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Inviato da Redazione il 4/5/2008 9:31:49 (3819 letture)

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Pyter
Inviato: 4/5/2008 12:10  Aggiornato: 4/5/2008 12:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Commenti liberi
Petruccioli ha detto che sta per cominciare l'anno zero dell'informazione.
Un attimo di pazienza che si resetta tutto e poi si parte.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Davide71
Inviato: 4/5/2008 12:58  Aggiornato: 4/5/2008 12:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: Commenti liberi: la giornata di commemorazione dei giornalisti...
Ciao a tutti: se ho capito bene ieri si é svolta una giornata di commemorazione dei giornalisti morti in Italia grazie alle mafie e al terrorismo.
La mia personale impressione é che lo Stato ci tenga a farci sapere cosa succede a chi si mette contro la mafia...
Frasi come: "I giornalisti uccisi sono un esempio per i giovani." sono molto illuminanti in proposito.
Avrei preferito frasi del tipo: "Adesso avete capito chi é il nemico del nostro paese?", oppure: "Pensate che, quando comprate una bustina di 'roba' state finanziando la più malvagia e furiosa organizzazione criminale che sia mai esistita sulla Terra, e l'unica ragione per cui non sapete perché é così malvagia e furiosa é perché chi ci prova a dirvelo muore..."
Dopo di ché promuovano nelle scuole la lettura di testi che spiegano cosa sia la mafia e tutti i danni che arreca al paese. Perché, in realtà, prima di morire hanno fatto in tempo a parlare e, se vogliamo, le cose le possiamo anche sapere...
L'altra frase inquietante é l'uso del termine "terrorismo" al singolare e di "mafie" al plurale. Significa forse che le "mafie" sono realtà regionali e il terrorismo una realtà globale? Sul primo punto ho dei grossi dubbi, ma soprattutto, fosse vero il secondo, dove sarebbe il "centro" di questo terrorismo globale? Certamente non l'Afghanistan...
Oppure ci vuole per caso sottintendere che esistono le "mafie" é un'organizzazione stile s.p.e.c.t.r.e. che le coordina? In effetti sembra che Falcone e Borsellino siano morti proprio perché avevano cominciato ad indagare sul "secondo livello" (la mafia sarebbe il primo).
Infine mi chiedo perché tutti si sforzano di distinguere mafia e terrorismo; Cosa Nostra é a tutti gli effetti una nota e potente organizzazione terroristica internazionale coinvolta in tutti i traffici più sporchi e orribili; tutti i giornalisti, i poliziotti e i giudici minacciati, sotto scorta, e infine morti ammazzati hanno fatto in tempo a farcelo capire; almeno a me! Ai nostri politici no?
Per concludere una chicca: parlando con delle mie amiche discutevamo sulla condizione della donna nei paesi islamici, perché negli ultimi anni sono usciti parecchi romanzi in proposito. Io ho chiesto a loro: "Visto che vi piace leggere roba pesante, perché non leggete GOMORRA, che parla oltretutto dei problemi del nostro paese?"
"Perche mi innervosisce!"

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
dr_julius
Inviato: 4/5/2008 13:01  Aggiornato: 4/5/2008 13:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/8/2006
Da:
Inviati: 1637
 Re: Commenti liberi
Calderoli e la Lega (araba)

La Libia, per voce di Gheddafi (junior), non gradisce Calderoli ministro, ma la Lega Araba, dice che non sono opportune "ingerenze".

Mi sembra molto campata in aria come notizia, ma è già un "feullieton" inesauribile.
Campata in aria poiché:
-il "veto" l'avrebbe pronunciato sì Gheddafi, ma Saif El Islam, figlio del leader libico, Muammar Gheddafi;
-che Calderoli sarà ministro non è affatto né certo né ufficiale;
-che la Libia si "occupi" della composizione del governo italiano mi fà sbellicare dalle risate! che poi si pronunci, ancora di più!
-che la Lega Araba si occupi di proteggere l'Italia dalle ingerenze (ufficiose) della Libia è una vera barzelletta!
(vabbè, lo dico subito io: la Lega Araba che difende la Lega Lombarda è solo un facile gioco di parole).

Mancano solo le reazioni del governo ombra di Uòlter(*) e l'incidente diplomatico presso il bar alle Nazioni Unite...

Siccome non succede nulla di più importante di cui parlare né in Italia né nel mondo....


(*) EDIT: sento ora che il Ministro degli Esteri in carico (D'Alema) ha espresso fermezza (bipartisan) contro le dichiarazioni di Gheddafi!

Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
dr_julius
Inviato: 4/5/2008 13:48  Aggiornato: 4/5/2008 13:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/8/2006
Da:
Inviati: 1637
 Re: Commenti liberi
Notizie poco visibili: Turchia attacca il PKK : 150 morti

Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
redna
Inviato: 4/5/2008 13:57  Aggiornato: 4/5/2008 13:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Commenti liberi
Si comincia da Calderoli soltanto per arrivari ad altri http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200805articoli/32493girata.asp

Perchè, come fa notare uolter a silvio III, il 47% degli elettori hanno votato 'altri'....e non è una percentuale piccola!

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
ivan
Inviato: 4/5/2008 17:05  Aggiornato: 4/5/2008 17:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Commenti liberi
Già, uolter.

Anche qualcun'altro si è distinto:

http://www.repubblica.it/2008/04/sezioni/politica/formazione-governo-2/replica-dalema/replica-dalema.html


Citazione:


Caso Calderoli, interviene D'Alema
"La nomina è questione interna"

ROMA - "La formazione e composizione del nuovo governo è una questione interna, regolata da precise disposizioni costituzionali". Il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, replica così alle prese di posizione nel mondo arabo contro una possibile nomina a ministro del leghista Roberto Calderoli.




Oggi leggiamo dal link proposto dall' amico Redna che qualcuno dice "ma quello li non ha detto che .. ma allora come fa ... ma allora come si può ..."

Peccato che se ne potevano accorgere un pochino prima:

http://it.youtube.com/watch?v=r7lANKt2fMI

shm
Inviato: 4/5/2008 17:31  Aggiornato: 4/5/2008 18:00
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/8/2007
Da: perugia
Inviati: 1802
 Re: Commenti liberi
The FBI has reported that no such call between Barbara Olsen and Ted Olsen ever took place on 9/11/2001.

It was part of the rapidly unraveling scam that is the official story of 9/11.

In fact, Griffin went on to explain that there is zero evidence that any hijackers had commandeered a plane at all.

http://eldib.wordpress.com/2008/02/21/breaking-911-news-fbi-says-barbara-olsen-did-not-call-ted-olsen-bush-solicitor-general-lied/

http://www.ziopedia.org/articles/9%1011/ted_olson%27s_report_of_phone_calls_from_barbara_olson_on_9%1011%3a_three_official_denials/

EDIT:

...tanto per confermare un "luogo" che qualcuno si ostina a non ritenere... "comune":

Silverstein’s laundry list for the $12.3 billion goes like this, “$8.4 billion for the replacement of destroyed buildings and $3.9 billion in ‘other costs,’ including $100 million a year in rent to the Port authority and $300 million a year in lost rental income, as well as the cost of marketing and leasing the new buildings.”

http://onlinejournal.com/artman/publish/article_3135.shtml

“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
aeremita
Inviato: 4/5/2008 18:56  Aggiornato: 4/5/2008 18:56
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/12/2007
Da: Dolceacqua
Inviati: 211
 Re: Commenti liberi
Oggi, se non sbaglio in Abruzzo, a una pensionata e' scoppiato in mano un carciofo. Se si tratta di un colpo di Unabomber, vabbe', ma se, come si presume, dipende dai trattamenti chimici, non ho parole.
Andrea

edo
Inviato: 4/5/2008 19:19  Aggiornato: 4/5/2008 19:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Commenti liberi
VIAGGIO TRA I TRIBUNALI PIU' CORROTTI D'ITALIA. TREVISO

LINK

A cura dello staff di Avvocati senza Frontiere.

L'impunità di cui sotto qualsiasi governo continuano a godere i magistrati corrotti e il silenzio di regime che avvolge gli abusi giudiziari, nei confronti dei soggetti più deboli, ci ha portato ad intraprendere questo viaggio attraverso i Tribunali italiani, partendo dalla città di Treviso, punta dello sviluppo economico del ricco nord-est, allo scopo di renderne pubbliche le malefatte e il vuoto di giustizia che incontrano i cittadini inermi che fiduciosamente si rivolgono all'istituzione giudiziaria.
Treviso è protagonista di una clamorosa censura mediatica. Da oltre un mese una quarantina di inermi cittadini, vittime di abusi giudiziari, manifesta inascoltatamente, tutti i giorni, la propria indignazione, davant i al Tribunale, con cartelli e volantini, senza che nessun giornale o emittente, anche locali, ne abbia dato notizia. Trattandosi di casi, spesso clamorosi, come quello che ci apprestiamo a raccontare, il totale silenzio mediatico che, omertosamente avvolge la tenace protesta di un gruppo di cittadini trevigiani, nei confronti della magistratura locale, ci appare degno di essere denunciato e portato a conoscenza della rete, affinchè si vergognino i giudici del loro operato, ma anche i giornalisti del loro silenzio.

