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opinione : Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Inviato da music-band il 12/7/2010 6:00:00 (8848 letture)

di Federico Povoleri

Era una serata di fine estate del 1997, il 9 ottobre per l'esattezza, e vivevamo in un mondo senza complottisti; non c'era ancora bisogno di questa categoria e nessuno l'aveva inventata. I dizionari della lingua italiana erano (e lo sono tutt'ora) all'oscuro di questo termine, ma la nostra grammatica conosceva bene parole come “strage di stato” e “strategia del terrore”.

Ustica, Bologna, Italicus, Piazza Fontana, Aldo Moro, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino... E’ lungo l'elenco di quelli che la TV, prudentemente, chiamava “misteri italiani”.

Certo, ufficialmente i responsabili erano la mafia, le brigate rosse, quelle nere etc. etc. etc. ma erano ben pochi gli italiani che ci credevano; molti sapevano, la maggior parte intuiva che la verità stesse altrove, e ne potevi parlare a cena con gli amici, in pizzeria, o in qualsiasi altro posto; non erano argomenti tabù, e quasi tutti concordavano sulle realtà che si celano dietro alle versioni ufficiali.

Non c'erano molti dubbi. I fiumi di sangue versati da giornalisti, testimoni e gente innocente stavano sotto gli occhi di tutti, …

… come sigillo di garanzia per quei pensieri; ecco perchè la Tv non osava ancora rivolgersi al suo pubblico, al popolo italiano, dicendogli: “Siete degli imbecilli, visionari, antisemiti, antiamericani... Complottisti”. Sarebbe stato troppo; quel popolo avrebbe riversato la sua rabbia verso quel mezzo che invece, in modo invisibile e senza sollevare troppa polvere, stava adempiendo così bene e da molti anni al suo compito di indottrinamento. Perchè rischiare di vanificare tutto il lavoro fatto?

Era un'epoca in cui i mediocri cercavano sempre di uscire allo scoperto e far caciara, esattamente come oggi, ma era anche un'epoca in cui alcuni riuscivano ancora a vergognarsi di non sapere; Internet era ancora sconosciuto alla maggioranza, e in quella serata di ottobre accaddero molte cose. La TV di stato era probabilmente in difficoltà: un varietà di grande successo calamitava l'attenzione del pubblico sulle reti private, e non c'erano batterie armate per contrastare l'attacco frontale all'audience. Questa volta erano stati presi in contropiede, e a quel punto era probabilmente meglio trasmettere qualcosa per tappare un buco in prima serata, piuttosto che sprecare le cartucce migliori, ormai del tutto inutili, contro il successo garantito della concorrenza.

“Culi, tette, ricchi premi e cotillon ce li teniamo, e ci inventeremo qualcosa quando combatteremo la prossima battaglia”, devono aver pensato nelle alte sfere della RAI.

Accadde così che, con i peggiori auspici di ascolto, un perfetto sconosciuto andò in onda in prima serata con uno spettacolo teatrale - che in Italia significa “cultura”, quindi noia - in diretta dalla diga del Vajont. Non soltanto la rete rivale con il suo varietà, ma anche tutta una serie di eventi avevano già deciso in anticipo il funerale di quel programma: era caduto il governo, era stato annunciato il nobel a Dario Fo, insomma, le occasioni di distrazione per non sciropparsi una serata “dedicata alla memoria” erano tante, ghiotte, e per tutti i palati.

Quella sera Marco Paolini, con il suo teatro, raccontò la vera - e fino a quel momento praticamente sconosciuta - vicenda del Vajont, facendo scoprire a milioni di italiani che la storia così come l'avevano imparata, letta e conosciuta, era una balla gigantesca. Paolini dimostrò quali danni può fare un giornalismo che non racconta la verità, ma che radica le sue menzogne nella memoria collettiva soltanto perchè, se abbastanza influente, può arrivare a tutti e tacitare le più deboli voci contrarie.

