TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE
|
|
|
|
Energia e Ambiente : Il progresso è finito in cenere |
Inviato da Redazione il 22/4/2010 3:10:00 (5874 letture) |
di Marco Cedolin
I vapori cenerini del vulcano Eyjafjallajokull, partiti dall’Islanda, hanno ormai conquistato quasi tutta l’Europa, mettendo impietosamente in evidenza l’estrema vulnerabilità di una società tecnologicamente evoluta, qualora costretta a confrontarsi con gli elementi di una natura troppo spesso sottovalutata.
La nube eruttata dal vulcano islandese sta andando beffardamente a spasso per migliaia di km (stando alle parole degli esperti dovrebbe aver raggiunto in queste ore l’Italia centrale), senza curarsi di distanze e confini, paralizzando di fatto larga parte del traffico aereo europeo. La concentrazione delle ceneri in atmosfera che secondo l’OMS non dovrebbe determinare gravi rischi per la salute umana, mette invece a repentaglio il buon funzionamento dei reattori dei jet, rendendone pericoloso e sconsigliabile l’uso.
Si apre così lo spaccato su un’umanità ormai votata all’ipercinetismo ...
... ed educata alla movimentazione schizofrenica di merci e persone. Un’umanità abituata (anche grazie all’imperversare dei voli low cost) a “bruciare” migliaia di km per una riunione di affari, per un weekend esclusivo, per una rimpatriata in famiglia. Figlia di quella globalizzazione che trova nell’aereo il principale asse portante.
“Mi divido fra Londra e New York”, “Vivo in California ma quasi tutti i miei affetti sono a Roma e ci torno ogni volta che posso”, “Vado a Parigi almeno una volta la settimana, perché è lì la sede della multinazionale in cui lavoro”, “Ho passato buona parte dell’ultimo anno in aereo, ma durante i voli riesco a recuperare tempo lavorando al pc”, “Questo weekend andiamo a Praga, tanto con l’aereo s’impiega meno tempo che per una gita fuori porta”.
Sono solo alcune delle frasi facenti parte di un lemmario fino a qualche tempo fa appannaggio dei vip, ma recentemente divenuto di uso comune, ad indicare la sempre più stretta dipendenza dell’uomo nei confronti dell’aereo, in una società dove le distanze vengono compresse a dismisura, senza curarsi minimamente delle conseguenze e dei costi ambientali ed economici derivanti da questo atteggiamento.
Famiglie allargate sull’asse di migliaia di km, ognuna delle quali consuma ogni anno risorse che basterebbero a sostenere centinaia di famiglie del terzo mondo per tutta la durata della loro esistenza. Riunioni di organismi politici e multinazionali che inquinano come un complesso industriale. Pacchetti vacanza che possono fare concorrenza ad un petrolchimico.
Un’umanità che trovatasi in questi giorni di fronte al blocco forzato dei voli, manifesta tutto il proprio disorientamento. Specchiandosi negli aeroporti semideserti trasformati in bivacchi, nelle stazioni ferroviarie prese d’assalto alla ricerca di un improbabile succedaneo, nel tentativo frustrato di continuare a vivere ad “alta velocità” in mancanza dell’unico mezzo che può consentire di farlo.
E fra le pieghe del disorientamento spicca naturalmente l’imbarazzo dei vip, politici, attori e miliardari a la page costretti a disertare appuntamenti improcrastinabili o peggio ancora ad affrontare per forza di cose lunghi e “faticosi”viaggi in corriera in grado di riportarli alla meschina condizione degli altri esseri umani, come accaduto al cancelliere tedesco Angela Merkel di ritorno dagli Stati Uniti via Lisbona.
Ma oltre a far riflettere sul rapporto di dipendenza ormai instauratosi fra l’uomo e l’aereo e su quanto siano vulnerabili rispetto agli eventi naturali i fragili equilibri di una società iper tecnologica, la progressione della nube scaturita dal vulcano Eyjafjallajokull non può mancare di mettere in evidenza il fatto che la terra rappresenta un sistema aperto, dove ogni evento, sia esso di origine naturale o indotto dall’attività umana, ha ripercussioni all’interno dell’intera biosfera, anche a decine di migliaia di chilometri dal punto dove si è generato.
Se anziché trovarci di fronte ad una nube di ceneri e vapore indotta da un’eruzione vulcanica che potenzialmente potrebbe influire sul clima nei prossimi anni e le cui conseguenze vengono giudicate catastrofiche dalle compagnie aeree che già reclamano gli aiuti statali e lamentano la perdita di centinaia di milioni di dollari a causa della sospensione dei voli, ci trovassimo a fare i conti con un disastro di origine antropica, la situazione risulterebbe assai peggiore.
La “nube” radioattiva ingenerata dallo scoppio di una centrale nucleare o quella tossica determinata dall’esplosione di un complesso chimico, si comporterebbero infatti pressappoco allo stesso modo, con la differenza che si tratterebbe di miasmi letali per la popolazione ed il problema non sarebbe costituito dall’attesa negli aeroporti, bensì dalla sopravvivenza dei cittadini.
Troppo spesso la cieca fiducia nella tecnologia e l’insana smania di dominio sulla natura, propagandate dall’orientamento del pensiero, finiscono per farci dimenticare la nostra condizione di piccoli uomini che in realtà non dominano alcunché, ma rischiano di farsi male seriamente, come bambini che giocano con i cocci di una bottiglia.
Marco Cedolin
http://ilcorrosivo.blogspot.com/ http://marcocedolin.blogspot.com/ |
|
I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore |
Albero |
manuel |
Inviato: 22/4/2010 9:37 Aggiornato: 22/4/2010 9:37 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 21/5/2006 Da: Inviati: 103 |
Re: Il progresso è finito in cenere Ottime notizie per chi deve volare L'esercitazione militare NATO "Brilliant Ardent" (12-22 aprile 2010) [1] sta volgendo al termine. Non avendo quindi più necessità di avere i cieli liberi da aerei civili, si può revocare il blocco del traffico, fittiziamente attribuito ad una nube vulcanica che: * secondo le compagnie aeree e i piloti civili non comporta nessun pericolo per il volo [2]; * è stata notevolmente e "inutilmente" enfatizzata [3, 4]; * non ha dato la minima traccia di sè, almeno nei cieli della mia Regione (il Trentino). Non si può invece affermare che, purtroppo, così torneranno anche le scie chimiche, perché queste in realtà non se ne sono mai andate [5]. [1] http://www.fourwinds10.com/siterun_data/government/obama_government/news.php?q=1271784317[2] http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=91&ID_articolo=1366&ID_sezione=&sezione=[3] http://ilsole24h.blogspot.com/2010/04/immagini-dalla-web-cam-il-vulcano.html[4] http://ilsole24h.blogspot.com/2010/04/nuova-nube-inventata-dallislanda-met.html[5] http://www.tankerenemy.com/2010/04/la-pistola-fumante.html
|
|
|
Notturno |
Inviato: 22/4/2010 10:48 Aggiornato: 22/4/2010 10:48 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 21/8/2008 Da: Inviati: 1920 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: Troppo spesso la cieca fiducia nella tecnologia e l’insana smania di dominio sulla natura, propagandate dall’orientamento del pensiero, finiscono per farci dimenticare la nostra condizione di piccoli uomini che in realtà non dominano alcunché, ma rischiano di farsi male seriamente, come bambini che giocano con i cocci di una bottiglia.
