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analisi : Il Golem ed il Leviatano |
Inviato da Truman il 5/10/2004 6:20:51 (7246 letture) |
src="http://www.luogocomune.net/lc/images/library/gole170o.jpg"> IL GOLEM E IL LEVIATANOstyle="font-style: italic;">
Alcune note comparative sulle politiche dell’Europa e degli USA: che fine ha fatto il contratto sociale?style="font-weight: bold;">
di Truman Burbank Trovo molti dibattiti sulle caratteristiche intrinseche della politica USA e molte chiacchiere sulla nascente Europa. Solitamente questi discorsi vengono fatti sulla falsariga di un discorso convenzionale, variazioni su temi triti e ritriti, senza tentare di risalire alle origini. E le origini vanno ritrovate nelle due diverse concezioni dello stato. Non mi risulta ancora puntualizzato il fatto che il sistema politico USA tende spesso a comportarsi in modo religioso, come un integralismo dove il dollaro (e quindi l’economia) è il dio idolatrato, che guida anche la politica. La forza espansiva dell’impero è sì dovuta ad una tendenza insita nella costituzione materiale degli Stati uniti, ma anche a questo aspetto religioso. Al di là delle apparenze, negli USA non c’è altro dio al fuori del Dollaro e tale dio governa anche lo stato.
Ogni volta che gli USA attaccano militarmente uno stato sovrano, o si intromettono pesantemente nella sua politica interna, tirano fuori il discorso della libertà. ( A volte la scusa viene usata a posteriori: “Non abbiamo trovato le armi di distruzione di massa in Iraq, ma stiamo portando la libertà”). Ma la libertà non è una parola singolare, le libertà si esprimono al plurale e spesso contrastano una con l’altra, ma soprattutto contrastano nel rapporto tra gli individui, perché la libertà di uno è facilmente vista come un sopruso da parte di chi subisce gli effetti di tale libertà. (Ma forse non è la libertà delle persone che interessa i governanti). Questi sulla libertà non sono discorsi nuovi, furono analizzati con cura da Hobbes nel Leviatano (1651) e in seguito da Rousseau. In particolare Rousseau nel suo “Contratto Sociale” (1762), sosteneva che gli individui avessero bisogno di rinunciare ad una parte delle loro libertà per vivere in società, con vantaggio di tutti. Un contratto non scritto, ma reale. In realtà il contratto sociale esisteva in qualche modo già in Hobbes, ma era solo una necessità per impedire agli uomini di sbranarsi tra di loro come lupi. In Rousseau il contratto è invece un accordo etico tra uomini liberi, che decidono di cedere libertà per vivere meglio. Ambedue le posizioni sono in qualche modo un’astrazione, ma esprimono due punti di vista diversi sull’origine dello stato. Oggi Rousseau sembra dimenticato. I toni primordiali della politica USA arrivano al massimo a Hobbes ed al suo Leviatano, il mostro biblico che diventa stato. “Secondo Hobbes, si pone fine alla guerra di tutti contro tutti solamente assoggettando la volontà dispersa dei molti in un'unica volontà sovrana ed assoluta. (Lo stato diventa il Leviatano, il mostro biblico, un Dio mortale appena al di sotto del Dio immortale).” (da href="http://www.forma-mentis.net/Filosofia/Hobbes.html">forma-mentis.net) Chi vuole la libertà assoluta non può avere rispetto di nessuno. A meno che non trovi una forza paragonabile alla sua, in grado di opporsi efficacemente. Nel frattempo si sta formando l’Europa. Un’Europa di cui ci hanno raccontato tante cose belle, ma che sostanzialmente è stata fatta trascurando i cittadini. Un’Europa dove i capitali si muovono in modo estremamente veloce, mentre le popolazioni hanno molti vincoli legali nei loro movimenti. Ancor maggiori sono i vincoli pratici, perché chi non ha denaro non ha possibilità di muoversi (mi torna in mente la recente idea del ministro Lunardi di tassare le strade statali). Abbiamo fatto un’Europa dei banchieri e dei grandi gruppi economici, non di popoli. Le recenti tendenze della Costituzione Europea proseguono nello stesso senso. Libertà alle aziende e costi ai privati (ricordare le continue privatizzazioni). Vale la pena di dare un’occhiata all’articolo href="http://www.nuovimondimedia.it/print.php?sid=416">L’agenda segreta dell’Europa
"In questo sistema unico di governo mondiale, basato sulle sole regole della concorrenza commerciale, l’Unione europea (UE) sta avendo un ruolo molto aggressivo, di motore della liberalizzazione dei servizi.
