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media : "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marcello Pamio
Inviato da Redazione il 22/3/2008 8:20:00 (19741 letture)

Marcello Pamio (www.disinformazione.it) ha scritto un breve libro sui videogiochi, nel quale descrive la parabola storica in cui degli innocenti passatempo si sono trasformati in una vera e propria “bambinaia elettronica” per i nostri figli, per poi essere presi in mano direttamente dal Pentagono, che li ha portati ad evolversi fino a far chiudere definitivamente il gap fra violenza virtuale e violenza reale. Con scopi che sembrano andare ben oltre il semplice profitto economico.

L’intento di questo lavoro - come scrive lo stesso Pamio – è di “sensibilizzare le persone, i genitori, gli educatori i maestri, gli insegnanti (in pratica tutte quelle persone che hanno la responsabilità enorme di accompagnare i giovani adulti lungo un percorso di crescita evolutiva), e gli stessi giovani, su un problema sociale gravissimo e insidioso, ma ovviamente poco pubblicizzato dai media: la pericolosità della violenza indotta dai videogiochi! Alcuni videogiochi (e non tutti).”

La fabbrica dei piccoli mostri – di Marcello Pamio

Prefazione di Maurizio Blondet


Non basta che il sistema scolastico sforni giovani semi-analfabeti, in cui per di più ha ammazzato ogni curiosità culturale ed ogni voglia di imparare, e in cui fermenta il bullismo griffato. Non basta una pubblicità indecente onnipresente, che "sessualizza" i bambini dall'età di sette anni, e li incita ad obbedire ai loro primi impulsi. Non basta il clima generale che glorifica la "trasgressione", il facilismo e l'edonismo più dozzinale. Non basta che queste "agenzie educative", spettacolo, pubblicità e tv, potenti quanto irresponsabili, promuovano modelli nefasti che vengono adottati da ragazzi indifesi. Apprendiamo che parte importante di questo sistema diseducativo sono anche i videogiochi violenti. Sui quali questo documentato saggio di Pamio richiama la nostra attenzione sgomenta.

E' come se fosse in atto un progetto deliberato e convergente per trasformare i nostri figli in poltiglia umana, ...

... insieme informe e violenta, vile e stupida. Piccoli selvaggi vengono preparati per diventare assassini insensibili; e difatti il fenomeno dell'assassinio immotivato da parte di giovani risalta sempre più spesso nelle cronache nere, da Garlasco a Perugia. Ma preparati da chi? A quale scopo?

Marcello Pamio cita studiosi americani secondo cui questi videogiochi "si basano su programmi di apprendimento che erano stati sviluppati per annullare nei soldati gli scrupoli ad uccidere e per condizionarli alla violenza istintiva”. “I videogiochi ‘sparatutto’ sono un sottoprodotto dei modelli impiegati nei simulatori di addestramento militare, adottati dall’esercito statunitense al fine di far superare al soldato la naturale repulsione nei confronti del ‘colpo che uccide’ sparato su altri esseri umani”.

Sì, esattamente quella è la fonte dei videogiochi: il Pentagono, e i suoi laboratori di psy-war, guerra psicologica. Ne ho avuto la certezza quando Il Foglio ha pubblicato, in data 28 giugno 2006, un articolo agghiacciante, dal titolo: "Progetto di rieducare i diciottenni di oggi alla possibilità reale della guerra". Un titolo che aveva almeno il merito di non usare giri di parole. Era firmato da Carlo Pelanda, soi-disant "esperto di scenari internazionali" molto vicino ai circoli neoconservatori e filo-isareliani americani.

Ecco i ragionamenti di questo personaggio, citati testualmente: "Il conflitto con l'islam [minuscolo nel testo] potrebbe avere un picco - colpi nucleari ed emergenze epidemiologiche nell'area occidentale (1)- verso il 2015. "La Cina […] dal 2022 avrà la forza di tentare qualche sforzo preliminare con l'America, per saggiarne la forza e per impegnarla in una corsa al riarmo fantascientifico nel cui orizzonte (2022-2040) potranno avvenire deflagrazioni globali". Come è preparato "l'Occidente" a queste guerre inevitabili? La dotazione di "armi tecnologiche disponibili all'occidente per attaccare è buona", si rallegra il Pelanda.

L'unità dell'Occidente meno sicura, perché "le sue tre teste, America, Europa e Russia [sic] tendono a restare disunite". Ma il problema vero che preoccupa Pelanda è la scarsa attitudine militare della nostra gioventù. "Del tutto negativa è la valutazione della capacità delle popolazioni occidentali di reggere nel futuro disastri, crisi economiche e guerre", ossia la cornucopia di regali sterminatori che hanno in serbo per noi i likudnik di Washington e Gerusalemme. "In particolare i diciottenni di oggi saranno inadeguati, quando diverranno il corpo centrale della società occidentale che entrerà in guerra dal 2015 al 2040".

Sono loro che saranno chiamati a fare i soldatini. Il guaio è che sono "senza autodisciplina e cultura di missione", mentre al contrario "i giovani cinesi o islamici che saranno i loro nemici [ormai è deciso, ndr] esibiscono capacità tecniche, senso di missione e massima autodisciplina". Questa "debolezza sociologica" rischia di far "perdere la guerra" all'"Occidente". Insomma: No no ragazzi grassocci, panciafichisti tutti telefonino e scarpazze Reebok, così non va. Vi siete rammolliti.

L'apparato militare-industriale di Washington vi vuole forti, guerrieri e feroci. Come? Niente paura, il progetto c'è già, ed è stato elaborato "nel think tank" americano che l'autore "frequenta". Il progetto confezionato per voi si chiama: "Preparare i giovani alla Next War Society", come insegna Pelanda. Temevate di restare disoccupati nella New Economy Society, inoccupabili per ignoranza e analfabetismo nella Global hightech Society?

Il think tank vi ha trovato il lavoro del futuro nella successiva realtà, la Società della Nuova Guerra (o Nuova Società della Guerra, vedete voi): vedrete il mondo, voi mammoni, godrete le sabbie dell'Irak e le aspre alture iraniane, magari anche il Pamir afghano e il deserto del Gobi, spesati e forniti di tutto: giubbotto corazzato e fucile mitragliatore tecnologicamente all'altezza, con adeguato volume di fuoco. Un mestiere sicuro per almeno 30-40 anni. E poi andate a dire che l'occidente non pensa a voi.

Ma il think tank ha capito che, per addestrarvi alla Next War Society, deve prima sottrarvi alla nefasta influenza di insegnanti e genitori. Questi, dice Pelanda "appartengono alla generazione che nel 1968 si ribellò, ma che debellicizzandosi divenne molle". Un guaio. Continua Pelanda: "Ora i figli vanno ribellicizzati", ma "in discontinuità generazionale", ossia rendendoli sordi alle mamme e ai professori. Come? Niente paura: i mezzi ci sono già. "I veicoli d'istruzione migliore saranno i nuovi videogiochi e i film". Ora sapete, ragazzi col tatuaggio, la dose di ecstasy in tasca e il cellulare sempre in canna, chi concepisce e smercia i videogiochi "duri" che tanto vi appassionano da qualche tempo.

E' per prepararvi meglio a diventare la next war generation: Vi daranno videogiochi "di gestione e superamento di difficoltà estreme", c'informa il Pelanda: smanettando, imparerete divertendovi a sopravvivere a "disastri, crisi economiche e guerre" (testuale) , mantenendo una capacità combattiva in "difficoltà estreme" nella realtà virtuale: s'intende che la realtà non-virtuale sarà un po' più dura. Specie sopravvivere con ustioni nucleari e in ambiente saturo di uranio impoverito, non sarà un gioco da ragazzi. Ma ormai sarà tardi per smettere di giocare: vi fucileranno per diserzione. Tanto più che, nel frattempo, sarete resi diversi "dai film" in progetto: film che vi aiuteranno a "definire il nemico, rafforzare un nuovo simbolo di identità e, soprattutto,generare un nuovo idealtipo di donna: Venere Attiva, o W-Venus. La novità che ci darà la vittoria" (2).

Quella Venere Attiva la conoscete già in qualche incarnazione, ragazzi: è una delle tante tettone in calzoncini con quelle due pistole cal.45 sui flessuosi fianchi che affollano i vostri manga e videogiochi. E' la War-Venus, che già infiamma i vostri sogni erotici (virtuali). Ma probabilmente non ne conoscete il vero nome. Il vero nome viene da una tradizione antica, che il Pelanda e il suo think-tank di riferimento vogliono risuscitare per voi. E' la dea Kalì. Kali l'oscura, che danza sui campi della morte, nei terreni impuri delle cremazioni. Nella iconografia originale (non nei manga) sulle sue tette prosperose danza una collanina fatta di teste mozzate; e non porta calzoncini aderenti, ma un ben più lussurioso gonnellino che nulla nasconde, fatto di braccia strappate. Può prender anche la forma di Durga, che ha una sciabola sguainata e cavalca una tigre. Comunque appaia, essa è Pashupati, la "Signora degli esseri legati", legati ai ceppi del desiderio e perciò della morte.

Per gli indù, gli esseri inceppati (pashu) sono gli animali e gli uomini animalizzati, soggetti ai loro istinti. Siete voi, cari ragazzi post-moderni. Eh sì, ce n'è voluta per rendervi quel che siete, pashu. Prima, la società dei consumi e permissiva vi ha ripulito di ogni senso del dovere, del bello, del nobile e della forma, rendendovi adeguatamente informi, molli come gelatina e proni ad ogni messaggio pubblicitario, che vi ha incitato a godere senza limiti e senza conseguenze. Così, vi ha ripulito di ogni briciola di vera civiltà occidentale, ossia di cristianesimo. Quello, sapete, produceva guerrieri nobili, il cui onore consisteva nel mettere la forza al servizio del bene e del giusto; cavalieri, soldati capaci di sacrificio per la patria…vecchiumi, inutilizzabili nella Next War Society.

Essa ha bisogno di guerrieri nuovi, "asiatici" in ogni fibra, ossia quelli che non fanno prigionieri, che torturano il nemico, che sterminano civili, donne e bambini, senza pietà né vergogna. I marines americani in Irak sono già in quel nuovo mondo, imparate. W-Venus, alias Kalì, è la vostra nuova istitutrice: ve l'ha assegnata il think tank. Vi insegnerà a combattere ma non più per la patria: la sua promessa è di farvi vedere quello che ha sotto i calzoncini: Ma, s'intende, nell'aldilà virtuale il cui dio è Shiva. Perché è lo shivaismo della mano sinistra la religione che è stata scelta per voi, perché ritenuta la più adatta a "bellicizzarvi".

Non crediate che esageri. Né il sottoscritto, né Pelanda. Da quel che scrive può apparirvi un pazzo solitario e farneticante: ma già il fatto che il lucido Giuliano Ferrara, anziché chiamare il Neurodeliti, lo pubblichi, dovrebbe mettervi sull'avviso. Io questo Pelanda l'ho conosciuto in anni lontani, quando dirigeva l'ISIG: un misterioso "Istituto di Sociologia Internazionale" che aveva una sede improbabile, a Gorizia: con finanziamenti poco chiari ma cospicui, pareva essere allora un osservatorio sull'Est comunista per conto di qualche Cia.

Ma lo aveva fondato o ispirato Franco Demarchi, un "sacerdote" (della religione cattolica, apparentemente) molto vicino ad Andreatta; insomma lo stesso gruppo umano che aveva fondato l'Università di Trento da cui sfornò, secondo programma, i primi brigatisti rossi. Questo gruppo umano si dedicava infatti a creare nella società "salti di paradigma", preparare la "next society" del momento. Allora bisognava imporre il permissivismo ("rivoluzione culturale", ossia dei costumi); oggi, si tratta di diffondere il ri-bellicismo.

Carlo Pelanda, che si vantava di essere mezzo ebreo forse senza esserlo (può aiutare in certe carriere), insegnava per una metà buona dell'anno negli Stati Uniti. Sicchè, anche senza aver identificato con precisione il think-tank da cui si abbevera, si può azzardare che l'indirizzo non sia lontano dall'American Enterprise (di Wolfowitz, Perle e Leeden); o ancor meno lontano dal PNAC, Project for a new american century (di Wolfowitz, Perle e Leeden), quel pensatoio strategico che, nel 2000, invocò per ri-bellicizzare gli americani, rammolliti dalla pace seguita al crollo dell'Urss, "un evento catastrofico e catalizzatore, come una nuova Pearl Harbor" (3).

Quel documento era firmato da Dick Cheney, Perle, Wolfowitz, Dov Zakheim il rabbino: tutta gente che era al governo Usa quando la "nuova Pearl Harbor" tanto desiderata ebbe luogo, l'11 settembre 2001. Insomma Pelanda non inventa niente. I suoi non sono deliri privati e solitari. E le sue previsioni demenziali sono "scenari" elaborati nei circoli che hanno già attuato gli scenari che conosciamo: l'attentato "islamico" alle Twin Towers, come giustificazione o pretesto delle successive aggressioni all'Afghanistan e all'Irak. Stiamo parlando del circolo, attualmente al potere in Usa, degli allievi di Leo Strauss.

Il filosofo nazista e talmudico, ammiratore di Nietzsche e insieme di Maimonide, di Carl Schmitt e della Cabbala, che predicava la "nobile menzogna" in politica e "la guerra perpetua" (frase ripresa alla lettera da Bush) come sola igiene per un'umanità che si sta rammollendo. Nichilista ed ateo radicale, Strauss lodava in Maimonide la doppiezza che gli consentiva di praticare l'eresia senza allarmare i rabbini; d'altra parte per lui "la questione giudaica" (ciò che a scopo di propaganda viene definito "l'esistenza stessa di Israele", perennemente in pericolo) è la "questione centrale", a cui i destini del resto dell'umanità vanno sacrificati senza scrupoli.

Shadia Drury, la docente canadese massima studiosa di questo filosofo di cui sono stati allievi tutti gli ideologi neocon (da Wolfowitz e Kristol a Kagan, da Eliot Cohen a Lewis Libby, gente come Donald Rumsfeld è stata inserita nel Pentagono con compiti di progettazione e consulenza nelle guerre future), ha ripetuto in un'intervista che Strauss "ritiene che in assenza di una minaccia esterna, bisogna inventarne una. Secondo lui, si deve lottare costantemente. La pace porta alla decadenza. La guerra perpetua e non la pace perpetua è ciò in cui credono gli straussiani."

Come si vede, è precisamente ciò che crede Pelanda. E che prepara il suo thinktank di riferimento. Per ottenere questo scopo, il guru Strauss insegnava oralmente ai suoi discepoliadepti, ogni doppiezza è lecita: "Se puoi usare la democrazia per volgere le masse contro la loro stessa libertà è un grande trionfo". In questo senso, anche la religione veniva grandemente lodata: come mezzo, come instrumentum regni di filosofi che governano dietro le quinte (Wolfowitz, Perle, Cheney…) e non credono in alcun dio. In Usa, hanno strumentalizzato il protestantesimo millenarista dei cristiani "rinati", inducendoli a sostenere Israele per accelerare il secondo avvento del Messia. In Italia, provano con qualche successo a manipolare i cattotradizionalisti, indotti a sostenere Bush "perché è contro l'aborto", e nessuno in questo senso è più "cristiano" di Ferrara e de Il Foglio.

Ma nel fondo, resta una religione di riserva come supremo "oppio dei popoli", o piuttosto cocaina dei popoli, da eccitare alla guerra perpetua che i "cristiani" devono fare per liberare Israele da tutti i suoi nemici. La natura di questa religione ce la rivela Pelanda, che ha orecchiato i progetti dei filosofi segreti straussiani: è quella di Shiva e Kalì sua amante, la salvazione da conseguire attraverso la trasgressione di ogni norma (la via della Mano Sinistra), l'anomia totale, la ferocia senza limiti, lo scatenamento delle energie infere senza il controllo della ragione.

A questa religione la sinistra chic e radicale è stata introdotta da anni dalla casa editrice Adelphi (4); essa viene insegnata ai no-global e sfatti e disfatti dei centri sociali da "Hakim Bey", alias Lamborn Wilson, pedofilo estremo americano che esalta la setta degli Assassini, l'autolesionismo manicomiale e l'abuso di "funghi sacri" (con una esplicita invocazione al male come fine ultimo, disinteressato) in libri-culto fra l'estrema sinistra "alternativa". Ora, apprendiamo che questa dovrà essere la religione riutilizzata dalla "destra occidentale" dei neocon come la più funzionale a formare la Next War Generation. Venere Attiva, War-Venus, "nuovo idealtipo" prossimamente su tutti gli schermi (5). La nostra gioventù è già pronta ad abboccare. E' lo shivaismo talmudico, il dionisismo a gestione cabbalistica.

Mentre vi forniranno mimetica, armi e munizioni per le imminenti operazioni, cari giovani nostri, magari vi diranno che questa è la via della Mano Sinistra. Guardate meglio: è la via della Mano Sionista, che ha bisogno di voi come crociati del Nulla.

Maurizio Blondet


Note:

1) Interessante e agghiacciante parentesi: che c'entra l'Islam con le "emergenze epidemiologiche"? L'Islam nulla. Ma la guerra batteriologica è parte dell'arsenale dei padroni del mondo, in quanto la più efficace per spopolare intere "civiltà" nello scontro di civiltà appena iniziato. Naturalmente, è possibile che qualche "emergenza epidemiologica" trabocchi verso Occidente. E' il bello della Next War Society.

2) Tutte le citazioni, per quanto incredibili, sono testuali. Leggere per credere. Carlo Pelanda, "Il progetto di rieducare i diciottenni di oggi alla possibilità reale della guerra", Il Foglio, 28 giugno 2006.

3) Quel documento, che aveva la forma di un appello al presidente Usa, s'intitolava "Rebuilding American Defense" (PNAC, settembre 2000).

4) Maurizio Blondet, "Gli 'Adelphi' della dissoluzione", Ares Milano. Si trattava di preparare la New Society, già allora.

5) Spero non sfuggirà la cifra anticristica e parodistica di questa donna ispiratrice, contraffazione della Vergine.

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Autore Albero
spettatore
Inviato: 22/3/2008 9:44  Aggiornato: 22/3/2008 9:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Il figlio di un mio carissimo amico, oggi undicenne, si sta riavendo da un brutto colpo assestato da eccessivo uso di videogiochi "sparatutto".
Era, questi, un ragazzino di 6 anni quando ebbe in regalo la sciagurata play station, con annessi giochini per sparacchioni in erba. Gli piaceva così tanto giocare che se ne stava lì davanti allo schermo tv, per due tre ore di fila, estraniandosi completamente. Poco meno di un anno in queste condizioni che un bel giorno si alzò, lasciò la consolle e disse alla mamma che non ci vedeva più tanto bene. I genitori inorridirono nel vedere i suoi occhi che roteavano in continuazione e senza controllo, come chi, colpito da un ictus, li butta all'indietro. Ci sono voluti quasi quattro anni di cure specializzate per far ritornare alla quasi normalità gli occhi del bambino. Propedeutico è stato frequentare una scuola calcio che ha lavorato forse di più, e meglio, delle sedute dallo specialista. Il bello della storia è che, appena migliorato, si è rimesso a giocare di nuovo con la play station portable, non ai livelli precedenti, e la giustificazione del padre è stata:"Sì, è vero che non dovrebbe giocarci, ma in fondo sono ragazzi....". Per tutta risposta gli ho detto:"Faresti bene a far causa a Madre Natura, visto che con te è stata beffarda".


Lo spettatore

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
Ashoka
Inviato: 22/3/2008 10:01  Aggiornato: 22/3/2008 10:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Io direi di proibirli tutti questi videogiochi al servizio dell'imperialismo americano e di sicuro stampo satanico. Magari fare un bel rogo con tutte le playstation 3 e gli X-box 360 insieme ai giochi più malefici come Halo, Grand Theft Auto e così via....

...direi anche di obbligare i bambini a giocare solo a videogiochi equi e solidali in cui impariamo a vivere nella capanna di fango, cibandoci di vermi, per il bene del pianeta.

Ma suvvia....

P.S. per la cronaca io i "videogiochi malefici" me li son fatti tutti sin dalla tenera età di 8 anni. Commodore 64, Amiga 500, PC, playstation varie..

***

s Spettatore. Sai è tanto comodo lasciare il bambino a giocare alla playstation 8 ore al giorno (invece di portarlo ad una scuola calcio ad es.). Non devi sbatterti a portarlo avanti ed indietro, quando si lamenta gli compri il gioco nuovo ed è contento e se è davanti alla play probabilmente non ti rompe le scatole...

Pendolo
Inviato: 22/3/2008 10:37  Aggiornato: 22/3/2008 10:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/11/2005
Da: Giu' al nord
Inviati: 100
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Come dice Ashoka, forse passare un po' piu' di tempo con i nostri figli sarebbe piu' utile che non lasciarli attacati ai videogiochi, come al solito il buon senso ci dovrebbe aiutare a limitare le ore passate a giocare con la play coinvolgendo i nostri figli in altre attivita' magari sportive.
Ricordo ancora le interrogazioni parlamentari su Goldrake e Mazinga, mi sembrava esagerato allora , mi sembra esagerato adesso, non sono diventato un violento guardandoli e a spaceinvaders ho fatto fuori migliaia di alieni, ma ritengo che alcune preoccupazioni non siano campate propio in aria.
Saluti Francesco.

