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news internazionali : Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall'Islanda?
Inviato da Redazione il 5/7/2011 1:45:13 (13774 letture)

di Marco Pala

Qualcuno crede ancora che non vi sia censura al giorno d'oggi?

Allora perchè, se da un lato siamo stati informati su tutto quello che sta succedendo in Egitto, dall'altro i mass-media non hanno sprecato una sola parola su ciò che sta accadendo in Islanda?

Il popolo islandese è riuscito a far dimettere un governo al completo; sono state nazionalizzate le principali banche commerciali; i cittadini hanno deciso all'unanimità di dichiarare l'insolvenza del debito che le stesse banche avevano sottoscritto con la Gran Bretagna e con l'Olanda, forti dell'inadeguatezza della loro politica finanziaria; infine, è stata creata un'assemblea popolare per riscrivere l'intera Costituzione. Il tutto in maniera pacifica. Una vera e propria Rivoluzione contro il potere che aveva condotto l'Islanda verso il recente collasso economico.

Sicuramente vi starete chiedendo perchè questi eventi non siano stati resi pubblici durante gli ultimi due anni. La risposta ci conduce verso un'altra domanda, ...


... ancora più mortificante: cosa accadrebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dai "concittadini" islandesi?

Ecco brevemente la cronologia dei fatti:

2008 - A Settembre viene nazionalizzata la più importante banca dell'Islanda, la Glitnir Bank. La moneta crolla e la Borsa sospende tutte le attività: il paese viene dichiarato in bancarotta.

2009 - A Gennaio le proteste dei cittadini di fronte al Parlamento provocano le dimissioni del Primo Ministro Geir Haarde e di tutto il Governo - la Alleanza Social-Democratica (Samfylkingin) - costringendo il Paese alle elezioni anticipate. La situazione economica resta precaria. Il Parlamento propone una legge che prevede il risanamento del debito nei confronti di Gran Bretagna e Olanda, attraverso il pagamento di 3,5 MILIARDI di Euro che avrebbe gravato su ogni famiglia islandese, mensilmente, per la durata di 15 anni e con un tasso di interesse del 5,5%.

2010 - I cittadini ritornano a occupare le piazze e chiedono a gran voce di sottoporre a Referendum il provvedimento sopracitato.

2011 - A Febbraio il Presidente Olafur Grimsson pone il veto alla ratifica della legge e annuncia il Referendum consultivo popolare. Le votazioni si tengono a Marzo ed i NO al pagamento del debito stravincono con il 93% dei voti. Nel frattempo, il Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente le responsabilità civili e penali della crisi. Vengono emessi i primi mandati di arresto per diversi banchieri e membri dell'esecutivo. L'Interpol si incarica di ricercare e catturare i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano l'Islanda. In questo contesto di crisi, viene eletta un'Assemblea per redigere una Nuova Costituzione che possa incorporare le lezioni apprese durante la crisi e che sostituisca l'attuale Costituzione (basata sul modello di quella Danese). Per lo scopo, ci si rivolge direttamente al Popolo Sovrano: vengono eletti legalmente 25 cittadini, liberi da affiliazione politica, tra i 522 che si sono presentati alle votazioni. Gli unici due vincoli per la candidatura, a parte quello di essere liberi dalla tessera di qualsiasi partito, erano quelli di essere maggiorenni e di disporre delle firme di almeno 30 sostenitori. La nuova Assemblea Costituzionale inizia il suo lavoro in Febbraio e presenta un progetto chiamato Magna Carta nel quale confluiscono la maggiorparte delle "linee guida" prodotte in modo consensuale nel corso delle diverse assemblee popolari che hanno avuto luogo in tutto il Paese. La Magna Carta dovrà essere sottoposta all'approvazione del Parlamento immediatamente dopo le prossime elezioni legislative che si terranno.

Questa è stata, in sintesi, la breve storia della Ri-evoluzione democratica islandese.

-----------------
Abbiamo forse sentito parlare di tutto ciò nei mezzi di comunicazione europei?

Abbiamo ricevuto un qualsiasi commento su questi avvenimenti nei noiosissimi salotti politici televisivi o nelle tribune elettorali radiofoniche?

Abbiamo visto nella nostra beneamata Televisione anche un solo fotogramma che raccontasse qualcuno di questi momenti?

SINCERAMENTE NO.

I cittadini islandesi sono riusciti a dare una lezione di Democrazia Diretta e di Sovranità Popolare e Monetaria a tutta l'Europa, opponendosi pacificamente al Sistema ed esaltando il potere della cittadinanza di fronte agli occhi indifferenti del mondo.

Siamo davvero sicuri che non ci sia "censura" o manipolazione nei mass-media?

Il minimo che possiamo fare è prendere coscienza di questa romantica storia di piazza e farla diventare leggenda, divulgandola tra i nostri contatti. Per farlo possiamo usare i mezzi che più ci aggradano: i "nostalgici" potranno usare il telefono, gli "appassionati" potranno parlarne davanti a una birra al Bar dello Sport o subito dopo un caffè al Corso. I più "tecnologicamente avanzati" potranno fare un copia/incolla e spammare questo racconto via e-mail oppure, con un semplice click sui pulsanti di condivisione dei Social Network in fondo all'articolo, lanciare una salvifica catena di Sant'Antonio suFacebook, Twitter, Digg o GoogleBuzz. I "guru del web" si sentiranno il dovere di riportare, a modo loro, questa fantastica lezione di civiltà, montando un video su YouTube, postando un articolo ad effetto sui loro blog personali o iniziando un nuovo thread nei loro forum preferiti.

L'importante è che, finalmente, abbiamo la possibilità di bypassare la manipolazione mediatica dell'informazione ed abbattere così il castello di carte di questa politica bipartitica, sempre più servile agli interessi economici delle banche d'affari e delle corporazioni multinazionali e sempre più lontana dal nostro Bene Comune.

In fede,

il cittadino sovrano Marco Pala

Fonte Nexusedizioni

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Redazione
Inviato: 5/7/2011 1:46  Aggiornato: 5/7/2011 2:27
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Purtroppo non ho avuto il tempo di approfondire questa notizia, ma mi sembrava abbastanza interessante da proporla comunque, chiedendo poi ai nostri utenti di fare le opportune verifiche.

Grazie.

