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opinione : Paraguay-Giappone 5-3 |
Inviato da Redazione il 29/6/2010 20:20:00 (5294 letture) |
Non avevo mai visto piangere un giapponese.
All’inizio della partita, i giocatori del Giappone sembravano solo undici macchinette caricate con batterie ultraspeciali, inesauribili, e i loro volti ricordavano troppo da vicino i personaggi dei cartoni animati per poter pensare che fossero davvero degli esseri umani.
Fin troppo umani apparivano invece i giocatori del Paraguay: teatrali, emotivi, melodrammatici, con la furia dipinta negli occhi e la bestemmia sempre pronta sulle labbra. Altrettanto per gli allenatori: gelido e impenetrabile quello giapponese, esagerato ed incontenibile quello paraguayo.
Ma le emozioni, sotto sotto, dovevano essere le stesse per tutti: sono le emozioni che prova l’uomo qualunque, quando si rende conto di essere di fronte ad una possibilità unica nella sua vita, che potrebbe permettergli, di colpo, di “diventare qualcuno”. La consapevolezza del traguardo a portata di mano - i quarti di finale, in questo caso - unita alla paura di perdere per sempre quell’occasione, allargano all’infinito la forbice del dramma, e si traducono in spezzoni di vita indimenticabili per tutti. Anche per chi osserva.
Assoluta nullità a livello calcistico, il Paraguay si è ritrovato a vincere il girone ...
... destinato a far da passerella per i campioni del mondo uscenti. Vera e propria barzelletta calcistica, il Giappone era noto più che altro perchè permetteva di inventare facili battute sui nomi dei giocatori, come il noto mezzapunta Semigiro Tisiluro o il crudele stopper Titiro Naskarpata.
Ma il passaggio del turno il Giappone se lo era conquistato sul campo, e così aveva fatto il Paraguay, e ora le due squadre si rendevano conto che, con il trascorrerre dei minuti, avrebbero potuto passare alla storia del loro paese, oppure ripiombare nel buio da cui erano appena emerse. La stessa emozione si rifletteva sugli spalti, dove i tifosi delle due nazionali esprimevano la crescente ansietà, ciascuno a modo loro: immobili ed intensi come maschere del teatro kabuki i giapponesi, con gli occhi alzati al cielo, fra una preghiera e un segno della croce i paraguagi.
E quando è giunto il momento dei rigori, il dramma si è fatto totale. Fedeli alla loro cultura, i giocatori del Paraguay abbracciavano e salutavano il proprio portiere come se dovesse partire per il fronte. Fedeli alla propria, i giapponesi lasciavano solo il proprio portiere, perchè potesse concentrarsi al meglio prima di dirigersi verso l’area di rigore.
Sugli spalti sembrava che si stesse per decidere chi fra gli spettatori dovesse venir fucilato, e chi invece avrebbe avuto salva la vita.
Poi, in un attimo è finito tutto. E’ bastata una traversa colpita da un giapponese, e tutti hanno capito che il Paraguay non li avrebbe perdonati. E infatti così è stato.
Ma proprio in quel momento, quando tutto sembrava finito, è arrivata la sorpresa maggiore: i volti a due dimensioni dei giocatori giapponesi diventavano improvvisamente umani, si coloravano di emozioni, e i loro occhi lasciavano finalmente trasparire la profonda delusione per l’occasione mancata. Alcuni di loro cadevano in ginocchio, affranti, altri si aggiravano per il campo esterrefatti, altri ancora si facevano attorno al compagno che aveva sbagliato il rigore, e lo abbracciavano per confortarlo. Sugli spalti una tifosa giapponese si asciugava rapidamente due lacrime.
Non avevo mai visto un giapponese piangere. Non credevo che ne fossero capaci, almeno non in pubblico. Ma evidentemente esistono situazioni in grado di superare qualunque condizionamento culturale, arrivando a toccare quelle sfere di emotività profonda che nessuno di noi è in grado di controllare.
Massimo Mazzucco |
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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore |
Albero |
Calvero |
Inviato: 30/6/2010 0:19 Aggiornato: 30/6/2010 0:19 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 4/6/2007 Da: Fleed / Umon Inviati: 13165 |
Re: Paraguay-Giappone 5-3 I giapponesi sono un popolo che mi affascina. Citazione: Non avevo mai visto un giapponese piangere. Credo che qualsiasi altro popolo dopo la bomba atomica, non avrebbe mai dimostrato così tanta dignità nei confronti del mondo intero. Per me sono extraterrestri.