Fesso si , ma con Nesquik
supermagna
Inviato: 22/3/2008 10:42  Aggiornato: 22/3/2008 10:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 28/9/2005
Da: marche
Inviati: 40
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Non sarà che è la realtà a copiare i videogiochi?
I nazisti non avevano la Playstation (almeno credo...), e neanche sull'enola gay c'era la Nintendo...si, c'era la propaganda...quello che voglio dire e che forse il mondo dei giochi semplicemente rispecchia il mondo che ci circonda. Io sono (con orgoglio!) un metallaro, si, uno di quelli che si spara "rumore" dalla mattina alla sera (come altri luogocomunisti!), e secondo il comune pensare dovrei essere un satanista che brucia chiese e stupra suore...suvvia! I videogiochi sono a mio avviso più una valvola di sfogo (come la musica), che purtroppo trovano molto spazio la dove manca tutto il resto. I ragazzini di oggi crescono idolatrando telefonini, vestiti e oggetti vari. Non hanno cultura. Non hanno senso critico. Non hanno responsabilità. Non hanno esempi validi. Hanno una televisione che li manipola dalla mattina alla sera. Non VIVONO veramente, stanno su un davanzale mediatico sognando di diventare chissà chi. La violenza nasce dall'ignoranza, come sanno bene i soldati americani mandati in un punto del mappamondo che non hanno mai visto...
Vorrei aggiungere che ci sono tanti videogiochi in cui il nemico è il POTERE, e che forse possono insegnare molto più di qualsiasi scuola. "Deus ex" insegna. Se ad un bambino si insegna a disegnare con una matita forse da grande non la userà per uccidere...

peppe75
Inviato: 22/3/2008 10:43  Aggiornato: 22/3/2008 10:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/10/2006
Da: London
Inviati: 399
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
noooooo...
dopo anni di disoccupazione italiana ho finalmente trovato lavoro nella videogames industry all'estero!! lasciate stare i videogames o prima datemi un lavoro...:)

apparte gli scherzi...

vi sembra il caso di parlare di videogames con questo tono???

quanti di voi hanno pestato e investito migliaia di civili sulle strade di GTA?
potrei continuare per sempre.

buona pasqua!

Redazione
Inviato: 22/3/2008 11:12  Aggiornato: 22/3/2008 11:12
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
In America le cose stanno un pò diversamente: ormai i ragazzini dai tredici ai 20 anni hanno inculcato il concetto di violenza gratuita. Se hai davanti uno che ti blocca il percorso lo fai fuori e basta.

Il messaggio sui grandi numeri è purtroppo passato, e quando i "ragazzini" arrivano in Irak i risultati li vedi eccome

E siccome l'Italia, per una certa sottocultura, arriva sempre qualche anno dopo gli USA, io non la prenderei tanto sottogamba.

Il fatto che "noi" (adulti o quasi tali) ci siamo salvati, non vuole dire che lo faranno anche le prossime generazioni. L'esempio è qui da vedere.

Rickard
Inviato: 22/3/2008 12:47  Aggiornato: 22/3/2008 13:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Naaaa... ancora? I videogiochi brutti e cattivi che producono generazioni di pazzi, mostri assassini, Dexter in erba e quant'altro?

A muovere queste critiche (molte volte ridicole e infondate) sono genitori che non vogliono i figli tra i piedi, non vogliono passare con loro del tempo e trovano la comoda scappatoia del videogioco come baby-sitter salvo poi accusarlo di tutto e di più, senza, per qualche misterioso motivo, toglierglieli di mano o spegnere la TV.

la violenza esisteva ben prima dei videogiochi e francamente non ritengo che questi ultimi abbiano apportato chissà quali imbarbarimenti.

Citazione:
In America le cose stanno un pò diversamente: ormai i ragazzini dai tredici ai 20 anni hanno inculcato il concetto di violenza gratuita. Se hai davanti uno che ti blocca il percorso lo fai fuori e basta.

Probabile, ma siamo sicuri che è il caso di dirlo implicando la responsabilità solo (o per la maggior parte) dei videogiochi?
In America le cose stanno diversamente per tanti fattori oltre che la nostra sotto-cultura.
Insomma dopo si va a finire che la strage di Columbine c'é stata per via dei videogiochi/south park/Marylin Manson (o magari per il bowling come suggerì Moore a suo tempo) e non perché ragazzini si impossessarono senza difficoltà di un arsenale in armi da fuoco.

@ Spettatore: la storia del figlio del tuo amico è senza dubbio tragica ma fu una conclusione dei medici che a provocare l'aneurisma (mi sembrerebbe alquanto strano ma tutto è posssibile) furono i videogiochi oppure è una tua conclusione?

Io passo parecchio tempo coi videogiochi violenti e sanguinosi e (per ora) non sono andato in giro a metter sotto pedoni o a sparare a chiunque mi capitasse sotto tiro...

P.S. Chissà a quali videogiochi giocava Elizabeth Báthory per fare tutto quel casino.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
sbaffini
Inviato: 22/3/2008 12:52  Aggiornato: 22/3/2008 12:52
Ho qualche dubbio
Iscritto: 15/6/2007
Da:
Inviati: 72
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Anche io, e così mio fratello, sono cresciuto nella videogame age, da sega a nintendo a playstation passando per gameboy e psp con contorno di TV. A parità di educazione, mio fratello oggi è il tipico idiota descritto io sono all'opposto, ma nessuno dei due ha mai pensato, semplificando, che fosse lecito uccidere qualcuno per divertimento come avevamo fatto in GTA anzi, man mano che passano gli anni mi accorgo sempre di più che in effetti l'intelligenza e la sensibilità che abbiamo è la stessa, quello che ha fatto la differenza è stata la mia e la sua coscienza. Lo scotto che paga lui oggi è quello di guardare maria de filippi ed essere griffe dipendente mentre io ogni 3-4 anni devo purtroppo dare sfogo al mio consumismo con 3cc endovena di high-tech.

Il discorso che si fa è molto pericoloso...ricordo che mio padre, a prescindere, non mi ha mai detto di si, se c'era altro da obiettare me le suonava e arrivederci (capita l'antifona ovviamente non obiettavo), se io e mio fratello litigavamo per qualcosa prendeva l'oggetto e lo rompeva, se rispondevo in qualunque modo a mia madre (figurarsi a lui) di nuovo a prenderle. Ma mio padre c'era sempre, qualunque domanda, qualunque cosa lui c'era perchè era suo compito correggere ogni mio comportamento sbagliato e, guarda un pò, c'è riuscito.
Se qualcuno sbaglia è colpa sua non di chi gli ha mostrato un cattivo esempio, per fortuna siamo ben lontani dall'addestrare qualcuno alla guerra con un videogioco.
Negli sati uniti la questione è un tantino diversa perchè la struttura sociale è, diciamo, a maglie molto più larghe e poi sui grandi numeri c'è più probabilità che emergano gli stupidi ed effettivamente lì ce ne sono davvero tanti.

gio911
Inviato: 22/3/2008 13:10  Aggiornato: 22/3/2008 13:10
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/5/2006
Da: Gela
Inviati: 131
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Salve, sono un videogiocatore dall'età di 9 anni e ho sempre avuto bene in mente la netta differenza ke cè tra realtà e finzione. quindi cari ragazzi nn dite "cancelliamo tutti gli sparatutto o stiamo attenti ai nostri figli" : su ogni confezione di videogames cè in mostra il rating dell'età, ke ne specifica il limite per minori e le pause ke bisogna fare ogni tot di ore di gioco. quindi i mezzi ci sono, i genitori dovrebbero stare più attenti a quello ke comprano/giocano i loro figli e anke a quello ke guardano in TV. I videogames sono una forma di divertimento anke educativa e personalmente ci dedico molto del mio tempo libero, ma nn per questo nn mi vado a fare la partita di calcetto con gli amici......

Lestaat
Inviato: 22/3/2008 13:15  Aggiornato: 22/3/2008 13:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
@Mazzucco

Io insisto invece, è un'immensa stupidaggine.
Per i bambini il gioco è un sistema di apprendimento naturale nel quale non fanno altro che IMITARE il comportamento adulto.
Il fatto poi che da sempre i bambini giochino alla guerra, (i soldatini di una volta, indiani e cowboy, guardie e ladri) non ha assolutamente un bel niente a che vedere con l'educazione che ricevono.
E' la naturale tendenza alla distinzione tra bene e male dell'uomo. Sono semmai un problema gli stumenti interpretativi che vengono forniti ai bambini.
E in un mondo dove c'è la guerra preventiva, dove i soldati che distruggono sono evocati come eroi, dove i metodi violenti delle forze dell'ordine sono "spiegati" come soluzione ai problemi, è naturale che anche i videogame vengano interpretati secondo tale visione delle cose.
Tutto il resto sono sciocchezze, tanto per cambiare, messe in circolazione per dare di nuovo la colpa a qualcos'altro piuttosto che alla nostra mentalità.
Questo articolo, nonchè il libro tutto, sono basati su un principio figlio di un sistema di autodifesa della ormai deviata morale comune. Pure STUPIDAGGINI.
Fosse poi la prima volta che succede, potrei anche capire (ricordate i giochi di ruolo? O magari anche il film Superman e la massa di suicidi che seguirono per tentativi di volo? O Marylin Mansion?), ma ormai ci dovremmo essere abituati, e invece riecco l'intellettuale, o pseudo-tale di turno, con tanto di prefazione di un (grande analista politico a mio avviso ma...) uomo dalla mentalità sicuramente "aperta" e propensa alla comprensione di ciò che devia dalla sua ristretta visione della morale, che tornano a farci la paternale.
Ma per favore!!!!!
Banali sciocchezze fuorvianti

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
BlSabbatH
Inviato: 22/3/2008 13:33  Aggiornato: 22/3/2008 13:33
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
I videogiochi ‘sparatutto’ sono un sottoprodotto dei modelli impiegati nei simulatori di addestramento militare, adottati dall’esercito statunitense al fine di far superare al soldato la naturale repulsione nei confronti del ‘colpo che uccide’ sparato su altri esseri umani

concordo anche perchè questo effetto di parziale assenza di repulsione lo noto sulla mia persona soprattutto dopo aver giocato a qualche gioco.. è da un pò che osservo l'effetto, un pò come faceva Huxley in "the doors of perception"
L'esasperazione per non riuscire ad uccidere l'avversario e quindi poi poter passare al livello successivo col tempo modifica talmente l'inconscio che ti ritrovi certe volte a fare cattivi pensieri, subito interrotti dal salvifico super-io freudiano..
Badate, parlo seriamente. Non immagino come possa influire un videogioco come questo su una mente debole di un undicenne.
Citazione:
Io direi di proibirli tutti questi videogiochi al servizio dell'imperialismo americano

più che proibirli direi di non sottovalutarli.

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
carloooooo
Inviato: 22/3/2008 14:00  Aggiornato: 22/3/2008 14:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/7/2006
Da: marca gioiosa et amorosa
Inviati: 1386
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
E poi uno che pretende di parlare di giovani nominando le Reebok che credibilità può avere?

deadbeef
Inviato: 22/3/2008 14:30  Aggiornato: 22/3/2008 14:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/12/2007
Da:
Inviati: 59
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
L'esasperazione per non riuscire ad uccidere l'avversario e quindi poi poter passare al livello successivo col tempo modifica talmente l'inconscio che ti ritrovi certe volte a fare cattivi pensieri, subito interrotti dal salvifico super-io freudiano..
Badate, parlo seriamente. Non immagino come possa influire un videogioco come questo su una mente debole di un undicenne.



e non hai visto nulla

http://it.youtube.com/watch?v=4WKbCdcGDt8 !!!

Cinqui
Inviato: 22/3/2008 14:44  Aggiornato: 22/3/2008 14:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/3/2006
Da:
Inviati: 227
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Non immagino come possa influire un videogioco come questo su una mente debole di un undicenne.


Toh, proprio a quello li io giocavo, anzi, alle sue versioni precedenti.


Citazione:
L'esasperazione per non riuscire ad uccidere l'avversario e quindi poi poter passare al livello successivo col tempo modifica talmente l'inconscio che ti ritrovi certe volte a fare cattivi pensieri


Ecco, bravo!
Una due cose che mi son sempre state un pò li sono:


1-Perchè ci sono i pacchettini che ti ridanno forza????

2-Perchè, nonostante il grado di realismo che riescono a raggiungere in termini di movimento dei pupazzi, dei veicoli, delle esplosioni, devo piantare 20 colpi addosso al pupazzo dell'avversario per fermarlo, invece doverlo ferire e basta?

La prima cosa, per esempio, ti convince sempre a buttarti nella mischia anche quando sai che potrebbero impallinarti..tanto c'è il ricostituente, quindi si diventa piuttosto sprezzanti del pericolo! (per quanto sia un pericolo...)
La seconda invece ti obbliga davvero a non avere pietà per nessuno,perchè il pupazzetto buono è solo il pupazzetto morto!

Apensarci bene, se uno un pò invasato dovesse confondere le due vite....

"Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella la cui bellezza complessiva è tale da togliere la possibilità di ammirare le singole parti..." - Seneca - .
Lestaat
Inviato: 22/3/2008 15:04  Aggiornato: 22/3/2008 15:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
più che proibirli direi di non sottovalutarli.


Eh certo.
E mi raccomando, non di mentichiamoci di non sottovalutare il rock, i supereroi, i cartoni animati, Maryilyn Manson, i concerti, le discoteche, i pub, le canne, la birra, il vino, le automobili veloci, il sesso libero, la televisione, il cinema, il McDonald, la cioccolata........
Che Hitler giocava di sicuro a Doom e Mengele all'allegro chirurgo.
Ma andiamo!!!

Ma siete seri o state facendo ironia?

E l'interpretazione nella vita reale che conta.
Sono i genitori rincogliniti che generano mostri, SOLO QUELLI, nient'altro.

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Cinqui
Inviato: 22/3/2008 15:28  Aggiornato: 22/3/2008 15:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/3/2006
Da:
Inviati: 227
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
E mi raccomando, non di mentichiamoci di non sottovalutare il rock, i supereroi, i cartoni animati, Maryilyn Manson, i concerti, le discoteche, i pub, le canne, la birra, il vino, le automobili veloci, il sesso libero, la televisione, il cinema, il McDonald, la cioccolata........


Diciamo che sono cose che inviano certi messaggi a tutte le menti, ma fanno tendenzialmente più presa sulle più "deboli"? Può andare?
Di conseguenza il problema è:perchè queste menti sono più "deboli"?

"Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella la cui bellezza complessiva è tale da togliere la possibilità di ammirare le singole parti..." - Seneca - .
vernavideo
Inviato: 22/3/2008 15:34  Aggiornato: 22/3/2008 15:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ah!
Le cose stanno cosi', dunque!
E' tutto un complotto dei soliti noti.
Bene! scrivero' al PNAC per farmi rimborsare i 64 Euro di Raimbow 6 Vegas2......

Citazione:
Era, questi, un ragazzino di 6 anni quando ebbe in regalo la sciagurata play station, con annessi giochini per sparacchioni in erba. Gli piaceva così tanto giocare che se ne stava lì davanti allo schermo tv, per due tre ore di fila


Mi sembra sia la sindrome da luminescenza o qualcosa di simile, che colpisce adulti e bambini. E comunque i bambini non dovrebbero stare tutte quelle ore davandi a un video (anche se e' 1000 volte meglio un gioco che la TV). Se al posto di farli stare a casa, i genitori li portassero fuori e gli facessero fare cose interessanti, penso che i bambini sarebbero loro stessi molto piu' contenti.

Ho 2 bambine di 5 e (quasi) 7 anni e non c'e' verso di farle appassionare alla consolle. Vogliono fare ginnastica, ballo ed equitazione, e, in ogni caso, preferiscono giocare fuori con la bici, i pattini e i loro amichetti. Mi sa che ci vorra' qualche altro annetto prima che potremmo prenderci a fucilate in LAN.

E adesso che ho detto quello che dovevo dire, me ne torno a mettere a ferro e fuoco Paradise City. Se qualcuno vuole farmi compagia il mio gamertag sul live della x-box e'...vernavideo.

Wroooooom,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Lestaat
Inviato: 22/3/2008 15:56  Aggiornato: 22/3/2008 15:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Autore: Cinqui Inviato: 22/3/2008 15:28:54

Citazione:

E mi raccomando, non di mentichiamoci di non sottovalutare il rock, i supereroi, i cartoni animati, Maryilyn Manson, i concerti, le discoteche, i pub, le canne, la birra, il vino, le automobili veloci, il sesso libero, la televisione, il cinema, il McDonald, la cioccolata........



Diciamo che sono cose che inviano certi messaggi a tutte le menti, ma fanno tendenzialmente più presa sulle più "deboli"? Può andare?
Di conseguenza il problema è:perchè queste menti sono più "deboli"?


Beh appunto.
Il punto è quello, non i videogame o qualsivoglia altra stronzata degna solo della più vuota retorica qualunquista.
Ma stiamo scherzando?
L'imbecillità dilagante di chi i figli li fa per assenza totale di quel minimo di cultura reale di base, sul bene e il male, completamente deviata da una montagna di bugie da secoli perpetrate dal potente di turno. Come se Pizarro, Garibaldi, Pol Pot ecc fossero stati dei poveri bambinelli deviati dall'ultimo tipo di bambololotto di moda all'epoca. Smettiamola di cercare colpe al di fuori di noi e del nostro senso critico ormai compromesso.
E' tutta e soltanto colpa nostra che accomodati sul nostro benessere ci siamo dimenticati dei fondamenti della vita.
E non è nemmeno la prima volta che succede.
Anzi per essere corretti succede ogni qual volta una generazione intera non vive sulla propria pelle la violenza, l'oppressione e la guerra, e si dimentica di conseguenza di insegnarlo ai figli.
E poi sono quei figli che devastano l'umanità con le peggiori sconcezze, e allora, quando di nuovo abbiamo sulla pelle i segni del dolore ci ricordiamo cos'è e la società riprende il suo meraviglioso cammino dell'evoluzione.
E questo trovare scuse sciocche e banale è soltanto utile a distogliere l'attenzione del nostro io occidentale, ormai comodamente seduto in panciolle sulle nostre poltrone fatte sulla pelle e sul dolore altrui, che però non ci tange. E anche quando guardandoci attorno scopriamo il nostro lato oscuro, non abbiamo comuque il coraggio di fare davvero qualcosa per cambiarlo questo mondo e trascinarlo verso una dimensione più degna, perchè, dalle nostre poltrone, aspettiamo che avvenga qualcosa che lo faccia cambiare, terrorizzati e scandalizzati dall'idea che per tornare ad essere un mondo normale dobbiamo di nuovo provare dolore, quello vero e fisico delle guerre, delle rivoluzioni, delle rivolte. E poi copriamo il tutto con la nostra bella e meravigliosa coscienza pacifista che ci da anche un tono.
Mah....

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Mande
Inviato: 22/3/2008 15:59  Aggiornato: 22/3/2008 15:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Mi chiedo dove è finito Guybrush Trepwood, l'intrepido pirata della serie di Monkey Insland.

Nel primo episodio addormentava dei cani con della carne...
Ma il giochetto diceva:
"Attenzione! Non sono morti ma solo addormentati."

Nel secondo episodio imparava l'arte della spada...
E vinceva il combattimento chi riusciva a rispondere all'avversario nella maniera più arguta.

La parola al posto della spada!

Dove sono finiti questi videogiochi?

Lestaat
Inviato: 22/3/2008 16:09  Aggiornato: 22/3/2008 16:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
La parola al posto della spada!

Dove sono finiti questi videogiochi?


Ci mancava l'amarcord.
Saranno finiti insieme a Sims, Second life, Tropico, i vari sim qualcosa, i vari Tychoon, i vari giochi di corse moto auto, Tony Hawck, le avventure tipo Syberia et similia, e tutta quella valanga di giochi che sono "buoni e bravi" quanto e più di Monkey Island.

Sciocche, sciocchezze e ancora sciocchezze

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Descartes
Inviato: 22/3/2008 16:13  Aggiornato: 22/3/2008 16:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Mi viene da ridere quando qualcuno dice che i giovani vengono "educati" alla violenza.

L'homo sapiens è l'ultima delle specie che ha bisogno di essere "educata" alla violenza. Siamo la specie animale più violenta e sanguinaria che il pianeta abbia mai conosciuto, non a caso abbiamo sterminato tutte le altre specie e ammazzato ogni altro genus homo in circolazione, conquistando ogni angolo della terra. La nostra crudeltà ed efferatezza non ha precedenti nel mondo animale. Uccidiamo provocando le massime sofferenze anche solo per creare un deterrente e spaventare il nemico.

Miloni di anni di selezione naturale ci hanno reso dei killer spietati, gli istinti della lotta si vedono in ogni bambino.

Migliaia di ore di giochi violenti non aumentano minimamente la tendenza ad essere violenti. Quella è già la massima possibile. Al contrario, i nostri sforzi dovrebbero essere nel creare società in cui non ci sono nemici, ma solo alleati, e quindi l'atto di violenza istintivo che ci ha portato a dominare il pianeta non venga più stimolato poichè finalmente inutile.

E' creando un mondo senza nemici e divisioni che si elimina la violenza, non certo sperando di cambiare la natura umana.

