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Economia : Ultimo contango a Parigi
Inviato da Redazione il 30/6/2008 8:14:27 (9390 letture)

di Eugenio Benetazzo

Dai corridoi delle sale di negoziazione si sussurra che una prestigiosa banca francese per recuperare le perdite non ancora definitivamente capitalizzate, prodotte con sconsiderate speculazioni in obbligazioni strutturate, abbia investito ingenti quantitativi di denaro (attraverso delle apposite società veicolo) in contratti future al rialzo sul crude oil (leggasi petrolio).

A Parigi, perchè è lì che risiede la sede operativa della banca, questa decisione è stata implementata in seguito al contango del petrolio. Con questo termine, negli ambienti borsistici legati alla compravendita delle merci, si suole identificare una singolare condizione di mercato in cui i prezzi a pronti sono inferiori di quelli a termine. In buona sostanza questo significa che acquistare petrolio attraverso un contratto future che abbia consegna fisica a 3 mesi costa meno rispetto ad una medesima fornitura che invece abbia consegna a 12 mesi.

Questa condizione di mercato è piuttosto insolita, infatti nella prassi mercantile avviene il contrario, ...


... almeno avveniva il contrario fino a qualche settimana fa: per fare un esempio, immaginate un uragano che colpisce la costa atlantica negli States, questo evento atmosferico inatteso compromette le potenzialità estrattive di alcune piattaforme offshore e perciò causa una impennata nel breve termine delle quotazioni in seguito ad una momentanea contrazione dell'offerta che tuttavia nel medio/lungo termine tende successivamente a stabilizzarsi e ad assorbire questo evento occasionale. In questa eventualità, quindi, i prezzi a pronti sono più elevati di quelli a termine (con scadenze molto distanti). Invece quanto sta avvenendo recentemente è piuttosto inquietante in quanto, man mano che si allontana la data di consegna (e quindi l'orizzonte temporale), più il prezzo del greggio aumenta. Questa dinamica dei prezzi evidenzia una sorprendente evoluzione dei mercati di approvvigionamento petrolifero, non tanto sorprendente per chi da alcuni anni ha iniziato ad occuparsi di informazione finanziaria (come il sottoscritto) paventando l'imminente crisi deflativa che colpirà il sistema delle economie globali a causa del peak oil.

Si aggiunga inoltre l'impossibilità tecnica nell'aumentare le scorte strategiche, semplicemente acquistando e ricevendo in consegna il greggio ai prezzi attuali per consumarlo più avanti nel tempo: immaginate infatti, per semplice analogia, di non poter fare scorte di generi alimentari in vista di una carestia perchè il vostro frigorifero è già stracolmo di altri beni alimentari e non avrebbe senso acquistare altro cibo perchè non si saprebbe dove immagazzinarlo. L'incapacità di poter stoccare ai prezzi odierni il fluido nero, per contingenze strutturali dovute ad una piena saturazione, obbligano chi necessita di petrolio a tutelarsi sul prezzo nel futuro stabilendo con largo anticipo i prezzi di consegna, e quindi di fatto ricorrendo ad una ingannevole speculazione finanziaria.

Il peak oil è il peggior incubo per la civiltà industriale del nuovo millennio, un incubo che si sta trasformando in una drammatica realtà: il greggio si sta esaurendo. Ora non per lanciare facili catastrofismi o iettature mediatiche ma sappiate che il petrolio, così detto convenzionale, ovvero con basso contenuto di zolfo e dalla elevata fluidità, sta terminando. Il peak oil (detto anche il picco di produzione del petrolio) è un momento storico in cui la capacità estrattiva (quindi l'offerta) non è più in grado di soddisfare pienamente la domanda, vista in continuo aumento a causa della voracità di due players globali affamati di qualsiasi genere di risorsa, Cina ed India. Tanto per dare qualche cifra, solo la Cina necessita di un quantitativo di greggio pari ad un decimo di quanto richiesto dagli USA: e non dimentichiamo che entro il 2025 il dragone rosso dovrebbe superare abbondantemente il PIL americano ! Il petrolio convenzionale si sta esaurendo, ma il greggio nelle sue rimanenti varianti (greggio pesante e bituminoso) sarà ancora copiosamente abbondante.

Quello di cui purtroppo pochi sono a conoscenza è la criticità nel differenziale tra greggio disponibile e greggio richiesto che comporterà un deficit petrolifero giornaliero crescente anno dopo anno. Già nei prossimi due anni l'offerta petrolifera è vista in discesa del 2/3 % contro un aumento della domanda del 3/4 % creando un vero e proprio gap energetico dalle conseguenze tutt'altro che immaginabili. Non da meno, delle circa 200 raffinerie sparse sul pianeta la quasi totalità è strutturata per la raffinazione del greggio convenzionale, o come viene definito al Nymex (la borsa petrolifera), il Light Sweet Crude Oil. Le recenti esternazioni dell'OPEC confermano questa tesi ovvero incapacità ad intervenire per aumentare la produzione: l'Arabia Saudita, lo swing producer ovvero il produttore elastico, ha dimostrato pienamente questa tesi. Anche i suoi grandi giacimenti sono in fase di esaurimento.

E proprio su questo sta puntando la nota banca francese di Parigi ovvero che il fenomeno contango consenta di realizzare ingenti profitti in conseguenza del continuo e progressivo rialzo del greggio per una situazione strutturale del mercato petrolifero. Certo questo istituto di credito non è l'unico ad aver intrapreso questa strada di pura speculazione, andando quindi a gonfiare le fila di tutti i grandi soggetti istituzionali che hanno preso posizione rialzista sul petrolio a lungo termine. Numerose proiezioni di borsa parlano ormai del prossimo target a 200 $ il barile, mentre contemporaneamente assistiamo a patetici tentativi dei mass media e di alcune farse politiche che sottolineano come il prezzo del petrolio sia ormai una variabile impazziata a causa di istanze puramente speculative. Forse. Ma dubito che l'intero scenario petrolifero mondiale si possa rappresentare solo per la presenza di questi avvoltoi finanziari.

In vero chi si sta posizionando al rialzo con le scadenze a termine molto lontane sono anche numerosi governi e corporations che necessitano del greggio per le loro produzioni e quindi cercano quanto prima una sorta di polizza di assicurazione sul prezzo del petrolio nel lungo periodo (i contratti future sono nati originariamente per soddisfare proprio questa esigenza e non per pura speculazione). Il picco di produzione del petrolio è l'argomento mediaticamente più censurato al mondo in quanto una sua diffusa propaganda provocherebbe preoccupanti ondate di sommosse o tumulti popolari una volta conosciuto il destino che aspetta la maggioranza delle persone nei prossimi decenni. Vi basti considerare i suoi effetti in campo agroindustriale: tutt'altro colpito da speculazione finanziaria per rincorrere le materie prime (commodity) con la tecnica dell'arraffa arraffa.

Oltre un secolo fa la popolazione mondiale si attestava ad oltre un miliardo di individui, contemporaneamente una vacca da latte produceva circa 6/7 litri di latte al giorno e la resa agricola di un ettaro coltivato a mais era di circa 20 quintali. Oggi la popolazione mondiale è sestuplicata, oltre i sei miliardi, e casualmente lo stesso è avvenuto anche per la resa di una montata lattea di una vacca e la resa agricola di un ettaro di terreno coltivato a mais. Questa esplosione demografica è stata resa possibile proprio grazie all'industria petrolifera, al greggio (abbondante ed a buon mercato) ed al loro prezioso contributo che ha consentito l'avvento e lo sviluppo su larga scala di attrezzature agricole (trattori, mietitrebbie, spargiletame, pompe di irrigazione), fertilizzanti e pesticidi che hanno assieme aumentato la fertilità dei terreni agricoli, variabile endogena per l'attuale catena alimentare del genere umano basata su quattro cereali (riso, mais, soia, frumento) e su tre allevamenti di carne (bovini, suini e pollame).

Anche a Parigi, grandi amministratori di patrimoni bancari, pur non avendo esperienze di business agroindustriale, stanno investendo sull'ultima fase di contango delle quotazioni, ritenendo che questo processo di rialzo delle quotazioni del greggio sia fisiologico, quasi strutturale ed ancora ad uno stadio iniziale prima di arrivare a livelli di prezzo (forse 300 $ il barile) che innescheranno una lenta e progressiva sgretolazione delle principali attività economiche umane. No oil, no party.

Eugenio Benetazzo

www.eugeniobenetazzo.com/tour.html
www.youtube.com/eugeniobenetazzo

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
aeremita
Inviato: 30/6/2008 9:08  Aggiornato: 30/6/2008 9:08
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: Ultimo contango a Parigi
Mentre il petrolio si esaurisce vedo e leggo di questo nuovo brevetto gioapponese di una macchina che va ad acqua. Forse non centra molto con l'articolo, ma qualcuno sa come funziona? Se non e' una bufala, e' una vera rivoluzione che coinvolge tutta la meccanica.

usemlab
Inviato: 30/6/2008 9:45  Aggiornato: 30/6/2008 9:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/8/2006
Da:
Inviati: 156
 Re: Ultimo contango a Parigi
A Parigi, perchè è lì che risiede la sede operativa della banca, questa decisione è stata implementata in seguito al contango del petrolio.
++++++++++++++++++++++++++++++++
ma che vuol dire??? una forma più italiana no?



Con questo termine, negli ambienti borsistici legati alla compravendita delle merci, si suole identificare una singolare condizione di mercato in cui i prezzi a pronti sono inferiori di quelli a termine.
++++++++++++++++++++++++++++++++
veramente è una condizione del tutto normale, singolare è la backwardation

ma basta con sti articoli sul petrolio come se stesse succedendo chissà che cosa!! ma cosa c'è di strano nel prezzo del petrolio? era regalato a 15$ al barile, magari adesso potrebbe essere un po' caro, in neuris tutto sommato il prezzo è appena raddoppiato in 7 anni, in linea perfetta con il raddoppio della massa monetaria... su basta, non se ne può più di sentire tutte ste str....

scusate, sono alla nausea... poi quando leggo "di implementare in seguito al contango del petrolio"... ma per favore va...

The State is the great predatory enemy of the human race, and in its very being, the organization and regularization of predation, exploitation, and robbery
pttprnc
Inviato: 30/6/2008 10:18  Aggiornato: 30/6/2008 10:18
So tutto
Iscritto: 2/10/2007
Da:
Inviati: 2
 Re: Ultimo contango a Parigi

Redazione
Inviato: 30/6/2008 10:33  Aggiornato: 30/6/2008 10:33
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Ultimo contango a Parigi
USEMLAB: "ma basta con sti articoli sul petrolio come se stesse succedendo chissà che cosa!! "

Non fai che mandarci un articolo nel quale ci spieghi chiaramente perchè il prezzo del petrolio non ha nulla di anomalo, e di certo lo pubblichiamo volentieri.

Cassandra
Inviato: 30/6/2008 10:58  Aggiornato: 30/6/2008 10:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Ultimo contango a Parigi
Imprecisione di Benetazzo: la Cina non consuma un decimo di petrolio rispetto agli USA, ma ben un terzo. 7 milioni e rotti di barili al giorno contro 20 milioni.

Quanto agli "investimenti" (perché questo sono, e non speculazioni come vogliono farci credere) sul petrolio, mi sembrano più che logici. Sapendo che il petrolio è una commodity destinata a diminuire ad oltranza per via del peak, chiunque comprerebbe oggi per rivendere domani a un prezzo sicuramente più alto o per fare scorte a prezzi ancora "umani".

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
hi-speed
Inviato: 30/6/2008 11:01  Aggiornato: 30/6/2008 11:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/12/2004
Da: preda lunga
Inviati: 3211
 Re: Ultimo contango a Parigi
I militari sono tecnologicamente avanti di vent'anni.
Infatti costruiscono portaerei che vanno a letame, caccia ad aria compressa e carrarmati ad acqua.

Hi-speed

Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
Linucs
Inviato: 30/6/2008 11:02  Aggiornato: 30/6/2008 11:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Ultimo contango a Parigi
E la Cina, e l'India, e il Peak Oil, e il prezzo che sale: oggi per il Peak Oil, domani per la speculazione, dopodomani per la guerra, il giorno dopo ancora per qualche global tax, insomma il prezzo sale sempre ed è sempre colpa di un personaggio diverso, solitamente un nemico dell'Occidente di Ferrara e Pera (arabi, cinesi, indiani, russi che prendono a calci in culo l'oligarca di turno).

Mi raccomando: il petrolio sta finendo, ma quando lo annunciamo evitiamo sempre di riportare qualsiasi statistica sulle riserve, o sull'eventuale numero di raffinerie in opera che evidentemente non influisce sull'offerta...

Are They Really Oil Wars?

Ma vedi il lato positivo: anche mancando lo spargiletame ad uso agricolo ci resta sempre Berlusconi.

Ashoka
Inviato: 30/6/2008 12:00  Aggiornato: 30/6/2008 12:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: Ultimo contango a Parigi


Crude Oil Pricing Impact by Currency Fluctuations
The steep increase in the price of crude oil in the United States remains a headline issue, along with the falling US dollar. The drop in the dollar has caused concern in oil-producing countries which use it as the economic basis for the commodity, and often their currency. The chart below shows the spot market price of crude oil per barrel (BBL) in US dollars and in euros from 2001 to today. The price of oil has grown faster relative to the dollar than to the euro. Yet, a portion of the rise in oil prices is due to the fall of the value of the dollar. The graph also shows the number of barrels of crude oil per cost of an ounce of gold, demonstrating the parallel growth in commodity pricing.
If the US dollar had remained strong in the global economy, oil might, in theory, be around $65 per barrel. However, oil is priced in dollars, and oil prices continue to rise. The impact of increased oil prices can not be ignored in the US economy, and, in turn, can further weaken the dollar. Resource economics is a complex feedback loop where today’s resource boom is driven by many external factors. This complex system bears watching by all geoscientists.

franco8
Inviato: 30/6/2008 13:04  Aggiornato: 30/6/2008 13:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:
il petrolio sta finendo, ma quando lo annunciamo evitiamo sempre di riportare qualsiasi statistica sulle riserve, o sull'eventuale numero di raffinerie in opera che evidentemente non influisce sull'offerta...

Eh? Quando mai riserve e raffinerie producono petrolio!?
Il raggiungimento del peak-oil non significa (o non significherebbe, se preferite): "il petrolio sta finendo"... Ma contenti voi!

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
skianto
Inviato: 30/6/2008 13:51  Aggiornato: 30/6/2008 13:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 39
 Re: Ultimo contango a Parigi
...e dove sta scritto che "riserve e raffinerie producono petrolio"

per quel del peak-oil poi non l'ho capita proprio, intendi forse che aumenta la quantità disponibile o resta stabile, potresti spiegarti meglio ?

Cassandra
Inviato: 30/6/2008 14:51  Aggiornato: 30/6/2008 14:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Ultimo contango a Parigi
Significa che la produzione "giornaliera" cala.
E se la domanda, invece, cresce...

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
cocis
Inviato: 30/6/2008 15:03  Aggiornato: 30/6/2008 15:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Ultimo contango a Parigi
il governo sta mandando l'esercito per le strade prima di dire che il petrolio sta finendo...

franco8
Inviato: 30/6/2008 15:04  Aggiornato: 30/6/2008 15:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:

per quel del peak-oil poi non l'ho capita proprio, intendi forse che aumenta la quantità disponibile o resta stabile, potresti spiegarti meglio ?

intendevo che , ad esser pignoli, il raggiungimento del picco, non vuol dire che il petrolio finisce dalla sera alla mattina (o in pochi anni) , come la vaga frase "il petrolio sta finendo", presa da sola, potrebbe fare intendere.

Come m'insegni il raggiungimento del picco significa che si produce (si estrae) meno di quel che si consuma.
(vedi teoria di Hubbert)
E' inteso che riserve e quant'altro non c'entrano nel conto e ai fini della curva...
ovvero: non solo dopo il raggiungimento del picco si continua comunque ad estrarre petrolio, ma anche dopo l'esaurimento di tutti i giacimenti ci sarà ancora (non so quanto petrolio, e certamente per poco tempo) del petrolio disponibile...
Quindi, se è chiaro nel contesto dell'articolo la frase "il petrolio sta finendo" , qualcuno fa finta di non capire (e interpreta "il petrolio sta finendo" a modo suo):
Citazione:

linucs ha scritto:
Mi raccomando: il petrolio sta finendo, ma quando lo annunciamo evitiamo sempre di riportare qualsiasi statistica sulle riserve, o sull'eventuale numero di raffinerie in opera che evidentemente non influisce sull'offerta...


... La quantità disponibile, ovviamente, diminuisce.

