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news internazionali : Intervista al tenore Joe Fallisi sulla questione libica
Inviato da Redazione il 22/7/2011 22:42:13 (8540 letture)



Intervista di Federico Dal Cortivo a Joe Fallisi, tenore e attivista per i diritti umani, sulla questione libica.

D: Sig. Fallisi nei giorni scorsi è arrivata la notizie che la cosiddetta Corte Penale Internazionale dell’Aja ha deciso di incriminare e spiccare mandato di arresto contro Muammar Gheddafi, lei che ne pensa? Di che cosa dovrebbe essere imputato il Rais? Un Tribunale come quello dell’Aja, a cui ad esempio gli Stati Uniti non riconoscono alcun  potere verso se stessi,  che reale autorevolezza può avere?

* Moreno Ocampo e i funzionari lavapiatti come lui (per non parlare dei loro capi e mandanti), se esistesse l’inferno, si sarebbero già assicurati un posto nel girone più buio. Tutta questa gente spudorata sa benissimo chi abbia commesso e continui a perpetrare, nell’ambito della “guerra” in Libia, crimini contro l’umanità – e del genere peggiore. Sono i cari “ribelli” tagliagola-seno della Cirenaica a libro paga delle potenze predatrici (oltre a queste ultime, beninteso). Il “Tribunale dell’Aja” è uno strumento dell’armamentario politically correct in mano all’Anglogiudamerica. Un altro è l’ONU stessa. E lo si è visto con le risoluzioni a favore della no-fly zone, ovvero del bombardamento-impestamento-distruzione d’un Paese libero e sovrano che non aveva mai dichiarato guerra a nessuno.

D: L’attacco alla Libia, perché di un vero e proprio attacco militare si tratta, è stato come al solito fatto passare per “intervento umanitario”, tipica espressione con la quale la Nato in questi anni dichiara guerra senza dichiararla ufficialmente, lei cosa pensa sia stata la causa scatenante? Quali sono i reali interessi in gioco che hanno spinto la Francia sempre più interventista e la Gran Bretagna, a premere per l’intervento militare diretto?

* Era da molti anni (una decina, secondo il generale Wesley Clark, che l'America stava preparando l’aggressione alla Libia, il Paese più ricco e progredito (ed equo) dell’Africa e d’importanza strategica decisiva. ...


... Le sollevazioni in Tunisia e in Egitto, in parte spontanee, in parte fomentate e manovrate da quelli che io chiamo i Signori del Caos hanno costituito il via libera al tentativo di putch (inane) e all’”intervento umanitario” immediatamente successivo. Gli Stati coinvolti in veste di attori principali dell'assalto alla Giamahiria (USA, Francia, Gran Bretagna) sono tutti in grave crisi economica e sperano, con questa avventura neocolonialista, di impossessarsi delle risorse libiche (non solo il petrolio, ma anche l’acqua e l’oro dei forzieri della Banca centrale di Tripoli) e di poter costruire un’immensa base a servizio dei loro interessi geopolitici, come già è stato fatto in Kosovo. E, come lì, utilizzando appositi collaboratori “islamici” delinquenziali. Gheddafi, dopo l’attacco armato di Reagan alla Libia, si era sì riavvicinato all’Occidente, facendo molte (troppe) concessioni - e indirettamente favorendo il formarsi, all’interno del regime, di una casta di corrotti e venduti “privatizzatori”, tutti poi, non a caso, passati al nemico -, ma nell’essenza era rimasto il combattente rivoluzionario (e antisionista) di sempre. I padroni di Washington, Londra, Parigi, Tel Aviv lo sapevano. Avevano malissimo digerito la realizzazione, dovuta in larga parte alla Giamahiria, del satellite africano, così come, ancor più, il programma libico di creare una moneta comune (il dinaro d’oro) che avrebbe sostituito le valute straniere negli scambi commerciali del continente.

D: E’ oramai assodato che anche in Libia siano state usate bombe contenenti Uranio Impoverito, quelle che servono per perforare le corazze dei carri e le postazioni protette, ma anche  utilizzate sui centri abitati. Il ministro della Difesa britannico Liam Fox del resto non ha mai escluso tale eventualità, lo stesso vale anche per gli Stati Uniti. Lei ha notizie al riguardo provenienti dal fronte Nord  Africano?

