Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE


news internazionali : E' iniziato l'effetto Chrysler
Inviato da Redazione il 8/5/2009 8:20:00 (9163 letture)

La Fiat prepara chiusure e licenziamenti

di Marco Cedolin

Dopo settimane durante le quali i media italiani hanno incensato senza posa le politiche commerciali del gruppo FIAT e l’azione del suo ad Sergio Marchionne, indomito cavaliere lanciato alla conquista della Chrysler e dell’Opel, sembra essere arrivata la prima doccia fredda concernente i progetti per il futuro dell’azienda torinese.

I quotidiani tedeschi hanno ieri reso noti alcuni dettagli del nuovo “progetto Fenice”, attraverso il quale la FIAT intenderebbe perfezionare l’acquisizione dell’Opel e contemporaneamente suggere qualche miliardo di sovvenzioni pubbliche anche in Germania, come in Italia sta facendo sistematicamente da oltre mezzo secolo. All’interno delle 46 pagine che compongono il nuovo piano viene dichiarata l’intenzione di procedere alla chiusura in tutta Europa di una decina di stabilimenti (come riportato sulla cartina) con conseguente licenziamento di almeno 10.000 lavoratori.

In Italia gli stabilimenti a rischio smantellamento dovrebbero essere tre, Termini Imerese in Sicilia, ...

... Pomigliano in Campania e la Pininfarina di S. Giorgio Canavese in Piemonte.

La classe politica e buona parte del mondo sindacale italiano, fino a ieri impegnati a tessere le lodi di Marchionne e dell’azienda da lui capitanata (e dagli italiani tutti finanziata) che stava contribuendo a rivalutare l’immagine del nostro paese nel mondo, hanno reagito alla notizia con un misto d’incredulità e stupore.

Il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha immediatamente scritto una lettera al presidente della Fiat Luca di Montezemolo e all'amministratore delegato Sergio Marchionne, chiedendo di tenere presente la centralità delle fabbriche italiane e si è premurato di domandare l’organizzazione di un incontro a breve termine, al quale saranno presenti anche le organizzazioni sindacali. Il segretario della Uilm Antonino Ragazzi ha affermato trattarsi di una notizia completamente infondata. Il segretario della Cisl Bonanni ha tuonato contro l’allarmismo che non aiuta a far crescere il settore auto in Europa. Il segretario della Fiom Rinaldini ha detto che un simile disegno porterebbe all’apertura di un pesante conflitto sociale. Il vicesindaco di Torino Tom Dealessandri ha garantito da parte sua che non c'è alcuna ipotesi di chiusura di Mirafiori, unica fabbrica automobilistica della Fiat al nord, ignorando evidentemente che nel piano si fa espresso riferimento alla Pininfarina di S.Giorgio Canavese che certo non è ubicata in meridione.

I maggiori quotidiani italiani hanno dato la notizia facendo riferimento unicamente al giornale economico tedesco Handelsbatt, all’interno del quale veniva imputata al piano di Marchionne la chiusura di 2 stabilimenti (uno al Nord e uno al Sud) in Italia, senza citare nella maniera più assoluta altre fonti di stampa tedesche, come il Frankfurter Allgemeine che offriva una panoramica più dettagliata degli stabilimenti oggetto della chiusura, con l’ausilio della cartina che compare in cima all’articolo.

Naturalmente dopo aver plaudito a lungo “l’eroica” cavalcata di Marchionne, diventa assai difficile illustrarne le reali conseguenze che si manifestano sotto forma di soggetti assai poco epici quali serrate di stabilimenti e licenziamenti di lavoratori, ragione per cui risulta imperativo indorare la pillola molto lentamente.