Ma, se mi sembra difficilmente comprensibile e sostenibile la posizione di molti, che sembrano ignorare del tutto il discorso sull'esaurimento del petrolio , o che sembrano catalogare in montature mediatiche tutto i discorsi riguardo al peak oil,..
d'altra parte, mi parebbe assulatamente poco credibile spiegare la dinamica dei prezzi cui assistiamo solo in funzione delle quantità disponibili.
Proprio per quanto abbiamo detto, la quantità disponibile di petrolio sul mercato non diminuisce ad una velocità comparabile alla variazione dei prezzi (correggetemi se sbaglio sul punto).
Per cui mi sembra più valida l'ipotesei che sulla dinamica dei prezzi influiscono altri fattori.
Stando attenti che sarebbe pure sbagliato dire : siccome i prezzi aumentano per altre cause, allora non è vero che il petrolio si va esaurendo (si approssima l'esaurimento dei giacimenti).
Insomma (a mio parere):
- la curva di Hubbert è credibile ( e che abbiamo raggiunto e superato il picco è credibile)
- l'andamento del prezzo del petrolio cui assistiamo ha altre cause (concause) (d'altra parte il mercato del petrolio non è un libero mercato..)

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
skianto
Inviato: 30/6/2008 15:29  Aggiornato: 30/6/2008 15:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 39
 Re: Ultimo contango a Parigi
mi sembra di aver letto da qualche parte che un tale di origini iraniane in visita in italia,avesse dichiarato che a lui risulta che la produzione è superiore alla domanda.....

franco8
Inviato: 30/6/2008 16:00  Aggiornato: 30/6/2008 16:00
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:

mi sembra di aver letto da qualche parte che un tale di origini iraniane in visita in italia,avesse dichiarato che a lui risulta che la produzione è superiore alla domanda.....

La cosa mi sembra proprio di poco peso ai fini della questione.
Quanto ti sembra credibile la cosa che ha detto?
Che elementi-informazioni avrebbe l'iraniano dovrebbero rendere di maggior peso la sua valutazione rispetto ad altre valutazioni?
(Per dirla tuttta, poi, se poi l'hai letto su qualcuno delle "nostri" maggiori quotidiani...
dovremmo pure dubitare che l'abbia veramente detto)

Se poi vogliamo proprio tenerne conto ... mi fa più che altro confermare il contrario di quel che ha detto: ... Statisticamente, le dichiarazioni dei politici sono più false che vere...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Ashoka
Inviato: 30/6/2008 16:21  Aggiornato: 30/6/2008 16:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: Ultimo contango a Parigi
Guardate che il peak oil è riferito alla produzione di petrolio ovvero va ad indicare il punto temporale in cui si raggiunge il massimo di petrolio estratto (fino ad oggi la produzione è aumentata e da domani diminuirà).

Tutto questo con il consumo di petrolio c'entra marginalmente (ovvero se i consumi aumentano ovviamente si cercherà di aumentare la produzione giungendo in modo più rapido al picco).

In conclusione si può benissimo essere dopo il picco ed avere più offerta che domanda di petrolio e viceversa.

tccom
Inviato: 30/6/2008 16:24  Aggiornato: 30/6/2008 16:24
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/11/2005
Da: civitavecchia
Inviati: 903
 Re: Ultimo contango a Parigi
@franco8
Citazione:
La cosa mi sembra proprio di poco peso ai fini della questione.

beh, insomma....
praticamente l'iraniano cattivissssimo, sta sostenendo che l'aumento dei prezzi è dovuto unicamente alla svalutazione del dollaro.
Io concordo con te che l'andamento sia con-causato e non dovuto ad un solo fattore; ma se guardi l'andamento del cambio dollaro/euro in confronto all'andamento del costo del petrolio e ti ricordi delle "iniezioni di liquidità"....secondo me la svalutazione del dollaro sta contando molto di più

...gli Stati Uniti non ci hanno guadagnato nulla dall'11 settembre (c'è bisogno di dirlo?)...[].... Ragioniamo: chi ci guadagna quando piove? i produttori di ombrelli. Da questo si deduce che i produttori di ombrelli controllano la pioggia.
blackbart
Inviato: 30/6/2008 16:40  Aggiornato: 30/6/2008 16:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:
Mi raccomando: il petrolio sta finendo, ma quando lo annunciamo evitiamo sempre di riportare qualsiasi statistica sulle riserve, o sull'eventuale numero di raffinerie in opera che evidentemente non influisce sull'offerta...


Beh.. se prendiamo per buone le stime pubbliche relative alle riserve e i dati sulla produzione/consumo attuali non possiamo che dedurre che la fatidica ultima goccia di petrolio sarà estratta fra 40 anni, anno più anno meno.
A livello mondiale.

A livello locale le cose possono andare anche peggio: per esempio le riserve degli USA, che coprono solo una percentuale del loro fabbisogno, si esaurirebbero fra 12 anni e si ritroverebbero a dipendere maggiormente dagli stati (da loro definiti) "canaglia".
Ma attenzione: parliamo di stime pubbliche.
In realtà i paesi produttori che aderiscono all'OPEC hanno tutto l'interesse ad ingigantire le stime relative alle proprie riserve visto che la produzione viene limitata da accordi economici internazionali basati, guarda caso, proprio sulle riserve denunciate!

Anche l'idea che a risolvere i problemi saranno i fantasmagorici giacimenti celati nei fondali oceanici è una balla.. non tanto perchè non potrebbe essere vero (ma per quanto ne sappiamo potrebbe anche essere falso!) ma perchè è impensabile che estrarre petrolio da quelle profondità sia economico o applicabile su larga scala!
Sicuro come l'oro che l'abbondanza attuale sarà un lontano ricordo.
E lo stesso dicasi per le sabbie bituminose: chi ha il coraggio di paragonarle ai depositi mediorientali???

Certo nulla vieterà in futuro di mandare il nipote di Jacques Cousteau insieme a Topolino sul Magico Sommergibile a pescare petrolio nella fossa delle marianne ma quanti saranno disposti a pagare il petrolio 500 o 1000 dollari al barile?

Poi come diceva Franco il peak oil non significa necessariamente che il petrolio finirà. Anzi il peak oil, paradossalmente, è un meccanismo che evita il suo esaurimento totale.
Come?
Semplicemente perchè, man mano che aumenta di prezzo, saranno sempre meno i possibili acquirenti; per fare un esempio quanti userebbero la propria autovettura se la benzina raggiungesse i 5 euro al litro? E se arrivasse a 10? E a 20?

Citazione:
mi sembra di aver letto da qualche parte che un tale di origini iraniane in visita in italia,avesse dichiarato che a lui risulta che la produzione è superiore alla domanda.....


E io da qualche parte ho letto che quel tale vorrebbe "cancellare un certo paese dalla faccia della terra".
Poi però ho scoperto che lo stesso tale gli vende petrolio e pistacchi (forse sono avvelenati!) in gran quantità e così mi sono un po' tranquillizzato.

Citazione:
Proprio per quanto abbiamo detto, la quantità disponibile di petrolio sul mercato non diminuisce ad una velocità comparabile alla variazione dei prezzi.


Infatti! Ci sono una serie di cause concatenate che generano un feedback "positivo" (cioè a favore di una esplosione del prezzo del greggio).
In effetti l'insieme delle cause che hanno spinto il prezzo del petrolio a questi livelli hanno portato nel 2006 ad uno stallo nella curva di produzione/consumo, rimasta inalterata per decenni ad un +2%.

franco8
Inviato: 30/6/2008 16:50  Aggiornato: 30/6/2008 16:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Ultimo contango a Parigi
AshokaCitazione:

In conclusione si può benissimo essere dopo il picco ed avere più offerta che domanda di petrolio e viceversa.

Certo.
Anche quando si fosse superato il picco di produzione, è possibile che la domanda, in un certo momento, sia inferiore all'offerta. (opportuna osservazione la tua, anche perchè contribuisce a separare le due questioni: picco del petrolio e andamento dei prezzi)

Ma cosa si verifica adesso? una maggiore domanda o una maggiore offerta?

tccom
Citazione:

....secondo me la svalutazione del dollaro sta contando molto di più

Penso anch'io.
(Per le cose che ho detto) L'aumento attuale del prezzo del petrolio non dipende dalla diminuzione della disponibilità di petrolio (poichè questa diminuzione della disponibilità non è tanto repentina quanto l'aumento del prezzo).
D'altra parte, in effetti, il grafico di Ashoka parla da solo.

Citazione:

beh, insomma....
praticamente l'iraniano cattivissssimo, sta sostenendo che l'aumento dei prezzi è dovuto unicamente alla svalutazione del dollaro.

E' vero scusate.... Grazie per... l'illuminazione
intendevo che non è tanto pertinente sulla questione del "picco",
ma è collegata al discorso "dinamica dei prezzi"....

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Santaruina
Inviato: 30/6/2008 18:04  Aggiornato: 30/6/2008 18:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: Ultimo contango a Parigi
Le riserve di petrolio si esauriranno entro il 2000.
L'han detto quelli del Club di Roma, gente che sa il fatto suo.

Ho un po' paura pensando a quando arriverà il 2000.

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
argon
Inviato: 30/6/2008 18:20  Aggiornato: 30/6/2008 18:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/8/2006
Da: Pordenone
Inviati: 287
 Re: Ultimo contango a Parigi
Ma scrivete su google picco del petrolio e avrete 1000 articoli a piacimento, per non parlare della teoria del petrolio abiotico.

« La sovranità sovrannazionale di banchieri mondiali ed un’èlite intellettuale è preferibile all’autodeterminazione praticata nei secoli passati»
( David Rockefeller)
feudis
Inviato: 30/6/2008 18:36  Aggiornato: 30/6/2008 18:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/1/2008
Da:
Inviati: 98
 Re: Ultimo contango a Parigi
Bisogna porsi le domande giuste per avere le risposte. In questo caso c'è da chiedersi a chi giova diffondere certe informazioni che vanno a incidere pesantemente sul mercato.

franco8
Inviato: 30/6/2008 18:46  Aggiornato: 30/6/2008 18:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:
Ma scrivete su google picco del petrolio e avrete 1000 articoli a piacimento, per non parlare della teoria del petrolio abiotico.


Certamente!... Del tutto inutili se poi non si sa distinguere le cose serie dalle stronzate... (generalmente parlando)

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
franco8
Inviato: 30/6/2008 18:49  Aggiornato: 30/6/2008 18:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:

Bisogna porsi le domande giuste per avere le risposte. In questo caso c'è da chiedersi a chi giova diffondere certe informazioni che vanno a incidere pesantemente sul mercato.

... come quelle del petrolio abiotoco , vuoi dire?!

Certo che c'è da chiedersi a chi giova, ma prima bisogna valutar le informazioni e saper distingure appunto l'informazione dalla disinformazione...

Citazione:
Le riserve di petrolio si esauriranno entro il 2000.
L'han detto quelli del Club di Roma, gente che sa il fatto suo.

Non mi risulta. E quando e dove l'avrebbero detto, di grazia?!

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
skianto
Inviato: 30/6/2008 19:18  Aggiornato: 30/6/2008 19:18
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 39
 Re: Ultimo contango a Parigi
come quando e dove , non ti ricordi qualche decennio fa che la domenica circolavano solo auto con targa pari o dispari perchè il petrolio stava finendo...

Mande
Inviato: 30/6/2008 19:29  Aggiornato: 30/6/2008 19:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:

Citazione:

Le riserve di petrolio si esauriranno entro il 2000.
L'han detto quelli del Club di Roma, gente che sa il fatto suo.


Non mi risulta. E quando e dove l'avrebbero detto, di grazia?!

http://www.ecoage.it/petrolio-club-roma.htm
Citazione:

Nel 1972 uno studio del MIT commissionato dal Club di Roma accese l'attenzione sulla scarsità del petrolio e sul limite dello sviluppo. Il rapporto "Limits to Growth" sui limiti dello sviluppo dimostrava scientificamente al mondo l'esistenza del limite dovuto alla presenza di riserve petrolifere in quantità fissa e non incrementabile. Il "rapporto sui limiti" fu pubblicato nel periodo in cui scoppiava la prima grande crisi mondiale del petrolio, si accentuarono pertanto i toni e le paure del futuro energetico.

L'energia divenne il principale problema nazionale di ogni stato nel mondo, un problema che coinvolse cittadini, imprese e governi allo stesso modo. Chi ha più di 30 anni si ricorderà sicuramente delle domeniche a piedi negli anni '70.

Le previsioni catastrofiche del Club di Roma però non si avverarono, il rapporto prevedeva l'esaurimento di gran parte delle riserve di petrolio entro il 2000 trascurando di computare l'ipotesi di nuove scoperte.

I geni del MIT nel 1972 fecero un rapporto per il Club di Roma trascurando di ipotizzare l'esistenza di altri giacimenti oltre quelli conosciuti.
Difatti di anno in anno, man mano che si scoprono nuovi giacimenti, il picco di Hubbert viene sempre spostato di qualche anno.
Citazione:

... come quelle del petrolio abiotico , vuoi dire?!

Penso volesse parlare proprio delle teorie del petrolio biotico...
http://it.wikipedia.org/wiki/Petrolio
Citazione:

La teoria biogenica, supportata dalla maggior parte dei geologi petroliferi, dice che il petrolio deriva da materia organica rimasta sepolta, e quindi in assoluta assenza di ossigeno, che si scompone in un materiale ceroso noto come pirobitume o cherogene, che sotto l'influenza di elevata temperatura e pressione si trasforma in idrocarburi. Come si accumula: la differenza di densità e la ridotta viscosità consentono agli idrocarburi di migrare dalla roccia madre, più profonda, alla roccia serbatoio (anticlinali, duomi salini, etc.) dove permane per effetto di trappole sedimentarie (luoghi in cui si trovano dei depositi di petrolio a grande profondità) dando luogo ai giacimenti petroliferi attuali.

Secondo la teoria biogenica il petrolio si forma da materia organica sepolta.
Praticamente si prende un morto, lo si avvolge magari in vari strati di foglie, lo si seppellisce in giardino ed i propri eredi fra qualche migliaio di anni avranno un po di petrolio da usare?
NO!
Bisogna che facciamo uno scavo di migliaia di metri fino alla roccia madre. Poi piano piano i resti si trasformeranno in petrolio e risaliranno verso la più superficiale roccia serbatoio. Quindi potranno essere attinti.

Domandina semplice semplice...

Come sono finiti resti vegetali a quelle profondità?

Non provare neanche a dire che crepacci enormi nella terra si sono aperti come nei film inghiottendo tutto
Ammesso e non concesso che un crepaccio possa aprirsi risale il magma a pressione. Anche se qualche animale o pianta vi cadesse sarebbe costretta a risalire insieme al magma.

Certo possiamo credere che tutte le persone malvagie finiscono all'inferno al centro della terra, si trasformarono in idrocarburi e risalgono in superficie...

Volendo si può credere a qualsiasi cosa...

Mande
Inviato: 30/6/2008 19:35  Aggiornato: 30/6/2008 19:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: Ultimo contango a Parigi
Chi era Hubbert?
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&thold=-1&mode=flat&order=0&sid=3797
Citazione:

Il Re del Picco

La teoria del picco petrolifero è basata su uno studio condotto nel 1956 da Marion King Hubbert, un geologo texano che lavorava per la Shell. Egli sosteneva che la produzione dei pozzi petroliferi avveniva secondo una curva a forma di “campana”, cioè una volta raggiunto un certo “picco” seguiva l’inevitabile declino. Aveva predetto che la produzione petrolifera americana avrebbe avuto il suo picco negli anni ’70. Uomo di grande modestia, aveva chiamato la curva di produzione che aveva scoperto “Curva di Hubbert” e il relativo picco “Picco di Hubbert”. Quando la produzione petrolifera americana iniziò a calare intorno al 1970, Hubbert guadagnò una certa fama.

L’unico problema era che il “picco” non era dovuto all’esaurimento di risorse nei giacimenti americani. Era dovuto al fatto che la Shell, la Mobil, la Texaco e gli altri partner della saudita Aramco avevano inondato il mercato americano di importazioni saudite “grezze”, esenti da dazi, a prezzi così bassi che molti produttori locali del Texas e della California non avevano potuto competere ed erano stati costretti a chiudere i loro pozzi.

E' dal 1970 che si sposta in avanti ogni anno il famoso picco.
Certo il petrolio è una fonte esauribile. Ma quando ciò avverrà non lo sa nessuno. In ogni caso i recenti aumenti del petrolio non hanno minimamente a che fare con l'esaurimento dello stesso.

