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media : CARA LIBERAZIONE
Inviato da Redazione il 12/2/2005 22:44:16 (3458 letture)

CARA LIBERAZIONE

Luogocomune ha piu volte pubblicato lettere degli iscritti la cui non-pubblicazione da parte di un giornale assumeva per noi un significato particolare. Quella che pubblichiamo oggi ha un doppio significato, perchè anche la persona che l'ha scritta è particolare. Franco Soldani si occupa dei rapporti tra la società capitalistica e la scienza ed insegna in una scuola internazionale di Monaco di Baviera. Negli ultimi tempi ha studiato a fondo la questione dell'11 Settembre e lavora insieme ad un gruppo di professionisti della comunicazione (una volta si chiamavano intellettuali, poi venne Alberoni e fu tutto da rifare) per promuovere in Italia i maggiori ricercatori americani sull'11 settembre. Parliamo di persone come Eric Hufschmidt, autore di "Painful Questions. An analysis ot the September 11th attack"; oppure di Nafeez Mosaddeq Ahmed, "Guerra alla verità. Tutte le menzogne dei governi occidentali e della Commissione "Indipendente" USA sull'11 settembre e su Al Qaeda"; oppure ancora David Ray Griffin, l'autore di "The New Pearl Harbour" che vorrebbero riuscire a portare in Italia in occasione della pubblicazione del suo ultimo libro. Un doppio benvenuto quindi a Franco Soldani, la cui lettera inviata a Liberazione, e dal quotidiano progressista giustamente ignorata, pubblichiamo qui di seguito.

Cara Liberazione, ho letto oggi l'articolo di Lea Melandri su Condoleezza Rice e sono rimasto allibito …

…per la superficialità con cui è stato presentato il personaggio e l'effettivo ruolo a dir poco mefistofelico da lei svolto all'interno dell'amministrazione Bush. Da questo punto di vista, l'intero articolo è fuorviante, nella misura almeno in cui non spiega niente della vera funzione politica e criminale svolta dalla signora.

Negli Stati Uniti le responsabilità dirette della Consigliera in questione negli eventi dell'11 settembre 2001, drammatica data d'inzio di quello che certi studiosi statunitensi con acume hanno definito "la guerra infinita" dell'attuale secolo nonché fonte prima della situazione mondiale odierna, sono state denunciate da tutti i ricercatori più attenti alla realtà - attivamente nascosta da tutti i media - dell'attuale Ordine Mondiale. Basti citare il caso di Ellen Mariani, una signora che ha perso il marito nel volo 175 schiantatosi contro la torre sud del WTC, che ha citato in tribunale l'intero governo Bush ritenendolo in pratica il primo colpevole dell'intero crimine (il testo completo di questa coraggiosa citazione - senza precedenti - in una corte di giustizia per simili reati di un Presidente della Confederazione lo si può leggere – e vale davvero la pena leggerlo – in www.911timeline.net)

Cosa dire poi del fatto che un intero stuolo di ricercatori ha ormai provato, principalmente negli USA ma non solo, una serie di circostanze:

A) la natura programmata del crollo delle due torri, sostanzialmente dovuta ad una demolizione controllata tramite esplosivi e probabilmente tramite quella che viene chiamata "black technology";

B) la demolizione altrettanto controllata e prevista del WTC7, il grattacielo di 47 piani sito accanto alle Torri sede della CIA, della SEC, di numerose altre agenzie federali e Banche, nonché dello Emergency Command Center dell’allora sindaco Giuliani. La prova inconfutabile di tale fatto è stata del resto fornita dallo stesso finanziere Larry Silverstein, titolare di un contratto d’affitto dell’intero complesso del WTC, che ha ammesso la natura intenzionale della distruzione nel corso di un’intervista per un documentario commemorativo dell’evento – intitolato “America Rebuilds” – poi andato in onda nel settembre 2002;

C) il fatto che il Pentagono non è stato colpito dal Boeing del volo 77 bensì più probabilmente da un missile o, come alcuni sostengono, da più missili, i cui tre fori d’uscita sono chiaramente visibili nelle foto disponibili: cfr. ad es. L. Spencer, The attack on the Pentagon, in www.serendipity.li


