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di Massimo Mazzucco
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media : Come si fa a "fare un documentario?"
Inviato da Redazione il 8/5/2013 3:50:00 (10139 letture)

Mi è capitato più di una volta di ricevere email nelle quali mi si chiede "come si fa a fare un documentario?"

Sono spesso persone che dicono di avere già raccolto tutti i materiali necessari, ma di non sapere minimamente da dove iniziare per trasformare il tutto in un filmato da mettere poi in rete.

Naturalmente non esiste un metodo unico per "fare un documentario", per cui io mi limiterò a descrivere come lavoro io, senza per questo escludere altre possibilità.

Innanzitutto, vi sono tre aspetti separati da considerare: il primo è quello prettamente tecnico (la pratica del montaggio), il secondo è quello dei materiali (le fonti da utilizzare), il terzo è quello del contenuto (che cosa raccontare, e come farlo). Per quel che riguarda l'aspetto tecnico non c'è molto da dire, nel senso che basta "appiccicare" insieme alcune sequenze video, metterci sotto una narrazione, e hai già fatto un rudimentale documentario. Prima di intraprendere un qualunque progetto, però, è necessario fare almeno un po' di esperienza con i passaggi fondamentali del montaggio: prendere alcuni pezzi di video diversi, assemblarli, imparare a tagliare e a inserire, aggiungere una narrazione, e riprodurre il tutto in un filmato completo. Senza questa pratica essenziale è altamente sconsigliabile di mettersi a progettare un documentario di qualunque tipo.

Il secondo aspetto riguarda i materiali da utilizzare. A meno infatti di disporre di una troupe di professionisti ...

... e di uscire a girare il proprio documentario ex-novo, bisogna cercare di arrangiarsi con i materiali già esistenti. Fortunatamente la rete è diventata una fonte quasi infinita di materiali che si possono scaricare e riutilizzare, pur di rispettare alcune condizioni sul copyright (ne parleremo casomai altrove).

Non solo esiste Internet Archive, che è sicuramente la più ricca e completa fonte di materiali storici di ogni tipo, ma sullo stesso Youtube si riesce ormai a trovare qualunque filmato che abbia un minimo di importanza, e che sia passato almeno una volta in televisione.

Oltre ai video ci sono anche le fonti di tipo fotografico, che si possono scaricare con altrettanta facilità (alle stesse condizioni di copyright dei filmati) con una semplice ricerca sulle immagini.

Ma lasciamo un attimo da parte la questione dei materiali, e affrontiamo l'aspetto più importante di tutti, che è quello dei contenuti. E' infatti da questi che dipenderanno la modalità e il criterio con cui andrete alla ricerca dei materiali da utilizzare.

La prima decisione da prendere riguarda l'argomento stesso da affrontare. Il primo errore da evitare, infatti, e quello di confondere ciò che noi avremmo voglia di raccontare con quello che gli altri possono aver voglia di ascoltare.

A me ogni tanto capitava, quando andavo ad un festival, che qualcuno mi avvicinasse e mi dicesse: "Mazzucco, lei deve assolutamente fare un film sulla mia vita. È una storia interessantissima!" E io fra me e me pensavo: "Sì, certo, sarà interessantissima per te, che la vivi da vicino giorno per giorno. Ma a me che cacchio me ne frega?"

In altre parole, prima di scegliere se affrontare o meno un certo argomento, bisogna cercare di capire se questo contenga termini e valori universali, che interessano e riguardano tutti, oppure se ha soltanto valore per chi lo racconta. Per fare un esempio: la storia di Massimo Mazzucco che è salito per la prima volta su una nave da crociera non interessa a nessuno, perché riguarda soltanto i miei ricordi e la mia vita personali. La storia invece di un ragazzo che s'imbarca su una nave chiamata Titanic per andare in America interessa tutti, perché quella storia riguarda un archetipo universale (il desiderio di costruirsi un avvenire) che tutti abbiamo condiviso, e col quale possiamo relazionarci.

Scusate se l'ho presa un po' da lontano, ma sono sicuro che questo discorso sarà servito a far scartare già in partenza almeno la metà dei progetti che molti possono avere in testa, nel momento in cui si rendono conto che riguardavano vicende di tipo personale, ma non di interesse universale.

Una volta assimilato questo concetto fondamentale, il passo più grande è già stato compiuto. Nel momento in cui abbiamo imparato a dare la priorità al desiderio altrui di sapere, rispetto alla nostra voglia di raccontare, abbiamo già stabilito anche i parametri più importanti che ci aiuteranno a realizzare correttamente il nostro lavoro, giorno per giorno. (Ci torniamo sopra in seguito).

Facciamo ora un esempio pratico. Diciamo di aver voglia di fare un documentario sui falsi viaggi lunari. Partiamo cioè dal presupposto di aver capito, grazie alla nostra esperienza di fotografo, che le fotografie lunari siano in realtà dei falsi clamorosi, e di aver dedotto che probabilmente anche le stesse missioni Apollo siano state una messinscena.

Sottoponiamo prima di tutto l'argomento al test dell'universalità: questa storia dei falsi viaggi lunari è una cosa che interessa solo a me (in quanto esperto fotografo), oppure può interessare anche gli altri?

Ovviamente la risposta è la seconda, perché l'ipotesi dei falsi viaggi lunari comporta una tale quantità di implicazioni - di tipo storico, politico e morale - che ben poche persone possono restare impassibili di fronte a questo argomento.

Benissimo, e Luna sia, allora. A questo punto bisogna rispondere alla seconda domanda fondamentale: "Che cosa voglio raccontare, esattamente?"

Perché una cosa è dire "faccio un documentario sui viaggi lunari", un'altra è dire, ad esempio, "faccio un documentario nel quale raccolgo tutte le prove più convincenti che suggeriscono la messinscena dei viaggi lunari".

Nel primo caso, ci si ritroverebbe probabilmente ad appiccicare in modo più o meno sensato una serie di filmati, di ipotesi e di ragionamenti, che rischiano in tutta probabilità di non andare da nessuna parte.

Nel secondo caso invece, una volta deciso con precisione di cosa parla il vostro film, saprete anche automaticamente di cosa "non parla". Sarà quindi molto più facile stabilire in seguito quali argomenti entreranno a far parte del vostro film, e quali no.

La terza domanda fondamentale a cui rispondere è questa: ora che ho stabilito di "voler raccogliere tutte le prove più convincenti contro le missioni Apollo", come le racconto? Come le organizzo? Come le presento? In che ordine le metto insieme?"

Siamo entrati così nel cuore vero e proprio della questione narrativa, cioè la struttura del racconto.

La regola da tenere presente (questa sì è una regola vera e propria, da considerare universale) è che ogni racconto è costituito da tre parti diverse: premessa, sviluppo, conclusione. (Si chiama in gergo "struttura in tre atti", e viene da Aristotele).