Vale ovviamente la pena di leggere anche il resto dell'articolo.

blackbart
Inviato: 30/6/2008 20:56  Aggiornato: 30/6/2008 20:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:
Secondo la teoria biogenica il petrolio si forma da materia organica sepolta.
Praticamente si prende un morto, lo si avvolge magari in vari strati di foglie, lo si seppellisce in giardino ed i propri eredi fra qualche migliaio di anni avranno un po di petrolio da usare?


Probabilmente servono diverse foreste, una sedimentazione sul fondo del mare e un centinaio di milioni di anni.. altro che mille anni e un parente morto sotterrato in giardino..

Va bene "semplificare", ok scherzare.. ma non raccontiamoci nemmeno fiabe..

Tutti questi movimenti tettonici sono quelli che, in fin dei conti, hanno dato origine ai giacimenti petroliferi sparsi per tutto il mondo che oggi ci sono tanto utili ma che ci fanno anche tanto tribolare.
Sappiamo che il petrolio si trova sempre in rocce sedimentarie molto antiche. La teoria che spiega questo fatto presuppone che il petrolio sia il risultato della sedimentazione di materia organica sul fondo dei mari.
Questa materia viene progressivamente ricoperta da sedimenti sabbiosi. Col passare del tempo, i movimenti tettonici possono portare queste antiche sabbie a grandi profondità, dove sono compattate dalle alte pressioni e temperature. Se non c’è materia organica nella sabbia, il risultato sono le comuni roccie sedimentarie (arenarie, calcari, eccetera). Se c’è una certa quantità di materiale organico, tuttavia, la pressione e la temperatura possono trasformare la materia organica in petrolio e gas naturale.

link

Questo significa che i depositi sottomarini sono i più recenti (hanno "solo" qualche decina di milioni di anni!): statisticamente ciò implica che le loro riserve rappresentano una parte minima del totale. Il 90% del petrolio si trova infatti in rocce antichissime (che un tempo erano probabilmente nello stato attuale di quelle sottomarine).
Quindi ho i miei dubbi che allo stato attuale delle cose si potrà rivoluzionare la quantità totale del petrolio residuo.

Per quanto riguarda la teoria abiotica penso che possiamo benissimo sorvolare sulla sua validità scientifica: dal momento che servono decine di milioni di anni per produrre un giacimento petrolifero (spero che su questo punto siamo tutti d'accordo) non credo che ciò sposterebbe il nocciolo del problema.

Citazione:
Come sono finiti resti vegetali a quelle profondità?


E le conchiglie fossili finite in cima alle Alpi?

Jack74
Inviato: 30/6/2008 21:01  Aggiornato: 12/10/2008 15:36
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

Jack74
Inviato: 30/6/2008 21:12  Aggiornato: 12/10/2008 15:36
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

Jack74
Inviato: 30/6/2008 21:22  Aggiornato: 12/10/2008 15:37
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

argon
Inviato: 30/6/2008 21:27  Aggiornato: 30/6/2008 21:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/8/2006
Da: Pordenone
Inviati: 287
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:

Citazione:

Ma scrivete su google picco del petrolio e avrete 1000 articoli a piacimento, per non parlare della teoria del petrolio abiotico.



Certamente!... Del tutto inutili se poi non si sa distinguere le cose serie dalle stronzate... (generalmente parlando)



Mai detto di essere un sostenitore della teoria del petrolio abiotico (anche se magari una piccola parte degli idrocarburi ha molto probabilmente questa origine) certo che non ritengo utile dedicare 1000 post ad argomenti banalmente rintracciabili con google.
Comunque il petrolio oggi è a quota 144 dollari al barile.

edit: l'Iran ha raggiunto il picco nel 1976???

« La sovranità sovrannazionale di banchieri mondiali ed un’èlite intellettuale è preferibile all’autodeterminazione praticata nei secoli passati»
( David Rockefeller)
Jack74
Inviato: 30/6/2008 21:40  Aggiornato: 12/10/2008 15:37
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

franco8
Inviato: 30/6/2008 22:07  Aggiornato: 30/6/2008 22:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:


http://www.ecoage.it/petrolio-club-roma.htm
Citazione:


Nel 1972 uno studio del MIT commissionato dal Club di Roma accese l'attenzione sulla su
...
...

Se voleva essere una risposta alla mia domanda,
"E quando e dove l'avrebbero detto, di grazia?!"
specifico più chiaramente: Chiedevo la fonte diretta.
... Se per caso si riferisse ad un preciso passo in qualche testo come questo:
http://www.clubofrome.org/docs/limits.rtf
o altri...

Perché dire:
"Le riserve di petrolio si esauriranno entro il 2000.
L'han detto quelli del Club di Roma"

E' molto simile a quel che si fa quando si isola, dall'articolo (e dal concetto di picco di Hubbert), la frase "il petrolio sta per finire".

Inoltre temevo che la cosa si riferisse a questo:

http://en.wikipedia.org/wiki/Limits_to_Growth
Citazione:

[...]
Whether intended or not, the exponential index has often been interpreted as a prediction of the number of years until the world would "run out" of various resources, both by environmentalist groups calling for greater conservation and restrictions on use, and by skeptics criticizing the index when supplies failed to run out. For example, The Skeptical Environmentalist (page 121) states: "Limits to Growth showed us that we would have run out of oil before 1992." What Limits to Growth actually has is the above table, which has the current reserves (that is no new sources of oil are found) for oil running out in 1992 assuming constant exponential growth.[6][7][8]

Limits to Growt ha in effetti solo la tavola che riporta quell'indice...
Ma ciò è del tutto diverso da dire le "riserve di esauriranno il.." che infatti non sta scritto da nessuna parte...


In più, se per "quelli del Club di Roma" s'intendeva quelli che hanno elaborato i modelli
in The limits to growth... la frase buttata lì ("Le riserve di petrolio si esauriranno entro ecc) è del tutto fuorviante...
Il loro modelli non avrebbero mai potuto dire "le riserve di petroli si esuriranno entro il 2000" e basta, semplicemente perché non avevano scopo previsionale.
Lo scopo era (ed è) scoprire (più qualitativamente che quantitativamente) le dimamiche qualitative nei sistemi.

http://en.wikipedia.org/wiki/System_dynamics

Citazione:

Domandina semplice semplice...

Come sono finiti resti vegetali a quelle profondità?

Già la domandina dovrebbe già dir qualcosa sulla capacità di distinguere di cui sopra...

(Ehm... T'ha risposto blackbart)

Citazione:

E' dal 1970 che si sposta in avanti ogni anno il famoso picco.
Certo il petrolio è una fonte esauribile.

Ovvero può darsi benissimo che il picco lo abbiamo già superato.
La certezza invece è condivisa...

Chissà perchè invece si parla d'altro tirando in ballo le solite menate su Club di Roma o nuove teorie...?!

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
Mande
Inviato: 30/6/2008 22:18  Aggiornato: 30/6/2008 22:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:

Va bene "semplificare", ok scherzare.. ma non raccontiamoci nemmeno fiabe..

Va bene, ascoltiamo i tecnici:
http://www.galileo2001.it/materiali/documenti/Franco_Battaglia/05_09_13_battaglia.php
Citazione:

Senonché, oggi vi sono ragioni per ritenere che la Terra non era completamente fusa, per cui cadrebbe quel pregiudizio iniziale contro l’ipotesi dell’origine non biologica del petrolio. Inoltre, è stata scoperta la presenza di organismi batterici viventi in condizioni estreme (“estremofili”, appunto): temperature oltre i 160 gradi e profondità di diversi chilometri (con pressioni, quindi, sufficienti a mantenere l’acqua allo stato liquido). Sembra che la massa totale degli estremofili sia superiore a quella degli organismi viventi sulla superficie della Terra, e la loro presenza nei giacimenti petroliferi spiegherebbe le due ragioni che ci hanno indotto a ritenere il petrolio d’origine fossile. Si potrebbe però anche dire che proprio la loro presenza testimonia la pre-esistenza del petrolio, che essi dovrebbero utilizzare come fonte d’energia necessaria per la loro sopravvivenza. Infine, grandi quantità d’idrocarburi sono stati trovati in altri pianeti, e se la loro origine è non biologica in quei pianeti, perché non potrebbe esserlo anche sulla Terra? A chi ne è convinto non mancano le ragioni.

Innanzitutto, la composizione chimica del petrolio appare ben diversa (più ricca in idrogeno) da quella degli olii di origine vegetale. Poi, al contrario di quel che ci si attenderebbe, vi è sostanziale assenza di fossili nei giacimenti petroliferi. Inoltre, il petrolio si trova a tutte le profondità, e non a vari strati corrispondenti alle ere geologiche ricche di vegetazione. E quello estratto dalle maggiori profondità non manifesta attività ottica, mentre dovrebbe, se fosse d’origine biologica (come se gli estremofili abbiano potuto contaminare solo il petrolio meno profondo). Per di più, in molti casi è stato osservato che i giacimenti si riempiono spontaneamente dopo che il petrolio è stato estratto: la differenza di pressione dopo l’estrazione indurrebbe il petrolio sottostante (che non ci sarebbe se esso avesse origine fossile) ad emergere. Infine, il fatto stesso che esistono i diamanti (che sono una forma instabile di carbonio) significa che vi è carbonio puro a grandi profondità, ove le forti pressioni ne favoriscono la forma di diamante: ma come si giustifica la presenza di carbonio puro a quelle profondità? Una possibilità è che esso si separa durante il passaggio, attraverso rocce porose, di fluidi che contengono carbonio e che devono pertanto a quelle profondità (e pressioni) esistere.

blackbart
Inviato: 30/6/2008 22:18  Aggiornato: 30/6/2008 22:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
Olà Jack.. sembri preparato!

slump
Inviato: 30/6/2008 22:21  Aggiornato: 30/6/2008 22:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/6/2006
Da:
Inviati: 199
 Re: Ultimo contango a Parigi
Bravo Mande!

La teoria del picco è di una semplicità così estrema da essere banale:
applichi una gaussiana al consumo/estrazione di un bene limitato e sei
a posto. Anche nell'estrarre acqua da una pentola con il mestolo o
dalla piscina con un secchio c'è un "picco"!

Il problema col petrolio, a differenza della pentola e della piscina, è
che la sua quantità, anche in un solo giacimento, è soltanto "stimata"
(figuriamoci per quanto riguarda le riserve mondiali) e nessuno sa con
esattezza quanto ve ne sia né quanto se ne possa ancora trovare.

Il gran can can del "picco" è dovuto solo a motivi economico/politici:
come ha mostrato chi citava il famigerato Club di Roma è già dai primi
anni '70 che si pronosticava il picco a breve ed il quasi totale
esaurimento entro il 2000.

Negli anni '70 il prezzo triplicò in pochissime settimane -- e quello
fu veramente uno shock, che però non impedì a nessuno di andare avanti.

Inoltre se anche fosse vero che la produzione di petrolio non riesce a
star dietro alla domanda di alcuni punti percentuali ciò non significa
affatto che siamo al picco o subito dopo (a metà pentola o piscina):
significa solo che la produzione è inadeguata alla domanda ed i motivi
possono essere molteplici. Ed uno dei principali motivi è tecnologico,
cioè incapacità ad estrarre e raffinare di più. Queste inadeguatezze di
solito le appiana il mercato con la sua rozza maniera, incidendo sulla
domanda, che calerà, e/o sull'offerta che, grazie a investimenti
derivanti da prezzi più alti, aumenterà. Infatti di petrolio non
sopraffino come qualità ce n'è assai (lo dicono anche i peak-oilisti),
solo che costa di più l'estrazione. L'ENI ad esempio ha appena firmato
un contratto in centro Africa per un enorme giacimento di "tar sands"
(sabbie bituminose) il cui costo estrattivo è più alto dei giacimenti
arabi ma più che profittabile anche a prezzi di vendita al barile molto
più bassi degli attuali.

Tutte le teorie "fisiche" sul petrolio e altro dimenticano sempre che
sulla Terra ormai tutto quanto passa attraverso la mediazione dei
mercati e della finanza e ogni prezzo è fissato da loro in primo luogo
in base alle loro leggi -- che sono per noi ormai come una seconda
natura.

Da alcuni anni, prima in maniera "underground", poi con clamore quasi
da media mainstream, si è fatto alto il coro dei peak-oilisti, come M.
Ruppert, ai quali, in generale, preme di più far intravedere scenari
lugubri che spiegare e trovare soluzioni. Cioè preme di più spaventare
che curare -- il che rende il loro fervore alquanto sospetto.

Quel che quasi nessuno dice è la straordinaria coincidenza/concomitanza
temporale sui media "underground" e mainstream della teoria "peak-oil"
con la teoria dell'effetto serra -- che dal bruciare petrolio sarebbe
in gran parte causato.

Entrambe le teorie hanno grandi falle e nessuna definitiva
dimostrazione ma entrambe concorrono verso uno stesso obiettivo:
smetterla il prima possibile col petrolio. Il che, in linea di massima,
non sarebbe affatto male se non che bisogna vedere che cosa ci vogliono
imporre di differente e per quale reale motivo. Nucleare e carbone "non
emissivo" sono di moda adesso -- oppure il petrolio a caro prezzo: è
proprio quel "caro prezzo" che mi sembra il principale obiettivo poiché
né il nucleare né il carbone costerebbero meno del petrolio. Da qui poi
possono dipartirsi miriadi di strade esplicative diverse. E di certo
l'aumento di massa monetaria in cerca di valorizzazione e la debolezza
del dollaro contribuiscono al quadro in maniera importante: la domanda
principale da porsi sarebbe "cosa sta succedendo all'economia e perché"
piuttosto che chiedersi cosa stia succedendo al petrolio. Intanto però
il PIL mondiale continua a crescere imperterrito -- in specie grazie ai
paesi "emergenti": che li si voglia far rallentare?

"In powerful rain, they laid down their heads to die"
(My Dying Bride)
Mande
Inviato: 30/6/2008 22:30  Aggiornato: 30/6/2008 22:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: Ultimo contango a Parigi
E' questa la vostra ipotesi di origine del petrolio?

redna
Inviato: 30/6/2008 22:34  Aggiornato: 30/6/2008 22:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
Intanto però
il PIL mondiale continua a crescere imperterrito -- in specie grazie ai
paesi "emergenti": che li si voglia far rallentare?

----

Spero sia solo una domanda retorica.

Sarebbe importante capire perchè il PIL, malgrado tutto, cresce.


E' questa la vostra ipotesi di origine del petrolio?
----
Sull'origine del petrolio molti discutono ancora.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Jack74
Inviato: 30/6/2008 22:38  Aggiornato: 12/10/2008 15:38
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

blackbart
Inviato: 30/6/2008 22:58  Aggiornato: 30/6/2008 22:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:
Va bene, ascoltiamo i tecnici


OMG!!! Ancora Franco Battaglia???
(Per chi non lo conoscesse: Google + sacchetto di carta per il vomito)

Va beh..

Senonché, oggi vi sono ragioni per ritenere che la Terra non era completamente fusa, per cui cadrebbe quel pregiudizio iniziale contro l’ipotesi dell’origine non biologica del petrolio.

Eh???

Non sappiamo a quale epoca si riferisca Battaglia e ancora meno per quale motivo la "fusione" della terra sia condizione necessaria alla generazione di petrolio (forse è spiegato nella "Cosmogenesi secondo Battaglia"?).

Inoltre, è stata scoperta la presenza di organismi batterici viventi in condizioni estreme (“estremofili”, appunto): temperature oltre i 160 gradi e profondità di diversi chilometri (con pressioni, quindi, sufficienti a mantenere l’acqua allo stato liquido). Sembra che la massa totale degli estremofili sia superiore a quella degli organismi viventi sulla superficie della Terra, e la loro presenza nei giacimenti petroliferi spiegherebbe le due ragioni che ci hanno indotto a ritenere il petrolio d’origine fossile.

E che cazzo sono questi strani esseri: "gli estremofili che vivono nel petrolio"???
Ma è invece noto che gli idrocarburi vengono prodotti da batteri, tanto che si stanno modificando batteri proprio per questo.

In realtà l'unica vera prova che porta Battaglia sarebbe:

Infine, grandi quantità d’idrocarburi sono stati trovati in altri pianeti, e se la loro origine è non biologica in quei pianeti, perché non potrebbe esserlo anche sulla Terra?

Forse Battaglia sta facendo confusione tra idrocarburi semplici (come il metano) e idrocarburi complessi (come il petrolio)? Il dubbio è lecito..

Innanzitutto, la composizione chimica del petrolio appare ben diversa (più ricca in idrogeno) da quella degli olii di origine vegetale.

Sì.. certo.. l'olio di oliva..

