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Medicina : Domande a Tullio Simoncini |
Inviato da Redazione il 5/9/2008 8:10:00 (36938 letture) |
I commenti a questo articolo saranno riservati agli utenti che vorranno porre direttamente delle domande a Tullio Simoncini, il quale risponderà non appena rientrato dal suo viaggio negli Stati Uniti. Dopo la bollente discussione di questi giorni, è giusto che sia lui a rispondere ai quesiti che riguardano direttamente la sua terapia. Nel frattempo ne approfitto per sottolineare un concetto che voglio che rimanga ben chiaro per tutti, qui in homepage.
Fra i detrattori di Simoncini, c’è stato chi ha scelto di usare la carta del ricatto morale, dicendo che un sito come Luogocomune – e quindi il sottoscritto – deve sapersi assumere le responsabilità nel propagandare “terapie incerte” o non scientificamente validate come quella di Simoncini. Il rischio, secondo costoro, è che un eventuale malato di cancro “si lasci illudere” da queste presunte “baggianate”, finendo per perdere la vita per averci creduto.
In proposito, chiarisco quanto segue:
Luogocomune è un sito di libera informazione e libera discussione: questo significa che esiste sia la libertà di proporre qualunque argomento si ritenga oppurtuno, sia la libertà di contestarlo e di sostenere tesi completamente opposte ad esso, purchè validamente argomentate.
Lo scopo è quello di offrire al lettore la più ampia gamma possibile di punti di vista, con la quale farsi poi una propria opinione personale.
Esattamente come per l’undici settembre, qui le voci avverse hanno sempre trovato spazio, ed è quindi scorretto cercare di far passare luogocomune come un sito di propaganda a senso unico, di qualunque tipo. Luogocomune si rivolge ad un lettore adulto, che intenda usare il proprio cervello nelle proprie decisioni, e non quello altrui.
In secondo luogo, se è vero che ci può essere una certa responsabilità nel diffondere notizie “di speranza” come questa, ne esiste almeno altrettanta nel combatterle ciecamente e senza validi argomenti. In altre parole, se un giorno Simoncini risultasse avere ragione, ...
... tutti coloro che hanno ostacolato la conoscenza del suo metodo potrebbero essere accusati di aver contribuito al decesso di tutti quei malati che nel frattempo non hanno potuto accedere alle cure di Simoncini a causa del loro oscurantismo.
C’è una responsabilità nel far conoscere, quindi, ma ce n’è almeno altrettanta nel negare, nel nascondere, nel distorcere eventuali nuove conoscenze, specialmente quando lo si faccia per partito preso, e non con argomentazioni effettive: bene o male io ho portato testimonianze reali, di pazienti guariti da tumori definiti “incurabili” dall’oncologia ufficiale. Chi mi ha contestato invece si è ritrovato a dover mettere in dubbio l’autenticità delle testimonianze stesse, poichè non aveva altre argomentazioni valide da contrapporre alla loro palese univocità.
Mi sta quindi bene di assumermi tutte le reponsabilità del caso – responsabilità che ho peraltro valutato a fondo, prima di prendere posizione in merito – purchè sul fronte opposto ci si assuma tutte le responsabilità per la morte di tutte quelle persone che vengono illuse dal sistema vigente, ma finiscono regolarmente per morire lo stesso, a causa della chemioterapia e della assoluta inanità della medicina moderna di fronte al cancro.
E finora, se proprio vogliamo guardare, i 9 milioni di morti all’anno per cancro pesano sulla coscienza della medicina ufficiale, e non certo su quella di Simoncini.
Massimo Mazzucco |
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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore |
Albero |
DrHouse |
Inviato: 7/9/2008 18:46 Aggiornato: 7/9/2008 18:50 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 30/11/2007 Da: Inviati: 2394 |
Re: Domande a Tullio Simoncini Citazione: E allora, come per Sandman, prendi una statistica ufficiale, una qualsiasi tra le migliaia che puoi reperire in Medline, confutala, e dimostra che è stata pagata da qualcuno che non è certo un medico alternativo. Se non lo fai vuol dire che parli a vanvera, e i tuoi post non sono degni della minima attenzione. Noi aspettiamo qui. Via Cherubino, ora non scherziamo. Non mi dirai che ti fidi ciecamente della ricerca ufficiale e che non ti è mai venuto il dubbio che, almeno in qualche caso, i dati possano essere manipolati o usati in modo tale da ottenere il risultato desiderato. Sappiamo bene come funzionano queste cose. Guarda, io non sono medico e non mi interessa assolutamente entrare in questa disputa faziosa e pretenziosa tra finti medici che pensano a debunkarsi reciprocamente a colpi di citazioni di studi ufficiali (quindi, si suppone, inattaccabili). Nel mezzo ci sono pur sempre i risultati pratici, ossia le vite umane perse o salvate, oltre alla qualità della vita di chi lotta contro il cancro. E questo, secondo me, è l'unico dato statistico rilevante. Mi mantengo più umilmente nella prospettiva dell'uomo della strada, ma ti dico anche che i primi a essere scettici sulla scientificità dei metodi usati nella ricerca farmacologica sono proprio molti medici che ho conosciuto personalmente (e non erano affatto medici "alternativi"). Questo non dimostra affatto che Simoncini ha ragione. A lui spetta comunque l'onere della prova, come alle case farmaceutiche. Dimostra solo che tutto va preso con la necessaria dose di buona fede e scetticismo. In una parola: occorre equilibrio, da entrambi i lati. L'unica certezza in questa guerra tra guelfi e ghibellini è che di cancro si continua a morire e che la ricerca ufficiale, nonostante i decenni di studi, ricerche e pubblicazioni e l'enorme profusione di risorse, non ha ancora stabilito né una terapia sicura, né una causa certa per il cancro oltre ogni ragionevole dubbio. Il modesto consiglio che mi sento di dare a tutti è: meno preconcetti, più umiltà e ricerca.
E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
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