Certo che se si continua con false flag operations tipo l'11 settembre a gettare acqua sul fuoco ed a creare falsi nemici, questo obiettivo non può che allontanarsi...

edo
Inviato: 22/3/2008 16:16  Aggiornato: 22/3/2008 16:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Tanto di cappello all'efficacia stilistica di Blondet e poi una considerazione: la società di cui siamo oggetti, ci rende tali se seguiamo i miraggi che ci offre se noi li riconosciamo come veri.
Lavorare, stressarci desiderare e indebitarci è il circolo vizioso che ci mette nel posto in cui meritiamo di stare; se saremo capaci di vivere con l'essenziale e rinunciare al superfluo, sapremo offrire al meglio noi stessi ai nostri figli che a quel punto non avranno alcun bisogno di cercare riferimenti forti e rassicuranti (???), in un altrove che non esiste e nel quale potranno, magari comodamente ma anche sofferentemente perdersi. E questo, solo perchè non hanno sviluppato anche grazie a genitori troppo distratti (dai miraggi), la capacità di discernere e scegliere.

Lestaat
Inviato: 22/3/2008 16:26  Aggiornato: 22/3/2008 16:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Siamo la specie animale più violenta e sanguinaria che il pianeta abbia mai conosciuto, non a caso abbiamo sterminato tutte le altre specie e ammazzato ogni altro genus homo in circolazione


L'hai letto su focus?
L'homa sapiens è il frutto dell'incrocio di tutte gli homo presenti sul pianeta, non l'unico sopravvissuto.
E la selezione naturale non ci ha reso killer spietati ma animali sociali in grado di creare comunità, senza le quali ci saremmo estinti, incapaci di competere con i killer perfetti che sono i carnivori.
Che sono ste patacche?

PS
sono sconcertato come si liquida Blondet come antisemita e fascista quando fa le sue bellissime analisi geopolitiche e poi gli si va dietro quando fa il suo classico delirio oscurantista.
Che tristezza.

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Descartes
Inviato: 22/3/2008 17:05  Aggiornato: 22/3/2008 17:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/6/2006
Da: Christ = Sun God
Inviati: 1087
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Lestaat scrive:
Citazione:
L'hai letto su focus?
L'homa sapiens è il frutto dell'incrocio di tutte gli homo presenti sul pianeta, non l'unico sopravvissuto.


No, l'ho letto su questo libro che consiglio anche a te:



"The Most Dangerous Animal: Human Nature and the Origins of War" by David Livingstone Smith

nike
Inviato: 22/3/2008 17:08  Aggiornato: 22/3/2008 17:08
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
MM: Citazione:
E siccome l'Italia, per una certa sottocultura, arriva sempre qualche anno dopo gli USA, io non la prenderei tanto sottogamba.
Sotto cultura un paio di palle, eh! Cosa stai dicendo. Se volevi dire che “le mode” arrivano dopo, impara l’italiano. (Esterofilismo tutto italiano dei miei stivali. Anzi dello Stivale) . Siamo al corrente anche qui non ti preoccupare.

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
rekit
Inviato: 22/3/2008 17:20  Aggiornato: 22/3/2008 17:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
bho, io ho iniziato a giocare ai videogames con il commodore 16 poi pc, playstation 1, poi 2 etc.. etc.. ma ho sempre snobbato giochi di guerra che alla fine sono tutti uguali, prediligendo giochi di sport a mio parere piu' coinvolgenti...comunque credo che i videogiochi, come la tv abbassino la soglia di "sensibilita" delle persone....immaginaevi di vedere domani un'altro 11 sett. ne verreste scioccati come 7 anni fa? non credo...
ognuno predilige il gioco che gli permette di vivere cose che nella vita non potra mai vivere, come vincere i mondiali in fifa08 o distruggere centri commerciali con dei lanciagranate...in base alle singole personalita.

ma una domanda che secondo me e' interessante:
perche' il 99% delle donne (inteso come femmine) davanti ad un videogioco si rompono le scatole dopo 4 secondi netti?

axlman
Inviato: 22/3/2008 19:23  Aggiornato: 22/3/2008 19:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/2/2008
Da:
Inviati: 32
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Mazzucco ha scritto:
In America le cose stanno un pò diversamente: ormai i ragazzini dai tredici ai 20 anni hanno inculcato il concetto di violenza gratuita. Se hai davanti uno che ti blocca il percorso lo fai fuori e basta.

E come lo fai fuori, a forza di colpi di joystick? Ma un po' di senso del reale, ogni tanto, suvvia.

prealbe
Inviato: 22/3/2008 19:49  Aggiornato: 22/3/2008 19:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/1/2007
Da:
Inviati: 478
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Io invece, in contrasto con la posizione che “tanto sono solo dei giochi”, ho idea che la fiction, di cui i videogiochi sono una delle assai numerose forme, abbia un potere formativo estremamente potente.

L’idea che ho visto affiorare qua e la in questa discussione che l’esposizione a certi contenuti rispetto ad altri sia praticamente indifferente mi pare decisamente una stupidaggine, presupponendo un individuo sostanzialmente impermeabile agli stimoli che riceve. Non mi pare proprio sostenibile.


Prealbe

Linucs
Inviato: 22/3/2008 19:56  Aggiornato: 22/3/2008 19:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Era firmato da Carlo Pelanda, soi-disant "esperto di scenari internazionali" molto vicino ai circoli neoconservatori e filo-isareliani americani. [...] Come è preparato "l'Occidente" a queste guerre inevitabili?

Ideona... magando lasciando marcire Israele e le sue ridicole puttane a mezzo stampa nel loro porco brodo.

L'apparato militare-industriale di Washington vi vuole forti, guerrieri e feroci. Come? Niente paura, il progetto c'è già, ed è stato elaborato "nel think tank" americano che l'autore "frequenta". Il progetto confezionato per voi si chiama: "Preparare i giovani alla Next War Society", come insegna Pelanda.

Tutto fa brodo: male che vada potrebbero tornare utile per sbattere fuori a calci in culo qualche allegro personaggio con troppi passaporti al seguito.

Strauss "ritiene che in assenza di una minaccia esterna, bisogna inventarne una. Secondo lui, si deve lottare costantemente. La pace porta alla decadenza. La guerra perpetua e non la pace perpetua è ciò in cui credono gli straussiani."

Quando avranno pane per i loro denti sarà sempre troppo tardi. Immaginate un mondo terrificante in cui queste facce di culo devono lavorare invece che giocare alla guerra con il denaro degli USA...

===

P.S. per la cronaca io i "videogiochi malefici" me li son fatti tutti sin dalla tenera età di 8 anni. Commodore 64, Amiga 500, PC, playstation varie..

Infatti vedi cosa sei diventato, schiavo delle banche e dei banchieri che altro non sei?


===

In America le cose stanno un pò diversamente: ormai i ragazzini dai tredici ai 20 anni hanno inculcato il concetto di violenza gratuita. Se hai davanti uno che ti blocca il percorso lo fai fuori e basta.

Un po' come quelli di MS-13, ma in quel caso si tratta di "differenze culturali".

===

Bene! scrivero' al PNAC per farmi rimborsare i 64 Euro di Raimbow 6 Vegas2......

Gesùmmaria, per una cosa che non ti ha pagato il governo solidale potresti anche fare un'eccezione...

===

L'homo sapiens è l'ultima delle specie che ha bisogno di essere "educata" alla violenza. Siamo la specie animale più violenta e sanguinaria che il pianeta abbia mai conosciuto, non a caso abbiamo sterminato tutte le altre specie e ammazzato ogni altro genus homo in circolazione, conquistando ogni angolo della terra. La nostra crudeltà ed efferatezza non ha precedenti nel mondo animale. Uccidiamo provocando le massime sofferenze anche solo per creare un deterrente e spaventare il nemico.

Ottimo. Suicidati e risolvi il problema alla radice.

Miloni di anni di selezione naturale ci hanno reso dei killer spietati, gli istinti della lotta si vedono in ogni bambino.

Certo, gli altri animali invece sono stati selezionati per fare l'uncinetto.

===

E come lo fai fuori, a forza di colpi di joystick? Ma un po' di senso del reale, ogni tanto, suvvia.

Con le pistole, che negli USA tutti possiedono.

Solo che purtroppo non le usano contro i recruiter nelle scuole.

Pensa che risate se li facessero fuori a mucchi di 10?

(...ideona per il prossimo strafattone di prozac...)

Ok, ok, non dico proprio di accopparli, ma solo di procurar loro una bella protesi in modo da sentirsi dei valorosi reduci di guerra.

Red_Knight
Inviato: 22/3/2008 20:16  Aggiornato: 22/3/2008 20:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Mi permetto presuntuosamente di bollare l'intero articolo come "merda fresca". Stando a questo articolo io e metà dei miei conoscenti dovremmo essere dei violenti, insensibili al sangue, con istinti omicidi resi naturali. This is bullshit. Ritengo al contrario che lo "sfogo" degli istinti peggiori attraverso una sana raffica di chaingun o un colpo di BFG possano rendere le persone meno interessate alla violenza vera; ritengo che ci siano videogiochi che insegnino, nel loro piccolo, a pensare (è un mezzo ancora giovane, fra qualche anno alcuni videogiochi potranno essere considerati "arte"... prendete Half Life 2 o Deus Ex, e poi vediamo se è opera di Satana o del Pentagono); ritengo, e non credo di essere unico, che fin dai 3 anni di età siamo capaci di distinguere il bene dal male e la realtà dalla finzione, e soprattutto ritengo che una qualsiasi agenzia di stampo totalitaristico, supponendo tale il Pentagono o chi per lui, non avrebbe alcun interesse a svegliare i ragazzi. Anzi, credo che i videogiochi, considerata la crudeltà degli sparatutto e degli strategici, contribuiscano a tener lontano i ragazzi dalla leva militare. Va bene diffidare di tutto, ma questo è complottismo di bassa lega!

Ashoka
Inviato: 22/3/2008 20:23  Aggiornato: 22/3/2008 20:23
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Guarda Prealbe che la tesi dell’articolo è un po’ diversa, così come sono differenti i commenti.

Citazione:
Marcello Pamio cita studiosi americani secondo cui questi videogiochi "si basano su programmi di apprendimento che erano stati sviluppati per annullare nei soldati gli scrupoli ad uccidere e per condizionarli alla violenza istintiva”. “I videogiochi ‘sparatutto’ sono un sottoprodotto dei modelli impiegati nei simulatori di addestramento militare, adottati dall’esercito statunitense al fine di far superare al soldato la naturale repulsione nei confronti del ‘colpo che uccide’ sparato su altri esseri umani”.


Invece di citare genericamente i videogiochi “sparatutto” si potevano fare nomi e cognomi. Ad es. il videogioco ondine America’s Army .Lo scopo di quel videogioco è forse condizionare la mentalità dei giovani per spingerli alla violenza istintiva? Non necessariamente!
Lo scopo è semplicemente fare pubblicità all’esercito e reclutare giovani Americani, visto che le “scorte” di soldati da mandare in giro sono ai minimi termini.

Poi Blondet ci mette del suo…

Citazione:
Ma ormai sarà tardi per smettere di giocare: vi fucileranno per diserzione. Tanto più che, nel frattempo, sarete resi diversi "dai film" in progetto: film che vi aiuteranno a "definire il nemico, rafforzare un nuovo simbolo di identità e, soprattutto,generare un nuovo idealtipo di donna: Venere Attiva, o W-Venus. La novità che ci darà la vittoria
[..]
Quella Venere Attiva la conoscete già in qualche incarnazione, ragazzi: è una delle tante tettone in calzoncini con quelle due pistole cal.45 sui flessuosi fianchi che affollano i vostri manga e videogiochi. E' la War-Venus, che già infiamma i vostri sogni erotici (virtuali). Ma probabilmente non ne conoscete il vero nome. Il vero nome viene da una tradizione antica, che il Pelanda e il suo think-tank di riferimento vogliono risuscitare per voi. E' la dea Kalì. Kali l'oscura, che danza sui campi della morte, nei terreni impuri delle cremazioni. Nella iconografia originale (non nei manga) sulle sue tette prosperose danza una collanina fatta di teste mozzate; e non porta calzoncini aderenti, ma un ben più lussurioso gonnellino che nulla nasconde, fatto di braccia strappate. Può prender anche la forma di Durga, che ha una sciabola sguainata e cavalca una tigre. Comunque appaia, essa è Pashupati, la "Signora degli esseri legati", legati ai ceppi del desiderio e perciò della morte.


Bene abbiamo scoperto che la Lara Croft del videogioco Tomb Raider in realtà è l’incarnazione della dea Kali l’oscura.

***

Nei commenti, invece, ci siamo limitati a dire che ha più influenza negativa il genitore che parcheggia il bambino a scuola/davanti alla tv/davanti alla playstation che non “il videogioco violento” in sé.

Qualche anno fa era toccato ai giochi di ruolo essere demonizzati perché un ragazzo di era impiccato (ovviamente chiunque ha giocato a Dungeons & Dragons poi desidera ardentemente impiccarsi oppure prendere lo spadone a due mani e andare a uccidere png (ooops scusate volevo dire persone) per fare punti esperienza (e qui mi capiranno in pochi ).

[Piccolo OT: Gary Gygax ci mancherai /OT[/OT]

Il “giocare 8 ore alla playstation” è quindi una conseguenza di ciò che è diventata la famiglia oggi, non la causa!

Quanto ai “giovani d’oggi” che secondo Blondet sono “grassocci, panciafichisti tutti telefonino e scarpazze Reebok” dobbiamo ricordare la mia generazione? Quella anni ’80?

Troooooooooooppo giusto!

Suvvia dai

Redazione
Inviato: 22/3/2008 20:25  Aggiornato: 22/3/2008 20:36
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Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
NIKE: Citazione:
“Sotto cultura un paio di palle, eh! Cosa stai dicendo. Se volevi dire che “le mode” arrivano dopo, impara l’italiano.”
Se avessi voluto dire che le mode arrivano dopo, avrei detto quello. Conosco l’italiano, e ritengo quella della violenza una sottocultura, per cui se non ti spiace uso i termini che vanno bene a me.


AXLMAN: Citazione:
E come lo fai fuori, a forza di colpi di joystick? Ma un po' di senso del reale, ogni tanto, suvvia.
E’ evidente che non sai nemmeno cosa sia un drive-by.

°°°

Noi italiani (europei in genere) abbiamo un background culturale solido, e siamo perfettamente in grado di distinguere certe cose. Gli americani sono diretti discendenti dei cow-boys, non hanno radici culturali, e la legge del più forte è ancora vividamente impressa nel loro DNA.

Non a caso episodi come Columbine o Virginia Tech succedono in USA, e non in Italia.

Ma c’è anche il fattore di “esportazione culturale”, che è ormai in atto da una ventina d’anni - una volta Wim Wenders disse: “Gli americani ci stanno colonizzando l’inconscio” - e io non vedo nulla di “ridicolo” nel mettere in guardia da questo pericolo.

Tantomeno con toni da gradasso, come ho letto in diversi post.

Il fatto che noi ci siamo salvati non significa che lo faranno i nostri figli, e chi porta se stesso come esempio non si rende conto della velocità con cui stanno cambiando i tempi.

LESTAAT: Citazione:
“E in un mondo dove c'è la guerra preventiva, dove i soldati che distruggono sono evocati come eroi, dove i metodi violenti delle forze dell'ordine sono "spiegati" come soluzione ai problemi, è naturale che anche i videogame vengano interpretati secondo tale visione delle cose.”
Quello che suggerisce l’articolo è l’esatto contrario.

ASHOKA: Citazione:
Invece di citare genericamente i videogiochi “sparatutto” si potevano fare nomi e cognomi.
. Nel libro ci sono tutti, citati uno per uno. Quella pubblicata è solo la prefazione.

LoneWolf58
Inviato: 22/3/2008 20:30  Aggiornato: 22/3/2008 20:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Mah!... io credo che ci sia da precisare alcune cose...
Il compito educativo spetta prima di tutto alla famiglia...
L'educazione non si basa solo su chiacchiere ma servono anche i fatti... l'esempio innanzi tutto, inutile che dico a mio figlio di mettere le cinture se io non le uso... o di non bestemmiare se io smoccolo tutti i momenti.
Oltre a ciò c'è il fattore socio/ambientale... ma secondo me incide solo ove sia latitante la presenza della famiglia... e intendo PRESENZA?!
Logico che se deleghiamo l'educazione dei figli alla tv o alla consolle se non alla scuola... i risultati potrebbero essere quelli paventati dall'articolo ma anche in questo caso di chi è la colpa??...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Redazione
Inviato: 22/3/2008 20:33  Aggiornato: 22/3/2008 20:37
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
LONEWOLF: Citazione:
Il compito educativo spetta prima di tutto alla famiglia...
Infatti. Cito l'articolo, che evidentemente non tutti hanno letto: L’intento di questo lavoro - come scrive lo stesso Pamio – è di “sensibilizzare le persone, i genitori, gli educatori i maestri, gli insegnanti (in pratica tutte quelle persone che hanno la responsabilità enorme di accompagnare i giovani adulti lungo un percorso di crescita evolutiva), ...

Non capisco da dove provenga tutto questo "scandalo". Pamio dice le stesse cose che dice la maggioranza di voi.

Mentre Blondet è Blondet. Bisogna imparare a leggerlo, separando il grano dal loglio.

LoneWolf58
Inviato: 22/3/2008 20:56  Aggiornato: 22/3/2008 20:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 22/3/2008 20:33:16
...
Non capisco da dove provenga tutto questo "scandalo". Pamio dice le stesse cose che dice la maggioranza di voi.
...
Il problema non è quel che dice Pamio ma vedrai che la solita informazione disinformata lo userà per "criminalizzare" i videogiochi... dimenticando il resto.

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
axlman
Inviato: 22/3/2008 21:01  Aggiornato: 22/3/2008 21:09
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/2/2008
Da:
Inviati: 32
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Mazzucco ha scritto:

E’ evidente che non sai nemmeno cosa sia un drive-by.

No, infatti. Ma io al contrario di altri sono cosciente dei miei limiti conoscitivi e ambisco ad erudirmi, quindi se non ti è troppa fatica, potresti spiegarmelo, a me e a chiunque non lo sappia.


Citazione:
Mazzucco ha scritto:

Non a caso episodi come Columbine o Virginia Tech succedono in USA, e non in Italia.

Magari perché in Italia non puoi procurarti armi da fuoco così facilmente come in USA e il fuori di testa di turno non riesce a realizzare per mancanza di mezzi le sue fantasie malate. Ma devvero credi che sia colpa dei videogiochi? Sei serio, serio, serio?


Citazione:
Mazzucco ha scritto:

Mentre Blondet è Blondet. Bisogna imparare a leggerlo, separando il grano dal loglio.

Ci sono corsi specifici o l'unica è l'autoformazione? Io quando leggo Blondet, chissà come mai, ci vedo solo loglio, insieme a tanto, tanto, tanto razzismo.

Redazione
Inviato: 22/3/2008 21:09  Aggiornato: 22/3/2008 21:09
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
http://en.wikipedia.org/wiki/Drive-by_shooting

A drive-by shooting (or drive-by for short) is a personal attack carried out by an individual or individuals from a moving or momentarily stopped vehicle.

Drive-by shooting in video games

The Grand Theft Auto series of video games allows the player to aim his sub-machine gun out of the window of his vehicle to shoot.

In Grand Theft Auto: San Andreas, there is a mission in which you have to follow a fellow gang member on a bike while a gang is in a car behind you shooting you. Grand Theft Auto: Vice City Stories and Saints Row the player can recruit various gang members to shoot out of the car against his enemies who include police and various opposing gangs.

The Godfather: The Game also features various levels where the player drives a car while an assistant uses a Thompson submachine gun out of the back windows.

The game Mafia: The City of Lost Heaven enables the player to use the mouse for more precise aiming during drive-by shootings. The camera moves with the mouse adding to the realism as the player will often have to concentrate both on his target and his direction on the road at once. This style was also used in the Xbox 360 game Saint's Row.

In America i drive-by sono una realtà quotidiana, e sfido chiunque a sostenere che non ci sia una correlazione.

LoneWolf58
Inviato: 22/3/2008 21:16  Aggiornato: 22/3/2008 21:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 22/3/2008 21:09:59
...
In America i drive-by sono una realtà quotidiana, e sfido chiunque a sostenere che non ci sia una correlazione.
Emulazione... credo si tratti di questo.
Un po come coi film di superman (bambini che credono di poter volare) e di arti marziali...
Se non c'è un adeguato filtro educativo qualsiasi cosa può servire da spunto... un articolo sul giornale (sassi dal cavalcavia)... un film... un libro... un videogioco.
Il problema non è il mezzo... ma il cervello.

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
axlman
Inviato: 22/3/2008 21:22  Aggiornato: 22/3/2008 21:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/2/2008
Da:
Inviati: 32
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Mazzucco ha scritto:

In America i drive-by sono una realtà quotidiana, e sfido chiunque a sostenere che non ci sia una correlazione.

Mazzucco, hai letto l'inizio di quello che hai linkato e pure ricopiato?

«A drive-by shooting (or drive-by for short) is a personal attack carried out by an individual or individuals from a moving or momentarily stopped vehicle»

Quello che hai linkato è la descrizione di una sparatoria fatta da criminali da un'auto in movimento o in sosta, criminali che per ammazzare la loro vittima designata non si fanno problemi a fare fuori innocenti passanti, un sistema che risale ai tempi dei gangster degli anni 20.
Al Capone e i suoi scagnozzi erano vittima dei videogiochi?

Qui in Italia killer che ammazzano le loro vittime designate sparando da auto o moto in corsa, fregandosene dei passanti, non se ne è mai visti? O quelli erano videogiocatori incalliti anziché mafiosi?