Ricordate che è impossibile mettere insieme un racconto sensato, di qualunque tipo, se vi manca una soltanto di queste tre parti. Persino una barzelletta, se ci pensate bene, è costituita da queste tre parti: c'è un tizio che vuole uccidere sua moglie (premessa). Va dal suo amico medico, che gli consiglia una pillola speciale…… (sviluppo). Dopo tre settimane il medico va a trovare il suo amico, e scopre invece che…… (conclusione).

Anche nei documentari, che sono una forma di racconto come tutte le altre, servono una premessa, uno sviluppo, ed una conclusione.

Nel caso della Luna, la premessa sarà del tipo: "Nonostante l'allunaggio delle missioni Apollo sia stato visto in diretta tv dal mondo intero, vi sono molte persone che dubitano che queste missioni siano state fatte davvero, e credono che si sia trattato invece di una messinscena".

Lo sviluppo, che è sempre la parte più corposa di qualunque narrazione, conterrà tutte le argomentazioni pro e contro che riguardano la domanda iniziale (siamo o non siamo andati sulla Luna?), e soltanto quelle. (Ecco a cosa serviva aver deciso prima "di cosa parla esattamente il film").

La conclusione sarà, molto probabilmente, che "esistono quindi seri dubbi, documentati e verificabili, che si sia trattato di una messa in scena".

Tenete presente che, nel caso dei viaggi lunari, sarà molto difficile arrivare ad una conclusione di tipo assoluto ("è quindi dimostrato che i viaggi lunari non siano mai avvenuti", oppure "è quindi dimostrato che sulla Luna ci siamo andati"). Ma questo non ha nessuna importanza: ciò che importa è che il racconto abbia una conclusione di qualunque tipo, anche se aperta, altrimenti rischia di risultare monco.

A questo punto lasciamo da parte la premessa e la conclusione, che sono in realtà due elementi minori del racconto (i più facili), e concentriamoci sullo sviluppo dell'argomento centrale.

La prima cosa da fare è stilare una lista di tutte le argomentazioni disponibili, sia contro le missioni Apollo che a favore. Nella lista "contro" troveremo ad esempio (faccio degli esempi grossolani): A) fotografie, B) radiazioni cosmiche, C) limitazioni tecnologiche, mentre nella lista "a favore" troveremo: A) rocce lunari (riportate sulla terra), B) specchio riflettente del laser (lasciato sul suolo lunare), C) filmati "impossibili" da realizzare in studio.

A questo punto ho davanti tutti gli ingredienti principali del mio minestrone. E qui sta veramente a ciascuno di scegliere come organizzarli. C'è chi, ad esempio, potrebbe voler presentare prima tutte le prove a favore, e poi tutte le prove contro, mentre altri potrebbero voler alternare la narrazione fra una prova a favore e una prova contro. Ambedue le scelte sono valide. Ciò che importa è che nel corso dell'esposizione si tenga sempre presente lo spettatore, il quale ha bisogno di poter seguire il tuo discorso con chiarezza, e possibilmente senza mai spezzare il filo logico che lega i vari argomenti.

Si ritorna così al discorso iniziale, e cioè la differenza fra "ciò che interessa a me" e "ciò che interessa gli altri", questa volta da applicare non più al tema generale, ma agli argomenti specifici. A me ad esempio, come fotografo, interesserebbe molto discutere di quale tipo di illuminazione sia stata utilizzata per realizzare i controluce delle varie foto "lunari" (pannelli riflettenti, sorgenti secondarie, eccetera), ma devo tener presente che allo spettatore medio questo non potrà mai interessare, se prima non gli spiego chiaramente perché non si potrebbe mai ottenere quel tipo di controluce sulla Luna, dove mancano appunto i pannelli riflettenti, le sorgenti secondarie, ecc.

Inizio quindi a scrivere il capitolo intitolato "controluce", e cerco di argomentare al meglio la mia tesi.

Poi faccio la stessa cosa magari con il capitolo intitolato "temperature", e cerco di spiegare perché la pellicola utilizzata dagli astronauti si sarebbe letteralmente disciolta al calore dei raggi solari (che sulla Luna superano i 100° C) mentre si sarebbe letteralmente sbriciolata una volta passata in ombra (dove la temperatura è invece di 100° sottozero).

Poi magari mi viene in mente un argomento valido per rispondere alla "prova" delle rocce lunari (a favore delle missioni Apollo), e mi metto a scrivere quello.

Soltanto quando ho scritto almeno un abbozzo di tutti gli argomenti che intendo trattare, affronto il problema della struttura generale. Il motivo è molto semplice (anche se ho dovuto impararlo con anni di errori e rifacimenti): soltanto quando hai davanti l'introduzione e la conclusione di ciascun argomento, riesci a capire quale sia l'ordine migliore con cui presentare tutti gli argomenti nel loro insieme.

Avete quindi capito il vero "trucco" della narrazione: esattamente come il "grande racconto" si appoggia sulla struttura in tre atti, anche ciascuno degli argomenti singoli, per avere la massima efficacia, deve avere la sua premessa, il suo confronto e la sua conclusione.

Macro e micro. Frattalità assoluta.

Ad esempio, per l'argomento pellicola, avremmo:

Premessa: Le normali pellicole fotografiche sono previste per lavorare, sulla terra, dai 30° sotto zero a 40° sopra zero (vado a spanne).

Sviluppo: Sulla Luna invece, per questo e quel motivo, l'escursione termica va da -100° a + 100°.

Conclusione: Se quelle pellicole fossero davvero state sulla Luna, si sarebbero disciolte per il calore oppure sbriciolate per il freddo eccessivo.

La premessa e la conclusione, oltre che a sostenere l'argomento specifico, hanno anche la funzione di "maniglie" rispetto all'argomento precedente, e a quello successivo.

Ad esempio, l'argomento "temperatura pellicole" che ho appena trattato starebbe bene dopo aver parlato della climatizzazione del LEM, perché qui abbiamo già accennato alla forte escursione termica che c'è sulla Luna (e quindi mi "viene comodo" parlare ora degli effetti che quest'escursione ha sulla pellicola fotografica).

Mentre la conclusione dell'argomento "temperatura pellicole" (si sarebbero sciolte o sbriciolate) potrebbe introdurre quello dell'effetto sulla pellicola delle radiazioni cosmiche (i raggi X praticamente "cancellano" qualunque immagine sulla pellicola fotografica), perché stiamo già trattando il tema della pellicola. Potrei cioè sommare due argomenti contro la possibilità di usare pellicole sulla Luna, uno accanto all'altro, rafforzando il concetto.