* Quel che si sa per certo è che tali armi sono state usate fin dall’inizio e continuano ad essere impiegate (cfr. http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=24212http://www.voltairenet.org/NATO-War-Crimes-Depleted-Uraniumhttp://sjlendman.blogspot.com/2011/07/nato-using-nuclear-weapons-in-libya.htmlhttp://libyanfreepress.wordpress.com/2011/07/07/uranio-sulla-libia-intervista-al-prof-zucchetti/). Del resto ormai così succede in ogni campo di battaglia dei predoni del Nord e dell’Occidente del mondo. Per avere un’idea degli effetti che tale pratica produrrà anche in Libia, basta riferirsi all’Iraq e in particolare a Fallujah, ma anche “solo” alla ex-Iugoslavia, all’Afghanistan, a Gaza: dappertutto le malformazioni dei neonati sono in aumento. E’ un attacco alle fonti stesse della vita e a Madre Terra quale nessun tiranno nella storia aveva mai neppure immaginato di compiere. Si pensi che la vita media dell’uranio impoverito è di 4.468 milioni 109 anni, poco meno dell’età stessa del nostro pianeta (4 miliardi 550 milioni di anni), le cui prime forme multicellulari di vita hanno fatto la loro comparsa 2,1 miliardi di anni or sono. Il Sole terminerà la sua esistenza fra 5 miliardi di anni.

D: Si parla insistentemente in Occidente  e la stampa embedded lo riporta con enfasi, di presunte atrocità commesse dalle truppe fedeli a Gheddafi, addirittura il Segretario di Stato Usa Hillary Clinton parla di stupri contro gli insorti. Lei è al corrente di questo?  E se crimini di guerra vi sono stati chi ne è il responsabile?

* Le motivazioni della guerra (come al solito unilaterale e nell’eroica proporzione di 1000 contro uno) sono state l’apoteosi del falso. Gli stupri al viagra valgono quanto i 10.000 morti dei primi giorni. Hanno cominciato (Al-Jewzeera e al suo seguito tutti gli altri “network” e “agenzie” del genere ANSA) con menzogne stratosferiche. Proseguono imperterriti nel loro sporco lavoro. Sono “giornalisti” da radiazione immediata, gente con deontologia professionale sotto zero, embedded, appunto. Il fatto è che ormai ci troviamo nella società degli spettri, “superamento” di quella dello spettacolo (cfr. http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/59412http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/73020http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/73021http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/73022http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/73024http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/73621). Nel senso che non si tratta più di ammannire ai teleutenti passivi una qualche rappresentazione, un’ermeneutica della realtà, ma di abolire quest’ultima sostituendola con una fanta-realtà, virtuale, creata ad  hoc e trasmessa-imposta mediaticamente (piccolo esempio: “le ‘immagini di Misurata’ passate sulla CNN... (...) si sono rivelate essere immagini dei bombardamenti... di Fallujah, in Iraq. Lo si può facilmente capire osservando le targhe delle automobili incendiate”. E siamo pure nella società dell’Ersatz (dal cibo artificiale ai droni), il cui compimento consiste proprio nella sostituzione della realtà con l’irreale, col teatro dei fantasmi. Infine viviamo ormai immersi anche nel tipo di società, prefigurata da Orwell e da Huxley, insieme del Grande Fratello e della Propaganda totale. L’”audience” drogata deve condividere il bipensiero (per cui 2 + 2 fa 5, a volte 3 e persino, non è escluso, 4) e la neolingua (sicché pace significa guerra, guerra pace), accettando, col sorriso catatonico sulle labbra, la propria schiavitù. Quanto ai crimini di guerra, come ho detto, sono realissimi. E chi ne sia responsabile è sotto le pupille (vuote) di tutti.

D: E’ in possesso di dati sulle perdite civili fino ad oggi in Libia?

* Le ultime cifre parlano di 1.100 civili uccisi dai bombardamenti dell’Organizzazione Terroristi Nordatlantici e di 4.500 feriti. Ma bisogna aggiungere le tante vittime delle atrocità dei razzisti criminali monarcoteocratici di Bengasi, al soldo del Qatar, degli Emirati Arabi Uniti, dei Fratelli Musulmani e della coalizione. Almeno un migliaio di neri, per esempio, linciati, orrendamente torturati, bruciati. E le tante donne stuprate e massacrate. Forse nessun uomo farà mai pagare a questa feccia che usurpa il nome dell’Islam i suoi delitti. Ma un tribunale più alto ha già emesso la sentenza.

D: Come giudica l’atteggiamento del governo italiano, che con in testa il Capo dello Stato Napolitano ha giustificato l’attacco ad uno Stato sovrano, legato a noi da un trattato di amicizia?

* Posso solo dire, come ho fatto in aprile a Tripoli durante il colloquio con un signore libico, che mi vergogno di essere italiano e che non mi sento minimamente rappresentato dal “Presidente” guerrafondaio di cui sopra, vecchio arnese dello stalinismo dalla lacrima (radioattiva) facile.

D: Quali pensa che saranno le ripercussioni per gli interessi italiani in Nord Africa?

* Il nostro Paese traditore e opportunista, alla fine, comunque si concluda questa vicenda, avrà perso su tutti i fronti – e si sarà scavato la fossa con le proprie mani. Riconfermando la peggiore nomea, ben meritata, che ha all’estero.