Ora il fatto è che queste prove si reggono e sono state ampiamente corroborate da filmati provenienti dalla CNN, dalla Fox e da altre reti televisive presenti sulla scena al momento dell'attacco, nonché da foto scattate subito dopo l'impatto davanti al Pentagono. Si tratta in questo caso di documenti straordinari sia perché provengono da fonti "ufficiali" e da privati cittadini che per caso hanno ripreso la scena (celebre il filmato dei fratelli Naudet al momento dell'impatto del primo aereo sulla torre sud) sia perché ci permettono di poter stabilire con umana certezza dati fatti.

Un bel volume di Eric Hufschmid, Painful Questions. An analysis of the September 11th attack, pubblicato a sue spese (nel 2002!) e ora corredato anche di DVD o cassetta, mostra con dovizia di particolari e con splendide foto di grandi dimensioni la vera natura degli eventi di quella fatale giornata, portando alla luce - anche lui utilizzando materiale fotografico ufficiale - la più profonda ed inconfessabile natura di quel massacro in diretta. Del resto, gli studi sono ormai numerosi: si va dal documentatissimo volume di N. M. Ahmed (anch'esso del 2002), Guerra alla libertà. Il ruolo dell'amministrazione Bush nell'attacco dell'11 settembre, Roma, Fazi, ai recentissimi P. Lance, Cover-up. What the government is still hiding about the war on terror, a J. Marrs, Inside job. Unmasking the 9/11 conspiracies, fino a D. Ray Griffin, The new Pearl Harbour. Disturbing questions about the Bush administration and 9/11, tutti del 2004 (per non citare che alcuni titoli di una vastissima bibliografia che copre l’intero pianeta). Del resto, per poter capire ancora più a fondo la posta in gioco dell’intero affaire è indispensabile vedere il corrosivo e certosino ultimo lavoro ancora di Griffin, The 9/11 Commission report. Omissions and distortions, Olive Branch Press, 2005: una confutazione accademicamente impeccabile e rigorosa – logicamente stringente e puntigliosa – della storia ufficiale.

Non ci vuole molta fantasia per dedurre dalla natura indotta e preventivata - coscientemente pianificata - della distruzione del WTC, nonché dell'assalto al Pentagono, la vera origine di quei tragici eventi da una vera e propria macchinazione concepita e portata tragicamente a termine dalle classi dominanti statunitensi, ed in particolare dal governo Bush, per poter perseguire i propri fini, con mano libera, su scala planetaria: cfr. ad es. M. Ruppert, Crossing the Rubicon. The decline of the American empire at the end of the age of oil, New Society Publishers, Canada, 2004; N. M. Ahmed, Guerra alla verità. Tutte le menzogne dei governi occidentali e della Commissione “Indipendente” USA sull’11 settembre e su Al Qaeda, Fazi, Roma, 2004.

Da questa constatazione, comprovata anche da decine ormai di testi e articoli reperibili su Internet (si veda ad es. il sito www.communitycurrency.org, che dà accesso ad altri importanti siti e materiale di ricerca), deriva inevitabilmente e altrettanto inequivocabilmente il profilo intimamente criminale dell'attuale élite al potere, accusata apertamente di alto tradimento, genocidio, e di una sequela di altri reati altrettanto gravi. Le persone che ne fanno parte, compresa la Rice ovviamente, si sono rese responsabili del più grande sterminio di massa mai avvenuto sul suolo statunitense, infrangendo oltre ad ogni norma etica della cosiddetta civiltà occidentale anche il solenne giuramento che li vincolava costituzionalmente alla difesa e alla protezione dei cittadini statunitensi, che in numero di 3.000 hanno invece sacrificato sull'altare della loro agenda politica, dando prova di un nichilismo assoluto.