Ovviamente, se provate ad immaginare di avere davanti trentacinque argomenti disponibili, invece di sei soltanto, vi rendete conto di quanto sia difficile riuscire ad arrivare alla struttura ideale del vostro racconto.

Questo sforzo però risulterà per lo spettatore in una visione scorrevole e fluida, dove gli argomenti si agganciano in modo naturale l'uno all'altro, costruendo così un'immagine complessiva più solida e comprensibile per lui.

Se invece si inizia a saltabeccare di qua e di là, passando da un argomento all'altro senza un criterio preciso (come fanno purtroppo moltissimi documentaristi dell'era di Internet), dopo un po' si perde il filo del discorso, e con quello subentra uno stato di noia che porta rapidamente alla catalessi.

Arriviamo ora all'ultima parte del processo creativo: i materiali. Soltanto dopo aver impostato la narrazione completa, almeno nelle sue linee generali, puoi partire alla ricerca dei materiali che ti serviranno per realizzare il tuo documentario, senza rischiare di sprecare troppo tempo. (La quantità di materiali "apparentemente utili" infatti è ormai enorme, in Internet. Conviene quindi sapere in anticipo cosa ti serve di preciso).

Si può anche fare il percorso contrario, naturalmente. Si può cioè partire da una raccolta di materiale interessante, fatta un po' a caso, con serendipity, e costruire poi il tuo racconto "intorno" al materiale raccolto. È però un procedimento molto più rischioso e delicato, che consiglierei solamente a chi abbia già una certa esperienza con questo tipo di lavoro. Altrimenti il rischio di ritrovarsi in mano qualcosa di assolutamente inutile è enorme.

Attenzione però a non compiere l'errore opposto: cercate cioè di non congelarvi in uno schema troppo rigido e ripetitivo, e restate sempre pronti a capovolgere la dinamica del processo creativo, se si presenta l'occasione. Può infatti capitare di imbattersi per caso in un video (un pezzo di informazione) particolarmente interessante, quando ormai la struttura del vostro racconto è quasi completata. A quel punto bisogna avere il coraggio di smontare quello che si è già costruito - se si ritiene che ne valga la pena - anche se questo richiederà magari la riscrittura completa di un intero blocco narrativo (ne sa qualcosa il sottoscritto, che tre mesi fa credeva di aver "finito" il nuovo film sul 9/11, mentre purtroppo continuo ad imbattermi in clip particolarmente interessanti, che mi obbligano spesso a rifare un intero capitolo, pur di inserirle in modo armonico nel resto della narrazione).

Comunque sia, quello che conta è il risultato finale. Queste sono cose che si fanno per passione, e non certo per arricchirsi. E la soddisfazione di guardare il proprio lavoro che scorre come l'olio dall'inizio alla fine (almeno per te), è qualcosa di assolutamente impagabile per chiunque voglia avventurarsi in questo tipo di esperienza.

Ricordatelo sempre: il primo spettatore dei vostri film dovete essere voi stessi.

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Redazione
Inviato: 8/5/2013 4:02  Aggiornato: 8/5/2013 4:16
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Attenzione: mi rendo conto che la tentazione sarà forte, ma evitate assolutamente di mettervi a discutere di argomenti lunari in questo thread.

Esistono già diversi forum su questi argomenti, e potete anche aprirne uno nuovo, se volete. Ma non fatemi per favore ritrovare discussioni sulla temperatura delle pellicole o sulle radiazioni cosmiche qui dentro. Io li ho usati come esempio, come potrei avere scelto qualunque altra cosa.

Qui si discute del processo creativo per fare un documentario, e non dei viaggi lunari.

Grazie.

(In realtà, un motivo per cui ho scelto l'esempio dei viaggi lunari, e non qualcos'altro, c'è. Ma quello me lo tengo per me, perché sono "geneticamente bastardo" ).

LoneWolf58
Inviato: 8/5/2013 6:55  Aggiornato: 8/5/2013 6:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Azz... sei un sopravvissuto del Titanic?... non ti facevo così vecchio...

p.s. scommetto che fosse stato Andreotti a chiederti di fare un documentario sulla sua vita... saresti stato tentato

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
SENTIERO
Inviato: 8/5/2013 7:13  Aggiornato: 8/5/2013 7:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 24/4/2006
Da: ROMA
Inviati: 1110
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Attenzione: mi rendo conto che la tentazione sarà forte, ma evitate assolutamente di mettervi a discutere di argomenti lunari in questo thread.

Sarebbe il primo caso in cui il maestro mostra il dito e gli allievi guardano la luna!!!!

La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele
servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha
dimenticato il dono

A.Einstein
polaris
Inviato: 8/5/2013 7:49  Aggiornato: 8/5/2013 7:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/9/2012
Da: Tlön
Inviati: 1640
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:
(In realtà, un motivo per cui ho scelto l'esempio dei viaggi lunari, e non qualcos'altro, c'è. Ma quello me lo tengo per me, perché sono "geneticamente bastardo" ).

Non mi va di fare ipotesi azzardate ma...è forse in preparazione un documentario sui viaggi lunari?

Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.. - Shakespeare
temponauta
Inviato: 8/5/2013 8:05  Aggiornato: 8/5/2013 8:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/4/2010
Da:
Inviati: 2040
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
RIMOSSO

M.M.

VIMS
Inviato: 8/5/2013 8:50  Aggiornato: 8/5/2013 8:52
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/11/2011
Da: Ai piedi del monte
Inviati: 334
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
In realtà, un motivo per cui ho scelto l'esempio dei viaggi lunari, e non qualcos'altro, c'è. Ma quello me lo tengo per me, perché sono "geneticamente bastardo"

Massimo, vuoi mica sgravarti del lavoro facendolo fare ad altri?

Comunque, a parte tutto, quest'articolo è un ottimo manuale per chi vuole partire nell'affrontare l'argomento "documentari". Preciso fin nei minimi dettagli.

Leggendolo mi sono venute in mente le differenze che si trovano nei diversi documentari in rete.
Pochi sono fatti con i criteri da te illustrati. Me ne accorgo perchè, seguendo essi un filo logico, alla fine di tutto le varie argomentazioni trattate mi rimangono in mente.
Molti, però, sono veramente un'accozzaglia di informazioni e pertanto è più difficile che l'argomento trattato rimanga impresso. Anzi spesso accade che questi documentari "brucino" alcuni argomenti importanti, proprio perchè li affrontano nella maniera peggiore.

Buon lavoro.

VIMS

La Virtù sta nel mezzo
LoneWolf58
Inviato: 8/5/2013 9:01  Aggiornato: 8/5/2013 9:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
La prima decisione da prendere riguarda l'argomento stesso da affrontare. Il primo errore da evitare, infatti, e quello di confondere ciò che noi avremmo voglia di raccontare con quello che gli altri possono aver voglia di ascoltare.

