Inviato da Redazioneil 30/10/2008 8:07:57 (7755 letture)
di Marco Cedolin
Giornali e telegiornali stanno dando in queste ore il massimo risalto alla notizia che il fronte degli studenti impegnati a protestare contro il decreto Gelmini si sarebbe spaccato, dando origine a violenti scontri fra giovani di destra e di sinistra che non avrebbero resistito alla tentazione di anteporre le proprie rivalità all’interesse unitario della protesta. La cronaca delle varie testate giornalistiche vorrebbe far intendere che la responsabilità degli eventi sia da addebitarsi ora all’una ora all’altra parte politica, ma ciò che più conta è che tutto il circo dell’informazione stia puntando il dito sulle divisioni nel movimento studentesco, che confermerebbero come in fondo non sia cambiato nulla, e come i giovani continuino a dimostrarsi totalmente incapaci di condurre la protesta in maniera unitaria.
Alla luce di quanto è accaduto nella giornata di ieri e dell’enfasi con la quale i media hanno rappresentato sotto forma di scontri fra studenti delle opposte fazioni quella che in realtà è sembrata essere stata una vera e propria aggressione, tanto organizzata quanto strumentale nei confronti dell’intero corteo studentesco composto da giovani di ogni colore, mi piace ricordare di aver scritto, due giorni fa, un articolo nel quale rendevo merito al nascente movimento studentesco di avere impartito una vera “lezione”, consistente nell’avere intrapreso una strada che riuscisse a fare prevalere l’unità d’intenti rispetto alle differenze.
Una strada particolarmente sgradita a tutti coloro che da sempre continuano a strumentalizzare i giovani ed i movimenti, educandoli a quella strategia della tensione che risulta funzionale al mantenimento delle proprie posizioni di potere.
La possibilità che in questo Paese inizino a crescere i movimenti politici e di opinione che proprio facendo tesoro della trasversalità ...
...riescano a risultare più incisivi e coinvolgenti spaventa da morire chi continua a gestire il potere ed ha fatto del "dividi et impera" la propria regola politica.
Spaventa perché maggiore partecipazione significa contestazioni più dure ed articolate. Spaventa perchè all'interno della trasversalità è presente in nuce il "germe" di una nuova sensibilità che potrebbe scalzare definitivamente la dicotomia "destra" - "sinistra", all’interno della quale intere generazioni di faccendieri politici hanno costruito le proprie fortune.
Spaventa perché se i giovani di destra e di sinistra smettessero di bastonarsi a vicenda e iniziassero a guardare alla realtà che li circonda verrebbe meno il controllo delle segreterie di partito. Spaventa perché movimenti trasversali ed organizzati potrebbero saldare alla protesta contro il decreto Gelmini altri temi altrettanto pregnanti e sentiti nel Paese, come la lotta contro il precariato, contro le grandi opere, contro le basi di guerra americane, contro la globalizzazione ed il neoliberismo dei banchieri.
E allora per scacciare la paura e “normalizzare” gli studenti che a questo punto non servono più a nessuno - dal momento che Berlusconi può ormai vantarsi di avere “sistemato” anche la scuola dopo la munnezza di Napoli, e gli alleati Veltroni e Di Pietro si apprestano a diventare gli unici depositari della contestazione attraverso un ridicolo referendum - non resta che seguire, magari non proprio alla lettera, gli insegnamenti portati qualche giorno fa da Francesco Cossiga, che candidamente suggeriva:
''Maroni dovrebbe fare quello che feci io quando ero ministro dell'Interno. In primo luogo lasciare perdere gli studenti dei licei, perche' pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito...''. ''Lasciar fare gli universitari. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle universita', infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le citta'''. ''Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovra' sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri'', nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pieta' e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano''. ''Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine si'.
Il sette in condotta lo merita una classe politica imbolsita e corrotta, sempre uguale a sé stessa anche nella sua reazione di fronte a qualsiasi novità.
Gli studenti? In TV e sulle pagine dei giornali stanno diventando i “soliti violenti”, facinorosi, fascisti e comunisti che spaccano tutto, invasati che cercano ogni pretesto per picchiarsi fra loro, come nel 68, come nel 77, come nel 2008, a meno che gli italiani un giorno decidano che è giunto il momento di dire basta al metodo Cossiga.
Ciao Massimo, se intendi destra e sinistra di partito, mi pare assolutamente evidente. Sono partiti tutti insieme in corteo, perchè l´obiettivo è comune e poi improvvisamente nascono "battaglie" in seno al corteo... Come se sin dall´inizio le differenze ideologiche non si conoscessero. Pensare che siano stati infiltrati, visto il risultato ottenuto, è più di un semplice sospetto...
Una nota a margine: come fa notare il caro Cedolin (ormai possiamo quasi definirci amici anche se non ci siamo mai incontrati ) un'unione di questo genere fa paura perchè anche su altri temi, quali quello economico per esempio, le posizioni dei due gruppi non sono affatto distanti. Bisognerebbe che fossero meno ingenui nel farsi strumentalizzare dai politici (infiltrazioni di vario tipo) e dalle ideologie (l´odio ideologico in questo caso deve essere indirizzato verso il nemico comune). Se potessero agire e muoversi insieme, come hanno provato in questo caso, allora sarebbero problemi per molti. Saluti
ottimo articolo concordo 100% con l'analisi. Aggiungo anche che questi splendidi ragazzi hanno la fortuna di poter usare strumenti molto potenti di comunicazione e li sanno usare bene e soprattutto non guardano la TV, una cosa che il governo telemediatico non ha ancora capito e percio' non li puoi fottere con le mielose cazzate propinate a fiumi dal tubo catodico e non li puoi strumentalizzare. Una cosa che fa ben sperare per il futuro.
Quoto l'articolo in toto. Questo è un movimento che mette paura alla nostra politica, tutta. Finalmente i giovani si sono dati una svegliata, si sono uniti e sono scesi nelle strade a protesare. La paura che questi ragazzi escano fuori dal letargo spaventa e non poco.
"Io giudico l'uomo, nella sua coscienza, l'essere vivente più incosciente che popoli questa terra" ; dovrebbe essere mia ma non ne sono sicuro
In occasione del 100° commento e per togliere un pò di tensione e "farse du risate" ecco alla tribù di LC (che non è Lotta Continua di '77esima memoria, ah quanti ricordi) un articolo di Oplita tratto da: http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=16987
IL GIORNO PIU' LUNGO DI MARIA STAR ( Cosa non si deve fare per campare )
DRING... DRING...
“Devo spegnere questo maledetto telefono. Prima Cossiga che mi spiega come infiltrare dei poliziotti provocatori tra gli occupanti come nell’eroico ‘77, poi la curia di Brescia che raccomanda il nipote scemo del Vescovo per una cattedra di religione all’istituto alberghiero e ancora la Carfagna che vuole convincermi a cambiare il mio look da perpetua che non buca il video quando vado da Mentana. E io quando lavoro? Sono in arretrato pazzesco con le liste di proscrizione degli insegnanti calabresi titolari di cattedra in Val Brembana da deportare in Aspromonte.”
“Pronto, Ministro Gelmini? Buongiorno, è la segreteria del Ministro Tremonti. Il Ministro L’attende oggi alle 15.30 per conferire con lei di questioni di estrema rilevanza. Il Ministro raccomanda massima puntualità”.
TOC TOC
“CHI VOMPE I MAVONI MENTVE STO LAVOVANDO???”
toc toc ….
“AVANTI!!!”
“Buongiorno Dottor Tremonti”
“Ah sei tu Mavia Stella. Posso dedicavti solo pochi minuti. Sto completando il mio ultimo saggio intitolato "I dazi: l’estvemo baluavdo dell’ultvalibevismo contvo la minaccia cinese. Sottotitolo: il cavovita è colpa di Pvodi che ci ha ivvesponsabilmente tvascinati in euvolandia". Immagino che anche tu savai piena di lavovo quindi vimani puve in piedi che ci sbvighiamo subito. Mi ha appena chiamato Silvio. Bisogna vecupevave 4,6 miliavdi di euvo in tve anni pev copvive i debiti di Alitalia e delle Banche e pev finanziave le guevve… pavdon, le missioni di pace. Sai questa cvisi, ma io lo dico da tempo che è colpa della globalizzazione ”
“Scusi Dottor Tremonti”
“Che c’è, non hai capito? Eppuve è semplice. Fatti scviveve una sfilza di Decveti Legge da qualche pvecavio del tuo Ministevo, tu li fivmi così non pevdiamo tempo con le lungaggini pavlamentavi e il gioco è fatto”.