Trovo questa frase estremamente infantile, che manifesta un pensiero debole che, nel rievocare il "peccato di hubris", tende a ricondurre l'uomo ad uno stato di sottomissione, avvilimento e immiserimento che è l'humus ottimale in cui far allignare la superstizione, la religione e la violenza. Eccheccazzo!
Rende Encomiabili Dire No A Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii. (Stefano Bartezzaghi)
|
|
|
alsecret7 |
Inviato: 22/4/2010 12:12 Aggiornato: 22/4/2010 12:12 |
Mi sento vacillare Iscritto: 11/6/2007 Da: Inviati: 561 |
Re: Il progresso è finito in cenere
|
|
|
yarebon |
Inviato: 22/4/2010 12:32 Aggiornato: 22/4/2010 12:32 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 25/10/2005 Da: Inviati: 2366 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: Trovo questa frase estremamente infantile, che manifesta un pensiero debole che, nel rievocare il "peccato di hubris", tende a ricondurre l'uomo ad uno stato di sottomissione, avvilimento e immiserimento che è l'humus ottimale in cui far allignare la superstizione, la religione e la violenza. magari anche homo homini lupus? Secondo me stai un pò confondendo le acque, perchè la tecnologia ha reso ad una parte del mondo la vita più comoda, ma non lo ha reso certo più libero e consapevole,semmai gli da maggiori felicità illusorie. La tecnologia non è un male, ma è un vero incubo e deleteria se non è accompagnata da etica, rispetto e consapevolezza del mondo che ci circonda e questo manca ancora alla nostra civiltà in parte ed in questo contesto la critica del Cedolin ci sta tutta! Senza tutto questo la tecnologia diventa alienazione, materialismo, perdità d'identità, superomismo, prometeismo ecc. ecc. L'uomo può fare grandi cose,ma con la superbia o con un certo positivismo di marca ottocentesca ha la fine assicurata!
|
|
|
epicureo99 |
Inviato: 22/4/2010 13:06 Aggiornato: 22/4/2010 13:06 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 4/1/2005 Da: Bonastre Inviati: 150 |
Re: Il progresso è finito in cenere Difficile non concordare con Marco...
L'eccessiva disponibilità di qualsiasi cosa ci ha fatto perdere di vista da tempo la realtà basica e il nostro posto al mondo come esseri umani.
Comunque....sarà il morbo di ascroft o com'era però i conti come al solito non tornano...
Io vivo a Barcellona....l'aereoporto è stato chiuso per qualche giorno però l'unica cosa che si è vista in cielo, oltre alle nuvole di una primavera che quest'anno stenta ad arrivare, sono scie chimiche.
.................................
Forse gli aerei militari non hanno problemi con le polveri, oppure......???
Alla domanda "Cui prodest?" non c'è una facile risposta questa volta.....chissà sia un esperimento sociologico per vedere come reagisce la gente.....sarà ormai l'abitudine a pensar male ma in questi giorni qualcuno che volava nonostante tutto l'ho visto anche io
Cuando la violencia es esclusiva del estado, tod@s somos terroristas
|
|
|
epicureo99 |
Inviato: 22/4/2010 13:11 Aggiornato: 22/4/2010 13:11 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 4/1/2005 Da: Bonastre Inviati: 150 |
Re: Il progresso è finito in cenere Difficile non concordare con Marco...
L'eccessiva disponibilità di qualsiasi cosa ci ha fatto perdere di vista da tempo la realtà basica e il nostro posto al mondo come esseri umani.
Comunque....sarà il morbo di ascroft o com'era però i conti come al solito non tornano...
Io vivo a Barcellona....l'aereoporto è stato chiuso per qualche giorno però l'unica cosa che si è vista in cielo, oltre alle nuvole di una primavera che quest'anno stenta ad arrivare, sono scie chimiche.
.................................
Forse gli aerei militari non hanno problemi con le polveri, oppure......???
Alla domanda "Cui prodest?" non c'è una facile risposta questa volta.....chissà sia un esperimento sociologico per vedere come reagisce la gente.....sarà ormai l'abitudine a pensar male ma in questi giorni qualcuno che volava nonostante tutto l'ho visto anche io
Cuando la violencia es esclusiva del estado, tod@s somos terroristas
|
|
|
Marko99 |
Inviato: 22/4/2010 14:19 Aggiornato: 22/4/2010 14:19 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 13/12/2009 Da: Inviati: 58 |
Re: Il progresso è finito in cenere Manuel, come non essere d'accordo con te... Con una piccola aggiunta. Ogni volta che viene programmata una esercitazione guarda caso si verificano eventi nella stessa area nello stesso periodo e spesso (vedasi Haiti tra tutte) con gli stessi scenari. Mah....................
|
|
|
manuel |
Inviato: 22/4/2010 14:36 Aggiornato: 22/4/2010 14:36 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 21/5/2006 Da: Inviati: 103 |
Re: Il progresso è finito in cenere Caro Marko99, deve essere la "Sindrome di Jessica Fletcher". Io, se dovessi sentire di un'esercitazione dalla mie parti, scapperò il più lontano possibile.
|
|
|
Tato_p2p |
Inviato: 22/4/2010 14:38 Aggiornato: 22/4/2010 14:38 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 17/10/2006 Da: da qui a là. Inviati: 211 |
Re: Il progresso è finito in cenere Manuel, solo un piccolo appunto. In effetti, nei giorni scorsi, guardando il sole da Trento, difficilmente si riusciva a distinguerlo dall'alone mooolto esteso che lo circondava, segno che qualcosa nell'aria c'era. Per il resto perfettamente d'accordo con te e con Marco.
"...oggi la malattia fa passi da gigante!" "Quella è la medicina!" "Vabbè, diciamo che camminano di pari passo, dottore..." -dal film "La matassa" -
|
|
|
Decalagon |
Inviato: 22/4/2010 14:45 Aggiornato: 22/4/2010 14:45 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 22/8/2009 Da: Inviati: 6643 |
Re: Il progresso è finito in cenere @Tato_p2p: Citazione: guardando il sole da Trento, difficilmente si riusciva a distinguerlo dall'alone mooolto esteso che lo circondava Anche ieri sera il tramonto era una cosa inguardabile.