....
E’ anche necessario non lasciarsi fuorviare dal doppio linguaggio della Commissione europea, questa sorta di governo non eletto, né controllato, che agisce essenzialmente al servizio delle lobbies affaristiche.
...
Alla fine, a ben vedere, nessuno Stato avrà più il diritto di mettere in opera delle politiche specifiche che tengano conto delle particolarità, dei bisogni, delle priorità nazionali, o che esprimano una modalità peculiare di condividere valori comuni. Scelte economiche o fiscali, priorità sanitarie, sociali, ambientali o etiche, saranno equiparate a degli «ostacoli al commercio»."
In definitiva, l’Europa potrebbe diventare un altro mostro, teso solo ad arricchire le lobbies.
Un mostro costruito, senza un progetto politico esplicito e coerente, in base alle spinte (a volte contrastanti) dei gruppi di potere europei e cercando di superare le ostilità degli USA, che hanno tentato (e ancora tentano) più volte di intralciare la costruzione europea. Insomma una specie di Golem. Ma siamo sicuri che il mostro europeo si comporterà come speravano gli ideatori? La costruzione europea basata sulla moneta è piena di assurdità. L’Europa è nata per favorire i grandi interessi economici contro i popoli, in particolare contro i popoli extraeuropei, ma anche contro i popoli europei.
E’ una forma di imperialismo economico del tipo più bieco. E la cosa più preoccupante è che quasi nessuno lo dice. Si preferisce parlare dei vantaggi della concorrenza e del libero mercato, della superiore efficienza del privato rispetto al pubblico, delle grandiose sorti progressive dell’euro (moneta).
Il rischio che, continuando a raccontare balle sull’Europa, si perdano di vista i motivi dell’unione, sostanzialmente legati ai poteri forti economici, può essere significativo.
In una situazione di falsificazioni costanti si potrebbe un giorno arrivare ad un flop (un collasso tipo quello dell’URSS) senza preavviso. Sempre ricordando che gli USA sono ferocemente ostili a ogni impero europeo e lavorano di conseguenza. (Le spinte per l’ingresso della Turchia in Europa sono in questo senso).
Oggi l’Europa è già la prima economia mondiale, per quanto non supportata da forze armate adeguate a tale potere economico. Qui sta la sua forza e la sua debolezza. Un rifiuto della guerra come mezzo di conquista potrebbe riportare a dare valore alla cultura, ai popoli ed alla politica contro l’integralismo economico. Un forte potenziamento delle forze armate potrebbe portare ad un impero analogo a quello degli USA (ma gli USA non lo consentiranno, lo scontro è garantito). In tutti e due i casi l’Europa si propone in qualche modo come controparte degli USA e tende a riportare il bipolarismo nel mondo. Perché se c’è un concorrente del Dollaro, è l’Euro.
Vale la pena di notare che, per motivi che mi sono ignoti, l’Europa ha fatto una scelta economica di tipo non Keynesiano, nel momento in cui ha deciso che la solidità della moneta era prioritaria rispetto allo sviluppo economico. In questo si differenzia fortemente, ancora una volta, dall’impero USA (assimilabile in questo senso alla Cina).