Poi, al contrario di quel che ci si attenderebbe, vi è sostanziale assenza di fossili nei giacimenti petroliferi.

Hai capito? Petrolio di origine fossile => fossili di animali. Geniale!

Inoltre, il petrolio si trova a tutte le profondità, e non a vari strati corrispondenti alle ere geologiche ricche di vegetazione.

Sarà che in centinaia di milioni di anni un po' di movimenti tettonici hanno rimescolato gli strati?

Questa parte è alquanto criptica:
E quello estratto dalle maggiori profondità non manifesta attività ottica, mentre dovrebbe, se fosse d’origine biologica (come se gli estremofili abbiano potuto contaminare solo il petrolio meno profondo).

Per di più, in molti casi è stato osservato che i giacimenti si riempiono spontaneamente dopo che il petrolio è stato estratto

Magari fosse così anche il frigo: lo svuoti e quello, di notte, si riempie di nuovo. Come per magia.
(spontaneamente!)

la differenza di pressione dopo l’estrazione indurrebbe il petrolio sottostante (che non ci sarebbe se esso avesse origine fossile) ad emergere.

E perchè mai se fosse di origine fossile non potrebbe emergere?
Tanto la composizione - visto che secondo Battaglia quello di origine fossile manco esiste! - è la stessa.

Infine, il fatto stesso che esistono i diamanti (che sono una forma instabile di carbonio) significa che vi è carbonio puro a grandi profondità

Embè?

Jack74
Inviato: 30/6/2008 23:03  Aggiornato: 12/10/2008 15:38
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

slump
Inviato: 30/6/2008 23:05  Aggiornato: 30/6/2008 23:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/6/2006
Da:
Inviati: 199
 Re: Ultimo contango a Parigi
@ Jack74 e tutti i suoi grafici

I grafici mostrano ma non dimostrano nulla: mostrano come è andata la
produzione in un paese o in un insieme di paesi ma non dicono nulla sul
perché la produzione si è sviluppata in quel modo.

Faccio un esempio non con il petrolio, prendiamo l'industria tessile
italiana. La produzione tessile italiana è aumentata dal dopoguerra
sino a, credo, circa 10 anni fa dopodiché è cominciata a calare (al
posto del tessile mettiamo qualche altra produzione industriale, esempio
acciaio o farmaci): cosa ne potrebbe desumere un osservatore esterno?
Che si era raggiunto il picco di produzione di lana e cotone? O di
macchine tessitrici? Invece è successo che i tessuti si sono cominciati
ad importare dalla Cina, così come in gran parte dei paesi da te citati
si è cominciato ad importare quasi tutto il petrolio dall'Oriente
perché molto più vantaggioso economicamente che estrarre petrolio da
giacimenti nazionali con costi maggiori -- costi anche ambientali ad
esempio. Perché tante miniere italiane, ad esempio del Sulcis, sono
state chiuse? Avevano oltrepassato il picco del materiale da estrarre?
Non mi pare. Se vai ad analizzare la loro produzione troverai
sicuramente un andamento grafico simile ad una curva di Hubbert
(soprattutto se "normalizzi" la curva in certi modi).

Se si avessero dati sulla produzione delle candele di cera si
troverebbe probabilmente un massimo verso fine '800: cos'è successo
allora? Picco di cera d'api?

Sicuramente per il petrolio c'è stato un repentino aumento della
domanda a cui, per motivi politici, tecnlogici ed economici, l'offerta
non è stata e forse ancora non è in grado di rispondere: ma la quantità
di petrolio ancora presente nel sottosuolo c'entra poco con questo. Se
ad esempio l'Iraq non fosse stato invaso e fosse divenato un paese
"amico" come l'Arabia e avesse pompato i suoi soliti barili al giorno
come prima dell'invasione ed anzi qualcuno di più è assai verosimile
che oggi il barile sarebbe ancora ben sotto i 100$ dollari -- uguale
tutto il resto.

Probabilmente sarebbe da auspicarsi che fossimo ad un picco produttivo
in modo da rivolgersi a fonti meno inquinanti solo che, mi pare, si
sfrutta tutta la paura di questo momento, a cui molti peak-oilisti
danno man forte disegnando apocalittici scenari, per puntare sul
peggio, cioè sul nucleare e sul carbone (anche se sul carbone avrei
meno riserve).

Poi mi spiegate tutti i "picchi" delle altre materie prime, oro
compreso, e dei cereali, che si dovrebbero desumere dai loro prezzi in
rapida ascesa?

"In powerful rain, they laid down their heads to die"
(My Dying Bride)
redna
Inviato: 30/6/2008 23:12  Aggiornato: 30/6/2008 23:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
Come ho detto nel post prima per tirar fuori il petrolio rimanente sarà necessario utilizzare sempre più energia.... quindi sempre più petrolio!
---

Ma perchè in medioriente c'è ancora petrolio?
Non si è scavato, riscavato e si scava ancora....

Si scava fino al 50% e si lascia il rimanente (difficile da estrarre e non conveniente...) ma dove?
A questo punto la terra dovrebbe essere tutta un buco.....

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
blackbart
Inviato: 30/6/2008 23:18  Aggiornato: 30/6/2008 23:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:
Si scava fino al 50% e si lascia il rimanente (difficile da estrarre e non conveniente...) ma dove?
A questo punto la terra dovrebbe essere tutta un buco.....


Guarda che i giacimenti di petrolio non sono mica delle botti!!!
Il petrolio si trova dentro a delle particolari rocce porose.. tipo spugne: infatti per "raschiare il fondo del barile" si inietta acqua in questi "serbatoi".

Come diceva Jack più petrolio aspiri e più diventa difficile estrarre la rimanenza perchè richiede tecniche più sofisticate, maggiori pressioni e quindi maggiore energia.

redna
Inviato: 30/6/2008 23:28  Aggiornato: 30/6/2008 23:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
Guarda che i giacimenti di petrolio non sono mica delle botti!!!
Il petrolio si trova dentro a delle particolari rocce porose.. tipo spugne: infatti per "raschiare il fondo del barile" si inietta acqua in questi "serbatoi".

----
Non hai compreso il senso.
Volevo solo dire che per estrarre molto petrolio occorre scavare molto.
Pertanto per estrarre bisogna fare un buco....
Quanti buchi si saranno fatti per sta faccenda del petrolio?

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Jack74
Inviato: 30/6/2008 23:38  Aggiornato: 12/10/2008 15:39
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

slump
Inviato: 30/6/2008 23:39  Aggiornato: 30/6/2008 23:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/6/2006
Da:
Inviati: 199
 Re: Ultimo contango a Parigi
Jack74 dice:

Citazione:
secondo me bisogna smetterla di ragionare solo in termini economici... sono le leggi di natura che comandano innanzitutto

l'estrazione degli scisti e delle sabbie bituminose non costa di più solo economicamente, ma soprattutto termodinamicamente!
Per ogni barile d'energia che investi nella produzione e raffinazione delle sabbie ne ricavi solo 1,5 circa!! in pratica niente!
Basti pensare che un giacimento di petrolio convenzionale viene chiuso quando già quando raggiunge valori molto superiori a 1,5


Quindi secondo te quelli dell'ENI sono stati completamente deficienti a fare il contratto in centro Africa (non mi ricordo il paese esatto, non ho gli articoli sott'occhio)?

La termodinamica vince sempre, è ovvio, ma sul lungo periodo, quando saremo TUTTI morti (come diceva Keynes): nelle relazioni sociali umane vince, ancora, l'economia che è comunque una forma della termodinamica.

Se tu avessi una macchina che ti producesse 1.5 Kw per ogni Kw consumato la butteresti via? Non ti rendi conto che il discorso che fai sul barile è un discorso di convenienza ECONOMICA e non termodinamica!! È un fattore economico che rende attualmente non conveniente estrarre il barile che rende 1.5 barili e non termodinamico: è il discorso per cui quel barile lo devi vendere ad un prezzo che ti dia un profitto e ti permetta anche di estrarne un altro. Se non ci fosse di mezzo il profitto quel barile sarebbe pur sempre una macchina con una resa del 150% (sintetizzo ma spero di essere chiaro): il che è solo apparentemente antientropico perché non si tiene conto dell'energia spesa dalle forze naturali per creare petrolio.

"In powerful rain, they laid down their heads to die"
(My Dying Bride)
manolete
Inviato: 30/6/2008 23:44  Aggiornato: 30/6/2008 23:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/2/2005
Da:
Inviati: 470
 Re: Ultimo contango a Parigi
Cit. (poco onorevole, lo ammetto)

... l'estate sta finendo ...

suerte,
manolete

PS: Santa, i profeti (anche senza Renato) ne parlarono ben prima del 2000...

Jack74
Inviato: 30/6/2008 23:45  Aggiornato: 12/10/2008 15:39
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

Jack74
Inviato: 30/6/2008 23:54  Aggiornato: 12/10/2008 15:40
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

Jack74
Inviato: 1/7/2008 0:15  Aggiornato: 12/10/2008 15:40
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

blackbart
Inviato: 1/7/2008 9:55  Aggiornato: 1/7/2008 10:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:
Quindi secondo te quelli dell'ENI sono stati completamente deficienti a fare il contratto in centro Africa (non mi ricordo il paese esatto, non ho gli articoli sott'occhio)?


Qui c'è un articolo:

Eni, accordo in Congo per ricerca e sfruttamento di sabbie bituminose

Non ho capito perchè quelli dell'ENI dovrebbero essere deficienti: significa che ritengono economicamente vantaggioso estrarre il petrolio.
E se teniamo conto del continuo aumento dei prezzi è perfettamente logico!

Ricordiamo che i costi di estrazione del petrolio sono dell'ordine del dollaro in Iraq o Arabia Saudita e fino a 10 volte tanto nei depositi convenzionali di USA e Canada.
La lavorazione di sabbie bituminose costa invece, tenuto conto anche della trasformazione bitume->petrolio, almeno 40 dollari ogni barile di greggio!

Ora.. se il petrolio che consumiamo è prevalentemente quello arabo, che di estrazione costa appena un dollaro a barile, immaginiamo che succederà se dovessimo ricorrere a sabbie bituminose il cui costo di estrazione è decine di volte superiore..

Proviamo a fare una stima..

Circa una decina di anni fa il barile aveva toccato il minimo a circa 25 dollari ovvero veniva venduto sui mercati internazionali a 25 volte il suo costo di estrazione. Nessuno obietterà che 25 dollari era quasi.. "regalato".
Bene. Senza tenere conto dei problemi di approvvigionamento che ci saranno nel prossimo futuro e le "aste internazionali" che si terranno per accaparrarsi la rara mercanzia - a scapito di quanti non potranno permetterselo - supponiamo che questo fattore 25 rimanga valido.
Se si estrae a 40 dollari, a quanto si venderà? 500? 1000? 2000?

Allora ripeto la domanda che ho fatto:
Chi è disposto a comprare a 1000 dollari un barile di petrolio?
Come si modifica la curva di produzione e consumo?

A parte il prezzo ci sono anche altri problemi legati ai limiti produttivi dell'estrazione da sabbie bituminose e che rendono impossibile fare produzioni su larga scala (impatto ambientale, numero di operai richiesti, condizioni di lavoro, dimensionamento macchinari, ecc..).

Per esempio l'ENI stima che la produzione giornaliera a regime sarà di circa 40.000 barili. Ovvero meno dello 0,05% della attuale produzione mondiale.

EDIT: per fissare le idee 40.000 barili sono appena poco più del 2% del fabbisogno giornaliero italiano!

argon
Inviato: 1/7/2008 11:25  Aggiornato: 1/7/2008 11:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/8/2006
Da: Pordenone
Inviati: 287
 Re: Ultimo contango a Parigi
La curva di Hubbert è stradimostrata. Non esiste un solo minerale che non segua tale andamento. A meno che non si creda che esiste una macchinazione elaborata da chi sa chi che costringe ogni singola miniera ad avere quell'andamento.
Tutti i prodotti limitati (a meno che qualcuno pensi che l'alluminio, l'oro o quant'altro si creino spontaneamente dalle viscere della terra) seguono quell'andamento, in quanto la capacità di raschiare è legata all'abbondanza di prodotto presente nella miniera, nel giacimento, ecc. Il fatto che l'estrazione segua una semplice Gaussiana non ci deve sorprendere visto che quella curva può essere applicata ad un' enormità di casi.

Poi non si mette in dubbio che anche in pianeti dove non c'è la vita ci siano idrocarburi ma solo semplici molecole: metano o poco più e non petrolio.

In ogni caso il problema non è che queste sostanze si creano dalle viscere ma a che ritmo si creano!

« La sovranità sovrannazionale di banchieri mondiali ed un’èlite intellettuale è preferibile all’autodeterminazione praticata nei secoli passati»
( David Rockefeller)
Jack74
Inviato: 1/7/2008 11:26  Aggiornato: 12/10/2008 15:41
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

redna
Inviato: 1/7/2008 11:33  Aggiornato: 1/7/2008 11:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
Dopo qualche anno di tribolazioni e quando la popolazione mondiale sarà più o meno stabile, un deus ex machina verrà fatto calare dall'alto proponendo la soluzione (se la crisi è globale, la soluzione non può essere locale no?)... un governo mondiale....
---
Cioè prima si fa un sistema perchè ci sia una crescita demografica al massimo per arrivare ad un governo mondiale.!

Ma perchè mai nessuno vede che OGNI crollo delle varie società, imperi, nazioni coincide con mille altri fattori . Anche l'impero romano avrebbe voluto essere ETERNO come qualsiasi altro impero.
In pratica anche loro, alla loro maniera, volevano la globalizzazione.
Perchè invece la storia è andata in tutt'altra maniera?

Ora il volere il governo mondiale potrebbe essere un sogno (e soprattutto un incubo...) ma che poi si realizzi....E non vedo perchè dargli corda!

La sopravvivenza delle popolazioni è stata perchè le persone si sono riunite solidarmente e si sono aiutate senza che nessuno imponesse loro qualcosa.

In ogni caso il problema non è che queste sostanze si creano dalle viscere ma a che ritmo si creano!
---

Quello che è creato è creato. Nessuno crea più nulla.
Pertanto quello che si estrae dalla terra non è che poi, per caso fortuito, si rifà magicamente.
Sarebbe più saggio prendere le energie della terra (sole, acqua, vento) e pensare di usufruirne anche per i nostri bisogni.
Solo occorrono altri uomini e , al momento, non ce ne sono.

PS-chi ha stabilito una società del genere è chiaro che non aveva presente come sarebbe andata a finire.
Se lo sapeva, allora potrebbe essere stato un alieno che ce l'aveva con l'umanità intera....


---
qui si parla anche del picco dell'auto....
http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2008/06/siamo-al-picco-dellauto.html

Come si fa a spiegare a questi signori che la festa è finita? Che esiste un punto oltre il quale nessuno è disposto a sacrificare la propria vita per avere un giocattolo nuovo ogni 3-4 anni?

Già oggi occorrono più di due mesi di lavoro ogni anno per poter accudire alla propria "preziosa" auto. Due mesi di vita! Con l'aumento del prezzo del petrolio, l'auto esigerà sempre più lacrime, sudore e sangue, finchè non si inizierà a pensare che in famiglia forse ne basta una sola per poi arrivare prima o poi a concludere che forse se ne può fare anche a meno.
---
....e che camminare fa bene.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Jack74
Inviato: 1/7/2008 11:56  Aggiornato: 12/10/2008 15:41
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

franco8
Inviato: 1/7/2008 13:55  Aggiornato: 1/7/2008 13:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:

Entrambe le teorie hanno grandi falle e nessuna definitiva dimostrazione ma entrambe concorrono verso uno stesso obiettivo:
smetterla il prima possibile col petrolio.

Ma chi l'ha detto?
...Ma non è esatto.... Magari fosse così semplice!
Lo scopo non è "smetterla il prima possibile col petrolio" , lo scopo era ed è :
non trovarsi impreparati, cercare di capire quali politiche possono essere migliori di altre..

Riguardo alle "definitive dimostrazioni"... Non vedo che bisogno ce ne sia...
Per fare una vaga analogia:
Immaginando di star correndo a 200Km/h sull'autostrada...
Non ho bisogno di una "dimostrazione definitiva" del fatto che sto rischiando la vita (tanto meno ho bisogno di una "dimostrazione definitiva" della mia "mortalità"...anzi.. la prova definitiva verrà a tempo debito e non ho nessuna intenzione di avvicinarla...) ,
Nè ho bisogno di una misura precisa della velocità cui stiamo andando, nè della distanza che ci separa della macchina davanti a noi: mi accontento di una stima molto approssimativa...
Non ho neanche bisogno di una stima precisa delle probabilità di morire: mi accontento di sapere che viaggiando a 100 km/h ho meno probabilità di morire che non andando a 200.
(Beh.. forse per fare una analogia più utile, più che un'auto dovremmo considerare un translatlantico che va in mezzo agli icemberg o qualcosa del genere...)