Nei prossimi numeri continueremo questo viaggio scegliendo le città che ogni lettore ci potrà indicare, fornendoci le necessarie informazioni e documentazione, i cui dati con i nomi delle parti e dei mag istrati denunciati verranno anche inseriti nella mappa della criminalità giudiziaria in Italia sul sito www.avvocatisenzafrontiere.it. Una preziosa banca dati a livello nazionale in continua espansione, suddivisa per sedi giudiziarie, regione, materia e casistiche, a disposizione degli utenti, affinché gli abusi consumati in silenzio, nel grigiore delle aule giudiziarie, siano resi palesi, mettendo il re a nudo, come dovrebbe accadere in un qualsiasi paese civile, secondo il principio di libera informazione in libero stato.
Lo scorso aprile, dalle pagine web di questo giornale, avevamo già narrato a sommi capi alcuni casi di estorsioni legalizzate dalla magistratura milanese e trevigiana, con la compiacenza delle Procure di Brescia, Trento, Venezia, Bologna, Trieste, nonché del Ministero di Giustizia e del Consiglio Superio re della Magistratura che, a differenza dei casi Mastella/De Magistris e D'Alema/Forleo, sono rimasti, sinora, del tutto inerti, anche a fronte di macroscopici delitti contro l'Amministrazione della giustizia, commessi nell'esercizio delle funzioni giurisdizionali, da parte dei magistrati denunciati dalle colonne di questa rivista on line ("Da Milano a Brescia Giustizia alla rovescia! Da Brescia a Trento solo una parola al vento" - Cfr. n. 1/07).
Fatti taciuti dalla stampa di regime, in quanto talmente scomodi agli interessi di ogni schieramento politico, da essere sistematicamente censurati, nel timore che i lettori, i quali al tempo stesso sono elettori, comprendano come stiano effettivamente le cose e che nessun partito ha veramente a cuore la giustizia, né di affermare in concreto il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Spiegavamo, infatti, trattarsi di un va sto sistema di malaffare, profondamente radicato nel tessuto istituzionale, e congenito al funzionamento delle istituzioni e dell'economia di mercato, in grado di produrre un vertiginoso flusso di finanziamenti illeciti, clientelismo, voto di scambio e garanzie di impunità, dove gli interessi di politica, imprenditoria, informazione, mafia, criminalità organizzata, giustizia e, financo, di chiese e organizzazioni antimafia, si fondono con gli interessi dei cosiddetti "poteri forti economico-finanziari", dietro cui si cela la lunga manus delle logge massoniche che controllano capillarmente il territorio e i gangli vitali dei centri istituzionali.
In tale contesto, il "principio di intangibilità" degli affiliati alle consorterie affaristico-giudiziarie si contrappone a quello di "uguaglianza di fronte alla legge", per cui accade che alla certezza del diri tto si sovrapponga e prevalga la prassi della discrezionalità, tipica delle dittature; prassi da cui genera il fenomeno dell'illegalità giudiziaria e l'insanabile piaga sociale della malagiustizia.