La destra attacca questa scelta non Keynesiana, che sicuramente toglie libertà ai singoli stati (non si può più giocare sul deficit di bilancio), ma potrebbe essere il motivo per cui l’integrazione europea sta andando avanti. La stabilità della moneta avvantaggia principalmente i ceti deboli. Qui sicuramente c’è la lezione della Germania del secondo dopoguerra che, dopo aver conosciuto tassi d’inflazione mostruosi, decise di puntare sulla solidità della moneta ed ottenne ottimi risultati di lungo periodo.
Su questi temi bisognerebbe discutere con onestà, per capire come è nata e come si sta sviluppando l’Europa ed evitare che altrimenti un Golem europeo creato senza un progetto chiaro cominci a muoversi all’impazzata, distruggendo tutto quello che incontra. Mai dimenticando che nelle vicinanze c’è già il Leviatano americano, che appare essere ben più cosciente e coerente.
Una nota finale: l’unione, per ora sostanzialmente monetaria, dell’Europa, mantiene le diversità tra i popoli, la ricchezza culturale e le tradizioni. Qui l’assenza di progetto mi sembra dia risultati utili. Truman Burbank
VEDI ANCHE: href="http://www.luogocomune.net/lc/modules/news/article.php?storyid=96">AMERICA: SEMPRE PIÙ LONTANA, MAI COSÌ VICINA.
Un breve accenno alle radici culturali degli Stati Uniti, e di cosa vi si ritrova oggi nell'America di Bush.
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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore |
Albero |
solenero |
Inviato: 5/10/2004 10:11 Aggiornato: 5/10/2004 10:11 |
Mi sento vacillare Iscritto: 19/7/2004 Da: Valle Seriana Superiore Inviati: 846 |
Re: Il Golem ed il Leviatano L'americano comincia a guardare al modello europeo; l'europeo già da tempo guarda all'americano come modello... è un po' il cane che si morde la coda...
I governi che ancora resistono all'europeizzazione delle loro strutture sociali e dei servizi pubblici non ce la faranno ancora per molto, la privatizzazione incalza, incalzata da chi nel sociale vede solo un buon margine di guadagno. Il senso civico e di solidarietà dell'europa è qualcosa che parte dal basso, dai singoli cittadini, ma che raramente viene espresso con sincerità da altri livelli, diciamo dalla regione in poi... Figurarsi se un parlamento europeo si degna di discutere il problema; è troppo impegnato a controllare che i suoi membri non eccedano nel PIL. E i risultati quali sono? Vogliamo dare un'occhiata all'Italia? Siniscalco... che figura paternale... il suo modo di esprimersi è così pacato e convincente che mi ricorda un macellaio che rassicura con tenerezza un maiale, prima di piantargli un coltello di 40 cm in gola... E Fassino, al contrario, si impapera, balbetta, suda e non riesce a mantenere la stessa posizione per più di 3,5 secondi... eggià... la scuola Berlusca ammette solo primi della classe! Ma, impressioni a parte, il mistro dell'economia dichiara che con la finanziaria diminuiranno le tasse, verranno tappati i buchi esistenti, si copriranno le spese del sociale e creeranno fondi a beneficio dell'imprenditoria. Fassino a quel punto, dopo avergli chiesto se si chiamasse davvero Siniscalco e non Bistefani, come inizia a sospettare, gli sputa in faccia che non riusciranno a coprire nessun buco, le spese le dovranno sostenere i cittadini e che se, per grazia ricevuta, dovessero racimolare quanto basta per coprire le pensioni, laserebbero inalterato lo scoperto che già c'è (ma non sarebbe certo quello che metteranno in risalto), salvando la faccia del persdelcons ancora per un altro annetto, al costo della testa di Siniscalco, che rotolerà in fondo alla cesta, accanto a quella di Tremonti; ma ora che gli italini se ne accorgeranno sarà già ora di somme e di bilanci, di vendite demaniali, di condoni edilizi, fiscali e magari carcerari, bisognerà trovare le giuste pezze da mettere sui buchi (tipo quello Parmalat)... chi si ricorderà più di una finanziaria da 7 miliardi di euro quando, per coprire la voracità e l'egoismo di questo governo, ce ne vorrà una da 14?
