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news internazionali : DI MAMMA CE NE SONO DUE
Inviato da Redazione il 4/3/2005 0:38:05 (2807 letture)

DI MAMMA CE NE SONO DUE

Fino a che punto è giusto liberalizzare?

Mentre noi ci avviciniamo al referendum sulla infelice legge per la fecondazione assistita, nel mondo le varie legislazioni traballano più o meno tutte sotto una spinta che sembra voler rimettere in discussione i criteri fondamentali che riguardano il mondo della coppia e della procreazione.

Al momento attuale, i divari fra le stesse nazioni europee (Europa "unita"?) sono macroscopici: mentre una donna italiana è obbligata, ad esempio, a far maturare un embrione anche se è portatore di difetti, in Svezia, a partire da Luglio, una coppia di donne godrà degli stessi identici diritti di una coppia eterosessuale, per tutto quello che riguarda la fecondazione assistita. Ciò significa che due donne potranno avere un figlio tramite inseminazione artificiale, dopodichè ambedue, indipendentemente da chi sia quella che lo ha partorito, verranno chiamate "mamma".

Per quanto in Svezia il matrimonio fra omosessuali non sia previsto, ...

... è dal 1994 che alle coppie gay sono stati riconosciuti gli stessi diritti delle coppie eterosessuali, adozione compresa. Questa è la soluzione preferita dalle coppie di uomini, che ovviamente si troverebbero il leggera difficoltà nel farsi inseminare artificialmente, mentre appunto il caso delle donne offre addirittura una "ridondanza" di ruoli come quello descritto sopra.

Altri paesi europei dove la "doppia mamma" è permessa sono Danimarca, Olanda, Finlandia, Inghilterra, Russia, Irlanda e Spagna. Spiccano fra questi gli ultimi due, che sono paesi di forte tradizione cattolica.

A questo punto viene però da porsi una domanda: non sarà che per troppo voler rispettare i diritti delle coppie - e quindi dell'individuo in quanto tale - si finisce per limitare quelli dei nascituri?

Se si accetta una premessa che sembrerebbe scontata - e cioè che l'equilibrio psicologico di qualunque adolescente sia il risultato della complessa interazione con ambedue le figure-guida, quella maschile e quella femminile - quale diritto abbiamo di imporre ad un nascituro un habitat di formazione dove manchi una di queste figure già in partenza?

Esistono centinaia di testimonianze ormai, che ci dicono come i figli adottivi di coppie omosessuali, sia maschi che femmine, siano "perfettamente normali", anzi in molti casi addirittura particolarmente "equilibrati". Certo, va da sè che la scelta non facile di un percorso come quello dell'adozione, complicata dal fatto di appartenere allo stesso sesso, indica già in partenza una coppia di persone particolarmente attente e responsabili, ma fino a che punto possiamo garantire che il nuovo individuo non verrà a soffrire, in futuro, per non aver potuto relazionarsi anche con l'altro sesso, durante gli anni cruciali della sua formazione?

Se è vero che il nucleo familiare rappresenta per il bambino un "universo in miniatura", nel quale trova tutti i parametri di riferimento nel corso della sua crescita, che immagine ci si può formare di un sesso che da quell'universo è escluso già in partenza?

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
fiammifero
Inviato: 4/3/2005 1:06  Aggiornato: 4/3/2005 1:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: DI MAMMA CE NE SONO DUE
allora dovrebbe esistere una legge che obblighi quel genitore che rimasto vedovo si risposi,o una ragazza madre ad avere un uomo in casa!!!!!!!!! cosi chè il bambino abbia presente il ruolo di entrambi i sessi! In famiglia,personalmente,faccio sia da mamma che da papà perchè mio marito è latitante seppur presente fisicamente!!!!!!!!!!!!!! O vogliamo aumentare gli orfanotrofi per bambini privi di un genitore? Pensiamo tanto al feto che dovrà nascere ma delle condizioni di chi già sta al mondo chi ci pensa?