DinDonDan
Inviato: 5/7/2011 5:10  Aggiornato: 5/7/2011 5:10
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/3/2010
Da:
Inviati: 80
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Ecuador dichiara illegale il suo debito estero (UN po OT ma neanche troppo)

http://andreapetrocchi.blogspot.com/2011/07/e-due-dopo-lislanda-dice-no-anche.html

Trailer del documentario sugli avvenimenti in Islanda pubblicato da ILfattoquotidiano:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/02/lalternativa-allausterity-greca-lislanda/136104/

Lungo articolo sulla situazione:

http://nudoecrudo.blog.kataweb.it/archives/1975

Preso controllo prima banca islandese:

http://www.mrfinanza.com/2008/10/09/crisi-mercati-islanda-prende-il-controllo-della-prima-banca/

vuotorosso
Inviato: 5/7/2011 5:54  Aggiornato: 5/7/2011 13:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/5/2011
Da:
Inviati: 2464
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Che le notizie siano filtrate in base a interessi e gusti di pochi non mi sembra una novità, penso che qui su LC gli utenti in generale abbiano smesso da mo di prendere le notizie da li; la tv si accende - o questo è quello che faccio io, ma immagino sia comune a tanti - per verificarne lo stato di putrefazione in cui versa: ed è un processo a senso unico: vedi "notizie" di questi giorni sulla Val di Susa.
Se qualcuno poi l'ha messo a pagina 38 di qualche giornale, magari di finanza, e non sulla prima pagina di Repubblica, beh direi che sono due condizioni abbastanza differenti e che il livello di informazione che si VUOLE dare è abbastanza diverso. Immagino che l'autore e che era a conoscenza di questi fatti l'abbia saputo tramite internet e i siti di contro informazione come megachip, di sicuro non in edicola.

Riguardo alla posizione meramente islandese: io ho cercato nell'ultimo periodo di seguire la vicenda, in particolare una delle cose che mi hanno interessato maggiormanete è il fatto che oltre la "ribellione" alle banche gli islandesi si stiano scrivendo una nuova costituzione sfruttando le caratteristiche social del web.


Citazione:
cosa accadrebbe se il resto dei cittadini europei prendessero esempio dai "concittadini" islandesi?

Sarebbe una gran cosa! ma credo che non sarebbe facile come in Islanda e il motivo è il seguente
Popolazione italiana 60.221.211
Popolazione francese 62.616.488
Popolazione tedesca 81.879.976
Popolazione islandese 319.062

Ecco, torniamo all'esempio Val di Susa
Se in Islanda non volessero la Tav e la popolazione di una delle 2 maggiori città fosse compatta nell' opporsi al progetto, quante sono le forze dell'ordine che potrebbero andare a "presidiare" contro la popolazione?
2 centri abitati in tutta la nazione.
Un popolo numeroso come un paio di quartieri qualunque di una delle nostre città.

Sinceramente, è come paragonare la capacità di gestire un condominio, neanche tanto grande, rispetto a gestire una città intera.

E il debito verso le banche fatto da 300mila persone pure non può essere considerato come quello di popolazioni che sono 20mila volte tanto.
In più la posizione: sul mercato, incluso quello del turismo, per quanto appetibile, non so quanto puoi spremere dall'islanda, anche se sei uno abituato a farlo con Grecia e Portogallo.

In sintesi: riuscire a fare quello che sta accadendo in Islanda sarebbe non solo meraviglioso, ma anche sensato e necessario visto dove siamo arrivati. Ma pensare che l'Islanda sia una nazione come le altre è erroneo, è completamente diversa sotto troppo profili, e quello numerico per esempio è lampante.

Perfettamente d'accordo sul fatto che le notizie vadano riportate da noi, mi chiedo se il mezzo sia quello giusto: per quanto youtube, facebook, il parlare al bar etc etc siano mezzi di diffusione, non solo raggiungono un unità limitatissima di persone, ma hanno un gran difetto: anche se ti leggono / ascoltano, dopo 15 minuti .. PUFFF ... non c'è più niente; o almeno questa è la mia esperienza. Credo che molti qui ne abbiano fatto, ad esempio coi fatti dell 11 sett, e spero per loro che gli sia andata meglio che a me, ma mi sa di no (a parte Massimo con LC)
Purtroppo ci manca la penetrazione della tv, dovremmo trovare un media che dia questa potenzialità, magari adattando internet, perchè ad oggi non mi sembra che faccia la differenza su molti argomenti; per esempio con i referendum ha funzionato, ma doveva passare un concetto di tipo SI NO , e nello specifico solo SI, cosa molto diversa dal concetto di "informazione".

Ciao
VR

Nomit
Inviato: 5/7/2011 7:43  Aggiornato: 5/7/2011 7:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/1/2011
Da:
Inviati: 1549
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
"Qualcuno crede ancora che non vi sia censura al giorno d'oggi?

Allora perchè, se da un lato siamo stati informati su tutto quello che sta succedendo in Egitto, dall'altro i mass-media non hanno sprecato una sola parola su ciò che sta accadendo in Islanda?"


Non so se sia stata la censura, a me sembra semplicemente che divulgare notizie non sia il loro lavoro.

Non gli interessa, non lo capiscono, non ne hanno voglia, sono impegnati a fare altro.

benitoche
Inviato: 5/7/2011 8:05  Aggiornato: 5/7/2011 8:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/9/2006
Da:
Inviati: 1941
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
@Vuotorosso

Qualche anno fà ho cercato di iniziare una coltivazione a livello industriale della canapa,quel che mi fù chiesto prima di dare lo start al tutto era un "campo sperimentale",in poche parole un piccolo appezzamento di terreno dove si potessero valutare le qualità della pianta nella mia zona

L'Islanda altro non è che un campo sperimentale,le problematiche sono le stesse di un sistema più vasto a pieno regime
Trovate le soluzioni queste sono tranquillamente applicabili ad una situazione più ampia
Abbiamo tutto,il solco è tracciato,è fattibile senza alcun ombra di dubbio
Ne abbiamo la comprova sperimentale appunto,ma cosa vuoi di più?

L'unica cosa che manca è la volontà,sono convinto che i nostri governanti con le loro subdole angherie altro non stiano facendo che accellerare questo processo,nell'arco di un paio di anni sarà talmente tanta la disperazione che si preferirà morire lottando che di stenti
E' scritto,il futuro lo prevede ed internet sarà la rampa di lancio e la malta del movimento

Islanda Docet
Cochabamba Docet

Qualcuno arriva a sperare che propio lì dove è nato questo sistema possa sorgere la ribellione
l'Inghilterra
ciao

la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
utrevolver
Inviato: 5/7/2011 8:18  Aggiornato: 5/7/2011 8:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da: Sandalia
Inviati: 411
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Sì, grazie. Ma gli islandesi, anche se Nazione, demograficamente sono un paesotto, una cittadina. Ovvio che riescano a fare una cosa del genere! Ma in un paese con milioni di abitanti (solo la grecia ne ha 11, di milioni), la via Islandese è impossibile.

medicialbe
Inviato: 5/7/2011 8:34  Aggiornato: 5/7/2011 8:34
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/2/2008
Da:
Inviati: 96
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
A cosa servono i giornali????? Provo a spiegarmi:

Ieri in spiaggia sfogliavo un giornale (caso più unico che raro!) e ad un certo punto salto in piedi: una pubblicità di una pillola (Dimagenina) che aiuta a dimagrire: una volta ingerita, si gonfia nello stomaco e causa il senso di sazietà (dicono). L’attenzione non era generata dalla scoperta del rimedio che avrebbe posto fine alle battute di Chiara sulle mie “maniglie” quando sto per prendere la seconda fetta di dolce, ma dal bellissimo paragone fra il meccanismo di questa pillola e il meccanismo dell’informazione, come ho già scritto nel capitolo sull’informazione ufficiale.