FONTE: ATTILIO FOLLIERO


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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
peonia
Inviato: 22/7/2011 23:39  Aggiornato: 22/7/2011 23:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Intervista al tenore Joe Fallisi sulla questione libica
Veramente indegni tutti, pagheranno caro....ma coinvolgeranno tutti....

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
Calvero
Inviato: 23/7/2011 0:50  Aggiornato: 23/7/2011 0:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Intervista al tenore Joe Fallisi sulla questione libica
Il Layout è in palla

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
NeWorld
Inviato: 23/7/2011 8:25  Aggiornato: 23/7/2011 8:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2011
Da: Around the World
Inviati: 629
 Re: Intervista al tenore Joe Fallisi sulla questione libica
Le dichiarazioni del Generale Wesley Clark,non lasciano dubbi:

Libia (insieme ad altri paesi) obiettivo predefinito dei Criminali di Guerra!

peonia: ...pagheranno caro...

Si ma i tribunali umani ormai corrotti non porteranno a nessuna Giustizia.
Alla resa dei conti dovranno vedersela con il Tribunale Supremo di Dio,e non avranno scampo!

"perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti"
baalbek
Inviato: 23/7/2011 17:30  Aggiornato: 23/7/2011 17:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/6/2006
Da:
Inviati: 103
 Re: Intervista al tenore Joe Fallisi sulla questione libica
Beh, incomincio a capire perchè gli italiano mi fanno sempre più schifo, e pensare che in italia ci sono nato e da genitori italianissimi ma nonostante questo......gli italiani mi fanno sempre piu schifo.....

ho paura di non farcela..
azul
Inviato: 23/7/2011 23:48  Aggiornato: 23/7/2011 23:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/1/2010
Da:
Inviati: 39
 Re: Intervista al tenore Joe Fallisi sulla questione libica
Non solo Libia. Proprio oggi il vice primo ministro siriano Fayssal Mekdad in visita ufficiale in Brasile ha dichiarato in una intervista alla Band News TV:
"Ci sono molti gruppi estremisti armati in Siria che hanno ucciso molti agenti di pubblica sicurezza. Questi gruppi sono sostenuti e appoggiati sia regionalmente che a livello internazionale, ma i media della regione e quelli internazionali hanno cercato di distorcere la verità allegando l'esatto contrario e cioè che sarebbero le forze di pubblica sicurezza a reprimere ed uccidere la popolazione. La Siria non è in ritardo sulle riforme democratiche già programmate, ma ha dovuto affrontare molte sfide dal 2000 ad oggi. Il primo ostacolo che ha impedito lo sviluppo democratico programmato è stata l'invasione americana in Iraq del 2003 e in seguito il tragico attentato al presidente libanese Rafic Hariri. Queste tensioni regionali hanno impedito l'esecuzione delle riforme interne, perché il presidente americano dell'epoca, George Bush, aveva intenzione di invadere anche il nostro paese, dopo l'Iraq...Oggi gli americani fanno pressioni da almeno 3 mesi sul consiglio di sicurezza dell'ONU per una condanna alla Siria, questo tentativo è fracassato grazie all'opposizione di Russia, Cina, Brasile, Sud Africa ed India, paesi che rispettano la sovranità e l'indipendenza delle altre nazioni..."

NeWorld
Inviato: 24/7/2011 19:09  Aggiornato: 24/7/2011 19:09
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2011
Da: Around the World
Inviati: 629
 Re: Intervista al tenore Joe Fallisi sulla questione libica
@ azul:

Interessante,non ho trovato niente sul web,puoi postare il link della dichiarazione?

"perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti"
azul
Inviato: 24/7/2011 21:26  Aggiornato: 24/7/2011 21:26
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/1/2010
Da:
Inviati: 39
 Re: Intervista al tenore Joe Fallisi sulla questione libica
Ho tradotto solo uno stralcio. L'intervista completa (?) in video con sottotitoli in portoghese la trovi qui:
http://bandnewstv.band.com.br/conteudo.asp?ID=509523

illupodeicieli
Inviato: 25/7/2011 18:11  Aggiornato: 25/7/2011 18:11
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/1/2005
Da:
Inviati: 323
 Re: Intervista al tenore Joe Fallisi sulla questione libica
purtroppo come italiani non possiamo fare niente in quanto chi governa e chi è all'opposizione continua ,fin dagli anni 80, a inviare soldati e armi dove gli alleati (?) lo richiedono. Di certo domani voteranno per rifinanziare le missioni. Quanto ai tribunali internazionali vale lo stesso discorso che per"gli italiani": quello de L'Aja conta solo per giudicare alcune persone che sono i nemici degli amici, se ne venisse creato uno nuovo non conterebbe niente.Sono di certo composti da giurie prezzolate o che hanno o avrebbero timore reverenziale nel giudicare un Bush o un D'Alema o un Putin.


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