Forse sarebbe il caso di documentare anche per il popolo italiano e i lettori di Liberazione la terribile verità che emerge dietro la versione di comodo – in un gigantesco e attivo insabbiamento massmediatico planetario – da tutti fornita all'opinione pubblica mondiale, la natura intrinsecamente criminale ed ormai senza più alcun freno dell'odierna amministrazione statunitense. Purtroppo l'articolo della Melandri depista ancora una volta, volens nolens, i lettori del giornale e più in generale i soggetti di buona volontà interessati a capire veramente cosa è successo quel giorno e perché, contribuendo in tal modo ad alimentare una visione della realtà completamente falsa. I suoi argomenti, come quelli di tutta la carta stampata nazionale e internazionale, mettono capo solo ad un ulteriore occultamento del vero stato delle cose, facendo sparire dalla scena la natura più autentica - apertamente criminale - del soggetto in questione e della junta (la definizione è di Gore Vidal, un noto antistatunitense) di cui fa parte.

Si tenga conto poi del fatto che gli eventi dell'11 settembre mettono definitivamente sottosopra e rivoluzionano l'intera tradizione di pensiero occidentale, tutta la dottrina liberal-politica dell'epoca moderna e i fondamenti stessi dello Stato di diritto, calpestati dagli stessi ipotetici custodi della Costituzione e da quello stesso personale politico che le aveva solennemente giurato fedeltà. Anche questo campo di studi e di verità, di radicale ripensamento concettuale dell'impianto teorico delle società democratiche e della modernità novecentesca, viene completamente cancellato dalle considerazioni in discussione, che per la loro superficialità e per lo spesso velo di nebbia che stendono sul vero oggetto del contendere - nemmeno lontanamente sfiorato dall'autrice - equivalgono ad un nuovo cover-up dell'intero caso, sostituendo alla documentazione disponibile e ai fatti accertati l'insignificante biografia della Rice, letteralmente spazzata via dalla sua odierna funzione e dai suoi atti.

La Sig.ra Catherine Austin Fitts ad esempio, che ha ricoperto in passato ruoli istituzionali - è stata Former Assistant Secretary of Housing - l'accusa apertamente di essere una mentitrice: cfr il suo articolo An open letter to Condoleezza Rice: You are a liar ;lo si può leggere in www.serendipity.li. La signora del resto non è l’unica ad accusare apertamente la Rice di aver rilasciato alla stampa e all’opinione pubblica internazionale dichiarazioni "manifestamente false" (cfr. a questo proposito D. R. Griffin, The new Pearl Harbor, cit., p.74). Sull’irrefrenabile propensione della signora a mentire ripetutamente in pubblico si possono del resto vedere le osservazioni di M. Ruppert, Condoleezza Rice testifies. Lies a sixth grader would not accept, 2004, in www.copvcia.com. Il grande poeta Edgar L Masters aveva capito tutto ben prima della Melandri: "Guardatevi dall’uomo che sale al potere e una volta portava una sola bretella". Il genere, in queste questioni, conta purtroppo poco.

Se forse in altre epoche storiche del modo di produzione capitalistico e della società contemporanea si poteva supporre che le classi dominanti, attraverso il loro personale di governo (casta militare, ecc.), perseguissero comunque una data politica (un progetto, un piano strategico finalizzato ad un intento egemonico) attraverso dati atti criminali (e.g. il massacro dei Comunardi nella Parigi del 1871 autorizzato da Bismarck oppure la decimazione dei contadini poveri del Sud da parte della regnante casa Savoia nel 1860 e negli anni successivi), oggi siamo invece di fronte ad una "gang of criminals" - come li ha definiti John Kaminski (in www.serendipity.li) - che semplicemente perpetra atti criminali tramite una data politica interna ed internazionale (assenso attivo dell'impero dei corporate media, stati cliente come la Gran Bretagna e stati servili e da tempo asserviti come l'Italia ad esempio, controllo ed assoggettamento di fatto dell'ONU ai suoi diktat). Non vi è chi non veda la drammatica novità di uno stato di cose del genere.