Se ci pensate bene, in effetti, una informazione vera, libera, seria, si occuperebbe di un sacco di aspetti che hanno un effetto concreto sulla nostra vita: le guerre senza ragione, gli attentati falsi, la produzione di denaro da parte di enti autonomi che tengono in pugno i governi, le scie chimiche nei nostri cieli, le finte epidemie e le vere vaccinazioni (inutili e dannose) che ci propinano, le energie alternative, e così via. Insomma, tutte le cose che noi frequentatori abituali del mondo online conosciamo bene.

E invece? Invece pagine e pagine a parlare delle mignotte di questo o quel politico; pagine e pagine di servizi scandalistici o sul matrimonio dell’ultimo rampollo reale; pagine e pagine a darci consigli inutili su cosa mangiare d’estate (“col caldo, bere di più“: ma va’? Ma che notizia interessante!). Vere e proprie armi di distrAzione di massa.

E tutto questo per riempire, come la pillola dimgarante, la nostra testa di un sacco di stupidaggini, e non farci pensare alle cose che potrebbero veramente cambiare la nostra vita in meglio e aiutarci a realizzare il paradiso qui in terra, co-artefici della creazione come era nel progetto divino.

benitoche
Inviato: 5/7/2011 8:48  Aggiornato: 5/7/2011 8:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/9/2006
Da:
Inviati: 1941
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
utrevolver:
Sì, grazie. Ma gli islandesi, anche se Nazione, demograficamente sono un paesotto, una cittadina. Ovvio che riescano a fare una cosa del genere! Ma in un paese con milioni di abitanti (solo la grecia ne ha 11, di milioni), la via Islandese è impossibile.



Dici?
Questioni di punti di vista

"La rivoluzione partirà da Londra?”

la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
vuotorosso
Inviato: 5/7/2011 9:13  Aggiornato: 5/7/2011 9:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/5/2011
Da:
Inviati: 2464
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
@benitoche
ciao,
guarda l'ho detto a florizel nel 3d no-tav e lo ripeto anche di qua: io spero, mi impegno e prego di vivere un momento storico, quello che poi è il finale del film zeitgeist:moving forward (fra l altro devo andare a vedere sul loro sito se/cosa dicono a porposito di islanda); guardalo, se non hai visto il film, almeno il pezzetto finale, cosi capisci cosa intendo e quale sia l amia posizione su certi temi.
Più tardi ti metto link al filmato e al punto esatto, ora sono un po' di fretta.

Cmq, detto questo, sono convinto che la realtà islandese sia difficilissima da replicare su ampia scala: 1 o mille piante di canapa si comportano bene o male tutte allo stesso modo. 1 0 1000 teste, no. Ciò non vuol dire che non si debba tentare con tutte le nostre forze.

edo
Inviato: 5/7/2011 9:24  Aggiornato: 5/7/2011 9:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Ricordiamoci anche che nel 2008 l'Irlanda disse "NO" al
trattato di lisbona, fotocopia della famosa "costituzione europea"
(bocciata dai referendum in Francia e Olanda).
Ebbene, Gli Irlandesi sono stati chiamati alle urne nel 2009 per esprimersi nuovamente su questo quesito, hanno vinto i "SI" e a quel punto non sono stati più invitati a esprimersi sullo stesso quesito negli anni successivi.

Ma siamo così sicuri che l'europa sia fondata su principi democratici o
piuttosto non sia solo un superstato fascista?

Jacques Attali svela le intenzioni "antidemocratiche" dietro il costrutto UE

1 luglio 2011 (MoviSol) - Che l'Unione Europea sia stata costruita con una strategia deliberata di manipolazioni, ricatti, faits accomplis e menzogne vere e proprie non era una novità. Tuttavia, un'altra conferma sconvolgente della natura totalitaria di questo schema è stata data da Jacques Attali, uno dei principali consiglieri del Presidente francese Francois Mitterrand, il 24 gennaio scorso, ad un incontro organizzato dalla leader del Partito Socialista Francese Ségolène Royale.

Nel suo discorso, Attali ha esordito affermando che la crisi attuale dell'Euro non solo era prevedibile, ma era stata prevista e perfino pianificata, per arrivare ad una "forte federazione europea sul bilancio". Ha ammesso: "Tutti coloro che, come me, hanno avuto il privilegio di tenere la penna per scrivere la prima versione del trattato di Maastricht, hanno fatto in modo che un'uscita non fosse possibile. Siamo stati ben attenti a evitare di scrivere un articolo che consentisse ad uno stato membro di andarsene. Questo non è molto democratico, ma è una garanzia per rendere le cose più difficili, in modo che fossimo costretti ad andare avanti".

Fu Jacques Attali, nelle sue memorie ed altri scritti, a confermare il ruolo abietto svolto da François Mitterrand nel costringere la Germania ad accettare la valuta unica come precondizione affinché venisse accettata la riunificazione nel 1989.

benitoche
Inviato: 5/7/2011 10:24  Aggiornato: 5/7/2011 10:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/9/2006
Da:
Inviati: 1941
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
@vuotorosso,visto il tuo commento,visto il finale di zeitgeist sono davvero imbestialito,non con te ma con loro
Dal futuro mi è arrivata una lettera che potrebbe sembrare ot ma stai pur certo non lo è


Il terribile paradosso del declino materiale di un mondo materialista

A quell’epoca il Patriziato Imperiale degli Eletti controllava che il mondo dell’informazione non aprisse lo sguardo spirituale sul mondo. Una di queste verità taciute riguardava uno stato di decadenza giunto fino al piano fisico sensibile. Le potenze del caos stavano tentando di sostituirsi alle potenze della materia. Che lo stesso mondo materiale fosse corrotto dal disordine, lo si vedeva fino dalle piú piccole cose.
Agli inizi del Terzo Millennio, la quantità di manufatti industriali era immensa. Le aziende produttrici di tutto il mondo badavano però piú alla quantità che alla qualità del prodotto.
Si era quindi creato un problema di consumo esagerato di materie prime. Tutto il metallo e gli oli minerali estratti nell’Epoca Imperiale d’Occidente inquinarono il pianeta per secoli. La chimica e la meccanica devastarono gli elementi: terra, aria ed acqua vennero avvelenati. Tutto ciò a noi posteri appare privo di senso, ma purtroppo allora aveva un senso preciso.
I manufatti dovevano durare ben poco: paradossalmente gli oggetti detti “di consumo” erano appositamente progettati per essere provvisori, assoggettati alla fatuità delle mode(1). Il lavoro di conseguenza era alienante e meccanico. Allora, si imponeva il pensiero errato che il benessere economico fosse legato all’incremento dei consumi, ovvero all’incremento costante della produzione. Una vera assurdità. La vita era faticosa per tutti, dirigenti e salariati. Si doveva produrre e consumare ogni bene ad una velocità sempre crescente.

