'....ci sfugge senza dubbio la percezione della falsita'.
Tutto e' cosi' estremanente in bilico
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Mayer |
Inviato: 7/8/2006 0:48 Aggiornato: 7/8/2006 0:48 |
Ho qualche dubbio   Iscritto: 25/3/2006 Da: Inviati: 202 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI  "il monumento dei bambini della Bomba-A." Le corone colorate che si vedono ai piedi di questa statua, dedicata a tutti i bambini vittime della bomba atomica, sono costituite da migliaia di gru di carta. Questo volatile nella tradizione giapponese è simbolo di lunga vita, e il suo legame con il grido per la pace e il disarmo universale che si leva dalla città di Hiroshima deriva da una storia rimasta impressa nella memoria di tutti gli abitanti: Sadako Sasami era una bambina che nel 1945 aveva due anni, abitava con la sua famiglia a circa un chilometro dal punto su cui venne sganciata la bomba, e rimase miracolosamente illesa. Crebbe e divenne una ragazzina intelligente e vivace. Ma la bomba-A non aveva smesso di uccidere: nel febbraio del 1955, all'età di dodici anni, Sadako si ammalò di leucemia a causa degli effetti delle radiazioni di cui la zona rimase (ed è tutt'oggi) contaminata per effetto dello scoppio nucleare. Sadako era piena di voglia di vivere, e nelle lunghe giornate in ospedale si dedicava a costruire, con le scatole delle medicine e con qualunque altro frammento di carta avesse a portata di mano, piccoli origami raffiguranti beneauguranti gru, guidata dal pensiero che se ne avesse fatte mille sarebbe guarita e vissuta a lungo. Ne aveva composte ottocentocinquanta quando dopo otto mesi di malattia, la mattina del 25 ottobre 1955, i suoi sorrisi e la sua voglia di vivere smisero di animare la piccola stanza d'ospedale ed entrarono nella memoria straziata di tutti gli abitanti della città, a partire dai suoi compagni di scuola. Da quel giorno migliaia e migliaia di gru di carta, di tutte le dimensioni e di tutti i colori, prendono continuamente forma dalle mani dei bambini e di tutti gli abitanti di Hiroshima, e vanno a costituire ghirlande, disegni, composizioni di ogni tipo che vengono utilizzate al posto dei fiori per onorare tutti i luoghi della memoria: una miriade di piccole gru che vengono spedite alla città di Hiroshima anche da tutto il mondo, e che nelle semplici ed accurate pieghe delle loro ali tengono ancora oggi in vita l'incredibile vivacità di Sadako e i suoi sogni colorati.  --------------------------------------------------- Dopo aver letto Il gran sole di Hiroshima, quando penso alla sofferenza causata dal disastro nucleare, mi ritorna in mente questa piccola bambina... Mayer e diventa facile comprendere che tale orrore non si debba piu' ripetere...
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fiammifero |
Inviato: 7/8/2006 1:04 Aggiornato: 7/8/2006 1:04 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 28/2/2005 Da: ROMA Inviati: 5691 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Mayer:Citazione: e diventa facile comprendere che tale orrore non si debba piu' ripetere... Da allora quante volte si è ripetuto e continua a ripetersi all'infinito con "armi non convenzionali" uranio impoverito,radiazioni,? Però nell'immaginario collettivo deve essere impressa la Bomba - A ,ce lo spiattellano tutti gli anni proprio per non farci vedere gli effetti devastanti che procurano le nuove Bombe A miniaturizzate grazie alla tecnologia e ben più potenti.! Non sò voi,ma questo anniversario come quello dell'olocausto io li chiamo distrazione di massa 
Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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Mayer |
Inviato: 7/8/2006 1:07 Aggiornato: 7/8/2006 1:13 |
Ho qualche dubbio   Iscritto: 25/3/2006 Da: Inviati: 202 |
 Re: L'era di Internet DIVA, ho provato a cambiare il Titolo, affinché la discussione potesse svolgersi seguendo un proprio corso.
Viviamo in un’epoca dove e’ estremamente facile accedere all’informazione,.. essa e’ oltremodo abbondante, ma proprio per questo diventa prioritario discernere fra il vero e il falso..
Grazie al Web, a Skype, alle chat, .. siamo tutti piu ‘vicini, non abbiamo piu’ bisogno che i media convenzionali (facilmente strumentalizzabili) ci raccontino la cronaca…
se ho un amico in Corea del Nord e siamo membri dello stesso forum, se la citta vicina e’ oggetto di bombardamenti e’ lui a descrivermi cosa sta avvenendo… e’ una tecnica sempre piu’ utilizzata ad esempio dalla BBC, che spesso riporta :”Sei stato coinvolto nell’attentato? Posta qui la tua testimonianza”
Certo poi per analizzare i fatti accaduti occorrono altri strumenti e li’ possono ritrovare la loro funzione i giornalisti (quelli veri), catalogando, collegando le informazioni, condividendo la propria esperienza in campo politico, economico, etc.