“Ho capito Dottor Tremonti. Le volevo solo chiedere se posso sedermi. Sa, quei comunisti drogati senza Dio degli studenti mi hanno lanciato un sampietrino nella schiena e mi fa molto male”
“Uhh quante stovie i giovani di oggi! Ai miei tempi andavo a funghi in Valtellina alle 5 di mattina a 10 sotto zevo e non mi lamentavo affatto”
“Scusi Dottor Tremonti, mi sono permessa di dire che mi fa male la schiena, non che ho freddo”.
“E allova siediti, ma facciamo pvesto! Staseva devo andave da quel bambacione di Flovis a VAI TVE con D’Alema e dobbiamo ancova decideve come fav finta di litigave. Me l’ha chiesto lui pevchè deve dimostave ai suoi elettovi che lovo sono all’opposizione. Tanto a me non costa niente e non posso negave un favove a un amico”.
“Si Dottor Tremonti, eseguirò scrupolosamente i suoi ordini, ma temo di non essere all’altezza. Io di economia non capisco nulla. Pensavo che fare il Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca si limitasse a rendere obbligatoria l’ora di religione e a far cancellare tutti quei falli e vulve oscene che imbrattano i bagni dei maschi.”
“Senti, adesso te ne devi vevamente andave pevchè mi hai votto. Se non sei capace di fav niente da sola chiedi a Bvunetta. Lui è un maestvo nei tagli e poi è giusto che nel Govevno sté dannate quote vosa ce le scivoppiamo a tuvno. Pev accontentave Silvio, che ha voluto a tutti i costi fave la Cavfagna Ministvo, abbiamo dovuto favne altve tve. Ma almeno il Ministevo della Cavfagna non conta un tubo, mentve ci vitvoviamo una imbvanata come te all’Istvuzione.”
“Va bene Dottor Tremonti. Provvederò senz’altro e le riferirò quanto prima.”
TOC TOC
“Avanti”
“Buongiorno Professor Brunetta. Scusi l’intrusione ma il Ministro Tremonti mi ha consigliato di rivolgermi a Lei per risolvere un piccolo problemino. Devo fare tagli per 4,6 miliardi in tre anni.”
“Cara Maria Stella, ma è banale. 4,6 Miliardi corrispondono a 87.400 cattedre di insegnante e 44.500 posti di personale amministrativo, tecnico e ausiliario per 131.900 mila posti in tutto. Una bazzecola rispetto al giro di vite che sto organizzando io.”
“Ma Professor Brunetta, sono un’enormità. Sarò linciata, messa alla berlina, ci saranno occupazioni, cortei e cori con epiteti irripetibili nei miei confronti. Povera me, mai mi sarei aspettata di andare incontro a tanti guai. E pensare che a Leno, il mio paese, quando sono stata nominata Ministro, subito dopo la messa abbiamo organizzato una festa indimenticabile. Mia zia ha preparato agnolotti e polenta e osei. Alla fine, pervasi da gaiezza generale, abbiamo lasciato gli avanzi alla cameriera cingalese anziché darli come sempre al cane da caccia”.
“Scusami cara. Tua zia nel ripieno degli agnolotti, mette la maggiorana o il dragoncello?”
“Professor Brunetta, ma le pare il momento? Comunque non lo so. Io sono una donna attiva, emancipata e protagonista del mio tempo. Mica perdo tempo a spignattare”
“E fai male. Ricordati che tu non sei esattamente la gemella di Monica Bellucci, quindi gli uomini li dovresti prendere per la gola”.
“Guardi che non sono proprio da buttare nemmeno io. Il mio nuovo fidanzato, l’immobiliarista Giorgio Patelli, è bello, giovane e ricco. Avrebbe potuto prendersi una velina ventenne come tutti e invece ha scelto me.”
“Va bè, non ti scaldare. Comunque, tornando a noi, il problema è risibile. Rifletti bene. La maggior parte degli insegnanti e dei bidelli sono fannulloni meridionali, tu ne butti un bel po’ in mezzo alla strada, Bossi, che adesso in Italia comanda lui, è contento e tu farai carriera.”
“Scusi Professor Brunetta, ma Bossi non può accontentarsi dell’apartheid dei bambini negri?”
“Come sei ingenua, certo che no! A nessuno frega niente di quei mocciosi puzzolenti e landruncoli. Le riforme che entrano nella storia sono quelle che toccano il portafoglio. Cara mia, c'è l'argent qui fait la guerre.”
“Ma Professor Brunetta, come faccio a prendermela con i meridionali. Proprio io che per diventare avvocato nel 2002 sono andata alla Corte d'Appello di Reggio Calabria?”
“Come la fai difficile. Allora lascia perdere i meridionali e prenditela coi fannulloni. Sta a vedere che possono farlo Ichino e Stella e noi no.”
“Professor Brunetta, se tiro in ballo i fannulloni è peggio. Nel 2000, quando ero presidente del consiglio comunale di Desenzano del Garda mi hanno sfiduciata per inoperosità. Se lo vengono a sapere sa che figura di merda?”
“Ma allora sei proprio ottusa. Perché mai si dovrebbe venire a sapere? Siamo forse negli Stati Uniti, dove l’informazione può far cadere il Presidente? O in Svezia, dove un ministro si è dovuto dimettere perché aveva la colf in nero? Ammesso e non concesso che la notizia trapeli da qualche blog sovversivo e disfattista, facciamo intervistare da Vespa il parroco del tuo paese che garantisce sulla tua moralità e tutto è sistemato.”
“Va bene Professor Brunetta, mi ha convinta. Farò come dice lei. Però mi dovete raddoppiare la scorta. Sa, quegli agitatori maoisti dell’Onda sono pericolosi. Per i fondi non c’è problema. Dimezziamo le scorte dei magistrati che ostacolano la crescita del PIL sequestrando i beni dei mafiosi.”
“Brava! Ottima idea. Tanto tra poco alle toghe rosse la scorta non servirà più. Li costringerò a passare tutta la giornata nei tornelli a cantare "Ma che bel castello Marcondirondirondello”.
Credo che stavolta la strategia della tensione appaia in tutta la sua evidenza! Auguri a tutti i giovani, di tutti movimenti e appartenenze, che il loro risveglio sia tenace, duraturo e proficuo.... Tremate tremate, politici....la lotta si fa dura. Grazie Marco per l'articolo.
...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
Giornali e telegiornali stanno dando in queste ore il massimo risalto alla notizia che il fronte degli studenti impegnati a protestare contro il decreto Gelmini si sarebbe spaccato, dando origine a violenti scontri fra giovani di destra e di sinistra che non avrebbero resistito alla tentazione di anteporre le proprie rivalità all’interesse unitario della protesta.
Notare come siano entrati quasi in piazza Navona con un camion pieno di bastoni, nonostante tutta la zona fosse blindata... Guardacaso le FdO sempre culo e camicia con le decisioni dello Stato quando c'è da fare i porci comodi del governo di turno...
La testimonianza di Curzio Maltese dimostra come il tutto sia stato gestito meticolosamente dalle forze del disordine, la vera mafia italiana. Si stanno preparando ad una Bolzaneto di massa?
SCUOLA & GIOVANI Caschi, passamontagna e bastoni. E quando passa Cossiga un anziano docente urla: "Contento ora?" Un camion carico di spranghe e in piazza Navona è stato il caos La rabbia di una prof: quelli picchiavano e gli agenti zitti
di CURZIO MALTESE
Gli scontri di ieri a Roma AVEVA l'aria di una mattina tranquilla nel centro di Roma. Nulla a che vedere con gli anni Settanta. Negozi aperti, comitive di turisti, il mercatino di Campo dè Fiori colmo di gente. Certo, c'era la manifestazione degli studenti a bloccare il traffico. "Ma ormai siamo abituati, va avanti da due settimane" sospira un vigile. Alle 11 si sentono le urla, in pochi minuti un'onda di ragazzini in fuga da Piazza Navona invade le bancarelle di Campo dè Fiori. Sono piccoli, quattordici anni al massimo, spaventati, paonazzi.