Tentativi di instaurare il dominio mondiale della Tripartizione inversa

Questo declino della qualità industriale, aiutava commercialmente le primitive ed emergenti industrie del Rossocelesteimpero, che avevano dalla loro il costo bassissimo di una manodopera non qualificata e l’entusiasmo di chi ha scoperto da poco la modernità.
Ma il Rossocelesteimpero pagava quotidianamente un prezzo altissimo per poter tenere la propria moneta quotata in Borsa al basso valore del Dollarus. I Cinesi acquistavano sui mercati borsistici montagne di Dollaris colmando cosí il Disavanzus Federalis dello Stato Guida. Le legioni imperiali, i bombardieri e le portaerei erano quindi pagate anche dallo sforzo di industrializzazione forzata delle popolazioni del Rossocelesteimpero. Con questo stratagemma, lo Stato Guida:
a) teneva assoggettata a sé l’economia europea;
b) produceva nelle vecchie Province avversione nei confronti degli asiatici;
c) finanziava la propria politica di potenza.
Era questo un piano perverso, una macchinazione diabolica. Le tribú Sinistre chiedevano a gran voce alle Nationes Unites l’instaurazione di Regole giuridiche mondiali. Questa esigenza, in apparenza rispettabile, rispondeva esattamente a ciò che le deità infere desideravano: il dominio totale del mondo al di sopra delle nazioni. Ancora una volta le tribú Sinistre si dimostravano alleate e non antagoniste della Corte Imperialis (Vedi Annali – L’Archetipo, novembre 2003).

La dottrina dei tre cadaveri

Le potenti logge imperiali e l’aristocrazia del Patriziato degli Eletti, nel tentativo di dominare il mondo, si avvalevano della dottrina dei tre cadaveri:

Il cadavere Finanziario: ovvero il cadavere economico dei capitali che non morivano mai e che venivano tenuti in vita da subdoli artifici legalitaristici. Il gioco di scatole cinesi delle società offshore permetteva stratagemmi giuridici in cui la ricchezza veniva spostata da un luogo all’altro del pianeta. Ad ogni passaggio però questa ricchezza si disperdeva e si allontanava dal lavoro umano che l’aveva prodotta. Il Dottor Steiner aveva già comunicato, all’inizio del ’900, che il capitale è un bene spirituale al servizio dell’uomo. Il capitale finanziario mantenuto artificialmente in vita era l’esatto contrario. Con una perversa alchimia negromantica, l’apolide avvocatura commercialistica internazionale dava origine al caos economico voluto dall’Impero.

Il cadavere Giuridico: a quel tempo venivano artatamente mantenute in vita istituzioni politiche, normative e ideologie astratte e decomposte. Le burocrazie statalistiche erano sempre piú imbrigliate da milioni di norme-fantasma. Veniva impedito agli europei di crescere giuridicamente secondo un’armonizzazione vivente degli spiriti di popolo con il vivido calore nella vita di sentimento che queste entità possono produrre. Non si attuava la Tripartizione, ovvero non si applicavano alla società i princípi scientifico-creativi di civile convivenza cristiana.

Il cadavere Spirituale: di certo, con l’inizio del Millennio, l’antico laicismo razionalista era stato definitivamente debellato. L’Impero era ormai costretto a chiamare con il loro vero nome le forze oscure che sorreggevano le sue sorti.

Il cadavere di antiche deità ormai sconfitte su un piano trascendente veniva occultamente rievocato. Lobby culturali asservite a demoni o divinità arcaiche invadevano la cultura di massa. La musica cosiddetta “rock” e la cinematografia favorivano culti di morte. Il “rap”, deformando un’autentica necessità poetica delle genti, favoriva l’istintualità, la pornografia e il relativismo etico. Si spacciava per libertà l’uso di sostanze allucinogene ed eccitanti. Dietro a tutto ciò una volontà deliberata di fomentare il caos nell’anima.

Disumanizzazione del Patriziato Imperiale degli Eletti

Probabilmente anche gli appartenenti al Patriziato non si rendevano conto di essere asserviti a terribili deità infere.
Avessero avuto consapevolezza del loro operato, forse sarebbero stati illuminati da un’aura di grandiosa nefandezza, ma non era cosí: le cerchie patrizie avevano perduto, non solo ogni insegnamento cristiano (se mai l’avessero avuto), ma anche il senso dell’Io.
Fu a quel punto, nel momento piú basso (quando perfino tra i Tripartiti si disperava della possibilità d’un ribaltamento delle cose), che l’Impero iniziò appunto a dar segni di cedimento (Vedi Annali – L’Archetipo, gennaio 2004).

Potenza, Numero, Misura

Di una cosa possiamo dirci certi: che l’Impero d’Occidente era invincibile sul piano della potenza, del numero, della misura.
Il controllo mondiale delle informazioni, delle comunicazioni, delle organizzazioni, degli eserciti era efficacissimo. Ma l’Impero d’Occidente era un colosso dai piedi d’argilla sul piano spirituale.
Ed in quell’epoca la spiritualità ritornava ad essere il cuore palpitante della storia. Il problema centrale del mondo era ormai un problema spirituale, religioso, o meglio sarebbe dire “sacramentalistico” (Vedi Annali – L’Archetipo, novembre 2003). Perfino chi si scagliava con deprecabile violenza contro l’Impero d’Occidente, come i martiri della Mezza Luna, muoveva da premesse sacramentalistiche, non piú da prospettive politiche.

Il progetto mondialista

Il disagio economico dell’Europa avrebbe dovuto indurre i popoli ad accettare l’idea di un Governo Mondialis al di sopra delle nazioni. Era questa l’affermazione totale dell’Unicum giuridico-economico-spirituale rappresentato dalla Tripartizione Inversa.
Era l’oscuro progetto di occupazione del mondo da parte di circoli iniziatici antievolutivi in senso cristiano che miravano al dominio del mondo.

Circolazione di notizie riservate tramite la Retem di Internetis

Per cercare di tacitare queste percezioni veritiere che tendevano sempre piú ad emergere fra le genti di tutto il mondo, agli imperiali non restò che mescolare le carte della verità con quelle della menzogna.
Cosí le notizie piú vere riguardanti il tentativo di dominare il mondo da parte di logge oscure, vennero sapientemente mescolate con notizie false divulgate da ambienti equivoci.
Ovviamente le persone di buon senso non potevano far altro che tenersi alla larga da personalità screditate. Presunti guru e medium in relazione fisica con gli extraterrestri non potevano risultare di certo credibili. Il segreto restava confinato cosí in ambienti ristretti ma, dai primi anni del Terzo Millennio, in Retem cominciarono a circolare argomenti riguardanti i cosiddetti “Illuminati di Baviera” o il gruppo “Bilderberg”. In quegli anni si iniziò inoltre a rileggere la storia del Novecento non solo con gli occhi dell’Impero vincitore delle ultime due Guerre Mondialis.
Bastava entrare in un motore di ricerca della Retem Internetis e digitare parole come “Governo Mondiale” o “I signori del mondo” e si veniva travolti da una grande quantità di materiali interessantissimi pur se da verificare con attenzione. Questo era un segno evidente di un cambiamento in atto (Vedi Annali – L’Archetipo, dicembre 2003).
L’idea di Tripartizione nasceva avendo quale orribile contraltare l’idea di Tripartizione Inversa espressa dal progetto Imperiale di dominio del mondo. Come spesso accade per persone piú superficiali, era piú facile essere colpite dalla nefandezza dei complotti mondiali che da una nuova prospettiva sociale. Ma la verità avanzava.