Stai sostenendo che in USA è una realtà quotidiana che ci siano tizi che si mettono a sparare fuori dalle auto per gioco, confondendo la vita reale con GTA?
O magari è GTA che si ispira alle realtà quotidiana di certe aree metropolitane degradate dove la fanno da padrone i moderni gangster?

Ashoka
Inviato: 22/3/2008 21:28  Aggiornato: 22/3/2008 21:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
In America i drive-by sono una realtà quotidiana, e sfido chiunque a sostenere che non ci sia una correlazione.


La correlazione c'è ma è inversa. Grand Theft Auto San Andreas è un gioco che ha come ambientazione il triangolo Los Angeles - San Francisco - Las Vegas e che ripropone tutte le tematiche che hanno caratterizzato quella zona negli anni '90.

Quindi troverai le gang del quartiere nero di Los Angeles, con annessa rivolta, poliziotti corrotti ed anche missioni in cui devi andare ad assassinare dei rivali. Pensa che uno dei personaggi secondari del gioco, Truth, è pure un "cospirazionista" di quelli della prima ora Un gran bel gioco San Andreas tra l'altro.

E' chiaro che in San Andreas troverai la violenza caratteristica di Los Angeles! Ma non è San Andreas (Ottobre 2004) ad averla causata!

Drive-by shootings became common in the USA during the gang wars of the Prohibition era, popularly carried out by persons equipped with Thompson submachine guns, referred to as "Tommy Guns". The appeal of the drive-by to criminals and gang members endures, because the shooter is already in the getaway car.

Al Capone e soci giocavano alla Playstation? No di certo. Il gioco Mafia: Lost Heaven però descrive la realtà della Chicago anni '30 e del proibizionismo.

E' quindi la realtà che ha ispirato questi giochi, non viceversa.

Rickard
Inviato: 22/3/2008 22:04  Aggiornato: 23/3/2008 8:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Qualche anno fa era toccato ai giochi di ruolo essere demonizzati perché un ragazzo di era impiccato (ovviamente chiunque ha giocato a Dungeons & Dragons poi desidera ardentemente impiccarsi oppure prendere lo spadone a due mani e andare a uccidere png (ooops scusate volevo dire persone) per fare punti esperienza (e qui mi capiranno in pochi ).

[Piccolo OT: Gary Gygax ci mancherai /OT[/OT]

Sono felice di essere uno di quei pochi (ma non così pochi, suvvia...)
Gary ci mancherai moltissimo...
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Citazione:
In America i drive-by sono una realtà quotidiana, e sfido chiunque a sostenere che non ci sia una correlazione.

E io sfido te a trovarla, Mazzucco.
Suvvia, come ha giustamente detto Ashoka non è il videogioco che a ispirato la realtà ma l'inverso.
Ma il punto per ora quale sarebbe? Che siccome uno si è tirato di sotto ad un palazzo o un altro si è messo a sparare i videogiochi provocano questo? Suscitano la violenza, trasformano tutti in killer spietati e così via? Perfavore...
E poi cosa? Hitler ha giocato a Call of Duty prima di decidere di invadere Danzica?

Il ragionamento che vorrebbe la correlazione a tutti i costi è a mio avviso semplicistico poiché implica che si parli di fenomeni che prima dei malefici videogiochi non esistevano o esistevano in misura ridottissima.
Percui prima di D&D la gente non si impiccava, prima di GTA nessuno sparava nelle scuole e così via...

Poi magari va a finire che in realtà i videogiochi fanno part di un piano segreto non per il potere istituito ma per la sua demolizione: in Resident Evil 4 i cattivi sono una setta di fanatici satanico-religiosi dagli strani rituali che si chiamano "Gli Illuminati" e il loro piano consiste nel manipolare le menti delle persone più influenti del mondo. Coincidenza od opera dei buontemponi della Baviera?

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
BlSabbatH
Inviato: 22/3/2008 22:13  Aggiornato: 22/3/2008 22:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
quello che mi sorprende è come quasi tutti (evidentemente gamers-taliban incalliti) non riescano ad essere un minimo obiettivi..

Il videogioco non è un gioco in scatola! Giocare fa cambiare le pulsazioni, fa sudare, fa spremere litri di adrenalina e istamina (esempio: half life 2 + i succhiateste + stanza buia + volume a palla)..
mi volete dire che sul lungo periodo il forte giocatore ha lo stesso subconscio di prima? Mi piacerebbe vedere la cosa nel momento di stress, tipo incidente da costatazione amichevole o che so, l'assistere ad un diverbio per un tizio che salta la fila..
Citazione:
Ad es. il videogioco ondine America’s Army .Lo scopo di quel videogioco è forse condizionare la mentalità dei giovani per spingerli alla violenza istintiva? Non necessariamente!

che bello avere tutta questa sicurezza.. proprio quel gioco poi! Con tutto quel popò di software closed chissà quante info prestazionali date alla us army..

p.s. Ashoka, san andreas sarà pure bello ma Tommy Vercetti batte C.J. 10 a 1

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Farvatus
Inviato: 22/3/2008 22:14  Aggiornato: 22/3/2008 22:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/4/2005
Da: Torino
Inviati: 220
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
L'articolo mi sembra banale, scritto con la solita verve cospirazionista che lo squalifica malgrado il problema dell'uso propagandistico e formativo dei videogiochi è innegabile.
La prima volta che sono entrato nel network di gioco online di Gamespy sono stato immediatamente "aggredito" dalla pubblicità di arruolamento per U.S. Army. Lo stesso Network che ricordiamo è uno dei più importanti su cui gran parte dei giochi poggiano per la gestione dei server e del netcode è finanziato dalle forze armate americane e la cosa è in bella vista.
U.S. Army è un gioco gratuito di combattimento tra marine e terroristi, di qualità commerciale, piuttosto curato, finanziato dai contribuenti statunitensi creato apposta al fine di seminare l'idea che farsi reclutare e stare nelle forze armate sia una gran bella cosa.
Operation Flashpoint è un gioco prodotto nell'est europeo, straordinaria simulazione militare tattica che è diventata un prodotto professionale adottato da alcuni eserciti a fini addestrativi.
Falcon 3.0 simulatore del caccia F-16 era nato come progetto a basso costo per l'aviazione poi causa tagli dovuti alla "glasnost" convertito a simulazione casalinga per pc.
"Kuma War" era un progetto destinato a far vivere in tempo reale nel gioco le stesse missioni che i marines compivano in iraq.

Se controllate quanti giochi sono basati su soldati americani in divisa mimetica desertica che lottano contro malvagi terroristi penso che rapidamente se ne perda il conto.
Il problema verte su una confusione che spesso si commette, molti videogames non sono affatto giochi, ma simulazioni e come tali vanno visti, nel senso che permettono di fare delle esperienze "pericolose" in un ambiente controllato e virtuale. Il problema è naturalmente riuscire a separare i due piani, cosa che magari a me non accade, ma un ragazzino abbandonato lì davanti può rivelarsi un'altra storia.
Una delle cose che mi ha più impressionato del film "fahrenheit 911 " è stato quando intervistano un giovane soldato operante in iraq che raccontava di come il puzzo dei cadaveri bruciati lo aveva sconvolto, nei videogames la puzza non c'era.
In un mondo dove l'occidente ha bisogno di Crociati da mandare a fare sporche guerre coloniali e che si trova in costante penuria di fanteria, dovendo ricorrere ai volontari, la propaganda, la disinformazione e la confusione ontologica che i videogiochi possono creare permettono di farli diventare utili mezzi che i governi sono disposti ad usare volentieri per rimpolpare i ranghi e plasmare una opinione pubblica che vede tutto in bianco e nero.

Ma i videogames non sono solo questo, sono un fenomeno emergente di enorme complessità e in costante evoluzione ridurlo ad una fonte di mera violenza è banalizzarlo. Presenta tutti i difetti del cinema ma con la dimensione in più dell'interattività, può diventare una droga, ma è anche un modo per comunicare ed è una forma di "Reicanto del mondo" cioè permette alle persone di edificare e sperimentare mondi con regole vivibili, dove la magia funziona veramente e dove si può esplorare gli aspettii più lucenti come quelli più oscuri di se stessi.

Un aneddoto: la mia prima partita online che feci fu ad un simulatore di volo della seconda guerra mondiale, appena entrai mi trovai di fronte un ereoplano sovietico e li sopra virtualmente c'era un russo vero. Puntammo i musi dei nostri aerei da caccia coi cannoni e le mitraglie che crepitavano uno contro l'altro, gli staccai un'ala. Esaltato lo segui mentre precipitava, ma la cosa che mi riempiva di gioia è che si trattava di un piccolo fatto storico, perché ne era dovuta passare di tempo e di storia prima quell'evento potesse verificarsi. In fondo dietro a quegli spari stavamo semplicemente comunicando. In Chat mi fece in inglese i complimenti ed io gli dissi che lui era il mio primo abbattimento, Scrisse:"Wow!"

"In un certo senso tutto il nostro universo è tempo, è irreversibilità. Però il tempo emerge da una realtà eterna che è il vuoto." Ilya Prigogine
Redazione
Inviato: 22/3/2008 22:33  Aggiornato: 22/3/2008 22:34
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Voi continuate a parlare di adulti (voi stessi) e di Italia, io di bambini (degli altri - quelli che poi vanno in Irak) e di America.

Sembra un dialogo fra sordi.

Linucs
Inviato: 22/3/2008 22:38  Aggiornato: 22/3/2008 22:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Noi italiani (europei in genere) abbiamo un background culturale solido, e siamo perfettamente in grado di distinguere certe cose.

Certo. Salvo poi farci pigliare per il culo da Attivissimo e soci: lì il background culturale solido sfortunatamente non ci aiuta. Ovvero: sappiamo distinguere il videogame dalla realtà, ma non sappiamo distinguere le boiate del telegiornale dalla realtà. Eppure entrambi "si vedono in tivvù", ed il videogame mi pare a volte più realistico di Studio Aperto.

Gli americani sono diretti discendenti dei cow-boys, non hanno radici culturali, e la legge del più forte è ancora vividamente impressa nel loro DNA.

Gli americani sono sbarcati dalla luna, direttamente da Marte. Non hanno storia né radici culturali. Sono piovuti dal cielo.

Sono eredi della razza violenta del cowboy, ce l'hanno nel DNA, che normalmente non esiste né influenza i comportamenti umani, tranne quello degli americani e dei cowboy. Il DNA, si sa, è dispettoso.

Però i cowboy erano tutti omosessuali, proprio come nel film.

Was the American Cowboy gay?

Judging from the earliest representations of cowboys and other frontier figures in popular literature—who typically preferred a "buddy" over a wife—the answer seems to be yes. Evidence from books by nineteenth-century Western writers (from legends such as James Fenimore Cooper, Mark Twain, and Owen Wister, to more obscure novelists and diarists) shows how same-sex intimacy and homoerotic admiration were key aspects of Westerns well before the word "homosexual" and its synonyms were invented. American writers celebrated erotic frontier friendships as alternatives to the lawless violence that characterized stories about the early settlers’ fabled lives. These males-only clubs of journalists, cowboys, miners, Indians,and vaqueros defined themselves by excluding femininity and the cloying ills of domesticity, while embracing what Roosevelt called "strenuous living" with other bachelors in the relative"purity" of wilderness conditions. Queer Cowboys recovers this forgotten culture of exclusively masculine, sometimes erotic, and often intimate camaraderie in fiction, photographs, illustrations, song lyrics, historicalephemera, and theatrical performances.

Ma erano anche violenti, come i pistoleri, quelli dei film.

Gunslinger

On the contrary, in cases where two men held a similar reputation, both reputable gunmen would avoid confrontation with one another whenever possible. They rarely took undue risks, and usually weighed out their options before confronting another well known gunman. This respect for one another is why most famous gunfights were rarely two or more well known gunmen matched up against one another, but rather one notable gunman against a lesser known opponent or opponents. Generally, two well known gunmen coming into contact with one another would result in either the two keeping a distance but being social, or avoiding one another altogether. In cases where one well known gunman was a lawman, and another was merely in town, the one that was visiting would avoid problems, therefore avoiding a confrontation with the known gunman who served as the lawman for the town, in effect avoiding a confrontation that neither wanted in the first place.

Solo i nativi americani potevano girare armati senza ammazzarsi tra loro, e tra l'altro non erano neanche omosessuali. Mistero.

Non a caso episodi come Columbine o Virginia Tech succedono in USA, e non in Italia.

Vaghi ricordi.

Ma volendo dirla tutta, anche episodi come le banlieu avvengono in Francia e non in Italia.

Cosa dovremmo concluderne?

A drive-by shooting (or drive-by for short) is a personal attack carried out by an individual or individuals from a moving or momentarily stopped vehicle.

Fenomeno che prima di GTA non esisteva.

Non è il videogame ad ispirarsi alla cultura violenta e demente del ghetto, è esso stesso a crearla.

In America i drive-by sono una realtà quotidiana, e sfido chiunque a sostenere che non ci sia una correlazione.

Qual è allora la correlazione tra i videogame e gli altrettanto quotidiani machete attacks?

Niente DNA del cowboy in El Salvador?

Non è che la teoria del videogame violento sia di per sé sbagliata, è solo che venendo dalla coppia Pamio + Blondet c'è solo da aver paura delle soluzioni...

vernavideo
Inviato: 22/3/2008 22:48  Aggiornato: 22/3/2008 22:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 22/3/2008 22:33:55
Voi continuate a parlare di adulti (voi stessi) e di Italia, io di bambini (degli altri - quelli che poi vanno in Irak) e di America.



A parte l'HW, un gioco costa mediamente sui 50$/€. I bambini mica possono comprarseli da soli....
Mi sembra che e' gia stata ampiamente discussa la responsabilita' degli adulti.

Citazione:
Sembra un dialogo fra sordi.


Gia'....

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
vernavideo
Inviato: 22/3/2008 22:51  Aggiornato: 22/3/2008 22:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
In Chat mi fece in inglese i complimenti ed io gli dissi che lui era il mio primo abbattimento, Scrisse:"Wow!"


Spero di non incontrarti su ACE Combat...

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
vernavideo
Inviato: 22/3/2008 23:17  Aggiornato: 22/3/2008 23:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
n America i drive-by sono una realtà quotidiana, e sfido chiunque a sostenere che non ci sia una correlazione

Anche le vecchieete malmenate e derubate quando vanno a ritirare la pensione sono una realta' quotidiana, eppure scommetto che GTA non c'entra niente.

Negli anni ottanta vivevo negli stati uniti.
Il primo GTA sarebbe uscito da li' a poco, ma mi ricordo benissimo che le gang (con tanto di drive by) erano gia' una realta' consolidata.

A Massimo, mi sembra di sentire mia suocera....

P.S.
In italia c'e' il fenomeno del branco, strano che non hanno ancora inventato un gioco a ciu addossare la colpa di questo fenomeno sociale....

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Mande
Inviato: 22/3/2008 23:55  Aggiornato: 22/3/2008 23:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
La discussione mi sembra stia deragliando verso un binario morto...

Il punto focale dell'articolo è questo:
Citazione:

Piccoli selvaggi vengono preparati per diventare assassini insensibili; e difatti il fenomeno dell'assassinio immotivato da parte di giovani risalta sempre più spesso nelle cronache nere, da Garlasco a Perugia.
......
questi videogiochi "si basano su programmi di apprendimento che erano stati sviluppati per annullare nei soldati gli scrupoli ad uccidere e per condizionarli alla violenza istintiva”. “I videogiochi ‘sparatutto’ sono un sottoprodotto dei modelli impiegati nei simulatori di addestramento militare, adottati dall’esercito statunitense al fine di far superare al soldato la naturale repulsione nei confronti del ‘colpo che uccide’ sparato su altri esseri umani”.


Non vi è alcun dubbio che la violenza esistesse anche prima dei videogiochi.

Ashoka
Citazione:

E' chiaro che in San Andreas troverai la violenza caratteristica di Los Angeles! Ma non è San Andreas (Ottobre 2004) ad averla causata!
.....
Al Capone e soci giocavano alla Playstation? No di certo. Il gioco Mafia: Lost Heaven però descrive la realtà della Chicago anni '30 e del proibizionismo.


Il problema risiede proprio qui. Vivendo immersi nella violenza di Los Angeles e vedendo sparatorie reali ogni giorno si può essere indotti nel credere che uccidere sia normale. Vivendo nella Chicago degli anni '30 si può credere che un comportamento mafioso sia onorevole e da imitare.

Vivere immersi nella violenza induce le persone a credere che alternative alla legge del più forte non esistano e cadono tutti i freni inibitori.
Visto che il mio vicino di casa è un assassino e non è in galera uccidere è giusto. Anzi visto che è un mafioso potente e rispettato non è solo giusto ma anche un obbiettivo da imitare.

Bisogna ovviamente ricordare anche il wrestilng interrotto sempre da spot del tipo:
"Ricordati di non farlo a casa coi tuoi amici perché rischi di fare e farti molto male". Al quale seguono cadute rovinose dal ring di atleti per dimostrare quanto.
Vi siete mai chiesti il motivo di queste pubblicità?

La realtà è che un videogioco violento induce la percezione che la violenza sia la norma. Annulla gli scrupoli morali e rende insensibili alle conseguenze delle proprie azioni.
Provate a chiedervi se di fronte ad un ipotetico nemico sareste disposti ad imbracciare un fucile e a sparare.

Si, certo, per difesa, ma chiedetevi onestamente se pensereste prima a convincerlo a non attaccarvi o sparereste "preventivamente".

Provate a rivolgere la stessa domanda ad una persona che non ha mai preso parte ad una sparatoria dal vivo o attraverso una simulazione (videogioco).

Chiedetevi se è normale pensare, avendone la possibilità, di togliere la vita ad un'altra persona.

Lestaat
Inviato: 23/3/2008 1:09  Aggiornato: 23/3/2008 1:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Non ci credo che questa discussione stia veramente avendo luogo qui su Luogocomune.
Tra un po' mi sveglio, son sicuro.

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Red_Knight
Inviato: 23/3/2008 1:36  Aggiornato: 23/3/2008 1:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Non mi metto a ripetere le considerazioni già espresse sull'assurda inversione del rapporto causa-effetto tra violenza e videogiochi (è vero, Hitler non ha certo avuto bisogno di vedere Abe's Oddysee per concepire i campi di sterminio), che secondo me dovrebbero chiudere la discussione già da sole, ma mi metto a fare solo una piccola osservazione:
chi fa i drive-by e scanna i pedoni, ha mai giocato a un videogioco?
Così, a occhio, basandomi su statistiche inaffidabili, direi proprio di no.
Se c'è un danno che i videogiochi producono, ma se si analizza più a fondo non è un danno ma un sintomo di una pregressa debolezza mentale, è il crare masse di nerd sfigatissimi! I videogiochi sfornano (o meglio possono sfornare nella peggiore delle ipotesi) gente di questo tipo:


ce lo vedete un pregiudicato di Los Angeles passare ore e ore di fronte al PC a cercare di finire Half Life 2? E poi dove lo trova il tempo per il drive-by? Guardate che videogiocare è un'operazione mentale... sì, attiva strati del nostro subconscio, ci fa impanicare, ci può emozionare, annoiare o trasformarci in dei bambinoni, o in degli sfigati se ci lasciamo prendere veramente, ma non ho mai incontrato nessuno che una volta tolti gli occhi dal monitor pensasse ancora a quello che accadeva dentro la sua scheda video. E i pochi che si lasciano prendere così tanto, sono persone malate (ribadisco: pochissime) che se danno di matto dopo una partita a Duke Nukem è perché avrebbero dato di matto comunque al primo altro stimolo.

Citazione:
Non ci credo che questa discussione stia veramente avendo luogo qui su Luogocomune.
Tra un po' mi sveglio, son sicuro.


Invece era ora che su Luogocomune apparisse qualcosa di campato in aria al posto del solito deprimente, correttissimo, inoppugnabile articolo sugli orrori dei potenti che ti toglie la speranza per il futuro!

Lestaat
Inviato: 23/3/2008 3:19  Aggiornato: 23/3/2008 3:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ohhhhhhh
Grazie grazie e grazie Red_Knight
Finalmente qualcosa che abbia un minimo di buonsenso in mezzo a questa incredible discussione.

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Red_Knight
Inviato: 23/3/2008 5:24  Aggiornato: 23/3/2008 5:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Lestaat, sei sarcastico o stai dicendo sul serio?

HostFat
Inviato: 23/3/2008 8:39  Aggiornato: 23/3/2008 8:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/8/2007
Da:
Inviati: 139
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Son convinto anch'io di quello che hai scritto ( sono pur io un accanito giocatore, anche se non ho più tempo :P )

Un giocatore è uno che sta fermo e impegna tutta la sua mente per poter dare il meglio di se in quella situazione, questo al di la della violenza che sia presente o meno nel prodotto. ( che passa ben in secondo piano )

Qui do la mia esperienza ( ho solo 23 anni e mi pare di essere abbastanza giovane ).
Penso di aver giocato a tutti i giochi più violenti possibili ( naturalmente tutti i GTA ... ), e qui dico ... pian piano la paura dei "mostri" e "cattivoni" svanisce.
Si uccide, sbudella, brucia, infilza in tutti i modi possibili ... devo proprio dirlo non sento quasi più nulla.
Non era certo cosi all'inizio, ero molto più impressionabile ... e naturalmente impaurito difronte a certe situazioni ricreate in virtuale.
Ma ormai non sento più nulla ( se non ovviamente la partecipazione emotiva alla storia ... )

Da qui si potrebbe dire naturalmente che confermo la regola allora ... sono insensibile e perfetto per diventare un assassino!

