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Energia e Ambiente : “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Inviato da Redazione il 27/6/2008 7:50:00 (6807 letture)

di C. Andrea Eremita

Spesso si dice che il grado di civiltà di una società si misura dalla cura e considerazione che questa ha degli animali. È certamente vero, ma nei tempi di oggi forse occorre aggiornare tale principio, dicendo che il grado di civiltà di una società si misura da quanti rifiuti produce, e da come li smaltisce.

Uno dei limiti di percezione della cosiddetta civiltà “moderna” sta nel valutare la qualità dei beni che produce solo limitatamente all’utilizzo immediato che se ne può fare.

Si giudica buono un fagottino del Mulino Bianco nel momento in cui viene addentato, ma non si valuta quanto disti lo stabilimento che l’ha prodotto, nè si considera quanti chilometri dovrà ancora fare la sua voluminosa confezione prima di essere smaltita (non parliamo in questo caso dell’aspetto qualitativo dei suoi ingredienti). Lo stesso vale per l’energia nucleare, giudicata a buon mercato solo perchè non si “contano” tutte le problematiche di impatto e rischio ambientale, la reperibilità del combustibile, ed infine lo smaltimento delle scorie radioattive, che in realtà non sono smaltibili, ma solo “abbandonabili” da qualche parte, e quindi consegnate in regalo alle generazioni future (l’Italia ne ha da smaltire 90.000 metri cubi, e nel 2025 rientrerà un'altra quantità sostanziale, spedita all’estero per il riprocessamento).

Tornando ai rifiuti, il nuovo governo decisionista si è impegnato a risolvere l’emergenza in Campania - ed altre incombenti emergenze - con la costruzione di termovalorizzatori. Per quanto moderni, ...

... la tecnologia che essi usano è quantomai elementare: quella della incenerizione.

Da un certo punto di vista, incenerire appare come la soluzione più semplice e naturale. Fatta eccezione per metalli, scorie inerti e vetro, tutto il resto brucia. Il problema sta nella destinazione ultima delle ceneri, sia quelle pesanti, sia quelle leggere che, per quanto filtrate, vengono immesse nell’ambiente con i fumi.

Anche lo smaltimento e dispersione delle ceneri nell’ambiente potrebbe apparire un fatto del tutto naturale, ma la cultura agricola biologica, ed in particolare quella biodinamica, suggeriscono un cauto utilizzo - negli orti e nell’agricoltura in genere - delle ceneri derivanti dalla combustione di vegetali, preferendo a questa pratica il compostaggio.

In particolare si consiglia di non utilizzare o spargere le ceneri di vegetali negli stessi ambienti in cui si coltivano. La ragione è molto semplice: la pianta che riceve e metabolizza le ceneri dei propri simili “sente” in qualche modo quella presenza come un segnale di morte, e per questo è indotta a limitare o addirittura arrestare il suo sviluppo. È come se fosse pervasa da una sorta di depressione che le fa affermare: “È tutta morte intorno a me. Che senso ha vivere? Meglio morire.”

A suo tempo, con la BSE o mucca pazza, accadde qualche cosa di simile: a innescare l’epidemia fu l'uso di farine animali nell'alimentazione dei bovini.

L’agricoltura biodinamica utilizza questi principi a proprio vantaggio: nel caso si vogliano eliminare dal terreno dei parassiti, ad esempio, occorrerà prendere un buon numero degli stessi, incenerirli e spargere i resti nel campo da cui si intende allontanarli. Per quanto possano apparire esoteriche queste tecniche, erano patrimonio dei pragmatici gerarchi nazisti, i quali sparsero per lungo tempo nei cieli d’Europa quanto restava nei forni crematori, con il fine apparente di allontanare gli ultimi ebrei rimasti.

Visto quanto sopra, non è difficile capire quale possa essere l’impatto a lungo termine di un inceneritore sull’ambiente e sulle persone. L’immissione nell’aria di ceneri di resti vegetali apporta una costante ingerenza nel delicato e vitale humus. Esse portano un continuo messaggio di morte su tutto il fronte delle culture, a partire dai cereali che sono la base dell’alimentazione, per arrivare a frutta ed ortaggi.

A difesa dei termovalorozzatori, c’è chi sostiene che “in fondo l’emissione di ceneri è minima”, ma in realtà tale minimo costituisce sempre una dose omeopatica che, anzi, più è bassa più è destinata ad alterare in profondità il processo naturale. (In Natura, la quantità di azione necessaria a procurare qualsiasi cambiamento è la più piccola possibile. La dose determinante è sempre un minimo, un infinitesimale).

Si può credere o non credere alla scienza omeopatica e alla biodinamica, che guardano al mondo naturale il modo nettamente diverso dall’occhio moderno, strettamente legato al dato scientifico, ma anche in questo senso le prove non mancano: una nutrita serie di ricerche (pare che siano oltre 400 ormai), conferma la nocività delle emissioni da incenerizione. L’ultima di queste ricerche è stata pubblicata dall'Istituto Statale di Sorveglianza Sanitaria francese (consultabile sul sito di Pubmed).

Vi si legge che la causa fondamentale della nocività delle emissioni è da imputare alla diossina, prodotta dalla combustione della plastica insieme ad altri materiali. (La plastica: ecco un altro importante punto. Insieme ai resti vegetali, c’è anche la confezione coloratissima del fagottino del Mulino Bianco. Da qualche parte doveva pur terminare, ed è stata incenerita.) La molecola della diossina deve la sua micidiale azione alla capacità di concentrarsi negli organismi viventi e di penetrare nelle cellule. Qui va a "inceppare" uno dei principali meccanismi di controllo del DNA, dando origine ad alterazioni genetiche che predispongono al cancro e a malformazioni neonatali.