Nella misura in cui, con articoli quali quello della Melandri e di altri consimili interventi su tutta la stampa nazionale ed internazionale (per noi sul Corriere, sulla Repubblica, eccetera eccetera, per non parlare poi della TV di Stato e privata, se mai vi è stata tra le due una differenza), si continuerà ad occultare scientemente o incoscientemente la realtà delle cose - dei fatti signori, dei fatti documentati e documentabili, delle "evidences", come li definiscono gli studiosi statunitensi - non sarà mai possibile né scoprire la verità né tanto meno dar vita ad un diverso pensiero, ad un diverso modo di ragionare e di concepire la conoscenza del mondo, senza la quale non vi potrà essere alcuna effettiva trasformazione della società, dei soggetti umani e delle relazioni di potere che cementano la loro convivenza.

Franco Soldani

Monaco di Baviera, 26 novembre 2004


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IL "LIBERO E CIVILE CONFRONTO" DEL CORRIERE DELLA SERA - Pubblico invito per Magdi Allam
Come il Corriere ignora deliberatamente certe scomode verità


STRUMENTO DELLA PROPAGANDA UFFICIALE
Lettera di un iscritto al Giornale di Vicenza sull'etica del giornalista


LETTERA APERTA A GAD LERNER
Sulla montatura della stampa riguardo al caso di Fabrizio Quattrocchi


IL MESTIERE DI GIORNALISTA È QUELLO DI UCCIDERE LA VERITÀ
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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
NERONE
Inviato: 13/2/2005 18:22  Aggiornato: 13/2/2005 18:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/9/2004
Da:
Inviati: 441
 Re: CARA LIBERAZIONE
visto il disprezzo e l'indifferenza con cui vengono trattati sia i militari morti sia i civili liberati a forza di bombardamenti...non mi meraviglierei che qualche migliaio di americani possa essere sacrificato in nome di una politica più decisionista. Se da una parte apprezzo molto lo stile e lo sforzo della redazione per ragionare su argomenti veramente importanti, dall'altra temo che queste versioni, seppur verosimili, non scalfiranno affatto le certezze e le credibilità di coloro che le orchestrano. Forse è un problema di credibilità di internet, un mezzo senza padroni (si spera) ma troppo vasto, dove i lavori pregevoli si mischiano con boiate pazzesche e bufale d'autore, un mezzo dove è facile scrivere ma difficile farsi leggere. Forse per noi scrittori della domenica sarebbe interessante una "bacheca" dove poter liberamente trattare argomenti più frivoli e quotidiani, sarebbe sempre un motivo per visitare il sito e trovare anche gli argomenti più impegnativi. Un saluto a tutti e complimenti di nuovo alla redazione

Redazione
Inviato: 13/2/2005 19:46  Aggiornato: 13/2/2005 19:46
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: CARA LIBERAZIONE
Grazie a te. Sto proprio studiando un modo di permettrere ad un iscritto di aprire direttamente un tema, senza ricorrere al formato forum che non amo, perchè risulta sempre isolato nella sua lontana bolla di sapone. Comunque sia, basta che tu mi invii il tuo "testo d'apertura", poi io lo passo come articolo e da lì in poi marcia da solo. Anzi, ora che ci penso faccio un annuncio di questo tipo. A presto Massimo

SWE
Inviato: 13/2/2005 21:35  Aggiornato: 13/2/2005 21:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: CARA LIBERAZIONE

...ma perche? C'è forse ancora qualcuno che pensa che Liberazione sia un "giornale comunista" come c'è scritto sulla testata ? Con Sandro Curzi - ospite fisso di Costanzo - alla direzione fino a novembre e adesso con Piero Sansonetti fuoruscito da l'Unita ed occhieggiante ai DS ????

