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Energia e Ambiente : Dossier Spazzatura
Inviato da Redazione il 31/3/2008 8:54:45 (15436 letture)

1 - Una Realtà Incomprensibile dall'Esterno

Viviamo in Campania, nella città di Napoli: alcuni di noi nel quartiere di Gianturco o, comunque, nella zona orientale della città, altri nel quartiere di Soccavo, nelle vicinanze di Pianura - dunque in alcuni dei tanti luoghi individuati come depositi di stoccaggio dall'ultimo dei tanti Commissari Straordinari con poteri in deroga alle leggi vigenti che la regione Campania ha avuto per la "soluzione" della cronica emergenza rifiuti. Questi sono grosso modo a poche centinaia di metri dalle nostre case, quindi ci troviamo talvolta direttamente nell'occhio del ciclone.

Nei mesi ed anni passati abbiamo seguito con sempre maggiore attenzione la situazione, studiandone le dinamiche e le forze in gioco, recandoci anche in alcuni altri luoghi (Serre Persano, S. Maria La Fossa, Lo Uttaro, Pianura...) per constatare di persona la situazione e sentire direttamente le ragioni delle popolazioni in rivolta, abbiamo partecipato a manifestazioni, dibattiti e assemblee.

Ovviamente, in tutto questo tempo abbiamo anche seguito con attenzione giornali, radio e TV che descrivevano la situazione, in un processo disinformativo sempre più palese. Certo, i siti di movimento in rete fornivano informazioni migliori e sicuramente più veritiere, ma ci rendevamo sempre più conto che, invece, chi non era coinvolto direttamente e/o faceva riferimento solo ai grandi media, della questione dei rifiuti in Campania doveva avere una visione del tutto distorta delle cose.

Gli veniva descritto un popolo ignorante ed irrazionale, abbrutito nella logica del "non nel mio giardino", manovrato dalla camorra, ...

... che aveva impedito con la sua irrazionalità ogni logica soluzione del problema, ostacolando l'azione di una classe politica che, nonostante alcuni errori, mostrava di essere maggiormente illuminata e che, alla fine, era stata costretta controvoglia ad usare le maniere forti.

Un popolo che ha bisogno di "campagne d'informazione" per fare la raccolta differenziata, come se le amministrazioni le avessero organizzate da tempo e la cosa non funzionasse perché i cittadini non differenziano i propri rifiuti. E via di questo passo, in uno spettacolare processo di completa distorsione della realtà. Questo gioco dei media è stato sicuramente avvantaggiato dal fatto che la situazione campana effettiva è davvero difficilmente immaginabile da chi non vive direttamente lo stato reale delle cose.

Alcuni di noi sono appassionati di fantascienza: trent'anni fa, se l'avessimo pensata, probabilmente si sarebbero compiaciuti per la loro fantasia ed avrebbero cercato di imbastirci su un romanzo, tentando di farselo pubblicare su Urania o su Robot. Inoltre, chi non conosce a fondo i territori di cui si parla, non può rendersi conto di ciò che il sistema di potere sta davvero facendo.

2 - Una Situazione Davvero Particolare

Abbiamo detto che a poche centinaia di metri dalla casa di alcuni di noi, nel quartiere di Gianturco, è stato individuato uno dei luoghi per lo stoccaggio dei rifiuti. Chi non conosce Napoli a fondo, ci siamo resi conto, può immaginare che Gianturco sia un quartiere del tutto periferico, poco densamente abitato e che il luogo prescelto debba essere situato in una zona pressoché disabitata.

Non è affatto così: Gianturco non è nel centro storico, quello maggiormente conosciuto dai turisti, ma è comunque parte del centro della città ed il sito è circondato da centinaia di migliaia di abitanti. Più o meno, per utilizzare un termine di paragone conosciuto a buona parte degli italiani, è come se la Regione Lazio avesse deciso di costruire un sito di stoccaggio rifiuti presso la metro Tiburtina. Un'altra località conosciuta per i servizi che i media hanno dedicato alla rivolta della sua popolazione è Pianura.

Anche qui si può pensare che il sito sia stato localizzato curando la distanza dalle abitazioni e facendo attenzione a ridurre l'impatto ambientale. Anche qui, le cose non stanno affatto così: il sito non solo è ad immediato ridosso di Pianura, ma addirittura sorge letteralmente di fronte al Parco degli Astroni, uno dei vanti naturalistici della zona a nord di Napoli. Sempre per usare un termine di paragone che può essere ben compreso da buona parte degli italiani, è come se la regione Lombardia avesse deciso di costruire un sito di stoccaggio rifiuti non solo vicinissimo a Como, ma per di più di fronte ad uno degli scorci più belli del suo Lago. D'altronde, non è certo il peggio che abbiamo. Anche Serre Persano è balzata agli onori della cronaca per la rivolta della popolazione. Ebbene, stavolta il sito è stato localizzato direttamente all'interno della stupenda oasi del WWF che sorge nel suo territorio.

Continuando il gioco dei paragoni, ve l'immaginate la costruzione di una megadiscarica in Sardegna nel bel mezzo del Parco Regionale di Molentargius - quello dei Fenicotteri Rosa, per intenderci? Comunque, la cosa non finisce qui: ora il superpoliziotto De Gennaro - proseguendo nella degna opera dei suoi predecessori - ha deciso di situarne un altro nel Parco del Vesuvio. Ve l'immaginate la costruzione di una megadiscarica nel Parco delle Dolomiti, a due passi da Cortina d'Ampezzo?

3 - Lo Stato della Norma

Certo, anche altrove in Italia esistono situazioni simili, ma una breve ricerca su Google con le opportune parole chiave permette di notare come queste siano legate a discariche del tutto illegali (in numero, comunque, mai paragonabile a quello campano che, come vedremo, raggiunge l'ordine delle migliaia di unità, per di più concentrate, per oltre il 90% in sole due province).

Le discariche legalmente costituite nei termini sopra descritti, invece, sono una eccezione, concentrata soprattutto nella regione Campania. In effetti, alla realizzazione di tali mostruosità, altrove, si oppongono notevoli ostacoli burocratici legate alla normativa vigente in materia ambientale. Già la legge 20 marzo 1941, all'art. 24, così recitava: "I nuovi impianti per i servizi di nettezza urbana e per gli stabilimenti di cernita e di utilizzazione, sia industriale, sia agricola, dei rifiuti devono sorgere a distanza non minore di 1000 metri [in linea d'aria, ndr] dall'abitato nei centri di popolazione agglomerata, e la scelta della località deve essere approvata dal prefetto" - norma confermata dalla Sentenza Consiglio di Stato 2 ottobre 2006, n. 5713.

In tempi più recenti, il "Decreto Ronchi" (DL 5 febbraio 1997), all'art. 2, affermava poi che "I rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente e, in particolare: a) senza determinare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo e per la fauna e la flora; b) senza causare inconvenienti da rumori o odori; c) senza danneggiare il paesaggio e i siti di particolare interesse, tutelati in base alla normativa vigente".

Con l'entrata in vigore del DL 36 del 2003, poi, è stato previsto (cfr. allegato 1) che per ciascun sito di ubicazione devono essere valutate le condizioni locali di accettabilità in relazione, tra l'altro, alla distanza dai centri urbani che, anzi, diventa addirittura, a differenza di normative precedenti, il primo parametro citato. Per tutto ciò che concerne, invece, parchi, oasi e zone protette in generale, abbiamo la legge 394/1991 (art.11 comma 3) che così si esprime: "Salvo quanto previsto dal comma 5 [che non cita le discariche, ma solo gli usi civici e la caccia, ndr], nei parchi sono vietate le attività e le opere che possono compromettere la salvaguardia del paesaggio e degli ambienti naturali tutelati con particolare riguardo alla flora e alla fauna protette e ai rispettivi habitat. In particolare sono vietati: (...) l'apertura e l'esercizio di cave, di miniere e di discariche, nonché l'asportazione di minerali (...)".

Il successivo quarto comma, però, ridimensiona fortemente la perentorietà dell'affermazione, stabilendo che il regolamento del Parco stabilisce eventuali deroghe ai divieti di cui al comma 3: "Il regolamento del parco stabilisce altresì le eventuali deroghe ai divieti di cui al comma 3. Per quanto riguarda la lettera a) del medesimo comma 3, esso prevede eventuali prelievi faunistici ed eventuali abbattimenti selettivi, necessari per ricomporre squilibri ecologici accertati dall'Ente parco. Prelievi e abbattimenti devono avvenire per iniziativa e sotto la diretta responsabilità e sorveglianza dell'Ente parco ed essere attuati dal personale dell'Ente parco o da persone all'uopo espressamente autorizzate dall'Ente parco stesso."

Non vi è quindi un'incompatibilità assoluta fra aree protette ed interventi invasivi quali l'attivazione e la realizzazione di discariche nei parchi naturali, ma ciò nel rispetto del principio generale che vuole garantita, per quanto possibile, in forma tendenziale, la conservazione integrale dell'area protetta ed ammette l'alterazione dell'ecosistema del parco solo in quanto non vi siano alternative possibili alla scelta adottata ed in quanto sia garantita una successiva bonifica e ripristino dell'area. In ogni caso, tale eccezione deve essere presente nel regolamento specifico del Parco e, a quanto ci risulta, esiste una sola eccezione a tale prassi: quella del Parco Nazionale del Vesuvio, effettuata autoritativamente, in base ai loro poteri straordinari in delega alle leggi ordinarie, dai vari Commissari di Governo e, ultimo, dal supercommissario De Gennaro. Ma qui occorre entrare in un altro capitolo di questa storia: quella, appunto, dei poteri straordinari per la "soluzione" del problema.

4 - I Commissariati Straordinari

L'"emergenza rifiuti" in Campania è oramai endemica, essendo iniziata circa una ventina d'anni fa. Inizialmente, essa venne utilizzata per una campagna ideologica volta a mettere sotto accusa le varie aziende municipalizzate - pregiudizialmente accusate, in quanto enti pubblici, di essere costitutivamente inefficienti - e per sostituirle con varie forme di "privatizzazione" dei servizi stessi, presentate come la panacea di tutti i mali. Il problema, però, ovviamente non sparì affatto e, anzi, si aggravò sempre più.