L’allarme inceneritori è stato dato anche dai Medici Ambientalisti, che hanno inviato al Parlamento Europeo una lettera aperta nella quale si legge: “...vogliamo ribadire con forza che l’incenerimento è l’ultimo dei rimedi da adottare nella scala delle priorità per lo smaltimento dei rifiuti. E’ una pratica che inevitabilmente produce sostanze nocive e cancerogene e che non risolve il problema: almeno un terzo della quantità trattata si trasforma in ceneri (una parte delle quali altamente tossica), che sono a loro volta da sistemare in discariche e finiranno per perdersi nell’ambiente. La combustione provoca, sempre, non la eliminazione ma la trasformazione delle sostanze che si inceneriscono, innescando un processo che determina la produzione e l’emissione di sostanze molto pericolose (cancerogene); una per tutte la Diossina ed i suoi congeneri, che si accumulano in tutte le fasi del ciclo alimentare. I dati di letteratura scientifica sull’aumento di diossine nei pressi degli inceneritori sono numerosi e preoccupanti, tanto che nella gran parte dei Paesi Occidentali l’incenerimento dei rifiuti non viene più incentivato da tempo. Solo l’Italia ha lasciato tuttora contributi (CIP6, certificati verdi ) per la costruzione di tali impianti avendo equiparato impropriamente ed in contrasto con le direttive europee l’energia che proviene dal bruciare rifiuti a fonte rinnovabile di energia. Senza tali contributi tutti questi impianti sarebbero in perdita dal punto di vista della produzione energetica e dei costi, e non si dimentichi che le emissioni nell’aria di CO2 e di fumi da combustione contrastano sia con le dichiarazioni del Trattato di Kyoto e soprattutto con il diritto dei cittadini alla salute e ad un futuro sano per le prossime generazioni”.

Omeopatia e biodinamica parlano di “impressione di morte”, le ricerche scientifiche parlano di “sostanze cancerogene”: cambia il punto di vista, ma la sostanza è la stessa.

Fin qui si è detto dell’effetto negativo delle ceneri sulla natura e sull’ambiente, e dei danni di tipo genetico causati agli uomini: ma cosa dire dell’aspetto psicologico? Cosa sente un uomo sottoposto per decenni ad una finissima pioggia di cenere? Quale "aria" si respira intorno ad un inceneritore?

Vegetali, carta e plastica vengono bruciati negli inceneritori, mentre si potrebbero tranquillamente riciclare, dimostrando un sano senso di responsabilità per quello che si fa e che si produce.

Se veramente vi fosse una specifica ragione, se veramente tali produzioni infinite di carta, cibo, plastica e quant’altro, avessero un preciso e vitale senso, sarebbero salvaguardate anche nella loro destinazione finale.

Inoltre, rendendosi conto delle problematiche che scatenano, sarebbero limitate nella loro produzione ed utilizzo. Questo non avviene e tutto (pressoche’ tutto) viene mandato all’incenerizione. Cio’ che quindi esse bruciano è il generale non-senso che accompagna stabilmente la vita dell’uomo moderno e cio’ che depositano nei polmoni dei cittadini è un nichilistico messaggio di irresponsabilita’ e di invito allo smodato consumo; oltreche’ l’infausta nazidea che incenerendo quanto non si ritiene utile, si risolvono tutti i problemi.

C. Andrea Eremita

Lettera aperta ai fratelli Prodi

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
3mind
Inviato: 27/6/2008 10:24  Aggiornato: 27/6/2008 10:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/5/2008
Da: Terminus
Inviati: 32
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Le varie lobby industriali italiane spingo per la costruzione degli inceneritori, sperando in lauti profitti a scapito della salute della gente. E purtroppo penso che si faranno visto che questi signori hanno l'appoggio politico sia a destra che a sinistra. La cosa triste è che se avessimo un sistema di informazione veramente indipendente, la gente conoscerebbe quali sono i reali rischi degli inceneritori, mentre praticamente tutti i media italiani non fanno che presentare gli inceneritori come la soluzione migliore per lo smaltimento dei rifiuti..
Il problema è che l'intreccio tra potere politico, economico e mediatico risulta sempre più stretto...
(O forse è sempre stato così, ma ce ne siamo accorti solo ora?)

Le alternative esistono ma i tg non ne parlano ovviamente:
http://www.youtube.com/watch?v=X8egCU6ECx4
http://www.youtube.com/watch?v=_8Exk25viow

"Il vero valore di un uomo non è determinato dal possesso, supposto o reale, della Verità, ma piuttosto dal suo sincero impegno a cercarla." - Gotthold Lessing
Redazione
Inviato: 27/6/2008 11:39  Aggiornato: 27/6/2008 11:39
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
"(O forse è sempre stato così, ma ce ne siamo accorti solo ora?)"

Concordo in pieno.

Ciao 3mind, benvenuto.

Cassandra
Inviato: 27/6/2008 12:09  Aggiornato: 27/6/2008 12:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Nel frattempo, i militari scoprono (coi geiger) rifiuti radioattivi in una discarica, e scoppia un casino. Detto anche al TG.

Stai a vedere che sti militari alla fine pestano i piedi sbagliati...