Davanti al Senato è partita la prima carica degli studenti di destra. Sono arrivati con un camion carico di spranghe e bastoni, misteriosamente ignorato dai cordoni di polizia. Si sono messi alla testa del corteo, menando cinghiate e bastonate intorno. Circondano un ragazzino di tredici o quattordici anni e lo riempiono di mazzate. La polizia, a due passi, non si muove.
Sono una sessantina, hanno caschi e passamontagna, lunghi e grossi bastoni, spesso manici di picconi, ricoperti di adesivo nero e avvolti nei tricolori. Urlano "Duce, duce". "La scuola è bonificata". Dicono di essere studenti del Blocco Studentesco, un piccolo movimento di destra. Hanno fra i venti e i trent'anni, ma quello che ha l'aria di essere il capo è uno sulla quarantina, con un berretto da baseball. Sono ben organizzati, da gruppo paramilitare, attaccano a ondate. Un'altra carica colpisce un gruppo di liceali del Virgilio, del liceo artistico De Chirico e dell'università di Roma Tre. Un ragazzino di un istituto tecnico, Alessandro, viene colpito alla testa, cade e gli tirano calci. "Basta, basta, andiamo dalla polizia!" dicono le professoresse.
Seguo il drappello che si dirige davanti al Senato e incontra il funzionario capo. "Non potete stare fermi mentre picchiano i miei studenti!" protesta una signora coi capelli bianchi. Una studentessa alza la voce: "E ditelo che li proteggete, che volete gli scontri!". Il funzionario urla: "Impara l'educazione, bambina!". La professoressa incalza: "Fate il vostro mestiere, fermate i violenti". Risposta del funzionario: "Ma quelli che fanno violenza sono quelli di sinistra". C'è un'insurrezione del drappello: "Di sinistra? Con le svastiche?". La professoressa coi capelli bianchi esibisce un grande crocifisso che porta al collo: "Io sono cattolica. Insegno da 32 anni e non ho mai visto un'azione di violenza da parte dei miei studenti. C'è gente con le spranghe che picchia ragazzi indifesi. Che c'entra se sono di destra o di sinistra? È un reato e voi dovete intervenire".
Il funzionario nel frattempo ha adocchiato una telecamera e il taccuino: "Io non ho mai detto: quelli sono di sinistra". Monica, studentessa di Roma Tre: "Ma l'hanno appena sentito tutti! Chi crede d'essere, Berlusconi?". "Lo vede come rispondono?" mi dice Laura, di Economia. "Vogliono fare passare l'equazione studenti uguali facinorosi di sinistra". La professoressa si chiama Rosa Raciti, insegna al liceo artistico De Chirico, è angosciata: "Mi sento responsabile. Non volevo venire, poi gli studenti mi hanno chiesto di accompagnarli. Massì, ho detto scherzando, che voi non sapete nemmeno dov'è il Senato. Mi sembravano una buona cosa, finalmente parlano di problemi seri. Molti non erano mai stati in una manifestazione, mi sembrava un battesimo civile. Altro che civile! Era stato un corteo allegro, pacifico, finché non sono arrivati quelli con i caschi e i bastoni. Sotto gli occhi della polizia. Una cosa da far vomitare. Dovete scriverlo. Anche se, dico la verità, se non l'avessi visto, ma soltanto letto sul giornale, non ci avrei mai creduto".
Alle undici e tre quarti partono altre urla davanti al Senato. Sta uscendo Francesco Cossiga. "È contento, eh?" gli urla in faccia un anziano professore. Lunedì scorso, il presidente emerito aveva dato la linea, in un intervista al Quotidiano Nazionale: "Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand'ero ministro dell'Interno (...) Infiltrare il movimento con agenti pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto della polizia. Le forze dell'ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti all'ospedale. Picchiare a sangue, tutti, anche i docenti che li fomentano. Magari non gli anziani, ma le maestre ragazzine sì".
È quasi mezzogiorno, una ventina di caschi neri rimane isolata dagli altri, negli scontri. Per riunirsi ai camerati compie un'azione singolare, esce dal lato di piazza Navona, attraversa bastoni alla mano il cordone di polizia, indisturbato, e rientra in piazza da via Agonale. Decido di seguirli ma vengo fermato da un poliziotto. "Lei dove va?". Realizzo di essere sprovvisto di spranga, quindi sospetto. Mentre controlla il tesserino da giornalista, osservo che sono appena passati in venti. La battuta del poliziotto è memorabile: "Non li abbiamo notati".
Dal gruppo dei funzionari parte un segnale. Un poliziotto fa a un altro: "Arrivano quei pezzi di merda di comunisti!". L'altro risponde: "Allora si va in piazza a proteggere i nostri?". "Sì, ma non subito". Passa il vice questore: "Poche chiacchiere, giù le visiere!". Calano le visiere e aspettano. Cinque minuti. Cinque minuti in cui in piazza accade il finimondo. Un gruppo di quattrocento di sinistra, misto di studenti della Sapienza e gente dei centri sociali, irrompe in piazza Navona e si dirige contro il manipolo di Blocco Studentesco, concentrato in fondo alla piazza. Nel percorso prendono le sedie e i tavolini dei bar, che abbassano le saracinesche, e li scagliano contro quelli di destra.
Soltanto a questo punto, dopo cinque minuti di botte, e cinque minuti di scontri non sono pochi, s'affaccia la polizia. Fa cordone intorno ai sessanta di Blocco Studentesco, respinge l'assalto degli studenti di sinistra. Alla fine ferma una quindicina di neofascisti, che stavano riprendendo a sprangare i ragazzi a tiro. Un gruppo di studenti s'avvicina ai poliziotti per chiedere ragione dello strano comportamento. Hanno le braccia alzate, non hanno né caschi né bottiglie. Il primo studente, Stefano, uno dell'Onda di scienze politiche, viene colpito con una manganellata alla nuca (finirà in ospedale) e la pacifica protesta si ritrae.
A mezzogiorno e mezzo sul campo di battaglia sono rimasti due ragazzini con la testa fra le mani, sporche di sangue, sedie sfasciate, un tavolino zoppo e un grande Pinocchio di legno senza più una gamba, preso dalla vetrina di un negozio di giocattoli e usato come arma. Duccio, uno studente di Fisica che ho conosciuto all'occupazione, s'aggira teso alla ricerca del fratello più piccolo. "Mi sa che è finita, oggi è finita. E se non oggi, domani. Hai voglia a organizzare proteste pacifiche, a farti venire idee, le lezioni in piazza, le fiaccolate, i sit in da figli dei fiori. Hai voglia a rifiutare le strumentalizzazioni politiche, a voler ragionare sulle cose concrete. Da stasera ai telegiornali si parlerà soltanto degli incidenti, giorno dopo giorno passerà l'idea che comunque gli studenti vogliono il casino. È il metodo Cossiga. Ci stanno fottendo". (30 ottobre 2008)
Non capite un cazzo come al solito. Lo sanno tutti che gli scontri non sono veri, sono riuscito ad ottenere un'intervista con il vicequestore Tonfa di Roma che mi ha spiegato cosa è successo.
Scusate lo spam, ma quando la verità è una, bisogna dirla:
Però bisogna riconoscere che questo Tonfa sa il fatto suo. Non è facile inscenare scontri violenti senza la pur minima traccia di sangue. Mica si picchiano tra di loro, LORO.
Abbi pazienza Pausania, forse è l'ora tarda ma non capisco: quelle dichiarazioni di Tonfa sono vere?
Di Cossiga ce n'è uno solo.
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
LOL.... per l'italiota sono più che sufficienti 6 tiggì, per non parlare di tutti i quotidiani a tiratura nazionale......
rumenta, diciamo che però se uno ha un pó di cervello anche leggendo i giornali capisce da solo che qualcosa non va.... Io le notizie degli scontri le ho lette sul Corriere online(e ho detto tutto ), e la prima cosa che mi è venuta in mente quando ho letto la cosa è stata: qui c´é puzza di bruciato, cosa cazzo si menano tra di loro a fare se stanno manifestando per lo stesso scopo? soprattutto farei notare che quando hanno messo in piedi le diverse manifestazioni TUTTI sapevano che c´erano anche partecipanti che politicamente non sono loro propriamente affini... Quindi penso che basti far lavorare un pò il cervello per caprie che qualcosa non va nella gestione e nella descrizione data dai media del casino che sta venedo fuori... saluti
Sherlock Holmes direbbe: "Ma se Tonfa ha detto che quelle foto sono top secret ad uso dei partners internazionali che con loro lavorano,perchè le ha mostrate a Pausania? E perchè ha concesso un'intervista a Pausania, un blogger nemico? Chi è Pausania? Per chi lavora veramente?