Jack74Citazione:

Quando la produzione delle materie prime (in primis energia) non potrà più crescere allora il sistema collasserà, provocando miliardi di morti, guerre ecc... (senza petrolio l'agricoltura se va bene produce 1/10...)


Sì, sono abbastanza d'accrdo... E' certamente più plausibile rispetto a certe altre tesi... "negazioniste" o "anti-ecologiste"...
E consideriamo soprattutto che le vittime delle crisi non sarrebbero le elite...
Di fronte al prospettarsi (quasi 50 anni fa) di possibili scenari apocalittici, non c'è stato nessun cambiamento di rotta.... ma la prima preoccupazione delle elite era ed è quello di non perdere i propri privilegi (anzi di aumentarli)

argon
Citazione:

...a meno che qualcuno pensi che l'alluminio, l'oro o quant'altro si creino spontaneamente dalle viscere della terra

Shhh! Non suggerire , per carità! Ci mancherebbe solo questo...

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
blackbart
Inviato: 1/7/2008 15:14  Aggiornato: 1/7/2008 15:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
Già.. la crescita mondiale (demografica ed economica) è stata pompata con anabolizzanti.
E il doping si chiama petrolio.

Fra l'altro mentre un ulteriore raddoppio nel prezzo del greggio può avere effetti catastrofici sull'economia dei paesi industrializzati, nei paesi che hanno economie agricole di sussistenza l'effetto è semplicemente la morte per fame di milioni di persone.. e gli effetti sui flussi migratori sono inimmaginabili.

Sarebbe interessante fare un calcolo del tipo: quanti dollari in più al barile corrispondono a 100.000 morti in più per malnutrizione all'anno?
E purtroppo è ciò che sta accadendo.
D'altro canto se una parte della popolazione mondiale è disposta a comprare petrolio a 100$, 150$, 200$ al barile..

Ma forse è una valutazione che non interessa ai vari Battaglia e agli analisti del "il petrolio non finirà mai perchè tanto ci sono le sabbie bituminose e il Magico Sommergibile di Topolino"..

redna
Inviato: 1/7/2008 16:10  Aggiornato: 1/7/2008 16:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
Il fatto di portarci da 1,5/2 miliardi a 7 è essenziale... 2 miliardi circa è il numero di persone che il pianeta può sfamare decentemente senza fare ricorso ad energia esterna (o piuttosto "interna" dato che mi riferisco al petrolio), mentre a 7 con una dipendenza in fase terminale da energia a basso costo basta un refolo e siamo perduti...

----

Ma chi volete sia in grado di portarci a tot miliardi di individui?

Le cause sono altre.

Già.. la crescita mondiale (demografica ed economica) è stata pompata con anabolizzanti.
E il doping si chiama petrolio.
----

Da chi? per conto di chi? se ora siamo in queste condizioni?
Si sta parlando di 'ipotetici' individui.....

(senza petrolio l'agricoltura se va bene produce 1/10...)
----
Si è sempre coltivato in altra maniera.
E non è perchè si coltiva di più che NON si muore di fame.
E si è rovinato il terreno immettendo sostanze chimiche.

E consideriamo soprattutto che le vittime delle crisi non sarrebbero le elite...
Di fronte al prospettarsi (quasi 50 anni fa) di possibili scenari apocalittici, non c'è stato nessun cambiamento di rotta.... ma la prima preoccupazione delle elite era ed è quello di non perdere i propri privilegi (anzi di aumentarli)
----
A mio avviso è sbagliato.
le elite in ogni tempo si sono sempre avvalse dei servi che coltivavano la terra.
Non potrebbero esistere se non avessero dei servitori.
Pertanto se tutto è inquinato anche le elite hanno maggiori difficoltà e stavolta, di fronte ad totale inquinamento, potrebbero essere loro stesse le prime vittime.
Come dicevano gli indiani: quando il fiume è inquinato e anche il filo d'erba che ti mangi uomo bianco, i soldoni verdi?

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
franco8
Inviato: 1/7/2008 17:34  Aggiornato: 1/7/2008 17:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:
Non potrebbero esistere se non avessero dei servitori.
su questo son d'accordo
Citazione:

Pertanto se tutto è inquinato anche le elite hanno maggiori difficoltà e stavolta, di fronte ad totale inquinamento, potrebbero essere loro stesse le prime vittime.

Beh...(dissento) no, non le prime.
Comunque dipende dal tipo di crisi che prospettiamo:
Una crisi che prospetti tu (distruzione dell'ambiente) è chiaro che tocca tutti...
Ma credo lo stesso che chi ha più possibilità anche economiche, ( es. chi viaggia di più, chi mangia meglio e in modo più vario, chi ha la possibilità di trasferirsi nei luoghi meno inquinati ecc ecc) ne è comunque meno colpito.
Se pensiamo ad altri tipi di crisi è sicuramente peggio:
nelle guerre, per esempio...
O ancora nella crisi di tipo economico che viviamo attualmente:
l' impoverimento non è affatto generale ed uniforme. Tutto il contrario.

Citazione:

Le cause sono altre.

Le cause sono tante.
Penso però che dobbiamo ammettere che la disponibiltà di energia (come quella data dal petrolio) è una condizione che ha reso possibile la crescita a livelli attuali.

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
blackbart
Inviato: 1/7/2008 17:38  Aggiornato: 1/7/2008 17:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
redna:

Citazione:
Da chi? per conto di chi? se ora siamo in queste condizioni?
Si sta parlando di 'ipotetici' individui.....


Guarda che non ho parlato di "regie occulte".. intendevo solo ribadire che l'economia, la produzione industriale, quella agricola e di conseguenza la crescita demografica sono basate e sostenute sull'energia ricavata dal petrolio.
E' un dato di fatto, non una mia opinione.

Citazione:
Si è sempre coltivato in altra maniera.


Sì.. con l'asino che tirava l'aratro..

Il petrolio è nel motore della trebbiatrice, nella pompa che irriga la terra e nei camion che portano il cibo a città di dieci milioni di abitanti!

Citazione:
E non è perchè si coltiva di più che NON si muore di fame.


Ma ancora più falso è il viceversa: non è che coltivando di meno si migliora la situazione!

redna
Inviato: 1/7/2008 18:44  Aggiornato: 1/7/2008 18:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
franco8


Comunque dipende dal tipo di crisi che prospettiamo:
Una crisi che prospetti tu (distruzione dell'ambiente) è chiaro che tocca tutti...
Ma credo lo stesso che chi ha più possibilità anche economiche, ( es. chi viaggia di più, chi mangia meglio e in modo più vario, chi ha la possibilità di trasferirsi nei luoghi meno inquinati ecc ecc) ne è comunque meno colpito.
Se pensiamo ad altri tipi di crisi è sicuramente peggio:
nelle guerre, per esempio...
O ancora nella crisi di tipo economico che viviamo attualmente:
l' impoverimento non è affatto generale ed uniforme. Tutto il contrario.
----
La crisi dell'ambiente è generale.L'aria la respirano tutti, il cibo se è inquinato lo è per tutti.
Non è mangiando riso invece che frumento che si scampa l'inquinamento.Quando si parla di generale vuol dire per tutti.
I cibi che mangino i cosiddetti ricchi sono anche più inquinati se vogliamo
Non capisco perchè invece si pensi il contrario.
I luoghi meno inquinati non esistono perchè sono stati inquinati proprio da quelli che non sanno che cosa NON sia l'inquinamento.Pertanto gli albeghi di lusso nelle isole portano lo stesso tipo di inquinamento.Forse era meglio la capanna di paglia degli indigeni (per dire...)

L'impoverimento occorre capire che cosa potrebbe essere.
Penso che non sappiamo più che cosa voglia dire essere poveri.Piuttosto è la miseria che regna al giorno d'oggi senza chece ne accorgiamo. Quella culturare e morale soprattutto.

Penso però che dobbiamo ammettere che la disponibiltà di energia (come quella data dal petrolio) è una condizione che ha reso possibile la crescita a livelli attuali.
----

Quello che sappiamo è pur sempre marginale.
Non conoscendo a fondo le altre civiltà che si sono susseguite sulla terrra e quindi le energie che usavano pensiamo che la nostra civiltà sporca del carbone e del petrolio è quella che ha portato a livelli alti la nostra civiltà.
Ma prima bisognerebbe sapere le energie che avevano gli altri e che forse erano più pulite e meno inquinanti.
E queste energie esistevano anche se non ce lo dicono.


blackbart
Si è sempre coltivato in altra maniera.


Sì.. con l'asino che tirava l'aratro..

Il petrolio è nel motore della trebbiatrice, nella pompa che irriga la terra e nei camion che portano il cibo a città di dieci milioni di abitanti!

---

L'asino che tirava l'aratro era il sistema usato in certe civiltà.
E in questa maniera vivevano...
Se c'è il petrolio nel motore della trabbiatrice nella pompa e nei tir che vanno in cità è solo perchè non si ha avuta l'accortezza di pensare più in la, cioè che saremmo arrivati ad un punto che, prima gli uomini, poi la terra non avrebbe potutu reggere.
La terra se l'è sempre cavata alla grande.E'fatta per esistere e per resistere a tutto.
Gli uomini, che dipendono in tutto e per tutto da essa, sono secondari, ma erroneamente sono stati indotti a credere esattamente il contrario.

E non è perchè si coltiva di più che NON si muore di fame.


Ma ancora più falso è il viceversa: non è che coltivando di meno si migliora la situazione!

----
Non è coltivando di meno che migliora la situazione.
E'coltivando in un altra maniera che migliora la situazione.
Non occorrono migliaia di quintali di grano per sfamare la gente.
Occorre il grano che NUTRA e l'acqua che DISSETA che in questo momento non c'è....
E non c'è nemmeno per chi ha accumulato ricchezze con il petrolio e l'agricoltura di massa.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
blackbart
Inviato: 1/7/2008 19:20  Aggiornato: 1/7/2008 19:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
redna:

Citazione:
L'asino che tirava l'aratro era il sistema usato in certe civiltà.
E in questa maniera vivevano...


Sì.. ma quant'era la popolazione sostenibile?
E l'urbanizzazione?
Questo dicevo.

Di chi siano le colpe, sempre che ce ne siano, non saprei..

Redazione
Inviato: 1/7/2008 19:29  Aggiornato: 1/7/2008 19:29
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Ultimo contango a Parigi
REDNA: "Il petrolio è nel motore della trebbiatrice, nella pompa che irriga la terra e nei camion che portano il cibo a città di dieci milioni di abitanti!"

Hai dimenticato il generatore che alimenta la pompa.

Jack74
Inviato: 1/7/2008 19:41  Aggiornato: 12/10/2008 15:43
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

mc
Inviato: 1/7/2008 19:57  Aggiornato: 1/7/2008 19:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:
Hai dimenticato il generatore che alimenta la pompa.

Redna ha solo dimenticato di sforzarsi un po' per imparare ad usare il "quote" ... E qualche volta e' difficile raccapezzarsi nelle sue citazioni.

E' Blackbart quello a cui aggiungi ...

E ti sei dimenticato il petrolio necessario per produrre il generatore che alimenta la pompa che irriga la terra che produce il cibo che viene portato nei camion che vanno a petrolio...

...alla raffineria dell'est...

mc

redna
Inviato: 1/7/2008 20:42  Aggiornato: 1/7/2008 21:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
blackbart

Sì.. ma quant'era la popolazione sostenibile?
E l'urbanizzazione?
Questo dicevo.

----

La popolazione era quello del suo tempo.
Per quanto riguarda l'urbanizzazione si erano organizzati.
Resta sempre la domanda:ma che energie usavano allora?
=======
Redazione
la frase riportata era di blackbart

=======
Jack74

secondo te ci si è buttati a capofitto in una crescita esponenziale (che quelle capre degli economisti considerano praticamente infinita) e senza controllo... SENZA SAPERE quando sarebbe finita la benza...!
---

Oltrettutto senza il benestare del resto della popolazione mondiale...

La benzina si sapeva che sarebbe finita e tutti lo sapevano e facevano finta di non saperlo....perchè tutto finisce al mondo....
----
Riassumo il mio pensiero:
in questo forum c'è chi crede che tutta la storia del picco del petrolio sia solo un "Truffa Globalista", secondo me invece il picco è reale (perlomeno per i giacimenti "ufficialmente" scoperti e in produzione) e che la "truffa globalista" stia nell'averci tenuto all'oscuro fino all'ultimo delle riserve effettive, con lo scopo di provocare una crisi globale senza precedenti al fine di installare un governo mondiale.

---
Ma insomma perchè nessuno ha capito che chi gestiva tutto questo lo faceva NON per altruismo?
Adesso dire che attraverso la crisi del picco del petrolio si arriverà ad installare un governo mondiale ci vuole poco...
Resta sempre il fatto che potrebbe essere così ma certamente i soliti noti non ce lo vengono a dire e monovrano continuamente a nostra insaputa.

Per quanto riguarda l'inquinamento è proprio nei paesi dove si produce poco che ne esiste poco.Quindi dai paesi non inquinati alimenti non ne arrivano.
Ma anche produrre in un posto non inquinato poi, attraverso il trasporto, l'aria e i luoghi di stoccaggio in poco tempo una certa percentuale entra nel cibo.Considerata poi la cottura a microonde quei pochi nutrienti che esistono spariscono...
La terra è tonda e non ha importanza da dove arriva l'inquinamento.Si spalma su tutto il pianeta.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
blackbart
Inviato: 1/7/2008 21:40  Aggiornato: 1/7/2008 21:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
redna:

Citazione:
Resta sempre la domanda:ma che energie usavano allora?


Gli antichi bruciavan le foglie e mangiavano i fichi.
Gli antichi.

redna
Inviato: 1/7/2008 22:01  Aggiornato: 1/7/2008 22:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
redna:

Citazione:
Resta sempre la domanda:ma che energie usavano allora?


Gli antichi bruciavan le foglie e mangiavano i fichi.
Gli antichi.

---
blackbart
gli antichi non erano così sprovveduti.
Gli antichi.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
slump
Inviato: 1/7/2008 22:55  Aggiornato: 1/7/2008 22:55
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/6/2006
Da:
Inviati: 199
 Re: Ultimo contango a Parigi
Allora, blackbart, Jack74 e compagnia: l'importante è capirci.

Primo di tutto correggo l'inesattezza che estrarre il petrolio costi 1
dollaro a barile: attualmente il costo si aggira sui 18/20 dollari ed è
praticamente fisso almeno sin da quando il petrolio costava la metà di
oggi, cioè un anno fa (ma anche un po' prima). Cioè se oggi il prezzo
di vendita è ca. 7 volte quello di estrazione allora era di 3.5 volte (ma
anche meno solo due anni fa) e di sicuro tutti ci guadagnavano bene.

L'estrazione in Congo dell'ENI, secondo l'ENI, costerà sui 25 dollari
al barile (dollari di adesso). Anche ammesso, come quello canadese, che
costi 40 dollari a barile l'estrazione, con un ricarico di 3 volte o
poco più si giunge ai prezzi attuali. Solo che, appunto, bisogna
estrarlo e venderlo. E di queste sabbie, come dicono tutti,
peak-oilisti in testa, ce n'è a bizzeffe. Senza parlare poi del
carbone.

Qui nessuno discute che i giacimenti abbiano una curva di estrazione
che tocca un picco e poi cala -- direi che è lapalissiano: si discute
il fatto che non ci possano essere altri giacimenti estraibili, magari
enormi come le sabbie, con prezzi più elevati (o magari situati in mare
aperto, al Polo Nord -- come sembra, ecc.) e che l'economia regga lo
sforzo senza i famigerati "miliardi di morti" (oltre magari a qualche
giacimento "vecchio stampo" ancora da trovare).

È questa parte apocalittica del "peak oil" che a me è sempre stata
sullo stomaco perché assolutamente ideologica e probabilmente tesa a
diffondere uno stato di paura psicologica -- anche inconsapevolmente da
parte di chi la ripete ad oltranza (un po' come per l'effetto serra). È
questo stato di paura che può supportare le peggiori nefandezze (come
le guerre inutili). Ed è inutile propagarlo sulla base di supposizioni
riguardo al futuro prossimo, senza neppure profilare una qualche via
d'uscita. Denuncia solo una specie di odio inconfessato per l'umanità
-- una fantasia di morte globale e catastrofica che sembra attendere
solo un catalizzatore per verificarsi.