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florizel |
Inviato: 7/8/2006 2:16 Aggiornato: 7/8/2006 2:16 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 7/7/2005 Da: dove potrei stare meglio. Inviati: 8195 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI BimbodeoroCitazione: per come si stanno mettendo le cose avere fiducia nel futuro e pensare che possiamo ancora cambiare il mondo è dura Ciao,Bimbodeoro. Scrivevo quel post un anno fa. A distanza di un anno devo ammettere che il continuo ed inarrestabile caos in cui il pianeta sprofonda si è radicalizzato, fino a sovrapporsi a qualunque logica, ed a penetrare nelle nostre vite usando l'arma della mistificazione e della menzogna. Ma confermo che proprio da quel caos è possibile rintracciare i progetti del "potere". Non saprei dire se è un caos "programmato", o se allo stesso sistema stiano fuggendo le cose dalle mani...c'è di che essere pessimisti, sicuramente. Ma forse anche una "resa" di fronte a tutto questo è stata programmata. Come il suo antidoto. Qui mi riallaccio alle parole che Paxtibi postava,anche lui, un anno fa: "Il momento attuale è un momento di passaggio, assistiamo alle ultime conseguenze di un sistema che ha estremizzato l'individualismo - arrivando ad istituzionalizzare l'egoismo - mentre si sta già preparando un antidoto a base di collettivismo spinto: tutti uguali, tutti intercambiabili."Qualcuno,per noi, ha programmato anche la nostra individuale rassegnazione. Ed una fittizia soluzione, che produrrà altra rassegnazione mascherata da riscatto. La distruzione avanza, e molte delle ragioni per opporsi ad essa sembrano essersi sgretolate. Credo ancora più fermamente di prima che si è chiamati a cercare modi e parole per risvegliarsi dal torpore in cui sembriamo esser caduti. Iniziare questo cammino, nonostante l'incertezza dell'esito, significa in primo luogo capire che il nostro "futuro" non esiste, finchè non esiste per noi anche un presente. Onestamente, dopo un anno, ne sono ancora più convinta: se restasse anche solo un filino di lucidità e di indignazione, negli esseri umani, credo che dovremmo coltivarle come fiori. E' urgente.
"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
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Bimbodeoro |
Inviato: 7/8/2006 10:47 Aggiornato: 7/8/2006 10:47 |
Mi sento vacillare   Iscritto: 6/6/2006 Da: Amicoland Inviati: 388 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI La mia rassegnazione è più per chi mi stà intorno che per me stesso, ai miei amici, ai miei familiari non frega nulla di ciò che accade nel mondo, l'importante è arrivare a fine giornata, superare le insidie quotidiane, arrivare a pagare le bollette. E' questo che mi preoccupa.....io nel mio piccolo stò cercando di cambiare le cose almeno in queste persone, ma è veramente dura. Ciao e grazie della risposta. 
"Non è il popolo che deve aver paura del proprio governo, ma è il governo che deve avere paura del proprio POPOLO."
"Sotto questa maschera non c'è solo carne, sotto questa maschera c'è un idea e le idee sono a prova di proiettile."
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Paxtibi |
Inviato: 7/8/2006 11:14 Aggiornato: 7/8/2006 11:27 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 3/4/2005 Da: Atene Inviati: 8134 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Qualcuno,per noi, ha programmato anche la nostra individuale rassegnazione.È il Mondo Nuovo, Florizel, che ci viene incontro con nuove leggi e nuovi profeti. si è chiamati a cercare modi e parole per risvegliarsi dal torpore in cui sembriamo esser caduti.Modi nuovi e nuove parole vengono create per noi: "Vedo molte bandiere italiane - ha aggiunto -, eccoci qui, in un sol luogo, siete uno. E' possibile avere la pace in questo mondo. Dovete credere che cambiare il mondo è possibile".