"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Sarebbe utile ricordare che il decreto Gelmini approvato ieri al Senato riguarda le elementari, le medie e le superiori. Per le università: >>> tra una settimana Mariastella Gelmini calerà dall’alto la sua riforma dell’Università. Seguirà la solita sequenza di strappi. E’ una riforma ancora semisegreta, scritta con pochi amici senza consultare nessuno, non le parti sociali, ma neanche la CUN e chi l’Università la manda avanti. Verrà approvata in nove secondi per decreto legge dal consiglio dei ministri. Poi verrà portata in parlamento dove probabilmente verrà posta la fiducia. Su tutto questo caleranno una valanga di veline da Minculpop che orienteranno l’opinione pubblica contro i reprobi docenti fannulloni, nepotisti e spreconi.
Se tutto va bene, ovvero se si dilungheranno, questo processo si concluderà poco dopo Natale. Ci sarà l’abolizione del valore legale del titolo di studio e molto di peggio (trasformazione delle università in FONDAZIONI).
Lo vedremo. Quello che è evidente è che la lotta comincia ora e che la violenza è la più incontrollabile delle varianti da usare contro questo movimento pacifico, di studenti, maestri, docenti, personale amministrativo e chiunque abbia a cuore il diritto costituzionale allo studio.
Quando “Il Giornale” la settimana scorsa minacciava gli studenti non scherzava. Sangue freddo ragazzi e, più che mai, occhio ai provocatori e a chi tenta di dividere <<<
il tonfa è il micidiale manganello con impugnatura trasversale in dotazione alle forze del disordine. Solitamente i valenti ragazzi in divisa usano utilizzarlo picchiando proprio con l'impugnatura in modo da provocare i maggiori danni.
"Sono partiti tutti insieme in corteo, perchè l´obiettivo è comune e poi improvvisamente nascono "battaglie" in seno al corteo... Come se sin dall´inizio le differenze ideologiche non si conoscessero."
Non é proprio così...
Date uno sguardo al video, e non alle foto magistralmente selezionate dai giornali.
anzi se qualcuno sa come metterlo in 'embed' e lo fa gli dico grazie...
Il corteo, nonostante tentativi di disturbo, era sempre unito... a un certo punto pasa una ambulanza, e mentre il corteo si apre per farla passare, ecco arrivare i rompicazzo centrosocialisti a lanciare oggetti.
I casini non son nati 'in seno al corteo' ma dal di fuori, da disturbatori giunti apposta per rovinare il corteo.
Scusa sitchinite (o come diavolo scrive Un nome più facile nn potevi trovarlo? ), ma è esattamente quello che intendevo. Erano tutti uniti e imporvvisamente scoppia la bagarre... ho detto in seno al corteo nel senso che la bagarre é scoppiato fisicamente in mezzo al corteo, non che a scatenarla fosse gente che al corteo appartenesse. Penso fosse chiaro che la mia opinione era proprio quella di disturbatori che col corteo non avevano nulla a che fare, che sono arrivati, hanno picchiato e creato casino e poi si sono dileguati indisturbati, mentre le FdO stavano a guardare, compiacenti e probabilmente complici consapevoli...
È la rissa più finta della storia, che nemmeno il wrestling in tv. La carica pure, la gente e i poliziotti che fanno delle dichiarazioni con voce limpida e cristallina guardando il vuoto (mi ricorda molto "l'hai ucciso tu, l'hai ucciso, col tuo sasso")
Nessuno grida, nessuno alza la voce. C'e un tipo che si prende una sprangata in pancia e non dice bah, un altro che viene sbattuto per terra e non un lamento, niente di niente.
E' la peggior messa in scena che potessero immaginare.
Complimenti per il calendario. Mancano alcuni mesi, specie quelli estivi....prevedi altre stagioni (infuocate)?
Sentite. Le parole di Cossiga vanno lette bene: il messaggio non era indirizzato ai professori, agli studenti o al Berlusca..... e' chiaramente indirizzato a coloro che in tutti questi anni non si sono fatti prendere (specialmente nei rossi) e che potrebbero "tornare alla ribalta" "mettendosi a capo" di questo magma che si prevede in forte crescita nel futuro prossimo (dato quello che sappiamo/supponiamo che stia arrivando a livello globale). Quindi, si fanno lanciare messaggi minatori (e vergognosi, degni di un processo per direttissima) da parte di un "povero vecchio" indirizzati a chi ha orecchie per intendere. Sanno quello che sta per arrivare ed hanno le chiappe strette, quindi, avvertono quei pazzi che ci rivolessero riprovare che la tecnica che utilizzerebbero per sconfiggerli sarebbe sempre la stessa di allora.
La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
"Il sette in condotta lo merita una classe politica imbolsita e corrotta, sempre uguale a sé stessa anche nella sua reazione di fronte a qualsiasi novità".
In questo caso, onestamente, chi mi sembra chiuso di fronte a qualsiasi novità, sono proprio i docenti e gli studenti. A prescindere dalle critiche che si possono fare alla "riforma" infatti la protesta è di chiaro caratterre "conservatore".
Forse sbaglio ma, a mio parere, pur essendo evidenti le operazioni di disturbo volte a rompere il fronte degli studenti, resta la questione: il governo passa per "progressista" e la protesta per "conservatrice".
Quel manifestante poliziotto in maglia blu, come si evince dal video segnalato da orwell.
Vorrei poi aggiungere una piccola nota all'emorragia che si sta verificando da un pò di tempo a questa parte su luogocomune, se posso. Il continuo ripetere l'italiota cretino, il popolo bue (e non solo in questa discussione) è presuntuoso e non eleva nessuno a "intelligentone". Denigrare in questo modo, oltretutto generalizzando, è una pessima attiditudine. Anche perché sa molto religione:"5 minuti per leggere la bibbia li devi trovare".
1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Scusate ragazzi, ma il complottismo e la dietrologia in questo sito sono doverosi.
Mi viene un dubbio atroce: non sarà che il sempre dispettoso Cossiga ha voluto tirare uno dei suoi famosi scherzi trasversali? Prevedendo la solita strategia da parte delle forze dell'ordine, ha voluto sputtanarla in anteprima su tutti i giornali. Infatti oggi, invece di dire "Gli studenti si menano fra loro", non si dice altro che "E' una strategia collaudata, come dice Cossiga".
Per la prima volta nella storia italiana, un politico di grande peso ha messo nero su bianco che -esistono infiltrati; -esiste una strategia; -esistono violenze create ad arte nei movimenti. Non so se vi rendete conto dell'importanza politica e storica delle sue dichiarazioni: Cossiga ha reso evidente e lapalissiano, anche ai ciechi, che il casino di ieri è stato programmato e inscenato ad arte.
Insomma, facendosene portavoce, Cossiga ha detto che il re è nudo. Io gliene renderei merito a questo punto, pur avendo preso i suoi lacrimogeni in faccia nel 77. Lapidatemi pure, ma non penso che Cossiga non sappia quello che fa (e inoltre odia notoriamente Berlusconi... il dispettuccio ci stava).
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
È la rissa più finta della storia, che nemmeno il wrestling in tv. La carica pure, la gente e i poliziotti che fanno delle dichiarazioni con voce limpida e cristallina guardando il vuoto (mi ricorda molto "l'hai ucciso tu, l'hai ucciso, col tuo sasso")
Nessuno grida, nessuno alza la voce. C'e un tipo che si prende una sprangata in pancia e non dice bah, un'altro che viene sbattuto per terra e non un lamento, niente di niente.
E' la peggior messa in scena che potessero immaginare."