Come potrete leggere dai casi raccolti nel nostro viaggio attraverso i Tribunali italiani, la giustizia funziona alla rovescia in qualsiasi parte d'Italia, dove i rappresentanti dei poteri forti e delle logge massomafiose che controllano il territorio, fanno da padroni nelle aule di giustizia e riescono quasi sempre a farla franca, con il compiacente avvallo degli organi di controllo della magistratura e dei Palazzi romani, come avevano invano denunciato sin dagli anni novanta, ancor prima del Gip Caterina Forleo e del P.M. Luigi De Magistris, alcuni tra i migliori magistrati antimafia, tra cui Salvo Boemi , Roberto Pennisi, Agostino Cordova, Alberto Di Pisa, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e tanti altri, minacciati di morte, messi a tacere e delegittimati dagli stessi rappresentanti di quei poteri occulti che avevano inascoltatamente denunciato.
CAMPI DA GOLF, BANCHE, IMMOBILI, GIUDICI, AFFARI ED ESTORSIONI LEGALIZZATE: IL CASO COLETTI.
In calce, l'ennesimo atto di opposizione all'aggiudicazione dell'immobile e contestuale denuncia alla Procura di Trieste, sinora rimasti illegittimamente inesaminati.
TRIBUNALE DI TREVISO. Maria Coletti, anziana pensionata, denuncia di essere vittima di una preordinata azione estorsiva da parte della Banca di Credito Cooperativo Alta Marca e di un gruppo di speculatori locali, che nonostante siano stati interamente soddisfatti delle rispettive pretese creditorie, aventi tra l'altro natura usuraria, ottengono illegittimamente dal Giudice dell'Esecuzione del Tribunale di Treviso, Umberto Donà, che l'abitazione e un annesso terreno di notevole prestigio di sua proprietà, siano messi all'asta a valori di pura ricettazione. Denunce, ricusazioni e ogni possibile forma di opposizione non sortiscono alcun effetto se non l'avvicendamento del dr. Donà, trasferito alle funzioni di Gip, coi giudici Valle e Bigi, che ne seguono supinamente le orme, senza neppure peritarsi di disporre una perizia contabile sulle somme effettivamente dovute e sull'effettivo valore dei beni pignorati nè, tantomeno, di acconsentire, pur a fronte del versamento di un acconto pari ad un quinto dell'intero importo indebitamente preteso, al pagamento rateale del residuo in 18 mensilità, mediante la cosiddetta "conversione del pignoramento", espressamente prevista dall'art. 495 c.p.c. Dilazione che, alla luce delle precarie condizioni economiche di Maria Coletti e del suo statu s di pensionata e di vittima dell'usura non poteva quindi legittimamente non venire applicata.
L'immobile ha il torto di affacciarsi sui campi dell'Asolo Golf Club di proprietà della famiglia Benetton e di fare gola ai soliti speculatori immobiliari ben introdotti nel locale tribunale che, avvalendosi del clima di complicità e omertà regnante tra i magistrati di Treviso, intendono demolire tutto e costruire villette a schiera e strutture per nababbi. In buona sostanza, nessun magistrato se la sente di applicare la legge, ponendo fine a un sistema di malaffare giudiziario che, da decenni, asseconda gli illeciti interessi di un cartello di speculatori, in grado di condizionare le vendite giudiziarie e i fallimenti, attraverso la collusione di intranei ai centri di potere del Tribunale di Treviso. Non è certo un caso che al giudice Donà sia stata avvicendata la dr.ssa Bigi, i quali risultano entrambi già indagati dalla Procura di Trento, per un'analoga estorsione paralegale in danno di Bernardi Nellida, patrocinata da Avvocati senza Frontiere. Né, tantomeno, può essere un caso che dopo ben otto opposizioni agli atti esecutivi e all'esecuzione, in cui sono state denunciate continue sparizioni di atti processuali e l'omessa fissazione delle udienze, l'immobile della signora Coletti, di mq. 525, oltre a mq. 1000 di terreno edificabile, del valore di almeno € 600.000,00, sia stato svenduto a soli € 123.000,00, in un'anomala gara senza incanto, all'unico offerente. Tutto ciò, in assenza di qualsiasi provvedimento di sospensione dell'esecuzione e, addirittura, della stessa fissazione delle udienze di comparizione parti sulle pre dette opposizioni agli atti esecutivi, rimaste, tutt'oggi, inesaminate. Omissioni la cui pervicace impunità fanno venire meno il principio di legalità e il divieto di denegare giustizia, previsti dal nostro ordinamento, dando luogo ad un fenomeno ormai molto diffuso in tutto il Paese che potremmo definire di vero e proprio <dispotismo giudiziario>, che è il preludio alla soppressione anche formale dei diritti dei cittadini. A riguardo, basti dire che la povera signora Coletti e la segretaria dello studio legale che l'assiste hanno dovuto fare intervenire i Carabinieri, presso la cancelleria del Tribunale di Treviso, per potere riuscire ad esercitare il diritto di visionare il fascicolo di ufficio ed estrarre copie degli atti, previsto dall'art. 76 disp. att. c.p.c. Senza parlare della sparizione del verbale con le offerte pervenute alla cancelleria, dapprima misteriosamente sparito, eppoi a dire del giudice dr. Valle rinvenuto nella sua stanza, senza che, però, tale verbale comprovante la liceità della gara risulti tuttora reperibile...