Tre verità

Fu cosí che i Tripartiti fecero filtrare al mondo queste rivoluzionarie verità:
1. svelarono le mire dell’Impero d’Occidente non usando mai la violenza e superando spiritualmente il piano della potenza, del numero, della misura;
2. diffusero fra la popolazione un principio di avversione metafisica verso la dottrina dei Tre cadaveri;
3. pregarono gli Spiriti di Popolo in modo che una corrente d’amore si saldasse fra le nazioni europee.

Salvino Ruoli

PS

(1)Quando ai nostri tempi costruiamo un oggetto (che sia uno spillo o una apparecchio antigravitazionale) noi cerchiamo di fare in modo che questa espressione concreta dello Spirito sia realizzata al massimo della qualità. In questa nostra epoca, c’è la volontà affinché il manufatto risulti funzionale, duraturo, bello e costantemente migliorabile tramite aggiornamenti. Oggi esiste una sorta di competizione virtuosa fra le varie aziende produttrici, ed i guasti ingiustificati sono vissuti con immensa umiliazione dalle industrie. Per noi un oggetto deve durare per piú di una generazione. Vero è che il costo di qualsiasi nostro prodotto industriale è spropositatamente alto rispetto all’industrialismo pasticcione di quel tempo lontano. Se avessimo dovuto spiegare ad un uomo di quell’epoca ciò che noi intendiamo per manufatto completo avremmo dovuto ricorrere ad un esempio dell’orologeria svizzera di tradizione familiare rispetto agli orologi digitali in plastica “usa e getta” che imperavano all’epoca. Altri esempi: la Scatola Ipnotica Televisivis negli anni ’70 del Novecento durava mediamente una quindicina d’anni, la durata di una Scatola Ipnotica Televisivis degli inizi del 2000 era di quattro-cinque anni. Lo stesso poteva dirsi anche per le caldaie termiche o per altri prodotti. Anche gli abiti erano pensati per durare una sola stagione. Le aziende costruivano oggetti sempre piú accessoriati e sempre meno duraturi. Quell’assurda rincorsa al provvisorio sembrava all’epoca l’unico modello di sviluppo industriale.

la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.
peonia
Inviato: 5/7/2011 10:55  Aggiornato: 5/7/2011 11:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
qui è ben spiegato:
http://www.liberamenteservo.it/modules.php?name=News&file=article&sid=4245
sarebbe in effetti da seguire l'esempio, ma purtroppo siamo milioni di diverse opinioni....lo vediamo già da come pochi in fondo rispetto ai numeri sono stati solidali con i Val Susini.., gli italiani non hanno ancora capito, per lo più, che quello è un problema del PROBLEMA che abbiamo!

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8555&mode=thread&order=0&thold=0

questi anni così tribolati sono come una polveriera .....fermenti e rivoluzioni che cambieranno, spero per SEMPRE, il volto della Storia dell'Umanità, l'avvento dell'Era D'Oro che segue al Khali Yuga...c'è chi lo chiama il Secondo Avvento del Cristo, chi il Ritorno del Serpente Piumato, chi in altro modo, ma la sostanza è la stessa, siamo atttori e spettatori di una svolta EPOCALE...andaiamo avanti con fiducia...

edit: non avevo visto che già altri avevano postato lo stessolink....
repetita iuvant?!

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
peonia
Inviato: 5/7/2011 10:56  Aggiornato: 5/7/2011 10:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Ebbene, Gli Irlandesi sono stati chiamati alle urne nel 2009 per esprimersi nuovamente su questo quesito, hanno vinto i "SI" e a quel punto non sono stati più invitati a esprimersi sullo stesso quesito negli anni successivi.


ha vinto il sì, con voti truccatissimi...

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
peonia
Inviato: 5/7/2011 11:15  Aggiornato: 5/7/2011 11:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Medicialbe, grazie dell'info medica...ne ho giusto bisogno per le mie maniglie!!

per il resto tutto giusto, ma ci sei arrivato ora?

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
NoPlace
Inviato: 5/7/2011 12:00  Aggiornato: 5/7/2011 12:00
Ho qualche dubbio
Iscritto: 14/5/2010
Da:
Inviati: 150
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Ma se un manipolo di una decina di persona controllano e organizzano le sorti di 6 miliardi di persone perchè non si dovrebbe riuscire ad organizzarsi in 60 milioni di persone?

Poi cosa c'entra questo discorso, vuol dire che siete rassegnati che ormai siamo talmente tanti che le cose non si possono più smuovere che vi vanno bene quelle solite 20 marionette che stanno li a governare...ma che cazzo come si fa a dire che non sia possibile, anzi si potrebbero avere più idee da convogliare e una riuscita più rapida della rivoluzione se solo il 20% della popolazione prendesse coscienza e si mettesse anche solo a sedere nelle varie piazze d'Italia qualcosa cambierebbe...

Ma ancora ad avere il pane sulla tavola siamo in troppi e la motivazione principe è quella! Se non hai il pane ti muovi se ce l'hai te lo vai a cercare con le unghie e con i denti.

noalgregge
Inviato: 5/7/2011 12:18  Aggiornato: 5/7/2011 12:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/10/2010
Da:
Inviati: 307
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Siamo svariati milioni?
Vorrà dire che avranno svariati milioni di incazzati duri!
La rete è l'unica via, e per ora diffonfere la verità è una delle cose che possiamo/dobbiamo fare. Poi la coscienza del popolo farà il resto. Non si può andare avanti così! No, assolutamente.

"Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti." Eraclito
rekit
Inviato: 5/7/2011 12:34  Aggiornato: 5/7/2011 12:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
ma scusate, a parte il discorso dei media che occultano le notizie che non fa una grinza e non e' una novita'...

l'Islanda e' innanzitutto un'isola pressoche' priva di risorse energetiche esportabili quindi fuori dall'ottica degli interessi strategici internazionali, dopo di che' e' una nazione di circa 350 mila abitanti...una cosa tipo Verona...tutti piu' o meno imparentati fra di loro...non ce li vedo prorprio prendersi a legnate tra di loro.
Quando hanno dovuto cambiare radicalmente le cose in quanto gabbati dalla finanza "creativa" da importazione che li ha fatti vivere fittiziamente 1000 volte al di sopra delle loro reali possibilita' hanno inarcato le sopracciglia e hanno cambiato tutto in 3 minuti...

situazione semplicemente improponibile altrove.

redna
Inviato: 5/7/2011 12:56  Aggiornato: 5/7/2011 12:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Citazione:

I cittadini islandesi sono riusciti a dare una lezione di Democrazia Diretta e di Sovranità Popolare e Monetaria a tutta l'Europa, opponendosi pacificamente al Sistema ed esaltando il potere della cittadinanza di fronte agli occhi indifferenti del mondo.



m hanno fatto anche questo in Islanda....