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Redazione
Inviato: 4/3/2005 4:50  Aggiornato: 4/3/2005 4:50
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: DI MAMMA CE NE SONO DUE
"allora dovrebbe esistere una legge che obblighi quel genitore che rimasto vedovo si risposi, o una ragazza madre ad avere un uomo in casa!!!!!!!!!" Certo, almeno in via teorica non hai torto. Ma l'amore ai figli lo si può dare solo se lo si vuole, e non se te lo ordina la legge. Ma i disastri che spesso derivano dalla separazione dei genitori non sono certo in discussione. C'è però una differenza, secondo me, fra i due casi: nella coppia separata, la mancanza di un genitore è percepita chiaramente come "un'assenza", cioè il bambino bene o male sa di trovarsi in una situazione non voluta. "Papà per un pò di tempo non torna a casa", oppure "la mamma è andata ad abitare in un'altro posto", sono realtà dolorose ma riconosciute come tali. Mentre crescere sin dall'inizio all'interno di una serena coppia gay significherebbe avere l'impressione che "questo è il mondo" - con l'assenza di uno dei due sessi - e quindi il bambino rischia di trarne un'immagine sbagliata rispetto alla realtà che poi lo attende. Nel primo caso soffre chiaramente di una mancanza, nel secondo caso non sospetta neanche che ci sia il problema. [ Modificato da Redazione Attivo 4/3/2005 4:52 ]

solenero
Inviato: 4/3/2005 9:11  Aggiornato: 4/3/2005 9:11
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: DI MAMMA CE NE SONO DUE
La mia posizione sull'argomento è sempre stata a favore del bambino. Senza togliere niente al doppio lavoro che i genitori rimasti soli si devono sobbarcare quando l'altro se ne va o muore, che è un caso diverso dall'adozione omosessuale, mi domando quanto i diritti dei gay e delle lesbiche possano prevalere sui diritti degli altri, in questo casi i bambimi. Mi hanno insegnato che la mia libertà finisce dove comincia quella del prossimo, e non è forse ledere alla libertà di un bambino privarlo di una delle figure della famiglia? Non ha forse il diritto di crescere con un papà e una mamma? E trovo che gli esempi di fiammifero siano fuori luogo, perchè non si discute del destino a cui una coppia può andare incontro, tra cui può esserci la sfortuna di un lutto o una separazione; si sta discutendo di una scelta consapevole in cui la futura creaturina a priori non avrà una delle figure base. Non è forse un ledere ai diritti del bambino, in nome di un sogno egoistico e non realizzabile in natura, di essere entrambe padri o entrambe madri? Non lo trovo giusto, e qualora fossi chiamato ad esprimere la mia opinione in un referendum, mi esprimerei sempre in questo senso.

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
fiammifero
Inviato: 4/3/2005 9:34  Aggiornato: 4/3/2005 9:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: DI MAMMA CE NE SONO DUE
eh la potenza delle parole DUE MAMME DUE PAPA' !!!!!!!!!!! ma credete veramente che una coppia omosessuale è formata da persone imbecilli e al di fuori del mondo in cui vivono? e che all'improvviso si siano scordati i soprusi,le ingiustizie subite per il loro modo di essere tanto da far vivere il bambino in una campana di vetro? solo ed isolato dal contesto sociale? E cosè questa storia che chiameranno contemporaneamente due persone mamma o papà? Quanti pregiudizi vedo in nome di un bambino!!!!!!! Quello che importa è solo l'amore e non ci sono istituzioni che lo garantiscono in assoluto,ne hanno solo i presupposti altrimenti come vogliamo giustificare gli abusi fisici,psichici e sessuali che subiscono nelle famiglie così dette per bene? Gli esempi a cui mi riferiscono esistono e sono pertinenti: quanti sono i bambini che nascono e non hanno più il papà perchè morto prima di vederlo? E quante sono le ragazze madri che non vogliono far conoscere al nascituro il loro papà? Questo per quanto riguarda la fecondazione,mentre per le adozioni credo sia lo stesso in quanto credo che non esista più un genitore che nasconda al bambino di essere stato adottato legalmente e quindi si sentirà più amato di un " vero figlio" arrivato per caso!!