Stasera da casa vedrò il filmato e ti dirò (in ufficio purtroppo youtube é bloccato) ma per ora mi fido del tuo resoconto... il chè mi porta a notare che, se leggi il resoconto degli scontri fatto da Repubblica.it , c' é da allarmarsi per quanto possono essere discordarnti due versioni... Repubblica non é nuova a cose del genere, ma stavolta forse hanno proprio esagerato nella faziosità...
Andiamo ragazzi, si sa che quelli di destra sono teste calde e quelli di sinistra non vedono l'ora di avere un pretesto per dare addosso ai fasci. Se fossi le guardie, mi basterebbe vestire da "fascio" tre o quattro volenterosi e mandarli col bastone in mezzo ai destri per fomentare un casino mai visto.
Non è che servono eserciti di infiltrati, bastano quei pochi allo scopo di accendere una miccia che stava spenta solo per estrema e lodevole buona volontà di entrambe le parti.
"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Stasera da casa vedrò il filmato e ti dirò (in ufficio purtroppo youtube é bloccato) ma per ora mi fido del tuo resoconto... il chè mi porta a notare che, se leggi il resoconto degli scontri fatto da Repubblica.it , c' é da allarmarsi per quanto possono essere discordarnti due versioni... Repubblica non é nuova a cose del genere, ma stavolta forse hanno proprio esagerato nella faziosità...
Mi viene un dubbio atroce: non sarà che il sempre dispettoso Cossiga ha voluto tirare uno dei suoi famosi scherzi trasversali? Prevedendo la solita strategia da parte delle forze dell'ordine, ha voluto sputtanarla in anteprima su tutti i giornali. Infatti oggi, invece di dire "Gli studenti si menano fra loro", non si dice altro che "E' una strategia collaudata, come dice Cossiga
oppure, considerando che, il brigadiere cossiga nonchè in forza a gladio, non farebbe mai uno sgarro alla sua polizia di "stato", la realtà è un'altra?
Qual'è sarebbe poi è un discorso diverso ma non penso che cossiga volesse sputtanare la polizia
Saluti
Edit: cambiato il font causa allargamento pagina Soleluna
Per la serie cerca la differenza....
Fico: "Per me Beppe Grillo è patrimonio mondiale dell'umanità come le Dolomiti, la Costiera Amalfitana o la musica". Biancofiore: «Se fosse possibile, Berlusconi lo farei patrimonio dell'UNESCO".
Prima Cossiga che se ne esce con la sparata degli infiltrati. Ovviamente non è una confessione: ha semplicemente detto quello che tutti gli avversari dicevano di lui all'epoca. Una conferma per chi già lo pensava, la solita cazzata per chi non lo pensava.
Poi Corriere e soprattutto Repubblica (la meno berlusconiana, diciamo) organizzano la festa della protesta, con collegamenti costanti con gli studenti.
Ieri alla fine capita questo tafferuglio che coinvolge al massimo 30 persone, che è evidentemte girato a favore di telecamera.
Repubblica, che ormai è diventato il giornale studentesco, attacca con la solfa di Cossiga che ha mandato gli agenti provocatori a rovinare la piazza.
E così tutti hanno il loro momento di gloria: gli studenti che hanno dimostrato di non essere di parte, i giornali che hanno svelato il complotto, Repubblica che dà in pasto ai suoi lettori quelli del Blocco Studentesco, quelli del Blocco Studentesco che si fanno pubblicità a gratis, quelli di sinistra che possono dire che "i fasci li hanno attaccati", il Corriere che si scava la sua nicchia dando spazio a quelli del Blocco Studentesco.
Insomma, il solito polverone, la solita fuffa dei giornali italiani, che non fanno altro che passare le veline della questura.
Caro Massimo, quello che voglio dire è che gli scontri (non fra studenti ma fra un gruppo di provocatori che a scuola se ci sono stati andavano una decina di anni fa e gli studenti) creati e gestiti con la piena collaborazione delle forze del disordine (attenzione che adesso il sap dirà che fomentiamo i giovani ) sono funzionali a tutti i partiti politici che amano definirsi di destra e di sinistra e in seno a questa divisione vivono e raccolgono voti.
La possibilità che i giovani di oggi possano crescere senza il culto degli opposti estremismi terrorizza non poco chi gestisce il potere in questo paese, dal momento che smettendo di bastonarsi fra rossi e neri non tarderebbero a comprendere qual'è il vero nemico.
p.s.: io ti seguo fino a "Insomma, il solito polverone, la solita fuffa dei giornali italiani, che non fanno altro che passare le veline della questura." Che cacchio ci guadagna la Questura a mettere in giro "questa fuffa"?
pp.ss.: l'unica cosa strana (ma non fa troppo testo in quanto ho fatto pochi tentativi di ricerca) che posso notare e' che non ci sono filmati indipendenti che filmano l'accaduto: solo filmati dei media ufficiali. Questo e' strano.
ppp.sss.: Gudarian puoi buttare a capo, ogni tanto, la frase che hai citato, please? Enter... ogni tanto... tnks
Bradi, quando nell'articolo parlo di "novità" non mi riferisco alla contestazione nel merito del decreto Gelmini, che meriterebbe tutta una serie di riflessioni a parte, bensì unicamente al fatto che gli studenti di destra e di sinistra abbiano deciso di condurre una battaglia fianco a fianco, anzichè picchiarsi gli uni con gli altri come accadeva solitamente. E questa "novità" mi pare di gran lunga più importante di quelle espresse da chi politicamente promuove o contesta il decreto Gelmini che sostanzialmente non cambia di molto lo stato di una scuola da oltre 15 anni in via di disfacimento.
Caro Io_Sono, considerarti un amico non può che farmi piacere
Cassandra, le parole di Cossiga, volutamente o meno, sicuramente possono avere aiutato nel comprendere la montatura.
.... che a scuola se ci sono stati andavano una decina di anni fa
Il solito possibilista!
Citazione:
La possibilità che i giovani di oggi possano crescere senza il culto degli opposti estremismi terrorizza non poco chi gestisce il potere in questo paese, dal momento che smettendo di bastonarsi fra rossi e neri non tarderebbero a comprendere qual'è il vero nemico.
Ieri i giovani erano vittime rese stupide dalla propaganda della TV (ovviamente di Berlusconi).
Oggi si uniscono con maturità, andando oltre le differenze destra-sinistra, per protestare.
Però secondo Barnard si uniscono con maturità solo quando c'è Berlusconi al governo.
Sono misteri incomprensibili...
===
Insomma, il solito polverone, la solita fuffa dei giornali italiani, che non fanno altro che passare le veline della questura.
Ma stai buono, stai! Per una volta che Repubblica scrive un articolo senza infilarci dentro il nuovo che avanza, e resta sul classico ("studenti ed operai uniti nella lotta") ti lamenti pure?
Commento senza aver letto gli altri commenti, come faccio spesso ultimamente, in modo da mantenermi scevro da influenze e perciò magari quello che vado a dire lo avranno saputo già tutti, ma tant'è..repetita iuvant
Gli pseudo-scontri tra studenti rossi e neri forse sono stati innescati da professionisti con le stellette, come da vecchia scuola,suggerita dal Capro sardo alias pazzo del villaggio Di Pietro ha chiesto a gran voce una commissione di indagine che accerti i fatti e che dia un nome per esempio al tipo cerchiato in rosso che si vede in atteggiamenti e ammiccamenti con la polizia ,più che sospetti su Y.Tube, io l'ho visto sul Beppe Grillo...
Gli studenti dicono: Nè rossi nè neri, solo liberi pensieri.
Questa parola d'ordine nuova ha una potenza disgregatrice per il sistema,lo sà bene il Re Tappone con i suoi servi e bifochi, ed è per questo che riccorrerà a tutti trucchi del suo vasto repertorio di baro di alto livello per soffocare e domare la rivolta che, come gli ha ricordato il vecchio Capro, da piccolo fuoco può diventare un grande incendio.
Ooops! Ho visto ora il video linkato da Daniele, sembra proprio che il tipo in questione non sia quello che si è "insinuato" sui Siti nelle ultime ore. Meglio per lui ,direi, ma il discorso provocazioni resta, stiamone certi.
Anche se, dico la verità, se non l'avessi visto, ma soltanto letto sul giornale, non ci avrei mai creduto.
Il dramma d'Italia (e non solo)! Chissà che non abbia imparato la lezione.