Più che di "voglia"... parlerei di "interesse" che potrebbe anche non essere "palese" ma indotto con la narrazione.
È solo una piccola precisazione... ma credo importante, diversamente faresti documentari solo su cose che la gente "vuol" sentirsi dire.

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Sertes
Inviato: 8/5/2013 9:45  Aggiornato: 8/5/2013 9:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Proprio ieri sera mi sono imbattuto in un intervista a Quentin Tarantino che diceva che lui struttura i suoi film "a capitoli" (es lampante Kill Bill, in cui i capitoli sono proprio dichiarati esplicitamente)

---

In ogni caso è una buona lezione anche solo per chi vuole scrivere articoli.

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
panagio
Inviato: 8/5/2013 10:35  Aggiornato: 8/5/2013 10:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 15/6/2011
Da:
Inviati: 232
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Bello schema guida, grazie Massimo.

Utile, mi ha anticipato Sertes col commento appena letto, anche
Per scrivere articoli o tenere conferenze...ma anche solo per descrivere in modo esaustivo
Un qualsiasi argomento senza svicolare ...finire cioè il famoso discorso iniziato.

Cosa che nei dibattiti televisivi si fa di tutto per evitare ciò, con le conseguenze
Che sappiamo!

alla vostra! ( anche se non è che mi va ora una birra, Ma per il suo significato è perfetta!!)

E amplio anche io il discorso, dicendo che questo è un ottimo ( uno dei possibili, non per forza l'unico come già anche indicato es sopra col meditò Tarantino) metodi per
Poter raccontare, argomentando a terzi un qualsiasi argomenti ci interessi a noi, o ci venga
Commissionato per lavoro. Se il lavoro lo fai con metodo ( e con cuore) non potrai che avere
Ottimi risultati!

Edit: il problema più grande a mio avviso, è che non viene insegnato nessuno dei metodi corretti,
Salvo appunto rare eccezioni.
Nello studio, nel lavoro..ma solo un 'modifica un tantino quello' 'studia quelle 5 paginette' lasciando quindi l'intero corpo di interesse. ( studio, argomento tecnico, manufatto) un,accozzaglia alla meno peggio...

f_z
Inviato: 8/5/2013 10:40  Aggiornato: 8/5/2013 10:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:
ogni racconto è costituito da tre parti diverse: premessa, sviluppo, conclusione


Riguardo a questo, qualcuno ha mai visto la trasmissione "Voyager" sulla rai?

Considerando ogni loro racconto come dovesse essere costituito dalle 3 parti di cui sopra, ogni volta che l'ho visto, ho sempre avuto l'impressione che manchi la "conclusione".

Ogni loro storia ha una interessante premessa e durante lo sviluppo sembra che ti debbano rivelare chissa' che, poi sul piu' bello fa "passiamo ad un altro argomento".
La cosa mi lascia piuttosto insoddisfatto come spettatore.

Sono solo io o lo ha notato qualcun altro?

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
panagio
Inviato: 8/5/2013 10:44  Aggiornato: 8/5/2013 10:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 15/6/2011
Da:
Inviati: 232
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
CIT

Sono solo io o lo ha notato qualcun altro?


---

Beh chi li ha visti, i 'documentari' indicati, non può non essere rimasto con l,amaro in bocca...
Ti confermo, quelli visti da me, avevano la stessa troncatura da Te evidenziata,
Tant'è che non li guardo più... ( ora non so se TUTTI sono poi stati così, ma onde evitare, al momento
Opportuno scelgo di fare altro )

temponauta
Inviato: 8/5/2013 10:47  Aggiornato: 8/5/2013 10:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/4/2010
Da:
Inviati: 2040
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:

RIMOSSO

M.M.


Scusa Massimo, sono stato inopportuno e probabilmente eccessivamente ideologico.
Volevo però portare provocatoriamente l'attenzione sul fatto che, secondo la mia opinione, è impossibile che qualunque comunicazione, più o meno strutturata (dal film/documentario audio-visivo al semplice post in un forum), sia esente dall'interesse personale dell'autore a comunicare qualcosa di suo.
In altre parole, la ricerca di un interesse vasto (contenuto condiviso) è solo strumentale, ovvero fare da cassa di risonanza per rafforzare il contenuto personale che voglio esternare.
In altre parole ancora, è solo un obiettivo secondario per il documentarista e, probabilmente, non rispecchia neppure un suo interesse diretto.
Ciò è dimostrato in migliaia di produzioni, il cui scopo effettivo è quello di rendere condiviso (e universale) un contenuto che non lo è in origine (es il problema dell'omosessualità).
E' un po' come agisce il mercato dei beni e dei servizi tramite la pubblicità: se non c'è un bisogno che alimenta la domanda di un tipo di bene, lo si instilla rendendo universale il contenuto ripetendolo come un mantra.
Per cui è mia opinione che la condizione che l'argomento sia condiviso dal massimo numero di persone è solo un veicolo pubblicitario e non una qualità intrinseca del contenuto che vado a esprimere.
My opinion, of course.

f_z
Inviato: 8/5/2013 10:50  Aggiornato: 8/5/2013 10:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:
Autore: panagio Inviato: 8/5/2013 10:44:13

Ti confermo, quelli visti da me, avevano la stessa troncatura da Te evidenziata, Tant'è che non li guardo più...


Mi pareva che qualcosa mancava!

Anch'io ho perso interesse e non ricordo quando ho visto quella trasmissione l'ultima volta...

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
Sertes
Inviato: 8/5/2013 11:02  Aggiornato: 8/5/2013 11:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:
temponauta ha scritto:
Per cui è mia opinione che la condizione che l'argomento sia condiviso dal massimo numero di persone è solo un veicolo pubblicitario e non una qualità intrinseca del contenuto che vado a esprimere.


Tu stai parlando di propaganda, e di intenzioni sinistre.

Massimo ci sta spiegando una tecnica di comunicazione efficace, per fare documentari che colmano le lacune informative che la propaganda ha lasciato.

Sono due cose proprio agli antipodi

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
-ZR-
Inviato: 8/5/2013 11:05  Aggiornato: 8/5/2013 11:05
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/9/2008
Da:
Inviati: 436
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Questi sono veri documentari!

Storia del mondo per chi ha fretta

-ZR-

" I grandi spiriti hanno sempre incontrato violente opposizioni da menti mediocri."
Albert Einstein
temponauta
Inviato: 8/5/2013 11:19  Aggiornato: 8/5/2013 11:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/4/2010
Da:
Inviati: 2040
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
@ Sertes
Citazione:

Tu stai parlando di propaganda, e di intenzioni sinistre.

Massimo ci sta spiegando una tecnica di comunicazione efficace, per fare documentari che colmano le lacune informative che la propaganda ha lasciato.