«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
|
|
|
vernavideo |
Inviato: 22/4/2010 15:12 Aggiornato: 22/4/2010 15:12 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 29/3/2006 Da: Lussemburgo Inviati: 1200 |
Re: Il progresso è finito in cenere Caro Marco, Per coerenza con il tuo pensiero sulla "vita ad alta velocita" dovresti smetterla subito di dissemiare articoli a mezzo internet, e piuttosto cominciare a pensare alle "conseguenze e dei costi ambientali ed economici derivanti" dal'acquisto del pc che hai usato per scivere questo articolo......
Ciao, Stefano
Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
|
|
|
Marko99 |
Inviato: 22/4/2010 15:24 Aggiornato: 22/4/2010 15:40 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 13/12/2009 Da: Inviati: 58 |
Re: Il progresso è finito in cenere Post cancellato dall'autore
|
|
|
marcocedol |
Inviato: 22/4/2010 15:35 Aggiornato: 22/4/2010 15:35 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 30/6/2006 Da: Torino Inviati: 1340 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: Caro Marco, Per coerenza con il tuo pensiero sulla "vita ad alta velocita" dovresti smetterla subito di dissemiare articoli a mezzo internet, e piuttosto cominciare a pensare alle "conseguenze e dei costi ambientali ed economici derivanti" dal'acquisto del pc che hai usato per scivere questo articolo...... In effetti, caro Stefano, puoi constatare come negli ultimi tempi vi stia tediando con le mie parole mezzo internet molto raramente
|
|
|
vernavideo |
Inviato: 22/4/2010 15:43 Aggiornato: 22/4/2010 15:43 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 29/3/2006 Da: Lussemburgo Inviati: 1200 |
Re: Il progresso è finito in cenere intanto constato che mi hai risposto (grazie) sempre usando gli odiati mezzi tecnologici Ciao e non mollare! Stefano
Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
|
|
|
AlbaKan |
Inviato: 22/4/2010 15:44 Aggiornato: 22/4/2010 15:44 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 6/3/2009 Da: Inviati: 117 |
Re: Il progresso è finito in cenere Sembra scientificamente provato che le nubi naturali siano molto dannose per l'uomo al contrario dell'inquinamento atmosferico, scie chimiche, nubi radioattive, campi elettromagnetici (tipo Radio Maria), ecc... Se è così moriremo contenti, almeno, nel vedere la schizzofrenia capitalista e globalizzata, per qualche giorno ferma e impotente... Vai vulcano non ti fermare!
"Ai liberali che non sono tutti usurai, chiedo: come mai gli usurai sono tutti liberali"? Ezra Pound
|
|
|
manuel |
Inviato: 22/4/2010 15:48 Aggiornato: 22/4/2010 16:12 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 21/5/2006 Da: Inviati: 103 |
Re: Il progresso è finito in cenere @Decalagon @Tato_p2p
Quindi anche voi siete di Trento (forse Decalogon no... non è chiaro). Vi mando comunque in p.m. una lettera aperta che ho inviato qualche giorno fa a Meteotrentino, senza ottenere ancora risposta.
Se avete voglia e ne condividete i contenuti, potreste farla girare tra i vostri contatti, mandare lettere al riguardo ai giornali, chiedere spiegazioni a Meteotrentino.
Per tutti gli altri: scusate l'OT
|
|
|
AlbaKan |
Inviato: 22/4/2010 15:51 Aggiornato: 22/4/2010 15:51 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 6/3/2009 Da: Inviati: 117 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: Citazione: Caro Marco, Per coerenza con il tuo pensiero sulla "vita ad alta velocita" dovresti smetterla subito di dissemiare articoli a mezzo internet, e piuttosto cominciare a pensare alle "conseguenze e dei costi ambientali ed economici derivanti" dal'acquisto del pc che hai usato per scivere questo articolo...... Sarebbe interessante se Stefano volesse illustrarci nel dettaglio questi costi paragonati ai costi degli argomenti (nella realtà...non scritti) trattati da Marco Cedolin...se ci dice quanti pc ha a casa sarebbe anche meglio... @Marco Continua ad informarci...anche perchè quelli che disinformano a questo mondo sono di più, hanno più capitale e molti più PC a disposizione...
"Ai liberali che non sono tutti usurai, chiedo: come mai gli usurai sono tutti liberali"? Ezra Pound
|
|
|
Pyter |
Inviato: 22/4/2010 16:55 Aggiornato: 22/4/2010 16:55 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 15/9/2006 Da: Sidonia Novordo Inviati: 6250 |
Re: Il progresso è finito in cenere Anche io non vedo segni di cedimento da parte della tecnologia terrestre. Da quando il vulcano islandese ha iniziato a eruttare il numero degli aerei che ho visto dalle mie parti con le rispettive scie bianche non è affatto diminuito. Segno che abbiamo le competenze giuste per volare anche in presenza di ceneri. Questa sfiducia nel progresso mi sembra esagerata.
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
|
|
|
Decalagon |
Inviato: 22/4/2010 17:18 Aggiornato: 22/4/2010 17:18 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 22/8/2009 Da: Inviati: 6643 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: Quindi anche voi siete di Trento (forse Decalogon no... non è chiaro). Io sono di Pergine ^^ comunque grazie per la lettera, molto interessante. La farò girare subito.