Marco Cedolin

http://ilcorrosivo.blogspot.com/
http://marcocedolin.blogspot.com/

Voto: 0.00 (0 voti) - Vota questa news - OK Notizie


Altre news
28/11/2015 10:00:00 - Il nuovo sito è pronto
26/11/2015 19:40:00 - Fulvio Grimaldi a Matrix
24/11/2015 11:00:00 - Caccia russo abbattuto dai turchi
22/11/2015 20:20:00 - Ken O'Keefe: "ISIS = Israeli Secret Intelligence Service"
21/11/2015 21:00:00 - L'uomo che uccise Kennedy
19/11/2015 19:00:00 - La solitudine
18/11/2015 21:21:31 - Vladimir Putin - conferenza stampa al summit del G20
17/11/2015 13:50:00 - Dopo Parigi
15/11/2015 22:30:00 - Commenti liberi
14/11/2015 9:40:00 - À la guerre comme à la guerre
13/11/2015 23:00:00 - Nuovi attentati a Parigi
11/11/2015 19:50:00 - Atleti russi dopati, brutti e cattivi
10/11/2015 19:30:00 - Fini, Grillo, Travaglio - e il giornalismo che non fa i conti con sé stesso
9/11/2015 18:30:00 - "Bag it!" Documentario (Ita)
8/11/2015 9:09:03 - Commenti liberi

I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Ghilgamesh
Inviato: 8/5/2009 10:21  Aggiornato: 8/5/2009 10:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/10/2005
Da:
Inviati: 3001
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
Io avrei usato il termine "indorare la supposta" ...

GgCc
Inviato: 8/5/2009 10:53  Aggiornato: 8/5/2009 10:53
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/7/2005
Da:
Inviati: 170
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
Cosa succede quando tre ditte " sub-prime" si fondono perchè tutte e tre sono con l'acqua alla gola? Semplice: si licenzia a spron battuto... Fiat ( Fiat lux...), Chrysler e Opel non condividono tra di loro alcun prodotto, producono molte automobili in un periodo di crisi economica ( niente compratori, neanche a pagarli a peso d'oro...), mancanza di economie di scala e soprattutto le società da cui dipendono operano principalmente in ambito finanziario. Quindi: prima la finanza, poi, forse, i prodotti. Intanto leggetevi questi articoli ( Link: http://petrolio.blogosfere.it/2009/05/la-fine-delleta-del-ferro.html ; http://petrolio.blogosfere.it/2009/05/peak-oil-is-back.html )... Un pensierino se lo meritano...

CiEmme
Inviato: 8/5/2009 11:27  Aggiornato: 8/5/2009 12:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/2/2008
Da: Roma
Inviati: 446
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
Grazie Cedolin.

Mi chiedevo come mai proprio Opel e Chrysler.

Trovo corretta la risposta circa la Opel.

Autorimosso:


Edit: Non e' Chrysler, ma Chevrolet.

Una bussola non dispensa dal remare.
Lezik85
Inviato: 8/5/2009 11:51  Aggiornato: 8/5/2009 11:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
Citazione:
Ovvio che Scajola, se ha scritto quel che dice nell'articolo, non ha capito nulla oppure non e' stato messo al corrente della parte coreana del piano marchions.


Mi chiedo quando mai abbia capito qualcosa...

hendrix
Inviato: 8/5/2009 12:26  Aggiornato: 8/5/2009 12:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/9/2006
Da:
Inviati: 1048
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
Quello che nessuno dice su Fiat e Chrysler
di Mauro Bottarelli - 7 maggio 2009

... Servono infatti almeno 10-15 miliardi per realizzare il maxi-polo dell'auto della Fiat con dentro Opel e Chrysler.
E molti istituti bancari, gli stessi che gli italiani stanno salvando attraverso i Tremonti-bond o quelli salvati da altri governi sempre con soldi pubblici, sono già in pressing per conquistare i posti in prima fila nella complessa operazione di riorganizzazione societaria del Lingotto che ha progettato una scissione dell'auto in una newco da quotare in Borsa (puzza molto di Alitalia-Cai e l’epilogo sarà lo stesso), in caso di fusione con Opel e le altre attività europee di General Motors.