goldstein
Inviato: 14/2/2005 2:03  Aggiornato: 14/2/2005 2:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: CARA LIBERAZIONE
Sottoscrivo il commento di SWE e rilancio: cosa dire dei "cugini" francesi di Liberation, passati a gennaio sotto il controllo dei Rothschild ? L'11 Settembre fa parte di quella lista (nera) di temi, sempre crescente di numero e di importanza, su cui la manipolazione dei mass-media è totale. E chi spera in Internet come una potenziale alternativa, pur conscio della sua fragilità, dovrebbe evitare di fare ragionamenti del tipo "ci trovi cose positive, ma anche boiate". Nessuno criticherebbe un giornale di carta stampata perchè nella stessa categoria c'e' immondizia come libero di feltri. Cosa si risponderebbe ad uno che ti dice: "In edicola trovi buoni giornali, ma anche immondizia?" Lasciamo dire simili banalità ai tg di regime che danno l'idea che il fantomatico Al-Zarqawi, quando uccide qualcuno, tenga con una mano un coltello e con l'altra un mouse, pronto per rivendicare la marachella su un qualsiasi forum islamico misteriosamente hostato a londra. Internet non va visto come un grande calderone, ma come uno strumento formidabile. E nessuno, a differenza di quanto accade con la tv, ci costringe ad informarci su TgCom...

DIVA
Inviato: 14/2/2005 2:27  Aggiornato: 14/2/2005 2:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2004
Da:
Inviati: 530
 Re: CARA LIBERAZIONE
goldstein la risposta la trovi nell'ultimo articolo della Redazione : come vedi non e' sempre facile "districarsi" nel mondo di Internet . Io ci giro molto, leggo poesie,canzoni, curiosita', satira e informazione Ma quando cerco approffondimenti allora devo iniziare a "selezionare" e lo faccio seguendo sia la mia preparazione culturale che la mia ideologia. Poi per avere una visione piu' "aperta" cerco di leggere anche cio' che e' lontano dal mio pensiero. Il risultato che ne ottengo a volte mi soddisfa a volte no..e allora continuo la ricerca...vado avanti giorni ..anche per un solo argomento (ma qua fa un po' parte del mio carattere). Pero' quello che diceva Nerone, magari voleva significare che non tutti (e non mi riferisco ai frequentatori di questo sito) sono in grado di fare cernite all'interno di internet, per svariati motivi,ma non ultimo per il fatto che se si dice "navigare" in Internet...be'...il mare su cui si naviga e' veramente immenso. In questo mare si trova di tutto..anche la spazzatura. Logico che c'e' anche nella carta stampata e nelle TV...ma dalla carta stampata (a parte che non e' un mare immenso) hai modo di difenderti e proteggerti...come ? lo hai appena detto tu....ci sono giornali di sinistra in mano ai proprietari di una banca centrale...o della banca centrale..insomma dalla spazzatura cartacea possiamo piu' facilmente prendere le distanze..cosi' come dalle TV (queste ultime poi..basta tenerle spente)...Ma Internet e' uno strumento formidabile.....se si sa a priori cio' che si vuole cercare e trovare e se se ne hanno le capacita'. Poi l'idea di Nerone di lasciare una sorta di....pensieri e parole....in liberta'...ad uso e consumo di chi non ha tanta dmistichezza con lo scrivere, o per chi oggi gli va di scrivere cio' che pensa su un fatto che lo ha particolarmente colpito e vuole condividerlo...be' questa idea mi piace molto..non so come si possa attuare ma non e' per niente malvagia. ciao diva ps : io mi "informo" su Tgcom.....(un conto e' leggere le notizie su un sito mediaset...un conto crederci....)ahahahhahaahha (ho anche scritto un paio di mail a Fede.....ma non mi ha mai risposto ahahahahahah) [ Modificato da DIVA Attivo 14/2/2005 1:30 ]

Linucs
Inviato: 14/2/2005 9:57  Aggiornato: 14/2/2005 9:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: CARA LIBERAZIONE
Citazione:
Sottoscrivo il commento di SWE e rilancio: cosa dire dei "cugini" francesi di Liberation, passati a gennaio sotto il controllo dei Rothschild ?
Siamo in ottime mani come sempre... http://tinyurl.com/4tgnl