Libertà di stampa


Il parlamento, il 16 luglio 2010, ha approvato una legge che garantisce a pieno la libertà di espressione.

In particolar modo, viene garantita l'impunità a chiunque pubblichi su internet informazioni riservate militari, giudiziarie o societarie.

La medesima norma[11] tutela anche chi viola un segreto di stato. L'Islanda, pertanto, non potrà dare esecuzione ad alcuna rogatoria estera volta ad oscurare un sito internet islandese contenente tali informazioni.[12]



fonte

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
NoPlace
Inviato: 5/7/2011 13:25  Aggiornato: 5/7/2011 13:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 14/5/2010
Da:
Inviati: 150
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
quindi tutti a pubblicare in islanda?

Akane
Inviato: 5/7/2011 13:35  Aggiornato: 5/7/2011 13:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/7/2011
Da: Austria
Inviati: 135
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
L'Islanda ha tanti abitanti come una città italiana, sarebbe potuto essere più semplice per loro controllare meglio come le banche giocavano con i loro soldi...

medicialbe
Inviato: 5/7/2011 14:17  Aggiornato: 5/7/2011 14:17
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/2/2008
Da:
Inviati: 96
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Autore: peonia Inviato: 5/7/2011 11:15:56

Medicialbe, grazie dell'info medica...ne ho giusto bisogno per le mie maniglie!!

per il resto tutto giusto, ma ci sei arrivato ora?



http://www.ingannati.it/anteprima-libro/13-capitolo/

vuotorosso
Inviato: 5/7/2011 14:43  Aggiornato: 5/7/2011 14:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/5/2011
Da:
Inviati: 2464
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
@benitoche
Bello il testo che hai messo, l'ho letto di gusto e sinceramente anch'io temo che il giudizio delle generazioni future sará giustamente impietoso ma giusto. Lo temo tantissimo quando guardo il mondo e i miei figli e mi chiedo cosa fare per loro per non lasciarli in questa situazione. Il fatto é che non ho risposte: speranze si, soluzioni zero. Vigliaccheria, ignavia, paura, forse altro, forse no, fatto sta che quando penso a cosa ho fatto per loro e per i figli degli altri, sputandomi virtualmente in faccia, arrivo sempre alla solita conclusione: un orrido zero spaccato. Posso insegnargli a ragionare, a pensare con la loro testa, a non credere a tutto quello che sentono senza pensarci, ma di FATTI non ne ho fatto.

Riguardo al monologo di V che hai postato, monologo tra i miei preferiti in assoluto, vieni incontro a quel che dico: in quel caso di fiction, V ha usato il mezzo piú permeante dell'informazione. Avrebbe anche potuto usare la filodiffusione, o un volantinaggio massiccio (d'altronde ha distribuito maschere e mantelli) ma alla fine ha scelto il mezzo che raggiunge tutti e di piú DANDO UN SEGNALE INEQUIVOCABILE. Su internet trovi LC e repubblica.it e, volenti o nolenti, é il secondo ad avere piú accessi (per ora). O cambiamo il modo di usare Internet, per esempio facendo evolvere Arcoiris tecnicamente e facendola diventare piú "appetibile"oppure rassegnamoci, come minimo a tempi mooooolto lunghi.

Ciao

brian
Inviato: 5/7/2011 15:14  Aggiornato: 5/7/2011 15:14
So tutto
Iscritto: 22/6/2009
Da:
Inviati: 24
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
riposto questo doc. americano -sott-ita,ben fatto, che ripercorrendo la storia della moneta, dall' antica Roma all' Inghilterra e America passando anche per l' Islanda, ci fà capire perchè i "banksters", in America,hanno sempre temuto e avversato chi, una volta eletto dal popolo, abbia tentato di toglierli il potere di emettere denaro(e guarda caso ogni volta spuntava un killer solitario..!"ma questa è una mia malignità.)
e tutto ricominciava di nuovo;
loro ripresentavano la legge, approvazione con tutti i modi possibili,
e ottenuto ciò provocavano la crisi, perchè un privato che può emettere moneta fà gli interessi della collettività vero? ... quindi guerra, e alla fine della filiera loro erano più ricchi e i soppravissuti a pezzi pronti per un nuovo debito.
sembra che il popolo, in America(!), fin dall'inizio abbia creduto che bastasse eleggere un suo rappresentante che limitasse il potere dei "banksters" per stare a posto, lasciandolo così solo ad affrontarli...
oggi come oggi, che i media sono più diffusi, si preferisce ricorrere allo sputtanamento e poi, se non riesce, all'eliminazione fisica.
due ore circa IL DOC. parte dal " mago di oz"( è quello che mi a incuriosito) perchè ,pare, che l'autore avesse voluto celare il vero significato della storia in una favola.

"Non conta il controvalore del denaro, ma solo chi ne controlla la quantità"

http://www.vocidallastrada.com/2011/06/non-conta-il-controvalore-del-denaro.html

senoniochi
Inviato: 5/7/2011 16:50  Aggiornato: 5/7/2011 16:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 28/2/2006
Da: roma
Inviati: 58
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
brevissimo OT per segnalare questa notizia

http://www.repubblica.it/scienze/2011/07/05/news/aerei_fanno_piovere_e_nevicare_di_pi-18456658/

mi chiedo se sia uno studio in tutto e per tutto genuino o se (e quanto) in qualche modo serva a mettere le mani avanti per la questione delle scie chimiche...

-fine OT-

Calvero
Inviato: 5/7/2011 17:30  Aggiornato: 5/7/2011 17:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
L'intervento di Vuotorosso prima, e quello di Rekit dopo, hanno messo in luce credo (e purtroppo) come stanno le cose.

Ma attenzione, una semplice domanda possiamo porcela. Se i Poteri forti fossero così tranquilli, perché fare in modo di boicottare la vicenda?

Per quel che concerne invece la questione CENSURA in sé, credo che ovviamente l'autore non volesse rivelare chissà quale scoperta dell'acqua calda, ma bensì porre una riflessione - se pur retorica - sui moventi e i danni che la censura comunque continua ad arrecare, o meglio far riflettere che per quanto se ne parli, abbiamo ancora una vasta platea che crede agli asini che volano e questo anche in "virtù" del fatto che se le notizie sono pilotate ed omesse, si possono rendere più credibili altre posizioni/vicende.

Per centrare perfettamente la questione, lasciamo parlare una massima al posto nostro: -

«Finalmente sono un giornalista anch'io: ora i fatti non mi interessano più».
Pat Buchanan

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
pensatore
Inviato: 5/7/2011 17:35  Aggiornato: 5/7/2011 17:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/6/2006
Da:
Inviati: 173
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Purtroppo da noi ancora non esiste la possibilità di liberarci come l'Islanda dal giogo della criminale élite finanziaria perchè la classe politica di ogni colore è al suo servizio.