Dopo avere denunciato alla Procura Antimafia di Trieste l'operato dei magistrati di Treviso e l'inerzia del P.M. di Trento, Dr. De Benedetto, nei mesi scorsi i difensori della Sig.ra Coletti ottengono finalmente la sostituzione del G.E. dr.ssa Bigi, seppure ogni precedente ricusazione nei confronti dei giudici Donà, Valle e Bigi, fosse stata respinta dal Presidente del Tribunale Dr. Napolitano, il quale prima di andare in pensione pensa bene di denunciare il difensore della sig.ra Coletti al Consiglio dell'Ordine Avvocati. Mentre da parte sua la dr.ssa Bigi sporge denuncia per il preteso reato di "< strong>calunnia" alla Procura di Trento, sia nei confronti del legale che della parte, non trascurando prima però di trasferire la proprietà dell'immobile, senza preoccuparsi della pendenza di ben sei ricorsi in opposizione alla vendita, rimasti inesaminati, e del conflitto di interessi grande come la casa che ha alienato a valore vile, derivante dalla posizione di persona indagata e a sua volta parte lesa per le ipotesi di pretesa "calunnia" in suo danno.
Ma, anche con la nomina del nuovo giudice, Bruno Casciarri, seppure formalmente più corretto, la musica sembra non cambiare. Le udienze in sospeso finalmente vengono fissate, ma seppure sia stato provata l'irrisorietà del prezzo di aggiudicazione e che la sig.ra Coletti aveva già pagato sino all'ultimo centesimo quanto ancora indebitamente preteso dalla banca, a fronte di un'inesistente acquisto di titoli CTZ, mai richiesti, il Giudice dell'Esecuzione continua a tergiversare, senza provvedere a sospendere l'efficacia del decreto di trasferimento impugnato sin dal novembre dello scorso anno, mentre l'esecuzione di rilascio avviata dall'aggiudicatario prosegue indisturbata.
In tale anomalo contesto la Procura Antimafia di Trieste non ha ancora assunto alcun provvedimento a tutela della querelante sig.ra Coletti, seppure il P.M. di Trento risulti ingiustificatamente inerte, anche alle stesse sollecitazioni del G.I.P. dr. La Ganga, il quale dal 2005 ha ripetutamente e vanamente chiesto suppletive indagini a carico del dr. Donà e di altri magistrati trevigiani. Provvedimento rimasto illegittimamente ineseguito con il pretesto della pendenza di due ricorsi in Cassazione, proposti dal P.M. De Benedetto, avverso le citate richieste di suppletive indagini avanzate dal Gip. A riguardo non si pu&ograv e; poi fare a meno di denunciare il comportamento omissivo e ostruzionistico della Procura Generale presso la Corte di Appello di Trento, che nonostante i ricorsi in Cassazione siano stati respinti da oltre due anni ha omesso di avocare le indagini e di esercitare l'azione disciplinare nei confronti del P.M. De Benedetto, che quale rappresentante della Pubblica Accusa non aveva alcun titolo né apparente interesse ad opporsi allo svolgimento delle indagini ritenute opportune dal Gip. Un'evidente inversione dei ruoli e stravolgimento delle funzioni giudiziarie, per cui ci ritroviamo a pagare lo stipendio a dei magistrati che, invece di tutelare i diritti dei più deboli, appaiono più protesi a proteggere ad oltranza gli interessi del potere e di coloro che attentano ai diritti dei cittadini, facendo perdere credibilità all'intero sistema giudiziario e speranza di legalità.
Al danno si è dulcis in fundo aggiunta la beffa, in quanto il P.M. De Benedetto ha richiesto l'archiviazione della querela relativa al caso Coletti, sostenendo falsamente e contrariamente a qualsiasi evidenza documentale trattarsi delle "medesime questioni oggetto del caso Bernardi", per cui a suo dire sarebbe già intervenuta l'archiviazione. Cosa, invece, non corrispondente al vero, in quanto i due predetti improponibili ricorsi per Cassazione avverso le richieste di suppletive indagini avanzate dal GIP sono stati respinti, senza che in seguito siano mai state svolte le indagini a carico dei magistrati trevigiani e sia mai intervenuto alcun formale provvedimento di archiviazione, come dimostrato dall'attestazione di pendenza rilasciata dalla cancelleria del Tribunale, che è stata allegata alla Procura Antimafia di Trieste dalla quale da vari anni si attende giustizia e provvedimenti idonei a ripristinare la legalità presso il Tribunale di Treviso.
Senza contare che il Presidente della nostra Associazione, nelle more, è stato rinviato a giudizio dalla Procura di Treviso, a tempi di "giustizia scandinava", per il preteso reato di diffamazione a mezzo internet, in qualità di responsabile del sito di Avvocati senza Frontiere, in cui si denunciano i casi Bernardi, Coletti e altri.
Eppure c'è ancora chi pensa che la mafia e la collusione dei giudici siano un fenomeno tipicamente delle regioni del Sud Italia e che la mafia giudiziaria non esista o non costituisca una priorità a cui la società civile deve porre urgentemente rimedio.