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Iskandar
Inviato: 27/6/2008 12:43  Aggiornato: 27/6/2008 12:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/6/2006
Da: pistoia
Inviati: 104
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
piano... calma...
saran 40 anni che nel mi orto vengono bruciate le sterpaglie e ci viene buttata la cenere del caminetto, mai sono stati adoperati concimi sintetici, eppure la vegetazione è rigogliosa e la verdura buona...

Linucs
Inviato: 27/6/2008 13:37  Aggiornato: 27/6/2008 13:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Spesso si dice che il grado di civiltà di una società si misura dalla cura e considerazione che questa ha degli animali. È certamente vero, ma nei tempi di oggi forse occorre aggiornare tale principio, dicendo che il grado di civiltà di una società si misura da quanti rifiuti produce, e da come li smaltisce.

Magari un bel giorno si misurerà il grado di civiltà di una società dalla facilità con cui distribuisce manganellate e capanne di fango in nome del benessere comune, così saremo finalmente tutti civili. Oppure dalla velocità con cui riesce a sostituire la popolazione in base alla moda dettata dalla telefonata del giorno. Vedi che basta cambiare punto di vista per progredire sulla scala della civiltà?

La ragione è molto semplice: la pianta che riceve e metabolizza le ceneri dei propri simili "sente" in qualche modo quella presenza come un segnale di morte, e per questo è indotta a limitare o addirittura arrestare il suo sviluppo. È come se fosse pervasa da una sorta di depressione che le fa affermare: "È tutta morte intorno a me. Che senso ha vivere? Meglio morire."

Ohibò.

Ipotesi degna di nota: la medesima cosa probabilmente accade quando un francese o un inglese guardano fuori dalla finestra, vedono cosa c'è, e decidono di espatriare al volo in Nuova Zelanda o dintorni. Probabilmente anche il misterioso calo demografico si trasforma in una cappa asfissiante che il cittadino percepisce, traendone pessimismo e fastidio.

Omeopatia e biodinamica parlano di "impressione di morte", le ricerche scientifiche parlano di "sostanze cancerogene": cambia il punto di vista, ma la sostanza è la stessa.

Sarebbe come dire che la malaria è sempre la stessa, però possiamo chiamarla "malaria" oppure "sacra maledizione dell'onnipotente Jumumba". Ma allora anche il sole è sempre sole, solo che puoi chiamarlo sole o "potente dio Sole e tutti giù per terra".

Ma il problema è di tipo culturale, prima ancora che economico: è quella filosofia di fondo che ci porta a "disfarci" di tutto ciò che apparentemente non serve, nell’illusione che basti incenerirlo per vederlo scomparire per sempre dalla faccia dalla terra.

Poco male: a forza di "politiche economiche" e "tasse ecologiche" impareremo a far tesoro persino del cencio più vecchio ed apparentemente inutile.

Invece ritorna, sotto forma di cenere, e si insedia silenziosamente nei nostri polmoni, in attesa che anche noi torniamo ad essere cenere.

Ideona: potremmo diventare immortali per evitare di infastidire le piante

BlSabbatH
Inviato: 27/6/2008 15:05  Aggiornato: 27/6/2008 15:09
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Citazione:
il grado di civiltà di una società si misura da quanti rifiuti produce, e da come li smaltisce.

esistono anche i rifiuti umani, quelli che la "società" crea e poi ramazza sotto il tappeto.
Citazione:
Per quanto moderni, la tecnologia che essi usano è quantomai elementare: quella della incenerizione.

leggasi "diminuzione di volume percepito".
Citazione:
In particolare si consiglia di non utilizzare o spargere le ceneri di vegetali negli stessi ambienti in cui si coltivano. La ragione è molto semplice: la pianta che riceve e metabolizza le ceneri dei propri simili “sente” in qualche modo quella presenza come un segnale di morte, e per questo è indotta a limitare o addirittura arrestare il suo sviluppo. È come se fosse pervasa da una sorta di depressione che le fa affermare: “È tutta morte intorno a me. Che senso ha vivere? Meglio morire.”

.. posso dirlo? che gran vagonata di paganume!
scusami ma non ho resistito.
Citazione:
L’agricoltura biodinamica utilizza questi principi a proprio vantaggio: nel caso si vogliano eliminare dal terreno dei parassiti, ad esempio, occorrerà prendere un buon numero degli stessi, incenerirli e spargere i resti nel campo da cui si intende allontanarli. Per quanto possano apparire esoteriche queste tecniche, erano patrimonio dei pragmatici gerarchi nazisti, i quali sparsero per lungo tempo nei cieli d’Europa quanto restava nei forni crematori, con il fine apparente di allontanare gli ultimi ebrei rimasti.

a - lordare il nemico sconfitto sempre e comunque
b - non perdere l'occasione per ricordare i soliti noti..
Citazione:
A difesa dei termovalorozzatori, c’è chi sostiene che “in fondo l’emissione di ceneri è minima”, ma in realtà tale minimo costituisce sempre una dose omeopatica che, anzi, più è bassa più è destinata ad alterare in profondità il processo naturale.

ergo l'omeopatia è pericolosa. Vendono compresse diluitissssime di stricnina sai?
Citazione:
Si può credere o non credere alla scienza omeopatica e alla biodinamica...
una nutrita serie di ricerche (pare che siano oltre 400 ormai), conferma la nocività delle emissioni da incenerizione.

Omeopatia e biodinamica parlano di “impressione di morte”, le ricerche scientifiche parlano di “sostanze cancerogene”: cambia il punto di vista, ma la sostanza è la stessa.

ti sei incartato non poco: l'omeopatia pratica l'assunzione di composti tossici diluitissimi in quanto avrebbero effetto contrario. Le nanoparticelle che si diluiscono nell'aria sono un ottimo aereosol omeopatico, quindi dovrebbero far bene..