Marco Paolini raccontò il Vajont con una preparazione e con una mole di documentazione impressionanti, al punto che nessuno si trovò nella posizione di poter opporre una qualche critica o risatina di scherno senza rischiare il linciaggio. Paolini creò più suspense e attenzione di un blockbuster di Hollywood. Il successo inatteso e imprevedibile della trasmissione fece il resto. Uno share del 15,75%, pari a 3.515.000 spettatori, mise una pietra sopra a chi avesse osato alzare la voce. I complottisti non esistevano ancora, e di conseguenza nessuno potè dare del “complottista” a Marco Paolini, nella speranza di sminuirlo davanti all'opinione pubblica che invece era tutta con lui. E così, non potendo fare altro, gli diedero un premio: l'Oscar della televisione.

La RAI fu subissata da una tale quantità di richieste che dovette replicare il programma poco tempo dopo, per tutti quelli che non l'avevano visto ma ne avevano sentito parlare.

Oggi siamo nel 2010, e molte cose sono cambiate. C'è stato l'11 settembre 2001, e questa volta è stata talmente grossa che bisognava inventarsi qualcosa perchè la gente stessa rifiutasse i suoi simili. Per far credere che esistesse una categoria di persone dal pensiero deviato, con la quale è meglio non mischiarsi, serviva uno spauracchio, un titolo infamante; e ci si inventò i “complottisti”.

Sono meccanismi che funzionano sempre e poi iniziano a vivere di vita propria; basta qualche imbecille che cominci a sentirsi orgoglioso di essere “complottista” - di essere cioè un personaggio inventato - basta che l'associazione di tale parola sia costruita in modo da suscitare immagini negative, in quella parte che vuole sentirsi sana, responsabile e ragionevole, e il gioco è fatto.

Chissà cosa sarebbe successo se lo spettacolo di Paolini fosse andato in onda dopo l'11 settembre 2001? Possiamo immaginare i titoli dei giornali: “Marco Paolini, un complottista in prima serata, indecente”; “Una puntata speciale di Superquark per raccontare come la forza della natura, imprevedile, ha provocato la tragedia del Vajont”.

Avremmo visto il ministero della verità correre ai ripari per riportare la storia alla condizione in cui era prima di quel pericoloso incidente di percorso.

Ma è molto meglio ricordare alcune parole che Marco Paolini pronunciò in un'intervista a Miriam Giovanzana (Terre di Mezzo - 1/12/1997):

“Ho letto il libro di Tina Merlin “Sulla pelle viva” e mi sono vergognato di non conoscere, di non sapere...”

“Non volevo correre il rischio di dimenticare ancora, e per non dimenticare dovevo, usando il mio lavoro, raccontare...”

“E' questa la fatica del Vajont: non si tratta solamente di dominare le emozioni: è che puoi farne quello che vuoi di quei fatti li, della verità. Perchè sai che tanto nessuno o quasi potrà metterti in discussione. Le fonti? Le fonti ci sono... E' stata pubblicata l'intera istruttoria...”

“Mi dava conforto fare il Vajont, così toccava anche ad altri sopportarne il peso, la vergogna...”

“Su una materia così vasta, così complessa, sarebbe fin troppo facile giocare sporco: lo scrupolo di verificare quello che stai dicendo sta tutto a te, è una responsabilità micidiale...”

Le persone delegate a raccontarci il nostro tempo sono i conduttori di TalkShow. Tv e memoria sembrano antitetici quando si incontrano producono revival.”


Federico Povoleri (Musicband)

Marco Paolini VAJONT: 1a parte - 2a parte

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
edo
Inviato: 12/7/2010 8:18  Aggiornato: 12/7/2010 8:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Ottimo. Ecco l'eccellente idea per il prossimo lavoro del bravissimo Paolini: un testo teatrale sull'11 sett.
Federico, se puoi, fagli avere il materiale (compreso il preziosissimo "nuovo secolo americano").

Thibault
Inviato: 12/7/2010 10:25  Aggiornato: 12/7/2010 10:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da: Un mondo folle
Inviati: 343
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Capolavoro, bellissimo anche il pezzo su Ustica. Al di là del far conoscere i fatti del Vajont (io li ho imparati grazie a lui) questo è un gran esempio di teatro, passi dalle risate delle carote 'striache alla descrizione dei momenti finali della vita di un paese che ti mette in corpo un'angoscia assurda