mc
Inviato: 14/2/2005 11:28  Aggiornato: 14/2/2005 11:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: CARA LIBERAZIONE
Ho un amico che mi critica perche' ho la "brutta" abitudine di vedere (quasi, alcuni sono veramente inguardabili) tutti i film che posso vedere. Mi critica perche' guardo' la novita' del momento o perche' guardo quelli con le ultime novita' di FX... Naturalmente, non vado da lui a dirgli che era bellissimo (anzi ha quasi sempre ragione a parlarmene male...). Ancora non ha capito che guardare quei film, per me significa capire perche' i "veri capolavori" sono rari. Un'altra cosa che gli sfugge e' che mi interessa la tecnica comunicativa, a prescindere dal valore del soggetto e del cast... Mi piace leggere tra le righe. Ora: come si fa a capire cosa significhi fare informazione senza capire prima a cosa stare attenti? Fede "spaccia" notizie per un target. Studio aperto per un altro, raidue si occupa di altre fasce, e cosi' via... e' divertentissimo tracciarne un profilo dal modo in cui si presentano le notizie (almeno per me...). Questo, forse, puo' aiutare a capire quando dubitare anche dei media/testate meno allineate... mc

DIVA
Inviato: 14/2/2005 11:42  Aggiornato: 14/2/2005 11:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2004
Da:
Inviati: 530
 Re: CARA LIBERAZIONE
Ohhhhhhhhh MC e ce lo sapevo che mi capivi!!!!!! Giustissimo quello che scrivi e condivido in pieno, come ho letto con vero interesse e grande rispetto il post di Banner1 che spiega le ragioni per le quali spesso non condivide, pur venendo qua a leggere volentieri, questo sito. Se fossimo tutti allineati non ci sarebbe crescita perche' mancando il confronto, lo scontro e la dialettica ognuno resterebbe " convinto nella sua convinzione " e questo sito diventerebbe ( e non solo questo) un " luogonoioso" perche' luogo dove fare "proclami" praticamente gia' condivisi prima ancora di averli scritti. Come te, leggo , guardo, ascolto..di tutto..e anche di piu'....Adoro Fede quando parla di Prodi e mette alle sue spalle una foto gigante dello stesso...mi immagino le ore che perde a cercarne una buffa che lo renda sciatto e ridicolo....mi piace Ferrara che sputa nel piatto dove mangia e poi se lo rimangia....poi vado in Internet a leggermi la ..controinformazione....ma...come faccio a sapere che quella e' controinformazione se prima non leggo l'informazione di cui poi si parla contro? E poi..come si fa a parlare dell'opera devastante delle TV se non le vediamo ? Quello che serve..e lo dicevo prima ma credo di averlo detto molte altre volte e' la ..CULTURA...senza quella siamo spacciati..perche' diventiamo pesciolini da pescare...e l'esca che si chiami INTERNET....EMILIO FEDE o il GIORNALE o LIBERO o L'UNITA'...o che si chiami RELIGIONE (qualsiasi) non ha nessuna importanza se non sappiamo capire con la ragione, la critica e la conoscenza. Difficile..ma nei limiti di ciascuno di noi e' fattibile. ciao

Marcus
Inviato: 14/2/2005 11:47  Aggiornato: 14/2/2005 11:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/9/2004
Da:
Inviati: 75
 Re: CARA LIBERAZIONE
Redazione: Avete pensato ad informare Liberazione della pubblicazione della lettera qui su luogocomune? Magari potrebbe servire ad ottenere almeno una risposta motivata del rifiuto di pubblicarla... Così ci faremmo due risate (in realtà ci sarebbe da piangere).

Santaruina
Inviato: 14/2/2005 11:53  Aggiornato: 14/2/2005 11:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: CARA LIBERAZIONE
Ancora con sta storia di Rothschild che assume il controllo di Liberation. Dai, è chiaramente una bufala, è una cosa totalmente fuori dalla realtà. Non dovete credere ciecamente a quello che leggete su internet…

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
clandestino
Inviato: 14/2/2005 14:32  Aggiornato: 14/2/2005 14:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/5/2004
Da:
Inviati: 62
 Re: CARA LIBERAZIONE
Salve volevo chiedere s ieri qualcuno a visto l'iNCENDIO DI UN GRATTACELO NEL CENTRO DI MADRID.......CURIOSO CHE NON SIA CROLLATO