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Al2012
Inviato: 27/6/2008 17:42  Aggiornato: 27/6/2008 17:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2158
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Una informazione corretta rende l’uomo più libero ….e (forse) meno .... banale !!

Agricoltura biodinamica
http://it.wikipedia.org/wiki/Agricoltura_biodinamica

Biodinamica
http://www.rudolfsteiner.it/biodinamica/agricoltura/index.html

<< Che cos’è l’agricoltura biodinamica?

Applicata in tutto il mondo dal 1924 da aziende di ogni estensione e tipologia, essa parte dal fondamento che l’azienda agricola è un vero e proprio organismo vivente a ciclo chiuso, inserito nel più grande organismo vivente cosmico, alle cui influenze soggiace.

L’agricoltore biodinamico conosce tali influenze e conseguentemente adotta un metodo pratico che le favorisce, col risultato di avere terreni fertili e vitali e prodotti salubri.

È un apporto di conoscenze che si offre a integrazione della cultura agronomica ufficiale, determinandone il rinnovamento in uno spirito più etico ed estetico e che favorisce una nuova professionalità dell'agricoltore, cosciente e corresponsabile.

Dona un nuovo impulso cosmico plasmatore per cui la pianta, da manifestazione di sole forze naturali,sempre più diventa espressione di intervento professionale umano. (...) >>

<< (...) I tre principi della biodinamica sono:

1) mantenere la fertilità della terra;
2) rendere sane le piante in modo che possano resistere alle malattie e ai parassiti;
3) produrre alimenti di qualità più alta possibile.

Non bisogna quindi stupirsi che, nel secolo del materialismo e dello sfruttamento estremo delle ricchezze naturali, la biodinamica non abbia potuto espandersi su larga scala.

Al contrario bisogna rallegrarsi che, malgrado tutto, essa venga seguita in molti paesi da decenni e con successo. >>

<< "Vera scienza ci sarà solo quando si controlleranno le forze che operano.
Non si potranno mai capire le piante, gli animali o i parassiti presi ognuno per sé.
Quello che vi dicevo nella prima lezione sull'ago magnetico era molto importante.
Chi pensa all'ago isolato dal resto e nell'ago stesso cerca la ragione perché esso si svolge sempre al nord dirà sempre stupidaggini.
Bisogna considerare tutto il pianeta Terra come un polo nord magnetico e un polo sud analogo per avere una spiegazione.
Proprio come in quel modo dobbiamo osservare tutta la terra per spiegare le caratteristiche dell'ago, proprio così dobbiamo considerare tutto l'universo per spiegare il mondo vivente delle piante.
Non possiamo solo guardare le piante, gli animali e gli uomini.
La vita proviene da tutto l'universo, non solo da quella che la terra ci offre.
La natura è tutt'uno e le forze fluiscono da tutte le parti.
Solo chi ha la mente esperta per l'operare di molteplici reciproche forze può capire la natura. Cosa fa lo scienziato oggi?
Prende un preparato, lo scinde e lo studia.
Lo tiene ben isolato dall'ambiente esterno e lo scruta nel microscopio.
E' esattamente il contrario di quello che bisogna fare per capire il macrocosmo. non solo ci si isola in una stanza ma ci si isola dallo splendore del mondo.
Nient'altro esiste che quello che si centra con la lente microscopica. Ma se noi ritroveremo la strada verso il macrocosmo, capiremo di nuovo la natura e altro ancora".

Rudolf Steiner nella sesta lezione 24.6.1924 >>

“Capire … significa trasformare quello che è"
soter
Inviato: 27/6/2008 19:08  Aggiornato: 27/6/2008 19:08
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/9/2007
Da:
Inviati: 88
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Articolo veramente interessante e intenso soprattutto dal punto di vista filosofico per le domande che solleva riguardo al senso della nostra società e sul modo (distorto) in cui percepiamo la realtà.

Citazione:
Per quanto possano apparire esoteriche queste tecniche, erano patrimonio dei pragmatici gerarchi nazisti, i quali sparsero per lungo tempo nei cieli d’Europa quanto restava nei forni crematori, con il fine apparente di allontanare gli ultimi ebrei rimasti.


Questo dove lo hai trovato?

Redazione
Inviato: 27/6/2008 19:49  Aggiornato: 27/6/2008 19:49
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
So che Andrea è via da casa, ma risponderà a tutti appena rientra.

utrevolver
Inviato: 27/6/2008 20:51  Aggiornato: 27/6/2008 20:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da: Sandalia
Inviati: 411
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Citazione:
In particolare si consiglia di non utilizzare o spargere le ceneri di vegetali negli stessi ambienti in cui si coltivano. La ragione è molto semplice: la pianta che riceve e metabolizza le ceneri dei propri simili “sente” in qualche modo quella presenza come un segnale di morte, e per questo è indotta a limitare o addirittura arrestare il suo sviluppo. È come se fosse pervasa da una sorta di depressione che le fa affermare: “È tutta morte intorno a me. Che senso ha vivere? Meglio morire.”

Qui siamo alla fantascienza pura: il cortile di mia nonna ha visto incenerimenti di tutti i tipi, eppure ci cresce una mezza foresta tropicale!
Citazione:
gerarchi nazisti, i quali sparsero per lungo tempo nei cieli d’Europa quanto restava nei forni crematori, con il fine apparente di allontanare gli ultimi ebrei rimasti.

Mentre qui siamo al delirio puro.