Eppure, il sangue nella realtà, la violenza, la cattiveria e tante altre cose invece mi impressionano moltissimo.

Non sono quindi convinto che la mente alla fin fine faccia un associazione cosi diretta fra virtuale e reale, anzi sarei quasi convinto dell'opposto.

A mio parere invece, se dovessi considerare una situazione dove fare delle "cattiverei" ... credo che sarebbe molto più facile per un giocatore entrare in politica e rubare i soldi ai cittadini.
Preparare fregature online e tanto altro!
Quando di peggio allora ... ma non violenza fisica.
Questa però è solo una mia ipotesi che baso un po su me stesso e altri che ho conosciuto.

"Ogni estremo è sbagliato", e quindi giocare molto non credo che aumenti la violenza delle persone ... tutt'altro, crea tanti altri problemi.

A mio parere i videogiochi possono essere una scintilla per qualcuno già disturbato prima, quello si!
Può trovare un infinità di aspirazione nei videogiochi.
Un qualsiasi fanatico religioso/politico ad esempio, qualcuno che lo vedi con gli occhi strampalati guardare il suo mito/dio mentre parla alla folla.
Oppure semplicemente qualcuno cresciuto con pochi contatti con i propri genitori ( o genitori completamente apatici )
( consiglio di leggere il libro "intelligenza emotiva" )

Una persona tendenzialmente violenta, al di la di cosa mostra il monitor ... non credo che possa essere la stessa che si fermerebbe su una sedia per ore e ore ...

Certo però, io non so come siano messi gli americani.

vernavideo
Inviato: 23/3/2008 11:07  Aggiornato: 23/3/2008 11:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao Marco,
Citazione:
rand Theft Auto San Andreas è un gioco che ha come ambientazione il triangolo Los Angeles - San Francisco - Las Vegas e che ripropone tutte le tematiche che hanno caratterizzato quella zona negli anni '90.


Ma solo molto lontanamente simili alle citta' cui si ispirano. nel IV episodio (o dovrei dire 7mo?) sembra invece che Liberty City sia una copia fedele di NY....non vedo l'ora che esca per la x-box 360.
Non e' che hai anche tu questa consolle, vero?, peccato, avremmo potuto passare svariate ore giocando all'annunciata modalita' multiplayer polizziotti contro anarchici....

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Ashoka
Inviato: 23/3/2008 14:26  Aggiornato: 23/3/2008 14:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/7/2005
Da:
Inviati: 3660
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Ma solo molto lontanamente simili alle citta' cui si ispirano. nel IV episodio (o dovrei dire 7mo?) sembra invece che Liberty City sia una copia fedele di NY....non vedo l'ora che esca per la x-box 360.
Non e' che hai anche tu questa consolle, vero?, peccato, avremmo potuto passare svariate ore giocando all'annunciata modalita' multiplayer polizziotti contro anarchici....


Nope.. niente Xbox. Ero propenso a prendermi una Play3 ma ora che ho saputo che in Force Unleashed sul Nintendo WII potrò usare il controller a mò di spada laser sono tentatissimo di prendere quello…

***

Citazione:
p.s. Ashoka, san andreas sarà pure bello ma Tommy Vercetti batte C.J. 10 a 1


Fai pure 20 a 1

E cosa vogliamo dire di Jack Howitzer?

Trailer di Exploder: Evacuator part II

Start making friends, the American way!

Radio talk WCTR

axlman
Inviato: 23/3/2008 14:49  Aggiornato: 23/3/2008 15:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/2/2008
Da:
Inviati: 32
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Mazzucco ha scritto:
Noi italiani (europei in genere) abbiamo un background culturale solido, e siamo perfettamente in grado di distinguere certe cose. Gli americani sono diretti discendenti dei cow-boys, non hanno radici culturali, e la legge del più forte è ancora vividamente impressa nel loro DNA.
Questa mi era sfuggita: gli americani (o meglio gli statunitensi) sarebbero tutti quanti diretti discendenti dei cow-boy? Cioè, stai sostenendo che la cultura americana deriva solo e unicamente dai bovari statunitensi dell'ottocento? Hai presente la correlazione tra cowboy e il far west, l'estremo ovest, la terra di frontiera?
Tu hai in mente gli USA dell'ottocento tutti quanti pieni zeppi di bovari, che costituivano la stragrande maggioranza della popolazione, tanto da segnare culturalmente tutti gli USA nei secoli a venire?

Che poi una domanda sorge spontanea: se ritieni che la popolazione statunitense sia composta da un tale branco di cavernicoli, che ci sta a fare là, a vivere in mezzo a quel coacervo di bestie ignoranti? Ma porca pupazza, una persona normale va a vivere in un luogo che gli piace, circondata da persone a lui congeniali, o decide di andare a vivere in un posto del menga, circondato da persone che considera barbari incivili e sanguinari?


Citazione:
Mazzucco ha scritto:
Sembra un dialogo fra sordi.
A chi lo dici...


Citazione:
Mande ha scritto:
Il problema risiede proprio qui. Vivendo immersi nella violenza di Los Angeles e vedendo sparatorie reali ogni giorno si può essere indotti nel credere che uccidere sia normale. Vivendo nella Chicago degli anni '30 si può credere che un comportamento mafioso sia onorevole e da imitare.

Vivere immersi nella violenza induce le persone a credere che alternative alla legge del più forte non esistano e cadono tutti i freni inibitori.
Visto che il mio vicino di casa è un assassino e non è in galera uccidere è giusto. Anzi visto che è un mafioso potente e rispettato non è solo giusto ma anche un obbiettivo da imitare.

Bisogna ovviamente ricordare anche il wrestilng interrotto sempre da spot del tipo:
"Ricordati di non farlo a casa coi tuoi amici perché rischi di fare e farti molto male". Al quale seguono cadute rovinose dal ring di atleti per dimostrare quanto.
Vi siete mai chiesti il motivo di queste pubblicità?

La realtà è che un videogioco violento induce la percezione che la violenza sia la norma. Annulla gli scrupoli morali e rende insensibili alle conseguenze delle proprie azioni.
Provate a chiedervi se di fronte ad un ipotetico nemico sareste disposti ad imbracciare un fucile e a sparare.
Mande, guarda che i bambini riescono a distinguere tra cartoni animati, videogiochi e realtà, lo vedono che un cartone animato o un videogioco non sono la realtà.
Quanti casi di bambini ci sono che si buttano da un burrone pensando di fare un buco o appiattirsi al suolo per poi riuscirne o rigonfiarsi come succede nei cartoni animati?

Altro discorso sono il wrestling e i film: lì i bambini vedono persone reali e allora possono confondere le cose, fantasia e realtà, se non li avverti.

Certo qualche eccezione ci sarà pure, qualche bambino può confondere realtà e cartoni animati, ma quella non è la norma.
E una tale confusione denota qualche problema profondo e non colpisce solo i bambini, ma anche certi adulti: adulti che comunque sarebbero influenzati in modo assurdo da qualsiasi cosa, non solo i videogiochi, ma anche fumetti, film, libri, televisione, scritte sui muri, pettegolezzi, insomma qualsiasi sorgente possibile ed immaginabile.
Come credere di vivere davvero in Matrix dopo aver visto il film, confondendolo per un telegiornale, oppure come pensare che gli Stati Uniti di due secoli fa si identificassero completamente con il far west, dopo aver visto troppi film western confondendoli per documentari storici...

Lestaat
Inviato: 23/3/2008 15:12  Aggiornato: 23/3/2008 15:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
No no ero serissimo Red_Knight

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
vernavideo
Inviato: 23/3/2008 15:18  Aggiornato: 26/3/2008 15:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
E cosa vogliamo dire di Jack Howitzer?


- They got your wife!
- But I'm not married!
- You are now, with America!
.......
- He could have been a great american, I will cry when I'm done killing!


La Wii sara' divertente ma non e' una consolle per giocatori seri....

A giugno dovrebbe uscire per la x, un nuovo episodio della serie battlefield (la mia serie preferita, dai tempi di battlefield vietnam).
Ispirato al film 'The three kings' promette davvero bene:

http://www.gametrailers.com/player/31245.html
http://www.gametrailers.com/player/31247.html
http://www.gametrailers.com/player/31317.html

Come nel film, trovo che il protagonista ti assomigli: se ne fotte della carta-moneta, lui vuole oro sonante, ma non certo per darlo in beneficienza ai profughi irakeni.

In multiplayer, dovrebbe essere all'altezza degli altri episodi, cioe' il migliore.

Se non hai mai giocato a bf in multiplayer non sai cosa ti perdi....

The war is over, and there is plenty of opportunities. Look at all this gold! Trouble is, you are not the only one thinking this way.......

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Skabrego
Inviato: 23/3/2008 15:21  Aggiornato: 23/3/2008 15:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/12/2006
Da:
Inviati: 178
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
http://www.gamepad.it/classifiche-videogames

Questo link credo che possa fare un pò di chiarezza: da queste classifiche risulta che i giochi più venduti in USA, Europa e Giappone sono decisamente "innocui".
Titoli come "Mario & Sonic at the Olympic Games" non mi spaventano molto.
Vanno forte i giochi di sport, quiz e rompicapo come Brain Training, guitar hero (che è un simulatore di chitarra) e perfino i Pokemon (ancora vivi ?!?).
Casi isolati sono Call of duty, gioco di guerra in prima persona e Army of Two che credo sia più o meno la stessa cosa.
Nel 2005 solo in Italia il mercato ha fatturato la discreta sommetta di 741.647.800 Euro (!!!)

Tutto ciò mi fa pensare che i videogames siano un nuova "industria del divertimento" come il cinema commerciale. I videogames si producono in base alla domanda, non in base ad oscuri complotti mondiali.
E' molto più efficace un 11 settembre se si vuole un'impennata di arruolamenti, non fare uscire gioco con fucili giganti.
io mi preoccuperei di più del fascino che ha la camorra nei giovanissimi del sud.

vernavideo
Inviato: 23/3/2008 15:42  Aggiornato: 23/3/2008 15:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Casi isolati sono Call of duty, gioco di guerra in prima persona e Army of Two che credo sia più o meno la stessa cosa.


Veramente di giochi di guerra ce ne sono a migliaia.
Hai citato pero' quelli che detesto di piu':
Non ci fossero stati nella realta'e soldati delle varie armate occidentali che hanno gratuitamente bombardato civili innocenti e cosparso di fosforo intere cittadine (cCall of Duty 4), o militari 'privati' della blackwater a cui e' stato chiesto di lasciare l'irak per docomentate brutali stragi di civili (Armi of two), questi 2 giochi sarebbero stati passabili, ma nel contesto odierno sono peggio del peggiore rambo contro i cambogiani.

Come nel cinema, ci sono quindi prodotti commerciali, cosi' come delle vere opere d'arte (per citarne una delle ultime sulla mia consolle, Mass Effect)

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
rekit
Inviato: 23/3/2008 15:56  Aggiornato: 23/3/2008 15:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
azz...certo e' che per essere un gruppo di persone impegnate a:
- salvare il mondo dalla morsa dei lbbisti illuminati;
- arrivare a fine mese a causa della mafia politica italiana;
- combattere contro il potere oscurantista della chiesa;
- resistere alla vendita indiscriminata di psicofarmaci;
- trovare la VERA cura per il cancro;


.......ne sapete molto di giochini elettronici eh?!?


Red_Knight
Inviato: 23/3/2008 19:04  Aggiornato: 23/3/2008 19:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
vernavideo:
non sono sicuro che Call of Duty 4 sia un'apologia del militarismo americano. Cioè, chi ha giocato e finito il gioco avrà notato che tutta la prima campagna è una copia quasi esatta della vera campagna d'Iraq (nella parte del gioco in cui si fugge in elicottero per paura della bomba atomica si può cannoneggiare la statua del dittatore e farla cadere nello stesso identico modo in cui è caduta quella di Saddam, tirata dal camion), ed è vero che le frasi citate tra un caricamento e l'altro sono principalmente dei teocon e sono abbastanza atroci (ce n'è anche una di Orwell, che sembra essere un guerrafondaio). Però francamente penso che sia una rappresentazione fatta per essere esecrata, a guardar meglio. Di solito le cose si incensano edulcorandole, Call of Duty 4 invece è estremamente realistico. Quando si parla di equipaggio sacrificabile, e si fa chiaramente vedere che gli angloamericani NON sono i buoni "in shining armor", non so fino a che punto questo possa essere considerato pro-militarismo. Poi magari mi sbaglio... e comunque sia, tutti sanno che la serie di Call of Duty è per i noob... si salva solo il multi... che comunque è surclassato dai vari Unreal Tournament... ma non è la sede adatta per una disputa videoludica.

Lestaat
Inviato: 23/3/2008 19:23  Aggiornato: 23/3/2008 19:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Quoto ancora una volta Red_Knight.
Compreso il noob. :P
E torno a far fuori qualche pirata a EVE-online :P con il mio nuovo cruiser.

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
ivan
Inviato: 23/3/2008 23:05  Aggiornato: 23/3/2008 23:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Small O.T.

Begin O.T.

Vero Linucs sempre in froma ...

End O.T.

prealbe
Inviato: 24/3/2008 0:25  Aggiornato: 24/3/2008 0:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/1/2007
Da:
Inviati: 478
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
@Red_Knight
Citazione:
…ritengo, e non credo di essere unico, che fin dai 3 anni di età siamo capaci di distinguere il bene dal male e la realtà dalla finzione…

Senza offesa, ritieni una stupidaggine colossale (ai limiti dell’ineffabile; mi verrebbe da dedicarle questo ).

E mi piacerebbe sapere su quali analisi ti baseresti mai per ritenerla.




@Ashoka
Citazione:
Invece di citare genericamente i videogiochi “sparatutto” si potevano fare nomi e cognomi.

Mi pare che si tratti solo di una prefazione ad un libro che, si suppone, entrerà esso nel dettaglio; non credo che si ponesse traguardi di esaustività (anche perché, in caso contrario, uno che si leggerebbe a fare il libro dopo? )

Citazione:
Ad es. il videogioco online America’s Army .Lo scopo di quel videogioco è forse condizionare la mentalità dei giovani per spingerli alla violenza istintiva? Non necessariamente!
Lo scopo è semplicemente fare pubblicità all’esercito e reclutare giovani Americani, visto che le “scorte” di soldati da mandare in giro sono ai minimi termini.

Se effettivamente il pentagono c’entra qualcosa nella produzione del videogioco, sarebbe decisamente curioso che non vi siano stati inseriti elementi di condizionamento psicologico analoghi a quelli usati più che abbondantemente nell’ambito della comune pubblicità. Si tratterebbe di un’ingenuità assolutamente improbabile.

Citazione:
Nei commenti, invece, ci siamo limitati a dire che ha più influenza negativa il genitore che parcheggia il bambino a scuola/davanti alla tv/davanti alla playstation che non “il videogioco violento” in sé.

Ah, questi genitori!!!

Mi pare che una delle cose che caratterizza questa nostra bella contemporaneità è proprio l’esposizione dei minori ad un flusso estremamente cospicuo e variegato di messaggi totalmente indipendenti da quelli propri all’ambito famigliare, messaggi che spesso viaggiano ben al di sotto della percezione cosciente e vengono assorbiti e interiorizzati inconsapevolmente (ma saldamente) da chi vi è esposto.

Un altro elemento dell’attualità è precisamente il ridotto lasso di tempo che genitori (normalmente entrambi lavoranti e soggetti ai tempi di spostamento casa-lavoro - e al conseguente stress supplementare - che nei contesti metropolitani spessissimo non sono esattamente esigui) e figli possono realisticamente condividere. Specialmente in condizione di adeguata serenità e disponibilità. E in questo tempo i genitori dovrebbero riuscire a conoscere e valutare (ed eventualmente bilanciare con stimoli - teorici e pratici - di segno opposto) tutti gli input cui i loro figli sono stati soggetti in loro assenza. Non sono proprio noccioline.

Quindi l’osservazione sull’importanza del ruolo genitoriale - astrattamente ineccepibile! - mi pare che quanto a originalità e concretezza faccia un po’ il paio con “Non ci sono più le mezze stagioni!”.

Citazione:
Il “giocare 8 ore alla playstation” è quindi una conseguenza di ciò che è diventata la famiglia oggi, non la causa!

Perché, era questa la tesi in discussione?
E, in ogni caso, la disponibilità di strumenti che agevolano grandemente situazioni del genere non è esattamente una cosa neutra.

Citazione:
Quanto ai “giovani d’oggi” che secondo Blondet sono “grassocci, panciafichisti tutti telefonino e scarpazze Reebok” dobbiamo ricordare la mia generazione? Quella anni ’80?

Dubito fortemente che la situazione sia granché migliorata da allora e anzi propendo per il contrario. Ed è su questo terreno che si innestano i videogiochi suddetti come moltissimi altri tipi di input devianti. Non so se devo considerarlo un elemento proprio preoccupante; di certo non lo trovo particolarmente tranquillizzante.




@Skabrego
Citazione:
I videogames si producono in base alla domanda, non in base ad oscuri complotti mondiali.

Sui complotti mondiali non mi pronuncio.
Ma gradisco sottolineare che le “domande” in base alle quali molti beni vengono prodotti non sono affatto spontanee bensì indotte tramite adeguate campagne promozionali; questo è un aspetto ampiamente assodato e che è meglio non ignorare.


Prealbe

targaryen
Inviato: 24/3/2008 1:29  Aggiornato: 24/3/2008 1:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/10/2006
Da: Trono di Spade
Inviati: 213
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
red orchestra uber alles!!!
i documenti addotti parlano chiaro.basterebbe leggere il libro e poi se ne discute. le cose che affermano i personaggi citati dall' articolo sono inequivocabili.e basta fare le vittime contro chi non e' contro i videogiochi, ma contro i personaggi di cui sopra, che provano ad usare l' ennesimo strumento per lavare il cervello, anche di chi si sente con il cervello sporco, e ad un bambino, il cervello e' facile lavarglielo....

Mai accettare di diventare Primo Cavaliere
Red_Knight
Inviato: 24/3/2008 1:29  Aggiornato: 24/3/2008 1:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
@Prealbe
Citazione:

Citazione:

…ritengo, e non credo di essere unico, che fin dai 3 anni di età siamo capaci di distinguere il bene dal male e la realtà dalla finzione…


Senza offesa, ritieni una stupidaggine colossale (ai limiti dell’ineffabile; mi verrebbe da dedicarle questo ).

E mi piacerebbe sapere su quali analisi ti baseresti mai per ritenerla.


Non mi baso su analisi condotte con criteri scrupolosamente scientifici, ma su due semplici fattori:
1) io e tutti i miei conoscenti a 3 anni eravamo capaci di distinguere il bene dal male e la realtà dalla finzione;
2) se così non fosse, con tutta la violenza (a mio parere, lo ribadisco, sanissima) che viene vista dai nostri marmocchi, saremmo già estinti, uccisi dai colpi di machete da essi inferti. Se non siamo ancora morti è perché, evidentemente, i bambini (e a maggior ragione i ragazzini e i ragazzi) sanno distinguere.

Citazione:
Se effettivamente il pentagono c’entra qualcosa nella produzione del videogioco, sarebbe decisamente curioso che non vi siano stati inseriti elementi di condizionamento psicologico analoghi a quelli usati più che abbondantemente nell’ambito della comune pubblicità. Si tratterebbe di un’ingenuità assolutamente improbabile.

Anche io dubito che non ci abbia provato. Ma per una volta possiamo dire che il Pentagono "sta fresco" se pensa di poter condizionare le persone con America's Army. Se sicuramente c'ha tentato, sicuramente non c'è riuscito. Anche perché America's Army è un gioco scadente, alla faccia della presunta équipe di psicologi dietro al malvagio progetto.

Citazione:
I videogames si producono in base alla domanda, non in base ad oscuri complotti mondiali.


Sui complotti mondiali non mi pronuncio.
Ma gradisco sottolineare che le “domande” in base alle quali molti beni vengono prodotti non sono affatto spontanee bensì indotte tramite adeguate campagne promozionali; questo è un aspetto ampiamente assodato e che è meglio non ignorare.