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La scena è introdotta da immagini e balletti sulla violenza urbana ed e accompagnata dai numeri delle vittime della fame e dei bambini rimasti orfani a causa dell Aids. In questa parte dello show, la piu politica e spirituale, intitolata Beduism, ecco Isaac, tratto dal nuovo album, in cui si fondono dance e musica etnica. Ispirato a un rabbino del sedicesimo secolo che rivoluzionò lo studio del misticismo ebraico attraverso la Kabbala, e interpretato anche da un cantante, Yitzhak Sinwani, che intona alcuni versi in ebraico, mentre una donna in burqa dapprima chiusa in una gabbia, poi si libera, per ballare in gonna e reggiseno. (Madonna infiamma la notte di Roma - Olimpico in delirio per la popstar)________________________ Così ci vuole il Mondo Nuovo, tutti nudi, senza vergogna né dignità, felici abitatori del paradiso artificiale. Ognuno col naso – ovviamente – ben ficcato nel culo dell'altro... perché siamo Uno.  Addio uomo, benvenuto Uomo Nuovo.
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clausneghe |
Inviato: 7/8/2006 22:09 Aggiornato: 7/8/2006 22:09 |
Dubito ormai di tutto   Iscritto: 17/4/2006 Da: nordcentro Inviati: 1679 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Paxtibi,dai,non essere così pessimista...  Ricordati che possiamo praticare sempre la "Resistenza Umana" individuale,che ci preserva e ci rinsalda nel percorrere la via del "Guerriero Consapevole".... Se davvero non lo vuoi,la Bestia non riuscirà mai ad importi il suo marchio...e tantomeno l'adorerai...Potrà al più opprimerti,come gia fà,ma tu,noi,opponiamoci nel profondo ed essa non prevarrà..Il Vero Guerriero è lucido,integro e impeccabile fino alla fine..qualunque essa sia...  Citazione: Addio uomo, benvenuto Uomo Nuovo. Si presta (fuori dal contesto dei 300 culi) anche ad un'interpretazione positiva...o no?  Salute a te e a tutti 
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leonzio |
Inviato: 8/8/2006 0:26 Aggiornato: 8/8/2006 0:26 |
Ho qualche dubbio   Iscritto: 30/5/2006 Da: Inviati: 127 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Condivido quanto postato de Floritzel, e confermo quello che dice Bimbodeoro.....purtroppo. Il fatto èche la storia non ha mai insegnato nulla e nemmeno nello scenario attuale pare che qualcosa sia destinato a cambiare. La parola d' ordine, per i POCHI che pensano a queste cose è RASSEGNAZIONE, il sentimento più inutile e frustrante che si possa provare. Ma come, se non riesco a sensibilizzare le persone che mi stanno vicino come posso sperare di fare aprire gli occhi a chi mi è più distante? La chiamano massificazione del pensiero. Ci si sente senz' altro confortati dal pensiero che ciò che si percepisce sia visto nella medesima maniera dalla maggior parte delle persone con cui relazioniamo. Questo non implica necessariamente che sia anche giusto, ma a quanto pare la massa si accontenta di non essere contraddetta. Da nessuno. Le cose le leggiamo dai giornali, ci vengono ripetute dalla televisione, dal barbiere, dal negoziante, dal collega di lavoro, in palestra, al bar, in vacanza. Sempre le stesse. Diventa ovvio che siano la verità. Diventa automatico ripetere gli stessi luoghi comuni. Diventa automatico perdere la capacità di critica. Diventa difficile "cantare fuori dal coro". Si passa per starmbi nel migliore dei casi, per rivoluzionari estremisti possibilmente pericolosi negli altri. Eppure.... Citazione: Forse l' ultima occasione, prima della totale omologazione e dello stato di polizia verso cui stiamo allegramente precipitando. Tra non molto non ci sarà nemmeno questa piccola occasione per dissentire dalla massa, e tutti noi saremo considerati alla stregua di macchine obbedienti a chi ci ha sapientemente programato. "la macchina difettosa non sa di esserlo"
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Mayer |
Inviato: 8/8/2006 13:06 Aggiornato: 8/8/2006 13:06 |
Ho qualche dubbio   Iscritto: 25/3/2006 Da: Inviati: 202 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Citazione: Addio uomo, benvenuto Uomo Nuovo. condivido clausneghe.. possiamo davvero applicarla in modo positivo. Dipende da noi. ;)
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Paxtibi |
Inviato: 8/8/2006 14:35 Aggiornato: 8/8/2006 14:35 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 3/4/2005 Da: Atene Inviati: 8134 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Se davvero non lo vuoi,la Bestia non riuscirà mai ad importi il suo marchioIntendiamoci: per me la "bestia" è sempre una metafora – piuttosto azzeccata credo – del sistema di potere, che si palesa proprio come una scimmia sulla schiena di chi ne è succube, ed è ovvio che a livello individuale, seppur subendone le conseguenze si può, prendendone coscienza, sopportarne il peso. Quelli che invece la "bestia" la adorano davvero sotto le sembianze luciferine, oltre ad essere chiaramente scimmiati li considero un po' scimuniti, e per questo ancor più pericolosi. Formatevi l'immagine nella vostra testa: siamo in balia di una ciurma di imbecilli, 'mbriachi di potere e consumatori abituali di polverine raffinate, convinti di essere gli araldi di una nuova era per l'umanità mentre tutto d'intorno cadono le bombe e svolazza l'uranio, impoverito come le nostre tasche e come buona parte dei cervelli. Pessimista, io? Nooooo... La via del "Guerriero Consapevole" la conosco bene, e so che può portare vicino alla perfetta felicità. Ma vedo anche le città distrutte, i bambini bruciati e fatti a pezzi, la violenza scorrere ormai ovunque, e ho capito che quella strada per ora non la voglio percorrere. Per ora la mia casa è in via della Rabbia.