Ma come si può pubblicare un articolo così infantile, disinformato e carico di cultura pseudo new age? Forse l'unico barlume di lucidità si trova nella citazione della mucca pazza, ma per il resto... DELIRIO.

Redazione
Inviato: 27/6/2008 21:04  Aggiornato: 27/6/2008 21:05
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
UTREVOLVER: Anch'io sono rimasto incuriosito dalla faccenda dei nazisti. A differenza di te, però, attendo che Andrea possa dare dei chiarimenti su quella frase, prima di decidere che sia "disinformato" (come ho già detto, Andrea non è rintracciabile, ma dovrebbe rientrare presto). Potrebbe infatti risultare che i disinformati siamo noi.

Per il resto, ti ricordo che io non scelgo gli articoli da pubblicare secondo la "categoria" (new-age, pesudo new age, o altro), ma per il contenuto specifico, e per la loro coerenza interna.

Nel suo articolo Andrea ha espresso un concetto molto chiaro e preciso, con il quale si può concordare io meno, ma che ha il pieno diritto di essere diffuso e conosciuto.

Polidoro
Inviato: 27/6/2008 22:22  Aggiornato: 27/6/2008 22:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/4/2005
Da:
Inviati: 488
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Il grado di civiltà dipende …… dal chiamare gli “inceneritori” “termovalorizzatori”

Civiltà dell’imbroglio: come dire che il Silvio B è un Uomo di Stato.

Sovvertimento dei Sensi. (Lo stato nelle mani di Silvio B.)

Che i gerarchi nazisti siano stati precursori delle chemtrails usando polvere … umana, boh, non ce li vedo, l’hai detto tu, Andrea: erano pragmatici non biodinamici.

Per la biodinamica o l’omeopatia o sulle galline che trasformano un elemento in un altro, consiglio di vedere questo importante filmato su Arcoiris:

http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=5417

Per l’ultima frase “….in attesa che anche noi torniamo ad essere cenere” …. non diceva: “polvere sei e polvere ritornerai” ?
[intendeva terriccio, buon terriccio]

"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi orizzonti ma nell'avere nuovi occhi." Marcel Proust
Mande
Inviato: 28/6/2008 0:33  Aggiornato: 28/6/2008 0:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Sono perfettamente in accordo con Aeremita sul fatto che "valorizzare" i rifiuti incenerendoli non ha senso alcuno.

Permettetemi però di accodarmi ad alcune critiche su queste affermazioni:
Citazione:

In particolare si consiglia di non utilizzare o spargere le ceneri di vegetali negli stessi ambienti in cui si coltivano. La ragione è molto semplice: la pianta che riceve e metabolizza le ceneri dei propri simili “sente” in qualche modo quella presenza come un segnale di morte, e per questo è indotta a limitare o addirittura arrestare il suo sviluppo. È come se fosse pervasa da una sorta di depressione che le fa affermare: “È tutta morte intorno a me. Che senso ha vivere? Meglio morire.”

Da quel che ricordo di storia i primi uomini agricoltori bruciavano proprio le foreste per ottenere terreni fertili. Dopo qualche anno quando ormai il terreno perdeva la sua fertilità bruciavano un altro pezzo di foresta e ricominciavano daccapo. Solo nel "buio" medioevo si cominciò con la rotazione delle colture per avere dei terreni sempre fertili. Non sembra dunque rispondente al vero che le piante non crescano bene in presenza di terreni fertilizzati con ceneri di vegetali. Direi l'esatto opposto.
Citazione:

A suo tempo, con la BSE o mucca pazza, accadde qualche cosa di simile: a innescare l’epidemia fu l'uso di farine animali nell'alimentazione dei bovini.

Anche questa tesi è parecchio forzata. Vuoi forse insinuare che mangiando carne di animali noi uomini cadiamo in preda alla depressione, ci ammaliamo o peggio. Anche in questo caso la tesi mi sembra alquanto forzata.

Con questo non voglio certo dire che le ceneri non siano un problema.

spettatore
Inviato: 28/6/2008 6:13  Aggiornato: 28/6/2008 6:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Carissimi amici,
ricordiamoci che a livello grossolano e materiale, alle lobby sbavanti appalti e sostenute dai politicanti, bisogna sempre affiancare CHI opera a livello sottile. Cominciate ad unire i puntini e vedrete che dietro ogni operazione c'è CHI ordisce trame per attaccare il "livello sottile" delle persone, degli animali, dell'ambiente: piano piano, a poco a poco. Non avendo accortezza di prendere in esame siffatte possibilità, si rischia una visione parziale e penalizzante di quella che ci viene spacciata per realtà.
9/11 docet !!!


Lo spettatore

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
Sarevok
Inviato: 28/6/2008 8:46  Aggiornato: 28/6/2008 8:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/4/2007
Da: Pesaro
Inviati: 191
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Citazione:
A suo tempo, con la BSE o mucca pazza, accadde qualche cosa di simile: a innescare l’epidemia fu l'uso di farine animali nell'alimentazione dei bovini.


Citazione:
Anche questa tesi è parecchio forzata. Vuoi forse insinuare che mangiando carne di animali noi uomini cadiamo in preda alla depressione, ci ammaliamo o peggio. Anche in questo caso la tesi mi sembra alquanto forzata.


Io non credo che volesse dire questo. Probabilmente l'autore dell'articolo intendeva dire che una creatura vivente, mangiando la carne di un suo simile, si ammala. Quindi in teoria noi diventeremmo "pazzi" come la mucca non mangiando semplicemente carne animale, ma mangiando carne umana.