E' una tranquilla notte di regime
soulsaver
Inviato: 12/7/2010 10:40  Aggiornato: 12/7/2010 10:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/11/2005
Da: Roma
Inviati: 613
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Bel pezzo Musicaband, Non avevo considerato lo spettacolo di Paolini nei termini dell'articolo, o almeno non avevo fatto la distinzione pre-post 11/9 per il giornalismo, qui teatro, d'inchiesta.
Ottimo, vogliamo ricordare altri coraggiosi autori che hanno portato un loro contributo nel raccontare verità attraverso il teatro et similia?
Ecco il mio contributo. Christian Biasco in: Vaccini Antipolio e l'origine dell'AIDS

Free from the need to be free "Mommy what's a Funkadelic, George Clinton 1970"
Cassandra
Inviato: 12/7/2010 12:03  Aggiornato: 12/7/2010 12:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Povera Longarò, povera Longarò...

L'avrò visto sei o sette volte, l'ho prestato ad amici e parenti, è un capolavoro.

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
elle2
Inviato: 12/7/2010 12:18  Aggiornato: 12/7/2010 12:18
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/4/2006
Da:
Inviati: 55
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
condivido pienamente tutto l'articolo, fra le altre cose ho visto anche io quella sera lo spettacolo di paolini, bellissimo!

°°°° FSTRIBE °°°°
Decalagon
Inviato: 12/7/2010 12:23  Aggiornato: 12/7/2010 12:23
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/8/2009
Da:
Inviati: 6643
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Bellissimo articolo: ora mi guardo anche la puntata in questione sul Vajont.
Grazie mille.

«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
giovanni-
Inviato: 12/7/2010 12:24  Aggiornato: 12/7/2010 12:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/6/2009
Da: il vero problema siamo noi esseri umani.
Inviati: 64
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Complimenti.

Sertes
Inviato: 12/7/2010 12:38  Aggiornato: 12/7/2010 12:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Tra meno di un mese commemoriamo i trent'anni dalla strage di Bologna. Già è triste di suo, ma la scena più pietosa è stata alla manifestazione di tre anni fa: un gruppo ha aperto un cartellone con scritto "chi è STATO?" e i carabinieri prontamente l'hanno fatto sparire. Beh, comunque per riallacciarmi a quanto detto nell'articolo, volevo solo far notare che secondo me chi copre è colpevole quanto chi pianifica e chi esegue. Uguale.

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Seppuku
Inviato: 12/7/2010 13:51  Aggiornato: 12/7/2010 13:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/9/2006
Da:
Inviati: 35
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Purtroppo ci fu un dopo alla tragedia che ai giorni nostri fa pensare a l'Aquila ed al suo terremoto. Una cosa che pochi sanno, e son convinto che a Paolini non è sfuggita, è questa: http://www.sopravvissutivajont.org/images2/Secondovajont.htm
Oltre al danno, come sempre, la beffa.

a_mensa
Inviato: 12/7/2010 13:58  Aggiornato: 12/7/2010 14:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/6/2009
Da: roncello (mi)
Inviati: 3180
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
bello, music band, grazie per aver riportato la memoria ad uno spettacolo che vidi e rividi più volte nella registrazione.
chissà se una denuncia simile venisse fatta oggi, quanto interesse (o disinteresse) susciterebbe .
ma non è questa la considerazione principale che mi è venuta.
quella disgrazia ha rappresentato anche la fine dell'idroelettrico italiano.
le mancanze colpevoli di un branco di irresponsabili ha dato lo spunto allo svuotamento degli invasi, in un paese che potrebbe produrre e vendere agli altri energia, solo sfruttando le tante montagne e corsi d'acqua che possiede.
no ! meglio pensare al nucleare, con tutto ciò che esso comporta, compreso l'acquisto di una tecnologia già vecchia, e che, sempre sperando che qualcosa blocchi il tutto, potrebbe entrare in funzione non prima di 10 anni, quando sarà decrepita.
c'è ancora qualche goccia di veleno per questi disgraziati che non sanno che fanno ?

non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Silver
Inviato: 12/7/2010 14:14  Aggiornato: 12/7/2010 14:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Bellissimo. Grazie per il link!

peonia
Inviato: 12/7/2010 14:28  Aggiornato: 12/7/2010 14:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Oltre al danno, come sempre, la beffa.


lo schifo è sempre uguale!