... Con gli anni il gigante di Detroit aveva praticamente smesso di preoccuparsi di produrre automobili perché si era trasformato nel più grande detentore di obbligazioni come fondo pensione e sanitario, qualcosa come 200 miliardi di dollari alla fine dello scorso anno.

... Insomma, Fiat sta acquisendo un’azienda le cui auto non vengono vendute quasi nemmeno se regalate. Si chiedeva ieri, tra il divertito e il preoccupato, il Daily Telegraph dopo aver interpellato Roy Golding, analista del mercato automobilistico: «Quanti in South Carolina o Oklahoma si compreranno una Fiat 500?». Già, quanti?

... Poi, l’altra grande bufala: dall’operazione Fiat acquisirà la rete di distributori di Chrysler per entrare nel mercato americano. Bugia, almeno in parte e questo spiegherebbe l’immediato attivismo tedesco di Marchionne che fiutata la fregatura targata Obama sta cercando l’opzione aggregative Opel sperando nei fondi statali tedeschi (e proprio in vista di questa ipotesi il sindacato dei metalmeccanici IgMetall ha già preannunciato battaglia durissima e minaccia il governo Merkel, alle prese con le elezioni politiche a settembre).
Soltanto nel mese di aprile sono stati chiusi quarantacinque concessionari Chrysler e nelle prossime settimane questo numero è destinato a salire esponenzialmente.

... Nel 1998 Mercedes diede vita a una fusione con Chrysler e il management dell’epoca disse che l’operazione avrebbe fruttato 30 miliardi di dollari. Cifra che, invece, fu la perdita netta patita dalla casa di Stoccarda quando scappò da quel matrimonio infernale nel 2007. Ma si sa, Fiat vuol dire successo e quindi la storia non si ripeterà.

... Non la pensa così il professor Gerald Rhys, esperto di mercato automobilistico e docente universitario a Oxford, secondo cui la possibilità che il combinato Fiat-Opel-Chrysler possa sopravvivere al mercato e diventare un grande player «è meno del 50%.

. . . . .

Cedolin, qui si parla di 18.000 licenziamenti.

marcocedol
Inviato: 8/5/2009 12:48  Aggiornato: 8/5/2009 12:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
Hendrix,
18.000 licenziamenti erano previsti nella prima proposta fatta dalla FIAT e chiamata "progetto football" (probabilmente bocciata dal governo tedesco) cui ha fatto seguito la seconda proposta denominata "progetto fenice" che ne contempla 10.000 ed a cui fanno riferimento il mio articolo e la cartina.

Pispax
Inviato: 8/5/2009 13:01  Aggiornato: 8/5/2009 13:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
@Ghilgamesh

Citazione:
Io avrei usato il termine "indorare la supposta" ...

Di supposte indorate non ce ne sono più.
Sono rimaste solo quelle pralinate..

Utente73
Inviato: 8/5/2009 13:23  Aggiornato: 8/5/2009 13:23
So tutto
Iscritto: 7/4/2009
Da:
Inviati: 10
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
La mia impressione e' che tutti i produttori mondiali tendano ormai a spostare la produzione nel terzo mondo: Cina, India, Messico, Sudamerica, Est europa, e forse pure Africa!

Nel giro di 5-10 anni le auto si produrranno solo la'.

Resisteranno soltanto i paesi in cui la vera forza sociale ancora esiste, quindi francia e -almeno in parte-stati uniti.

Di sicuro non in Italia. Gia' adesso la produzione automobilistica sul suolo nazionale e' risibile, e il futuro -come vedete- e' segnato.

Produrranno soltanto la ferrari e altri prodotti di nicchia e/o di lusso.

Perfino un grande paese tecnologicamente avanzato come la Corea del sud -dove peraltro mi pare che i lavoratori sappiano farsi ascoltare- sta parzialmente delocalizzando la sua produzione automobilistica in India.

Il fatto e' che noi non sappiamo apertamente dove vengono prodotte le nostre automobili (componenti, assemblaggio).