A questo punto iniziò il ciclo della "eccezionalità" del problema, da affrontare, appunto, con "mezzi eccezionali": il primo dei Commissariati Straordinari, con poteri in deroga alle leggi ordinarie, fu nominato l'11 febbraio 1994 e, da allora, se ne sono succeduti a iosa, con poteri sempre maggiori. In particolare, l'ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri n. 3345 del 30 marzo 2004 è un momento chiave, andando a determinare deleghe più forti e cogenti e sempre più ampi poteri straordinari. Il nuovo commissario può fare praticamente tutto, anche in deroga a importanti normative nazionali e regionali in materia di rifiuti e salvaguardia ambientale. Le forze dell'ordine sono parte integrante e sostanziale della struttura del Commissariato - ne costituiscono il cosiddetto nucleo operativo - anche la protezione civile è stabilmente coinvolta in tutte le sue attività ed i prefetti della regione sono strumenti ai servizi del Commissariato. Un Commissariato - sia detto per inciso - che è anche una gigantesca macchina mangiasoldi ad uso e consumo dei "soliti noti". L'inchiesta in corso della Procura di Napoli ha messo in evidenza gli stipendi d'oro percepiti dal vicecommissario (1.000.000 d'euro), dal subcommissario (800.000 euro) e dagli altri burocrati. Come scrivono i PM, si tratta di guadagni "inimmaginabili in qualsiasi altra sede pubblica": quindi, "più durava l'emergenza, più chi stava all'interno del Commissariato ci guadagnava." Insomma, mentre burocrati e politici lucrano sull'"emergenza rifiuti", le popolazioni campane continuano ad affogare tra i rifiuti tossici, l'immondizia nelle strade ed i gravissimi problemi di salute. Un altro aspetto che l'inchiesta in corso sta cercando di chiarire sono le "relazioni pericolose" tra il Commissariato stesso e la FIBE (società formata dai gruppi Impregilo International - già coinvolta nel grande affare della costruzione del Ponte sullo stretto di Messina - Fisia Babcock Environment Gmbh, Energieversorgung Oberhausen Ag, Fisia Italimpianti, cui è stata affidata la costruzione di cinque discariche ed un inceneritore). Il Commissariato, grazie ad una ordinanza che modificava una precedente disposizione del Ministero dell'Interno, ha consentito alla FIBE di non smaltire (cosa che avrebbe dovuto pagare) presso altri impianti italiani le famose finte "ecoballe", in attesa della costruzione dell'inceneritore di Acerra.

Ecco perché la nostra regione si è riempita di innumerevoli "ecoballe" stoccate illegittimamente, mentre le tasche degli imprenditori della FIBE si sono gonfiate di ulteriore denaro proveniente da "ingiusto vantaggio economico", grazie al simpatico regalo del Commissario Straordinario. Evidentemente, però, al governo quest'uso allegro dei poteri straordinari non deve aver fatto né caldo né freddo, al punto che la nuova ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3639 in data 11 gennaio 2008 aumenta ancora di più tali poteri, citando, tra l'altro, l'uso dell'esercito:

"Art. 2 - 1. Il commissario delegato, anche in deroga a specifiche disposizioni in materia ambientale, paesaggistico-territoriale, di pianificazione del territorio e della difesa del suolo, nonché igienico-sanitaria e salvo l'obbligo di assicurare le misure indispensabili alla tutela della salute e dell'ambiente, provvede all'attivazione dei siti da destinare, in modo limitato e controllato, a discarica presso i comuni indicati nell'articolo 1, comma 1, del decreto legge n. 61 del 2007, come convertito dalla legge n. 87 del 2007; a tale fine può derogare ai limiti e alle condizioni di cui al comma 3 del medesimo articolo 1, il Commissario delegato provvede altresì a individuare altri siti, aggiuntivi o sostitutivi, per lo stoccaggio o lo smaltimento, ivi comprese le discariche chiuse che presentino ancora volumetrie disponibili.

2. Alla realizzazione e alla gestione di due impianti di termodistruzione o di massificazione nei territori del comune di S. Maria la Fossa e della provincia di Salerno, nonché di impianti funzionali alla raccolta differenziata (di compostaggio od altro) si procede in deroga alle disposizioni menzionate al comma 1 del presente articolo, al comma 1-ter dell'articolo 3 del decreto legge n. 263 del 2006, come convertito dalla legge n. 290 del 2006 e come successivamente modificato, nonché a eventuali valutazioni di impatto ambientale già assentite, assicurando comunque il rispetto dei livelli delle emissioni inquinanti già fissati nel provvedimento di autorizzazione e con procedure di affidamento coerenti con la somma urgenza.

3. Al fine di assicurare piena effettività agli interventi e alle iniziative di cui alla presente ordinanza, il Commissario delegato è assistito dalla forza pubblica ed a tale fine i prefetti, i questori e le altre autorità competenti assicurano piena attuazione alle decisioni del commissario stesso, che può, altresì richiedere, l'uso delle forze armate per l'approntamento e la protezione dei cantieri e dei siti, nonché la raccolta e il trasporto dei rifiuti.

4. Per assicurare l'immediato smaltimento dei rifiuti giacenti o comunque sversati sulle strade e nei territori urbani ed extraurbani, nonché di quelli stoccati negli impianti di selezione e trattamento mediante tritovagliatura dei rifiuti urbani o negli impianti di CDR prima e dopo il trattamento, nonché lo smaltimento della frazione umida anche se raccolta separatamente, il Commissario delegato, anche in deroga alla normativa vigente che regola il trasporto o il conferimento negli impianti e/o nelle discariche di destinazione, può disporne lo smaltimento o il trattamento al di fuori del territorio della Regione Campania, d'intesa con i Presidenti delle Regioni interessate" (corsivi aggiunti).

In pratica, il Commissario Straordinario è un dittatore - nel senso giuridico del termine - nominato da parte governativa per affrontare un'emergenza che appare sempre più vasta. Ora dimenticate per un attimo le ovvie riserve politiche che si possono avere verso una simile concessione di poteri, le idee che avete per un mondo migliore, diverso e possibile e, per un attimo, pensate di essere voi un simile dittatore: cosa fareste per risolvere il problema? Sono sicuro che fareste le cose ovvie e giuste: avviereste immediatamente la raccolta differenziata, emanereste un'ordinanza che proibisce nella regione a tempo indeterminato l'utilizzo di ogni genere di imballaggi, bottiglie, stoviglie, ecc. di plastica che costituiscono buona parte del volume dei rifiuti, avviereste una politica di bonifica delle zone contaminate, magari cerchereste anche di mettere in piedi qualche discarica temporanea ma, nel farlo, cerchereste di farlo in zone adatte alla bisogna, non pensereste di risolvere il problema con gli inceneritori coscienti del fatto che essi non farebbero altro che togliere il problema dalla strada per riversarlo in aria, ecc. Insomma, quello che i comitati territoriali chiedono a gran voce da anni e che, se potessero, farebbero da subito.

Beh, allora perdete ogni speranza di guadagnare gli appannaggi da nababbo legati a questa funzione, come stanno mostrando le ultime inchieste della magistratura. Tutti questi simpatici dittatori - l'ultimo, poi, giunge all'apoteosi - hanno, infatti, operato esattamente all'inverso, tra il plauso del loro committente: come abbiamo visto, discariche ad oltranza vicino o addirittura dentro le città, persino in parchi ed oasi naturalistiche ed ora ci propinano anche gli inceneritori. Qual è il motivo di questo comportamento che tutti i poteri e tutti i media sembrano dare per scontato, nonostante l'autorevole opinione del geologo De Medici dell'Università di Napoli, chiamato a collaborare, che ha individuato ben dodici siti alternativi, perfettamente rispondenti ai requisiti di legge in materia e di difficile gestione da parte della criminalità organizzata?

Perché mai, poi, si accusano i cittadini campani di non saper gestire una raccolta differenziata (al punto da dover essere "educati" alla stessa), quando tutti sanno, anche gli esperti in materia, che la poca raccolta differenziata che i vari comuni organizzano è ben accetta dai cittadini che si impegnano alacremente in essa, per poi vedersi gettare il tutto in un unico ammasso, al punto che le aziende campane che lavorano sul riciclo dei materiali sono costretti a comprare la loro materia prima fuori regione? Dobbiamo, per rispondere a queste domande, aprire prima il capitolo della "monnezza d'oro", ben sviscerato dalle ricerche di Alessandro Iacuelli (Le vie infinite dei rifiuti) e di Roberto Saviano (Gomorra).

5 - Le Vie Infinite dei Rifiuti

Svariate indagini di giornalismo militante e della stessa magistratura hanno tracciato un quadro molto preciso di ciò che è accaduto. Già alla fine degli anni settanta è riscontrabile un ben sviluppato traffico illegale di rifiuti tossico-nocivi, volto alla loro raccolta ed al loro "smaltimento" - passando per il porto di Napoli - verso i paesi del terzo mondo. Anche gli attori sono gli stessi di oggi: imprenditori legati a logge massoniche più o meno coperte, politici, servizi, delinquenza organizzata.

Poi, alla fine degli anni ottanta, il meccanismo del trasferimento verso i paesi del terzo mondo s'inceppa: è il periodo delle "navi dei veleni", che inizia nel 1987 con il caso dell'affondamento, più che sospetto, della motonave Riegel venti miglia al largo di Capo Spartivento in Calabria, prosegue con il caso della Zanoobia, con il suo equipaggio intossicato dal carico, con il Korabi che, braccato dalle autorità portuali italiane che vi hanno individuato un carico radioattivo, lo affonda davanti alle coste italiane, con l'arenarsi della Jolly Rosso sulla spiaggia di Amantea, con tutta una serie di episodi minori, per terminare nel 1994 con il caso dell'omicidio di Ilaria Alpi e di Miram Hrovatin, i due giornalisti che indagavano proprio sul traffico dei rifiuti tossici verso la Somalia e sulla connessione politici, servizi segreti, imprenditorialità massonica, delinquenza organizzata.

Tutta questa serie di eventi hanno fatto sì che, pur non rinunciando del tutto ai traffici transfrontalieri, ci si sia sempre più reindirizzati verso lo smaltimento all'interno della Campania che, da luogo di transito, si è trasformata in luogo di deposito dei rifiuti tossico-nocivi di mezza Europa. Abbiamo anche, ben accertata dalle indagini della magistratura, persino una data d'inizio, per così dire, "ufficiale" di questa trasformazione: il celebre - per chi si occupa di queste cose - incontro di Villaricca, dove si incontrarono i soliti politici, imprenditori massonici - con tanto di telefonata all'immancabile Licio Gelli - e la delinquenza organizzata del "Clan dei Casalesi" per organizzare il nuovo traffico.