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Linucs |
Inviato: 8/8/2006 17:06 Aggiornato: 8/8/2006 17:06 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 25/6/2004 Da: Inviati: 3996 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Paxtibi,dai,non essere così pessimista... Ricordati che possiamo praticare sempre la "Resistenza Umana" individuale,che ci preserva e ci rinsalda nel percorrere la via del "Guerriero Consapevole"....... Si presta (fuori dal contesto dei 300 culi) anche ad un'interpretazione positiva...o no? Salute a te e a tuttiPoveri noi. === possiamo davvero applicarla in modo positivo. Dipende da noi. ;)Poveri, poveri noi. === La via del "Guerriero Consapevole" la conosco bene, e so che può portare vicino alla perfetta felicità....miserere, MISERERE, MIIISEROOO MEEE...
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Paxtibi |
Inviato: 8/8/2006 18:30 Aggiornato: 8/8/2006 18:30 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 3/4/2005 Da: Atene Inviati: 8134 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Dai zio Linucs, non fare così che mi spezzi il cuore. Non mi sono fumato il cervello, ho solo dimenticato le virgolette: "perfetta felicità", come in "mondo nuovo", "vibrante comunità", era ironico. Va meglio, adesso? 
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fiammifero |
Inviato: 8/8/2006 19:04 Aggiornato: 8/8/2006 19:04 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 28/2/2005 Da: ROMA Inviati: 5691 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Citazione: Per ora la mia casa è in via della Rabbia. Ma quant'è lunga questa strada! Forse perchè ,prima c'erano le carestie,le epidemia,le guerre,le stragi ,i supplizi,ma non le vedevi in diretta in TV,le sapevi dopo qualche anno per quarta mano a cose fatte e l'indignazione,lo sgomento e la rabbia a caldo non era conosciuta se non dai diretti interessati.? Impotenza,frustrazione allora come adesso 
Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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CaCo |
Inviato: 9/8/2006 12:20 Aggiornato: 9/8/2006 12:22 |
So tutto   Iscritto: 28/5/2006 Da: Lugano (CH) Inviati: 13 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI C’è una nazione... Questa è l’unica nazione al mondo che ha usato per scopi bellici la bomba atomica, causando vittime volute. Questa è una nazione che ancora adesso, nel XXI secolo, possiede campi di concentramento. L’esercito di questa nazione utilizza torture, armi chimiche e uranio impoverito contro i civili, nei paesi che occupa. Questa nazione porta la guerra in altri Paesi senza l’approvazione dell’ONU e di quasi nessun altro. Questa nazione è quella che ha effettuato più guerre negli ultimi 80 anni, l’unica ad aver usato armi nucleari e l’unica a possedere basi militari sul territorio alleato. Questa nazione ha finanziato e sponsorizzato il terrorismo globale fino a una decina di anni fa. Questa nazione è quindi uno Stato terrorista a tutti gli effetti. E... Questa nazione non rispetta il principio di sovranità degli Stati alleati, nè il diritto alla privacy. I servizi segreti di questa nazione effettuano rapimenti segreti e inviano i rapiti senza processo nei campi di concentramento sopra citati, dove vengono effettuate torture psicologiche e fisiche giornalmente. Questa nazione utilizza ancora i pestaggi occultamente come mezzo repressivo, e legalmente utilizza ancora la pena di morte come soluzione per i condannati. Questa nazione professa di esportare la pace , bombardando gli altri Paesi sovrani. Questa nazione è un Paese che porta la guerra in giro per il mondo. Inoltre... Questa nazione non possiede un sistema sociale sanitario/scolastico adeguato. Questa nazione possiede un grande divario tra ricchi e poveri. In questa nazione vi sono scontri razziali molto evidenti. In questa nazione le elezioni politiche per il governo sono molto strane, e sembrano truccate. A governare questa nazione non è quindi il popolo, ma delle compagnie private. Questa nazione spende per i finanziamenti militari di più che per il sistema sanitario sommato al sistema scolastico. Tuttavia... Questa nazione decide chi è cattivo e chi non lo è. Questa nazione possiede decine di stati alleati in giro per il mondo. Questa nazione è l’unica superpotenza economica e militare presente al mondo. Questa nazione è chiamata STATI UNITI D’AMERICA. Gli Stati Uniti d’America sono uno Stato Fascista, Terrorista e Criminale a tutti gli effetti. L’unica cosa che accomuna gli USA a noi è la “cultura” occidentale, consumista, capitalista, individualista. Questa nazione non ha mai vissuto una guerra sul proprio territorio da più di un secolo e mezzo, e ne ha avuta solo una, civile. Questa nazione non conosce la sofferenza della guerra, ma la esporta negli altri Paesi, come fosse una medicina. Combatti i criminali, combatti gli stati canaglia: Iran, Corea del Nord, Rwanda, Israele, USA.  p.s. non sono contro gli americani, anzi io stesso sono americano di famiglia, quindi che nessuno prenda il mio commento come un insulto al popolo americano, ma solo al governo. 