Ci vorrebbe un bel sito/elenco/mappa aggiornata che ci dica tutto questo puntigliosamente.

C'e'?

alsecret7
Inviato: 8/5/2009 13:29  Aggiornato: 8/5/2009 13:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2007
Da:
Inviati: 561
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
ma gli italiani anno veramente capito cosa stanno per combinare quelle persone o no? come mai un azienda tremendamente indebitata possa comportarsi come padrona assoluta del mercato? andando in giro per il mondo dicendo che solo la fiat puo salvare le altre case automobilistiche? ma che razza di mercato e dove vogliono arrivare chi e il mandante di tutto questo? a che pro chi è questo cosidetto genio? che dalla sera alla mattina si veglia e comincia scorazzare per il mondo come il salvatore?

Pispax
Inviato: 8/5/2009 19:05  Aggiornato: 8/5/2009 19:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
@ Utente 73

Citazione:
La mia impressione e' che tutti i produttori mondiali tendano ormai a spostare la produzione nel terzo mondo: Cina, India, Messico, Sudamerica, Est europa, e forse pure Africa! Nel giro di 5-10 anni le auto si produrranno solo la'. Resisteranno soltanto i paesi in cui la vera forza sociale ancora esiste, quindi francia e -almeno in parte-stati uniti. Di sicuro non in Italia. Gia' adesso la produzione automobilistica sul suolo nazionale e' risibile, e il futuro -come vedete- e' segnato.

Non sono mica tanto d'accordo, sai.

Un'automobile sostanzialmente è una GRANDE scatola vuota con dentro un motore.
Non so se hai presente le bisarche, quei camion enormi che trasportano.. solo 8/10 auto.
Questo rende la tua ipotesi ad oggi quantomeno irrealistica. Se le auto venissero prodotte solo nei paesi lontani (India, Sudamerica, Africa centrale ecc) i produttori si troverebbe a dover sopportare dei costi altissimi per il trasporto dell'aria contenuta nelle automobili.
Sono decenni che la Fiat ha stabilimenti in Sudamerica, ma non ci ha mai pensato nemmeno lontanamente a portare in Italia le auto fatte laggiù.

Lo stesso ragionamento vale ad esempio per i forni e per i frigoriferi.
Vengono prodotti in Italia, in Francia, in Svezia, in Germania ecc proprio perché, visto l'alto ingombro del prodotto, il trasporto per distanze neppure troppo grandi non ha particolare senso.

Discorsi diversi si possono fare per l'Africa mediterranea e soprattutto per i paesi dell'Est.
La prima non è un concorrente plausibile, e non lo sarà per gli ovvi motivi geopolitici per molti anni ancora (chi mai investirebbe miliardi di euro per una fabbrica automobilistica in Libia o in Algeria?); i paesi dell'Est europeo invece potrebbero far nascere qualche preoccupazione.
Non a caso già oggi molte fiat vendute in Italia provengono dagli stabilimenti polacchi.

Per fortuna i paesi più prossimi a noi hanno aderito all'Unione europea, e questo ha accellerato la rapidità con cui i loro salari aumentano.
Una decina di anni fa il salario medio di un buon operaio a Budapest si aggirava intorno alle 250.000 Lire (125 euro); oggi è di circa 700 euro, in crescita.
Stanno aumentando con più lentezza ma con la stessa decisione anche i salari di paesi come la Turchia.



Citazione:
Perfino un grande paese tecnologicamente avanzato come la Corea del sud -dove peraltro mi pare che i lavoratori sappiano farsi ascoltare- sta parzialmente delocalizzando la sua produzione automobilistica in India.

Dove credo producano per il nascente mercato indiano.
Non mi risulta che esistano tanti tipi di auto che la Corea produce solo negli stabilimenti di casa propria e che poi provvede ad esportare. Ma se così fosse non c'è nessuna differenza nella distanza Corea-Occidente rispetto a quella India-Occidente. Ci sono in ballo i mercati europeo e americano; quindi se da una parte il trasporto si accorcia dall'altra si allunga esattamente nella stessa misura.
I costi di trasporto restano invariati.