Bisogna guardare lontano e lavorare per il futuro: non è come seminare i pomodori che crescono subito, un bosco richiede decenni per svilupparsi.

E' possibile che anche una popolazione di schiavi della società dei consumi acquisti consapevolezza, occorre però capire che questa matura lentamente perchè cresce attraverso contatti personali e non attraverso i soliti mezzi di comunicazione che sono tutti al servizio del potere corrotto e cercano invece di ostacolarla.

In Val di Susa ci sono voluti molti anni per arrivare ad una diffusa coscienza di popolo che, pur essendo nata da un problema particolare, si è estesa ad una visione molto più ampia.

L'importante è non cercare scorciatoie affidandosi a qualcuno che risolva i problemi ma lavorare per il futuro, possibilmente partecipando a qualche battaglia ma avendo chiaro che il fine è di liberare la mente delle persone dall'asservimento verso il potere che ci rende schiavi consenzienti, potere che esiste solo perchè viene accettato per pigrizia, interesse e paura del cambiamento.

Saluti.

vuotorosso
Inviato: 5/7/2011 17:55  Aggiornato: 5/7/2011 18:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/5/2011
Da:
Inviati: 2464
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Devo controllare la stampa estera per capire se quanto i nostri giornali/TV siano piú sottoposti a censura degli altri: questo per capire meglio in che ottica farci la domanda, a cui proprio non avevo pensato, posta da Calvero. Solo per il fatto che Grillo dice da decenni quanto da noi la libertá d'informazione sia tartassata rispetto agli altri paesi e comprendere se la notizia sia arrivata in sordina solo in Italia o globalmente.

Peró una cosa non credo ossia che i Poteri forti siano tranquilli: credo che quella sia la facciata che si vuol mostrare ma non so per certo quanto combaci con lo stato dei fatti. E probabilmente questo spiega anche la tranche di aiuti destinati alla Grecia in un'ottica - per me - nuova: se la Grecia fosse uscita, sarebbe venuto fuori anche il fatto islandese. Uno e piccolo se lo possono permettere, due giá comincia a diventare un problema - e magari Italia, Portogallo, Spagna avrebbero cominciato a "pensare", e con la loro uscita i nordici o si facevano una nord-europa loro o mandavano a ramengo quel che rimaneva dell'EU. Vado a vedere se trovo qualcosa sulle pubblicazioni greche riferite all'Islanda per capire se questo abbia influenzato o meno l'Ellade.

Inoltre consideriamo che nell'ultimo anno di Notizie da seguire ne abbiamo avute parecchie e tutte del calibro che catalizzano quasi completamente l'attenzione, come Fukushima e Libia, crisi, anche le fini del mondo e i terremoti - poi il solo andazzo di abbronzature e sciocchezze varie, ma per fortuna di carne al fuoco ce n'era "naturalmente".

Senz'altro in un sistema censorio e mistificatore che sappiamo essere in piedi da molti anni, al di la dell'impatto che avrebbe potuto ottenere, quella dell'Islanda era sicuramente una notizia da non far passare, di questo sono sicuro: meglio nessun rischio che un rischio piccolo.

Credo che il sistema di diffusione delle notizie attuale giochi proprio a mantenere nella popolazione sia quelli che si informano da soli (come noi su LC) che quelli che guardano gli asini volare e tento di spiegare a mio avviso come funziona: l'articolo fa una lista in riferimento a una sequenza di azioni che partono da settembre da 2008. Oggi, luglio 2011, esce un articolo che ne parla su LC: son passati tre anni dall'inizio dei fatti - di piú se consideriamo il tempo decisionale per eseguire la prima azione. Questo secondo me significa che, per quanto oggi si cerchi di far capire alle persone cosa sia successo, appena gli dici 2008 hai gia' perso il loro interesse/attenzione e alla fine i tuoi sforzi non smuovono un benemerito membro. Per questo ritengo che, pur essendo indispensabile internet per informarsi, ci voglia un mezzo piú penetrante per svegliare la soglia minima di coscienze che farnno cambiare le cose. Con Internet e basta si potrá fare, ma in tempi decisamente piú lunghi.


una cosa curiosa: l'anno scorso e anche nel 2011 l'Islanda é andata in prima pagina globalmente per lunghi periodi, in relazione alle due celebri eruzioni avvenute. Chissá che quando si parli di Islanda all'uomo della strada venga subito in mente, e nient'altro che questo, l'impronunciabile nome del vulcano eyafullakalla - o come si chiama

Ciao

VR

Ecco ad esempio QUI il sole24ore.it parla delle elezioni anticipate del 2009 dicendo che si fanno perché il PM molla per un brutto male, non per la pressione popolare: notizia, minestrone sui fatti. Sullo stesso argomento lo Spiegel dice Prime Minister Steps Down amid Violent Protests
E'una versione un po'diversa da quella italiana

hendrix
Inviato: 5/7/2011 19:02  Aggiornato: 5/7/2011 19:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/9/2006
Da:
Inviati: 1048
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Citazione:
2011 - ... Nel frattempo, il Governo ha disposto le inchieste per determinare giuridicamente le responsabilità civili e penali della crisi.
Vengono emessi i primi mandati di arresto per diversi banchieri e membri dell'esecutivo. L'Interpol si incarica di ricercare e catturare i condannati: tutti i banchieri implicati abbandonano l'Islanda.

Mi sembra di stare nell'isola che non c'è...
Invece esiste, e si chiama Islanda.

Ne parla anche Cloro:

... L’Islanda è oggi l’unico paese europeo che possa dirsi veramente libero. Un paese che ha avuto il coraggio di non cedere alle minacce globali dei banchieri e la forza  di non continuare a tollerare governi-zerbino, come è invece avvenuto in tutto l’occidente, che, al posto che rilanciare lavoro, qualità della vita, bene collettivo, ha sempre salvato le banche.

Ed anche qui: ISLANDA: PERCHE' NON SEGUIRNE L'ESEMPIO?