«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
|
|
|
alsecret7 |
Inviato: 22/4/2010 17:24 Aggiornato: 22/4/2010 17:24 |
Mi sento vacillare Iscritto: 11/6/2007 Da: Inviati: 561 |
Re: Il progresso è finito in cenere
|
|
|
marcocedol |
Inviato: 22/4/2010 17:31 Aggiornato: 22/4/2010 17:31 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 30/6/2006 Da: Torino Inviati: 1340 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: e appena anno potuto volare e ricominciata la stessa storia oggi dove vivo io vicino a rimini sembrava di stare in valpadana pazzesco passavano aerei militari di continuo come si fa a non notare questa cosa dai e pazzesco Vero Alsecret, anche qui in Val di Susa dopo un paio di giorni con i cieli inredibilmente liberi, sono riesplose le scie chimiche in quantità industriale
|
|
|
vernavideo |
Inviato: 22/4/2010 17:31 Aggiornato: 22/4/2010 17:33 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 29/3/2006 Da: Lussemburgo Inviati: 1200 |
Re: Il progresso è finito in cenere Ciao AlbaKan, Citazione: Sarebbe interessante se Stefano volesse illustrarci nel dettaglio questi costi paragonati ai costi degli argomenti (nella realtà...non scritti) trattati da Marco Cedolin...se ci dice quanti pc ha a casa sarebbe anche meglio... No, non funziona cosi' Aquistando anche solo un netbook, presuppone un industria che produca questi aggeggi, con tanto di direttori che si incontrano alle bermuda e via dicendo... Ciao, Stefano P.S. Personalmente ho perso il conto di quanti pc ho in casa....tra cui 2 servers accesi 24/7
Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
|
|
|
marcocedol |
Inviato: 22/4/2010 17:38 Aggiornato: 22/4/2010 17:38 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 30/6/2006 Da: Torino Inviati: 1340 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: @Marco Continua ad informarci...anche perchè quelli che disinformano a questo mondo sono di più, hanno più capitale e molti più PC a disposizione... Cara Alba, io pc ne ho tre, ma messi insieme faticano a farne uno solo, puoi scommettere che mi battono prima della partenza e non ci sarebbe gara neppure se domandassi aiuto a Stefano che qualche strumento in più ce l'ha
|
|
|
hendrix |
Inviato: 22/4/2010 18:29 Aggiornato: 22/4/2010 18:29 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 12/9/2006 Da: Inviati: 1048 |
Re: Il progresso è finito in cenere Una cosa che mi fa girare le palle è quando viene detto che il bilancio è pesante: per le compagnie aeree i danni ammontano a circa1,26 miliardi di euro per adesso. Addirittura un impatto economico superiore a quello dell'11/9... dice il corriere.Ma dico io, quale bilancia viene usata per calcolare la somma? Se da una parte perdono le compagnie aeree, dall' altra aumentano quelle ferroviarie, ma soprattutto ne guadagna l'ambiente con minori emissioni di schifezze varie. Esiste ancora o no il protocollo di Kioto e il suo rispetto fatto anche di miliardi di euro per ciascuna nazione ??? E poi c'è da scommetterci che le compagnie aeree chiederanno tanti soldi pubblici a livello nazionale ed europeo per tamponare le perdite.Come dire ... paga sempre pantalone. Maledetta la UE e il pil... Anche io FACCIO IL TIFO PER IL VULCANO
|
|
|
hendrix |
Inviato: 22/4/2010 19:14 Aggiornato: 22/4/2010 19:14 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 12/9/2006 Da: Inviati: 1048 |
Re: Il progresso è finito in cenere La nube di BananaNewsFenomeni naturali e fenomeni politici Quando a Berlusconi dissero che era in arrivo la nube pensò subito all'Islanda. Si preoccupò molto, non per gli effetti della nube che rishiava di atterrare gli aerei di quasi tutta Europa, ma per il nuovo fieno nella cascina della fama di jettatore che lo accompagnava fin dal suo primo mandato presidenziale. "Ma non si può spegnere il vulcano?" disse spazientito ai suoi fedelissimi l'uomo del fare. "Chiamate Bertolaso", aggiunse. Ma Bertolaso aveva già accusato d'incompetenza la protezione civile islandese che non aveva utilizzato abbastanza pompieri per spegnere il vulcano. Per evitare altri incidenti diplomatici, modello Haiti, l'uomo del fare decise in tempo reale di rinunciare a Bertolaso. "Il fuoco non si spegne, la nube è enorme", disse Bonaiuti arrivato trafelato in quel momento. "Vuole che lo contatti?" aggiunse Bonaiuti vedendo l' uomo del fare accigliato. "Può contattare il vulcano?" fece speranzoso l'uomo del fare. "Posso contattare Alemanno che faccia da pontiere", disse Bonaiuti. "Ma Alemanno non è uno scalatore?" chiese l'uomo del fare. " Effettivamente è molto ambizioso, è pronto a scalare", sorrise compiaciuto Bonaiuti. "Bene", disse l'uomo del fare, "se Alemanno può spegnere il vulcano, vada per Alemanno". "Penso proprio che Alemanno sia l'uomo giusto per Fini", sorrise Bonaiuti a bocca così larga da mostrare denti numericamente sconosciuti ai massimi odontoiatri. "Non mi parlare di Fini in questo momento!" sbraitò l' uomo del fare. "Ma come", fece deluso Bonaiuti tornato a dentatura standard, "non dobbiamo squarciare la nube?" L'uomo del fare rimase un attimo pensieroso, poi disse: "ottima idea, coinvolgiamo Fini e mandiamolo molto vicino alla bocca del vulcano".
|
|
|
Cassandra |
Inviato: 22/4/2010 19:37 Aggiornato: 22/4/2010 19:37 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 10/5/2006 Da: Inviati: 1551 |
Re: Il progresso è finito in cenere . Scusate l'OT, ma sta scoppiando un casino sulla faccenda dell'aereo polacco caduto in Russia. E' uscito un video girato sul posto e in cui si sentono degli spari, e Jane Burgermeister (la giornalista austriaca che ha sputtanato la faccenda del vaccino in tutto il mondo) lo mostra qui e lo commenta spiegando che razza di conspiracy potrebbe esserci dietro. Ecco il video di Jane: http://www.youtube.com/watch?v=LoUkobHYAlk&feature=player_embedded#!Credo meriti la visione da parte di chi sa l'inglese, e anche da parte di Massimo, spero che legga questo commento.
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
|
|
|
Spiderman |
Inviato: 22/4/2010 20:19 Aggiornato: 22/4/2010 20:19 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 19/9/2009 Da: Inviati: 2722 |
Re: Il progresso è finito in cenere Dopo un paio di giorni di cielo azzurro, la situazione scie di ieri e questa mattina è questa: 1234
"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
|
|
|
LOTTT |
Inviato: 25/4/2010 0:07 Aggiornato: 25/4/2010 0:07 |
So tutto Iscritto: 18/4/2010 Da: milano, italia Inviati: 6 |
Re: Il progresso è finito in cenere ...belle foto, anche su milano e hinterland vedo spesso roba simile
|
|
|
Notturno |
Inviato: 25/4/2010 20:19 Aggiornato: 25/4/2010 20:19 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 21/8/2008 Da: Inviati: 1920 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: Citazione: Trovo questa frase estremamente infantile, che manifesta un pensiero debole che, nel rievocare il "peccato di hubris", tende a ricondurre l'uomo ad uno stato di sottomissione, avvilimento e immiserimento che è l'humus ottimale in cui far allignare la superstizione, la religione e la violenza.
magari anche homo homini lupus? Secondo me stai un pò confondendo le acque, perchè la tecnologia ha reso ad una parte del mondo la vita più comoda, ma non lo ha reso certo più libero e consapevole,semmai gli da maggiori felicità illusorie. La tecnologia non è un male, ma è un vero incubo e deleteria se non è accompagnata da etica, rispetto e consapevolezza del mondo che ci circonda e questo manca ancora alla nostra civiltà in parte ed in questo contesto la critica del Cedolin ci sta tutta! Senza tutto questo la tecnologia diventa alienazione, materialismo, perdità d'identità, superomismo, prometeismo ecc. ecc. L'uomo può fare grandi cose,ma con la superbia o con un certo positivismo di marca ottocentesca ha la fine assicurata!