Sono due cose proprio agli antipodi


Non credo.
Io non sto parlando di propaganda come sistema di comunicazione.
Sto affermando che ogni comunicazione, per quanto oggettiva e ossequiosa della verità, anche secondo i canoni indicati da Massimo, persegue comunque lo scopo dell'autore che è quello di esternare i propri contenuti (idee) affinchè diventino pubblici (e quindi, almeno possibilmente, condivisi).
In senso non ambiguo, è come se ogni autore facesse "propaganda" (forse meglio pubblicità) del suo pensiero che, necessariamente, andrà a scontrarsi / fondersi con altre comunicazioni pubbliche.
Del resto, anche quando Massimo pubblica i suoi lavori, oggettivi e validi, diffonde una contro"propaganda" a quella prevalente imposta dal sistema.
Cambia il metodo, ma non il fine, che è quello di diffondere una idea (altrimenti resterebbe privata nella testa dell'autore).

Sertes
Inviato: 8/5/2013 11:38  Aggiornato: 8/5/2013 11:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
No, no, no, per la miseria!
La propaganda è quella scienza che mira a manipolare pensieri, atteggiamenti e reazioni di un pubblico nei confronti di un determinato argomento, tramite la comunicazione. Manipolare! E la propaganda opera per omissione e per emozione, non fornendo informazioni complete e asettiche come tesi, controtesi e lasciando al pubblico l'onere di decidere per proprio conto!

E' proprio l'opposto.

L'informazione dà potere alla gente, la propaganda glielo sottrae.

Se in un documentario di Massimo ti arrabbi è perchè capisci quanto ti hanno imbrogliato finora, cioè è una conseguenza. Non è che Massimo ti fa arrabbiare apposta perchè così tu dia il responso "di pancia" senza ragionare.

Scusa eh, ma questo passaggio è cruciale.

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
temponauta
Inviato: 8/5/2013 12:15  Aggiornato: 8/5/2013 12:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/4/2010
Da:
Inviati: 2040
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
@ Sertes

Ci stiamo un pò avvitando, probabilmente perchè non uso le parole giuste dovendo esprimere delle sfumature.
Siamo d'accordo sul significato di propaganda, che è un uso distorto della informazione per scopi diversi da quelli della semplice informazione (proselitismo, asservimento ideologico, inganno, ecc.).
Preciso allora che Massimo non fa contro-propaganda, ma più correttamente, contro-informazione, ovvero ripristina la corretta informazione.
Tuttavia, proprio per questo motivo, trovo inutile la condizione che i contenuti che vado a esprimere, per una corretta informazione, debbano essere, almeno potenzialmente, di carattere generale, ovvero interessare il più alto numero di persone (universalità).
Se io per esempio dico chi è Dio e faccio un documentario in tal senso, con tutte le accortezze indicate da Massimo, non mi importa sapere in anticipo se tale argomento rappresenta un bisogno diffuso di conoscenza da parte della gente (anzi non lo sarà perchè temprata da migliaia di anni di lavoro delle religioni): lo faccio perchè è una "mia" esigenza esprimere la "mia" verità, che magari è anche quella giusta.
Come quella di Massimo è la "sua" verità, e così quella di Sertes, ecc.ecc.
E' il potenziale contenuto "astratto" che si può distillare dal mio racconto che rende la mia esternazione universale, non l'analisi preventiva che quello che dico è già universale, cioè condiviso dal massimo numero di persone.
Per esempio io posso raccontare in un documentario una mia esperienza personale di viaggio astrale, parlando solo di me stesso e di quello che ho provato: sarà chi ha interesse nel potenziale umano della mente a trovare interesse e valore nel mio lavoro.
Se non fosse così tutte le biografie sarebbero lavori potenzialmente inutili.
Concludendo: se lavoro per me stesso quando decido di rendermi pubblico, di fatto mi faccio pubblicità (non propaganda) e quindi non mi interessa minimamente di come la pensano gli altri (universalità), a meno che non mi orienti opportunamente un eventuale finanziatore (editore, produttore) per i suoi ritorni economici: ma sarebbe poi vera informazione?

DjGiostra
Inviato: 8/5/2013 13:04  Aggiornato: 8/5/2013 13:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/1/2009
Da: Brignano G.D'Adda
Inviati: 5481
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Massimo, Scusa un secondo, Ma non ho capito una cosa:
Secondo te e' meglio creare prima la premessa e poi la conclusione prima
di passare alla stesura della parte centrale ?Ho capito giusto ??
Grazie.
Ciao.
Damiano.

Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
matteog
Inviato: 8/5/2013 14:07  Aggiornato: 8/5/2013 14:07
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/9/2009
Da: Roma
Inviati: 966
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
@DjGiostra

ti rispondo io: Massimo dice che è più facile costruire la parte centrale se hai gli estremi. Non è una regola ma qualcosa che aiuta.

Considera che puoi immaginare un documentario dal punto di vista del contenuto così:

Parte iniziale o premessa : la domanda che ha fatto scaturire la tua voglia di documentario e che reggerà poi il doc (esempio: nei doc sull'11/9 è la VU è vera?)

Parte centrale : mostri tutte le argomentazioni che scaturisce quella domanda (esempio: pro e contro la VU)

Conclusione : la risposta alla domanda (esempio: la VU è falsa)

Considerando che se hai la premessa (la VU è vera?) e la conclusione (la VU è falsa) non risulta difficile immaginare la parte centrale (argomentazioni pro e contro).

La difficoltà è nello strutturare in maniera organica, fruibile, chiara, argomentata e soprattutto interessante il percorso che passa dalla Premessa alla Conclusione.

PS: ho studiato cinema e girato corti ecco perché scrivo con coscienza e conoscenza

"Cercare il complotto è sano, trovarlo dappertutto è follia." M. Galante
fefochip
Inviato: 8/5/2013 15:19  Aggiornato: 8/5/2013 15:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:
Se non fosse così tutte le biografie sarebbero lavori potenzialmente inutili.


e infatti le biografie sono opere proporzionalmente inutili alla poca fama di un personaggio.

vai a fare la biografia di Bertrand Russell e qualcuno se la legge ,vai a fare la biografia della celebre "casalinga di voghera" e non se la incula nessuno a meno che come dice massimo in quella biografia non ci si possono leggere valori universali che vanno oltre alla sua mera esperienza e possono servire a tante altre persone.