Il legame del peak-oil con l'effetto serra è stringente e
reciprocamente inverso: se si incrementano i consumi di fossili ai
ritmi attuali ci dicono che la temperatura salirà di non so quanti
gradi entro poche decine d'anni (e questo SENZA che vi sia una chiara
dimostrazione che la CO2 sia responsabile dell'aumento della
temperatura e che un aumento considerevole sia in atto) -- il carbone
eventualmente consumato sarebbe di tipo "non emissivo". Dall'altra ci
dicono che in capo a pochi anni il consumo di petrolio si ridurrà
drasticamente (causa il picco e l'aumento vertiginoso dei prezzi) e
alcuni miliardi di persone moriranno d'inedia. Delle due solo una può
essere veritiera, dunque dovremmo almeno dimezzare la paura (magari
invece moriremo di un'epidemia di SARS o di aviaria -- ve li ricordate
ancora quegli spauracchi?)!

Ognuno, preso da una o più di queste paure (o da altre -- come gli
zingari o i venditori di collane sulla spiaggia), non si chiede affatto
come giri questo infernale meccanismo economico e se non sia ora di
metterci veramente le mani.

"In powerful rain, they laid down their heads to die"
(My Dying Bride)
blackbart
Inviato: 1/7/2008 23:09  Aggiornato: 1/7/2008 23:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
redna:

Citazione:
gli antichi non erano così sprovveduti.
Gli antichi.


Ma non fa rima..

Antichi, moderni.. stessa cosa è.

Qualcuno ha citato gli abitanti dell'Isola di Pasqua: la migliore dimostrazione che quella del Buon Selvaggio è una stronzata intergalattica e che tutto il mondo è paese.
Anche andando indietro nel tempo.

Cito per comodità da Wiikipedia:

Allo sbarco dei primi colonizzatori polinesiani che i più recenti studi fanno risalire attorno al 800-900 d.C., l'isola si doveva presentare come una immensa foresta di palme.
Fino al 1200 d.C. la popolazione rimase numericamente modesta e sostanzialmente in equilibrio con le risorse naturali presenti.
In seguito, però, nacque da parte degli abitanti la necessità di costruire i moai, il cui sistema di trasporto richiedeva notevoli quantità di legname.


(sostituire "moai" con qualunque inutile idiozia del consumismo attuale e "legname" con petrolio..)

Cominciò pertanto un importante lavoro di disboscamento dell’isola che fu ulteriormente intensificato dopo il sensibile aumento della popolazione dovuto a nuovi sbarchi.

La colpa è degli immigrati.
Lo sapevo.

Verso il 1400 d.C. la popolazione raggiunse i 15.000-20.000 abitanti e l’attività di abbattimento degli alberi conobbe il proprio massimo di intensità. La riduzione della risorsa forestale provocò un inasprimento dei rapporti sociali interni che sfociarono talora in violente guerre civili.

Le analogie sono impressionanti..

Tra il 1600 e il 1700 d.C., in alternativa al legno divenuto sempre più scarso, gli abitanti iniziano a utilizzare anche erbe e cespugli come combustibile. Le condizioni di vita sull'isola divennero pertanto proibitive per la poca popolazione rimasta, in gran parte decimata dagli scontri interni e dai flussi emigratori.

Sostituiamo infine "Isola di Pasqua" con "Pianeta Terra" e..

redna
Inviato: 1/7/2008 23:16  Aggiornato: 1/7/2008 23:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
Antichi, moderni.. stessa cosa è.
----
Globalizziamo anche quelli che ci sono stati prima di noi.
Visto che ci siamo....



Sostituiamo infine "Isola di Pasqua" con "Pianeta Terra" e..
----
Assolutamente no.
Non capisco la relazione con l'isola di pasqua e nello stesso tempo capisco che quello che ho scritto ha lasciato il tempo che ha trovato.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Jack74
Inviato: 1/7/2008 23:29  Aggiornato: 12/10/2008 15:44
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

Paxtibi
Inviato: 1/7/2008 23:44  Aggiornato: 1/7/2008 23:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: Ultimo contango a Parigi
In realtà la storia convenzionale dell'Isola di Pasqua è stata messa in dubbio da studi recenti ed è probabile si tratti di un mito:

Crucial to the conventional account of events on Easter Island is the time when settlers first arrived. If colonization didn't begin until 1200 AD, then the island's population wouldn't have had time to swell to tens of thousands of people.

"You don't have this Garden of Eden period for 400 to 800 years," Hunt said in an accompanying Science article. "Instead, [humans] have an immediate impact."

Also, the few thousand people Europeans encountered when they first arrived on Easter Island might not have been the remnants of a once great and populous civilization as widely believed. The researchers think a few thousand people might have been all the island was ever able to support.

"There may not have actually been any collapse," Lipo told LiveScience. "With only 500 years, there's no reason to believe there had to have been a huge [population] growth."

Europeans and rats to blame

The researchers also dispute the claim that Easter Island's human inhabitants were responsible for their own demise. Instead, they think the culprits may have been Europeans, who brought disease and took islanders away as slaves, and rats, which quickly multiplied after arriving with the first Polynesian settlers.

"The collapse was really a function of European disease being introduced," Lipo said. "The story that's been told about these populations going crazy and creating their own demise may just be simply an artifact of [Christian] missionaries telling stories."

At a scientific meeting last year, Hunt presented evidence that the island's rat population spiked to 20 million from the years 1200 to 1300. Rats had no predators on the island other than humans and they would have made quick work of the island's palm seeds. After the trees were gone, the island's rat population dropped off to a mere one million.

Lipo thinks the story of Easter Island's civilization being responsible for its own demise might better reflect the psychological baggage of our own society than the archeological evidence.

"It fits our 20th century view of us as ecological monsters," Lipo said. "There's no doubt that we do terrible things ecologically, but we're passing that on to the past, which may not have actually been the case. To stick our plight onto them is unfair."

(View of Easter Island Disaster All Wrong, Researchers Say)

(Anche qui: The Mystery of Easter Island)

Jack74
Inviato: 1/7/2008 23:58  Aggiornato: 12/10/2008 15:44
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

blackbart
Inviato: 2/7/2008 0:14  Aggiornato: 2/7/2008 0:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
slump:

Citazione:
Primo di tutto correggo l'inesattezza che estrarre il petrolio costi 1 dollaro a barile: attualmente il costo si aggira sui 18/20 dollari ed è praticamente fisso almeno sin da quando il petrolio costava la metà di oggi, cioè un anno fa (ma anche un po' prima).


20 $/barile sarà il prezzo medio mondiale di estrazione.
Ma è risaputo che estrarre petrolio in Iraq o in Arabia Saudita costa dieci volte meno che estrarlo nel Golfo del Messico. Per quanto riguarda il Medio Oriente siamo su valori compresi tra i 2 e i 5 dollari al barile.
Che è quello che ho scritto.
E ho anche scritto che la maggiorparte del petrolio proviene, guarda caso, proprio dai paesi in cui costa meno estrarlo.

Citazione:
L'estrazione in Congo dell'ENI, secondo l'ENI, costerà sui 25 dollari al barile (dollari di adesso).


Scusa.. ma a 25 dollari ci estrarrai un bidone di bitume: forse ci siamo scordati il costo della lavorazione per farne un barile di petrolio!

Citazione:
E di queste sabbie, come dicono tutti,
peak-oilisti in testa, ce n'è a bizzeffe.


Anche di persone disposte a dissestare qualche paese africano pur di pagare il petrolio a 500 dollari al barile sembra ce ne sia a bizzeffe.
Ma il problema è che la produzione non sembra così facilmente scalabile ovvero "estraiamo petrolio dalle sabbie anzichè dai pozzi" non sembra facilmente applicabile.
Oltretutto se una nazione, per esempio il Canada che è uno dei principali detentori di sabbie, si opponesse? Gli si dichiara guerra?
Dacci il petrolio per il bene dell'umanità?

Citazione:
si discute il fatto che non ci possano essere altri giacimenti estraibili, magari enormi come le sabbie, con prezzi più elevati (o magari situati in mare aperto, al Polo Nord -- come sembra, ecc.) e che l'economia regga lo
sforzo senza i famigerati "miliardi di morti"


I "famigerati milioni di morti" ci sono già adesso per questo..

Citazione:
È questa parte apocalittica del "peak oil" che a me è sempre stata sullo stomaco perché assolutamente ideologica e probabilmente tesa a diffondere uno stato di paura psicologica


Se vuoi ci raccontiamo qualcosa di allegro.. tipo la fiaba dei Buoni Costruttori di Teste di Pietra che arrivarono a bruciare persino le caccole.

Citazione:
Denuncia solo una specie di odio inconfessato per l'umanità -- una fantasia di morte globale e catastrofica che sembra attendere solo un catalizzatore per verificarsi.


Se volessi stupirti con qualcosa di veramente catastrofico ti racconterei il resto della storia.

Citazione:
Il legame del peak-oil con l'effetto serra è stringente e reciprocamente inverso


Su cosa sia realmente l'effetto serra o se ci sia davvero un riscaldamento globale è argomento off-topic e decisamente lungo su cui ognuno può dire la sua.
Dal canto mio credo due cose:
1) le misure prese per risolverlo si riducono, in pratica, solo a delle nuove e inutili tasse sui cittadini
2) esiste la possibilità che la "crociata pseudo-ambientalista" dei vari governi serva solo a far sopravvivere più a lungo un'economia in coma irreversibile prima del botto finale

Il secondo punto lo reputo non così assurdo perchè in effetti si parla molto dell'effetto serra ma MOLTO POCO delle reali riserve petrolifere. E MAI del fallimento del dogma che vorrebbe la produzione in perenne crescita (e infatti in Italia, ancora una volta, il PIL è tenuto in vita solo grazie all'aumento della benzina)

Citazione:
Ognuno, preso da una o più di queste paure (o da altre -- come gli zingari o i venditori di collane sulla spiaggia),


Tra le paure ti sei dimenticato Il venditore di cocco sulla spiaggia e gli inquietanti Arrotino&Ombrellaio..

Citazione:
non si chiede affatto come giri questo infernale meccanismo economico e se non sia ora di metterci veramente le man


E qui verrebbe la parte divertente..

blackbart
Inviato: 2/7/2008 0:21  Aggiornato: 2/7/2008 0:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:
In realtà la storia convenzionale dell'Isola di Pasqua è stata messa in dubbio da studi recenti ed è probabile si tratti di un mito


Il discorso non sembra cambiare: sull'isola non ci sono più palme..
(anche se l'analogia con i topi potrebbe essere eccessiva)

franco8
Inviato: 2/7/2008 0:33  Aggiornato: 2/7/2008 0:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Ultimo contango a Parigi
redna
Citazione:

I cibi che mangino i cosiddetti ricchi sono anche più inquinati se vogliamo
Non capisco perchè invece si pensi il contrario.

Perché non tutti mangiano le stesse cose...
perché le patate coltivate nel campo inquinato saranno sicuramente più abbondanti e a buon mercato della frutta esotica d'importazione...
Perchè non tutti guadagno in modo uguale (per cui perdere una stessa cifra per uno significa morire di fame, per un altro significa rinunciare all'ultimo modello di cellulare, al guardaroba di vestiti firmati o a poco altro...)
Perchè... nei posti peggiori ci vive chi è praticamente costretto a viverci, non perché qualcuno gli punta la pistola ma perché non può scegliere, non la possibilità, l'educazione e qunat'altro....

Citazione:

Penso che non sappiamo più che cosa voglia dire essere poveri.

D'accordissimo.
( Ma attenzione, però: "Noi" chi?! )
Citazione:

Piuttosto è la miseria che regna al giorno d'oggi senza chece ne accorgiamo. Quella culturare e morale soprattutto.

Al 100%. Ciò non è affatto in contraddizione con quel che dicevo

Citazione:

le energie che usavano pensiamo che la nostra civiltà sporca del carbone e del petrolio è quella che ha portato a livelli alti la nostra civiltà.

Preciso: Parlavo di livelli di crescita (crescita materiale, livelli di popolazione , di produzione, ecc cc)
Basta confrontare la percentali di lavoratori in agricolutura di oggi e di 100 anni fa...
NON intendevo "alti livelli" di civiltà
(Non saprei in che scala misurarla ... Ma da quel punto di vista ho l'impressione anch'io che la decadenza sia già cominciata da parecchio)
Inoltra:
Citazione:

La popolazione era quello del suo tempo.

... Appunto.

Ehm.. Chi l'ha scritto?:
Citazione:

La terra se l'è sempre cavata alla grande.E'fatta per esistere e per resistere a tutto.

Ho capito... Vogliamo proprio la "prova definitiva" per falsificare questa tesi Eh?....


slump
(A parte il fatto che le guerre già oggi fanno parecchi morti... Non è che vivere nella "Fortezza Europa" ci deve impedire di guardare dalla finestra ....)
Quale sarebbe questa visione apocalittica di miliardi di morti?
Non c'è nessuna visione "apocalittica" ma dei semplici "conti" e delle deduzioni...

Citazione:

Ed è inutile propagarlo sulla base di supposizioni
riguardo al futuro prossimo, senza neppure profilare una qualche via d'uscita.
Denuncia solo una specie di odio inconfessato per l'umanità
-- una fantasia di morte globale e catastrofica che sembra attendere
solo un catalizzatore per verificarsi

Stai dicendo in pratica che il catastrofista, sotto sotto (e neanche tanto)desidera la catastrofe.
Andiamo! Quasi d'accordo con tutto il resto del tuo discorso (e son d'accordo che il catastrofismo non aiuta).
Ma questa tua frase rappresenta una specie di censura bella e buona... un discorso che distoglie dai contenuti centrali e con una logica che fa acqua:
E' come rispondere con:
"Le tue sono solo supposizioni." "Non hai alternative valide da proporre."
"Allora stai zitto, senno' vuol dire che queste cose le desideri".
Ci manca solo: "non dire 'ste cose che porta sfiga!"

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
redna
Inviato: 2/7/2008 8:58  Aggiornato: 2/7/2008 9:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
Jack74



L'isola di Pasqua non è altro che un modello in scala ridotta della Terra, e il periodo dei Moai è il '900.
----
Noto che si è legati a certi stereotipi.
L'isola di pasqua è un'isola e ha le carateristiche di un isola.Il pianeta terra non è solo un'isola.

Ringrazio Paxtibi



Jack74

3) L'apocalisse del post-peak è solo un'ipotesi ovviamente, ma come ho detto sopra secondo alcuni studiosi la Terra, senza far ricorso ad idrocarburi, può sostentare al massimo 2 miliardi di persone (il fattore limitante come si diceva prima è l'agricoltura)

----
Il fattore limitante dell'agricoltura è perchè l'agricoltura è diventata di massa.
L'agricoltura quando era divisa in piccole proprietà e si coltivava per vivere non aveva bisogno di tanto e anche allevar bestiame era tutta un'altra faccenda.
Il vicolo cieco si è creato con la coltivazione e l'allevamento intensivo.
Da questo nasce anche lo spreco. Si sprecano risorse e si spreca lavoro.
Ma tanto il lavoro non lo si sente più di tanto con i macchinari che vanno a benzina...
Ma resta il punto fondamentale che molti di ostinano a non considerare.
Si tratta dell'incognita del pianeta che ci ospita.Possiamo far tutti i piani di questo mondo ma non sappiamo nemmeno che cosa abbia in serbo la terra che ci ospita e solo attraverso la quale tutto il genere umano deve la sopravvivenza. Un altro pianeta NON esiste per vivere.
Se del petrolio abbiamo fatto quello che volevamo per diversi anni ora non è più possibile farlo.
Questo perchè al di sopra di tutti ci sono dei regolamenti che vanno al di la delle leggi umane.
Per quanto vogliamo cercare delle motivazioni al perchè non le troveremo e daremo la colpa ora a tizio ora a caio. Ma guardare al di la della punta del naso?


blackbart
Il discorso non sembra cambiare: sull'isola non ci sono più palme..
(anche se l'analogia con i topi potrebbe essere eccessiva)
----

Se sull'isola non ci sono più palme (che dice che c'erano.ma quando?) devi documentarmi che effettivamente ne esistevano, altrimenti potrebbe essere vero che non ce ne sono mai state o comunque essere state poche.



franco8

la "buona frutta da importazione"ti sei mai informato come viene trattata?
Dopo i 'trattamenti' non credi che anche li ci sia inquinamento?