E' evidente che ignori completamente il mercato videoludico: è uno dei pochi settori al mondo invece dove la domanda è spontaneissima; sì, è vero, ci provano a far acquistare giochi con mostruose campagne di marketing, ma se il gioco fa cagare possono fare tutto il marketing del mondo e cambia ben poco, mentre se il gioco è bello quasi mai hanno bisogno di montare una vera campagna pubblicitaria per sostenerlo. Esempio per tutti: i giochi della Blizzard (per i profani stiamo parlando di Diablo, WarCraft e StarCraft), che in Europa (non so in America e Asia) non sono affatto pubblicizzati e sono, come nel resto del mondo, fra i giochi più giocati in assoluto. La saga di GTA, che effettivamente è uno dei pochi videogiochi diventati fenomeno di massa, non l'ho mai vista pubblicizzata in TV. E poi non dimenticate che i videogiochi la stragrande maggioranza della gente li consuma in versione masterizzata, per cui ognuno gioca al cazzo che vuole gratis con buona pace degli esperti di marketing, che nulla possono e infatti all'interno di molte software house nulla fanno. Last but not least, l'età media del videogiocatore è da 23 a 35 anni a seconda delle regioni del mondo, ma sicuramente compresa fra questi estremi. Abbiamo ancora voglia di parlarne o basta così? Se le persone che giocano ai videogiochi sono influenzate negativamente, sicuramente lo sono in quanto passano MOLTO TEMPO di fronte ai videogiochi (almeno su questo saremmo d'accordo, credo. O no?); ma le persone che passano molto tempo di fronte ai videogiochi le ho già graziosamente illustrate in un mio post precedente (naturalmente io pur giocando dalla tenerà età di 3 anni NON sono così, ma voglio generalizzare). Sfido chiunque a trovare dei soggetti simili negli archivi della polizia e stilare delle statistiche sul numero dei reati violenti compiuti da nerd negli ultimi 20 anni. Andiamo gente, andiamo! Ma ce lo vedete l'ispanico ghettizzato medio di Los Angeles perdere tempo di fronte a un monitor anziché giocare per strada e tentare di copulare furiosamente, come dovrebbe fare qualsiasi adolescente privo di mezzi economici (i videogiochi non sono per i poveracci, signori...)? Se mi dite che i videogiochi fanno male alle relazioni sociali, allora posso quasi essere d'accordo (facendo comunque dei distinguo), ma per favore, archiviamo la discussione violenza!

targaryen
Inviato: 24/3/2008 1:37  Aggiornato: 24/3/2008 1:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/10/2006
Da: Trono di Spade
Inviati: 213
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
citaz
(naturalmente io pur giocando dalla tenerà età di 3 anni NON sono così, ma voglio generalizzare).
----------------------------------------------------------------------------------------------------

basta io,io,io......un 35enne ha un cervello diverso da un bambino di 8 anni.....qualcuno ha buttato l' amo, lo dicono loro stessi (mi riferisco ai filosofi ?neo-geo?). liberi tutti di abboccare o no.

Mai accettare di diventare Primo Cavaliere
Red_Knight
Inviato: 24/3/2008 2:11  Aggiornato: 24/3/2008 2:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
targaryen:
Era una specifica da orgoglio personale, non mi va di passare per nerd... leggi il resto della frase...
Lo so benissimo che un 35enne ha un cervello diverso da quello di un bambino di 8 anni, sto solo dicendo che anche i bambini di tre anni e dico tre sanno distinguere la finzione dalla realtà. Detto ciò, anche io naturalmente ho avuto tre anni e non ho mai tentato di volare o di fare il fulmine di Pegasus, ma so che questo è solo un dato confortante e non una prova logica.
Non ho capito la storia dei filosofi neo-geo. Loro stessi chi hanno detto che?

targaryen
Inviato: 24/3/2008 11:57  Aggiornato: 24/3/2008 11:57
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/10/2006
Da: Trono di Spade
Inviati: 213
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
red knight
la tua frase la ho pescata xche l'ultima che cita io di qua io di la'...ed ho beccato l'unica che non c'entra una cippa ....scusa.
bambini che hanno tantato di volare ce ne sono stati, cosi' come ho visto bambini tentare di fare i power ranger o lanciare fulmini di pegasus, o fare i mille pugni di hokuto.....ma fa parte dell'essere bambino fare tutto questo. non so fino a che punto sia bello tutto questo.bho.so di aver scritto una cosa scontata riguardo al cervello, pero' a qualcuno e' bene ricordarlo.noi non abbocchiamo all' amo tirato dai filosofi neo geo (era una battuta: i filosofi da cui sono nati i documenti dell' articolo,,)....ma qualche bambino puo' abboccare, visto landazzo dei genitori moderni.
ma a red orchestra non gioca nessuno???

Mai accettare di diventare Primo Cavaliere
BlSabbatH
Inviato: 24/3/2008 12:58  Aggiornato: 24/3/2008 13:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:

1) io e tutti i miei conoscenti a 3 anni eravamo capaci di distinguere il bene dal male e la realtà dalla finzione;

chissà che traumi avrai inferto ai tuoi compagni di asilo svelando loro la vera identità di babbo natale o la falsità della verità ufficiale in merito a cavoli e cicogne..

Citazione:
2) se così non fosse, con tutta la violenza (a mio parere, lo ribadisco, sanissima) che viene vista dai nostri marmocchi, saremmo già estinti, uccisi dai colpi di machete da essi inferti. Se non siamo ancora morti è perché, evidentemente, i bambini (e a maggior ragione i ragazzini e i ragazzi) sanno distinguere.

tutte menti incorruttibili eh? fatti un giro in una prima liceo.. se lo fossero non sarebbero tutti vestiti come dei deficienti in massa
Citazione:
ma a red orchestra non gioca nessuno???

il gioco WW2 più brutto a cui abbia mai giocato.. la propaganda borghese e capitalista non smette di gettare fango sulla gloriosa armata rossa!

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Lestaat
Inviato: 24/3/2008 13:21  Aggiornato: 24/3/2008 13:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Autore: BlSabbatH Inviato: 24/3/2008 12:58:12

Citazione:


1) io e tutti i miei conoscenti a 3 anni eravamo capaci di distinguere il bene dal male e la realtà dalla finzione;


chissà che traumi avrai inferto ai tuoi compagni di asilo svelando loro la vera identità di babbo natale o la falsità della verità ufficiale in merito a cavoli e cicogne..


Questo nulla ha a che vedere con bene e male e realtà e finzione. Non a caso sono balle che vengono spacciate PER VERE dai genitori, quindi il bimbo CREDE siano REALTA'.
Altra cosa invece è il ruolo del gioco come imitazione fittizia della realtà di cui i bambini sono ben consci della differenza, se i genitori non sono deficienti.

Citazione:

tutte menti incorruttibili eh? fatti un giro in una prima liceo.. se lo fossero non sarebbero tutti vestiti come dei deficienti in massa


Esatto, le menti dei bambini sono incorruttibili da chiunque all'infuori dei genitori (o chi ne ha il ruolo), e ciò che dici dimostra soltanto il livello di imbecillità di chi i figli li fa e non da gli strumenti necessari a comprendere LE REALTA'.

La mente dei bambini è molto lineare e semplice, e tale semplicità si traduce in una solidità molto ma molto più forte di quella di un adulto. La debolezza della mente di un bambino è il rapporto di totale fiducia acritica (ovviamente) che ha con chi ha il ruolo di genitore, se questi è un imbecille, il bambino sarà deviato dal corretto sviluppo del senso critico, MA SOLTANTO QUESTO E' IN GRADO DI INFLUENZARE NEGATIVAMENTE LA MENTE DI UN BAMBINO.
L'influenza che i videogame hanno sulla massa è una conseguenza, non una causa, ma di tali conseguenze è piena la vita, con o senza videogame. Scommettiamo che la ragazzina di Novi Ligure non ha mai giocato a quei famosi videogame? Sono e restano SCIOCCHEZZE.

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
targaryen
Inviato: 24/3/2008 14:13  Aggiornato: 24/3/2008 14:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/10/2006
Da: Trono di Spade
Inviati: 213
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
blsabbath
va che red orchestra e' pro armata rossa....ed e' la miglior simulazione di ww2...a mio parere...ma mi sa che ci giochi tu a red orch....c'e' sempre un rosso col tuo nik .....gli piaciono i js 2......confessa!!!!!

Mai accettare di diventare Primo Cavaliere
targaryen
Inviato: 24/3/2008 14:21  Aggiornato: 24/3/2008 14:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/10/2006
Da: Trono di Spade
Inviati: 213
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
citaz
Scommettiamo che la ragazzina di Novi Ligure non ha mai giocato a quei famosi videogame? Sono e restano SCIOCCHEZZE.
--------------------

ma che ci entra? qualcuno ha detto che la ragazza di novi ligure , a causa dei videogames , ha fatto quello che ha fatto? no!allora che lo scrivi a fare? cosi non se ne esce piu'. si tratta dell' ennesimo strumento atto ad influenzare i bambini e gli adulti bambini. questa e' l'intenzione che certi figuri hanno.lo hai letto l'articolo?

lo dichiarano spudoratamente.....ma c'e' ancora qualcuno che pensa a quanto e' cattolico blondet o a quanto e' non so cosa mazzucco....rileggete l'articolo.

Mai accettare di diventare Primo Cavaliere
Rickard
Inviato: 24/3/2008 14:25  Aggiornato: 24/3/2008 14:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Quoto Lestaat.

I bambini delle generazioni passate (ma così passate, poi?) giocavano sempre alla guerra, con pistole a pallini, ammazzavano qualche lucertola tutti divertiti eppure non sono mai venute alla luce generazioni composte del tutto o per la maggior parte da sociopatici killer insensibili alla pietà e a qualsiasi forma di empatia.

Ai videogiochi violenti (secondo i genitori tutti tranne Spongebob simuletor) viene sostanzialente imputato di disumanizzare i poveri innocenti ragazzini ingenui facendoli diventare bestie che non provano più pietà, compassione o anche peggio che dipingono l'omicidio come bello e divertente.
Sono sciocchezze, scarica-barili fatti per eliminare la propria responsabilità genitoriale e in generale per deresponsabilizzare le azioni altrui, in quanto un'azione malvagia e dannosa per gli altri non è mai colpa di chi la fa ma colpa della società/destino/D&D/videogiochi/babbo natale/George Bush/Tokyo Hotel ecc.

Tenete conto che gli atti criminosi fatti da ragazzini (non mi riferisco ai casi più estremi di suicidi o omicidi di massa alla Columbine ma alle molto più "semplici" e diffuse aggressioni di vario tipo) non necessariamente sono da imputare al fatto che "l'hanno visto fare in un videogioco e l'hanno imitato", esistono anche ragazzini stronzi e maligni che agiscono così senza alcun bisogno di incitamenti videoludici.

è troppo semplicistico dire che i videogiochi odierni con la loro grafica realistica e coinvolgente fanno scordare al moccioso che sta premendo X e non un vero grilletto.

Pongo una domanda:
Quali sono le sostanziali differenze tra questa crociata contro i videogiochi sforna-assassini e quelle fatte in precedenza contro le cose più svariate, dalla musica al D&D passando per South Park? E questa è più fondata delle altre (tutte rivelatesi ridocolmente false)?

@ Redazzucco: E intanto che tutti erano impegnati a vedere correlazioni tra questo e quello nell'america dei cow boy e bambini impressionabili anche l'ultimo dei coglioni può mettere le mani su un'arma da fuoco; io con questo ce la vedo la correlazione...

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Pausania
Inviato: 24/3/2008 14:54  Aggiornato: 24/3/2008 14:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ashoka: Citazione:
Nope.. niente Xbox. Ero propenso a prendermi una Play3 ma ora che ho saputo che in Force Unleashed sul Nintendo WII potrò usare il controller a mò di spada laser sono tentatissimo di prendere quello…

Per l'amor del cielo, lascia stare! Che cosa te ne fai di una consolle indietro di una generazione, per la quale non escono nemmeno i giochi più nuovi perché è un catorcio? Lasciala alle vecchiette che giocano a bowling, perché quel controller è una tortura per qualsiasi giocatore serio.

Se ti piace menare le spade, vai in una palestra: spendi gli stessi soldi e in più ti fa bene alla salute.

La Playstation 3 ha le sue ottime qualità, ma se non hai un monitor HD sono solo soldi buttati e comunque con meno soldi di prendi una XBox 360 e come qualità siamo lì (con la differenza che per Microsoft i giochi escono).

Tra l'altro ringraziate PS3 se GTA IV non è ancora uscito: per X-Box 360 è pronto da mesi, ma non riescono a farlo girare sulla roba della Sony.

E comunque per gli FPS mouse e tastiera rimangono la soluzione migliore.

Rickard
Inviato: 24/3/2008 15:15  Aggiornato: 24/3/2008 15:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Per l'amor del cielo, lascia stare! Che cosa te ne fai di una consolle indietro di una generazione, per la quale non escono nemmeno i giochi più nuovi perché è un catorcio?


[Difensor Nintendo mode on]

Non è vero, non facciamo discorsi generalizzanti e sbagliati solo per quella cazzo di pubblicità con Panariello

[/Difensor Nintendo mode off]

Citazione:
La Playstation 3 ha le sue ottime qualità

Si soprattutto l'online, i costi e l'estrema accessibilità dei giochi.

W Wii + 360

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
vernavideo
Inviato: 24/3/2008 17:14  Aggiornato: 24/3/2008 17:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao Pausania,
Citazione:
Tra l'altro ringraziate PS3 se GTA IV non è ancora uscito: per X-Box 360 è pronto da mesi, ma non riescono a farlo girare sulla roba della Sony.


Ma tu hai la 360?
Io diro' un eresia ma a me dopo il primo episodio (quello in 2d, ve lo ricordate?), gli altri GTA non sono piu' riuscito a finirli, dopo qualche missione mi annoiano e li rivendo.

tuttavia se si tratta di giocare a polizziotti contro anarchici di LC, faccio un eccezzione e me lo prendo al day-one........

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Red_Knight
Inviato: 24/3/2008 17:33  Aggiornato: 24/3/2008 17:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
E comunque per gli FPS mouse e tastiera rimangono la soluzione migliore.

Amen, fratello!
E lo rimangono anche per gli RTS e i giochi di ruolo hack & slash (ma ve lo immaginate un gioco Blizzard su consolle?)

targaryan:
ti RI-faccio notare che l'età media dei videogiocatori è tra i 23 e i 35 anni a seconda della nazione... se non ricordo male in Italia è 32... di tutto questo ragionamento idiota (senza offesa per nessuno) è falsa perfino la premessa iniziale: i bambini NON sono i principali consumatori di videogiochi.
Anche io ho visto bambini "volare" e "lanciare fulmini di Pegasus", sempre mentre giocavano, ma tu ne hai mai visto bambini che CREDONO di volare realmente o di danneggiare qualcuno col loro pugno grazie al potere di Pegasus? O mi vuoi dire che hai assistito a spiaccicamenti dal balcone di poveri pargoli e scontri all'ultimo sangue durante la ricreazione?

BlSabbatH:
Citazione:
tutte menti incorruttibili eh? fatti un giro in una prima liceo.. se lo fossero non sarebbero tutti vestiti come dei deficienti in massa

A parte il fatto che non sono TUTTI vestiti come dei deficienti di massa, non sto parlando di menti incorruttibili, sto parlando di capacità di distinguere. Io ho creduto a Babbo Natale perché mi hanno detto che era vero. Quando mi hanno portato di fronte a Babbo Natale ho capito subito che era un mio cugino travestito per l'occasione (forse ero troppo sveglio io...); ho continuato a credere in Babbo Natale, ma non ho mai creduto che potesse uscire dal televisore durante la trasmissione di un cartone animato che stavo guardando solo perché c'era una sua rappresentazione grafica.

Francamente comincio a preoccuparmi anche io per il fatto che ne stiamo discutendo su Luogocomune... invertiamo l'onere della prova: cosa vi fa pensare che i videogiochi possano essere / siano nocivi? Non dovete dimostrarmelo, mi basta che diate qualche spiegazione indiziaria, purché non sia come TUTTE LE ALTRE FINORA smentibile con un banale controesempio.

P.S.: ma che è sto red orchestra???

comodino
Inviato: 24/3/2008 18:09  Aggiornato: 24/3/2008 18:09
So tutto
Iscritto: 29/11/2006
Da: La mia testa
Inviati: 23
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Linucs mode ON

Citazione:
Non basta il clima generale che glorifica la "trasgressione", il facilismo e l'edonismo più dozzinale.

Invece il clima da "attenzione al complotto massonico-giudaico-sionista" a priori e il complottismo di bassa lega bastano e avanzano senza farcirli di ulteriori vaccate, grazie.
Il mio edicolante ieri si è sbagliato a darmi il resto, probabile che faccia parte dello stesso complotto entro cui agiva la mia vecchia governante che ciulava monete e banconote lasciate in giro per casa.

Citazione:
Non basta che queste "agenzie educative", spettacolo, pubblicità e tv, potenti quanto irresponsabili, promuovano modelli nefasti che vengono adottati da ragazzi indifesi.

E i ragazzi sarebbero "indifesi", esattamente, per quale motivo? Perchè queste "agenzie educative" e i "videogame cattivi" li obbligano a uccidere o perchè i genitori se ne fottono e lasciano i figli davanti alla De Filippi invece di educarli, possibilmente lasciando la pistola carica nel cassetto del telecomando?

Citazione:
Apprendiamo che parte importante di questo sistema diseducativo sono anche i videogiochi violenti.

Toh, cinquant'anni fa davano del satanista provocatore ad Elvis Presley. Pare suggerisse ai ragazzi di muovere di più il bacino ed inducesse i detenuti alle rivolte cantando "Jailhouse Rock".

Citazione:
Piccoli selvaggi vengono preparati per diventare assassini insensibili

quindi è assolutamente lecito pensare che, in caso di bisogno, questi "selvaggi insensibili" sarebbero pronti a farsi inquadrare in uno schema militare rigoroso per uccidere "il nemico". Non è plausibile immaginare che in quanto "selvaggi insensibili" se ne potrebbero fregare altamente degli ordini e trucidare il sergente perchè li manda al fronte invece di farli rimanere a casa.

Citazione:
Sì, esattamente quella è la fonte dei videogiochi: il Pentagono, e i suoi laboratori di psy-war, guerra psicologica. Ne ho avuto la certezza quando Il Foglio ha pubblicato, in data 28 giugno 2006, un articolo agghiacciante, dal titolo: "Progetto di rieducare i diciottenni di oggi alla possibilità reale della guerra".

Quindi non solo ci vogliono rendere tutti irriducibili assassini, ma ce lo vengono pure a dire, tanto per esser sicuri che la cosa non ci sfugga.
Ah ma certo, è tutta una tattica: "Ve lo diciamo, così voi la vedete come -se fosse vero non ce lo direbbero- e noi riusciamo a farlo davvero".
Peccato che rischierebbero, in questo modo, di fornirci sul serio i mezzi per difenderci.

Citazione:
Era firmato da Carlo Pelanda, soi-disant "esperto di scenari internazionali"

e se lo dice lui....

Citazione:
molto vicino ai circoli neoconservatori e filo-isareliani americani.

ah ecco, giusto per non sottintendere un complotto sionistico.

Citazione:
Ecco i ragionamenti di questo personaggio, citati testualmente: "Il conflitto con l'islam [minuscolo nel testo]

ed era assolutamente fondamentale per il ragionamento sui videogiochi violenti sottolineare il disprezzo di tale personaggio per l'islam tanto che lo scrive in minuscolo.

Citazione:

potrebbe avere un picco - colpi nucleari ed emergenze epidemiologiche nell'area occidentale (1)- verso il 2015. "La Cina […] dal 2022 avrà la forza di tentare qualche sforzo preliminare con l'America, per saggiarne la forza e per impegnarla in una corsa al riarmo fantascientifico nel cui orizzonte (2022-2040) potranno avvenire deflagrazioni globali". Come è preparato "l'Occidente" a queste guerre inevitabili? La dotazione di "armi tecnologiche disponibili all'occidente per attaccare è buona", si rallegra il Pelanda.

L'unità dell'Occidente meno sicura, perché "le sue tre teste, America, Europa e Russia [sic] tendono a restare disunite". Ma il problema vero che preoccupa Pelanda è la scarsa attitudine militare della nostra gioventù. "Del tutto negativa è la valutazione della capacità delle popolazioni occidentali di reggere nel futuro disastri, crisi economiche e guerre", ossia la cornucopia di regali sterminatori che hanno in serbo per noi i likudnik di Washington e Gerusalemme. "In particolare i diciottenni di oggi saranno inadeguati, quando diverranno il corpo centrale della società occidentale che entrerà in guerra dal 2015 al 2040".

Quindi cominciamo a discutere di videogiochi violenti perchè un tizio che si autodefinisce "esperto" senza presentare prova alcuna parla di fantomatici sviluppi internazionali da qui a quaranta anni, dissertando di politiche di riarmo, inevitabili guerre e sviluppi sociali in risposta ad esse.
Strano non ci siano accenni a rettiliani ed apocalisse, visto il tono.
Da notare come ormai si dia per assodato che questo bel popò di avvenire sia univocamente riconducibile a Washington e, dunque, Gerusalemme.

Citazione:
No no ragazzi grassocci, panciafichisti tutti telefonino e scarpazze Reebok, così non va. Vi siete rammolliti.

finalmente una frase intelligente. Peccato che sia riferita ad una monumentale serie di castronerie ed enunciata per i motivi sbagliati.

Citazione:
Ora sapete, ragazzi col tatuaggio, la dose di ecstasy in tasca e il cellulare sempre in canna, chi concepisce e smercia i videogiochi "duri" che tanto vi appassionano da qualche tempo.

E le donne non sanno guidare, i genovesi sono tirchi, i francesi hanno la puzza sotto al naso.

Citazione:
Così, vi ha ripulito di ogni briciola di vera civiltà occidentale, ossia di cristianesimo. Quello, sapete, produceva guerrieri nobili, il cui onore consisteva nel mettere la forza al servizio del bene e del giusto; cavalieri, soldati capaci di sacrificio per la patria

Vera civiltà = cristianesimo = guerrieri nobili = onore = bene e giusto = sacrificio per la patria.
C'è bisogno di dire altro?

Citazione:
Non crediate che esageri. Né il sottoscritto, né Pelanda. Da quel che scrive può apparirvi un pazzo solitario e farneticante

no in effetti mi sembra un articolo molto posato, acuto, privo di insinuazioni, attinente alla realtà ed assolutamente obiettivo.

Citazione:
ma già il fatto che il lucido Giuliano Ferrara, anziché chiamare il Neurodeliti, lo pubblichi, dovrebbe mettervi sull'avviso.

a me "mette sull'avviso" vedere nella stessa frase "lucido" e "giuliano ferrara" [minuscolo].