Per saperne di più scarica la denuncia alla Procura di Trieste.

dr_julius
Inviato: 4/5/2008 19:24  Aggiornato: 4/5/2008 19:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/8/2006
Da:
Inviati: 1637
 Re: Commenti liberi
@aeremita: casalinga abruzzese e carciofi ustionananti.

carciofi e notizie

Ansa

Il Tempo

Mi sembra di capire che il curioso episodio non sia ancora stato chiarito. Non di esplosione si sarebbe trattato (come riportano alcune fonti) ma di una più verosimile "fiammata" durante l'operazione di pulizia.
Pesticidi? Diossina? OGM? Unabomber? Bufala? Mitomane? ... tante le possibili non-spiegazioni. Indagini in corso.

Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
cnj
Inviato: 4/5/2008 19:25  Aggiornato: 4/5/2008 19:33
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da: Romagna
Inviati: 795
 Carciofi esplosivi
Pensavo che la notizia di oggi (peraltro oscurata...che abbiano paura che domani la gente non li compri più?) del carciofo esplosivo fosse una balla ma sembra che sti carciofi esplosivi girino già dal 2005... inquietante!

Non è Unabomber, ma un carciofo esplosivo
di Stefano Ferrio
Data: 7 marzo 2005
Fonte: http://www.thrillermagazine.it/rubriche/733

Ortaggi esplodono nelle cucine del Nordest, dove i privati cittadini assaltano le banche e gli assessori riaprono la caccia alla volpe
"Correte, mi è scoppiato un carciofo in mano. È stato Unabomber, aiutatemi". Non è cabaret di pessimo gusto, ma quanto registrato nella chiamata al 113 che la sera del 4 marzo ha convogliato una flotta di auto con lampeggianti sotto la casa di questa casalinga di Belluno, rimasta fortunatamente illesa. Da Venezia arrivano anche i tecnici del Gruppo Interforze costituito per dare la caccia al terrorista che da anni semina dolore e follia in tutto il Nordest.
Non si tratta di Unabomber, concludono i poliziotti dopo una rapida ricognizione. È stato il carciofo, carico di zolfo usato come antiparassitario, precisano, aprendo scenari non meno inquietanti. Anche perchè si viene a sapere che — negli ultimi tempi — non è un caso isolato: altri carciofi sono esplosi a Trieste e a Bologna (Il Gazzettino del 6 marzo).
In realtà i serial-bau bau che fanno titoli a nove colonne germinano in una terra desolata, venefica, ingombra di idoli caduti (la religione, i facili guadagni, il culto del successo), e in balia di disperazioni oggi alimentate dai demoni di una nuova ed efferata povertà ("Ci si indebita per comperare perfino il pane", Il Gazzettino del 5 marzo). Prendete Giancarlo Simoni, 46 anni, da Bassano, che una mattina si presenta all’Unicredit di Rossano Veneto, a chiedere un prestito. Visto che la banca non glielo concede, decide su due piedi di rapinarla: così, a volto scoperto, armato di un coltello arabo da puntare qua e là fino a farsi consegnare 4mila euro con cui fuggire per mezz’ora prima di essere arrestato dai carabinieri (Il Giornale di Vicenza del 4 marzo).
Se Simoni non lascia intravedere attenuanti, diversi pensieri suscitano gli imprenditori raccoltisi attorno a Piergiorgio Medana, ex presidente nazionale della Confartigianato dell’occhialeria. "Tassi alle stelle, banche come usurai", titola La Tribuna di Treviso del 4 marzo riferendosi alle otto aziende che hanno aderito all’appello, lanciato da Medana, di denunciare vari istituiti di credito per danni, dovuti a interessi definiti "usurari". I prestiti sono stati erogati dopo la pesante crisi scoppiata un paio di anni fa nel settore, e secondo Medana, che solo per la sua azienda pretende un risarcimento di 300mila euro, hanno significato il colpo di grazia alla rinomata tradizione dell’occhialeria triveneta.
Sullo sfondo altre rovine. Come quelle dello sfascio quotidiano di Trenitalia. Dove non si apprende solo del "Treno guasto, fuga dal finestrino" (Il Gazzettino del 19 febbraio), con riferimento ai poveri pendolari "evasi" in questo modo dal convoglio-prigione bloccatosi alla stazione di Vittorio Veneto. C’è anche "La rotaia era spezzata di netto" (Il Mattino di padova del 4 marzo), e fortuna che il macchinista dell’interregionale Monselice-Mantova ha frenato prima che la piccola stazione di Saletto diventasse teatro di una nuova tragedia ferroviaria.
C’è anche chi cerca di offrire nuove prospettive in un paesaggio così disastrato. L’assessore alla caccia della Provincia di Venezia, Luigi Solimini, firmatario della delibera con cui apre nel Nordest la caccia alla volpe appena messa al bando perfino in Inghilterra (Il Gazzettino del 4 marzo). Si dirigono — ovviamente a cavallo — verso la campagna di Asseggiano e Vigonovo i fantasmi dei vecchi, adorabili gialli di Agatha Christie.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. Nikola Tesla
loris
Inviato: 4/5/2008 21:38  Aggiornato: 4/5/2008 21:38
So tutto
Iscritto: 14/2/2008
Da:
Inviati: 22
 Re: Commenti liberi
in merito al fatto che annozero non venga censurato; almeno per ora mi sento orgoglioso come grillino.....

abasso la informazione convenzionale

ivan
Inviato: 4/5/2008 22:03  Aggiornato: 4/5/2008 22:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Commenti liberi
A proposito di Annozero e di inceneritori, peccato che non abbiano trasmesso anche questo pezzo:
http://it.youtube.com/watch?v=GC9J3kC5zEI