Infatti, se non erro (lo so per sentito dire) le popolazioni che praticavano il cannibalismo vedevano al loro interno un gran numero di persone affette da disturbi psichici.

Riguardo ala storia dei nazisti poi mi piacerebbe un chiarimento. Mi sembra strana come fatto poiché, ammesso che la storia delle ceneri sia vera, un atto del genere avrebbe dovuto deprimere tutti gli esseri umani nell'area, nazisti compresi, visto che gli ebrei sono esseri umani e non un'altra specie (sono davvero arrivati a un tale livello di stupidità i nazisti?).

Lunga vita e prosperità.
aeremita
Inviato: 28/6/2008 9:24  Aggiornato: 28/6/2008 9:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
utrevolver: Ma come si può pubblicare un articolo così infantile, disinformato e carico di cultura pseudo new age? Forse l'unico barlume di lucidità si trova nella citazione della mucca pazza, ma per il resto... DELIRIO

Negli anni 20 del 900, Rudolf Steiner spiegava per filo e per segno cosa sarebbe accaduto ad una mucca se fosse stata alimentata con proteine animali. Lo spiegava da un punto di vista chimico, ma anche in modo spicciolo e diceva che sarebbe impazzita. Delirava anche lui?

aeremita
Inviato: 28/6/2008 9:47  Aggiornato: 28/6/2008 9:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
"Per quanto possano apparire esoteriche queste tecniche, erano patrimonio dei pragmatici gerarchi nazisti, i quali sparsero per lungo tempo nei cieli d’Europa quanto restava nei forni crematori, con il fine apparente di allontanare gli ultimi ebrei rimasti."

Questa l'ho sentita ad un corso di apicoltura biodinamica. In tutta sincerita' non ho verificato l'attendibilita', ma posso chiedere senza problemi all'istruttore che e' un ottimo apicoltore. Resta il fatto che i nazisti, al di la' dell'aspetto pratico, fossero intrisi di esoterismo fino alle ossa. Questa e' una questione ben dibattuta. Proprio di recente Voyager ha dedicato un bel servizio su una missione in Tibet di un gruppo di studiosi tedeschi degli anni 30. Cercavano il riscontro scientifico a una parentela tra loro, presunti ariani, e gli autoctoni. Questo perche' secondo la tradizione, la' si formo il primo nucleo di civilta' post-atalntica. Cercavano in sostanza un radicamento, una prova definitiva sulla propria missione.

aeremita
Inviato: 28/6/2008 9:59  Aggiornato: 28/6/2008 12:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Infatti, se non erro (lo so per sentito dire) le popolazioni che praticavano il cannibalismo vedevano al loro interno un gran numero di persone affette da disturbi psichici.

Ed io, se non erro, ho sentito dire che la carne di maiale, essendo tale bestia molto simile organicamente a quella dell'uomo (in passsato si imparava anatomia umana sezionando maiali), viene riconosciuta dallo stomaco dell'uomo come "propria" e per questo produce una sorta di confusione nell'organismo il quale pensa: "Che cacchio e'? Io sto digerendo me stesso. Questo non e' possibile."
Una delle ragioni non religiose che impediscono ai musulmani di mangiare carne di maiale e' proprio questa. Figuriamoci allora cosa accade se si mangia direttamente carne umana.
Beh, a furia di errare, qualche passo avanti lo facciamo.

soter
Inviato: 28/6/2008 10:04  Aggiornato: 28/6/2008 10:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/9/2007
Da:
Inviati: 88
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Ciao Aeremita, tutto quello che dice è vero come il fatto che nel Nazismo ci siano stati degli studi e delle correnti ancora più estreme di quello che sappiamo fino ad oggi. Non mi sorprenderebbe che quello che ha affermato 3mind sia vero e non mi sorprenderebbe neppure che si scoprisse qualcosa di ancora più folle del terzo reich.
Il problema è che per anni ho letto decine di libri sull'argomento, visto decine di filmati e fatto una tesi di laurea sull'argomento e non mi risulta niente del genere.

aeremita
Inviato: 28/6/2008 12:35  Aggiornato: 28/6/2008 12:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Ti faccio avere al piu' presto la referenza di questo fatto. Ma dammi qualche giorno, perche' ho solo il numero di dove lavora. Per intanto, visto che sei esperto, come si chiama il tizio che guido' la spedizione in Tibet?
Andrea

Al2012
Inviato: 28/6/2008 14:11  Aggiornato: 28/6/2008 14:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2158
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
In Tibet
Tratto dal libro: “Archeologi di Himmler” di Marco Zagni
http://www.disinformazione.it/tibet.htm

<< Certamente SCHÄFER (1910-1992) era ben conosciuto per aver fatto parte dell'Organizzazione SS per l'Eredità Ancestrale ed anche dell'Istituto Sven Hedin ivi collegato, ma anche e soprattutto per avere organizzato la famosa spedizione dell' Ahnenerbe SS in Tibet del 1938-1939. >>

Nazisti in Tibet (parte 1°) Voyager
Video

Nazisti in Tibet (parte 2°)
Video

Nazisti in Tibet (parte 3°)
Video

Il Nazismo Occulto parte 1
Video

Il Nazismo Occulto parte 2
Video

ecc. ecc. ecc.

Ma temo che questo ci stia portando fuori tema (OT)…..

“Capire … significa trasformare quello che è"
aeremita
Inviato: 28/6/2008 15:24  Aggiornato: 28/6/2008 15:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Linucs: Sarebbe come dire che la malaria è sempre la stessa, però possiamo chiamarla "malaria" oppure "sacra maledizione dell'onnipotente Jumumba". Ma allora anche il sole è sempre sole, solo che puoi chiamarlo sole o "potente dio Sole e tutti giù per terra".