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
fefochip
Inviato: 8/5/2013 15:24  Aggiornato: 8/5/2013 19:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
questo articolo piu che essere un articolo è una vera e proprio guida ....


grazie max


Citazione:
Comunque sia, quello che conta è il risultato finale. Queste sono cose che si fanno per passione, e non certo per arricchirsi. E la soddisfazione di guardare il proprio lavoro che scorre come l'olio dall'inizio alla fine (almeno per te), è qualcosa di assolutamente impagabile per chiunque voglia avventurarsi in questo tipo di esperienza.


e io invece ti auguro di arricchirti da far schifo con questo tuo prossimo documentario film per 3 ragioni :
se ti arricchisci con questo vorrebbe dire che lo hanno comprato in milioni di persone.
la seconda che finalmente puoi mandare affanculo le banche
e la terza cosi potrai finalmente a cuor leggero dire : attivissimo "avevi ragione" lo ho fatto solo per arricchirmi e comunque ficcati su per il c**o il tuo libro sulla luna

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
fefochip
Inviato: 8/5/2013 15:41  Aggiornato: 8/5/2013 15:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
ragazzi grossi problemi anche voi non visualizzate piu tutti i messagi del forum?

sono spariti!!!!!!

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
SENTIERO
Inviato: 8/5/2013 15:44  Aggiornato: 8/5/2013 15:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 24/4/2006
Da: ROMA
Inviati: 1110
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
SI anch'io...ne vedo solo un paio e il tuo ultimo.

La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele
servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha
dimenticato il dono

A.Einstein
fefochip
Inviato: 8/5/2013 15:45  Aggiornato: 8/5/2013 15:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
dio prete

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Redazione
Inviato: 8/5/2013 15:59  Aggiornato: 8/5/2013 15:59
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Grazie Fefo

Skafloc
Inviato: 8/5/2013 16:05  Aggiornato: 8/5/2013 16:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/3/2006
Da: ROMA
Inviati: 188
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Anche io visualizzo solo pochissimi messaggi qua e là

Le cose urgenti vanno fatte con calma
Redazione
Inviato: 8/5/2013 16:06  Aggiornato: 8/5/2013 16:06
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Sto cercando Dusty.

fefochip
Inviato: 8/5/2013 16:07  Aggiornato: 8/5/2013 16:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
la cosa molto strana è che sono spariti non tutti i commenti insieme.
anche dal forum .
le immagini alcune sono rimaste

sembra come un virus che colpisce a caso o un intruso vandalo

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Redazione
Inviato: 8/5/2013 16:07  Aggiornato: 8/5/2013 16:07
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Intanto per sicurezza chiudo il sito

Redazione
Inviato: 8/5/2013 17:10  Aggiornato: 8/5/2013 17:12
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
AVVISO: C'è stato un problema tecnico, dovuto al database.

Non era un attacco hacker, per fortuna.

Ora tutto dovrebbe essere tornato normale.


Grazie Dusty.

Dusty
Inviato: 8/5/2013 17:11  Aggiornato: 8/5/2013 17:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 3/10/2005
Da: Mondo
Inviati: 2248
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:
sembra come un virus che colpisce a caso o un intruso vandalo

Ma che complottista! è solo un problema software...

La versione attuale di xoops ormai è talmente vecchia che non è più compatibile con versioni semi-recenti di PHP e quindi scazza in maniera orribile.

Temo che sia diventato impossibile posporre ancora per molto l'aggiornamento, devo trovare qualche sera libera per vedere cosa si può fare...

"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Redazione
Inviato: 8/5/2013 17:32  Aggiornato: 8/5/2013 19:44
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:
SERTES: In ogni caso è una buona lezione anche solo per chi vuole scrivere articoli.

PANAGIO: Per scrivere articoli o tenere conferenze...ma anche solo per descrivere in modo esaustivo
un qualsiasi argomento senza svicolare
Non c'è nessuna differenza fra i vari modi di comunicare. In ciascun caso, tu stai comunque "raccontando" qualcosa a qualcuno. È chiaro quindi che lo spettatore/lettore/ascoltatore, per poterti seguire, deve avere prima una introduzione al problema, poi un suo sviluppo e infine una conclusione.

***

F_Z: Citazione:
Riguardo a questo, qualcuno ha mai visto la trasmissione "Voyager" sulla rai? Considerando ogni loro racconto come dovesse essere costituito dalle 3 parti di cui sopra, ogni volta che l'ho visto, ho sempre avuto l'impressione che manchi la "conclusione".: Ogni loro storia ha una interessante premessa e durante lo sviluppo sembra che ti debbano rivelare chissa' che, poi sul piu' bello fa "passiamo ad un altro argomento". La cosa mi lascia piuttosto insoddisfatto come spettatore.
Questo purtroppo è diventato un vizio dappertutto, nel mondo dell'informazione istituzionale. Quando si scelgono argomenti "delicati", da una parte si risponde ad un sincero desiderio della gente di saperne di più, ma dall'altra non si può rischiare di sbilanciarsi nelle conclusioni. Per questo motivo tutti questi programmi hanno trovato la formula magica di lasciare la risposta in sospeso.

Titillare senza appagare. Come le stripper.

Non c'è niente di meglio, per il conduttore vigliacco, che poter dire: "Qualcuno sostiene che le torri gemelle siano state demolite con gli esplosivi. Sarà vero? Ma, boh, chi lo sa?"

Da una parte ha fatto audience, dall'altra si è parato il culo.

***

DJGIOSTRACitazione:
Secondo te e' meglio creare prima la premessa e poi la conclusione prima di passare alla stesura della parte centrale ?Ho capito giusto ??
Casomai è il contrario. Non puoi creare una premessa e una conclusione a meno di conoscere già in cosa consiste il confronto centrale.

Il processo narrativo parte sempre dall'esistenza di un confronto. La premessa e la conclusione sono solo gli strumenti che ti permettono di presentare l'argomento in modo logico e lineare. (Immagina due maniglie attaccate alla pentola).

Prima esiste il dibattito sull'11 settembre (fra dubunkers e complottisti). Solo a quel punto puoi scegliere di raccontarlo, facendolo precedere da un'introduzione e facendolo seguire da una conclusione.

(Se invece ri riferivi all' "ordine temporale" con cui scrivere i vari segmenti, non c'è nessuna differenza. Puoi iniziare a scrivere dal centro, dall'inizio o dalla fine, purchè tu abbia prima chiaro il percorso completo).

***

TEMPONAUTA: qui puoi dire tutto quello che vuoi. Devi solo stare attento ai termini che usi.

Sono intervenuto per il tuo vocabolario, non per i contenuti.

DjGiostra
Inviato: 8/5/2013 19:46  Aggiornato: 8/5/2013 19:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/1/2009
Da: Brignano G.D'Adda
Inviati: 5481
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
@Redazione:
Citazione:
Casomai è il contrario. Non puoi creare una premessa e una conclusione a meno di conoscere già in cosa consiste il confronto centrale.

Ah Ok.. Avevo capito male.. Grazie per la delucidazione...

Grazie nache a Matteog per la Risposta..

Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
fefochip
Inviato: 8/5/2013 19:56  Aggiornato: 8/5/2013 19:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:
Siamo d'accordo sul significato di propaganda, che è un uso distorto della informazione per scopi diversi da quelli della semplice informazione (proselitismo, asservimento ideologico, inganno, ecc.).


la butto là

forse potremmo dire che le tecniche per fare una narrazione efficace alla fine non sono cosi differenti tra propaganda e documentari.

in realtà anche massimo con i suoi lavori cerca di essere efficace, di essere comunicativo , di colpire l'attenzione ,ecc.


la vera differenza credo che alla fine sia solo la malafede/buonafede che però è un piano particolarmente scivoloso .

io metterei la mia mano sul fuoco su massimo cosa che non farei mai per altri .
però nei panni di un altro(senza questa fiducia) non so se riuscirei a delineare cosi precisamente una netta linea di demarcazione che separa la propaganda da un documentario in buonafede.

solo lo studio personale mi può far giudicare a posteriori una certa opera se sia stata scritta in malafede (quindi propaganda) oppure no



o altrimenti potremmo prendere la definizione di Horacio Verbitsky

Citazione:
« Il Giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, tutto il resto è propaganda. La sua funzione è quella di portare alla luce ciò che è occulto, fornire prove e, pertanto, molestare. »


che trovo sempre molto convincente e attuale e che si può adattare tranquillamente a un film documentario

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
fefochip
Inviato: 8/5/2013 20:00  Aggiornato: 8/5/2013 20:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:
Temo che sia diventato impossibile posporre ancora per molto l'aggiornamento, devo trovare qualche sera libera per vedere cosa si può fare...


beh d'altronde sarà della stessa epeca dell' ex-computer di massimo ...quello con gli hd di pietra e la manovella a fianco

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
LoneWolf58
Inviato: 8/5/2013 20:01  Aggiornato: 8/5/2013 20:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:
Autore: Dusty Inviato: 8/5/2013 17:11:04
...
devo trovare qualche sera libera per vedere cosa si può fare...
Grazie.. da parte di un consumatore di LC :D

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
matteog
Inviato: 8/5/2013 20:21  Aggiornato: 8/5/2013 20:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/9/2009
Da: Roma
Inviati: 966
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
@DjGiostra

ovviamente come Massimo anch'io intendo che prima di scrivere premessa e conclusione devi sapere bene di cosa vuoi parlare

"Cercare il complotto è sano, trovarlo dappertutto è follia." M. Galante
Redazione
Inviato: 8/5/2013 20:39  Aggiornato: 8/5/2013 20:43
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
FEFOCHIP: Citazione:
nei panni di un altro (senza questa fiducia) non so se riuscirei a delineare cosi precisamente una netta linea di demarcazione che separa la propaganda da un documentario in buonafede.
Credo che l'unico modo per riuscire a farlo sia di imparare a misurare la distorsione delle singole parole, frase per frase.

Quando Popular Mechanics ti dice che la torre è crollata liberando una "enormous energy" sta cercando di distorcere il senso reale di quel crollo. Sta cercando cioè di "colorarlo" in qualche modo, con aggettivi e superlativi che "spingono" la tua percezione delle cose in una certa direzione.

Quando invece senti un linguaggio pulito, neutro, senza esagerazioni e senza distorsioni, hai molte più probabilità di trovarti davanti ad un lavoro fatto in buona fede.

Citazione:
d'altronde sarà della stessa epeca dell' ex-computer di massimo
Pirla.

(Tu ce l'hai ancora un monitor col tubo catodico, tipo televisore? No? Io sì, ne ho due!)

Calvero
Inviato: 8/5/2013 20:50  Aggiornato: 8/5/2013 20:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
__________________________
____________________
____________


Temponauta:

Citazione:
lo faccio perchè è una "mia" esigenza esprimere la "mia" verità, che magari è anche quella giusta.
Come quella di Massimo è la "sua" verità, e così quella di Sertes, ecc.ecc.


.. e come dice il mio supereroe preferito [ .. Gesù .. ]: tu stesso lo dici. Facci caso.

Perché metti le virgolette? .. rispondo io al posto tuo. Perché se vuoi essere onesto con quel che intendi: DEVI metterle, e perché? ..rispondo ancora io per Te: perché il concetto in questo spettro di valutazioni e ricerca DI e PER la conoscenza non appartiene a un cazzo di nessuno.

Non abbiamo copyright ma meriti (due cose differenti): quando persegui la verità, ciò che dici appartiene a Dio; quando la menzogna .. alla paura.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
fefochip
Inviato: 8/5/2013 20:57  Aggiornato: 8/5/2013 20:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:
Quando Popular Mechanics ti dice che la torre è crollata liberando una "enormous energy" sta cercando di distorcere il senso reale di quel crollo. Sta cercando cioè di "colorarlo" in qualche modo, con aggettivi e superlativi che "spingono" la tua percezione delle cose in una certa direzione.


sappiamo tutti piu o meno le tecniche che usano i debunker tanto che appena sentiamo appunto "enormous energy" appizziamo subito le orecchie come un gatto.

quello che volevo dire è che tutti abbiamo un opinione e cerchiamo di veicolarla nella maniera piu efficace possibile e questa maniera sarà piu o meno sempre la stessa (se vuole essere efficace) come un film seguirà sempre determinate regole (come quelle da te spiegate) per essere seguibile e non di una noia mortale.

quindi la linea di demarcazione ,a meno di non partire con dei preconcetti(quali che essi siano o in bene o in male) , si può tracciare solo attraverso l'analisi personale e i riscontri che si devono inevitabilmente fare prima di poter dire :"quel tizio è in malafede" (o in buonafede)

Citazione:
(Tu ce l'hai ancora un monitor col tubo catodico, tipo televisore? No? Io sì, ne ho due!)


tocchi un tasto "dolente".

ho una vecchia gloria , un lacie electronblu IV 19 pollici in soffitta che nessuno si prende manco regalato .
mi rode cosi il culo di buttarlo funzionante e infatti sta ancora li

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
gnaffetto
Inviato: 8/5/2013 21:39  Aggiornato: 8/5/2013 21:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 4/1/2008
Da:
Inviati: 336
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
volevo intevenire :

Citazione:
Parte iniziale o premessa : la domanda
Parte centrale : mostri tutte le argomentazioni
Conclusione : la risposta alla domanda


questo tema su come confezionare i messaggi è stato studiato dalla scuola di yale da carl iver hovland, in particolare come l'ordine influenzi il risultato (primacy e recency) in base al destinatario del messaggio.
l'ordine come presentato da Massimo è corretto se la persona che lo guarda ha gia' familiarita' con l'argomento mentre l'ordine deve essere invertito (sempre secondo lo studio) per colpire chi ha una minore conoscenza e interesse dell'argomento.

aggiungo poi che esiste un software per chi ha intenzione di cimentarsi con la realizzazione di un filmato che aiuta nella stesura del "copione": Celtx.
esiste una versine free: https://www.celtx.com/index.html
http://www.youtube.com/watch?v=lUuvaT1buMw

krom2012
Inviato: 9/5/2013 0:26  Aggiornato: 9/5/2013 0:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Scusate l'OT

http://www.ansa.it/mare/notizie/rubriche/shippingecantieri/2013/05/08/Incidente-Genova-sbigottimento-politica-_8675527.html

E' stato un incidente fortuito o ci sarà sotto dell'altro?
Si potrebbe fare un documentario sulle tragedie successe o fatte accadere solo prendendo come riferimento le date.