Altro che le innocenti battute di Grillo: questo ci va giù di brutto ...

cocis
Inviato: 5/5/2008 8:45  Aggiornato: 5/5/2008 8:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Commenti liberi
USA PREGHIERE CONTRO IL CARO BENZINA



Citazione:


4/5/2008

Usa, preghiere contro caro-benzina
Gruppi di fedeli riuniti a distributori



L'aumento vertiginoso del prezzo dei carburanti negli Usa sta contribuendo, incredibile ma vero, a far crescere la fede dei consumatori: stanno infatti nascendo gruppi di preghiera che, invece di sgranare il rosario in chiesa, lo fanno davanti alle pompe di benzina per chiedere a Dio di calmierare i prezzi. E' il caso del gruppo fondato a Washington da Rocky Twyman: "Facciamo appello a Dio perché intervenga", spiega.


Luiggio
Inviato: 6/5/2008 0:49  Aggiornato: 6/5/2008 0:49
So tutto
Iscritto: 15/4/2008
Da:
Inviati: 22
 Re: Commenti liberi
Questa sera ho visto la trasmissione Exit in cui si parlava dei danni "possibili" degli inceneritori e di tutto il casino sui rifiuti in campania.

A un certo punto in un servizio un'intervistato si lamentava che vicino a dove dovevano fare una nuova discarica c'erano delle coltivazioni che sarebbero irrimediabilmente colpite.

Ecco a sentire questa frase ho ricollegato altri articoli che avevo letto che parlavano dei biodiesel, dell'aumento del prezzo dei cereali in genere e del fatto che chi avrà in mano "l'oro verde", cioè le biotecnologie, in questo millennio avrà ancora più forza di chi in questo momento ha in mano le risorse di petrolio.

Sono previsti in Sicilia 4 inceneritori da costruire e la Sicilia è credo una di quelle regioni che produce molto grano (non so esattamente come stiano le cose adesso in effetti potrei sbagliarmi) e ho pensato che la cosa non fosse casuale.

Magari i due fatti non c'entrano niente o magari la Sicilia è un obbiettivo marginale visto che è completamente in mano alla mafia-massoneria.

Mi sarebbe piaciuto andare più affondo alla questione ma ho le idee ancora ben confuse!!!

P.S: il termine "oro verde" l'ho preso dal sito della gran loggia di Sicilia. http://www.granloggiadisicilia.org/documenti/futuro.htm
(non so quanto sia attendibile)

" Le biotecnologie saranno “l’oro verde” del 21° Secolo. Le forze economiche e politiche che controlleranno le risorse genetiche del pianeta eserciteranno un potere enorme sull’economia mondiale del futuro, proprio come, per l’era industriale, lo fu l’accesso ai combustibili ed ai metalli preziosi ed il loro conseguente controllo, il quale determinò un dominio su mercati e popoli."

blackhawk
Inviato: 6/5/2008 9:32  Aggiornato: 6/5/2008 9:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/8/2007
Da:
Inviati: 305
 Re: Commenti liberi
Chiunque abbia sentito il tragico evento di Verona è giusto che si indigni profondamente: non si puo morire per una sigaretta negata, su questo non ci piove.
Quello che però mi fa specie è la forzatura politica che si vuole dare a questa vicenda. I ragazzi in questione pare portassero simboli che inneggiavano al nazismo questo è vero. Ma hanno aggredito solo perche sono degli idioti violenti (se avessero portato camice hawayane sarebbe stata la stessa cosa). Infatti gli aggrediti non erano di alcun centro sociale e non militavano da nessuna parte. Volere per forza dare connotati politici alla vicenda, lo trovo assurdo e molto pericoloso. Non si vorrà per caso ricreare forzatamente un clima di tensione come quello degli anni '70?