In definitiva mi sembra che quest'Europeuncola stia facendo il gioco delle multinazionali, senza far troppo caso alle bandiere che portano, perchè... Business is business! E sinceramente non vedo come potremmo costituire un serio problema per l'america; al massimo siamo una fonte di guadagno, in quanto i 3/4 dei prodotti che compriamo vengono da industrie statunitensi che producono a Bankog... E se ci venisse in mente di boicottatre i loro prodotti, possono sempre venire a "liberarci" e riportare la "perduta democrazia", almeno finchè non avremo un esercito europeo, che si sta pian piano organizzando...
...mah...
[ Modificato da solenero Attivo 5/10/2004 9:14 ]
Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente. - Frankie hi-nrg MC -
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mc |
Inviato: 5/10/2004 10:55 Aggiornato: 5/10/2004 10:55 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 19/5/2004 Da: Inviati: 7222 |
Re: Il Golem ed il Leviatano Chiedo un opinione :
E' possibile che sia una manovra per accelerare il processo di distaccamento dal giogo economico americano? Una volta ultimato il quale si possa ricreare quell'ambiente sociale e culturale ?
Ovvero, usano gli stessi mezzi dell'Impero americano per creare una Alta Finanza, o per affermarla maggiormente, e gradualmente sempre piu' indipente? (quello che voglio insinuare e' : secondo te e' solo una transizione per creare le basi del combiamento (in meglio...!) ?)
Senza Costituzione e' tutto ancora in ballo?
E che cosa si puo' fare prima che il tutto si assesti e non sia piu' plasmabile sui bisogni dei popoli?
(...mi accorgo adesso che piu' che domande per Truman sono delle richieste di incoraggiamento ... sob! ... sii ottimista...please...)
P.S.: bell'articolo! ...grazie...
mc
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solenero |
Inviato: 5/10/2004 11:08 Aggiornato: 5/10/2004 11:08 |
Mi sento vacillare Iscritto: 19/7/2004 Da: Valle Seriana Superiore Inviati: 846 |
Re: Il Golem ed il Leviatano Una volta che la spirale dell'alta finanza è messa in movimento non si frema davanti a quattro (o quattrocento milioni) di gatti che chiedono di essere accuditi. Una volta che si arriva a controllare il mercato finanziario, che già si presume metterà in difficoltà non poche imprese, grazie a Basilea2, cosa potrebbe indurre i regnanti a rinunciare alle posizioni agiate? Il senso civico? La coscienza? La pietà?
...mah...
...pessimismo...e fastidio...fastidio...e pessimismo...
Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente. - Frankie hi-nrg MC -
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Truman |
Inviato: 5/10/2004 11:58 Aggiornato: 5/10/2004 11:58 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 7/5/2004 Da: Inviati: 57 |
Re: Il Golem ed il Leviatano Chiede mc:
"cosa si puo' fare prima che il tutto si assesti e non sia piu' plasmabile sui bisogni dei popoli?"
Io risposte chiare non ne ho, e non mi sento ottimista. Ma qualcosa si può fare.
Bisogna lavorare sulla storia, sull'arte, sulla cultura, sull'immaginario. Bisogna coordinarsi e lavorare insieme. E nello stesso tempo intervenire sulla realtà, sulle istituzioni, sul mondo civile.
Sembrerà sempre di non concludere niente. Ma guardando all'indietro si vedranno i risultati raggiunti. E insistere, insistere sempre.
Non so se funzionerà, ma non vedo altra via.
Mi piace citare Negri, che sto studiando adesso.
"Dentro e contro questa macchina infernale, che globalizza la cultura nel momento stesso in cui ne straccia e perverte i valori, insorge sempre un’anima. ...