Traffico che è andato avanti per anni ed anni, riempiendo ogni genere di cave, specchi d'acqua, terreni agricoli e quant'altro, fermandosi solo verso il 2000, per la completa saturazione di un territorio oramai ricoperto da migliaia - non è, purtroppo, un'esagerazione - di discariche abusive ricolme, secondo le stime di Legambiente, di almeno quindici milioni di tonnellate di rifiuti tossico-nocivi d'ogni genere. Anche qui, purtroppo, non stiamo esagerando: per una sola cava a Giugliano la stima della quantità di rifiuti tossico-nocivi ivi contenuti è equivalente a ventottomila (28.000) TIR a pieno carico - messi in fila, coprirebbero la distanza tra Napoli e Milano. Con una differenza, però: data la saturazione del territorio, la tecnica, a partire dagli inizi del 2002, è cambiata: non potendo più sotterrarli, ora li si deposita, magari negli stessi luoghi, per bruciarli immediatamente: la "terra dei fuochi" del titolo dell'ultimo paragrafo del libro di Saviano.

Questo genere di operazioni, come mostrano anche gli ultimissimi avvenimenti di cronaca che hanno visto alcuni arresti in flagrante, continuano allegramente anche nel pieno di quest'ultimo atto della "emergenza rifiuti" in Campania. D'altronde, si tratta di un giro di soldi da capogiro e, per di più, lo sviluppo negli ultimi anni delle regioni maggiormente industrializzate d'Italia e d'Europa si è basato anche sul riversamento tra Napoli e Caserta, senza alcun genere di trattamento per la loro inertizzazione, degli scarti tossico-nocivi delle lavorazioni industriali e militari, ad una minima parte della spesa che invece occorrerebbe per il loro corretto smaltimento.

D'altronde, qui non si tratta solo di industrie private (anche se esse sono la maggioranza): sono state rinvenute in molti luoghi sostanze provenienti da aziende statali - la Banca d'Italia, per fare solo un esempio tra i tanti. Uno sviluppo, dunque, che si è basato anche sulla pelle delle popolazioni campane, che, come dimostrano numerosissime indagini epidemiologiche, sono affette da un tasso di tumori e altre patologie legate allo sversamento di tale genere di materiali sul loro territorio di gran lunga superiore alla media - tasso, per di più, destinato a crescere con gli anni ed il prolungamento dell'esposizione. Inoltre, molti dei campi utilizzati per gli sversamenti sono quotidianamente rivenduti a spesso ignari agricoltori che li coltivano e ne vendono i prodotti, ovviamente contaminati. Un genocidio in nome dello Stato e del Capitale. A questo punto, possiamo rispondere alla domanda che ci ponevamo prima.

6 - Non Aprire il Vaso di Pandora, Salvare la Gallina dalle Uova d'Oro

Innanzitutto, se un simile scempio è potuto avvenire, ed in queste dimensioni, le complicità con la delinquenza organizzata sono state necessariamente ad ogni livello dell'organizzazione statale. Un po' di mesi fa, RAI3 Regione Campania ha trasmesso un interessante servizio: un elicottero sorvolava la città di Napoli e mostrava un deposito di metalli pesanti tra la fabbrica aerospaziale Alenia, l'aeroporto civile di Capodichino e la base militare dei marines - tutte situate e ben visibili lungo un lato della tangenziale cittadina.

Insomma, un luogo che pullula di polizia privata, militare, di stato, provinciale e quant'altro che, in tutti questi anni, pare non abbia visto mai nulla. Iacuelli, un privato cittadino, ha ricostruito la vicenda ed effettuato la sua documentatissima inchiesta, semplicemente girando in auto lungo le strade tra Napoli e Caserta: quelle stesse strade che altri - i quali privati cittadini non sono e che sarebbero tenuti al controllo del territorio - hanno certamente percorso, senza mai segnalare nulla o, se qualche volta l'hanno fatto, evidentemente, le loro segnalazioni devono essere cadute decisamente nel vuoto.

Strade che sono percorse quotidianamente anche da ogni genere e livello di amministratori pubblici, anch'essi tenuti al controllo del territorio e, come i primi, apparentemente tutti affetti da gravi difetti di vista (e d'olfatto). Pochissimi, pressoché nessuno, dei presumibili centinaia di migliaia se non milioni di viaggi compiuti dagli automezzi utilizzati è stato intercettato. Entrambe le categorie, poi, di tanto in tanto, volano con l'elicottero sul territorio, come ha fatto RAI3 regione per i suoi servizi: questa però vede le cose, gli altri, sembra di no. O, se hanno visto, non hanno agito di conseguenza o ancora, se mai l'hanno fatto, non hanno mai spiegato perché la loro eventuale azione non ha sortito effetti.

Perché allora i vari Commissari Straordinari hanno agito ed agiscono, costruendo discariche a pochi passi o addirittura dentro città e zone naturalistiche protette? Per vari ordini di motivi. Per cominciare, il territorio come è saturo per le discariche illegali di rifiuti tossico-nocivi che l'hanno invaso, lo è anche per quelle legali per i rifiuti solidi urbani. Insomma, sono rimasti liberi solo i territori di città, parchi ed oasi. Ora si capisce bene il senso dell'attribuzione di tanti poteri in deroga alle leggi ai Commissari Straordinari: se si seguissero le norme ordinarie, si dovrebbe farle dove i territori sono saturi di discariche abusive di rifiuti tossico-nocivi. A questo punto, le responsabilità ad ogni livello della struttura statale di controllo del territorio nello sfascio verrebbero tutte fuori, insieme all'enormità del problema, in una volta sola.

Occorrerebbe spendere una barca di soldi per un'enorme operazione di bonifica di un territorio vastissimo, partirebbero numerosissime inchieste sulle responsabilità istituzionali ad ogni livello, le industrie di tutta Europa si vedrebbero caricate di quei costi che, finora, hanno scaricato allegramente sulla pelle della popolazioni campane e del terzo mondo. E non si può. Meglio lasciare le cose come stanno e, nel frattempo, aprire un nuovo business: quello degli inceneritori. I Commissariati Straordinari, insomma, nonostante la disinformazione mediatica, sono parte integrante del problema, niente affatto della sua soluzione.

Per inciso, uno dei tantissimi e variegati motivi per cui le popolazioni campane si oppongono alla costruzione delle discariche "legali" è che esse sanno molto bene come la camorra, vista la saturazione del territorio di cui essa stessa è responsabile materiale, oltre a bruciare direttamente i rifiuti tossico-nocivi, li sta mettendo sempre più anche nelle discariche ordinarie e "legali". Proprio per questo è del tutto falso che la camorra stia dietro la rivolta delle popolazioni campane, come vogliono far credere i mezzi di comunicazione di massa nella loro opera di disinformazione.

Al contrario, il suo interesse è proprio quello di far costruire sempre nuove discariche ed anche gli inceneritori, dove troverebbe il modo di far confluire, come ha fatto per le discariche legalmente costituite, i materiali oggetto del suo traffico. Anche per questo, la prassi corrente dei vari Commissari Straordinari, compreso ovviamente quella del supercommissario De Gennaro, risulta essere, come dicevamo, parte integrante del problema e per niente la sua soluzione. Quella che sembra la novità di metà febbraio - quella per cui De Gennaro avrebbe fatto "marcia indietro" sulle localizzazioni dei siti, in realtà, non ci pare affatto tale.

Il Commissario Straordinario, resosi conto del fatto che negli anni passati erano stati forniti rapporti del tutto falsi sulle condizioni dei siti di stoccaggio, ha deciso di soprassedere in quelli dove la riapertura avrebbe potuto creare creargli problemi immediati: non ha certo nessuna voglia, a quanto pare, di trovare sulla strada della sua carriera un po' di processi per disastro ambientale e, magari, strage (in alcuni casi, il rischio paventato era proprio quello del crollo delle discariche se ulteriormente sollecitate). Al momento si sta guardando intorno in cerca di nuove soluzioni di stoccaggio e continua ad insistere - con tanto di cariche verso le popolazioni riottose - nei siti "non pericolosi" dove costruire discariche ex novo. Siti, evidentemente, "non pericolosi" per lui e la sua carriera, dato che i cittadini di Savignano Irpino, p. e., armati di maschere, hanno dissotterrato intorno alla località prescelta ogni genere di rifiuti tossici. Insomma, una vera novità nell'approccio alla questione, sembra di là da venire.

7 - Per Finire: una Distopia Realizzata

Dicevamo all'inizio che se trent'anni fa avessimo immaginato un complotto tra classe politica, criminalità organizzata e massoneria per trasformare una delle più belle regioni al mondo nella discarica dei rifiuti tossico-nocivi di tutta Europa, garantendo la competitività industriale delle altre regioni d'Italia e d'Europa saturando letteralmente il territorio di quella regione con discariche illegali, creando una rete di complicità estesissima e pressoché a tutti i livelli dell'organizzazione statale ed industriale, portando in queste zone la mortalità per tumori ed altre patologie a livelli pazzeschi, utilizzando i media per rendere invisibile la situazione a chiunque ne vivesse al di fuori, criminalizzando la rivolta delle popolazioni ed utilizzando contro chi chiedeva cose altrove normalissime l'occupazione poliziesca e militare del territorio, ne avremmo probabilmente fatto il tema di un romanzo di fantascienza. Oggi, questa distopia, la descriviamo in un piccolo dossier informativo.

Ci viviamo dentro, insieme a milioni di altri esseri umani della nostra regione. È proprio vero che il sonno della ragione genera mostri: aver smesso, a livello di massa, di credere nella possibilità di realizzazione dell'Utopia, ha permesso la realizzazione di un incubo: il sogno del potere su tutto e su tutti. Un incubo che, tra l'altro, si sta già allargando: data la saturazione delle zone campane e l'eccessiva attenzione mediatica su di esse, il traffico sta già rivolgendosi da adesso a molte altre regioni del bel paese - compreso quel Veneto che, nelle pubblicità turistiche dei suoi assessorati, si vanta del fatto che le sue zone "sono ad ottocento chilometri da Napoli". Con il tempo, la situazione campana potrebbe diventare solo l'anteprima di un processo che coinvolgerebbe l'intera penisola. Appendice. Considerazioni su Ambiente e Salute Da Seveso e Bhopal allo Smaltimento dei Rifiuti

Migliaia di anni fa quando gli uomini iniziarono a vivere in grandi agglomerati urbani si trovarono di fronte due problemi: come produrre per le persone che vivevano nell'area generi di sussistenza e come smaltire i rifiuti prodotti. Oggi siamo alla resa dei conti. Le scelte che hanno sacrificato il pianeta vivente al profitto finanziario stanno modificando irreversibilmente il nostro ambiente con gravi conseguenze per la nostra salute.