la tecnologia ha reso ad una parte del mondo la vita più comoda, ma non lo ha reso certo più libero e consapevole,semmai gli da maggiori felicità illusorie.Ma perché mai la tecnologia dovrebbe farlo, di grazia? La tecnologia è semplicemente qualcosa che “facilita” la vita. Non ha il compito di fissare dei valori. Ha il compito di rendere più semplice raggiungerli! Se si commette questo errore logico, allora siamo fritti. Etica e morale definiscono le priorità, gli obiettivi, le mète da raggiungere. La tecnologia è uno strumento per fare meno fatica. Se vuoi portare le tue merci al mercato e non hai un camion, dovrai portarle con maggiore sforzo e potrai portarne di meno. Col camion ne porterai di più. Ma non è stata la tecnologia a dirti di portarle al mercato! E' stata una tua scelta e, come tale, è basata su etica e morale. Se tu affermi, come sembra, che la tecnologia non deve e non può diventare un falso obiettivo, una falsa mèta, uno scopo posticcio, allora concordo con te appieno e senza riserve. Ma a questo punto il problema torna a quella frase (e a quel modo di pensare) che ho rimproverato a Cedolin e che, personalmente, odio tantissimo (il modo di pensare, s'intende, non Cedolìn,!). Citazione: Troppo spesso la cieca fiducia nella tecnologia e l’insana smania di dominio sulla natura, propagandate dall’orientamento del pensiero, finiscono per farci dimenticare la nostra condizione di piccoli uomini che in realtà non dominano alcunché, ma rischiano di farsi male seriamente, come bambini che giocano con i cocci di una bottiglia.
Ecco il “crimine” intellettuale. “La cieca fiducia nella tecnologia”, “ l’insana smania di dominio sulla natura” “ la nostra condizione di piccoli uomini” e tutto coronato dal superbo titolo “Il progresso è finito in cenere”. Ma che cazzo..... basta con il medioevo! Basta con l'oscurantesimo! Il crimine non sta nel dire che l'uomo è più debole della natura. E' fin troppo ovvio ed evidente che è così. Il crimine sta nel pensare che ricordarlo sia salutare. Io non ci vedo niente di salutare. Non trovo alcun valore nell'enfatizzare la “condizione di piccoli uomini” (quand'anche quella condizione fosse realmente esistente). Questo modo di pensare, infatti, riporta al peccato di hubrys, che è quanto di più abietto si possa escogitare. Il peccato di hubrys, infatti, è quello che l'uomo commetterebbe quando “osa” sollevarsi dalla sua posizione sottomessa e umile di “piccolo uomo” e (secondo questi “benpensanti”) si spinge nel suo progredire fino a emulare Dio (un Dio generico, non necessariamente quello cattolico). Io considero abietto questo modo di pensare alla condizione umana perché è un sistema perfetto che l'uomo escogita per limitare se stesso. Per confinarsi volontariamente in quel recinto di “piccolo uomo”, cui egli stesso erige confini tanto stupidi quanto solidi. Sono incline a pensare che questa stupidità sia un po' congenita e un po' sollecitata dalle religioni. Bada bene, non sto assolutamente sostenendo che la tecnologia sia un valore, lo ripeto. La tecnologia è un mezzo. Nient'altro che un sistema per incrementare le proprie capacità. Gli scopi, i target, le mète da raggiungere non sono fissate dalla tecnologia, ma da etica e morale. E' fin troppo evidente che l'uomo debba tenere nel massimo conto l'ambiente in cui vive. Il rispetto per l'equilibrio dell'ambiente DEVE costituire un necessario presupposto di ogni azione umana. Ma perché questo deve costituire un “memento” della “piccolezza umana”? E' qui che Cedolin sbaglia. E non lo ritengo un errore da poco. Al contrario, è gravissimo. E' grave perché quell'insieme di frasi dal vago tenore biblico/apocalittico/pedagogico ( “La cieca fiducia nella tecnologia”, “ l’insana smania di dominio sulla natura” “ la nostra condizione di piccoli uomini” e tutto coronato dal superbo titolo “Il progresso è finito in cenere”) nient'altro fanno che riportare al peccato di hubrys. Ed è un peccato che non esiste e che serve solo a ...ricondurre l'uomo ad uno stato di sottomissione, avvilimento e immiserimento che è l'humus ottimale in cui far allignare la superstizione, la religione e la violenza..., proprio come avevo detto.
Rende Encomiabili Dire No A Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii. (Stefano Bartezzaghi)
|
|
|
marcocedol |
Inviato: 26/4/2010 14:50 Aggiornato: 26/4/2010 14:50 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 30/6/2006 Da: Torino Inviati: 1340 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: a tecnologia ha reso ad una parte del mondo la vita più comoda, ma non lo ha reso certo più libero e consapevole,semmai gli da maggiori felicità illusorie. Ma perché mai la tecnologia dovrebbe farlo, di grazia? La tecnologia è semplicemente qualcosa che “facilita” la vita. Non ha il compito di fissare dei valori. Ha il compito di rendere più semplice raggiungerli! Gentile Notturno, personalmente non ho nulla contro la tecnologia e condivido il tuo ragionamento. La tecnologia dovrebbe facilitare la vita, non "facilita la vita" (come hai scritto tu) ed il conseguimento o meno di questo risultato è determinato proprio dall'uso che della tecnologia si fa. Quello che io contesto è proprio l'uso della tecnologia, mirato non a facilitare la vita, bensì a massimizzare i profitti di gruppi finanziari e soggetti economici. E l'illusione, dispensata a piene mani, di una tecnologia onnipotente in grado di porre rimedio a qualsiasi disastro indotto dall'uso sbagliato della tecnologia stessa. Citazione: E' fin troppo evidente che l'uomo debba tenere nel massimo conto l'ambiente in cui vive. Il rispetto per l'equilibrio dell'ambiente DEVE costituire un necessario presupposto di ogni azione umana. Ma perché questo deve costituire un “memento” della “piccolezza umana”? Tu dai per scontato il fatto che l'uomo debba compiere le sue azioni, compreso l'utilizzo della tecnologia, rispettando gli equilibri ambientali, ma purtroppo avviene esattamente il contrario. Un'umanità che dissipa le proprie risorse per costruire una quantità industriale di bombe atomiche, sufficienti ad annientare l'intero globo decine e decine di volta, che ammorba l'aria che necessita di respirare, che inquina l'acqua che deve bere, non rispetta alcun equilibrio. Probabilmente hai ragione nel dire che è inutile il "memento" intorno alla condizione di "piccoli uomini". Siamo infatti piccoli uomini molto stupidi che stanno segando l'albero su cui si sono arrampicati. Continueremmo ad essere piccoli uomini (perchè questa è la nostra condizione naturale senza che ci sia nulla di male) anche se fossimo "grandi" nelle nostre azioni, comportandoci con logica e lungimiranza. Ma non si tratterebbe di una piccolezza riconducibile alla sottomissione e all'avvilimento, nè di un recinto per limitare le nostre potenzialità. Io voglio quanto te che l'uomo si sollevi dalla sua condizione, anche con l'aiuto della tecnologia, non per diventare il dominatore dell'universo, ma per iniziare a divenire il dominatore di sè stesso, perseguendo il benessere e l'armonia, anzichè la devastazione e l'annientamento
|
|
|
Notturno |
Inviato: 26/4/2010 17:23 Aggiornato: 26/4/2010 17:23 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 21/8/2008 Da: Inviati: 1920 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: Quello che io contesto è proprio l'uso della tecnologia, mirato non a facilitare la vita, bensì a massimizzare i profitti di gruppi finanziari e soggetti economici. E l'illusione, dispensata a piene mani, di una tecnologia onnipotente in grado di porre rimedio a qualsiasi disastro indotto dall'uso sbagliato della tecnologia stessa.