Citazione:
Il fatto e' che noi non sappiamo apertamente dove vengono prodotte le nostre automobili (componenti, assemblaggio). Ci vorrebbe un bel sito/elenco/mappa aggiornata che ci dica tutto questo puntigliosamente.

Per quanto riguarda gli stabilimenti italiani di Fiat (e ovviamente per quanto ne so) sia i terzisti che i sottoterzisti sono in stragrande maggioranza italiani.
Considerato l'alto contenuto di manodopera l'unica cosa che forse potrebbe essere conveniente produrre al''estero sono i motori, ma generalmente fanno in Italia anche quelli.



Una considerazione più generale.
Nell'ultimo anno il mercato dell'auto si è ristretto come non mai.
Chi più chi meno tutte le Case produttrici hanno preso sonore batoste.
Nessuna di queste si è ridimensionata in modo significativo, aspettando la ripresa.
Oggi Fiat è in ipercapacità produttiva. Significa che è attrezzata per produrre molte più auto di quante il mercato possa assorbirne.
Chrysler è in ipercapacità produttiva.
Opel è in ipercapacità produttiva.

Una unione di questi tre marchi direi che come minimo sollevi il problema in modo tre volte più fragoroso.
Una sinergia era prevedibile, ed era anche stata prevista: non a caso sindacati e governo chiedono da tempo un incontro "rassicurante" per gli stabilimenti italiani.
Incontro che Fiat ovviamente nega.

Resta da vedere se Marchionne ripagherà i Paesi che lo hanno LAUTAMENTE finanziato per condurre in porto l'operazione con massiccie dosi di licenziamenti o se invece non lo farà.

Lui sostiene di no, ma è tutto da vedersi.

N.B.
AGGIUNTA TRUCULENTA.
Obama per l'operazione sgancia 6 mld di dollari; la Merkel è chiamata a sostenere una cifra simile.
L'italia invece per ora in questa grande operazione non ha messo niente..

Redazione
Inviato: 8/5/2009 22:20  Aggiornato: 8/5/2009 22:27
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
PISPAX: Citazione:
"Un'automobile sostanzialmente è una GRANDE scatola vuota con dentro un motore."
Ora capisco perchè la Volvo, che è stata per lunghi anni una macchina molto più sicura di tutte le altre, pesava anche molto più delle altre: la facevano con ARIA PESANTE.

(Nè sapevo che maniglie, sedili, tappetini, specchietti, imbottiture, fanaleria, cerchioni, paraurti, cruscotti, pianali, portaceneri, autoradio, pneumatici, semiassi, differenziali, ecc. non venissero più usati nelle auto moderne).

Citazione:
come mai un azienda tremendamente indebitata possa comportarsi come padrona assoluta del mercato?
Perchè debito è potere. Berlusconi docet.

LoneWolf58
Inviato: 8/5/2009 22:59  Aggiornato: 8/5/2009 22:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Utente73
Inviato: 9/5/2009 0:38  Aggiornato: 9/5/2009 0:38
So tutto
Iscritto: 7/4/2009
Da:
Inviati: 10
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
--QUOTE--

Pispax:

" Se le auto venissero prodotte solo nei paesi lontani (India, Sudamerica, Africa centrale ecc) i produttori si troverebbe a dover sopportare dei costi altissimi per il trasporto dell'aria contenuta nelle automobili.
Sono decenni che la Fiat ha stabilimenti in Sudamerica, ma non ci ha mai pensato nemmeno lontanamente a portare in Italia le auto fatte laggiù."
-------------------------------------

Per essere piu' precisi, quello che i produttori cercano, e' la moanodopera al costo piu' basso che ci sia, quindi da qui i paesi del terzo mondo ma anche quelli dell'est europa, che non saranno terzo mondo, ma in cui la manodopera e' ancora conveniente.