"è l’anima della moltitudine. Nel mondo dei segni pervertiti qualcuno produce semplici segni di verità"
"il meccanismo della demistificazione e la capacità di mordere il mondo vivo, sono diventati virus e si espandono con la violenza di un’epidemia"
la cultura al tempo delle moltitudini
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mc |
Inviato: 5/10/2004 12:14 Aggiornato: 5/10/2004 12:14 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 19/5/2004 Da: Inviati: 7222 |
Re: Il Golem ed il Leviatano Tu non sarai ottimista , ma quello che riporti di Negri lo e' ...
... almeno, io lo interpreto cosi'...
mc
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Truman |
Inviato: 5/10/2004 13:56 Aggiornato: 5/10/2004 13:56 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 7/5/2004 Da: Inviati: 57 |
Re: Ottimista? Sarei ottimista se sentissi di aver tempo.
Invece ho la sensazione che le cose stiano precipitando.
Nuove guerre cominciano prima che siano finite quelle in corso. Pochi si sono accorti che dopo l'inizio della guerra in Iraq, gli USA hanno realizzato un golpe in Georgia (Russia) ed un altro ad Haiti, oltre a manovrare i terroristi ceceni in Ossezia.
Da Sbancor:
"...Mayday ...Mayday...Matrix è in loop.... Red Alert....Mayday. Se ci sono essere umani in circolazione fatevi sentire. Subito."
"questo 'qualcuno' potremmo essere noi stessi. Migliaia, centinaia di migliaia di operai del lavoro mentale, annidati ovunque. Nelle banche, nei Centri di ricerca, nell'industria dello spettacolo, nelle agenzie di pubblicità, nell'industria del software, nelle case editrici....in un qualsiasi posto in cui ti chiedono di usare il tuo cervello, le tue capacità di relazione, la tua affettività per il lavoro."
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DIVA |
Inviato: 5/10/2004 16:54 Aggiornato: 5/10/2004 16:54 |
Mi sento vacillare Iscritto: 11/6/2004 Da: Inviati: 530 |
Re: Il Golem ed il Leviatano Truman
sulla tua analisi del concetto di Liberta' e di Stato voglio segnalarti questo pezzo tratto dalla Leggenda del Grande Inquisitore di Dostoevskij, racconto dove si possono trovare poi le radici di opere come "Noi" di Zamjatin, "Il mondo nuovo" di Huxley e "1984" di Orwell, che sono considerate le piu' grandi distopie contemporanee.(che vale la pena di rivedere)
Tratto dal Grande Inquisitore :
-Vedi queste pietre nel deserto infuocato? Mutale in pani...dice il vecchio....e l'umanita' ti seguira' come un gregge docile e riconoscente, anche se eternamente temeranno che tu possa ritirare la mano e privarlo dei suoi pani.
La liberta' e' un bene per individui superiori, capaci di addossarsene la fatica.
Per la maggioranza degli uomini la liberta' rappresenta soltanto un insopportabile fardello da deporre ai piedi di chi e' in grado di garantire il pane. Mai essi sapranno sfamarsi senza noi. Nessuna scienza dara' loro il pane finche' resteranno liberi, e alla fine non potranno che deporre la loro liberta' ai nostri piedi e ci diranno -"rendeteci pure schiavi, ma sfamateci"- Finalmente capiranno da soli che liberta' e pane sono cose tra loro inconciliabili perche' mai e poi mai sapranno dividerlo tra loro.-
Be'...c'e' di che riflettere....
Sai cosa sembra a me Truman? Sembra che guardiamo all'America come alla vetrina di tutti i mali e che nella vecchia Europa si possa fare tesoro degli errori altrui per evitarli. Mai come in questo momento si sta concretizzando un'utopia, e se sappiamo quanto l'utopia sia puro pensiero ma non trasportabile alla realta', sarebbe il caso di preoccuparsi, perche' la realizzazione di un'utopia e' di certo un grande inganno.