8 - A livello globale

A Seveso nel 1976 da una fabbrica fuoriesce una nube di diossina che investe la cittadina italiana; nel 1984 un deposito della Union Carbide esplode a Bhopal - 6000 persone vengono uccise nel giro di poche ore, 13.000 nei giorni successivi; nel 1986 uno dei reattori della centrale di Chernobyl entra in avaria ed una nube radioattiva investe e la cittadina uccidendo centinaia di persone e contaminandola, cosi come l'Europa nord orientale; nel 1993 a Kyoto sono lanciate le linee guida per evitare il sovrariscaldamento del pianeta dovuto alle emissioni di CO2 e relativo effetto serra: l'effetto serra non viene limitato, si monetarizza la quantità di CO2 che si produce e compaiano parallelamente aberranti fenomeni meteorologici, per qualità, come El Nino, e quantità, come l'uragano Katrina, probabilmente dovuti al cambiamento repentino di equilibri naturali che per noi si manifestano macroscopicamente sotto forma di catastrofi ambientali. La rapida concatenazione di questi eventi hanno contribuito a risvegliare la sensibilità dei cittadini europei sulla questione impianti produttivi, modelli di vita, ambiente e salute.

L'impatto ambientale dagli anni ottanta ad oggi è stato sempre più uno dei fattori limitanti per l'insediamento di nuovi impianti industriali in Europa, non tanto per le leggi, ma per la consapevolezza e sensibilità delle popolazioni residenti sul territorio ospitante le "produzioni di morte" (Lotta contro il nucleare, Valle Bormida, lotta contro la Montedison di Carrara, Scansano Ionico, No Tav, ecc). Questo ha fatto sì che le grandi multinazionali spostassero le loro produzioni nocive in aree del pianeta dove l'impatto ambientale non è una delle preoccupazioni principali dei governi. Le produzioni che prevedono l'uso di amianto (dai 30.000 a diversi milioni di morti previsti nell'arco dei prossimi 30 anni), basate sulla chimica (incremento dal 11% al 34% nei paesi in via di sviluppo dal 1996-2001), informatica (altamente inquinante per uso di acidi, arsenico, solventi e gas tossici) sono state spostate nel sud est asiatico ed in India.

9 – Le Soluzioni Proposte

Il punto di vista dei campioni del "libero mercato" emerge da studi recentemente divulgati che tendono a dimostrare che l'installazione e funzionamento di industrie ad alto impatto ambientale, alla lunga, è un beneficio per i territori ospitanti! Ad esempio, due studi (1, 2) dove si analizza, in 130 paesi, l'evoluzione dei livelli di salvaguardia dell'ambiente dal 1960 al 1992. I dati mostrati cercano di dimostrare che l'introduzione di produzioni altamente devastanti per l'ambiente nell'arco di 30 anni ha comportato un miglioramento dell'economia del territorio, che si sarebbe tradotta in una maggiore attenzione e sensibilità verso l'ambiente da parte delle popolazioni.

A parte la debolezza dei parametri utilizzati, non viene presa in considerazione un'altra possibile spiegazione: non il miglioramento economico ma piuttosto l'esperienza diretta delle popolazioni con malattie e disastri ecologici che si accompagna all'introduzione di produzioni nocive abbia spinto le popolazioni ad una maggiore richiesta di salvaguardia ambientale. D'altra parte a livello globale i problemi ambientali e di salute sono molto differenti a seconda dell'area geografica presa in considerazione. Per esempio la presenza di tracce di diossina nell'acqua diventa secondario in una regione dove le fonti idriche sono contaminate da batteri o metalli pesanti, o lo smog del traffico urbano in aree dove, per il riscaldamento e per la cucina, vengono bruciate in casa al chiuso legna ed altri combustibili spesso ottenuti dai rifiuti urbani.

In queste due situazioni le malattie infettive diarroiche e le polmoniti soprattutto nei bambini divengono la prima causa di mortalità infantile ed uno dei maggiori problemi sanitari. Il rapporto tra ambiente e salute deve essere quindi relativizzato al contesto socio-economico all'interno del quale l'individuo vive. La rilocalizzazione di produzioni ad alto impatto ambientale, spesso senza nessuna analisi delle zone dove viene inserita l industria, senza nessuna pianificazione dei centri abitati vicini, in aree geografiche che già vivono un basso rapporto vita media/ contaminazione ambientale si presenta come un operazione ad alto rischio per le popolazioni, dove Bhopal resta l'esempio del rischio che si corre (3).

10 - Occidente, Italia, Napoli

Gli effetti dell'esasperato inurbamento delle società e l'utilizzo di mezzi di trasporto privati a motore a scoppio contribuiscono sia all'aumento delle malattie cardiovascolari e respiratorie dovute all'inquinamento dell'atmosfera, ma anche all'aumento dell'incidenza dell'obesità. Inoltre l' aumento dell'effetto serra risulta nell'aumento della temperatura media stagionale che in estate diventa letale, come nel 2003 quando 40.000 persone morirono in Europa per le temperature estreme registrate quell'estate (soprattutto vecchi e poveri) (3). L'innalzamento della temperatura e l'aumento delle emissioni di diossido di carbonio sembrano essere alla base dell'aumento dell'incidenza su scala mondiale dell'asma (3).

La maggior parte della produzione di CO2 proviene innanzitutto dai processi industriali e dalla loro liberazione nell'atmosfera, in minore, ma significativa misura, dal massiccio utilizzo delle auto. Recentemente, grande attenzione è stata rivolta al problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con l'esempio iniziale della Campania alla quale probabilmente seguiranno Lazio, Piemonte e Sicilia (4), che hanno in via di saturazione le discariche e stanno mettendo in cantiere progetti per la costruzione di inceneritori. Una delle soluzioni maggiormente accreditate, infatti, è lo smaltimento dei rifiuti tramite inceneritori, anche se questi sono in grado di produrre aumento della temperatura, emissioni di CO2, polveri sottili, nanoparticelle, diossina o, meglio, il suo più tossico derivato: il TCDD (tetraclorodibenzo diossina).

La TCDD è un veleno in grado di sfigurare, trasmettersi dalla madre al neonato, passare nel ciclo alimentare. Un esempio degli effetti acuti del TCDD sono quelli osservati in seguito all'avvelenamento del premier Ucraino, Victor Yushchenko. La diossina non esiste in natura se non in quantità minime: è comparsa sul pianeta in quantità significativa con i processi di industrializzazione nel secolo scorso. Le diossine sono prodotti di scarto dei processi industriali e di incenerimento, dello sbiancamento della carta, dell'uso di pesticidi e defolianti tutti basati sull'utilizzo della diossina.

Oggi la diossina si trova in tutti gli esseri umani e la sua concentrazione aumenta in individui che vivono in aree urbane industrializzate. In studi su animali da laboratorio si è dimostrato che la diossina ha effetti tossici che portano alla morte dell'animale: tale effetto varia secondo della specie - infatti il porcellino d'india muore dopo la somministrazione di 1microgrammo/kg mentre per altri animali da laboratorio sono necessari 1gr/kg, mentre la dose letale per l'uomo non è conosciuta. La diossina che entra nel nostro organismo rimane nei tessuti (ghiandole, tessuto adiposo, sangue, ecc.) per un tempo abbastanza lungo: nei giovani al di sotto dei 18 anni il tempo di dimezzamento è di circa due anni, mentre negli adulti è di quattro (5); in ogni caso la diossina può essere trovata nell'organismo contaminato anche dopo trantacinque anni dall'esposizione. Un tempo più che sufficiente per dare i suoi effetti patogeni, come documentato da studi recenti fatti su popolazioni esposte a contaminazioni di diossina: Seveso, reduci della guerra del Vietnam o personale giapponese addetto al funzionamento dei termo valorizzatori (6).

I danni indotti dalla diossina e suoi derivati ai vertebrati vanno dall'incremento del rischio per il cancro (il TCDD nel 2004 è stato inserito nella lista dei cancerogeni), specie con lesioni oncoematologiche (6), immunodeficienze, alterazione delle funzioni riproduttive (impotenza, azospermia), malformazioni alla nascita, patologie del sistema nervoso centrale e periferico, malattie endocrine come diabete, iperproduzione di testosterone e ipotiroidismo), ridotta funzionalità respiratoria e bronchiti, cloracne, ipertricosi, aumento del colesterolo e trigliceridi circolanti, effetto lesivo per il fegato.

Una delle caratteristiche dell'avvelenamento da diossina è che è trasmissibile al neonato tramite il suo passaggio attraverso il latte materno. La diossina oltre alla capacità di entrare nel ciclo alimentare e di concentrarsi negli individui possiede due caratteristiche che rendono il controllo dei suoi effetti sulla salute difficilmente analizzabile:

1. le malattie provocate hanno dei sintomi non specifici che possono essere associati a molte altre cause;

2. le analisi nel sangue dei pazienti sospetti di intossicazione da diossine e molto difficile e dispendiosa vanno usati sofisticati sistemi gas cromatografici (1200 euro per test).

È chiaro che la crisi per lo smaltimento dei rifiuti, mette a nudo l'usura del modo di vita capitalistico/statale: la produzione/sovrapproduzione svincolata dai bisogni reali, lo sfruttamento totale delle risorse ambientali ed il relativo peggioramento delle condizioni di salute rappresentano la minaccia più grande per la nostra vita ma anche alla normalizzazione di una società malata come la nostra, alla costruzione di un modo diverso, non gerarchico ma egualitario e libertario di vivere e di produrre.

Scritto da Shevek, Florizel, Rascalcitizen, Molly McGuire.

Fonti bibliografiche

1. Richard Dahl, Environmental Health Perspectives, vol 108, n. 5, May 2000.

2. Journal of Urban Health: Bulletin of the New York Academy of Medicine, Vol. 84, N. 1 doi:10.1007/s11524-007-9171-9, 2007 The New York Academy of Medicine Urban Environmental Health Hazards and Health Equità.