Per quanto riguarda il costo del trasporto per nave, invece, mi risuta che i prezzi siano diventati quantomai stracciati, dato il tracrollo dei suddetti trasporti. Gli armatori ormai fanno taariffe concorrenziali, quindi il suddetto problema non esiste.


--QUOTE--

Pispax:

" [India] Dove credo producano [i coreani] per il nascente mercato indiano."

----------------------------------------

Mi risulta che la Hyundai abbia 2 stabilimenti in india, molto avanzati, in cui ha investito molto, in cui produce fra l'altro la i20 e i suoi motori, nuova auto espressamente pensata per l'europa, dove pare stia facndo successo.

Anche in questo caso la scelta dell'India e' per il costo della manodopera.

Inoltre ho letto che anche la FIAT sbava sulla manodopera indiana e non vede l'ora di impiantare fabbriche la. Come del resto sta cercando disperatamente un partner in Cina. In sudamerica invece c'e' gia'.

Ma la vera chicca qui sta nello stabilimento messicano di Toluca, di Chrysler. Sono sicuro che e' su quello e sulle braccia (terzomondiali) messicale che marchionne vuole mettere le mani.

Come si suol dire in questi casi..... chi vivra' vedra' !

blu23
Inviato: 9/5/2009 1:46  Aggiornato: 9/5/2009 1:46
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/2/2009
Da:
Inviati: 585
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
Mi sembra piuttosto chiaro che il prossimo governo mondialista stia apportando il proprio piano per il New World Order dell'auto

Ribellatevi al mondo corrotto di Babilonia, emancipate la vostra razza, riconquistate la vostra terra. (Bob Marley)
Paxtibi
Inviato: 9/5/2009 2:25  Aggiornato: 9/5/2009 2:25
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
Mi risulta che la Hyundai abbia 2 stabilimenti in india, molto avanzati, in cui ha investito molto, in cui produce fra l'altro la i20 e i suoi motori

Ancora per poco:

Hyundai Motor India is planning to shift production of one of its premium models to Europe after a strike over unionisation at its south India plant that led to the mass arrest of 750 protesters.

The move by South Korea’s biggest carmaker is believed to be the first time such a step has been taken because of labour unrest since the country opened up to foreign investors in 1991.

The strike at the Sriperumbudur unit in Tamil Nadu state, which employs nearly 10,000 people, follows a rise in labour problems in India as campaigning for this month’s general elections intensifies and economic times get tougher.

“Because of these problems, we cannot keep up with targets and hence some production will shift to one of our facilities in Europe,” said Rajiv Mitra of Hyundai.

(Hyundai to shift part of Indian production)

Pispax
Inviato: 9/5/2009 3:14  Aggiornato: 9/5/2009 3:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
@Massimo
Citazione:
Ora capisco perchè la Volvo, che è stata per lunghi anni una macchina molto più sicura di tutte le altre, pesava anche molto più delle altre: la facevano con ARIA PESANTE.

Assolutamente vero.
Questa era per l'appunto l'idea di Heisemberg, che durante il periodo nazista cercava di convincere il Fuhrer a invadere la Svezia per accaparrarsene l'Aria Pesante al fine di produrre bombe a idrogeno.
Però alla lunga l'ebbe vinta Himmler, che sponsorizzava Diebner e la sua idea di utilizzare l'Acqua Pesante (che disdegnava il Tizio per avere il Prozio) per ottenere una fissione nucleare.
La Storia non rende esplicitamente noto se i nazisti ci siano riusciti o meno, però resta il fatto che Diebner venne spedito negli Stati Uniti con una graffetta sull'orecchio.
Il Povero Fischer, originale autore dell'idea di utilizzare Elio Pesante (e il Semprozio) per lanciare palloncini atomici da luna park contro l'Inghilterra, ebbe vita dura per mancanza di sponsor politici.
Infatti fu esiliato nell'isola di Rugen a contare i sassi radioattivi.