Marcus
Inviato: 14/2/2005 14:41  Aggiornato: 14/2/2005 14:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/9/2004
Da:
Inviati: 75
 Re: CARA LIBERAZIONE
Come una bufala??? (ANSA) - PARIGI, 20 GEN - I dipendenti di Liberation hanno dato il via libera all'entrata di Edouard de Rothschild nel capitale della societa' editrice.I legali interpellati hanno detto che essendo un voto a maggioranza, i 28 si' degli amministrativi andavano confrontati con i 22 no e i cinque bianchi e nulli. Per cui il risultato da valutare era un 28 contro 27. Di qui la luce verde all'intera operazione. (ANSA) - PARIGI, 24 GEN- Edouard de Rothschild non interferira' con l'indipendenza editoriale di 'Liberation', di cui e' appena diventato il principale azionista. 'Non ho alcuna intenzione di scrivere o di esprimermi su 'Liberation'', ha dichiarato oggi il banchiere francese alla radio precisando pero' che 'in cambio di questa indipendenza editoriale' 'intende esprimersi liberamente' su altri media. Il presidente di 'France Galop' per il 37% del quotidiano in crisi finanziaria investira' 20 milioni di euro.

Santaruina
Inviato: 14/2/2005 14:43  Aggiornato: 14/2/2005 14:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: CARA LIBERAZIONE
Ciao Clandestino, A proposito del grattacielo di Madrid Linucs ha postato dei link interessanti tra i commenti dell’articolo “Internet e i servizi antibufala” Marcus : stavo scherzando… era ironico he he he … Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Marcus
Inviato: 14/2/2005 16:22  Aggiornato: 14/2/2005 16:22
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/9/2004
Da:
Inviati: 75
 Re: CARA LIBERAZIONE
Scusa!

Redazione
Inviato: 14/2/2005 19:33  Aggiornato: 14/2/2005 19:33
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: CARA LIBERAZIONE
MARCUS: Liberazione "ci legge" già regolarmente. Ho ottimi motivi per affermarlo.