-----
Perchè non tutti guadagno in modo uguale (per cui perdere una stessa cifra per uno significa morire di fame, per un altro significa rinunciare all'ultimo modello di cellulare, al guardaroba di vestiti firmati o a poco altro...)
Perchè... nei posti peggiori ci vive chi è praticamente costretto a viverci, non perché qualcuno gli punta la pistola ma perché non può scegliere, non la possibilità, l'educazione e qunat'altro....
----

I posti peggiori non esistono.Esistono posti dove la gente è in certe condizioni mentali e culturalmente e moralmente a livelli bassi.
I posti peggiori se arrivassero quelli che hanno denaro diventerebbero subito dei residence.
Perchè i posti belli ora era peggiori un tempo (prima che qualcuno avesse 'interesse' ...)

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
franco8
Inviato: 2/7/2008 10:44  Aggiornato: 2/7/2008 10:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:

I posti peggiori non esistono.







Citazione:

Esistono posti dove la gente è in certe condizioni mentali e culturalmente e moralmente a livelli bassi.

e secondo te le condizioni materiali non influiscono sulle condizioni mentali, culturali ecc ?!
...

Citazione:

I posti peggiori se arrivassero quelli che hanno denaro diventerebbero subito dei residence.
Perchè i posti belli ora era peggiori un tempo (prima che qualcuno avesse 'interesse' ...)

... " Noto che si è legati a certi stereotipi "....

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
redna
Inviato: 2/7/2008 11:05  Aggiornato: 2/7/2008 11:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
franco8


la terra non è un posto bello o brutto.

Le immagini che hai proposto raccontano di come è stata fatta diventare la terra (dagli uomini del resto...) e non come è la terra di per se.

Ripeto: i posti peggiori non esistono.Intendo per posti dei luoghi sul pianeta.
I posto che riteniamo migliori,dove si va in ferie, ci hanno inculcato che sono belli.In effetti nessuno ancora li ha distrutti del tutto.

Certo che se a NewYork arriva una guerra mi dirai in breve tempo come diventa la città?

E le persone che ci abitano dentro?

Allora è la terra o sono gli uomini che determina se un luogo è bello o brutto?

====
posti peggiori se arrivassero quelli che hanno denaro diventerebbero subito dei residence.
Perchè i posti belli ora era peggiori un tempo (prima che qualcuno avesse 'interesse' ...)

... " Noto che si è legati a certi stereotipi "...

----
Le foto che hai proposto sono "conformi" alla realtà del momento.
Si mandano via delle persone nel posto dove sono nate per 'altruismo'?
Si fanno le guerre perchè certi posti non sono belli?
Si lascia la monnezza perchè il turismo e le persone del luogo abbiano benefici o perchè in futuro qualcuno pensi di "rendere bello il luogo" alla sua maniera si intende....

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
blackbart
Inviato: 2/7/2008 13:07  Aggiornato: 2/7/2008 13:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
redna:
Citazione:
Se sull'isola non ci sono più palme (che dice che c'erano.ma quando?)


E le teste come le trasportavano? Facendole rotolare a calci?
No.. di palme ce n'erano sicuramente. E molte.

Citazione:
devi documentarmi che effettivamente ne esistevano, altrimenti potrebbe essere vero che non ce ne sono mai state o comunque essere state poche.


A dire il vero a sostenere la nuova tesi sono solo due ricercatori.
Ora può essere che sia come dicono loro - anche se non si capisce esattamente cosa sostengano e come - oppure no.
Comunque non dicono che non ci fossero palme.

Personalmente trovo improbabile che una società poco numerosa e primitiva quale era la popolazione che i primi esploratori europei trovarono sull'isola sia stata in grado di produrre migliaia di megaliti pesanti decine di tonnellate - scolpendoli e ritagliandoli in monoblocco dalla roccia! - e trasportarli in riva al mare per poi innalzarli in verticale. La cosa avrebbe richiesto secoli di lavoro-uomo (specialmente tenuto conto che lavoravano a mani nude e con pietre).
E' chiaro che doveva esserci una popolazione numerosa e organizzata, supportata da una fiorente agricoltura.. e da alberi.

Ma se non ti piace l'Isola di Pasqua possiamo parlare della deforestazione avvenuta in Islanda: gli alberi presenti sono quasi tutti opera della recente e paziente opera di ri-forestazione.
Mica sto dicendo che gli Islandesi siano stupidi (anzi sono anche simpatici!): semplicemente si sono ritrovati a vivere in un ambiente difficile - certo già delicato di suo! - e hanno fatto il meglio che potevano per campare.

Esiste anche l'esempio delle feroci guerre tribali dei Maori in Nuova Zelanda.. il cannibalismo, oltre che rituale, ha anche avuto delle origini molto pratiche..

Esempi ce ne sono..

La morale è però sempre quella: se un sistema isolato non riesce più a fornire il sostentamento ad un certo tipo di economia occorre necessariamente rinunciare a qualcosa.
A noi potrà anche far sorridere ma per gli abitanti dell'Isola di Pasqua aver dovuto rinunciare ad edificare i "fondamentali" Moai potrebbe essere stato uno shock culturale terribile!

Dici che la terra non è un'isola.
Certo.. e noi non siamo nemmeno gli abitanti dell'Isola di Pasqua!
Non solo possiamo fronteggiare una carestia spostando milioni di tonnellate di cibo da un punto all'altro del globo ma siamo anche in grado di comprare un mobile fatto con abeti svedesi, scendere su piste da sci nel deserto del Dubai o nuotare in parchi acquatici nella tundra canadese!

Il punto è però che sulla terra, come in un'isola, le risorse sono finite e quand'anche impiegassimo energie rinnovabili sarebbe finita la velocità di rinnovamento.
Anzi non è solo finita la quantità di energia disponibile ma è limitata anche la capacità dell'ambiente ad assorbire gli scarti della nostra produzione.
Se la popolazione - più corretto: la produzione totale di una certa popolazione - è limitata allora l'ambiente può essere approssimato ad un serbatoio "infinito" ma questa mentalità ottocentesca e antropocentrica non ha più senso al giorno d'oggi.

Questo non significa essere destinati a "morire di fame" ma implica dover rinunciare a qualcosa.
Necessariemente.
Per esempio è assurdo pensare che i sei miliardi e più di abitanti della terra possano vivere con lo stesso stile di vita di un americano medio (che consuma almeno 5 volte tanto la media mondiale).
Ci sono paesi in cui si rinuncia ad avere una lampadina o una ciotola di riso.. figuriamoci il resto..
Anche noi in Italia, visto che consumiamo un terzo della corrente elettrica che consuma l'americano medio stiamo, nostro malgrado, rinunciando a qualcosa per sostenere i consumi degli altri!

Citazione:
Il fattore limitante dell'agricoltura è perchè l'agricoltura è diventata di massa.
L'agricoltura quando era divisa in piccole proprietà e si coltivava per vivere non aveva bisogno di tanto e anche allevar bestiame era tutta un'altra faccenda.


L'agricoltura e l'allevamento sono diventati intensivi perchè la stragrande maggioranza della popolazione ha pensato che fosse più interessante produrre dell'altro.. e per fortuna aggiungo: altrimenti non staremmo a discutere amabilmente in rete.

Che ci siano sprechi sono d'accordissimo ma da lì a dire che ognuno dovrebbe coltivare il suo orticello e portare al pascolo un paio di vacche mi pare ridicolo. Comunque se anche fosse possibile non ci sarebbe tempo per fare altro!

franco8
Inviato: 2/7/2008 13:53  Aggiornato: 2/7/2008 13:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Ultimo contango a Parigi
Citazione:

Allora è la terra o sono gli uomini che determina se un luogo è bello o brutto?

Ma guarda che...quel che dici è pure giusto...
ma mi pare avere poco o nulla a che fare con il discorso che facevo io...
Non parlavo di "posti peggiori" nel senso dell'estetica bellezza/bruttezza
ma di luoghi (sia luogo fisico che condizione sociale e quant'altro)
in cui si vive oggettivamente peggio...
Se vai a rileggere su, la mia semplice considerazione era questa:
- in una crisi di qualsiasi tipo sono le risorse non sono uniformemente distribuite
- l'inquinamento non è uniformemente distribuito

Tu invece scrivevi:
Citazione:

Pertanto se tutto è inquinato anche le elite hanno maggiori difficoltà e stavolta, di fronte ad totale inquinamento, potrebbero essere loro stesse le prime vittime.


1) "totale inquinamento" ?
Cioè? O è totale o non c'è?

2)
Ho l'impressione che ragionate un po' troppo in termini "tutto/niente" della serie:
- " la terra(nel suo complesso) è inquinata /non è inquinata";
- La storia dell'Isola di Pasqua è solo una leggenda, quindi : E' tutto vero / è tutto falso
3)
"potrebbero essere le prime vittime" ?!
(che intendiamo per vittime?)
Certo che potrebbero essere vittime.. Potrebbero, Ma è improbabile. E' più probabile che le prime vittime siano gli altri;
per esempio, quelli che vivono vicino alle discariche di sostanze tossiche ( con una speranza di vita ridotta rispetto ad altri posti "normali") ...
4)
Sempre della serie "da superare la logica del tutto/niente":
Come vedi qui,
Citazione:

blackbart ha scritto:
Che ci siano sprechi sono d'accordissimo ma da lì a dire che ognuno dovrebbe coltivare il suo orticello e portare al pascolo un paio di vacche mi pare ridicolo. Comunque se anche fosse possibile non ci sarebbe tempo per fare altro!

blackbart è meno "verde" di molti "ambientalisti".. (se capisci quel che intendo...)

quanto
Citazione:

Si mandano via delle persone nel posto dove sono nate per 'altruismo'?

Più che persone "mandate via" sono persone che scappano...
Chi ha i mezzi scappa prima, chi non ha i mezzi scappa lentamente, con mezzi di fortuna e rischiando di più...
Citazione:

Si fanno le guerre perchè certi posti non sono belli?

Ma che stai a ddi?!!

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
redna
Inviato: 2/7/2008 14:36  Aggiornato: 2/7/2008 14:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
blackbart
Che ci siano sprechi sono d'accordissimo ma da lì a dire che ognuno dovrebbe coltivare il suo orticello e portare al pascolo un paio di vacche mi pare ridicolo. Comunque se anche fosse possibile non ci sarebbe tempo per fare altro!
---
Ma mangiare per sopravvivere per gli esseri umani è indispensabile.
Non è indispensabile avere l'auto o il cellulare ma mangiare e avere aria sana da respirare si.
Penso che bisognerebbe vedere la scala dei valori e anche la vita stessa degli indiviudi allora avrebbe altro senso.
Comunque ci sono delle persone che coltivano la terra e allevano animali.
Solo loro non sono persone ridicole?Qualora la crisi fosse globale e si ritornasse a coltivare la terra e ad allevar bestimae saremo cosi ridicoli? Molte civiltà che erano fiorenti hanno subito la decadenza e la nostra non è esente da un simile processo.

===
franco8

il 'totale inquinamento' significa che NESSUNO ne è esente.
Ora se credi che ci sia la frutta non inquinata o l'acqua più pura credimi lascia perdere....non ne trovi!
Non esiste posto non inquinato.Ho già detto che la terra è rotonda e l'inquinamento si spalma.
Chi fuma inquina anche chi non fuma.
In certi luoghi ci sono rischi maggiori e in altri minori, ma il rischio rimane e tant'è.


===Si mandano via delle persone nel posto dove sono nate per 'altruismo'?

Più che persone "mandate via" sono persone che scappano...
Chi ha i mezzi scappa prima, chi non ha i mezzi scappa lentamente, con mezzi di fortuna e rischiando di più...
Citazione:

Si fanno le guerre perchè certi posti non sono belli?

Ma che stai a ddi?!!
----
Le persone non scappano dai posti dove sono nate se qualcuno con armi in mano non le caccia via.
Scappano perchè la loro terra gliela strappano di proprietà e gli puntano un arma contro.

Per questo ripeto: chi fa questo con la violenza lo fa per altruismo?
Quindi la gente NON scappa di sua volontà.Nessuno è mai scappato o se ne è andato dalla sua terra.

Ora in quei posti che si è cacciata via la gente che si fa? le dame di carità o si prendono tutte le risorse del luogo praticamente gratis???

E allora ripeto: si fanno le guerre perchè i posti non sono belli ma, se però ci vanno gli esportatori di 'democrazia' il posto diventa bello?
Sto a a ddì che sono in pochi che capiscono il perchè la gente va via dal luogo di nascita.
Si crede che questo sia perchè gli uomini sono liberi ma è esattamente l'opposto.
L'unico posto in cui si è liberi è dove si nasce e da dove nessuno dovrebbe cacciarti via.

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
blackbart
Inviato: 2/7/2008 15:40  Aggiornato: 2/7/2008 15:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
redna:

Citazione:
Ma mangiare per sopravvivere per gli esseri umani è indispensabile.
Non è indispensabile avere l'auto o il cellulare ma mangiare e avere aria sana da respirare si.
Penso che bisognerebbe vedere la scala dei valori e anche la vita stessa degli indiviudi allora avrebbe altro senso.
Comunque ci sono delle persone che coltivano la terra e allevano animali.
Solo loro non sono persone ridicole?Qualora la crisi fosse globale e si ritornasse a coltivare la terra e ad allevar bestimae saremo cosi ridicoli? Molte civiltà che erano fiorenti hanno subito la decadenza e la nostra non è esente da un simile processo.


Ma insomma.. volevo fare la parte del bieco catastrofista ma ora sei tu a spaventarmi!

Ridicolo non è coltivare o allevare bestiame: ridicolo è pensare di poter supportare la attuale popolazione con tecniche a bassa densità. Ottime per produrre formaggette eco-solidali, non certo per mantenere megalopoli da milioni di persone come sono quelle in cui la maggiorparte della popolazione mondiale vive.

franco8
Inviato: 2/7/2008 16:16  Aggiornato: 2/7/2008 16:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Ultimo contango a Parigi
rednaCitazione:
Le persone non scappano dai posti dove sono nate se qualcuno con armi in mano non le caccia via.
Scappano perchè la loro terra gliela strappano di proprietà e gli puntano un arma contro.

Vorrei vedere se ti costruiscono una centrale nucleare vicino ("vicino" si fa per dire) casa. O una mega discarica, o un inceneritore...!!
rednaCitazione:

L'unico posto in cui si è liberi è dove si nasce e da dove nessuno dovrebbe cacciarti via

Ma sono d'accordissimo.
Ma questa conclusione:
Citazione:

Quindi la gente NON scappa di sua volontà. Nessuno è mai scappato o se ne è andato dalla sua terra.

mi sembra palesemente falsa. (o non ho capito a cosa ti riferisci)
No so tu, mai io vengo da una da terra di emigranti...

blackbartCitazione:

Ma insomma.. volevo fare la parte del bieco catastrofista ma ora sei tu a spaventarmi!

Concordo! ah ah ah

Citazione:

Molte civiltà che erano fiorenti hanno subito la decadenza e la nostra non è esente da un simile processo.

D'accordissimo redna...
Ma perché continuare ad ignorare il fatto evidente ed poco discutibile che MAI siamo stati in così tanti sulla Terra?!
E, (a prescindere se siamo "troppi" o no, se ci sono o no le risorse per tutti) se mai samo stati sulla terra, se è una situazione nuova e mai presentata prima.. PERCHE' continuare a far riferiemento al passato in questi termini?!
Le regole di base sono sempre le stesse, gli uomini sono fondamentalemente mossi sempre dalle stesse pulsioni, ci sono i corsi e ricorsi storici ,ma la Storia non si ripete MAI uguale. E' sempre diversa.
Citazione:

Qualora la crisi fosse globale e si ritornasse a coltivare la terra e ad allevar bestimae saremo cosi ridicoli?

No affatto. Secondo me neanche adesso.

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
redna
Inviato: 2/7/2008 17:55  Aggiornato: 2/7/2008 18:23
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
franco8
Ma perché continuare ad ignorare il fatto evidente ed poco discutibile che MAI siamo stati in così tanti sulla Terra?!
E, (a prescindere se siamo "troppi" o no, se ci sono o no le risorse per tutti) se mai samo stati sulla terra, se è una situazione nuova e mai presentata prima.. PERCHE' continuare a far riferiemento al passato in questi termini?!
Le regole di base sono sempre le stesse, gli uomini sono fondamentalemente mossi sempre dalle stesse pulsioni, ci sono i corsi e ricorsi storici ,ma la Storia non si ripete MAI uguale. E' sempre diversa.
---

Siamo in tanti sulla terra? effettivamente di numero siamo in tanti.
Guardando meglio troviamo in grande quello che una volta era piccolo.
Vale a dire tanti ricchi e tanti poveri, tanti che mangiano e tanti che muoiono di fame...
Ora è stata messa in piedi questa 'società' per qualcosa da qualcuno oppure ce la siamo trovati tutti così e dobbiamo ragionare sul da fare?
Potrebbe essere una situazione nuova e mai presentata oppure invece la storia non ci riporta i periodi in cui la terra era densamente popolata? oppure anche potrebbe essere che le varie decadenze dei popoli fossero proprio in rapporto alla densità della popolazione per cui il sistema non 'reggeva' più di tanto...
Non è il caso di fare riferimenti al passato ma pensiamo che prima di noi molti hanno abitato questo pianeta e diversi problemi li hanno dovuti affrontare.Forse anche maggiori.