3. P. J. Beggs and H. J. Bambrick, "Is the Global Rise of Asthma an Early Impact of Anthropogenic Climate Change?", Environmental Health Perspectives, vol. 113, n. 8, August 2005.

4. Santina Sconza, "Inceneritori si, Inceneritori Forse, Inceneritori No", L'Isola Possibile, n. 42, luglio 2007.

5. D. Kerger, et al., "Age and Concentration-Dependent Elimination Half-Life of 2,3,7,8-Tetrachlorodibenzo-p-dioxin in Seveso Children". Environ Health Perspect, 114:1596-1602 (2006).

6. Arnold Schecter et al., "Dioxins: An overview", 2006 Environmental Research.

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Autore Albero
Linucs
Inviato: 31/3/2008 13:08  Aggiornato: 31/3/2008 13:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Dossier Spazzatura
Ok il dossier, pero'...

l'effetto serra non viene limitato, si monetarizza la quantità di CO2 che si produce e compaiano parallelamente aberranti fenomeni meteorologici, per qualità, come El Nino, e quantità, come l'uragano Katrina, probabilmente dovuti al cambiamento repentino di equilibri naturali che per noi si manifestano macroscopicamente sotto forma di catastrofi ambientali. La rapida concatenazione di questi eventi hanno contribuito a risvegliare la sensibilità dei cittadini europei sulla questione impianti produttivi, modelli di vita, ambiente e salute.

...il "probabilmente" utilizzato per sdoganare la solita fiaba te lo potevi anche risparmiare, oppure ancora meglio andarti a documentare un attimo sui misteriosi "cambi del clima" prima di attaccarti alla stessa catena dei politici, "multinazionali" e massoni tanto disprezzati.

La rapida concatenazione di questi eventi ha fatto solo in modo che le pecore ammaestrate dai giornali saltassero dentro il nuovo ed "inedito" cerchio (nel '70 promettevano una nuova glaciazione, ma si sa che i tempi cambiano per tutti).

mangog
Inviato: 31/3/2008 13:52  Aggiornato: 31/3/2008 13:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Dossier Spazzatura
Negli anni 70 avevano previsto una glaciazione? e quando doveva verificarsi ?

Orwell84
Inviato: 31/3/2008 16:12  Aggiornato: 31/3/2008 16:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/3/2006
Da: Ground Zero
Inviati: 1114
 Re: Dossier Spazzatura
Stranamente alla CO2 entropica, generata dal libero movimento e dalla libera respirazione delle persone, si dedica il documentario del Nobel Al Gore. Alla diossina, gestita dalle lobby e dallo Stato, non c'è nessun vicepresidente nonchè ex-bombarolo che vi si dedichi anima e core.

Citazione:
Negli anni 70 avevano previsto una glaciazione? e quando doveva verificarsi ?


No, la spacciavano proprio come certezza.
Se vuoi un esempio ti linko la pagina del "Newsweek" del 28 aprile 1975 [*qui] dove si prevedeva un rapido calo della produzione di cibo (un arco temporale di 10 anni circa) per via del clima progressivamente più rigido e una conseguente carestia catastrofica.

Poi se si vuole una visione veramente globale della situazione consiglio di recuperare il lavoro di Willie Soon e Sally Baliunas "Climatic and environmental Changes of the past 1000 years" (1000, non 100) in cui sarà piuttosto facile verificare che storicamente ci sono stati numerosi periodi più caldi del nostro (oppure basta chiedersi come abbiano potuto i vichinghi provenienti dall'Islanda colonizzare la Groenlandia)

Pyter
Inviato: 31/3/2008 17:11  Aggiornato: 31/3/2008 17:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Dossier Spazzatura
Terrei a precisare che ci sono oggi tantissimi osservatori che monitorano il clima e continuano, ignorati, a dire che in base a tutte le osservazioni effettuate
si va inesorabilmente verso un periodo glaciale.
Se mentano non lo so, ma i dati ci sono e non sembrano possano essere smentiti,ma solo ignorati, e si continua imperterriti a gettare paure e pericoli
esistenti ma ingigantiti e fuorvianti.
Il pianeta Terra, (per quanto riguarda il CO2) può sopportare questo e altro.

E CHI INQUINA LO SA.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
mangog
Inviato: 31/3/2008 17:11  Aggiornato: 31/3/2008 17:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Dossier Spazzatura
Citazione:

No, la spacciavano proprio come certezza.
Se vuoi un esempio ti linko la pagina del "Newsweek" del 28 aprile 1975 [*qui] dove si prevedeva un rapido calo della produzione di cibo (un arco temporale di 10 anni circa) per via del clima progressivamente più rigido e una conseguente carestia catastrofica.


E la gente continua a comprare Newsweek?...

ivan
Inviato: 31/3/2008 18:03  Aggiornato: 31/3/2008 18:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Dossier Spazzatura
Nello scenario descritto dall'articolo, la diossina è l'oggetto che fa più scalpore, è il "mostro da sbattere in prima pagina" per fare audiences.

La realtà e più complessa e più grave.

Innanzitutto la diossina citata da dove viene ? Dai roghi o era contenuta nei rifiuti ?

Poi, la diossina era l'unico contaminate ? Ovviamente no.

Ma allora, i rifiuti che lì sono arrivati, di che genere sono ? Quali sostanze nocive portano con sè ?

Il servizio di Report mostrava alcuni dati: metalli pesanti, solventi, amianto, apirolio.

Ma era una visione parziale, poche voci riprese di sfuggita da certificati analitici.

In quel numero incredibile di sversamenti cosa hanno per davvero sversato ?

Nel servizio di Report c'era tipo che diceva: "se hanno sotterrato pure il camion, vuol dire che il suo contenuto era malamente".

Infine, la cosa triste di queste vicende campane, è che mi sfugge cosa dicono i politici in merito, mi devo essere distratto perché non ho capito quali sono le soluzioni proposte da i due schieramenti ...

Al contempo mi sono pure sfuggite le filippiche moralizzatrici dei mass-media ... a parte qualche raro servizio di Report et similia, non mi pare si siano sprecati inchiostro e bytes in merito ...

spettatore
Inviato: 31/3/2008 19:39  Aggiornato: 31/3/2008 19:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: Dossier Spazzatura
Fate un salto su www.pyromex.it e vedrete che il "problema" rifiuti in Campania è risolvibile in brevissimo tempo.


Lo spettatore

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
ivan
Inviato: 31/3/2008 19:55  Aggiornato: 31/3/2008 19:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Dossier Spazzatura
Oh Yes !

Un bel fuoco purificatore e non se ne parli più.




Ma ...



E' un film già visto

... peccato ...

shevek
Inviato: 31/3/2008 22:39  Aggiornato: 31/3/2008 22:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Dossier Spazzatura
Salut y Libertad Linucs e Spettatore!

Linucs, dici:Citazione:
...il "probabilmente" utilizzato per sdoganare la solita fiaba te lo potevi anche risparmiare, oppure ancora meglio andarti a documentare un attimo sui misteriosi "cambi del clima" prima di attaccarti alla stessa catena dei politici, "multinazionali" e massoni tanto disprezzati. La rapida concatenazione di questi eventi ha fatto solo in modo che le pecore ammaestrate dai giornali saltassero dentro il nuovo ed "inedito" cerchio (nel '70 promettevano una nuova glaciazione, ma si sa che i tempi cambiano per tutti).


Il problema con politici, multinazionali e massoni non è certo che loro paventano il rischio dei cambiamenti climatici: questi si sono verificati assai spesso nella storia geologica della terra, spesso e volentieri in occasione di emissioni naturali di gas nell'atmosfera e noi ci stiamo dando sotto di brutto. Il problema sono le "soluzioni" che essi propongono...
Sulla questione glaciazione o surriscaldamento: la metereologia non è una scienza esatta, studia un fenomeno caotico per sua natura, e potrebbe accadere l'una o l'altra cosa. I suddetti non se ne possono fregar di meno: non gli interessa una disputa scientifica, ma terrorizzare la gente in modo tale da far passare le loro "soluzioni" al problema - qualunque esso sia o non sia. Non possiamo, però, affermare che il problema, in quanto tale, non esista. Per dirne una, alcune delle mie spiagge dell'infanzia/adolescenza (Amalfi, Ischia, ecc.) sono pressoché sparite. Si tratta di cicli naturali? Può anche darsi, ma l'uomo e le sue attività sono parte di questa natura e non possiamo escludere nulla in merito, specie dopo che la rivoluzione industriale ha amplificato enormemente la sua incidenza sull'ambiente. La necessaria critica di certe "soluzioni" proposte, poi, è tutto un altro discorso: io personalmente a lorsignori non regalerei nulla, tanto meno negare aprioristicamente che le attività umane così come sono oggi possano essere parte del problema. Significa regalare credibilità alle "soluzioni" dei personaggi di cui sopra.


Spettatore, dici:Citazione:
Fate un salto su www.pyromex.it e vedrete che il "problema" rifiuti in Campania è risolvibile in brevissimo tempo


Vedi, è fuori discussione che esistano ditte specializzate nel recupero ambientale: ma per farle agire, e nella maniera opportuna, occorrerebbe che prima ci si rendesse conto della portata del problema. Ed è proprio questo che non si vuol fare, il "vaso di Pandora" che non si vuole aprire, la "gallina dalle uova d'oro" che non si vuole perdere.


Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
nicoforca
Inviato: 31/3/2008 23:28  Aggiornato: 31/3/2008 23:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/4/2007
Da:
Inviati: 161
 Re: Dossier Spazzatura
@Pyter
puoi spiegarti meglio?
Le scie chimiche servirebbero per mascherare tale glaciazione aumentando le temperature? Non capisco che cosa intendi per CHI INQUINA LO SA

Pyter
Inviato: 1/4/2008 0:19  Aggiornato: 1/4/2008 0:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Dossier Spazzatura
Nicoforca:
Le scie chimiche servirebbero per mascherare tale glaciazione aumentando le temperature?