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
gio911
Inviato: 12/7/2010 14:32  Aggiornato: 12/7/2010 14:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/5/2006
Da: Gela
Inviati: 131
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
scusate ma penso sia Paolo Borsellino e non Salvatore...corriggete!

Redazione
Inviato: 12/7/2010 19:14  Aggiornato: 12/7/2010 19:17
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
GIO911: Corretto, grazie.

redribbon
Inviato: 12/7/2010 20:16  Aggiornato: 12/7/2010 20:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/1/2006
Da: Firenze
Inviati: 614
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
ahh grande Paolini, il vajont l'avrò visto 3-4 volte

già che ci sono mi permetto di ricordare un altro racconto di Paolini, quello su Bhopal,
è andato in onda in una puntata di report nel 2003 intitolata
"Bhopal ed il nostro terrorismo"
l'ho trovata sul p2p (si può dire?)
a chi non l'ha vista la consiglio assolutamente

“datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi”

Mayer Amschel Rothschild
gunny5
Inviato: 12/7/2010 21:02  Aggiornato: 12/7/2010 21:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/6/2006
Da:
Inviati: 55
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Quella sera del 09 ottobre 1997 stavo facendo zapping e, a un certo punto, ho girato su rai2: non sono più riuscito a staccare gli occhi da quello strano programma e da quell'ancora più strano attore!

1) Non ho potuto fare a meno di prendere il DVD (che, peraltro, contiene degli speciali molto interessanti...).

2) Poi ho preso anche quello di Ustica (stupefacente anche quello...).

3) Ora voglio prendere "Il sergente nella neve" (se vi capita guardatelo: è da pelle d'oca!) dopo averlo visto su La7.

Dulcis in fundo: sabato sera vado a vedere il suo ultimo spettacolo dal vivo!

Marco Paolini è un mito!!!

Spiderman
Inviato: 12/7/2010 21:37  Aggiornato: 12/7/2010 21:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2009
Da:
Inviati: 2722
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Non conoscevo lo spettacolo di Paolini, (ora si) ringrazio per i link e per questa interessante scoperta.

"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
ildieffe
Inviato: 12/7/2010 22:35  Aggiornato: 12/7/2010 22:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/12/2009
Da:
Inviati: 141
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
"vi sono momenti della storia, nei quali tutto quello che si può fare è tenere accesi piccoli fuochi nella notte, proteggendoli dalla tempesta e da chi li vuole spegnere a colpi di prepotenza, di avvocati e di leggi, perchè, a notte e bufera finite, il villaggio dovrà pur ricominciare a cuocere e scaldarsi" (Gilles Deleuze).

Un fuoco oggi si è spento

Ciao Gianluca

http://blogghete.blog.dada.net/

Lezik85
Inviato: 12/7/2010 22:59  Aggiornato: 12/7/2010 22:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Citazione:
Un fuoco oggi si è spento

Ciao Gianluca


Questa notizia è un colpo al cuore.

edo
Inviato: 12/7/2010 23:13  Aggiornato: 12/7/2010 23:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Citazione:
Un fuoco oggi si è spento Ciao Gianluca Questa notizia è un colpo al cuore.


Un'altro amico non c'è più.

Dusty
Inviato: 12/7/2010 23:32  Aggiornato: 12/7/2010 23:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 3/10/2005
Da: Mondo
Inviati: 2248
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Citazione:
Un fuoco oggi si è spento
Ciao Gianluca


Citazione:
Questa notizia è un colpo al cuore.


Citazione:
Un'altro amico non c'è più.


Ragazzi però un minimo di senso critico altrimenti quando ci dicono che darla a bere ai complottisti è facile poi hanno veramente ragione...

Bastava leggere con un po' di senso critico l'articolo per capire che troppe cose non tornavano, e poi magari accorgersi che il post era catalogato in bufale...

"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
Pensoso
Inviato: 12/7/2010 23:38  Aggiornato: 12/7/2010 23:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/8/2009
Da:
Inviati: 436
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
io lo vidi. imperdibile!

(uso non improprio di firma)
Lezik85
Inviato: 12/7/2010 23:54  Aggiornato: 12/7/2010 23:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Citazione:
Bastava leggere con un po' di senso critico l'articolo per capire che troppe cose non tornavano, e poi magari accorgersi che il post era catalogato in bufale...


Infatti quello che si rattristava era il mio alter ego dell'universo parallelo adiacente....