Non sono d'accordo che la storia non si ripete.
Siamo condannati a fare gli stessi errori se non comprendiamo le cose.
Il tutto non si ripete uguale ma assomiglia per farci capire un'altra volta quello che non abbiamo voluto capire nella 'puntata' precedente....

PS-blackbart, franco8, guardate che da un certo punto di vista le cose sono messe ancora peggio di come le ho descritte.
Consideriamo che alcuni si stanno organizzando per il 2012...

edit---

per quanto riguarda l'agricoltura con i sistemi attuali
http://www.apcom.net/newseconomia/20080702_170200_4633473_42485.shtml

Roma, 2 lug. (Apcom) - Aumenta il degrado delle terre coltivabili in molte parti del mondo. Secondo uno studio della Fao, considerando un periodo di 20 anni, il declino interessa oltre il 20% di tutte le superfici coltivabili, il 30% delle foreste e il 10% delle praterie. L'organismo dell'Onu per l'alimentazione e l'agricoltura stima che 1,5 miliardi di persone, o un quarto della popolazione mondiale, dipendono direttamente da territori degradati.
====

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
slump
Inviato: 3/7/2008 18:46  Aggiornato: 3/7/2008 18:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/6/2006
Da:
Inviati: 199
 Re: Ultimo contango a Parigi
@ blackbart e gli altri

Quando parlavo di 25$ al barile mi pareva ovvio che parlassi di prezzo
di ESTRAZIONE e non di vendita (che dipende da vari fattori come
vediamo oggi), come tu parlavi di 2$ al barile per l'estrazione del
petrolio arabo -- cosa che non mi risulta affatto, infatti mi risulta
più vicino ai 15/18$.

Sorvolo sulla storia dell'Isola di Pasqua (su cui hanno detto tutto e
il contrario di tutto: quella che riporti tu è solo una teoria, di tipo
appunto catastrofico ma ce ne sono altre) -- almeno sino a quando non
mi spiegate come hanno edificato le statue!

A chi insiste sul valore termodinamico ripeto che si tratta di un
fattore di mercato/economico: è ovvio che più una risorsa è redditizia
termodinamicamente più la si utilizza ma solo fintanto che crea un
valore, un profitto per qualcuno. Se si potesse trarre energia
dall'aria semplicemente alzando un braccio non ci sarebbe un mercato
dell'energia (così come non c'è, ancora, un mercato dell'aria da
respirare -- non direttamente almeno). Il limite inferiore è dato dal
fatto che vi sia un vantaggio termodinamico, qualunque, e che si possa
farne un mercato.

Sul catastrofismo: è abbastanza noto in psicologia che chi vede
catastrofi, così come chi ha paura del vuoto o dell'acqua, ne è
intimamente attratto. E parlo di persone in buona fede. Se poi ci
aggiungiamo il "cui prodest" da un punto di vista economico allora
risulta semplice dire che il catastrofismo è alimentato ad arte per
motivi politico/economici (come Berlusconi vinse le elezioni anche
grazie alla campagna sulla violenza pseudo-dilagante, i Rom ecc.).

C'è gente che sul catastrofismo ha costruito fortune personali, come
gli autori di vari libri (da Ruppert a Jared Diamond) sfruttando
qualcosa di insito nell'animo umano: le apocalissi, scritte e narrate,
sono tipiche di moltissime culture, tra cui la nostra, a partire dalla
Bibbia. Figuriamoci l'establishment politico/economico cosa è in grado
di fare.

E a questo proposito ricordo che per milioni di persone ogni giorno c'è
la propria apocalisse personale, che stiano in Europa o fuori di essa,
morendo in un modo o in un altro. Se in più roviniamo quel che ci resta
da vivere con la paura di chissà quali sconvolgimenti, nata su basi
molto poco solide, facciamo solo un cattivo servizio a noi stessi e
agli altri. Facciamo solo il gioco di chi, nell'emergenza, trova motivi
per comandare meglio. Che non vuol dire nascondere la testa sotto la
sabbia -- questo varrebbe solo di fronte ad un avvenimento CERTO e
assai prossimo -- ma ragionare con minor sicumera.

"In powerful rain, they laid down their heads to die"
(My Dying Bride)
redna
Inviato: 3/7/2008 19:02  Aggiornato: 3/7/2008 19:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
slump

che intendi per "catastrofismo"?
L'avvenimento certo se arriva non te lo dicono prima.
Non ti pare
E anche chi lo potrebbe sapere è meglio se non lo dice

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
blackbart
Inviato: 4/7/2008 0:00  Aggiornato: 4/7/2008 0:00
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
slump:

The price of a barrel of crude oil now ranges up to $70 with extraction cost in the Middle East $2

Cioè anche quando il barile andava "appena" 70$ - cioè qualche anno fa ma sembrano oramai secoli - il rapporto tra il costo di estrazione e di vendita era già di 1 a 35.

The owners of the oil get the difference. Extraction costs are rising but much slower than the price of oil.

The Arab Gulf has 65% of the world’s proven oil reserves. Iraq has 360 billion barrels of potential reserves, and 12% of the world proven reserves. Oil in the ground is like money in the bank making Iraqis wealthy.[/i] - A Crude Look at Iraq’s Wealth / Henry Thompson @ auburn.edu

Ad ogni modo basta che usi google con iraq+oil+extraction+cost e avrai tutta una serie di link, articoli, dati, grafici, ecc..

La morale è: estrarre petrolio in medioriente costa circa 5 volte meno che estrarlo da giacimenti convenzionali in altre parti del mondo. Il costo si impenna quando si parla di piattaforme.
Ed esplode quando si parla di altre fonti.

E può essere rivenduto a 30 o 50 volte il suo costo di estrazione. Del resto siamo disposti a pagarlo qualunque cifra.. hai mai visto automobilisti fare lo sciopero e andare a piedi? Nessuno di noi potrebbe rinunciare alla vecchia e cara, inquinante e sempre più costosa macchina.

Citazione:
Sorvolo sulla storia dell'Isola di Pasqua (su cui hanno detto tutto e
il contrario di tutto: quella che riporti tu è solo una teoria, di tipo
appunto catastrofico ma ce ne sono altre) --


Fin'ora è la teoria più accreditata.

Citazione:
almeno sino a quando non
mi spiegate come hanno edificato le statue!


Sicuramente con i super-poteri di cui erano dotati i Buoni Selvaggi edificatori di statue (inutili) prima di venire corrotti dall'Imperialismo Occidentale

Citazione:
C'è gente che sul catastrofismo ha costruito fortune personali, come
gli autori di vari libri (da Ruppert a Jared Diamond) sfruttando
qualcosa di insito nell'animo umano: le apocalissi, scritte e narrate,
sono tipiche di moltissime culture, tra cui la nostra, a partire dalla
Bibbia. Figuriamoci l'establishment politico/economico cosa è in grado
di fare.


Calma. Qui non stiamo discutendo dell'inversione del ciclo mestruale intergalattico che colpirà l'universo il dicembre del 2012. Ma solo della reale disponibilità di greggio.

E poi anche la tua visione è catastrofista: il destino dell'umanità legato a quattro stronzi che estraggono melma putrida dalle viscere della terra e la rivendono a 30 volte il suo costo?

Citazione:
E a questo proposito ricordo che per milioni di persone ogni giorno c'è
la propria apocalisse personale, che stiano in Europa o fuori di essa,
morendo in un modo o in un altro.


Beh.. certo.. anche tu sei ottimista:
"Di che vi preoccupate?
Tanto di qualcosa bisogna pur morire"

redna
Inviato: 4/7/2008 12:38  Aggiornato: 6/7/2008 0:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
blackbart
citazione

Qui non stiamo discutendo dell'inversione del ciclo mestruale intergalattico che colpirà l'universo il dicembre del 2012. Ma solo della reale disponibilità di greggio.
----

Penso che riguardo il 2012 al momento non hai idee molto chiare.
Il ciclo mestruale integalattico non è invertito....casomai altri....


slump
citazione

E a questo proposito ricordo che per milioni di persone ogni giorno c'è
la propria apocalisse personale, che stiano in Europa o fuori di essa,
morendo in un modo o in un altro.
---

Prima di 'morire' come tu dici c'è anche la crisi che sta arrivando. (forse anche a causa del'aumento del costo del greggio)

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/economia/200807articoli/34467girata.asp

http://www.corriere.it/economia/08_luglio_04/consumi_confcommercio_b60d3744-499d-11dd-9284-00144f02aabc.shtml

e secondo questo articolo del sole24ore il petrolio raggiungerà i 250dollari al barile.

LINK

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
slump
Inviato: 4/7/2008 15:38  Aggiornato: 4/7/2008 15:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/6/2006
Da:
Inviati: 199
 Re: Ultimo contango a Parigi
@ blackbart e gli altri

Ok, ancora uno su questo e poi basta.

I 2$ di estrazione al barile sono, appunto, per l'Iraq che è il posto al mondo dove il petrolio è più facilmente accessibile (molto più vicino alla superficie). La media mondiale del costo estrattivo è più alta.

Non ha senso fare un rapporto tra costo estrattivo e prezzo di vendita al barile nei futures perché altrimenti chi lo estrae a 20$ già oggi a quanto lo dovrebbe vendere? Lo vende appunto a prezzo di mercato, se vuole, se no lascia perdere. Ma già con i prezzi di vendita di un anno fa (metà degli attuali) era conveniente vendere petrolio dal costo di estrazione più elevato.

E a proposito di Iraq non va dimenticato che se producesse oggi petrolio almeno nella misura in cui lo produceva prima dell'invasione americana, ci sarebbero un paio i milioni di barili al giorno in più -- il che arriverebbe a soddisfare di gran lunga la domanda presente mondiale giornaliera.

E a proposito di complotti questo potrebbe dare la stura a uno di cui finora non ho mai sentito parlare: diminuire marginalmente l'offerta mondiale di petrolio (occupando un paese gran produttore) mentre è in netta crescita la domanda per far lievitare astronomicamente i prezzi... Se poi insisti a dire sottovoce che vuoi attaccare l'Iran e compagnia bella allora quest'altro presunto complotto comincia a diventare convincente (almeno in apparenza). Ancora di più se pensi che una Corea del Nord non produce affatto petrolio e lì una specie di accordo sul nucleare è stato raggiunto. Naturalmente poi bisogna dire, sempre sottovoce, che siamo al picco produttivo.

Qualcuno qui ha scritto che secondo lui il picco è iniziato nel 2001, già, magari il 12 Settembre: Ruppert direbbe che il 911 è causato dal picco, forse si dovrebbe cambiare le relazioni di causa/effetto e dire che il "picco" (o presunto tale) è causato dal 911.

Io sono assolutamente per il solare, l'eolico e quant'altro, che non sia il nucleare, ci metta in condizioni di maggior autonomia sia economica che politica da una filiera come quella petrolifera. Non è certo per l'effetto serra o la paura del picco: anzi è auspicabile che questo rialzo dei prezzi, qualunque ne sia la causa, ci porti in quella direzione. Se anche fossimo al picco, direi ben venga -- prima o poi doveva capitare no?

Sul catastrofismo poi: è molto semplice, ripeto, vendere qualcosa con la paura, vendere libri, idee, pregiudizi e comportamenti. Probabilmente è qualcosa di psicologico e innato nella natura umana, dare alla paura una priorità assoluta.

Diamond si riferisce a civiltà e modi vita premoderni, in cui non esisteva né mercato né capitalismo: col mercato, le borse e i future l'isola di Pasqua non si sarebbe spopolata... Ah, e questo te lo dice un "comunista"!

Io per me non sono pessimista né ottimista, sono categorie che non mi riguardano. Alla fine si muore tutti, dovremmo sempre ricordarcelo ma senza farcene terrorizzare.

"In powerful rain, they laid down their heads to die"
(My Dying Bride)
blackbart
Inviato: 4/7/2008 23:02  Aggiornato: 4/7/2008 23:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/10/2007
Da:
Inviati: 1224
 Re: Ultimo contango a Parigi
slump:

Citazione:
I 2$ di estrazione al barile sono, appunto, per l'Iraq che è il posto al mondo dove il petrolio è più facilmente accessibile (molto più vicino alla superficie). La media mondiale del costo estrattivo è più alta.


Sì.. in tutto il medioriente è molto bassa.. al di sotto dei 10$ certamente.

Citazione:
Ma già con i prezzi di vendita di un anno fa (metà degli attuali) era conveniente vendere petrolio dal costo di estrazione più elevato.


Poco ma sicuro.. e immagina quanto è ancora più conveniente per chi, il petrolio, lo prende in superficie.
(e noi invece lo prendiamo MOLTO in "profondità")

Citazione:
E a proposito di Iraq non va dimenticato che se producesse oggi petrolio almeno nella misura in cui lo produceva prima dell'invasione americana, ci sarebbero un paio i milioni di barili al giorno in più -- il che arriverebbe a soddisfare di gran lunga la domanda presente mondiale giornaliera.


In realtà rispetto a prima della guerra ne produce la stessa quantità (circa 2,5M bpd.. che è un po' meno del 3% della produzione mondiale)

Citazione:
E a proposito di complotti questo potrebbe dare la stura a uno di cui finora non ho mai sentito parlare: diminuire marginalmente l'offerta mondiale di petrolio (occupando un paese gran produttore) mentre è in netta crescita la domanda per far lievitare astronomicamente i prezzi...


La tua teoria, già proposta da altri, è però poco convincente sia dal punto di vista quantitativo che come tempistiche.
La variazione produttiva tra il prima e il dopo l'invasione è stata decisamente trascurabile (quasi nulla) rispetto all'esplosione del prezzo del greggio (anche tenuto conto che la causa principale dell'aumento del "prezzo in dollari" del barile è la svalutazione della "moneta" americana).
E poi l'invasione c'è stata nel 2003!
E' vero che abbiamo avuto un picco, oltretutto subito riassorbito, ma la vera corsa dei prezzi si è avuta proprio quando l'Iraq ritornava alla sua potenzialità produttiva pre-invasione.

Citazione:
Se poi insisti a dire sottovoce che vuoi attaccare l'Iran e compagnia bella allora quest'altro presunto complotto comincia a diventare convincente (almeno in apparenza). Ancora di più se pensi che una Corea del Nord non produce affatto petrolio e lì una specie di accordo sul nucleare è stato raggiunto. Naturalmente poi bisogna dire, sempre sottovoce, che siamo al picco produttivo.


Il fatto che ci sia chi ha interesse a far aumentare i prezzi non significa necessariamente che di petrolio ce ne sia a bizzeffe.

Citazione:
Diamond si riferisce a civiltà e modi vita premoderni, in cui non esisteva né mercato né capitalismo: col mercato, le borse e i future l'isola di Pasqua non si sarebbe spopolata... Ah, e questo te lo dice un "comunista"!


?

Citazione:
Alla fine si muore tutti, dovremmo sempre ricordarcelo ma senza farcene terrorizzare.


Alè..

Jack74
Inviato: 4/7/2008 23:49  Aggiornato: 12/10/2008 15:45
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.

redna
Inviato: 5/7/2008 0:52  Aggiornato: 5/7/2008 0:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Ultimo contango a Parigi
Jack74
citazione
amen

---
...abbiamo raggiunto il picco dell'ottimismo e stiamo miseramente scendendo nella depressione totale?



qualche grafico?
===
slump
citazione
Io per me non sono pessimista né ottimista, sono categorie che non mi riguardano. Alla fine si muore tutti, dovremmo sempre ricordarcelo ma senza farcene terrorizzare.
---

Carpe diem. Ma più che pessimismo o ottimismo deve essere il gran caldo a farci diventare negativi




C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Redazione
Inviato: 6/7/2008 0:22  Aggiornato: 6/7/2008 0:22
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Ultimo contango a Parigi
REDNA: Quando vedete che un link allarga la pagina, rinchiudetelo nelle diciture "URL".

Grazie

Jack74
Inviato: 6/7/2008 17:03  Aggiornato: 12/10/2008 15:45
So tutto
Iscritto: 13/3/2008
Da:
Inviati: 20
 Re: Ultimo contango a Parigi
.


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