Su questo concetto mi trovi concorde (chi non lo sarebbe?). Magari era poco evidente il nesso con il vulcano.... Citazione: Continueremmo ad essere piccoli uomini (perchè questa è la nostra condizione naturale senza che ci sia nulla di male) anche se fossimo "grandi" nelle nostre azioni, comportandoci con logica e lungimiranza. Ma non si tratterebbe di una piccolezza riconducibile alla sottomissione e all'avvilimento, nè di un recinto per limitare le nostre potenzialità.
Rieccoci con la presunta "condizione naturale".... Cedolin.... ma proprio non ti riesce di pensare all'uomo come a qualcuno che ha fatto ANCHE cose meravigliose? Per carità, gli orrori ci sono e restano! E, se è per questo, sono anche innumerevoli, pervicaci e devastanti. Ma l'uomo è anche Mozart, caro Cedolin..... e con Mozart altre migliaia di spiriti eletti che hanno già sollevato l'intero genere umano da qualunque "condizione naturale" di piccolo uomo che tu possa aver intravisto. Siamo già grandi, Cedolin. Solo che alcuni di noi non lo sanno e continuano a fare gli sporcaccioni. Mi piacerebbe che tu riuscissi a percepirne la grandezza anche attraverso la nube di cenere del vulcano. Comunque, nulla quaestio, va bene così. Lieto dell'incontro.
Rende Encomiabili Dire No A Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii. (Stefano Bartezzaghi)
|
|
|
marcocedol |
Inviato: 26/4/2010 17:51 Aggiornato: 26/4/2010 17:51 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 30/6/2006 Da: Torino Inviati: 1340 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: Rieccoci con la presunta "condizione naturale".... Cedolin.... ma proprio non ti riesce di pensare all'uomo come a qualcuno che ha fatto ANCHE cose meravigliose? Quando ascolto Mozart o leggo i quartetti di T. Eliot come potrei pensare che l'uomo non sia in grado di fare cose meravigliose? Ma proprio il possesso di queste potenzialità rende ancora più triste la constatazione di come si sia scelto d'ignorarle per inoltrarci sulla strada degli "sporcaccioni". Grazie per la piacevole chiacchierata
|
|
|
Redazione |
Inviato: 26/4/2010 19:29 Aggiornato: 26/4/2010 19:30 |
Webmaster Iscritto: 8/3/2004 Da: Inviati: 19594 |
Re: Il progresso è finito in cenere NOTTURNO, CEDOLIN: Eh no cazzo, non crediate di scamparla così, a tarallucci e vino!
Notturno ha sottolineato la fondamentale differenza fra tecnologia ed etica (morale), ovvero fra mezzo e fine. Cedolin ha risposto che a lui la tecnologia sta bene, purchè aiuti l'uomo a "crescere" veramente, anche interiormente. E Notturno replica che l'uomo è già stato grande, facendo l'esempio di Mozart.
Ma Mozart è stato grande - aggiungo io - SENZA tecnologia. Componeva a luce di candela. (Curiosamente, io dico sempre che se oggi Mozart potesse prendere in mano un CD, e qualcuno gli dicesse che "lì dentro" c'è la sua sinfonia n. 40, impazzirebbe letteralmente in un decimo di secondo).
Quindi i conti non tornano: la vera domanda da porsi è: oggi, CON la tecnologia che è diventata come una religione, sarebbe ancora possibile avere un Mozart?
Se sì, perchè abbiamo solo Fiorello?
|
|
|
Spiderman |
Inviato: 26/4/2010 20:00 Aggiornato: 26/4/2010 20:00 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 19/9/2009 Da: Inviati: 2722 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: Quindi i conti non tornano: la vera domanda da porsi è: oggi, CON la tecnologia che è diventata come una religione, sarebbe ancora possibile avere un Mozart?
Se sì, perchè abbiamo solo Fiorello? Beh, non c'è solo (fortunatamente) Fiorello. Oggi esistono personaggi che con la tecnologia fanno cose strabilianti ( non penso tu ti riferisca solo alla musica), a mio avviso possiamo ritenerli dei "Mozart" dei nostri giorni.
"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
|
|
|
marcocedol |
Inviato: 26/4/2010 21:04 Aggiornato: 26/4/2010 21:04 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 30/6/2006 Da: Torino Inviati: 1340 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: Quindi i conti non tornano: la vera domanda da porsi è: oggi, CON la tecnologia che è diventata come una religione, sarebbe ancora possibile avere un Mozart? La risposta si trova semplicemente guardando ai "capolavori" artistici contemporanei, dove dalla musica alla letteratura, dalla poesia, alla pittura, non è stato a mio modesto giudizio realizzato praticamente nulla. Le cause di ciò naturalmente non allignano solamente nella "religione tecnologica" e molte persone potrebbero trovare le realizzazioni di Calatrava migliori di San Pietro o la musica tecno più affascinante di Mozart, per cui il discorso si fa complesso
|
|
|
Notturno |
Inviato: 27/4/2010 9:18 Aggiornato: 27/4/2010 9:18 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 21/8/2008 Da: Inviati: 1920 |
Re: Il progresso è finito in cenere Citazione: NOTTURNO, CEDOLIN: Eh no cazzo, non crediate di scamparla così, a tarallucci e vino!
Notturno ha sottolineato la fondamentale differenza fra tecnologia ed etica (morale), ovvero fra mezzo e fine. Cedolin ha risposto che a lui la tecnologia sta bene, purchè aiuti l'uomo a "crescere" veramente, anche interiormente. E Notturno replica che l'uomo è già stato grande, facendo l'esempio di Mozart.
Ma Mozart è stato grande - aggiungo io - SENZA tecnologia. Componeva a luce di candela. (Curiosamente, io dico sempre che se oggi Mozart potesse prendere in mano un CD, e qualcuno gli dicesse che "lì dentro" c'è la sua sinfonia n. 40, impazzirebbe letteralmente in un decimo di secondo).
Quindi i conti non tornano: la vera domanda da porsi è: oggi, CON la tecnologia che è diventata come una religione, sarebbe ancora possibile avere un Mozart?