Vedo nella cultura, nella conoscenza, nel conservare l'appartenenza ad una comunita'...la sola via di scampo. Stanno in tutti i modi cercando di renderci sempre piu' individui e in questo sta la loro forza e possono fregarsene del patto mai scritto tra popolo e stato di liberta' in cambio di pane.
C'e' un grande inganno e tu Truman ne hai focalizzato bene gli aspetti
ciao diva
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mc |
Inviato: 5/10/2004 18:11 Aggiornato: 5/10/2004 18:11 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 19/5/2004 Da: Inviati: 7222 |
Re: Il Golem ed il Leviatano Tra tutte queste apocalissi descritte mi riaggrappo al Negri prima citato...
Se si fa un analisi razionale della situazione sin'ora perpretata non trovo neanch'io speranze che possano riscattare l'angoscia di questi tempi.
Ma l'umanita' non e' un entita' razionale... Per quanto gli imperi, in ogni era, si siano sforzati di controllarla non vi sono mai riusciti e hanno fallito crollando... nonostante i pregevoli e raccapriccianti tentativi messi in atto...
Mi affascina la teoria del Virus:
se esposti al virus se ne viene, immancabilmente infettati... (la liberta', la voglia di vivere ... forti come virus, no? Chi non vorrebbe ammalarsene...?)... come un influenza estiva, potrebbe succedere da un momento all'altro...
p.s.: i tempi rispetto al passato si sono notevolmente ristretti (da un crollo di un impero all'altro...) ... conto molto anche su questo...
mc
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DIVA |
Inviato: 5/10/2004 18:27 Aggiornato: 5/10/2004 18:27 |
Mi sento vacillare Iscritto: 11/6/2004 Da: Inviati: 530 |
Re: Il Golem ed il Leviatano x mc
ti faccio un copia/incolla di una disquisizione nel confronto tra liberta' degli antichi e dei moderni (intesi come tempi eh?)
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L'impraticabilità moderna della libertà antica
Secondo Constant, l'autodeterminazione politica continua ad avere un grande valore, perché è un mezzo essenziale per conoscere e migliorare noi stessi tramite la discussione pubblica; ma la libertà degli antichi non è più praticabile per quattro motivi fondamentali:
Maggiore è l'estensione dello stato, minore l'importanza politica del singolo cittadino, tanto da rendere poco proponibile il sacrificio della libertà privata alla partecipazione politica.
L'abolizione della schiavitù ha eliminato il tempo libero da dedicare alla politica: oggi tutti devono lavorare.
Il commercio, che pervade capillarmente la vita delle nazioni, non lascia, come la guerra, intervalli d'inattività: gli individui preferiscono dedicarsi alle speculazioni (economiche) piuttosto che alla discussione politica.
Il commercio ispira un amore intenso per la libertà individuale di soddisfare i propri desideri, che mal si concilia colla sophrosyne richiesta al cittadino antico.
Fino a circa tre decenni fa, le condizioni della libertà dei moderni di Constant erano anche le nostre: la libertà dei moderni era la libertà del mercato, a prezzo di una limitazione alla partecipazione politica e di una rinuncia all'autonomia del tempo libero Ma oggi si devono mettere in dubbio almeno i punti (2) e (3) dell'argomentazione dello scrittore francese. Il lavoro, tranne che per un'élite di privilegiati e per la massa di sfruttati del mondo non "occidentale", sta diventando superfluo, grazie alla meccanizzazione e all'automazione. Ci troviamo con una enorme quantità di tempo libero, che è tempo vuoto, esposto alla colonizzazione commerciale dei divertimenti a pagamento e della pubblicità, se pensiamo la nostra vita come finalizzata esclusivamente al lavoro, al commercio e alla soddisfazione dei bisogni che altri si occupano di suscitare in noi.