Passo direttamente alla conclusione dell'articolo per manifesta inferiorità di deliranza:

Citazione:
Mentre vi forniranno mimetica, armi e munizioni per le imminenti operazioni, cari giovani nostri, magari vi diranno che questa è la via della Mano Sinistra.

Speriamo di no, è la mano che uso per la "sistematina" quando mi sento a disagio dentro ai jeans.

Citazione:
Guardate meglio: è la via della Mano Sionista, che ha bisogno di voi come crociati del Nulla.

Ah ecco.

Linucs mode OFF


il primo complotto della storia?
adamo, eva, il serpente & la mela.
è colpa loro se oggi ci troviamo in questo casino....
Nieuport
Inviato: 24/3/2008 18:45  Aggiornato: 24/3/2008 18:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/12/2007
Da: Firenze
Inviati: 189
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Cari amici,
seguo con difficoltà questo argomento, perchè non ho mai giocato a un videogioco in vita mia, ma credo che tutti gli accaniti difensori delle playstation, o cose del genere, siano fuori strada. Posto che hanno tutto il diritto di giocare con quello che gli pare (anche se ritengo che se si ha un'ora libera in casa è meglio leggere un libro) la critica all'ipotesi che i videogiochi possano servire a portare

(citazione)
generazioni composte del tutto o per la maggior parte da sociopatici killer insensibili alla pietà e a qualsiasi forma di empatia.

basata sul fatto che molti di voi ci giocano e non sono killer è sbagliata.

A parte il fatto che se il complotto ci fosse, il fine non sarebbe di creare generazioni di killer, ma di trovare in quelle generazioni quell'1 per cento da destinare a fare il killer, e più o meno abituare l'altro 99 per cento al fatto che il killeraggio ci sia, in qualche schifoso paese asiatico possibilmente pieno di petrolio.

Sarebbe come se 150 anni fa si fosse discusso così:
Ipotesi
C'è un complotto per indebolire e distruggere i pellerossa inondandoli di alcool di cattiva qualità a basso prezzo
Obiezione
Ma che fesseria! Io bevo un bicchiere di vino a pranzo e mezzo dito di cognac la sera e sto proprio bene.

Nieuport

comodino
Inviato: 24/3/2008 19:28  Aggiornato: 24/3/2008 19:28
So tutto
Iscritto: 29/11/2006
Da: La mia testa
Inviati: 23
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
A parte il fatto che se il complotto ci fosse, il fine non sarebbe di creare generazioni di killer, ma di trovare in quelle generazioni quell'1 per cento da destinare a fare il killer, e più o meno abituare l'altro 99 per cento al fatto che il killeraggio ci sia, in qualche schifoso paese asiatico possibilmente pieno di petrolio

ammesso e non concesso che il complotto possa esistere e che persegua tali fini, fino a prova contraria al giorno d'oggi sarebbe solo riuscito a creare delle situazioni da cronaca nera più o meno efferate, riempiendo di (falso? ipocrita? reale?) disgusto l'intera opinione pubblica.
Non esattamente il risultato atteso, no?
Per di più, ancora bisognerebbe spiegare come qualche sociopatico rimbecillito che ha deciso di ammazzare per colpa dei videogiochi possa poi essere arruolato ed inquadrato in un disegno militare di guerra globale continuata.

Citazione:
arebbe come se 150 anni fa si fosse discusso così:
Ipotesi
C'è un complotto per indebolire e distruggere i pellerossa inondandoli di alcool di cattiva qualità a basso prezzo
Obiezione
Ma che fesseria! Io bevo un bicchiere di vino a pranzo e mezzo dito di cognac la sera e sto proprio bene.

mentre è ampiamente documentato e dimostrato che l'ampio abuso di alcolici, addirittura di cattiva qualità (quindi presumibilmente ancora più tossici) porti le persone a friggersi cervello e fegato, ancora qualcuno deve dimostrare che uccidere un disegno pixelloso porti ad uccidere un essere umano.

Proseguendo con il tuo discorso allora potrei dirti che è meglio continuare con il proibizionismo delle cosiddette "droghe leggere" perchè un'eventuale legalizzazione potrebbe portare quel tuo "un percento" a passare alle cosiddette "droghe pesanti" ed ottenere così un esercito di tossicomani disposti a tutto per una dose e dunque facilmente controllabili dal potere.

il primo complotto della storia?
adamo, eva, il serpente & la mela.
è colpa loro se oggi ci troviamo in questo casino....
Nieuport
Inviato: 24/3/2008 20:21  Aggiornato: 24/3/2008 20:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/12/2007
Da: Firenze
Inviati: 189
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Caro Comodino,
(citazione)
ancora qualcuno deve dimostrare che uccidere un disegno pixelloso porti ad uccidere un essere umano.
(anni 60)
ancora qualcuno deve dimsotrare che lavorare al petrolchimico di Porto Marghera porta al cancro.
Staimo parlando appunto di ipotesi forse da verificare. Perchè non stiamo parlando di 25enni-30enni scafati come voi ma di ragazzini di 12 anni bombardati per anni da messaggi (forse pericolosi?)
E poi il punto non è se i videogiochi portino ad uccidere ma se possano modificare l'opinione pubblica, a livello inconscio. Lo scrittore americano Gore Vidal nel suo romanzo "The Golden Age" descrive molto bene come Hollywood nel 1916 modificò l'opinione pubblica americana portandola dal neutralismo all'odio per i tedeschi. Sapevano fare birbonate allora, e non le farebbero oggi?
Il riferimento al proibizionismo delle droghe leggere non c'entra nulla, nessuno vuole proibizionare alcunchè.
Però, se si vuole, proprio quello è un esempio inquietante: l'operazione per convertire la popolazione nera americana dall'uso della cannabis a quello dell'eroina dimostra che ci sono gruppi pronti a compiere crimini per i propri interessi inconfessabili.
Nieuport

vernavideo
Inviato: 24/3/2008 21:15  Aggiornato: 24/3/2008 21:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao Nieuport
Citazione:
Lo scrittore americano Gore Vidal nel suo romanzo "The Golden Age" descrive molto bene come Hollywood nel 1916 modificò l'opinione pubblica americana portandola dal neutralismo all'odio per i tedeschi.


Cosi' come esistono film che hanno aperto gli occhi sugli orrori della guerra e sui crimini commessi dai "buoni" occidentali (compresa la WW2)

Allo stesso modo esistono videogiochi-propaganda che vengono usati per veicolare l'immagine dell'occidente buono contro il medioorientale terrorista (Army of 2) e altri che smascherano l'inganno, come ad esempio Battlefield Modern Combat, dove il protagonista cambia bandiera ad ogni missione, ed ogni missione viene fatta precedere da notiziari stile CNN, assolutamente realistici e assolutamente speculari nel riportare le notizie, ognuno ovviamente dal punto di vista goverantivo di appartenenza.

Tornando al discorso principale, trovo invece che demonizzare i videogiochi sia strumentale al potere economico/politico. Le stragi stile columbine e le guerre tra gang sono tutta colpa dei videogiochi, non della situaziane socioculturale in cui si sviluppano. Molto piu' comodo dare la colpa a manhunt (e, sopratutto, molto piu' economico che affrontare le vere cause del problema).

Per finire, non sono preoccupato se le mie figlie si dovessero appassionare ai videogiochi, che considero un ottimo esercizio per allenare il cervello alla soluzione di problemi complessi, nonche un mezzo per sviluppare capacita' psico-motorie.

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Mande
Inviato: 24/3/2008 21:49  Aggiornato: 24/3/2008 21:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:

Le stragi stile colombiano e le guerre tra gang sono tutta colpa dei videogiochi, non della situazione socioculturale in cui si sviluppano.

La mia tesi è opposta. Penso infatti siano i videogiochi ad "esportare" situazioni socioculturali violente in posti dove nella realtà per fortuna non esistono.

Citazione:

Per finire, non sono preoccupato se le mie figlie si dovessero appassionare ai videogiochi, che considero un ottimo esercizio per allenare il cervello alla soluzione di problemi complessi, nonche un mezzo per sviluppare capacita' psico-motorie.

Esistono effettivamente videogiochi del genere. Il più famoso dei giorni nostri è "Brain Training" per nintendo se no erro.
E' vero che anche videogiochi precedentemente menzionati possono aumentare le capacità di concentrazione di una persona. Ma per ottenere questo obbiettivo tendono a privare della percezione della mostruosità insita nell'omicidio.

Pausania
Inviato: 24/3/2008 21:51  Aggiornato: 24/3/2008 21:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Ma tu hai la 360?

No, dovrei comprarmi un monitor o uno schermo e non c'ho i soldi e poi dovremi imparare a giocare col joypad e non col mouse, che praticamente per me è come imparare a camminare sulle mani.


Citazione:
Io diro' un eresia ma a me dopo il primo episodio (quello in 2d, ve lo ricordate?), gli altri GTA non sono piu' riuscito a finirli, dopo qualche missione mi annoiano e li rivendo.

Perché non li capisci... devi impegnarti di più. Non si tratta solo di finire le missioni, si tratta di respirare l'atmosfera del gioco.


Citazione:
tuttavia se si tratta di giocare a polizziotti contro anarchici di LC, faccio un eccezzione e me lo prendo al day-one........

Sempre il solito violento... e ti pareva che non voleva fare il poliziotto...

Pausania
Inviato: 24/3/2008 21:54  Aggiornato: 24/3/2008 21:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Mande Citazione:
Esistono effettivamente videogiochi del genere. Il più famoso dei giorni nostri è "Brain Training" per nintendo se no erro.

Per Nintendo DS. E quelli sono giochi che scatenano la violenza, credetemi.

comodino
Inviato: 24/3/2008 22:07  Aggiornato: 24/3/2008 22:07
So tutto
Iscritto: 29/11/2006
Da: La mia testa
Inviati: 23
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Caro Nieuport,
premesso che la questione è tutt'altro che personale, non posso fare a meno di risponderti nuovamente.

Citazione:
ancora qualcuno deve dimsotrare che lavorare al petrolchimico di Porto Marghera porta al cancro.

in effetti secondo qualcuno ancora si dovrebbe capire esattamente cosa sia il cancro.
non è lavorare al petrolchimico marghera che porta al cancro, è lavorare quotidianamente a contatto con certe sostanze che favorisce lo sviluppo di tumori.
e se al petrolchimico marghera gli operai venivano a contatto con certe sostanze, evidentemente sono stati soggetti a casi di diverse tipologie di tumore.
che poi la magistratura non sia riuscita ad ottenere giustizia non è certo per una mancanza di relazioni scientificamente probanti tra sostanze cancerogene e tumori.

Citazione:
Staimo parlando appunto di ipotesi forse da verificare.

esattamente. ipotesi. ma c'è differenza tra ipotesi ed ipotesi. ipotesi che non hanno nessuna prova o quantomeno indizi certi a loro sostegno sono poco più che storielle.
qui non si citano studi, indagini, rilevamenti, niente di niente.
vogliamo dire che i videogiochi violenti sono un cattivo esempio per i ragazzi? che farebbero meglio a leggere un buon libro o andare a giocare a pallone? che è triste e paradossale che i ragazzi sentano il bisogno di evadere dalla realtà uccidendo nella finzione? ok, diciamolo, sono d'accordo.
ma qui si parla di complotti del pentagono, di futuri scenari bellici pieni di automi-killer, di Mano Sionista.
Sulla base di cosa? delle affermazioni di un tizio che si autodefinisce "esperto" che non porta un dato che sia uno a sostegno delle proprie parole?

Citazione:
Il riferimento al proibizionismo delle droghe leggere non c'entra nulla, nessuno vuole proibizionare alcunchè.

tranne i viedogiochi violenti, questi cattivoni.


il primo complotto della storia?
adamo, eva, il serpente & la mela.
è colpa loro se oggi ci troviamo in questo casino....
Red_Knight
Inviato: 25/3/2008 2:20  Aggiornato: 25/3/2008 2:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Quoto comodino in toto, anche se non è automatico che videogiocare sia una perdita di tempo o comunque un'attività frivola, ma il ragionamento è perfetto.
Niuport, tu che per tua stessa ammissione non hai mai giocato a un videogioco, probabilmente ne hai un'idea sbagliata. Continuo a ripeterlo, non c'è nulla, non solo di fondato, ma perfino di infondato, che possa anche solo suggerire una correlazione tra videogiochi e violenza/disturbi del carattere/ignoranza/superficialità/asocialità/insertwhatyouwanthere. E se ci fosse sarebbe smentita da una caterva di dati di fatto: basta avere una minima cognizione di sociology for dummies per rendersi conto che il videogiocatore o è una persona perfettamente normale o si differenzia in un tipo umano del tutto diverso da quello che state cercando di dipingere. Magari sono stupido io, ma veramente non riesco nemmeno a capire come si possa realmente discutere su questo. E' come se adesso mi tiro fuori che l'uso intensivo dei servizi igienici (non tutti i servizi igienici, solo quelli di un certo tipo...) porta ad avere una personalità ilare. Potrei anche dirla questa stronzata, ma non avrei alcun motivo per concepirla. Vorrei capire da dove salta fuori questa, a quanto vedo diffusa, sciocca superstizione. Posso capire Hilary Clinton che non sapeva come prendersi i voti dei bigotti e ha proposto di censurare GTA San Andreas, ma la gente comune appena informata dovrebbe ridere di fronte a un articolo come questo.

vernavideo
Inviato: 25/3/2008 7:55  Aggiornato: 25/3/2008 7:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao Mande,

Citazione:
La mia tesi è opposta. Penso infatti siano i videogiochi ad "esportare" situazioni socioculturali violente in posti dove nella realtà per fortuna non esistono.

E dimmi, dov'e' quel posto dove non arrivano i film di rambo e real tv?
Ciao,
Stafano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
vernavideo
Inviato: 25/3/2008 8:21  Aggiornato: 26/3/2008 14:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao comodino,
Citazione:
vogliamo dire che i videogiochi violenti sono un cattivo esempio per i ragazzi? che farebbero meglio a leggere un buon libro o andare a giocare a pallone? che è triste e paradossale che i ragazzi sentano il bisogno di evadere dalla realtà uccidendo nella finzione? ok, diciamolo, sono d'accordo.

Io invece non sono d'accordo neanche su questo.
Prendi un gioco 'violento' come bioshock

Questo gioco e' in sostanza un opera satirica e una critica ai lati piu' sciocchi e deteriori della natura umana. I dettagli e i personaggi che si incontrano non lasciano dubbi: c'c' un genio satirico alla base della trama, e il cervello del giocatore dovra' umpegnarsi non poco per ricostruire dai dettagli una visione di insieme e per capire cosa diavolo sia effettivamente successo a Rapture.
In particolare, ognuno degli avversari prinipali e' un cpapolavoro di fallacia esistenziale, come il dottor steinman, chirurgo plastico e assassino part-time, per cui la bellezza e' un imperativo morale, e qualora le pazienti operate non risultino perfette, egli continua a tagliare, tagliare, tagliare........Brrrrr....

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
vernavideo
Inviato: 25/3/2008 8:26  Aggiornato: 25/3/2008 8:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao Pausania,
Citazione:
Sempre il solito violento... e ti pareva che non voleva fare il poliziotto...




Magari le guerre fossero solo quelle dei videogiochi.......

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
maxgallo
Inviato: 25/3/2008 9:50  Aggiornato: 25/3/2008 9:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/5/2004
Da: Prov. Pescara
Inviati: 2078
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Boh, io vedo che i bambini oggi sono molto piu' violenti del solito, e questo senza contare l'effetto di certi videogiochi. Basta vedere quanti cartoni animati-spazzatura ci sono in Tv.

"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

vernavideo
Inviato: 25/3/2008 10:20  Aggiornato: 25/3/2008 10:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao,
maxgallo
Citazione:
Boh, io vedo che i bambini oggi sono molto piu' violenti del solito, e questo senza contare l'effetto di certi videogiochi. Basta vedere quanti cartoni animati-spazzatura ci sono in Tv.


35 e passa anni fa, io e la mia combriccola di piccoli delinquenti ci aggiravamo temerari per le strade armati di mazzafionda e non esitavamo a colpire qualunque cosa che si muoveva.

all'eta' di 11 anni ricevetti in regalo da uno zio un fucile ad aria compressa a cui ho subito limato le sporgenze metalliche dentro la canna che rallentavano la velocita' di uscita dei proiettili (all'inizio i cappuccetti di gomma, ma ben presto anche questi ultimi autocostruiti e molto piu' 'performanti')

Ancora piu' letali erano i fucili ad elastico che venivano utilizzati con proiettili fatti con dei tappi di bottiglia in latta battuti con il martello e accuratamente smerigliati.......

Diverse volte al giorno vedevamo sfrecciare 500 e 600 con il fazzoletto bianco fuori dal finestrino e clakson usato come sirena con dentro qualche bambino che aveva esagerato ed era finita male....

Anche se allora la tv trasmetteva solo poche ore al giorno e i junk-cartoon non esistevano ancora (che bello, ve lo ricordate belfagor?), da genitore preferisco di gran lunga la tranquillita' odierna.

Max, almeno tu, per favore, non mi cadere nei luoghi comuni.

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
dino
Inviato: 25/3/2008 10:31  Aggiornato: 25/3/2008 10:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 2/11/2007
Da:
Inviati: 2315
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Maxgallo dice:
Boh, io vedo che i bambini oggi sono molto piu' violenti del solito, e questo senza contare l'effetto di certi videogiochi. Basta vedere quanti cartoni animati-spazzatura ci sono in Tv.

...secondo me eravamo molto più violenti noi negli anni 70-80 che i ragazzi di oggi... l'aspirale di violenza in cui eravamo inseriti non faceva sconti a nessuno ed era difficilissimo tirarsi fuori... oggi non è più così e dico per fortuna...! i videogiochi non rendono violenti i ragazzi, di certo come tutto ciò che ha successo sociale cercano di utilizzarlo per propria propaganda... ma i fatti dicono che almeno qui in Italia la violenza era di certo maggiore senza i videogiochi... il sogno del potere è da sempre quello di controllare le menti della gente comune... ma dovranno cercare un'altro sistema perchè oltre qualche 'overdose' da consolle non si registrano fatti che ci portano a credere che i videogiochi possano far travalicare la mente di un ragazzo confondendo la realtà con la finzione... anche i miei figli sono super appassionati di videogiochi e per la verità preferirei che leggessero di più e smanettassero di meno... ma non riscontro nessun trauma che li spinge alla violenza... ripeto noi alla loro età eravamo molto più violenti proprio perchè eravamo inseriti in un contesto che ci spingeva alla violenza... e senza videogiochi... ciaodino

Pyter
Inviato: 25/3/2008 11:16  Aggiornato: 25/3/2008 11:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Giocare con le playstations Nobilita l'uomo?
Oppure
Giocare con le playstations Mobilita l'uomo?

Come trovare delle risposte a questi atroci dilemmi?
Spararsi per ore e ore videogiochi intelligenti per trovare , con il loro aiuto, delle risposte all'interno di noi stessi?
Oppure cercare risposte leggendo libri che parlano di videogiochi?

Se leggi il libro c'è il rischio che ti passi la voglia di giocare...
Se giochi c'è il rischio che ti passi la voglia di leggere...

E le 300 pagine di istruzioni da leggere prima di giocare ad un videogioco
non sono forse cultura e conoscenza ? E i simboli presenti non sono forse
chiari segni di conoscenze antiche ed esoteriche?
Tutti quei triangoli, quei rettangoli, quadrati, delta gamma beta non
rimandano a concetti difficili da capire e quindi da indagare?
Che dietro il tentativo di impedire il dilagare dei videogiochi
ci sia l'obiettivo di impedirci di arrivare alle verità nascoste?

Non lasciamoci intimorire, genitori-guerrieri dell' X-BOX!
Continuate così:
La playstation rende liberi.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Rickard
Inviato: 25/3/2008 12:19  Aggiornato: 25/3/2008 14:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Boh, io vedo che i bambini oggi sono molto piu' violenti del solito, e questo senza contare l'effetto di certi videogiochi. Basta vedere quanti cartoni animati-spazzatura ci sono in Tv.

e quale sarebbe "il solito"? C'è un limite sindacale di violenza fanciullesca?
Poi certo, teniamo sempre a mente le stragi che Yu Gi Ho e Naruto hanno provocato, non come quando c'era Ernesto Sparalesto e mr. Magoo.

Maxgallo, senza nessuna offesa ma sembra una delle tipiche frasi di chi, non conoscendo troppo un fenomeno, lo apostrofa con qualche frase di circostanza.
Dire che bambini oggi sono molto piu' violenti del solito non ha molta più valenza del non ci sono più le mezze stagioni e una volta non c'era tutta questa criminalità.

Questa visione "mitica" del passato è sbagliata, una visione per cui appunto "una volta andava meglio" che non corrisponde minimamente alla realtà.

Fa comodo incolpare qualcosa di passaggio per gli avvenimenti tragici, così il bullismo a scuola non esisteva prima dei videofonini che "inciterebbero" i ragazzi a fare gli idioti, la violenza minorile prima di GTA era solo una chimera e prima di Child's play nessun bambino aveva dato di matto coi propri giocattoli.

E ora scusate ma devo andare a distruggere il mio bambolotto che vuole rubarmi l'anima e dar retta alla voce nella mia testa che mi dice di mettere sotto 300 persone per essere proprio come il mio eroe Tommy Vercetti.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
maxgallo
Inviato: 25/3/2008 16:18  Aggiornato: 25/3/2008 16:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/5/2004
Da: Prov. Pescara
Inviati: 2078
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Maxgallo, senza nessuna offesa ma sembra una delle tipiche frasi di chi, non conoscendo troppo un fenomeno, lo apostrofa con qualche frase di circostanza.