Citazione:
(Nè sapevo che maniglie, sedili, tappetini, specchietti, imbottiture, fanaleria, cerchioni, paraurti, cruscotti, pianali, portaceneri, autoradio, pneumatici, semiassi, differenziali, ecc. non venissero più usati nelle auto moderne).



Però a parte gli scherzi se ci pensi tutti questi elementi, a parte un po' i sedili, non cambiano di molto il rapporto vuoto/pieno delle automobili. Roba come i paraurti e i pneumatici addirittura lo accrescono.



Lonewolf58
Citazione:
Se tali costi altissimi sono più bassi di quelli di produzione...

... tutto questo senza dubbio sarebbe avvenuto. Giusto?


Citazione:
Nel febbraio del 1987 la Fiat decise d'esportare in Europa [...] la Duna.
[...]
Chi glielo impedisce??!!

Tralasciamo l'esempio che citi, che direi essere particolarmente sfortunato
Oltre alla linea, ehm.. "discutibile" dell'auto, l'idea Fiat fu di importare in Europa una roba che già ci circolava da anni in veste estetica migliore.
Per compensare il gap offriva in cambio un motore della generazione precedente, decidendo bellamente di ignorare il fatto che il vero successo della Uno nacque con l'introduzione del motore Fire.
Lo stupore dimostrato poi dall'azienda per l'insuccesso della manovra fu una performance teatrale recitata a livello di Oscar.

Nella mia bislacca logica da CT da bar mi chiedo perché invece Fiat non abbia deciso all'epoca di produrre proprio le Uno, quelle vere, nello stabilimento brasiliano.
La risposta che so darmi è solo una: non le conveniva.

Per l'appunto.



@Utente73
Citazione:
Per essere piu' precisi, quello che i produttori cercano, e' la moanodopera al costo piu' basso che ci sia, quindi da qui i paesi del terzo mondo ma anche quelli dell'est europa, che non saranno terzo mondo, ma in cui la manodopera e' ancora conveniente.

Caro Utente73 (ma come cazzo ti chiami di nome? Il nick va bene solo per darsi ragione! ), direi che su questo versante hai delle idee piuttosto imprecise.
Quando una multinazionale fa un audit a un Paese per vedere se gli conviene farci un investimento produttivo il costo della manodopera è solo uno degli elementi che valuta.
Valuta anche molte altre cose: per esempio la stabilità della fornitura di energia elettrica, l'efficenza del sistema bancario, la disponibilità di manodopera specializzata, la logistica, la scarsa diffusione sindacale ecc.
Tutto questo non ti sembri specioso: anche se il costo della manodopera in Romania era circa la metà del già bassissimo costo ungherese, molte aziende all'epoca hanno preferito Budapest a Bucarest solo perché per accreditare un assegno ci volevano "solo" quattordici giorni invece che ventiquattro.


Citazione:
Per quanto riguarda il costo del trasporto per nave, invece, mi risuta che i prezzi siano diventati quantomai stracciati, dato il tracrollo dei suddetti trasporti. Gli armatori ormai fanno taariffe concorrenziali, quindi il suddetto problema non esiste.

A me non risulta, ma potrei sbagliarmi.
Aspetto con ansia i tuoi link o le tue informazioni.


Citazione:
Mi risulta che la Hyundai abbia 2 stabilimenti in india, molto avanzati, in cui ha investito molto, in cui produce fra l'altro la i20 e i suoi motori, nuova auto espressamente pensata per l'europa, dove pare stia facndo successo.

Anche in questo caso la scelta dell'India e' per il costo della manodopera.

L'italiano, anche se ci regala meravigliosi momenti di ambiguità, in definitiva è una lingua precisa.
Forse la formulazione esatta della tua ultima frase era "La scelta dell'India è anche per il costo della manodopera".
Immagino che non ti sia sfuggito che l'India è MOLTO più vicina all'Europa della Corea. Nel mio mappamondo la differenza è di quasi 8 centimetri.
Diciamo che un insieme di fattori di convenienza - fra i quali questi due - hanno convinto Hyundai a investire in quel Paese.