Nieuport
Inviato: 6/5/2008 15:43  Aggiornato: 6/5/2008 15:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/12/2007
Da: Firenze
Inviati: 189
 Re: Commenti liberi
Gentili amici,
approfittando della rubrica Commenti Liberi mi permetto di segnalare alla vostra attenzione un fatto che io trovo sconvolgente. Non cito i dettagli esatti perchè non ho con me la fonte, ma la realtà è quella, per somme linee. Dunque la settimana scorsa un tribunale ha riconosciuto le colpe dello stato e ha stabilito un indennizzo di 1,2 milioni di euro alla famiglia di un vigile urbano che otto anni fa (rapida, la giustizia) era morto in un incidente aereo. Si trattava del capo dei vigili urbani dell'isola del Giglio che aveva avuto un alterco per ragioni di lavoro con il locale capo dei Carabinieri. I Carabinieri lo avevano arrestato e poi avevano chiamato un elicottero per trasferirlo immediatamente sulla terraferma. L'elicottero si era schiantato alla partenza con la morte di sette uomini fra cui l'arrestato. Era notte e c'era il maltempo. Per inciso, non esiste NIENTE di più pericoloso in aviazione di un decollo in elicottero di notte sul mare (dove non ci sono luci che indichino il terreno) e col maltempo. Ma il punto non è il merito dell'arresto, o del trasferimento in elicottero.
Il punto è che alla decisione del tribunale ha eccepito facendo ricorso l'Avvocatura dello Stato, per cui la famiglia non avrà nulla se non eventualmente vincendo il ricorso, con tempi previsti di altri otto anni. Stiamo parlando di vedova e orfani.
Ora la mia domanda è: chi ha dato incarico all'Avvocatura dello Stato di opporsi? A che titolo? Perchè lo Stato se deve pagare qualcosa per un suo torto non lo fa e basta, invece di attaccarsi a tutti i cavilli come un avvocato di uno squalo della finanza?
Vi faccio un altro esempio che vagamente mi ricordo. Qualche anno fa un milanese fu arrestato e tenuto in carcere sei anni assolutamente innocente. Si seppe poi che i Carabinieri che cercavano uno spacciatore avevano fermato la macchina sbagliata. Anche in questo caso un tribunale fissò un indennizzo, e l'Avvocatura dello stato fece ricorso e quel signore ancora non ha preso nulla.
A che titolo l'Avvocatura dello Stato si comporta così? Se io ho un avvocato, quello di fronte a una mia soccombemza non fa ricorso se non su mia decisione e su mio mandato. Chi è allora il Ministro che ha dato mandato di fare ricorso per non pagare una vedova e degli orfani?
Oppure l'Avvocatura ha un mandato in bianco e fa ricorso sempre e comunque, tanto lo Stato i soldi per gli avvocati ce li ha, e il cittadino no?
E' possibile che viviamo in uno stato così ignobile, così nemico del suo popolo?
C'è a Roma qualcuno che sa dare una risposta?
O, peggio ancora, c'è a Roma qualcuno a cui gliene freghi qualcosa?
Sinceri saluti
Nieuport

tibberio
Inviato: 6/5/2008 17:16  Aggiornato: 6/5/2008 17:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/12/2007
Da: Qui
Inviati: 450
 Re: Commenti liberi
Leggetevi l´ultimo pezzo di Travaglio.... mentre leggo sembra di vedere Corrado Guzzanti che fa il massone.....

http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/

La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
bodj
Inviato: 6/5/2008 23:01  Aggiornato: 6/5/2008 23:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 31/3/2008
Da: Germany
Inviati: 79
 MYANMAR E GUERRA AMBIENTALE
MAI VISTO IN 50 ANNI UN CICLONE IN MYANMAR
(almeno mai cosí distruttivo)

Non é per caso che c´e´il petrolio anche lí? Oppure hanno ripetuto con altra arma ambientale il 26 dicembre 2004 di Aceh in Indonesia? Al posto di una atomica di profonditá guerra climatica contro uno stato. Con Katrina gli USA avevano fatto le prove di INTERVENTO MILITARE e chissá se era cosí "naturale" qull´uragano. Mi pare che del Genrale Mini e della GUERRA AMBIENTALE se ne é giá parlato in LC se non ricordo male QUI

Comincio a pensare male... ovvero che si sta sfruttando l´effetto serra per utilizzare liberamente siotto copertura "bombe climatiche" secondo una strategia militare ben precisa. E come puó protestare uno stato colpito anche se ha delle certezze?

tibberio
Inviato: 8/5/2008 18:49  Aggiornato: 8/5/2008 18:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/12/2007
Da: Qui
Inviati: 450
 Re: MYANMAR E GUERRA AMBIENTALE
Scusate....non resisto!

http://www.ansa.it/opencms/export/site/visualizza_fdg.html_70798940.html

Alfano!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
......
Gia´ al secondo nome....non riesco piu´ a scrivere......

La storia inizia e si ferma, va avanti e poi si perde e, in mezzo a ogni parola, quanti silenzi, quante parole sfuggono e svaniscono per non essere mai piu' ritrovate. (P. Auster)
redna
Inviato: 9/5/2008 23:45  Aggiornato: 9/5/2008 23:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Commenti liberi
Calderoli è riuscito a fare le scuse alla Libia, che le ha accettate.

Notare il viso di calderoli, un viso in cui si rispecchia l'attuale governo.

Speriamo che vada avanti a fare scuse. Anche a noi, non solo alla Libia.
http://www.apcom.net/newsesteri/20080509_221700_3e7a470_39197.shtml

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)

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