Non e' questione di definizioni. E' questione di tempo. Qui, qualcuno, in questo caso io, appoggiandomi all'intuito e all'omeopatia, sta dicendo che spargere ceneri in modo continuato ed organizzato, e' dannoso. Stiamo parlando dell'energia nel suo aspetto vivente, di quando ancora e' viva. E' natura naturans e siamo ancora in tempo per influenzare questa crescita. Poi c'e' qualcun altro che con altri mezzi tira su statistiche da dati oggettivi e scopre che quell'impressione iniziale e' fondata. E' natura naturata.
Come anche dire: un punto di vista e' quello che guarda alla mela che sull'albero si nutre e cresce. L'altro parla della stessa mela, ma quando e' caduta. E' questione di tempo, come dicevo.

Sarevok
Inviato: 28/6/2008 17:54  Aggiornato: 28/6/2008 17:54
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/4/2007
Da: Pesaro
Inviati: 191
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Citazione:
Ed io, se non erro, ho sentito dire che la carne di maiale, essendo tale bestia molto simile organicamente a quella dell'uomo (in passsato si imparava anatomia umana sezionando maiali), viene riconosciuta dallo stomaco dell'uomo come "propria" e per questo produce una sorta di confusione nell'organismo il quale pensa: "Che cacchio e'? Io sto digerendo me stesso. Questo non e' possibile."


So che il nostro DNA è più simile a quello del maiale più di quanto non lo sia a quello della scimmia, ma il fatto che la sua carne possa generare un qualche tipo di confusione nel nostro organismo mi sembra alquanto improbabile. Se non altro perché dopo millenni e millenni che lo mangiamo il nostro corpo dovrebbe essersi adattato a eventuali problemi di incompatibilità.

Io poi sono un consumatore abituale di carne di maiale e non mi risulta di avere particolari problemi, né di salute, né psichici...sempre ammesso che non sia pazzo e non me ne sia accorto

Riguardo poi ai mussulmani la proibizione non si limita ai maiali, ma a tutti gli animali con zoccolo bipartito ma non ruminanti. Ma la ragione di questa proibizione è culturale, non medica. Infatti gli Arabi mussulmani ereditarono questa pratica dagli Ebrei (anche la Bibbia infatti impone di non consumare la carne di questi animali). Perché tutto questo? Semplice, perché gli Ebrei anticamente erano un popolo nomade e il Dio degli Ebrei incoraggiava un tale stile di vita.
Il maiale invece veniva largamente allevato e consumato dalla popolazione sedentaria, spesso in contrasto coi nomadi Ebrei e quindi, per ragioni di opposizione, è diventato un animale "impuro" e proibito.

Lunga vita e prosperità.
aeremita
Inviato: 28/6/2008 20:36  Aggiornato: 28/6/2008 20:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
sarevok: Io poi sono un consumatore abituale di carne di maiale e non mi risulta di avere particolari problemi, né di salute, né psichici...sempre ammesso che non sia pazzo e non me ne sia accorto

Allora fai questo esperimento: non mangiare carne, di nessun tipo per almeno tre mesi. Poi mangiati una bisteccona di maiale al sangue e vedi che succede.
Ci risentiamo fra tre mesi.

Redazione
Inviato: 28/6/2008 20:46  Aggiornato: 28/6/2008 20:46
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Io non mangio più carne da qualche anno, e di fronte a una bistecca oggi provo letteralmente un senso di repulsione (mentre anni fa mi veniva l'acquolina in bocca).

aeremita
Inviato: 28/6/2008 23:03  Aggiornato: 28/6/2008 23:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Iskandar: saran 40 anni che nel mi orto vengono bruciate le sterpaglie e ci viene buttata la cenere del caminetto, mai sono stati adoperati concimi sintetici, eppure la vegetazione è rigogliosa e la verdura buona...

Puntualizzazione del tutto legittima. Ma cio' di cui parlo in questo articolo non e' la pratica estemporanea di un contadino, che la natura metabolizza senza problemi, bensi' di un piano industriale che prevede l'incenerimento di milioni di tonnellate di pattume indifferenziato, giorno e notte, per tutta la settimana, per anni ed anni. Parlo di piano industriale, ma che nel profondo e' un piano anticulturale. Questi inceneritori legittimano lo smodato consumo, lo sperpero, l'irreponsabilita'. Sono veramente la quintessenza del non senso della vita moderna. Mi e' rimasta impressa l'espressione goduta di Vespa che, dopo aver mostrato Napoli e le sue miserie, intervistava il sindaco di una qualche citta' provvista di inceneritore. Ha pronunciato una frase di questo tipo: "Voi avete l'inceneritore e avete risolto tutti i problemi..." Follia pura e soprattutto implicito invito all'incoscienza che riverbera nelle case di milioni di italiani.

baciccio
Inviato: 29/6/2008 10:13  Aggiornato: 29/6/2008 10:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/1/2006
Da: Genova
Inviati: 536
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
... dall'articolo:" Nel caso si vogliano eliminare dal terreno dei parassiti, ad esempio, occorrerà prendere un buon numero degli stessi, incenerirli e spargere i resti nel campo da cui si intende allontanarli. Per quanto possano apparire esoteriche queste tecniche, erano patrimonio dei pragmatici gerarchi nazisti, i quali sparsero per lungo tempo nei cieli d’Europa quanto restava nei forni crematori, con il fine apparente di allontanare gli ultimi ebrei rimasti".