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Quello che ci ho tratto io in questa lettura e' il concetto che maggiore e' lo Stato e minore e' la partecipazione politica del cittadino (vedo questo nell'Unione Europea)
Che la minor partecipazione e' compensata con la "creazione" di bisogni
che invevitabilmente ci rendono schiavi
Che siamo tornati indietro...nell'antichita' gli schiavi servivano per lavorare
oggi noi ,nonschaivi piu' del lavoro , siamo ugualmente schiavi di meccanismi
che ci vogliono tenere lontani dall'essere uomini politici.
e' la mia opinione eh?.....opinabilissima
ciaoooo
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Truman |
Inviato: 6/10/2004 14:10 Aggiornato: 6/10/2004 14:10 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 7/5/2004 Da: Inviati: 57 |
Re: Il Golem ed il Leviatano Diva
una precisazione. Dici:
"Quello che ci ho tratto io in questa lettura e' il concetto che maggiore e' lo Stato e
minore e' la partecipazione politica del cittadino (vedo questo nell'Unione Europea)".
C'è qualcosa di vero in quello che dici ma la situazione è ben più complessa e la frase citata potrebbe essere oggi addirittura fuorviante, perchè pone una contrapposizione stato / cittadino che non tiene conto degli altri elementi in gioco.
In particolare il tema ricorrente oggi mi sembra essere la contrapposizione tra stato e mercato. Potrebbe sembrare che le forze del mercato non siano paragonabili a quelle degli stati, ma basta paragonare la Cocacola, la Walt Disney, la Sony, a stati nazionali come Panama o Zimbabwe, per capire come molte aziende siano più forti degli stati e tendano a manipolare le legislazioni per trarne utile.
In Europa mi appare oggi una diluizione dello stato nazionale senza un contemporaneo rafforzamento del super-stato europeo. Ciò da modo ai gruppi economici di spadroneggiare e trarre utile dall'assenza di frontiere, spostando lavorazioni e utili dove più conviene.
[ Modificato da Truman Attivo 6/10/2004 13:11 ]
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solenero |
Inviato: 6/10/2004 14:16 Aggiornato: 6/10/2004 14:16 |
Mi sento vacillare Iscritto: 19/7/2004 Da: Valle Seriana Superiore Inviati: 846 |
Re: Il Golem ed il Leviatano ...più che contrapposizione tra stato e mercato, oggi si sta assistendo ad una sovrapposizione...
[ Modificato da solenero Attivo 6/10/2004 13:16 ]
Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente. - Frankie hi-nrg MC -
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mc |
Inviato: 6/10/2004 17:07 Aggiornato: 6/10/2004 17:07 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 19/5/2004 Da: Inviati: 7222 |
Re: Il Golem ed il Leviatano diva:
Non prendevo in considerazione un qualche modello antico, ma ragionavo sulla impossibilita' di razionalizzare fino in fondo la "massa", regolamentarla e quindi assoggettarla a determinate scelte. E trovo tutto questo, che in una ipotetica fase di organizzazione globale sarebbe di certo un difetto perche' rende lo stesso popolo "ingovernabile nell'ordine" (dove con ordine intendo "giustizia" in senso lato...), il miglior vantaggio contro il "giogo dell'attuale sistema.
Ora la questione della grandezza dello stato e' chiara e condivisibile se si parla di attivita' politica della massa, dove ognuno riporterebbe i propri interessi.
La visione del Virus e' semplicemente una nuova cognizione della realta' non piu' filtrata dal Mercato, ma dall'uomo stesso, e disegnata sulla sua natura non su un modello "plastificato" (...finto, artificiale, basato sul convincimento coatto, occulto e non...).
Il miglior virus che mi viene in mente e' la cultura.
Grazie alla cultura sarebbe possibile smontare alcune artificiosita' che minano proprio la liberta' di capire. Capire cio' che succede, perche' succede e, quindi, come evitare che succeda...
Il problema e' sempre stato la non facilita' nell'accettare cambiamenti radicali (che se noti, e' la sensazione opposta che sente un rivoluzionario ... il voler per forza cambiare tutto, anche le cose positive di cio' che si vuole cambiare...) ed e' anche il punto di forza della propaganda (un esempio e' la politica anti-comunista..