Linucs
Inviato: 14/2/2005 21:09  Aggiornato: 14/2/2005 21:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: CARA LIBERAZIONE
Visto che Liberazione ci legge, potremmo approfittarne per scambiare due parole. Ad esempio, potremmo chiedere per quale motivo il giornale che si definisce comunista, pertanto dalla parte del popolo, del proletariato, delle vittime dei capitalisti cattivi, degli operai scioperanti, dei poveri precari ai quali dedicherà sicuramente numerosi articoli, non scriva una parola in prima pagina sul lievissimo problema del signoraggio privato. Ormai anche i gatti randagi sanno che i soci di Bankitalia sono privati al 100%, e non ci vuole molta fantasia per seguire il "reddito monetario" della BCE dall'emissione della moneta alle tasche dei privati, a partire dagli interessi per finire con i titoli del debito acquistati al costo di stampa dei semplici pezzi di carta detti "euro." Non ci vuole un falco della finanza per capire che i titoli del debito hanno valore in quanto lo Stato ha facoltà di tassare a piacere il cittadino, ergo gli interessi sui titoli devono venir pagati necessariamente dalle tasse di qualcuno (i poveri precari di cui sopra, ad esempio.) Non occorre un'aquila reale dell'economia per capire che se i titoli del debito vengono scambiati con la carta straccia chiamata "euro", segue che lo Stato è indebitato per tutta la moneta in circolazione. Segue ancora che il debito non potrà mai essere estinto, e che i soliti noti continueranno a pagare. Non occorre un Pavone Reale dell'Imperatore della Macroeconomia per capire che se la BCE continua a stampare soldi di carta questi valgono sempre meno, e che i tassi "bassi" danno origine alle 10/15 pubblicità "mutui ai dipendenti" che si trovano sui quotidiano gratuiti distribuiti sui mezzi pubblici. Non ci vuole il Premio Nobel per la Fantasia per capire che quando la BCE dice che "non si aspetta una bolla immobiliare" - ma i prezzi sono casualmente saliti del 45% - qualcuno sta per sbattere forte la faccia contro il muro. Soprattutto, non ci vuole una Tripla Laurea in Giornalismo per capire che se casualmente è sempre colpa Berlusconi e degli americani forse qualcuno ci sta leggermente menando per il naso, gettando un comodo osso da spolpare alla folla inferocita. Altrimenti non si spiega perché Berlusconi meriti interi articoli in cui si discute del famigerato conflitto d'interessi, mentre un certo banchiere centrale - che ora si esibisce nei discorsi di Capodanno - si è beccato una denuncia da un certo Auriti e fanno tutti finta di niente. Anzi, viene osannato come garante della democrazia. Stiamo forse scherzando? Pertanto, in assenza di un'informazione puntuale e dettagliata nel reale interesse dei vostri lettori, vedete di non pigliarmi per il culo e datevi meno arie da partigiani della domenica. A meno che non abbiate già realizzato un articolo o un'inchiesta in merito, nel qual caso vi inviterei a proporla in prima pagina per un paio di settimane in fila affiché anche i poveri operai oppressi e i miseri precari sfruttati possano sapere da chi la stanno pigliando in quel posto e con la complicità di chi. Ad oggi, 3 barbieri e una decina di tassisti diffondono il magico verbo e illuminano la povera plebe incolta sul motivo misterioso per cui lo Stato continua a rubare migliaia di euro dalle tasche di ciascuno. Non si capisce per quale motivo non sia in grado di farlo un giornalista, soprattutto quando si arroga il diritto di girare con la puzza sotto il naso perché ritiene di essere migliore di Emilio Fede. Mi sembra ovvio che quando il giocattolo si romperà, e qualcuno verrà chiamato a dare parecchie spiegazioni, chi ha fatto finta di non sapere verrà ritenuto complice e responsabile con le eventuali conseguenze del caso. Forse a qualcuno passerà la voglia di cantare "Avanti Popolo" quando il "popolo" verrà a presentare il conto. Tira un'arietta fresca...

DIVA
Inviato: 14/2/2005 21:46  Aggiornato: 14/2/2005 21:46
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2004
Da:
Inviati: 530
 Re: CARA LIBERAZIONE
Ohhh Linucs leggo approvo e sottoscrivo :questa e' la "guerra" che dobbiamo fare e ripeto ..dobbiamo. ciao

Redazione
Inviato: 14/2/2005 22:38  Aggiornato: 14/2/2005 22:38
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: CARA LIBERAZIONE
A questo punto mi sembra evidente che i difensori del proletariato non vadano mai dal barbiere e non girino mai in taxi. Ma soprattutto è evidente che a Capalbio devono aver proibito l'accesso ai gatti randagi.

Leopold
Inviato: 15/2/2005 22:57  Aggiornato: 15/2/2005 22:57
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/7/2004
Da:
Inviati: 207
 Re: CARA LIBERAZIONE
state parlando di signoraggio e non mi chiamate??? basta *sdeng* sono offeso!

il fatto che la versione ufficiale dell'11/9 non regge ormai è un noioso luogo comune
--
Buonanotte, io m'azzucco.
Redazione
Inviato: 15/2/2005 23:16  Aggiornato: 15/2/2005 23:16
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: CARA LIBERAZIONE
Pensavamo tu fossi rimasto al meeting, del quale dovevi raccontarci tutto. Sdòng!

Leopold
Inviato: 15/2/2005 23:50  Aggiornato: 15/2/2005 23:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/7/2004
Da:
Inviati: 207
 Re: CARA LIBERAZIONE
Frecciatina avvelenata Los Angeles-Roma volo diretto FIIIIUM! esame biochimico urge STOP appena mi tolgo sto dente STOP (hihi) STOP vi faccio sapè com'è andata sto forum monetanostrano STOP

il fatto che la versione ufficiale dell'11/9 non regge ormai è un noioso luogo comune
--
Buonanotte, io m'azzucco.

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