Mi hai quasi letto nel pensiero.Quando sento di allarmismi penso subito alle scie.Penso a quelli che dicono che chi inquina sarebbe sulla stessa barca degli altri.La differenza è che chi inquina sa, sa cose più di noi anche dal punto di vista scientifico.Sa evidentemente che l'effetto serra e i buchi dell'ozono non sono pericoli imminenti,sanno che le glaciazioni avvengono ciclicamente e sembra che questi cicli siano di 12-15000 anni.Parlare delle scie solo come operazioni militari o come speculazioni sull'acqua sarebbe troppo riduttivo. La vastità dei territori del pianeta sottoposti a queste innaffiature è troppa e troppe sono le nazioni coinvolte per poter pensare solo alla "cattiveria affaristica" di poche persone a cui non frega niente, come dice Shevek:

"I suddetti non se ne possono fregar di meno: non gli interessa una disputa
scientifica, ma terrorizzare la gente in modo tale da far passare le loro "soluzioni" al problema - qualunque esso sia o non sia. "

Io posso anche sbagliarmi, ma chi inquina sa che il problema del surriscaldamento della Terra è una bufala.E' molto più difficile terrorizzare la gente paventando un'era glaciale. Non ci sono elementi per renderlo tale, se non un lento e progressivo abbassamento delle temperature
medie registrate in tutti questi anni.Mentre è più facile il contrario.
Basta vedere Al Gore permettersi di fare il professorino parlando di cose che magari fino a qualche anno fa manco sapeva l'esistenza.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
shevek
Inviato: 1/4/2008 10:51  Aggiornato: 1/4/2008 10:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Dossier Spazzatura
Salut y Libertad a todos...


Il discorso, partito da una scheda di informazione della questione rifiuti in Campania, sia giunto rapidamente ai "massimi sistemi" ed alle questioni a latere. Il che può essere anche interessante, ma ci porta lontano dal fatto che abbiamo davanti a noi per così dire, "un complotto in diretta", con tanto di intercettazioni ambientali - con buona pace di chi sostiene che "i complotti sono strutturalmente impossibili"... Di là della soddisfazione personale, la cosa può interessarci per studiare la faccenda "complotti" nel dettaglio e sarebbe un peccato non sfruttarla al meglio.
Innanzitutto, abbiamo di fronte a noi la prova provata che un "complotto" si è formato nelle maniere che sono state spesso descritte e che altri hanno pervicacemente negato: i "poteri forti" - massoneria, politica, servizi, criminalità organizzata - che si riuniscono segretamente ed ordiscono un piano, che prevede la morte di moltissime connazionali e la distruzione di un territorio del proprio stesso paese al fine di ottenere determinati obiettivi di potere. Mostra anche quell'identità sotterranea dei poteri "legali" ed "illegali" che denunciamo da tempo ed una prassi operativa che possiamo studiare con notevole attenzione. Ripeto, credo sia la prima volta che un complotto di tale portata sia stato oggetto di intercettazioni ambientali e che, di conseguenza, lo possiamo osservare nel dettaglio. Vale perciò la pena di perdersi tra massimi sistemi e questioni a latere? Credo proprio di no


Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
Infettato
Inviato: 1/4/2008 12:19  Aggiornato: 1/4/2008 12:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: Dossier Spazzatura
9 – Le Soluzioni Proposte

Il punto di vista dei campioni del "libero mercato" emerge da studi recentemente divulgati che tendono a dimostrare che l'installazione e funzionamento di industrie ad alto impatto ambientale, alla lunga, è un beneficio per i territori ospitanti!....

----------

Il punto 9 non parla di soluzioni...oppure non ho capito una cippa.

Mi piacerebbe sapere quali sono le vostre soluzioni più adeguate.

Io vedo nel potere della politica la condizione base, essenziale per qualsiasi iniziativa idonea.

In pratica non vedo nulla di buono, la conferma di Shevek
Ripeto, credo sia la prima volta che un complotto di tale portata sia stato oggetto di intercettazioni ambientali e che, di conseguenza, lo possiamo osservare nel dettaglio.

Ho seguito attentamente la vicenda/e, è sotto gli occhi di tutti, il potere politico ha perso qualche consenso, ma oltre ad essere stabilmente al comando, ha tutta l'intenzione di proseguire sulla stessa strada.

Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Freeman
Inviato: 1/4/2008 13:17  Aggiornato: 1/4/2008 13:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Dossier Spazzatura
Per aggiornamenti su Savignano / Pustarza:

www.savignans.it

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Pyter
Inviato: 1/4/2008 13:59  Aggiornato: 1/4/2008 13:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Dossier Spazzatura
SCUSATE L'OT, ma non tanto, visto che si parla di spazzatura.


"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
shevek
Inviato: 1/4/2008 15:32  Aggiornato: 1/4/2008 15:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Dossier Spazzatura
Salut y Libertad Infettato!


Dici:Citazione:
Il punto 9 non parla di soluzioni...oppure non ho capito una cippa. Mi piacerebbe sapere quali sono le vostre soluzioni più adeguate.


Le "soluzioni" che vengono prospettate - non da noi, of course, ma dai "campioni del libero mercato" - sono quelle che lasciano le cose così come sono, affidando alle dinamiche del "laissez faire" il tutto. Le "nostre" soluzioni sono legate ad un modo di vivere, consumare e produrre del tutto diverso, dove le popolazioni siano libere di gestire il territorio non in base alla logica del potere e del profitto ma in base ai loro bisogni - primo fra i quali la salute, cosa strettamente connessa alla salvaguardia dell'ambiente. Interessante, a nostro avviso, è il fatto che il complotto in questione abbia visto la salvaguardia degli interessi delle grandi imprese veicolarsi in funzione dello scaricamento dei disastri ambientali sulle popolazioni - in questa fase soprattutto campane, ma, come facciamo notare, la cosa si sta allargando fin da adesso a molte altre regioni. L'insistere sulla Campania a livello mediatico serve anche a questo: rendere le altre regioni d'Italia e d'Europa ignare del piattino che le stanno preparando già nel presente.

Dici anche:Citazione:
il potere politico ha perso qualche consenso, ma oltre ad essere stabilmente al comando, ha tutta l'intenzione di proseguire sulla stessa strada.


Infatti... La vera soluzione del problema è tutta nelle nostre mani, nella capacità che sapremo sviluppare di reagire efficacemente alla gestione capitalistico/statale del territorio e delle nostre vite. La lotta delle popolazioni campane, da questo punto di vista, mostra una strada assai interessante.

Un altro aspetto su cui abbiamo provato a porre l'attenzione è che la "monnezza" che vediamo nelle strade di Napoli è un millesimo del problema, che viene veicolato mediaticamente molto oltre la sua importanza reale allo scopo di nascondere il problema reale: quello dei rifiuti tossico-nocivi che hanno saturato il territorio tra Napoli e Caserta. Un calcolo di Lega Ambiente parla, in termini di volume, di una montagna alta quindicimila metri per una base di trentamila...


Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
Ashoka
Inviato: 1/4/2008 16:00  Aggiornato: 1/4/2008 16:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: Dossier Spazzatura
Citazione:
È chiaro che la crisi per lo smaltimento dei rifiuti, mette a nudo l'usura del modo di vita capitalistico/statale: la produzione/sovrapproduzione svincolata dai bisogni reali, lo sfruttamento totale delle risorse ambientali ed il relativo peggioramento delle condizioni di salute rappresentano la minaccia più grande per la nostra vita ma anche alla normalizzazione di una società malata come la nostra, alla costruzione di un modo diverso, non gerarchico ma egualitario e libertario di vivere e di produrre.


E’ chiaro.. è questo il capitalismo. Nella favola della cicala e della formica il capitalismo era incarnato dalla cicala, no?Come sarebbe “il modo libertario di produrre” se fino a ieri parlavi di “piano di produzione”?

Per quanto ancora toccherà sentire i termini PIL, sovrapproduzione e consumo "svicolato dai bisogni reali" e tutte queste belle frasi fatte associate al capitalismo?

Capitalismo è rinunciare alla vendita/consumo di grano oggi per piantarlo e produrre l'anno prossimo. Capitalismo non è "Oh non riusciamo a vendere la Fiat multipla, per favore mettete incentivi alla rottamazione e sussidi pseudoecologisti per farci vendere tutto". Non è nemmeno "Facciamo le grandi opere, la Tav e chi se ne frega dei Valsusini".

Hai visto la puntata di Report dell'altra settimana sull'altro modello?

C'era l'esempio di Schonau dove i cittadini si sono comperati le linee di distribuzione elettrica dal gestore ed hanno deciso di pagare di più l'energia di chi produceva con fonti rinnovabili.

Insomma.. proprietà privata dei mezzi di produzione (linee ed impianti) + discriminazione da parte del consumatore (a te pago di più perché hai i pannelli solari e non voglio energia prodotta col nucleare) (orrore capitalista!).....

Poi c'era l'altro esempio con la casalinga che aveva un piccolo strumento che andava a controllare il prezzo dell'energia alla borsa (!!!) e gestiva gli elettrodomestici di conseguenza, minimizzando i consumi e le spese. (orrore capitalista!)

...e così via

ivan
Inviato: 1/4/2008 19:39  Aggiornato: 1/4/2008 19:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Dossier Spazzatura
Noto una forte connotazione ideologica nei vari post.

Ma a mio modesto avviso, l'ideologia di questi tempi serve solo a mascherare la sostanza dei veri problemi.

In Campania e altrove non è questione di capitalismo o meno, di capitalismo popolare o capitalismo d'elitè, o di quant'altro che lava più bianco del prodotto del concorrente.

Lì lo scenario è un altro, scenario che Shevek cerca di mettere in evidenza.

In Campania e altrove quel che si è commesso in tema di rifiuti è un qualcosa che ha minato alla base il futuro di quelle regioni.

Chi pagherà il conto? Si potrà mai ripulire il territorio ? Che succederà da qui a venti, trent' anni man mano che gli inquinati presenteranno il loro macabro conto ?

Il territorio andava difeso da una così orrida prospettiva, con le buone o con le cattive, ma così non è stato. Il complotto c'è stato, ma non era quello del vero o presunto cambiamento climatico, o quant'altro. Il complotto c'è stato ma ai nostri danni. E c'è chi da sempre ha gridato al complotto ma è rimasto sempre una voce nel deserto.


Questo è il punto: non abbiamo difeso il nostro futuro, non è stato difeso il nostro futuro. E di questo dovrenno chiedere conto ai politici, ma così sicuramente non faremo.

Il resto, in quest'ambito, conta nulla.

shevek
Inviato: 3/4/2008 14:28  Aggiornato: 3/4/2008 14:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Dossier Spazzatura
Salut y Libertad Ashoka!


Dici:Citazione:
Nella favola della cicala e della formica il capitalismo era incarnato dalla cicala, no?