Comunque da queste manifestazioni, con tutta la buona volontà, non verrà niente di buono, anzi meglio dire niente di utile, finché non le si affiancheranno quelle dei precari.
Non so quanti di voi sono vissuti in una dittatura. Io sono nato e vissuto in una dittatura fino a 21 anni. A tutte le dittature del mondo danno fastidio gli studenti per 3 semplici motivi: il primo è che il livello medio è più alto rispetto alla media, il secondo è che generalmente hanno poco da perdere visto l'età (uno di 40 anni con 2 bimbi è più cauto) ed il terzo è proprio la giovane eta, quando uno non pensa tanto alle conseguenze. P.S. Lo so che anche in Italia oramai è una dittatura, ma per favore non si può ancora paragonare con situazioni vissute altrove. Credetemi sulla parola.
gli studenti di destra e di sinistra abbiano deciso di condurre una battaglia fianco a fianco,
Citazione:
Gli studenti dicono: Nè rossi nè neri, solo liberi pensieri
mi dispiace ma non sono d'accordo su questo nuovo "luogo comune".
finora destra e sinistra si distinguevano per diverse ideologie. e se fosse solo per questo il fatto di condurre battaglie assieme potrebbe avere un certo senso logico.
ma purtroppo al giorno d'oggi siamo di fronte (opinione personale) ad un diverso tipo di distinzione (non chiamiamoli ancora destra sinistra, rossi e neri ma inventiamo 2 nuovi colori, tipo bianchi e grigi ) , i cui elementi sono trasversali e presenti all'interno di entrambi i vecchi schemi.
la distinzione si basa sui valori e sull'etica.
quindi tra violenti e pacifisti, tra chi considera le persone con uguali diritti e chi invece sostiene una qualsiasi forma di superiorita', tra chi sfrutta e chi è solidale. e a ben guardare tipi cosi' ci sono appunto in entrambi gli schieramenti.
forse ribadire certi valori e certa etica servirebbe a "scremare" gli attuali gruppi. (quello successo in piazza potrebbe appunto essere imputato a personaggi GRIGI interni alla maggioranza dei BIANCHI).
ricostruito un movimento attorno a dei valori, conseguenza è pero' la inaccettabilita' di condurre battaglie a fianco. ma voi vorreste avere al vostro fianco chi come valore NON ha la non violenza , anzi la usa come strumento di lotta?
cit: voi vorreste avere al vostro fianco chi come valore NON ha la non violenza , anzi la usa come strumento di lotta?
io no.
....................................... io si se la violenza e' a fin di bene e necessaria.....o pensi che una rivolta popolare dopo tutto quello che abbiam visto possa funzionare solo a marcie di protesta e aperture di blogs?
Che poi scusate, ma si sono mai visti agenti provocatori che menano i manifestanti? Che senso ha? L'agente provocatore tira pietre alla polizia per giustificare una carica, altrimenti succede come ieri, che si menano e la polizia sghignazza.
Sembra che siamo di fronte al nuovo che avanza. Ma dove?
Ero in terza media quando iniziò la Iervolino. Ho finito la scuola dell'obbligo e sono entrato al liceo e da lì ho passato tutte le riforme possibili ed immaginabili, con relative proteste.
D'Onofrio e Belinguer e appena scappato dall'università ho schivato di un pelo la Moratti.
Quasi undici anni di riforme: undici anni di autogestioni, manifestazioni, di letture di testi di legge (che non dicevano mai le cose contro cui si protestava). Ho fatto parte degli organi rappresentativi degli studenti, ho visto nascere la Consulta provinciale degli studenti, sono stato il secondo segretario di tale consulta.
Mi venisse un accidente se per undici anni passati così non ho sentito dire sempre le solite cose: questo è un movimento nuovo, questo è diverso dal '77 (manco cazzo sapevamo che nel '77 c'era stato un Movimento, te credo che eravamo diversi), noi non siamo partitici, noi siamo oltre le ideologie.
Sono storie talmente vecchie che per dare un'idea a chi non c'era, non avevamo nemmeno i telefonini allora, avevamo il walkman con la cassette e solo i più fortunati il lettore cd portatile, che saltava come uno stronzo ad ogni passo, camminavamo che sembravamo dei dervisci per poter ascoltare Smell like teen spirits dall'inizio alla fine.
Anche allora c'erano le manifestazioni apartitiche, salvo che poi c'erano sempre i destri che si lamentavano del monopolio dei comunisti e i sinistri che si lamentavano delle infiltrazioni dei fascisti.
E' ancora vivo il ricordo di una assemlea il giorno seguente ad una manifestazione in cui si discuteva l'infiltrazione fascista. Motivo? Il coro "ollellé ollallà faccela veder faccela toccar" era un evidente camuffamento del sempreverde "eia eia lalà".
Però stento a ricordare mezzo minuto di protesta contro i nostri professori del liceo che non facevano una m....a da mane a... mane, che non sapevano una m....a di quello che pretendevano di insegnarci, che promuovevano i raccomandati che non facevano una m......a da mane a sera ma erano figli di quelli giusti (mentre i figli di NN oltre a studiare si dovevano anche fare prendere per il culo in questa maniera).
Non ricordo nemmeno all'università proteste contro professori ordinari che non pubblicano un articolo da 30 anni, contro docenti che non ci sono mai, contro le pu....e (maschi e femmine) che diventano associate sotto la scrivania, contro corsi con cento nomi diversi, tenuti tutti dallo stesso docente che ripete sempre le stesse tre cose in croce.
Però mi ricordo le proteste per avere le fotocopie gratis (diritto allo studio, credo lo chiamassero), ricordo dover pendolare con Trenitalia (cioè, con Trenitalia: ogni volta che scendevamo dal vagone c'erano dei soldati tedeschi con i cani da pastore che ci urlavano di sbrigarci a liberare il binario), ogni giorno per riuscire a beccare per miracolo il professore a lezione (il miracolo era doppio: che ci fosse il professore e che ci fosse lezione), salvo che poi c'erano quelli che volevano occupare le aule per fare non si sa cosa.
Sono tutte storie vecchie, vomitevole fuffa tenuta in piedi da figli e nipoti di gente col culo parato a vita, che possono permettersi di fare queste cazzate, tanto a loro non gliene frega niente, perché tanto diventeranno rappresentanti del popolo o qualcosa del genere, sempre comunque pagata con i soldi altrui.
"pp.ss.: l'unica cosa strana (ma non fa troppo testo in quanto ho fatto pochi tentativi di ricerca) che posso notare e' che non ci sono filmati indipendenti che filmano l'accaduto: solo filmati dei media ufficiali. Questo e' strano."
errore, c' é il video del sito Blocco Studentesco che non é un video ufficiale
Lo slogan non è una mia opinione,ma è proprio lo slogan coniato dal movimento,pare. Che poi sia opinabile, è fuor di dubbio
Sono anch'io per il pacifismo alla Ghandi,per capirci, nondimeno però ritengo inefficace questo metodo applicato per toglierci di dosso questi reiterati malfattori che tutto irridono e nulla temono, forti dei bravi che li proteggono a mano armata e con le manette penzoloni...
Ma la violenza è proprio il campo a loro più congeniale, il campo dove vorrebbero spingere il movimento, in modo da poterlo battere militarmente ed umiliarlo fisico-mente.
Quindi, il movimento deve trovare una terza via che stia al di là del pacifismo generico e al di quà dell'impeto fisico con tanto di lancio del cuore al di là del muro..
Una via di mezzo nuova può essere quella "telemediatica", cioè usare come armi non letali le nuove tecnologie comunicative (es.Y.Tube ,SMS,Rete) che fungono da tam-tam per l'aggregazione che sola potrà dare la possente spallata al sistema.
Un brindisi ai giovani antagonisti, che la forza sia con loro
Mi venisse un accidente se per undici anni passati così non ho sentito dire sempre le solite cose: questo è un movimento nuovo, questo è diverso dal '77 (manco cazzo sapevamo che nel '77 c'era stato un Movimento, te credo che eravamo diversi), noi non siamo partitici, noi siamo oltre le ideologie.
Non vorrai paragonare in termini di informazione e consapevolezza un ragazzo dell'attuale generazione con uno della tua, senza offesa? Al giorno d'oggi c'è Internet. Ai tuoi tempi non c'era Internet e non c'erano neanche quei pochi effetti positivi della cultura del PCI. Nei tempi precedenti invece l'unico baluardo dell'informazione e della consapevolezza era proprio il PCI (e ho detto praticamente tutto).