... Molti governi, sia di destra che di sinistra, di fronte alla crisi del debito pubblico, in sede di Unione europea hanno deciso di imporre ai cittadini misure dure e severe: per questo motivo l’Unione europea non gode del favore popolare. Recentemente i ministri dei principali paesi Ue hanno reso noto che la Grecia ha bisogno di 50 miliardi di euro, in aggiunta ai 110 già concessi, per evitare il fallimento. Un anno di salvataggi, 110 miliardi alla Grecia, 85 all’Irlanda e 78 al Portogallo, non è servito a niente; di fatto il debito delle banche private è stato trasferito ai governi, ricadendo quindi sulla popolazione.


vuotorosso
Inviato: 5/7/2011 19:19  Aggiornato: 5/7/2011 19:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/5/2011
Da:
Inviati: 2464
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
uno stralcio dell'articolo postato da hendrix

Citazione:
“Il popolo ora si è pronunciato chiaramente su questo tema in due occasioni, in conformità con la tradizione democratica che esprime il contributo europeo più importante alla storia mondiale. I leaders di altri stati e di istituzioni internazionali dovranno rispettare questa espressione della volontà nazionale. Le soluzioni alle dispute emerse dalla crisi finanziaria e dai fallimenti bancari devono prendere atto dei principi democratici che sono le fondamenta della struttura costituzionale dell’occidente”, sottolineando che i due “referendum sul tema Icesave hanno permesso alla nazione di riguadagnare la sua fiducia nella democrazia e di esprimere l’autorità sovrana nei propri affari e così determinarne lo sbocco su questioni difficili. Questa è un’esperienza valida su cui costruire il futuro”. Mica scemi gli islandesi!!! La crisi l’hanno fatta le banche ed è giusto che risolvano i conti tra loro! Da notare che il Paese, dopo il crollo delle banche, ha potuto meglio sviluppare le proprie risorse, in particolare nei settori dell’energia, dell’estrazione mineraria e della pesca.


Questo lo si puó far notare perfino in Italia, no?

NeWorld
Inviato: 5/7/2011 20:03  Aggiornato: 5/7/2011 20:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2011
Da: Around the World
Inviati: 629
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
mmmhh... non ne sapevo molto di questi eventi,effettivamente i media e la stampa non ne hanno parlato in maniera significativa.
Eppure non mi sembrano eventi meno importanti del fondoschiena di Pippa...

Siamo davvero sicuri che non ci sia "censura" o manipolazione nei mass-media?

Probabilmente si rivolge a neofiti dell'informazione via web.
Noi qui siamo sicuri del contrario,anche se qualcosina sfugge ogni tanto ai manipolari-censuratori... guardatevi questa chicca di Sgarbi,al minuto 6:30 sulla Libia... e questa circa al minuto 2:00 (mi sta quasi simpatico )

Riguardo al caso Islanda,è evidente che preferiscono tenere il pubblico all'oscuro.

"perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti"
utrevolver
Inviato: 5/7/2011 20:05  Aggiornato: 5/7/2011 20:05
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da: Sandalia
Inviati: 411
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Citazione:
Dici? Questioni di punti di vista


E quale sarebbe il tuo punto di vista? Di certo tu ed io siamo già in disaccordo. Prova a mettere d'accordo milioni di italioti e poi vediamo la via islandese dove andrebbe a finire, hehe.

furion2012
Inviato: 5/7/2011 22:21  Aggiornato: 5/7/2011 22:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/8/2009
Da:
Inviati: 174
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
si un canale in italia ne parla, si tratta di RAINEWS, nel programma scenari.

l unico e pure della rai , ma non è visto da nessuno.

Redazione
Inviato: 6/7/2011 18:30  Aggiornato: 6/7/2011 18:30
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Grazie a tutti per i contributi (eh eh, ho trovato il modo di informarmi senza più fare fatica ).

dr_julius
Inviato: 6/7/2011 19:57  Aggiornato: 6/7/2011 19:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/8/2006
Da:
Inviati: 1637
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
basta un confronto con quanto accade in IRLANDA, altra isola, altre reazioni:

Il bailout arricchisce Ue e Fmi
6 luglio 2011

Irish Independent, 6 luglio 2011

"L'Fmi e l'Ue guadagneranno 9 miliardi di euro dal bailout", titola l'Irish Independent. È il profitto che gli interessi sul prestito garantiranno alle due organizzazioni se si tirano le somme complessive degli 85 miliardi stanziati per aiutare l'Irlanda travolta dalla crisi. Inoltre l'ex potenza coloniale britannica "è autorizzata a inviare ispettori e contabili per controllare i registri grazie agli accordi bilaterali con l'Irlanda", riporta il quotidiano di Dublino. Le rivelazioni del ministro delle finanze Michael Noonan arrivano mentre la squadra Fmi/Ue è in viaggio verso Dublino per controllare se il governo sta rispettando i termini del bailout. In agenda ci sono ulteriori tagli alla spesa pubblica e al sistema assistenziale per chi guadagna meno. "Ieri Noonan ha dichiarato che potrebbe essere costretto a tagliare 4 miliardi di euro dal bilancio del governo per l'anno prossimo per raggiungere gli obiettivi del deficit di budget fissati da Fmi e Ue, anziché i 3,6 miliardi annunciati in precedenza", aggiunge l'Irish Independent.

(fonte: presseurop.eu che traduce Irish Independent)

Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
Nyko
Inviato: 6/7/2011 21:58  Aggiornato: 6/7/2011 21:58
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2010
Da:
Inviati: 545
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
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"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
Nyko
Inviato: 6/7/2011 22:02  Aggiornato: 6/7/2011 22:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2010
Da:
Inviati: 545
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
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Ciaoo

"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
Ingmar
Inviato: 12/7/2011 2:43  Aggiornato: 12/7/2011 2:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/12/2009
Da: Cagliari
Inviati: 184
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
Ora non metterla in questo, modo, non credo che sia in disaccordo sul da farsi. Lo si è solo sulla teoria precauzionalmente sarei anche d'accordo. Ma se n'è discusso mille volte, i Grandi Numeri sono un artificio dialettico della classe dirigente per farci credere di essere indispensabile. Come se per affrancarsi, smettere di delegare e creae una economia indipendente a misura d'uomo sia necessario pensarla tutti allo stesso modo.

Inenascio
Inviato: 15/7/2011 22:49  Aggiornato: 15/7/2011 22:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/9/2010
Da: Provincia di Napoli
Inviati: 166
 Re: Storie di ordinaria rivoluzione: nessuna notizia dall...
a NeWorld

Sono andato a visionare la "chicca di Sgarbi" ed ho postato il seguente commento:
Citazione:
Vittorio Sgarbi, nella sua qualità di Critico d'Arte e Silvio Berlusconi, nella vesti di primo Editore italiano, hanno cominciato a ricevere, a partire dal 14/01/1994 fino al 08/12/2005, la mia opera epistolare e profetica LA DIVINA COMMEDIA BIS. Alla sola condizione di tirarla fuori e renderla di pubblico dominio, si potrà addivenire a SALVARE da qualsiasi crisi l'ITALIA, la S. Sede, l'Europa e le Nazioni di tutti i Continenti. Xché non lo fanno? Necessita che lo facciano a FUROR di POPOLO!

Inenascio 1 secondo fa

La mia è una storia di straordinaria rivoluzione autenticamente cristiana, Voi di LC, come tutto il mio prossimo, per Vostra naturale condizione siete (senza colpa) al mio cospetto: handicappati psichici, invece di sentirvi offesi, in quanto non c'è niente di personale, perché, attraverso di me, non cominciate a darvi da fare, per rivoltare benevolmente il mondo come un calzino? Rispondete argomentando, please!

Unico IMBECILLE al mondo, per avere la Fede in Cristo senza il dubbio

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