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Pausania |
Inviato: 9/8/2006 12:29 Aggiornato: 9/8/2006 12:29 |
Sono certo di non sapere   Iscritto: 6/4/2006 Da: Inviati: 3872 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI CaCo, e pensare che quello che dici è tutto vero, a parte l'aggettivo fascista che è una gloriosa tradizione ed invenzione italica [ironic mode].
Che bell'alleato che abbiamo
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CaCo |
Inviato: 9/8/2006 12:41 Aggiornato: 9/8/2006 12:41 |
So tutto   Iscritto: 28/5/2006 Da: Lugano (CH) Inviati: 13 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI In effetti, nonostante il fascismo italiano si fosse alleato a Hitler e abbia commesso dei crimini, in confronto agli Stati Uniti non ha fatto niente di male... Fascista sarebbe allora un complimento per una nazione cosi... lasciamo criminale terrorista e basta 
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clausneghe |
Inviato: 9/8/2006 23:01 Aggiornato: 9/8/2006 23:01 |
Dubito ormai di tutto   Iscritto: 17/4/2006 Da: nordcentro Inviati: 1679 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI Ciao,CaCo,concordo e approvo quanto da te postato,meno forseCitazione: Combatti i criminali, combatti gli stati canaglia: Iran, Corea del Nord, Rwanda, Israele, USA. che non ho ben capito..  Per divagare,ma restando in tema,una notizia curiosa,reperita in web,che dà un pò il polso sulla salute del più potente corpo combattente Americano,cioè i Marines... Orbene,Rambo stà invecchiando,se è vero che tovando sempre meno gonzi giovani che si fanno irretire dai banchetti U.S.Army posti nei luoghi strategici,con l'offerta di 18.000$ lordi per rischiare vita e salute nelle sabbie infide Irakene,ha dovuto innalzare a 42 anni l'età valida per arruolarsi nei Marines..e nel contempo allentare la dura disciplina,abbassando il numero di flessioni,aumentando il tempo concesso per percorrere 5 miglia e così via,adeguando lo standard ai fisici non più freschissimi dei nuovi" combattenti"  Che sia un segno di decadenza che anticipa il crollo dell'odiato Orco?  Salute a tutti... C.N.
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Wintermute |
Inviato: 10/8/2006 9:59 Aggiornato: 10/8/2006 10:02 |
Dubito ormai di tutto   Iscritto: 11/1/2006 Da: aree riservate e protette Inviati: 1096 |
 Re: IL PONTE. UN ANNIVERSARIO COME TANTI salve a tutti. vorrei portare il mio piccolo contributo segnalando questo sito: http://nuclearweaponarchive.org/molto completo, contiene tutti i test atomici condotti in giro per il pianeta, dove è possibile le foto esplosione per esplosione, documenti originali e molto altro. e sono più di 2000... Tanto per rendersi conto di che pazzi malati sadici autolesionisti bisogna essere, vi dò anche il link del pacchetto delle puntine di Google Earth (per chi ce l'ha) che racchiude tutti i test: all nuclear test sites( casomai vi fossero problemi con il download, questa è la pagina della discussione) c'è pure il misterioso test, e probabilmente anche il disastroso incidente nucleare russo (no, chernobyl è un'altra storia), ma non ne sono sicuro di quest'ultimo... saluti, spero di esser stato utile... [edit: corretta grafia]
Salvo il mondo... ma con quale estensione? 
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