Un po' di ottimismo, dai, che ce n'è davvero tanto bisogno.
Non vorrai paragonare in termini di informazione e consapevolezza un ragazzo dell'attuale generazione con uno della tua, senza offesa?
Ahò, fammi almeno arrivare ai trenta prima di definirmi "uno della mia generazione"!
Citazione:
l giorno d'oggi c'è Internet. Ai tuoi tempi non c'era Internet
E che c'entra scusa? Mica hai bisogno di internet per vedere come funziona la scuola e l'università che frequenti... sempre che frequenti, naturalmente, e non ti materializzi solo a comando.
Citazione:
non c'erano neanche quei pochi effetti positivi della cultura del PCI. Nei tempi precedenti invece l'unico baluardo dell'informazione e della consapevolezza era proprio il PCI (e ho detto praticamente tutto).
A parte che dove sono cresciuto io la cosa più a sinistra che ti capitava di trovare è l'Azione Cattolica, tranne quelli che sono di sinistra fino al primo giorno di lavoro, quando finalmente qualcuno gli da il solito posto da parassita e allora passano tutte le fregole egalitarie... a parte questo, cos'è che avrebbe fatto il PCI? Stiamo parlando del Partito Comunista Italiano?
Forse a quelli "della tua generazione" sta sfuggendo qualcosa
Ripreso da un terrazzo di piazza Navona, dove si vede bene che non c'è nessun provocatore cossighiano, solo un gruppetto di stronzi da una parte e un gruppetto di stronzi dall'altra, in paziente e rispettosa attesa con le spranghe in mano dell'inizio dello spettacolo.
cit: Una via di mezzo nuova può essere quella "telemediatica", cioè usare come armi non letali le nuove tecnologie comunicative (es.Y.Tube ,SMS,Rete) che fungono da tam-tam per l'aggregazione che sola potrà dare la possente spallata al sistema. ................
la possente spallata la daremo ad una tastiera o al poliziotto che blocchera' l'ingresso del parlamento? perche' e' li che bisognera' andare...in piazza a cantar slogan non basta piu...
ci sara stato anche il PCI...ma almeno quelli che andavano a scuola erano molto piu preparati dei studenti di ora.. e le universita' considerando l'epoca erano tra le piu buone d'europa...guardiamo dv siamo ora..
D´accordissimo con superava. È un´esperienza che ho vissuto anche sulla mia pelle. La differenza di preparazioen tra un ingengere adesso e uno di 15-20 anni fa è abissale. Adesso ti passano una serie di nozioni che devi assolutamente imparare a memoria per passare gli esami e ottenere la tua laura. Di cui puntualmente non te ne farai niente quando entri nel mondo del lavoro. Al massimo tis erve l´impostazione mentale che hai acquisito. Ma quella, se non hai interesse per il sapere, per la conoscenza, se non hai apertura mentale anche sul lavoro, allora non ti serve a niente. Da quando ho mollato l´università dopo la triennale in ing. Meccanica ho alvorato due anni in Italia e adesso quesi un anno in Germania. Quello che ho imparato all´università non mi è servito quasi a nulla... Solo che ho il foglio magico
In questo senso l´abolizione del valore legale del titolo di studio sarebbe una genialata: gli studenti sarebbero costretti a chiedere insegnametni di livello sempre più alto per poter eccellere nel momento in cui si trovano a fare un colloquio e vengono giudicati non in base a quel foglio magico, bensì in base alle effettive capacità... Ci sono officine dove un ing. meccanico di adesso, se mette piede e apre bocca, colleziona così tante figure di merda in fila che potrebbe nascondersi per un anno intero.. Preso per il culo da gente che al massimo ha la terza media. E un´esperienza (nata dall´interesse per al conoscenza del proprio lavoro, anche dall´amore per esso) che noi pivellini ci sogniamo...
ah si, un´altra cosa riguardo all´abolizione del valore legale del titolo di studio: Certamente gli studenti non acceterebbero più che i professori si facciano dei grandiosi cazzi loro durante l´anno accademico, percependo stipendi esagerati ( una cattedra al Poli di Milano Bovisa se non sbaglio frutta qualcosa come 110.000 € l´anno... fate vobis), spesso occupandosi di progetti per grosse aziende che li pagano profumatamente per la consulenza (Ducati, Ferrari, Fiat, BMW Alinghi etc... Tutte cose viste di persona) e mandando i dottorandi a fare lezione ( gli stessi che invece eprcepiscono si e no 800-1000€ lordi al mese...). Addiritttura avevo un professore che da aprile in avanti non veniva quasi mai a lezione perchè andava a fare le regate in barca a vela nel Tirrreno!!!!!!!!!!! E un altro, che con un team aveva progettato la velatura di Alinghi, vincitore della Coppa america di vela, che si fece due mesi due di vacanza in qualche cazzo di isola nel pacifico o Dio sa dove...
Molti di quei professori erano e sono degli autentici genii per quanto riguarda la loro materia, ma mi spiegate come cazzo fa uno studente ad apprendere il massimo da questi professori se poi questi lezione non la fanno? ( e cmq continuano a predere il loro lauto stipendio con maggiorazione dovuta alle consulenze).
Vedo anch'io due gruppi di stronzi. Uno di quei due, pero', e' armato di spranghe e bastoni tricolore, portati da un furgone in una zona chiusa al traffico e inaccessibile senza permesso... figuriamoci, nel giorno di blindatura per lo sciopero generale. Non sottovalutare la premeditazione di tale strategia e ti prego di valutare bene le proporzioni tra i due schieramenti, cosa che era prevedibile (ovvero una 30ina di fascisti armati e qualche centinaio di rossi, vogliosi di spaccare teste rasate ... poco furbo anche per degli idioti di "camerati valorosi" non credi?).
I provocatori cossighiani ci sono, ci sono. Anche se non li vedi in azione ci sono, e, sicuramente, ci sono stati.
Quindi messa in scena "ci fu", ma non come la descrivi tu, secondo me. Salut'.
Sembra che siamo di fronte al nuovo che avanza. Ma dove?
No Giorgio, non è la stessa cosa delle manifestazioni che si facevano al liceo per protestare contro la cronica assenza della carta igienica nei bagni del terzo piano. Ed è semplificatorio dire che è così.
Non so bene che cosa succeda nel mondo della scuola dell'obbligo e superiore, ma ieri sono andato a Padova alla manifestazione - più per curiosità che altro: non credo molto a queste cose. E ho visto che non è la solita protesta sinistrorsa che ha preso piede solamente nella parte più attenta e/o ideologizzata degli studenti. Non sono "i figli e i nipoti di gente col culo parato a vita" ad animare questa protesta, ma studenti come lo eri tu e come lo sono io.
Ovviamente i dubbi personaggi dei centri sociali non aspettavano altro che avere una folla per collaudare i loro megafoni, ma la folla non è aizzata da loro, la folla è spontanea. Poi, si sa, che i fancazzisti di lettere, filosofia e scienze politiche sono i più attivi e i più numerosi. Però, per fare un esempio, a Padova il coordinamento dei siti nati in seno ai diversi corsi di laurea è portato avanti dagli studenti di ingegneria, considerati solitamente i “crumiri” di questo genere di cose, ossia quelli che solitamente preferiscono andare a lezione invece che scendere in piazza, un po' perché gli ingegneri sono gli ingengeri (e ne conosco parecchi), un po' perché perdere una lezione di Analisi 3 non è come perderne una di Filosofia della comunicazione. Sta di fatto che gli ingengeri hanno sfilato ieri dietro a questo striscione a dir poco geniale: “Se ci siamo anche noi l'avete fatta davvero grossa. Ingegneria Padova.”
Nessuno è lì a fare paragoni tra questo movimento e quello del '77, queste cose le fanno i giornali e qualche sparuto gruppuscolo radical-ambientaal-intellettual-comu-critico. Molti ragazzi che protestano, è vero, probabilmente non sanno niente del '77. Però loro sono in piazza semplicemente per protestare contro una riforma che a loro non piace.