Queste due affermazioni, da sole bastano ad inficiare l'articolo, che per altro aveva degli spunti interessanti. I nazisti che spargono ai nei cieli d'Europa, le ceneri ebraiche di un olocausto mai avvenuto, per allontanere quanti fossero sfuggiti allo sterminio è suggestiva ma, storicamente falsa.

alfridus
Inviato: 29/6/2008 13:03  Aggiornato: 29/6/2008 13:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/4/2007
Da: Lugoj, Romania
Inviati: 120
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
@ Linux
@BlSabbatH

Scusatemi, ragazzi: ma questo modo un po' nihilista di far critica mi disturba.
Perche', piuttosto che indulgere nel dileggio – per quanto moderato e garbato – non cercare di essere propositivi?
Visto che evidentemente la pensate in modo diverso dall'autore, perche' non esporci pacatamente le vostre, diverse, proposte?

doct.alfridus
--------------------------------------
...se il Padreterno ci ha creati a sua immagine e somiglianza... bhe', c'e' da rifletterci!

[ Andiamo sempre più giù, più giù... Qualcuno deve aver tirata la catena! ]
soter
Inviato: 29/6/2008 17:20  Aggiornato: 29/6/2008 17:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/9/2007
Da:
Inviati: 88
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Citazione:
Ti faccio avere al piu' presto la referenza di questo fatto. Ma dammi qualche giorno, perche' ho solo il numero di dove lavora. Per intanto, visto che sei esperto, come si chiama il tizio che guido' la spedizione in Tibet? Andrea


Guarda, se mi farai avere questo materiale ti sarò immensamente grato. L'archeologo della spedizione in Tibet era Ernst Schafer ma da questo punto di vista le ricerche, lo spessore culturale e intellettuale e gli scritti di Otto Rahn sono immensamente più interessanti. Forse era anche più grande la sua levatura morlae visto che il suo suicidio è,secondo me, la lucida presa di coscienza delle forze alle quali si era asservito.
PS: Ma dove diavolo è 3mind?

aeremita
Inviato: 29/6/2008 23:26  Aggiornato: 29/6/2008 23:26
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Blsabbath: ti sei incartato non poco: l'omeopatia pratica l'assunzione di composti tossici diluitissimi in quanto avrebbero effetto contrario. Le nanoparticelle che si diluiscono nell'aria sono un ottimo aereosol omeopatico, quindi dovrebbero far bene..

Dimentichi il punto fondamentale che da' una piega completamente diversa alle due faccende: da una parte c'e' consapevolezza di cio' che si fa, dall'altra non c'e'.

aeremita
Inviato: 2/7/2008 12:53  Aggiornato: 2/7/2008 12:53
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Per gli interessati che vogliono approfondire la questione della spargizione di ceneri di ebrei sui cieli d'Europa da parte dei nazisti: la Lancia del Destino di
Trevor Ravenscroft, ed Mediterranee.

baciccio
Inviato: 2/7/2008 14:51  Aggiornato: 2/7/2008 14:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/1/2006
Da: Genova
Inviati: 536
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
aeremita cit :Per gli interessati che vogliono approfondire la questione della spargizione di ceneri di ebrei sui cieli d'Europa da parte dei nazisti: la Lancia del Destino di
Trevor Ravenscroft.


Grazie per la segnalazione: questo spiega la questione delle ceneri dei forni crematori nazisti, le quali ceneri non trovarono riscontro nelle ricerche in sito, la qual cosa faceva dubitare della loro esistenza.
Sappiamo ora perchè non furono mai trovate: vennero segretamente sparse da aeroplani nazisti nei cieli di tutta Europa.

aeremita
Inviato: 2/7/2008 17:01  Aggiornato: 2/7/2008 17:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
perdonami, Baciccio de Zena, dopo quello che hai scritto sopra: "le ceneri ebraiche di un olocausto mai avvenuto, per allontanere quanti fossero sfuggiti allo sterminio è suggestiva ma, storicamente falsa" e dopo quello che scrivi adesso, non capisco il tono. Eri ironico, o cosa? In quanto al fatto che le ceneri non furono mai trovate in sito, e' vero? O e' solo un argomento dei negazionisti?

Redazione
Inviato: 2/7/2008 19:09  Aggiornato: 2/7/2008 19:09
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
AEREMITA: "Per gli interessati che vogliono approfondire la questione della spargizione di ceneri di ebrei sui cieli d'Europa da parte dei nazisti: la Lancia del Destino di Trevor Ravenscroft."

Hai la possibilità di ricopiare un paio di frasi dal libro e di postarle?

Redazione
Inviato: 2/7/2008 19:24  Aggiornato: 2/7/2008 19:26
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: “Cenere eri, e cenere ritornerai”
Trovato:

Ravenscroft proudly claims that Himmler, as a follower of Steiner's bio-dynamic farming, used anthroposophic "pest control of rabbits, rats, and sub-humans" (Ravenscroft words) to drive away the remaining Jews from the European continent by means of ashes from the KZ-crematories homeopathically dispersed in the air (15).

http://www.orgonomie.net/hdoeng12.htm

Aeremita aveva perfettamente ragione, mentre ha sbagliato chi lo ha accusato di scrivere cose non vere.

Come vedete, è buona norma fare una distinzione fra ciò che "non sappiamo" e ciò che "non è vero". La prima condizione non determina necessariamente la seconda.

***
Per chi vuole approfondire:

"Trevor Ravenscroft" + ashes + dispersed

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