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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simone707 |
Inviato: 30/6/2010 0:31 Aggiornato: 30/6/2010 0:31 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 7/4/2009 Da: Inviati: 148 |
Re: Paraguay-Giappone 5-3 Il calcio è stato inventato dai Maya/Aztechi con il gioco (sacro) della "Pelota". I giocatori della squadra che perdeva spesso venivano uccisi, sacrificati a Viracocha o Quetzacoatl o ad altre divinità. Chissà se questo fatto si 'trascina dietro' qualche atavica emozione legata a quei ricordi lontanissimi. Io sarei propenso a dire di si ....
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Cassandra |
Inviato: 30/6/2010 0:54 Aggiornato: 30/6/2010 0:54 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 10/5/2006 Da: Inviati: 1551 |
Re: Paraguay-Giappone 5-3 Beh, nel calcio azteco si colpiva la palla con i gomiti, le ginocchia e la testa... insomma, tutto tranne che i piedi! Somigliava infatti più al basket: il goal della vittoria si segnava infilando la palla in un cerchio molto stretto piazzato in alto, simile al nostro canestro. E comunque succede anche oggi che si facciano fuori i perdenti, vedi i giocatori colombiani dopo il Mondiale USA, che se non sbaglio finirono ammazzati...
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
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NoPlace |
Inviato: 30/6/2010 8:51 Aggiornato: 30/6/2010 8:51 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 14/5/2010 Da: Inviati: 150 |
Re: Paraguay-Giappone 5-3 no no no, fu ucciso solo il difensore che con un autogol condannò la colombia all'eliminazione dal mondiale...
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chris71 |
Inviato: 30/6/2010 8:59 Aggiornato: 30/6/2010 8:59 |
So tutto Iscritto: 7/12/2007 Da: Inviati: 24 |
Re: Paraguay-Giappone 5-3 Da quanto ne so nell'antico gioco Maya della pelota ad essere sacrificato era il capitano della squadra vincente, in quanto era considerato un onore potere venire offerto agli dei. Il capitano della squadra perdente invece veniva allontanato dalla comunità.
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Floh |
Inviato: 30/6/2010 10:50 Aggiornato: 30/6/2010 10:50 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 13/12/2009 Da: Milano Inviati: 1056 |
Re: Paraguay-Giappone 5-3
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
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Floh |
Inviato: 30/6/2010 10:53 Aggiornato: 30/6/2010 10:53 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 13/12/2009 Da: Milano Inviati: 1056 |
Re: Paraguay-Giappone 5-3 @ chris71 non so voi ma io avrei fatto di tutto per perdere...
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
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peppe75 |
Inviato: 30/6/2010 11:01 Aggiornato: 30/6/2010 11:01 |
Mi sento vacillare Iscritto: 5/10/2006 Da: London Inviati: 399 |
Re: Paraguay-Giappone 5-3 @chris71 "Da quanto ne so nell'antico gioco Maya della pelota ad essere sacrificato era il capitano della squadra vincente, in quanto era considerato un onore potere venire offerto agli dei. Il capitano della squadra perdente invece veniva allontanato dalla comunità."
Infatti mi sembra che sia proprio risalente all'epoca dei Maya il primo scandalo "pelotopoli".
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Polonio |
Inviato: 30/6/2010 13:55 Aggiornato: 30/6/2010 13:55 |
Mi sento vacillare Iscritto: 5/8/2009 Da: Inviati: 797 |
Re: Paraguay-Giappone 5-3 "Ad ogni modo, dev'esserci penuria di argomenti importanti se Massimo di cimenta in questi articoletti da Gazzetta dello sport..."
Io invece stavo pensando che è una bella metafora...
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GgCc |
Inviato: 1/7/2010 14:12 Aggiornato: 1/7/2010 14:12 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 30/7/2005 Da: Inviati: 170 |
Re: Paraguay-Giappone 5-3 Massimo, i Giapponesi sono tifosi, ma a modo loro... Ogni tanto mi capita di guardare le loro cronache sportive sui canali giapponesi disponibili qui in Europa e anche lì basta poco per scaldarli. Hanno un vantaggio, però: niente tifosi violenti. Entusiasti, sì, violenti no. La violenza la lasciano agli yakuza...
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