Ci sono ovviamente i punti deboli di tutto questo movimento, come quello che hai evidenziato tu, cioè che si fa per lo più comunella con quei professori che costituiscono parte integrante dei problemi dell'università, anche se c'è da dire che non tutti sono così, e generalizzare mi pare più che altro un artificio retorico. Manca poi, come dicono in molti, la fase propositiva, che ancora non è arrivata. Però per quella c'è tempo.
Ci sono poi dei punti deboli potenziali, cioè la strumentalizzazione che la cosa potrebbe avere e brobabilmente avrà.
Ma ci sono anche dei punti di forza, che mi fanno ben sperare. Ci si ritrova vis a vis, si discute e ci si scambiano informazioni ed esperienze. Davvero una manna in un momento in cui la socializzazione "offline" e il confronto su tematiche di interesse pubblico smbrano essere praticamente scomparsi, almeno tra i giovani.
Quindi messa in scena "ci fu", ma non come la descrivi tu, secondo me. Salut'.
Io ti dico quello che vedo. Un gruppo di gente che dal corteo corre in avanti e si ferma in maniera coordinata lasciando uno spazio libero. Opposto a questo gruppo ne vedo un altro che, sempre ordinato, di schiera con delle spranghe aspettando calmo e tranquillo. Il tutto avviene ad una velocità notevole.
In mezzo si mettono giornalisti e fotografi. Vengono rilasciate dichiarazioni, vengono scattate foto, tutto in maniera molto bella, molto a favore di telecamera.
Ad un certo punto, da dietro la prima linea del primo gruppo volano due o tre oggetti, tipo lattine o bottiglie. Non sono pietre di sicuro. Sembra quasi il segnale convenuto. Scatta una specie di rissa calma, tranquilla, dove le sprangate non fanno male e quando si cade ci si rialza tipo capoeira.
Intanto la polizia non fa niente, alla fine carica sul cellulare un po' di gente, ed è l'arresto più tranquillo della storia: tutti buoni, si sale sul cellulare e via. C'è uno solo che protesta ad alta voce e c'è un ufficiale di PS che gli risponde con molta calma che tutto è a posto.
A me pare una puttanata di dimensioni cosmiche. Non so... probabilmente è solo la discrepanza tra il caso nazionale che si è montato e quello che si vede, molto meno di quello che si vede in una rissa fuori da una discoteca, a parte il corredo scenografico come i caschi e le spranghe riccamente adornate (tra l'altro vorrei capire chi é che copre una spranga con del tessuto... per fare meno male?)
Citazione:
una 30ina di fascisti armati e qualche centinaio di rossi, vogliosi di spaccare teste rasate ... poco furbo anche per degli idioti di "camerati valorosi" non credi?)
La furbizia è un valore soggettivo. Io ho visto il video di una manifestazione di sinistra qui in Germania fermarsi, scortata dalla polizia, di fronte ad una sede di estremisti di destra. C'erano 4 o 5 tizi con la testa rasata che li aspettavano. Quando sono arrivati, questi sono rientrari nella sede e ne sono usciti con delle mazze da baseball.
Cioè quattro persone contro una intera manifestazione. Ad un certo punto un tipo si fa avanti per usare la mazza da baseball sui manifestanti e il poliziotto più vicino estrae la pistola, la carica e gliela punta addosso a non più di due metri di distanza. Il tipo non fa una piega e lo devono portare via di peso per evitare il peggio.
Tu affronteresti da solo una manifestazione? E se ti trovassi con una pistola puntata in faccia cosa faresti, avanzeresti con una mazza da baseball in mano? Non sarebbe una cosa stupida da fare?
E' solo una questione di punti di vista, per te è stupido, per altri è manifestazione di coraggio e di onore.
No Giorgio, non è la stessa cosa delle manifestazioni che si facevano al liceo per protestare contro la cronica assenza della carta igienica nei bagni del terzo piano. Ed è semplificatorio dire che è così.
Mai visto una cosa del genere. Tutte le proteste erano sempre contro la riforma di turno, quella che avrebbe definitivamente affossato la scuola italiana.
Citazione:
Sta di fatto che gli ingengeri hanno sfilato ieri dietro a questo striscione a dir poco geniale: “Se ci siamo anche noi l'avete fatta davvero grossa. Ingegneria Padova.”
Non metto in dubbio la buona fede di chi partecipa. Ma tanto anche loro finiranno l'università e tanti saluti.
Citazione:
si fa per lo più comunella con quei professori che costituiscono parte integrante dei problemi dell'università, anche se c'è da dire che non tutti sono così, e generalizzare mi pare più che altro un artificio retorico.
Certo che ci sono: sono quelli che a 45 anni hanno ancora il contratto di sei mesi o hanno un assegno di ricerca e fanno i bidelli alla scuola media per pagarsi l'affitto. Oppure sono quelli che sono andati a studiare all'estero, quindi con poca influenza sulla vita universitaria italiana.
Per esempio, questo e' quello successo prima: Foto 1 Foto 2 Foto 3 Foto 4 Foto 5 Foto 6
Citazione:
Intanto la polizia non fa niente, alla fine carica sul cellulare un po' di gente, ed è l'arresto più tranquillo della storia: tutti buoni, si sale sul cellulare e via.
Gia'. Sono stati invitati prima, e poi riaccompagnati dopo. L'arresto piu' tranquillo della storia perche' i "pochi" eran li' per provocare i "molti". Citazione:
(tra l'altro vorrei capire chi é che copre una spranga con del tessuto... per fare meno male?)
Se sei li', non per far male, ma per provocare, ci sta!
Citazione:
Tu affronteresti da solo una manifestazione?
Senza un motivo valido, no. E' per questo che ti dico che il loro esser li aveva uno scopo. Rischiare (in realta' se le cose fossero andate verso il pericolo sapevano che ci sarebbero state le cariche, come e' avvenuto) per affossare, provocando, dei fascisti... e' probabile che lo farei (in trenta e armati di bastoni... poi, e' certo).
Citazione:
E' solo una questione di punti di vista, per te è stupido, per altri è manifestazione di coraggio e di onore.
Lo Skin di cui mi parli ne ha fatto una questione di coraggio... e' obbiettivamente ancora piu' coglione di quei fascistelli dementi, manipolati come pupazzetti. Quella di cui si parla era una questione politica, come presentata e urlata concitatamente dai vari portavoce nazionali. Non una rivendicazione orgogliosa dei propri ideali, ma una strategia della tensione in combutta con vertici politici e militari ...
p.s.: non ci trovo nessun vantaggio per le forze di polizia in una pantomima del genere... come il "dimostrare la propria utilita' sociale": tutta l'escalation porta chiaramente alla strumentalizzazione degli scontri atti alla repressione ... mettendo in cattivissima e scomodissima posizione le forze dell'ordine, stesse.
O/T Ciao Audisio, vedo che di tanto in tanto ti colleghi e scrivi. Vorrei sapere se hai un motivo valido abbastanza per non rispondermi ne in PM ne sulla tua e-mail personale. Ciao e buona giornata.
ps Se qualcuno lo incrocia può dire ad Audisio che è dal oltre 1 mese che ho bisogno di parlargli. Grazie.
La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. Nikola Tesla
Nel blog di Cloroalclero c'è un'interessante analisi di quello che è successo a piazza Navona http://www.cloroalclero.com/?p=388 in cui si presentano i provocatori di sinistra, che agiscono in maniera tradizionale
Ci sono almeno due gruppi di fascisti, quelli che picchiano con le cinghie e quelli che hanno usato le mazze avvolte nel tricolore. Sono gente diversa e stanno da lati opposti della piazza. quelli con le cinghie, apertamente squadristi, aggredivano la gente mentre non se l’aspettava Quelli di blocco studentesco aspettavano fermi, con dietro e davanti due cordoni di pula. Oltre uno dei due cordoni, quello davanti avanzava un enorme gruppo di antifascisti, di cui ho letto che siano stati fati attendere in una viuzza e poi, percorrendola verso piazza Navona abbiano visto le ultime battute dei giovani squadristi, che picchiavano vigliaccamente donne e ragazzi con cinghie. (infiltrati? Teppisti? Per me teppisti con un capetto infiltrato)
scusate ma quest'uomo non solo conosce la strategia generale in voga da decenni ma conosceva anche i dettagli della strategia dei giorni scorsi:
Cossiga: “Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri”.
1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.