Citazione:
Inoltre ho letto che anche la FIAT sbava sulla manodopera indiana e non vede l'ora di impiantare fabbriche la. Come del resto sta cercando disperatamente un partner in Cina. In sudamerica invece c'e' gia'.

Ma la vera chicca qui sta nello stabilimento messicano di Toluca, di Chrysler. Sono sicuro che e' su quello e sulle braccia (terzomondiali) messicale che marchionne vuole mettere le mani.

Qui ti dò molta ragione.
Lo stesso Marchionne ammette che gli stabilimenti sudamericani di GM sono il non secondario motivo del suo interesse per Opel.
Non vorrei apparire eccessivamente autoreferenziale, ma credo che il motivo di questo interesse stia nel fatto che gli unici bacini possibili di espansione per il mercato dell'auto siano i paesi con economie già avanti nella via dello sviluppo ma non ancora pienamente sviluppate.
E sarebbe antieconomico portare dall'Europa auto in Argentina.


Citazione:
Come si suol dire in questi casi..... chi vivra' vedra' !

Tutti noi contiamo di vivere almeno fino ai 350 anni giusto per avere delle risposte dalla Storia.

Tu?





@blu23
Citazione:
Mi sembra piuttosto chiaro che il prossimo governo mondialista stia apportando il proprio piano per il New World Order dell'auto

Oppure, più semplicemente, che il saturissimo mercato delle auto (l'unico motivo che spinge oggi ad acquistare un'auto nuova ormai sono gli incentivi statali, o l'introduzione dello standard euro9) non riesce più a supportare millemila aziende diverse.



@paxtibi
A me sembra piuttosto un annuncio intimidatorio della dirigenza Hyundai rispetto alle rivendicazioni della manodopera indiana.
(Rivendicazioni che direi giuste: non dimentichiamoci per esempio che in India oltre ai bassissimi salari sono previste vere e proprie punizioni corporali per i dipendenti che sbagliano a fare il proprio lavoro).
A mio avviso è solo una minaccia: i vantaggi che Hyundai ha avuto nell'investire in India vanno di gran lunga oltre agli svantaggi provocati da qualche sciopero. E gli svantaggi che avrebbe a disinvestire sarebbero davvero pesanti.

Comunque l'atteggiamento di Hyundai in questo caso sembra persino peggiore di quello di CocaCola in America Latina.
Mi rendo conto che detto da me la cosa può apparire ridicola visto che non ho mai acquistato un'auto nuova in vita mia, ma perché non mettiamo su un'azione di boicottaggio verso Hyundai?

Redazione
Inviato: 9/5/2009 7:50  Aggiornato: 9/5/2009 7:50
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
PISPAX: "Però a parte gli scherzi se ci pensi tutti questi elementi, a parte un po' i sedili, non cambiano di molto il rapporto vuoto/pieno delle automobili. Roba come i paraurti e i pneumatici addirittura lo accrescono."

Vero.

Utente73
Inviato: 10/5/2009 23:40  Aggiornato: 10/5/2009 23:40
So tutto
Iscritto: 7/4/2009
Da:
Inviati: 10
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
QUOTE pispax:

"Caro Utente73 (ma come cazzo ti chiami di nome? "
-----------------

Ti sei impazzito?

Redazione
Inviato: 11/5/2009 0:55  Aggiornato: 11/5/2009 0:55
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: E' iniziato l'effetto Chrysler
Utente 73: Anch'io nel leggere la frase di Pispax ero rimasto sorpreso. Poi (conoscendolo) ho capito che era pronunciata in senso comico, anche se la cosa non appare così. Comunque, sono certo che lui ti saprà dare le giuste spiegazioni (magari in PM, se non vi spiace).


Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA