Citazione:
Dunque, le statistiche di cui si serve il mondo medico-scientifico, sono fatte in modo che l'italiano "medio" le capisca?
No, fammi capire.
Lasciamo perdere, veramente. Hai la tua idea, tientela, che ti devo dire? Io ho provato a spiegare, ho provato a spiegarti come si devono intendere le statistiche in generale (perché tu lo sai vero che le statistiche si usano in tutti i campi del reale, che esistono a prescindere dall'oncologia, vero?) ma tu ti accanisci. Fai come ti pare.
Citazione:
Quest'uomo mente. Di sicuro.
Non mente, fa solo un gioco di prestigio. Prendo quello che hai postato.
Qualche anno fa, dopo che era scoppiato il caso Di Bella, gli oncologi cominciarono a dichiarare pomposamente su televisione e giornali che “ora abbiamo il 50 % di guarigioni”, ovviamente sempre evitando di dire che guarigione significa sopravvivenza a cinque anni. Eppure le statistiche ufficiali davano sempre un 39 %. Cosa era successo? Un'improvvisa e geniale scoperta? Nooo! Per guadagnare quell'11 % in più, hanno fatto la media delle “guarigioni” dei vari tipi di tumore con una manipolazione matematica per la quale verrebbero bocciati con disonore all'esame di licenza media inferiore.
Faccio un esempio di come fanno la media delle “guarigioni” e, [b]per semplificare, prendo in esame solo due tipi di tumore.Come il prestigiatore, fa concentrare l'attenzione del lettore sui calcoli, e la distoglie dalle premesse. "Gli oncologi": chi? non si sa. "su televisione e giornali", dove notoriamente si fa medicina. Per "semplificare" prende un esempio che sa già darà un determinato risultato (ma ovviamente non dice chi abbia usato questo esempio, perché nessuno lo ha fatto).
Poi il calcolo matematico è vero. Sono le premesse che non c'entrano niente. Tra l'altro, a compimento del trucco, dice che "le statistiche ufficiali" parlano del 39% di guarigioni. Cioè usa la medicina ufficiale per contestare la medicina ufficiale.
Per me questo esempio spiega che televisione e giornali diffondo dati falsi. Ma non parla né di medicina né di cure.
Poi il bello è che anche tu contesti la medicina ufficiale citando Lancet, cioè la medicina ufficiale. Non so che altro dire.
Citazione:
Invece le statistiche "vanno interpretate".
E' chiaro che non hai idea di cosa voglia dire interpretare. Quando tu su un foglio vedi quei bislacchi segnetti tipo "a" "b" "c" e li unisci insieme e ne trai una frase di senso compiuto stai interpretando quei segni. Se invece trovi questi altri bislacchi segnetti ファイナル ファンタジ non li sai interpretare, e quindi non ne comprendi il senso. Interpretare non vuol dire dare un significato qualsiasi a eventi casuali, significa saper usare uno schema che ti permette di comprendere il significato di un codice.
Tu lo fai tutti i giorni quando leggi, quando usi le faccine tipo :) e :( eccetera. Lo stesso succede con le statistiche, che sono una rappresentazione del reale e non il reale.
Poi io mi fermo qui, visto che le spiegazioni a gratis non sono gradite. Il problema non mi riguarda, perché io della cosa ho coscienza. Se poi ad altri piace bearsi di non sapere una cosa, non sarò certo io a rovinar loro quel piacere.