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
tommy79
Inviato: 4/3/2005 10:59  Aggiornato: 4/3/2005 10:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: DI MAMMA CE NE SONO DUE
Un bambino, per crescere bene, ha bisogno di entrambe le figure: quella materna e quella paterna. Una coppia gay che sia di uomini o donne non è in grado di soddisfare questa esigenza primaria. Non lo dico io ma è una questione universalmente accettata e scientificamente provata. Una cosa sono i diritti dei gay, che non vanno messi in discussione, altra cosa è coinvolgere chi non c'entra nulla, come il bambino. Ognuno faccia come crede ma senza "danneggiare" gli altri. Non credo assolutamente che una coppia gay sia in grado di riempire le esigenze del bambino, per quanto anche possano amarlo. Non basta l'amore, serve anche la natura.......e quest'ultima ha stabilito che siano un uomo e una donna a formare una vera famiglia. Ripeto, non lo dico io, è un dato di fatto.

miradio
Inviato: 4/3/2005 11:01  Aggiornato: 4/3/2005 11:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/8/2004
Da:
Inviati: 513
 Re: DI MAMMA CE NE SONO DUE
Penso che le figure della mamma e del papà siano sacre, ma altrettanto sacre potrebbero essere considerate le ragioni delle coppie omosessuali, anche se penso che dovrebbero darsi una calmata (parlo da etero). Capra e cavoli non riescono a mischiarsi. La tutela del nascituro è ancora più sacra delle altre, ma in effetti chi può dire che non siano meglio due bravi babbi o due brave mamme piuttosto che due cattivi mamma e papà? Secondo me questo costume di affidare bambini a coppie gay si porta dietro una vera e propria rivoluzione, che ovviamente cammina parallela con la "legittimazione" dei gay in se. Malattia o atteggiamento? Perversione voluttuosa o disguido genetico? Insicurezza affettiva o pulsione precisa? Boh, forse tutto. AL di là delle caratteristiche antropologiche che la delegittimerebbe (gli organi sessuali sono fatti per una coppia etero direi), la coppia omo può avere dei diritti certo, ma le creature lasciamole a chi le ha create o, in loro vece, a qualcuno che gli sia omologo per sesso. Potrebbe sembrare una stronzata ma con la natura non si scherza. Perchè peccare di tracotanza e arrogarsi la paternità-maternità quando nell'ordine delle cose non la puoi avere? A questo si potrebbe opporre la non-necessità naturale che ci porta ad avere due sessi mettendo in discusisone la giustezza o meno di questo corso che la natura ha preso nei millenni. Ma qui mi fermo per manifesta incompetenza.

"...che il gregge si trasformi in branco... È questo l’incubo dei potenti"
(Ernst Junger)
Santaruina
Inviato: 4/3/2005 14:18  Aggiornato: 4/3/2005 14:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: DI MAMMA CE NE SONO DUE
Ho già in altre occasioni ammesso di avere convinzioni che vanno oltre l’ambito razionale. Una delle mie convinzioni “a priori” è che un bambino è il frutto di un uomo e di una donna. Ciò non ha nulla a che fare con la libertà di ogni persona di trascorrere il suo tempo o di vivere con chi meglio crede, questo ha a che fare con il bambino, una vita. Prendo atto che nel XXI secolo si discute anche della possibilità di generare un essere umano da genitori dello stesso sesso. Ne prendo atto, se questa scelta può apparire razionale non ho nessun argomento per sostenere il contrario. A proposito dell’ignoranza degli antichi: i nostri antenati erano consapevoli che ogni aspetto della natura avesse un senso. Per noi “senso” è un termine privo di significato, tutto è casualità. E’ ciò che è possibile per noi di conseguenza è anche lecito. Ma possibile e lecito non sono sinonimi. Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
vulcan
Inviato: 4/3/2005 15:41  Aggiornato: 4/3/2005 15:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: DI MAMMA CE NE SONO DUE
I diritti della coppia omosessuale si stanno sempre più radicando, nella giurisprudenza e nella cultura in generale. Ciò comporta a cascata la rivendicazione di ulteriori diritti relativi alla prole. Ognuno è libero delle proprie scelte , ma la possibilità di una prole và decisamente in contrasto con gli eventi naturali e con la biologia, (aggiungerei anche con il buon senso), ponendo delle serie ipoteche sulle caratteristiche di sviluppo psicologico di un essere umano, privandolo dei riferimenti di entrambi i sessi. Il trauma della morte di un genitore si consuma infatti psicologicamente , innanzitutto nella perdita di questo riferimento , prima ancora della perdita di una persona che ti vuole bene. Nasce in questo modo una nuova psicologia della coppia e dell’individuo. Non credo che “l’amore “ da solo sia capace di colmare queste lacune. In quanto all’equilibrio di questi nuovi soggetti andrei cauto nell’esprimere giudizi . Queste psicologie sono ancora tutte da scrivere.

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
Linucs
Inviato: 4/3/2005 16:05  Aggiornato: 4/3/2005 16:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: DI MAMMA CE NE SONO DUE
L'attento lettore potrebbe osservare che se tutto è famiglia, allora niente è famiglia e la società si evolve verso una dipendenza diretta dei cittadini nei confronti dello Stato anziché del proprio nucleo familiare. (prossimamente in "Foxman vs. The World")

Elias
Inviato: 4/3/2005 18:10  Aggiornato: 4/3/2005 18:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: DI MAMMA CE NE SONO DUE
>>> Mentre noi ci avviciniamo al referendum sulla infelice legge per la fecondazione assistita, nel mondo le varie legislazioni traballano Inoltro: REFERENDUM SULL'ASSASSINIO DI EMBRIONI UMANI In merito al prossimo referendum sull’uccisione di embrioni umani, il Card. C. Ruini, ha auspicato (intervista del 21-1-05) che [a] venga difesa l’attuale legislazione (c.d. Legge 40) che – seppure solo in parte - tutela la vita umana; [b] i mass media svolgano un’imparziale opera di informazione, dando almeno eguale spazio alla cultura della morte e a quella della vita. Purtroppo tutto ciò non sta avvenendo, al punto che il quotidiano Avvenire è l’unico ad ospitare con regolarità le ragioni della vita: il 3 febbraio, per firma del suo Direttore D. Boffo, ha ufficialmente preso posizione a favore dell’astensione. La domenica, successiva, poi, ha dedicato l’intera pagina delle lettere al direttore, alle ragioni dell’astensione. Naturalmente, gli operatori della cultura della morte non stanno fermi: oggi sono Don Verzé, A. Agazzi, cinquantuno ex esponenti cattolici (e chissà quanti altri ne spunteranno da qui al voto) a sostenere che occorre votare 3 SI e un NO, oppure 4 SI, ma anche 4 NO purchè si voti. Ma l’indirizzo da seguire è ormai chiaro: non si dovrà andare a votare. NOI NON ANDREMO A VOTARE AL REFERENDUM Spesso i “quesiti referendari” sono stati presentati al pubblico con una dicitura che non corrisponderebbe proprio all’articolo di legge al quale si riferiscono, dicendo ciò che invece la legge non sta dicendo. Di seguito potrete leggere i 5 quesiti con la dicitura con cui sono stati presentati a molte persone e con quella che è la dicitura reale; di seguito anche le conseguenze che si avrebbero nel caso vincessero i “sì”. Quesito 1 Presentato con queste parole: FECONDAZIONE ASSISTITA E LIBERTA’ DI RICERCA SCIENTIFICA Dicitura reale: ABROGAZIONE TOTALE DELLA LEGGE 40/2004 (quesito inammissibile, secondo la sentenza 45/2005) Quesito 2 Presentato con le seguenti parole: PER CONSENTIRE NUOVE CURE PER MALATTIE COME L’ALZHEIMER, IL PARKINSON, LE SCLEROSI, IL DIABETE, LE CARDIOPATIE, I TUMORI Dicitura reale: ABROGAZIONE DEI LIMITI ALLA RICERCA CLINICA E SPERIMENTALE SUGLI EMBRIONI Ciò a cui mira: clonazione “terapeutica”; crioconservazione degli embrioni; sperimentazione distruttiva degli embrioni. Quesito 3 Presentato con le seguenti parole: PER LA TUTELA DELLA SALUTE DELLA DONNA Dicitura reale: NORME SUI LIMITI DI ACCESSO (ALLA PMA) – ABROGAZIONE PARZIALE Ciò a cui mira: accesso alla PMA anche se non ci sono problemi di sterilità o di infertilità e senza il rispetto della sussidiarietà e gradualità; revocabilità incondizionata del consenso; sperimentazione su embrioni; embrioni in eccedenza; congelamento degli embrioni. Quesito 4 Presentato con le seguenti parole: PER L’AUTODETERMINAZIONE DELLA DONNA E LA SALUTE DELLA DONNA Dicitura reale: NORME SULLE FINALITA’, SUI DIRITTI DEI SOGGETTI COINVOLTI E SUI LIMITI ALL’ACCESSO – ABROGAZIONE PARZIALE Ciò cui mira: accesso alla PMA anche se non ci sono problemi di sterilità o di infertilità e senza il rispetto della sussidiarietà e gradualità; revocabilità incondizionata del consenso; sperimentazione su embrioni; embrioni in eccedenza; congelamento degli embrioni; eliminare il concepito come soggetto titolare di diritti. Quesito 5 Presentato come : PER LA FECONDAZIONE ETEROLOGA Ciò a cui mira: poter accedere ad effettuare la PMA eterologa Per tutto questo, per la tutela della vita umana e della sua dignità, continuiamo ad affermare che dire NO AL REFERENDUM E’ POCO: NOI NON ANDREMO A VOTARE! Adele Caramico Stenta

Linucs
Inviato: 4/3/2005 21:29  Aggiornato: 4/3/2005 21:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: DI MAMMA CE NE SONO DUE

Giangidi
Inviato: 7/3/2005 10:32  Aggiornato: 7/3/2005 10:32
So tutto
Iscritto: 12/6/2004
Da:
Inviati: 29
 Re: DI MAMMA CE NE SONO DUE
Mi accodo anch'io al sentiero già tracciato: il mio diritto finisce dove inizia quello dell'altro. E in questo caso si sta parlando dei diritti dei bambini, che, particolare importante, sono la parte DEBOLE. E la democrazia è tale quando tutela i diritti dei più deboli! Concordo che è ormai scientificamente provato che lo sviluppo armonico dell'essere umano si ottiene solo nella coppia uin cui c'è un papà ed una mamma. Infine c'è un altro presupposto che non condivido in alcuni ragionamenti: quello che postula che un mio "bisogno" (e in questo caso è un presunto tale) diventa automaticamente un mio diritto! Cioè, se io sento il bisogno di possedere una compagnia aerea è un mio diritto possederne una? E se diciamo che un bambino "si può accontentare" di non avere due genitori di sesso diverso, non possiamo affermare ancora di più che due ADULTI possono accontentarsi di vivere insieme senza danneggiare i diritti di un altro essere umano (il bambino)? Portando all'estremo questo ragionamento, Hitler sentiva il bisogno di vivere in uno stato senza ebrei: non credo che questo gli abbia mai dato il diritto di sterminare 6 milioni di persone. E anche in quel caso, per una strana "coincidenza", gli ebrei erano la parte debole... GD


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