A dir la verità, esattamente il contrario: la cicala era il mondo aristocratico, la formica il capitalista razionale, che ottimizzava la sua azione puramente individuale (senza l'azione dell'"odioso" Stato) in vista della massimizzazione dei suoi bisogni. Una favola, insomma, in ogni caso, ma diversa da come la rappresenti.


Dici anche:Citazione:
Come sarebbe “il modo libertario di produrre” se fino a ieri parlavi di “piano di produzione”?


Come al solito, tu per "libertario" sembri intendere "liberista".


Dici poi:Citazione:
Capitalismo è rinunciare alla vendita/consumo di grano oggi per piantarlo e produrre l'anno prossimo. Capitalismo non è "Oh non riusciamo a vendere la Fiat multipla, per favore mettete incentivi alla rottamazione e sussidi pseudoecologisti per farci vendere tutto". Non è nemmeno "Facciamo le grandi opere, la Tav e chi se ne frega dei Valsusini".


Quest'ultimo è il capitalismo reale. Il primo è la favoletta ideologica che il secondo usa per descrivere se stesso. Tu credi che possa esistere anche nella realtà, io ho i miei notevoli dubbi, ma non insisto oltre per non andare OT: tanto ne abbiamo discusso in abbondanza in altri luoghi di questo stesso sito.


Dici infine:Citazione:
C'era l'esempio di Schonau dove i cittadini si sono comperati le linee di distribuzione elettrica dal gestore ed hanno deciso di pagare di più l'energia di chi produceva con fonti rinnovabili. Insomma... proprietà privata dei mezzi di produzione (linee ed impianti) + discriminazione da parte del consumatore (a te pago di più perché hai i pannelli solari e non voglio energia prodotta col nucleare) (orrore capitalista!)... Poi c'era l'altro esempio con la casalinga che aveva un piccolo strumento che andava a controllare il prezzo dell'energia alla borsa (!!!) e gestiva gli elettrodomestici di conseguenza, minimizzando i consumi e le spese. (orrore capitalista!)


Guarda un po', tu hai fatto l'esempio di una società cooperativa di produzione e consumo, il che, all'interno di questa società è il massimo si possa fare senza rompere la logica capitalistica. Immagina però quest'esempio universalizzato, con le singole strutture federate ed operanti in base alla cessione reciproca di beni e servizi in base alla contrattazione dei bisogni (orrore comunista libertario!)... E' quest'ultimo orrore che sarebbe, a mio modo di vedere, la soluzione ai problemi del presente - ivi compreso lo scempio del territorio che abbiamo descritto nel dossier e che è ben lungi dall'essere limitato alla sola Campania.


Shevek

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Ashoka
Inviato: 3/4/2008 14:46  Aggiornato: 3/4/2008 14:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: Dossier Spazzatura
Citazione:
A dir la verità, esattamente il contrario: la cicala era il mondo aristocratico, la formica il capitalista razionale, che ottimizzava la sua azione puramente individuale (senza l'azione dell'"odioso" Stato) in vista della massimizzazione dei suoi bisogni. Una favola, insomma, in ogni caso, ma diversa da come la rappresenti.


Infatti ero ironico Ma molti son convinti che il Capitalismo sia produzione e consumo, ovvero la cicala.

Come sarebbe “il modo libertario di produrre” se fino a ieri parlavi di “piano di produzione”?

Citazione:
Come al solito, tu per "libertario" sembri intendere "liberista".


Nono, intendo proprio “libertario”. Come ci fa ad essere “libertà” di scelta nella produzione se si segue un “piano di produzione” ? Ed allora non si può definire “piano di produzione” come “modo libertario di produrre” perché sono due cose differenti.

Citazione:
Quest'ultimo è il capitalismo reale. Il primo è la favoletta ideologica che il secondo usa per descrivere se stesso. Tu credi che possa esistere anche nella realtà, io ho i miei notevoli dubbi, ma non insisto oltre per non andare OT: tanto ne abbiamo discusso in abbondanza in altri luoghi di questo stesso sito.


Potrei ribaltare la tua frase e dire che l’Unione Sovietica era il “comunismo reale” mentre il socialismo libertario è solo una tavoletta ideologica per descrivere sé stesso. Cmq il punto è che se ritieni che “il liberismo” non esista e che il “capitalismo” sia una tavoletta ideologica non capisco perché poi li tiri in ballo indicando nel “Capitalismo” le colpe di ciò che succede.

Semmai la colpa è della collusione tra interessi politici, economici e criminali.

Citazione:
Guarda un po', tu hai fatto l'esempio di una società cooperativa di produzione e consumo, il che, all'interno di questa società è il massimo si possa fare senza rompere la logica capitalistica.


Ovvero? Si son comprati le linee e decidono cosa comprare, pagando un prezzo più alto. Proprietà.. prezzi… mmmm

Citazione:
Immagina però quest'esempio universalizzato, con le singole strutture federate ed operanti in base alla cessione reciproca di beni e servizi in base alla contrattazione dei bisogni (orrore comunista libertario!)..


Scusa fammi capire. Ci sono dei soggetti (le singole strutture federate) che hanno proprietà di alcuni beni/servizi e se li scambiano (ovvero ne cedono la proprietà) in base ad una certa contrattazione. Cos’è questo se non il mercato?

Citazione:
E' quest'ultimo orrore che sarebbe, a mio modo di vedere, la soluzione ai problemi del presente - ivi compreso lo scempio del territorio che abbiamo descritto nel dossier e che è ben lungi dall'essere limitato alla sola Campania.


La soluzione sarebbe quella di sopra? Quindi il mercato non mediato da strutture statali? Mmmmmmm

florizel
Inviato: 3/4/2008 17:44  Aggiornato: 3/4/2008 17:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Dossier Spazzatura
Ashoka
Citazione:
C'era l'esempio di Schonau dove i cittadini si sono comperati le linee di distribuzione elettrica dal gestore ed hanno deciso di pagare di più l'energia di chi produceva con fonti rinnovabili.


Il discorso non regge, almeno in merito all’emergenza rifiuti: non dimentichiamo di considerare che lo “stato” si afferma sempre più palesemente come un’IMPRESA, favorita dall’impiego di mezzi (economici ed amministrativi) che le consentono il monopolio legittimo e legalizzato su chiunque. La gestione dell'emergenza ifiuti è gestita unicamente dalle relazioni tra autorità statuali e ditte private.
In questo senso, E’ capitalismo. Vedi rapporti tra commissariamenti vari e FIBE.

Sul fatto che ciò abbia ben poco a che vedere col “libero mercato”, è ancora tutto da provare, visto che col termine “libero”, fino ad ora, si è designata l’attività tra privati, ma sempre nell’ambito di rapporti regolati da leggi statali. L’esperienza di Shonau si riferisce ad un ambito di contrattazione privata tra cittadini ed enti; ma, purtroppo, si immagina non realisticamente estendibile a TUTTE le popolazioni martoriate da uno scempio ambientale delle dimensioni riportate dall’articolo, e non applicabile, almeno per ora, in base alla natura del problema.

Citazione:
molti son convinti che il Capitalismo sia produzione e consumo


Nel caso dei materiali che non vengono riciclati, si. Produzione e consumo, nel vero senso della parola. E’ anche per consentire i profitti legati alla produzione tramite utilizzo di materie di scarto (come per la plastica) che si mantiene inalterata la logica del consumo. La plastica non viene riciclata. Lo stesso avviene per l’umido, che NON viene riciclato per mantenere inalterato il mercato dei fertilizzanti.
Tu hai un’altra definizione di “capitalismo”?

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
florizel
Inviato: 3/4/2008 18:41  Aggiornato: 3/4/2008 18:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: Dossier Spazzatura
ivan
Citazione:
la diossina citata da dove viene ? Dai roghi o era contenuta nei rifiuti ?


Fondamentalmente, la diossina proviene dagli scarti industriali e si infiltra nel terreno e nelle falde acquifere. Nonché dai rifiuti non riciclati ed esposti ad usura, quali plastica e derivati. Tutto questo coinvolge anche la catena alimentare, il latte proveniente da animali contaminati è di conseguenza contaminato, così come gli ortaggi e la frutta che crescono in quei territori.

Tra le cause, anche questa:

Fanghi tossici spacciati come fertilizzanti.

Citazione:
In quel numero incredibile di sversamenti cosa hanno per davvero sversato ?


“Recenti analisi chimiche dei terreni hanno evidenziato alte concentrazioni di diossina, mercurio, arsenico, amianto. Migliaia di persone sono esposte a sostanze tossiche per decenni. Tutto è contaminato: gli agenti inquinanti nell'aria, nell'acqua e nei prodotti della terra sono ben al di sopra dei livelli consentiti.”

Citazione:
mi sfugge cosa dicono i politici in merito, mi devo essere distratto perché non ho capito quali sono le soluzioni proposte da i due schieramenti ...


Più che le proposte, sono eloquenti i criteri con cui sono stati gestiti 14 e più anni di “emergenza rifiuti”: praticamente, come per i programmi elettorali, nessuna differenza sostanziale.
C’è ancora abbastanza trippa con cui riempirsi la pancia, per immaginare “soluzioni”.

Queste sono tutte notizie relative al solo 2003:

http://www.spazioforum.net/forum/lofiversion/index.php?t14266.html

Tanto per confermare che la questione “rifiuti in Campania” (dove tutto si manifesta in maniera esponenziale rispetto agli accadimenti “nazionali”) viene utile anche a celare la vastità e l’entità del problema, che in realtà è un bubbone destinato a scoppiare anche in altre regioni.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Ashoka
Inviato: 3/4/2008 19:17  Aggiornato: 3/4/2008 19:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: Dossier Spazzatura
molti son convinti che il Capitalismo sia produzione e consumo

Citazione:
Tu hai un’altra definizione di “capitalismo”?


Quod demonstrandum erat.

Capitalismo è risparmio + investimento, ovvero tutto il contrario di quello che è il mondo di oggi. Significa che la formica deve mettere da parte d’estate tutto il cibo (risparmio) in modo da consumarlo in futuro mentre si dedicherà ad altro (investimento). Significa che perché ci sia una crescita vera questa deve essere finanziata da risparmi reali

Produzione e consumo è il “modello” che è in voga da quando si è iniziato a dire che per evitare le crisi economiche bisogna “stimolare” la domanda ed i consumi, fatti anche a debito: è il mondo consumistico nato dopo la crisi del ’29.

Non è Capitalismo! E’ consumismo.

shevek
Inviato: 3/4/2008 19:48  Aggiornato: 3/4/2008 19:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Dossier Spazzatura
Salut y Libertad Ashoka!