-ZR-
Inviato: 13/7/2010 0:18  Aggiornato: 13/7/2010 0:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/9/2008
Da:
Inviati: 436
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Non ho letto niente,
ma ti volevo salutare music-band, è da molto tempo che non rivedevo il faccione nero su LC.

Saluti.

-ZR-

" I grandi spiriti hanno sempre incontrato violente opposizioni da menti mediocri."
Albert Einstein
munchmadon
Inviato: 13/7/2010 2:02  Aggiornato: 13/7/2010 2:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/8/2009
Da: Isernia
Inviati: 77
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Lo so che dovrei vergognarmi ma non conoscevo nulla di tutto ciò. Grazie, grazie, grazie.

music-band
Inviato: 13/7/2010 14:16  Aggiornato: 13/7/2010 14:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Ringrazio tutti gli amici che mi hanno salutato e quelli che hanno apprezzato l'articolo anche se in realtà, come giustamente ricordato da molti, il vero capolavoro lo ha fatto Marco Paolini.

A me è venuta semplicemente questa riflessione su un termine che ormai si tenta di utilizzare per ogni cosa; rischi di beccarti del complottista anche indossi un paio di scarpe diverse da tutti gli altri ed è questo l'aspetto davvero inquietante della cosa.

trotzkij
Inviato: 13/7/2010 15:50  Aggiornato: 13/7/2010 15:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
audisio
Inviato: 13/7/2010 16:02  Aggiornato: 13/7/2010 16:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 29/4/2008
Da:
Inviati: 3471
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Oddio!
Gianluca Freda, pure lui no!
Ragazzi, qui tocca stringere il culo...
Evidentemente parlare di certe cose e soprattutto condividerle non fa
bene alla salute.
R.I.P.
E onore imperituro alla tua memoria.
Uno che non ha mai abbassato il capo a lor signori...

audisio
Inviato: 13/7/2010 16:16  Aggiornato: 13/7/2010 16:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 29/4/2008
Da:
Inviati: 3471
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
A' Gianlù, ma vaff...
Mica per altro, ho postato mille volte il link sul filmato della morte di
Neda...

Truth79
Inviato: 13/7/2010 18:49  Aggiornato: 13/7/2010 18:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 15/8/2009
Da:
Inviati: 244
 Re: Quando i ?complottisti? non esistevano ancora
Grande Paolini,continua cosi!Per a_mensa sull'energia:qualcosa si sta muovendo sul fotovoltaico,gl'impianti spuntano come funghi e mi sembra positivo,abbattimento co2 etc.Non penso arriveremo ai livelli della Germania (andate a vedere la puntata di Report sull'argomento!!)ma mi è già un discreto passo avanti.

Di tutte le cose sicure,la piú certa è il dubbio.
Redazione
Inviato: 13/7/2010 22:11  Aggiornato: 13/7/2010 22:11
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Quando i ?complottisti? non esistevano ancora
L'articolo "in memoriam" di Gianluca Freda è postato da... Gianluca Freda.

Forse voleva imitare Mosè, che scrisse il Pentateuco, nel cui ultimo capitolo si narra della morte di Mosè.

audisio
Inviato: 14/7/2010 11:41  Aggiornato: 14/7/2010 11:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 29/4/2008
Da:
Inviati: 3471
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Me ne sono accorto quando ho visto che era nella categoria "bufale".
Comunque, è stata l'occasione per rileggere l'appassionante monografia
su immortalità quantistica e suicidio quantistico...

ildieffe
Inviato: 14/7/2010 19:17  Aggiornato: 14/7/2010 19:17
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/12/2009
Da:
Inviati: 141
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
chiedo venia per il link su quel testadic***o di Freda: sono stato ingannato dal fatto che da due mesi stranamente non veniva postato niente sul suo sito, il che già mi aveva insospettito.
Il fatto che l'articolo in questione fosse postato da lui poteva essere un omaggio dello scrivente, la categoria "bufale" invece mi è proprio sfuggita.


Sorry

Silver
Inviato: 19/7/2010 13:01  Aggiornato: 19/7/2010 13:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Bravissimo Paolini, lavoro ottimo, coinvolgente e commovente.

L'unico peccato è vedere così poche condivisioni su Facebook.


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