Se sì, perchè abbiamo solo Fiorello?
“Provocare è bello, ma vaffanculo a Fiorello.” Battutacce a parte (le mie, ma anche quelle di Massimo) qui si sta correndo il rischio di aprire una specie di vaso di Pandora. Perché apparentemente, per come la discussione s'è indirizzata, tutto sembra risolversi in “ottimisti” (io) contro “pessimisti” (Cedolin e, forse, Massimo), con i primi che evidenziano maggiormente i lati positivi dell'uomo, mentre i secondi ne temono più quelli negativi. Invece temo che la cosa sia più complessa e scabrosa. Se rileggo lo scritto di Marco (ma anche il post di Massimo), torna a farsi viva in me quella sensazione che mi aveva spinto a replicare per qualcosa che ho letto tra le righe. Qualcosa che suona pressappoco così: L'uomo ha sbagliato a individuare la mèta. Essa non può essere la tecnologia, ma <altro>. Perché con tutta la sua tecnologia l'uomo è e resterà sempre “piccolo”. E questo “altro” non è precisato, ma da come viene “evocato”, sembrerebbe essere la Natura (quella del vulcano). Quando Cedolin dice che l'uomo si comporta stupidamente perché, danneggiando la natura, sega il ramo su cui è seduto, io lo capisco e (in qualche modo) concordo con lui. Quel che non trovo giusto, invece, è trovare la mèta nella Natura stessa, parlandone come di un Dio e contrapponendo una mèta “giusta”, la Natura o il “benessere armonioso” (cioè in armonia con la Natura), ad una mèta posticcia e fasulla: la tecnologia. Si parla, cioè, dell'obbligo di salvaguardare l'ambiente come se l'Ambiente (o la Natura) fosse il Bene Supremo. Come se fosse, in qualche modo, Dio. E invece, per come la vedo io, salvaguardare l'ambiente è solo una “modalità” di crescita. Insomma, vivere senza inquinare è un (giusto) modo di vivere, un (corretto e virtuoso) percorso. Ma non è la mèta. La Natura non va salvaguardata “a prescindere”. Proprio perché essa non è il nostro “bene supremo”, non è Dio, non costituisce l'agognato arrivo del nostro percorso. Va salvaguardata solo perché ESSA CI E' STRUMENTALE. Ci serve per sopravvivere e vivere bene, senza puzze di idrocarburi nel naso e senza OGM del cazzo che ci inquinano anche l'anima. Ma il motivo per cui dobbiamo rispettare la natura non è la natura stessa. Siamo NOI. Siamo NOI il Bene Supremo. Bene facciamo, dunque, a tutelare e preservare l'ambiente, a svilupparci “in armonia” con esso, ma sol perché un comportamento diverso lederebbe NOI STESSI (il discorso che Cedolin faceva dell'uomo che sega il ramo su cui è seduto). Con tutto il rispetto per gli animalisti, gli ambientalisti, i verdi, ecc.., io vedo nell'uomo la massima espressione della natura stessa e non trovo nulla (o nessuno) che gli si possa affiancare per “dignità”. Questo spiega perché uccidiamo mucche per cibarcene e farne scarpe o perché sterminiamo miliardi di batteri o perché seghiamo alberi per farne parquet. Ovvio che disalberare l'intera Amazzonia per futili motivi sarebbe criminale. Ma sol perché priveremmo le generazioni future (altri uomini) di qualcosa di bello e non perché io mi dolga poi troppo per un albero. Né, tantomeno, posso trovare altri Enti Supremi che possano rappresentare un Bene maggiore dell'uomo. Dio è l'uomo. Non ne conosco altri. Capace di ogni sorta di ignominia, ma capace anche di salire oltre ogni vetta. Il fatto che spesso si comporti anche da bestia, da iena, da stupido o da stronzo assoluto non mi distrae dalla sua “unicità”: il suo Genio. Troveremo altri esempi di stupidità, spietatezza e miseria, in Natura. Ma solo l'uomo può diventare Mozart. Perché oggi non ne abbiamo? Picasso, Dalì, Gaudì, Warhol, Chaplin, Pasternak, Pirandello, Steinbeck, Hemingway, lo stesso T.S. Eliot citato da Cedolin, ma anche Brecht e Gandhi e Einstein e Planck. Caro Massimo, io non direi che il 900 sia stato del tutto avaro di genialità. In ogni tempo abbiamo avuto uomini che si sono innalzati sugli altri, mostrando una strada e dando speranza. Sta solo a noi e alla nostra etica scegliere. Per questo mi repelle l'auto-immiserimento, come anche ogni richiamo alla sua “piccolezza” o l'invito (malcelato) a “tenersi basso”. La tecnologia non è e non può essere Dio, ma è utile. E' utile a Dio. E poi a me Fiorello sta un po' sul cazzo. Ecco.
Rende Encomiabili Dire No A Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii. (Stefano Bartezzaghi)
|
|
|
Rickard |
Inviato: 27/4/2010 13:35 Aggiornato: 27/4/2010 13:35 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 9/9/2007 Da: Un mondo pervaso di follia Inviati: 1609 |
Re: Il progresso è finito in cenere
La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
|
|
|
francesca1 |
Inviato: 1/5/2010 19:02 Aggiornato: 1/5/2010 19:02 |
So tutto Iscritto: 1/5/2010 Da: Inviati: 1 |
Re: Il progresso è finito in cenere Nel suo piccolo il vulcano ha fatto anche danni all'economia del sommerso, so per certo da alcuni miei amici che la Coltivazione della marijuana in questo periodo è stata in parte compromessa per via delle ceneri che sin sono depositate sul terreno creando un manto di pulviscolo che renderà la vità molto difficile ai semi di canapa... speriamo in bene, per tutti gli affezzionati della marjiuana in europa
|
|
|
Floh |
Inviato: 1/5/2010 19:33 Aggiornato: 1/5/2010 19:33 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 13/12/2009 Da: Milano Inviati: 1056 |
Re: Il progresso è finito in cenere Brutta notizia, meno male ch ci sono le serre Ma mi chiedo, non provocherà danno anche alle altre coltivazioni? perchè solo alla maria? Oltretutto nella mia profonda ignoranza dell'argomento credevo che la cenere vulcanica fosse una specie di benedizione per le coltivazoni in generale, sbaglio?
Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
|
|
|
Makk |
Inviato: 1/5/2010 22:56 Aggiornato: 1/5/2010 23:05 |
Mi sento vacillare Iscritto: 9/12/2009 Da: Inviati: 933 |
Re: Il progresso è finito in cenere Non vedo il peccato di hubris in marco: l'uomo è "piccolo" non tanto perché sia incapace di elevarsi, ma perché usa le meraviglose potenzialità del cervello per fini meschini.
Trovo di contro notevole la lista di nomi che notturno ha compilato per dimostrare la grandezza dell'uomo: 14 personaggi, di cui solo 2 sono scienziati (per giunta fisci teorici e non "tecnocrati"). Poi 11 artisti (Gaudì era più artista o più architetto?) e Gandhi. A me sembra un lapsus molto significativo.
l'hubris è un concetto teocentrico, ma la presunzione di supremazia sulla natura è antropocentrico. La funzione "etica" dell'uso del mezzo cade del tutto, quando si eleva l'uomo a dio. Dio ha diritto di fare quello che stracavolo gli pare, e non risponde a nessun dettame etico: è Dio, cacchio!
Non vedo perciò coerenza nell'accusare cedolin di elevare a divinità la natura e di avere atteggiamenti proto/pseudo/religiosi, per poi semplicemente sponsorizzare un'altra divinità. Una divinità (l'uomo) peraltro piuttosto stronza come massa dei comportamenti: non molto riscattati dalle azioni dei suoi geni (che comunque servono darci speranza, ricordandoci come potremmo essere grandi se non cogliessimo tante occasioni per essere stronzi).
Notturno riconosce senz'altro che la natura è il nostro ambiente, ed è sicuramente un bene a nostra disposizione ma che non ci appartiene. Però questo non lo rende bene "supremo". Semplicemente non è roba nostra: se sfruttata intelligentemente è in grado di riprodurre indefinitamente i benefici che dalla natura traiamo, quindi chiedersi perché dovremo decidere di sfruttarla oltre il limite di non rigenerabilità sembra solamente razionale. Chi è l'idiota che ucciderebbe la gallina dalle uova d'oro? L'uomo è questo dio idiota, si direbbe.
Disalberare l'Amazzonia è una stronzata se fatto per fini futili ma anche se fatto per fini utilitaristici molto concreti. Decidere anche per le future generazioni è presunzione di sapere oggi qual'è il loro bene di domani.
La tecnologia è utile, la natura lo è di più. E non agli dei: è utile a quella cosa banale e grandissima che si chiama "vita", mentre la tecnologia è utile a una cosa altrettanto banale (ma che come forma di vita si prende un po' troppo sul serio) che si chiama "uomo". Questa è la "vera" etica (= guida al comportamento): io, uomo, sono più importante del singolo animale o pianta, ma non della collettività di tutti gli animali e piante.
E la tecnologia contiene la trappola del delirio di onnipotenza: errore di credersi Dio, uguale e contrario all'hubris. E due errori non fanno una cosa giusta. Ma al momento mi sembra che il ricordare all'uomo che non è l'Onnipotente sia un atto necessario e urgente. Oltre che laico.
Personalmente mi piace la tecnologia, mi piace interessarmi di innovazioni e di brillanti nuove soluzioni. Ma non riesco a farmi accecare dall'entusiasmo e dunque noto (e mi fa orrore) la pletora di presuntuosi esperti che ci aggredisce con certezze "assolute" che durano pochi mesi o pochi anni. I presuntuosi esperti non corrispondono al mio ideale di scienziato: interessato alla conoscenza, prometeo che porta l'innovazione all'uomo strappandola a quel dio geloso che è l'Incognito. Sono invece avidi, servili e a loro volta gelosi. Ormai non lavorano (quasi mai) per il bene dell'umanità, più facilmente per una corporation o per fottere il primato ad altri scienziati.
L'era dei copyrighth e dei brevetti ha soppiantato la lunghissima era dello scambio di conoscenze, della circolazione delle idee. Questo è profondamente sbagliato. Immorale. Se tu scopri una tecnologia e quella circola sarà un deterrente al cattivo uso della tecnologia stessa: oggi ce l'hai tu e mi fai male, domani ce l'avrò anch'io e mi vendico. Impedire la circolazione delle idee, sequestrarle in poche, potenti mani è la negazione della moralità; è asservire la tecnologia al fine dell'oppressione dei molti. Non c'è più il dubbio SE il mezzo viene usato bene o male, c'è la CERTEZZA che verrà usato male.
Massimo dice "la tecnologia come religione". Io dico più come "tecnocrazia": stupidi burocrati convinti di sapere tutto agli ordini di bastardi senza scrupoli. Non è questione di essere luddisti: è "quale etica può avere un burocrate in delirio di onnipotenza gestito da un burattinaio?"
|
|
|
gronda85 |
Inviato: 1/5/2010 23:15 Aggiornato: 1/5/2010 23:35 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 2/12/2008 Da: Inviati: 1957 |
Re: Il progresso è finito in cenere NOTTURNO, CEDOLIN: Eh no cazzo, non crediate di scamparla così, a tarallucci e vino! Notturno ha sottolineato la fondamentale differenza fra tecnologia ed etica (morale), ovvero fra mezzo e fine. Cedolin ha risposto che a lui la tecnologia sta bene, purchè aiuti l'uomo a "crescere" veramente, anche interiormente. E Notturno replica che l'uomo è già stato grande, facendo l'esempio di Mozart. Ma Mozart è stato grande - aggiungo io - SENZA tecnologia. Componeva a luce di candela. (Curiosamente, io dico sempre che se oggi Mozart potesse prendere in mano un CD, e qualcuno gli dicesse che "lì dentro" c'è la sua sinfonia n. 40, impazzirebbe letteralmente in un decimo di secondo). Quindi i conti non tornano: la vera domanda da porsi è: oggi, CON la tecnologia che è diventata come una religione, sarebbe ancora possibile avere un Mozart? Se sì, perchè abbiamo solo Fiorello? ciao maassimo non abbiamo solo fiorello in più, l' arte attraversa secondo me un momento che la tecnologia ha semplicemente accelerato pensa all' evoluzione della musica nel xx secolo l' esistenza di mezzi di diffusione come dischi, radio, tv, internet ne ha permesso la conoscienza ad un pubblico così vasto da permettere la fusione ed interpretazione di tutti i vari stili che naturalmente nascevano e si sviluppavano la tecnologia, nel senso stretto del termine, ha poi aiutato l' ampliamento dei mezzi di creazione del suono EDIT: ad esempio, una donna proveniente da una formazione classica, poteva, davanti a un computer, decidere di incidere un disco come cantautrice e partorire un disco stupefacente, di cui ti riporto una canzonel' arte in genere appare nella medesima situazione: si va verso la via obbligata di poter solo o reinterpretare ciò che già esisteo miscelare varie correnti musicalile vie del signore sono infinite, quelle del cervello forse no
non puoi vincere non puoi pareggiare non puoi nemmeno ritirarti
|
|
|
LOTTT |
Inviato: 9/5/2010 19:19 Aggiornato: 9/5/2010 19:19 |
So tutto Iscritto: 18/4/2010 Da: milano, italia Inviati: 6 |
Re: Il progresso è finito in cenere mmm... una bella collezione di nuvolette tutte " naturali " ...
|
|
|
|
|
|
|
|
|