Dici:Citazione:
Come ci fa ad essere “libertà” di scelta nella produzione se si segue un “piano di produzione” ? Ed allora non si può definire “piano di produzione” come “modo libertario di produrre” perché sono due cose differenti.


Se lo si sceglie liberamente, senza imposizioni di sorta, perché no? La libera scelta è a monte ed è rinegoziabile in ogni momento.


Dici anche:Citazione:
Potrei ribaltare la tua frase e dire che l’Unione Sovietica era il “comunismo reale” mentre il socialismo libertario è solo una tavoletta ideologica per descrivere sé stesso. Cmq il punto è che se ritieni che “il liberismo” non esista e che il “capitalismo” sia una tavoletta ideologica non capisco perché poi li tiri in ballo indicando nel “Capitalismo” le colpe di ciò che succede.


Beh, a dir la verità, i modelli ideologici erano totalmente diversi: mica l'Unione Sovietica affermava di essere il Comunismo Libertario e nemmeno di ispirarvisi sia pure alla lontana - l'idea era quella leninista per cui occorreva creare una società basata sul modello della gerarchia interna alla fabbrica capitalista (vedi la risposta alla Kollontaj) - per cui il paragone non regge. Inoltre, io non ritengo che il capitalismo sia una favola ideologica - lo vedo ben reale, purtroppo, e gli accollo volentieri tutte le colpe possibili, non ultima il disastro ecologico. Mi sa che tu questa cosa non la riesci a capire, in quanto per te il "vero" capitalismo è quello dell'ideologia liberista, per cui se uno ti dice di quest'ultimo che si tratta solo di una favola ideologica tu confondi le due cose e pensi che uno creda che il capitalismo non esista...


Dici anche:Citazione:
Ci sono dei soggetti (le singole strutture federate) che hanno proprietà di alcuni beni/servizi e se li scambiano (ovvero ne cedono la proprietà) in base ad una certa contrattazione. Cos’è questo se non il mercato? (...) il mercato non mediato da strutture statali?


Oddio, come sopra. Mi pare di averti detto un'infinità di volte che una sorta di "libero scambio" è possibile solo nel comunismo, dove ci si accorda liberamente sul valore del proprio lavoro, in termini di beni e di servizi ottenuti. Il capitalismo afferma di fondarsi sul libero scambio come la Democrazia afferma di fondarsi sul potere della maggioranza: una bufala in entrambi i casi.


Shevek


P.S. Di nuovo un saluto (a te ed a tutti): sarò fuori qualche giorno per motivi di lavoro, per un po' non so se riuscirò a continuare a discutere. Comunque ci proverò - è una minaccia...

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
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ivan
Inviato: 5/4/2008 11:30  Aggiornato: 5/4/2008 13:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Dossier Spazzatura
Citazione:

Fondamentalmente, la diossina proviene dagli scarti industriali e si infiltra nel terreno e nelle falde acquifere. Nonché dai rifiuti non riciclati ed esposti ad usura, quali plastica e derivati. Tutto questo coinvolge anche la catena alimentare, il latte proveniente da animali contaminati è di conseguenza contaminato, così come gli ortaggi e la frutta che crescono in quei territori.

Tra le cause, anche questa:

Fanghi tossici spacciati come fertilizzanti.


La diossina ...

Più che di diossina si dovrebbe parlare di diossine ed molecole diossine-like.

La diossina , anzi, più esattamente la famiglia delle dibenzoclorodiossine, fu scoperta quando, qualche secolo fa, si studiavano i prodotti ottenuti della clorazione dei fenoli.

Negli anni 70 del secolo scorso, si scoprì con orrore che le diossine contaminavano molti prodotti dell'industria chimica (apirolio, pesticidi, etc).

Sempre in quel periodo, si scorpì, sempre con orrore, che nei processi di combustione si ha sempre la formazione di diossine.

Si continuò a scoprire, sempre con orrore, che la diossina, essendo un composto "lipofilo", si bioaccumulava lungo la catena alimentare.

Ora, si scopre, dopo cose acquisite e certe da decenni, che le diossine in Campania si sono accumulate nella catena alimentare che porta alla filiera del latte e dei suoi derivati.

Conoscere l'origine di questa contaminazione è importante: una cosa sono i roghi (dipersione di quantità relativamente piccole) , altra cosa è l'interramento di scorie contaminate da diossina.

Ma la diossina, ancora una volta, rischia di essere il solito specchio per le allodole: c'è, ma non c'è ne è poi tanta e anche altrove la si riscontra e comunque tutto sommato nella mozzarella c'è ne è davvero poca quindi non c'è problema ed ecco quindi i politici a farsi riprendere mentre fanno scorpacciate di mozzarelle e mortadelle sbeffeggiando così il semplice principio di precauzione. Il cookie tranquillizzante arriva dritto dritto nell'incoscio collettivo e tutto passa e viene dimenticato in fretta.

La realtà è un pò più complessa: in realtà le sostanze nocive che sono lì presenti Dio solo sa quante e quali sono.

Ma da quel che si nota è che tutto viene trattato con superficialità e disprezzo: i cumuli di "Dio solo sa cos'è" sono lasciati lì, esposti alle intemperie, nessuno si degna nemmeno di guardarli, figurasi a metterci un telone provvisorio sopra, figurarsi poi a mobilitare le forze dell'ordine magari l'esercito per vigilare sul territorio e fermare con le buone o con le cattive il traffico di rifiuti. In Val di Susa furono spediti migliaia di gendarmi a presidiare il territorio, in Campania, ad Acerra mi pare, l'unico gendarme che cercava di fare qualcosa sia stato destinato ad altro incarico ...
Non ho sentito un solo politico dire la farse "vigileremo severamente affinchè nessuno si permetta più a buttare per terra nemmeno una cicca".
Non ho sentito una sola filippica moralizzatrice sui mass-media del tipo "è ora di finirla con questo scempio del territorio che compromette in maniera irreversibile il nostro futuro" oppure "ad Acerra, e non solo, vogliamo cento Gendarmi che vigilino e combattano il fenomeno criminale dell'ecomafia".

Questa semplice osservazione del cumulo di polveri tossiche lasciate lì nell'inddifferenza generale dà da sola l'idea del disastro culturale in cui ci troviamo.

Qui non si tratta di capitalismo o di comunismo o di quant'altro, qui si tratta che si è disprezzato, si disprezza e si continua a disprezzare tutto ciò che è al di fuori del nostro "orticello".
E non è un fenomeno isolato, limitato a qualche testa di legno che ha una certa tara culturale: il disastro campano è avvenuto nell'indifferenza generale; in questi anni, ho visto decine di volte gente che denunciava queste cose lasciati soli da tutti: dai politici, dai mass-media ...
Ricordo una sera in un talk show televisivo che un signore si alzò per denunciare l'aumento di gravissime malattie nella suo paesino conseguenza del traffico di rifiuti nocivi; il signore fu bruscamente zittito e sbattuto fuori.

franfallik
Inviato: 7/4/2008 15:06  Aggiornato: 7/4/2008 15:06
So tutto
Iscritto: 31/12/2005
Da:
Inviati: 11
 Re: Dossier Spazzatura
Sono anch'io napulitano ed ho fatto anch'io uno studio sulla munnezza, sulle cause. http://www.altrestorie.org/news.php?extend.1052
C'è una contraddizione di fondo tra Inceneritori e Differenziata. Se si punta sugli inceneritori, la raccolta differenziata...non deve esser troppo ...differenziata.
Mi spiego. Gli inceneritori, per essere "produttivi" devono raggiungere determinate temperature, non raggiungibili con una munnezza pulita. Se invece la munnezza (cioè le ecoballe) contengono alcuni tibi di combustibili (derivati del petrolio) quella temperatura è più facilmente raggiungibile e l'inceneritore funziona meglio.
Per questo al legge ha previsto che le famose ecoballe (poco eco e molto balle) possano contenere fino al 50% di residui riciclabili, plastiche non clorurate, gomme non clorurate che in teoria non sviluppano diossina. Parliamo di piatti, bicchieri e forchettume monouso.
Sono riciclabili ma conviene ( a chi fa profitti con l'inceneritore) bruciarli.
Insomma ancora una volta si è privilegiato l'aspetto economico il profitto al buon senso, alla salute dei cittadini.
In Campania poi si è innestato su questo il potere della malavita organizzata, che controlla le istituzioni a tutti i livelli e si è andati allo sfascio.
Sono palle che la camorra non aveva interesse alla visibilità eccessiva dettata dall'emergenza. Io dico l'esatto contrario,: la camorra nell'emergenza ci sguazza, perchè l'emergenza significa finanziamenti ulteriori e pochi controlli. Per camorra non si intende il picciotto con la lupara, ma tutta quella ciurma di interessi imprenditoriali che usano il poterei di controllo del territorio per fare i cazzi loro. la camorra al nord ha dei veri broker che offrono servizi di smaltimenti di rifiuti tossici industriali a prezzi competitivi. Per fare questo hanno bisogno dell'emergenza, nella quale non si va per il sottile purchè l'immondizia non stia per strada.
Infatti la situazione è molto migliorata. ma nessuno si chiede dove siano finite quelle migliaia di tonnellate.
Ci hanno detto che sta andando in Germania con i treni? Possibile? Quanti treni occorrono per trasportare qualche milione di tonnellate di rifiuti?
Mi aspetto che un giorno si scoprirà che sono stati gettate nelle solite discariche, con i mezzo i rifiuti industriali delle aziende del nord.

Detto questo si tenga presente che non esiste un ciclo totalmente pulito per i rifiuti. O si fanno gli inceneritori o si fanno raccolte differenziate capillari, ma una parte finirà comunque in discarica. Ed i cicli di riciclo (scusate la cacofonia) consumano energia e producono a loro volta scarichi.
Riciclare la plastica ad esempio comporta fonderla, estruderla, usare coloranti chimici, energia per farlo, dissipazione di calore..ecc ecce..
Viviamo in un modo che produce troppi rifiuti.
Siamo disposti a tornare indietro a consumare meno, a spegnere i PC? Altrimenti c'è poco da fare..la scelta è solo per il meno peggio

giuseppe galluccio

Infettato
Inviato: 10/4/2008 12:57  Aggiornato: 10/4/2008 12:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: Dossier Spazzatura

Infettato dal morbo di Ashcroft
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Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard

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