Edit - correzione!

...il cielo è sempre più bianco...
matteog
Inviato: 9/5/2013 0:34  Aggiornato: 9/5/2013 0:34
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/9/2009
Da: Roma
Inviati: 966
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
@krom2012

guarda che oggi siamo al 9 maggio

"Cercare il complotto è sano, trovarlo dappertutto è follia." M. Galante
krom2012
Inviato: 9/5/2013 0:41  Aggiornato: 9/5/2013 0:41
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
si sono portati avanti! se non è 11 è 9.

...il cielo è sempre più bianco...
Ghilgamesh
Inviato: 9/5/2013 9:55  Aggiornato: 9/5/2013 9:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/10/2005
Da:
Inviati: 3001
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Articolo bello e utile!

Non sono pienamente d'accordo su una sola cosa, quando scrivi: Citazione:
Il primo errore da evitare, infatti, e quello di confondere ciò che noi avremmo voglia di raccontare con quello che gli altri possono aver voglia di ascoltare.


Credo che prima di tutto vada considerata la motivazione, se tu vuoi raccontare un pezzo della tua vita, ben consapevole del fatto che a nessuno fregherà nulla e che nessuno lo guarderà mai ... allora perchè non farlo?

Magari il tipo in questione è davvero un genio e tra 2000 anni scoprono che aveva capito il vero senso della vita.

f_z
Inviato: 9/5/2013 12:06  Aggiornato: 9/5/2013 12:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 8/5/2013 17:32:35

Questo purtroppo è diventato un vizio dappertutto, nel mondo dell'informazione istituzionale. Quando si scelgono argomenti "delicati", da una parte si risponde ad un sincero desiderio della gente di saperne di più, ma dall'altra non si può rischiare di sbilanciarsi nelle conclusioni. Per questo motivo tutti questi programmi hanno trovato la formula magica di lasciare la risposta in sospeso.

Titillare senza appagare. Come le stripper.

Non c'è niente di meglio, per il conduttore vigliacco, che poter dire: "Qualcuno sostiene che le torri gemelle siano state demolite con gli esplosivi. Sarà vero? Ma, boh, chi lo sa?"

Da una parte ha fatto audience, dall'altra si è parato il culo.


Gia', mi sa che e' un vizio anche nel mondo dell'intrattenimento. Ora non guardo piu' molta tv, ma ricordo gia' dagli anni '80 dei telefilm che finivano ogni puntata cercando di far credere allo spettatore che alla prossima ci sarebbe stata la rivelazione di chissa' quale "mistero" o roba simile.
Poi alla puntata successiva non c'era niente.

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
Redazione
Inviato: 9/5/2013 18:21  Aggiornato: 9/5/2013 18:21
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
GILGAMESH: "Credo che prima di tutto vada considerata la motivazione, se tu vuoi raccontare un pezzo della tua vita, ben consapevole del fatto che a nessuno fregherà nulla e che nessuno lo guarderà mai ... allora perchè non farlo?"

Certo che puoi farlo.

Ma se sei già consapevole che nessuno lo guarderà mai... perchè farlo? (Per te stesso?)

Decalagon
Inviato: 9/5/2013 18:32  Aggiornato: 9/5/2013 18:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/8/2009
Da:
Inviati: 6643
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Massimo, lo faresti un film sulla mia vita? Ti assicuro che è interessante! Inizia così:

"Era una notte buia e tempestosa..."

«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
ohmygod
Inviato: 9/5/2013 18:56  Aggiornato: 9/5/2013 18:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Grazie Mazzucco: un mio catalogare ha lanciato uno sguardo intersessato ai tuoi consigli maestri.Li ho ordinati assecondando l'interiorità dei consigli fra obbiettivo e obiettivo.
Il regista fa dell'occhio la sua mano, il narrante fa della mano il suo occhio.

ed anche per questo c'è un continua...
ne sono oberato.

Ghilgamesh
Inviato: 9/5/2013 19:37  Aggiornato: 9/5/2013 19:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/10/2005
Da:
Inviati: 3001
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 9/5/2013 18:21:27

Certo che puoi farlo.

Ma se sei già consapevole che nessuno lo guarderà mai... perchè farlo? (Per te stesso?)


Ovvio! ^__^

Io nel tempo libero scrivo storie e abbozzi di fumetti, lo faccio per me, non mi interessa venderle o farle leggere ... è un pò come chi fa duecentomila foto ogni volta che esce r fine settimana.
Non credo vogliano tutti (e ora che ci son gli smartphone e le digitali, ce ne sono una cifra) diventare il prossimo Helmut Newton.

Se ti piace, lo fai ... e tutte le cose che hai scritto, aiutano indubbiamente a farlo MEGLIO! ^__^

TheNecrons
Inviato: 10/5/2013 18:03  Aggiornato: 10/5/2013 18:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/10/2012
Da:
Inviati: 409
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Redazione:
(In realtà, un motivo per cui ho scelto l'esempio dei viaggi lunari, e non qualcos'altro, c'è. Ma quello me lo tengo per me, perché sono "geneticamente bastardo" ).


Qualche giorno fa........su UFOCAST........Mazzucco ha....

Vero Massimo? xD

andrus
Inviato: 12/3/2014 16:31  Aggiornato: 12/3/2014 16:31
So tutto
Iscritto: 12/3/2014
Da: Napoli
Inviati: 1
 Re: Come si fa a "fare un documentario?"
Ciao Massimo,

complimenti per i tuoi lavori e le tue iniziative. Sto cercando di pianificare il mio primo documentario e leggere questa guida è stato davvero un aiuto prezioso!

Vorrei chiedere, se possibile, delucidazioni su quello che si dovrebbe fare una volta finito il documentario... se lo volessi pubblicare in qualche modo per cercare di recuperare un po' di dobloni, mi potresti dare qualche consiglio su come procedere, che cosa è buono fare e cosa si dovrebbe invece evitare?

Ovviamente la domanda è rivolta anche a tutti gli altri che hanno esperienza nel campo.

O forse dovrei aprire un thread a parte per questo?

Grazie!


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