Ma qui non si tratta di ricostruire tutta la societa', ma di bloccare sul nascere l'egemonia lobbistica del Mercato, inteso come sistema su cui si basa la societa'. Per questa "morbidita'"mi sono preso un sacco di appellativi (... tra cui uno dei "migliori", diciamo cosi', e' "Riformista"... quindi mi ritrovo contro chi vuole che nulla cambi, e contro chi vuole che tutto cambi... c'e' qualche problema a monte).
Dei miglioramenti, di tipo sociale soprattutto, che potrebbero riportare la bilancia verso un equita' molto lantana, d'accordo ma che va affrontata un passo per volta...
Non ho tempo per rileggere... scusa i refusi...
ciao
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DIVA |
Inviato: 6/10/2004 22:44 Aggiornato: 6/10/2004 22:44 |
Mi sento vacillare Iscritto: 11/6/2004 Da: Inviati: 530 |
Re: Il Golem ed il Leviatano x Truman
ti ho letto con attenzione
e alla fine ne ho dedotto che apparentemente abbiamo detto cose diverse, ma nella sostanza no.
Vorrei spiegarmi :
In uno stato ampio ,il cittadino perde il "contatto" con le istituzioni, anzi ne e' cosi' distante da disertare anche il momento in cui deve scegliere che parte politica lo governera' (e questo accade da noi da un bel po'). E' evidente che in uno stato "allargato" si perderebbe qualsiasi identita' e il disamore per la politica aumenterebbe e non poco.
Ma tutto questo non ritengo sia cosi' naturale che accada, ne' tantomeno credo sia imputabile solo alla classe governante questo disamore.
Nell'oramai "famigerato" articolo (ahahahahh) La dinastia che governa il mondo, avevo gia' tentato di mettere in evidenza che cio' che governa il mondo...il cosi' detto Nuovo Ordine Mondiale non sono certo gli uomini politici...nemmeno Bush....attualmente l'uomo piu' potente del mondo....e' determinante nelle scelte politoco/economiche mondiali.
Nei miei post precedenti tentavo di spiegare proprio questo. Cioe' seguire il filo logico impostato da te e dalla teoria del Leviatano...aggiungendo qualcosa di filosofico/letterario nel significato di liberta' in contrapposizione con il concetto di stato. Resta implicito che questa classe governante non ci rappresenta e non credo rappresenti nessun cittadino europeo ....e destra e sinistra non hanno alcun significato cosi' come sono ora...e se n'e' parlato a lungo in un articolo di Mazzucco.
Xmc
certo non si puo' spiegare il presente prendendo a spunto" l'antico", ma con le dovute modifiche possiamo trovare nell'antichita' forme di globalizzazione economica/militare....(impero romano) ...qualcuno disse che la storia e' fatta di corsi e ricorsi.
Il mio pensiero resta comunque convinto che un'Unione Europea non e' una cosa positiva....sono contraria anche all'introduzione dell'euro...per un solo fatto...e cioe' che un'unica moneta e' cioe' che ambisce da tempo la Banca Mondiale..e naturalmente con essa i piu' Grandi Banchieri (quelli che finanziano le guerre ).
Comunque d'accordo con chi come me ha fiducia nella cultura e nella conoscenza.....benvengano questi confronti....sono il segno che ancora non viviamo di conoscenze imposte e globali....e finche' ci e' possibile usare le nostre menti per capire..imparare e conoscere in modo autonomo (non dico indipendente ....mi pare troppo esagerato)....e' anche probabile che si possa recuperare anche quel contratto sociale di cui parla Truman.
E MC....non ti preoccupare di come ti appellano...ehehehehe....tu parla e parla e parla e parla...ovunque..al lavoro tra gli amici in autobus in treno....c'e' troppa gente assopita...chissa' che qualche parola detta qua e la' non faccia nascere la curiosita' di capirne di piu'.
ciao
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