No, rick. E' quello che osservo sul "campo" da amici e parenti che hanno dei piccoli. E non siamo piu' nel campo di una casistica per cui puo' dipendere da un certo carattere del bimbo, ma di un atteggiamento diffuso.
E non sto parlando di violenza spicciola, ma di atteggiamenti violenti verso i propri genitori e verso gli altri coetanei, spesso scimmiottando quei modelli- spazzatura visti in Tv.
Persino i genitori stessi (ma anche insegnanti) si trovano come spaesati di fronte a reazioni spropositate dei propri bambini , ma ne sono anche artefici quando fa loro comodo "buttarli" davanti alla tv; della serie "basta che non rompono".

Per non parlare degli alienati: quelli dei PSP (per intenderci) che non conoscono neanche il concetto minimo della socializzazione; e magari ti mandano pure a quel paese se solo provi a frapporti nelle loro "emozioni" elettroniche.

Rimpiango di piu' i ragazzi delle mazzefionde.

"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

Lestaat
Inviato: 25/3/2008 16:43  Aggiornato: 25/3/2008 16:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
maxgallo perdonami ma chissenefrega di quello che VEDI te.
Io posso dirti che al contrario, in quella vasta schiera di 30-45 enni miei amici con dei bambini, noto un atteggiamento molto più serioe maturo sia di loro genitori che soprattutto dei bambini, che risultano molto più pacati e riflessivi di quanto lo fossero quelli che oggi hanno ormai quasi vent'anni.
Scusa ma non fai certo media solo perchè lo pensi.
E qualsivoglia atteggiamento violento nei confronti dei genitori o degli insegnanti è sempre e comuqnue da riportare ad una educazione "a membro di segugio" più che ai videogame.
Gli alienati della PSP non sono certo alienati dal giochetto, ma dalla pochezza che dimostrano i genitori nella loro educazione. Non voglio certo nascondere che un videogioco possa avere una qualche influenza su di un bambino, ma la ha il videogioco tanto quanto il soldatino, o la bambola di pezza, se il rapporto che il bambino ha con il gioco è innaturalmente deviato dalla mancanza di strumenti critici.
Sono davvero sconvolto a leggere sti discorsi tra gente che reputo intelligente. Sono CAZZATE, immense e gigantesche CAZZATE. La colpa è esclusivamente del metodo idiota con cui si tenta, non già di insegnare a giudicare il mondo ai bambini, ma di farglielo giudicare come lo giudichiamo noi lasciandoli, per qualsiasi cosa che è di loro interesse e non del nostro (a loro frega un belino della finanziaria come a noi interessa ben poco dell'ultimo tipo di videogioco), del tutto privi della capacità di giudicare e analizzare. Come dicono spesso: "Dobbiamo trasmettergli dei valori"...bene è questo atteggiamento che crea i mostri perchè i valori non si trasmettono, si insegna a cercarseli, o diventano vuote parole.

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
abbidubbi
Inviato: 25/3/2008 16:51  Aggiornato: 25/3/2008 16:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/8/2005
Da: roma
Inviati: 671
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Sono CAZZATE, immense e gigantesche CAZZATE.


Quoto e aggiungo che chi le spara meriterebbe una railata in mezzo alle scapole seguita da un tonante IMPRESSIVE!

Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
Rickard
Inviato: 25/3/2008 17:07  Aggiornato: 25/3/2008 17:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Non è questo il punto maxgallo. Qui (riferito all'articolo) si sono fatte delle gravi affermazioni: che i videogiochi hanno il potere di trasformare bambini e ragazzi in mostri, sociopatici assassini privi di empatia, in vere e proprie macchine da guerra e da uccisione (il titolo del libro è o non è "La fabbrica dei piccoli mostri"?).
Per ora non mi sembra che siano state portate prove a sostegno di questo, ci si è limitati a discorsi generici.
Citazione:
Per non parlare degli alienati: quelli dei PSP (per intenderci) che non conoscono neanche il concetto minimo della socializzazione; e magari ti mandano pure a quel paese se solo provi a frapporti nelle loro "emozioni" elettroniche.

Qualsiasi persona che sta facendo una qualsiasi attività che ricada nella definizione di "gioco" ti manda a quel paese se ti frapponi tra lei e le sensazioni positive che il gioco le suscita, non è prerogativa dei videogiochi. Queste rimangono chiacchiere, si ritorna nel luogo comune del videogioco che non fa socializzare e chi l'ha stabilito che un'emozione elettronica suscitata da un videogioco sia meno genuina magari della stessa emozione suscitata da qualcos'altro?
Citazione:
Rimpiango di più i ragazzi delle mazzefionde.

Ecco che ritorna la visione mitica del passato, dei "bei tempi" in cui i ragazzi giocavano all'aperto con le mazzefionde invece di "rincretinire" a giornate su TV e "giochini elettronici" come fanno "i giovani d'oggi".

Ma insomma, qui si imputa ai videogiochi di fabbricare veri e propri assassini a sangue freddo, e dove sono le prove a sostegno di questa affermazione così lapidaria? Mazzucco ha sfidato chiunque a non vedere la correlazione coi drive-by e i videogiochi, infine tu che osservi "sul campo"... Mi sembra ancora un pò poco per parlare di fabbriche di piccoli mostri, no?

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
maxgallo
Inviato: 25/3/2008 18:14  Aggiornato: 25/3/2008 18:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/5/2004
Da: Prov. Pescara
Inviati: 2078
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
che i videogiochi hanno il potere di trasformare bambini e ragazzi in mostri, sociopatici assassini privi di empatia, in vere e proprie macchine da guerra e da uccisione


Neanch'io ho le prove; non ho letto il libro, quindi non posso dire quali e quante prove ci sono a sostegno della tesi di Pamio.

Ma, come ho gia' detto nei miei interventi, se il buon giorno si vede dal mattino...

Comunque se Pamio è nei dintorni potra' spiegare meglio il suo pensiero, no?

Citazione:
Queste rimangono chiacchiere, si ritorna nel luogo comune del videogioco che non fa socializzare e chi l'ha stabilito che un'emozione elettronica suscitata da un videogioco sia meno genuina magari della stessa emozione suscitata da qualcos'altro?


Perchè non ho mai visto un videogioco od una consolle, ribellarsi al giovinastro mentre gli spacca in testa il joystick dopo l'ennesimo e disperato tentativo di superare un livello.

"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

Red_Knight
Inviato: 25/3/2008 18:35  Aggiornato: 25/3/2008 18:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Maxgallo:
Citazione:
Neanch'io ho le prove; non ho letto il libro, quindi non posso dire quali e quante prove ci sono a sostegno della tesi di Pamio.

Ecco appunto non hai le prove, e a parte una tua impressione personale dovuta non so che, non hai neanche un indizio, o una spiegazione, seppur completamente sbagliata. Ammesso e non concesso che i bambini siano più violenti di prima, ammesso e non concesso che i bambini si sfleshino di fronte ai videogiochi violenti (la maggior parte dei videogicoatori è adulta e la maggior parte dei videogiochi giocati dai bambini è cartoonesca, CAZZAROLAAAAA!!!), rimane da trovare il NESSO LOGICO fra queste due SUPPOSTE (ma oggettivamente infondate) verità. Fondamentalmente è come affermare che da quando la maggior parte dei coccodrilli è più verde rispetto al passato i bambini tendono a usare di più il congiuntivo. E' una stronzata? Beh, non lo è più della tesi dell'articolo.

abbidubbi:
comprendo con profonda empatia cosa intendi

Rickard
Inviato: 25/3/2008 18:45  Aggiornato: 25/3/2008 19:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Perchè non ho mai visto un videogioco od una consolle, ribellarsi al giovinastro mentre gli spacca in testa il joystick dopo l'ennesimo e disperato tentativo di superare un livello.

E io non ho mai visto giovinastri spaccare qualcosa addosso alle consolle perché rabbiosi di non essere riusciti a battere il boss di fine livello, ho sempre e solo visto (in me e negli altri) reazioni normali ad un obbiettivo (finire il livello) mancato: qualche imprecazione, al massimo qualche bestemmia ma sicuramente non ho mai fatto del male a nessun essere vivente, che fosse mia madre o il mio cane, solo perché non riuscivo a finire in modalità "hard" 007 Goldeneye per Nintendo 64.
L'esempio che hai fatto (frustrazione e collera che spingono all'atto violento) è vero in molti casi ma tu la trasformi in una prerogativa dei videogiochi (o perlomeno in qualcosa che coi videogiochi avviene molto più facilmente e/o con maggior frequenza) come se dopo che uno ha spaccato il joystick sulla propria consolle nel suo cervello si sia sdoganata l'inibizione a liberare qualsiasi impulso violento nei confronti delle persone reali. è un qualcosa di non provato.

Che si dice allora del "buon vecchio" calcio? Lì abbiamo parecchie cose che si imputano ai videogiochi (alienazione, violenza, eccessi, incapacità di controllarsi ecc.), lì nessuno vede correlazioni? Eppure il ragazzo che uccise Filippo Raciti aveva all'epoca proprio 17 anni (la fascia d'età critica anche per i videogiochi), strano che a nessuno sia venuto in mente di dare la colpa al calcio.

Gli eccessi degli stadi hanno portato a morti certe (altro che Rule of Rose e affini), ad atti di estrema violenza, eppure nessuno a mai detto che quelli sono dei poverini dalla mente riprogrammata dal calcio, si è solito definirli come gli stronzi violenti maneschi facinorosi che sono.

Perché questa distinzione? In fondo se è vero che non tutti i videogiochi sono violenti (anzi alcuni potrebbero essere definiti [eresia] addirittura educativi) è vero che è ai videogiochi nel loro insieme che viene imputata l'escalation di violenza dei bimbi-mostri, quindi perché non applicare lo stesso ragionamento a tante altre cose, tra cui ad esempio il calcio? Il calcio di per sé non è cattivo ma è il calcio nel suo insieme che produce quegli atteggiamenti violenti in tante persone che più volte hanno portato alla morte di qualcuno, percui anche il calcio produce mostri, forse non piccoli, ma sempre mostri produce.

Con questi ragionamenti si può anche mandare in pensione il vecchio e sorpassato processo del "responsabilità delle proprie azioni".

Oltretutto le posizioni che vedono i videogiochi colpevoli di tutto e di più almeno per ora mi sembrano poggiare su clamorose fallacie:
Il partire col presupposto dei nefasti effetti del videogiocare è partire con una premessa non dimostrata, cosa che mi ricorda parecchio una petitio principi bella e buona.
I vari racconti che mettono in correlazione i videogiochi coi più efferati fatti di sangue o incidenti di vario tipo (tra cui quello raccontato da spettatore nei primi commenti) sono plateali esempi di post hoc ergo propter hoc
Ovviamente sono pronto a ricredermi appena qualcuno (Pamio o altri) porterà elementi su cui discutere.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
vernavideo
Inviato: 25/3/2008 19:09  Aggiornato: 25/3/2008 19:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao Max,
Citazione:
E non sto parlando di violenza spicciola, ma di atteggiamenti violenti verso i propri genitori e verso gli altri coetanei, spesso scimmiottando quei modelli- spazzatura visti in Tv.


Bambini maleducati da prendere a ceffoni in pubblico., Magari dovrebbero legnare un po' anche alle proprie mogli che non hanno saputo tirarli su come si devono. Come? le mogli lavorano? Grandissime bottane! all'ospedale le mando.


Questo, se non l'hai capito, era il modello visto, non in tv, ma dal vivo, dalla maggior parte dei miei coetanei ai bei tempi andati.....

A ceffoni comunque quei genitori ce li prenderi sul serio: non solo hanno tirato su dei maleducati che andranno ad infittire la schiera degli inutili (quando non dannosi) cafoni una volta cresciuti, ma pretendono pure che la responsabilta' di cotanta educazione e' da addebbitarsi ai pargloli....

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Nieuport
Inviato: 25/3/2008 19:38  Aggiornato: 25/3/2008 19:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/12/2007
Da: Firenze
Inviati: 189
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Cari amici,
questa discussione mi sconcerta, per la virulenza con cui gli appassionati di videogame difendono i loro giochini, un'intransigenza che, se l'assunto è che i videogame modificano in maniera negativa i cervelli, fornisce la conferma. Finiamola qui e liberi tutti, chi vuol giocare giochi, altri sia libero di pensare che invece di una corsa di moto virtuale sia meglio una corsa in moto vera, invece di una battaglia virtuale sia meglio iscriversi a un gruppo di Soft Air, che si respira aria buona e si incontrano anche belle ragazze (loro sì, incarnazioni della dea Kali la sanguinaria).
Ma non scrivo per questo.
Vorrei solo puntualizzare con quel lettore che ha scritto:
(citazione)
Eppure il ragazzo che uccise Filippo Raciti aveva all'epoca proprio 17 anni (la fascia critica anche per i videogiochi), strano che a nessuno sia venuto in mente di dare la colpa al calcio.

Puntualizziamo. Il ragazzo presunto innocente, fino a sentenza, che è incriminato per la morte di Filippo Raciti, che secondo la versione dell'accusa avrebbe ricevuto una spinta che gli ha causato un urto e la morte, mentre ci sono molte altre versioni di quel tragico evento. In cui comunque nessuno ha tirato fuori una pistola e sparato ad altezza d'uomo attraverso un'autostrada.
Nieuport

Lestaat
Inviato: 25/3/2008 19:58  Aggiornato: 25/3/2008 19:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Nieuport

1° cosa ti fa pensare che io sia un videogiocatore appassionato
2° mi pare che stiamo scrivendo su di un blog e non siamo per strada con un M16
3° di palo in frasca ma uppo totalmente su quel che dici di Raciti. Attorno a quell'omicidio c'è molta puzza di mafia, altro che violenza da stadio.

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Rickard
Inviato: 25/3/2008 20:05  Aggiornato: 25/3/2008 20:22
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
questa discussione mi sconcerta, per la virulenza con cui gli appassionati di videogame difendono i loro giochini, un'intransigenza che, se l'assunto è che i videogame modificano in maniera negativa i cervelli, fornisce la conferma. Finiamola qui e liberi tutti, chi vuol giocare giochi, altri sia libero di pensare che invece di una corsa di moto virtuale sia meglio una corsa in moto vera, invece di una battaglia virtuale sia meglio iscriversi a un gruppo di Soft Air, che si respira aria buona e si incontrano anche belle ragazze (loro sì, incarnazioni della dea Kali la sanguinaria).

Certo, se non sei d'accordo con me vuol dire che ho ragione io. Bello come metodo.
Poi vabbé, lasciamo liberi i poveri sfigati di giocare al "giochino" mentre noi furbi andiamo a giocare a soft air che si trovano anche delle belle fighe.
Citazione:
Puntualizziamo. [...]

Non c'è n'é necessità dato che l'esempio da me portato per funzionare non prescinde dalla innocenza o meno del ragazzo.
Sicuramente fino alla sentenza definitiva è innocente, quello che io intendevo è che nel clamore mediatico successivo al fatto e nei soliti salotti televisivi (gli stessi nei quali l'espertone di turno denigra i videogiochi) a nessuno è venuta in mente l'analogia calcio-atteggiamento violento del colpevole, né nel caso di Raciti né in moti casi precedenti (o successivi) di violenza negli stadi, giudicandolo un fatto quantomeno curioso.

Ah prima che me ne dimentichi: per una corsa in moto a Forza Motosport non è mai morto o rimasto sulla sedia a rotelle nessuno.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Red_Knight
Inviato: 25/3/2008 20:29  Aggiornato: 25/3/2008 20:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Nieuport:
Citazione:
questa discussione mi sconcerta, per la virulenza con cui gli appassionati di videogame difendono i loro giochini, un'intransigenza che, se l'assunto è che i videogame modificano in maniera negativa i cervelli, fornisce la conferma.
Siamo alla fiera delle fallacie logiche?

Innanzti tutto cosa sia meglio tra videogiocare a un gioco di corse o andare a 200 km/h nella vita vera è questione di gusti e de gustibus non est disputandum (che poi è la seconda cosa è reato); ma qua stiamo parlando di rapporti causa-effetto, che secondo me non sussistono, tra due fenomeni la cui reale manifestazione è quanto meno dubbia. Saresti così gentile da SPIEGARCI perché la tesi dell'articolo dovrebbe essere corretta? Dalle mie parti quando non si hanno prove a carico dell'imputato questi viene assolto, non si sta a discutere sulla cravatta dell'avvocato difensore.
Perdona la virulenza... andrò a sfogare la mia violenza blastando alieni innocenti con i miei insulsi videogiochini. Che poi chi ti dice che io sia un videogiocatore accanito? Non c'è bisogno di essere chiamati in causa con i propri hobby per difendere il buon senso.

Red_Knight
Inviato: 25/3/2008 20:33  Aggiornato: 25/3/2008 20:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Rick:
scusa hai fatto prima di me, il mio post è praticamente gemello del tuo...

abbidubbi
Inviato: 25/3/2008 20:33  Aggiornato: 25/3/2008 21:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/8/2005
Da: roma
Inviati: 671
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
questa discussione mi sconcerta, per la virulenza con cui gli appassionati di videogame difendono i loro giochini, un'intransigenza che, se l'assunto è che i videogame modificano in maniera negativa i cervelli, fornisce la conferma.


Sconcerta anche me e avverto profonda affinità con Lestaat: possibile che stiamo parlando di queste baggianate qui su Luogocomune?
C'è chi gioca serenamente a Tomb Raider e chi s'infiamma associando Lara Croft alla dea Kalì
Ora dimmi tu chi è il virulento...


@ RedKnight: GAUNTLET!

Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
Pausania
Inviato: 25/3/2008 20:55  Aggiornato: 25/3/2008 20:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Nieuport, ti sei andato a scegliere gli esempi col lumicino, proprio: Citazione:
altri sia libero di pensare che invece di una corsa di moto virtuale sia meglio una corsa in moto vera


Ognigiorno in Italia si verificano in media 256 incidenti stradali in cui rimane coinvolto almeno un veicolo a due ruote, che causano la morte di 5 persone e il ferimento di altre 295.

Nel complesso, nell’anno 2005 sono stati rilevati 93.320 incidenti stradali (il 41% del totale degli incidenti) in cui è presente almeno un veicolo a due ruote, intendendo in questo studio i velocipedi, i ciclomotori e i motocicli, che hanno causato il decesso di 1.852 persone, mentre altre 107.670 hanno subito lesioni di diversa gravità.

In termini percentuali possiamo dire che nel 2005 i morti e i feriti per incidente stradale in cui risulta presente almeno un veicolo a due ruote costituiscono rispettivamente il 34% del totale dei morti e dei feriti complessivi.



Citazione:
nvece di una battaglia virtuale sia meglio iscriversi a un gruppo di Soft Air, che si respira aria buona e si incontrano anche belle ragazze

Chiedi agli appassionati di softair a quali critiche sono sottoposti:

Da queste righe allora possiamo finalmente evincere che il softair non è assolutamente da condannare poiché si capisce che non è uno sport violento. Io sono totalmente contrario a qualsiasi forma di violenza, ma ho praticato anche sport come la kick boxing, questo può sembrare una contraddizione ma se si ragiona con la propria testa, senza lasciarsi influenzare da pregiudizi, si capisce come questi tipi di sport non siano violenti ma, se praticati nel giusto modo, possano essere anche educativi. Mi preme evidenziare che questi sport, naturalmente, tendono più di altri alla violenza ed è per questo che bisogna vedere in che ambiente si praticano e con quali principi morali e soprattutto con quali persone; è logico che sport come la boxe o come il softair piuttosto che il golf possano degenerare in atti violenti, basta pensare alle continue risse che succedono negli stadi, allora bisogna reputare sbagliato andare allo stadio? Non penso proprio! Bisogna andarci con intenzioni pacifiche ed evitare le teste calde.



Citazione:
(loro sì, incarnazioni della dea Kali la sanguinaria).

Maria, chiamate Blondet!

>Eccolo!


"Può anche darsi che il Nuovo Ordine Mondiale non possa avviarsi a un’epocale clash of civilizations, come alcuni insiders già auspicano in America, ma si limiti a sgranare stermini e genocidi locali, killing fields per poveri straccioni, danze di Shiva e di Kali su carnai confinati a luoghi dove l’uomo è abbondante e ‘sprecabile’. (…). Un’accusa è sempre pronta, a squalificare e ridicolizzare chi esprime ad alta voce le idee che io sommessamente descrivo: quella di ‘complottista’, di allucinato immaginatore di complotti universali. A queste lapidazioni moderne si prestano volontari precisi ambienti giornalistici; espressione di una categoria umana tra le più artificiali, la più ridicolmente sicura di ‘vivere’ in proprio, mentre è la più totalmente ‘vissuta’ e agitata dalle idee correnti, dagli états d’esprit dominanti, dai climi culturali egemoni che ‘Altri’ hanno pur diffuso nell’aria".



Faresti meglio a stare attento a quello che proponi, spericolato motociclista, paramilitare che propugna l'avvento del NWO!


Rickard
Inviato: 25/3/2008 21:16  Aggiornato: 25/3/2008 21:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Rick:
scusa hai fatto prima di me, il mio post è praticamente gemello del tuo...

No problem, capita.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
comodino
Inviato: 25/3/2008 22:15  Aggiornato: 25/3/2008 22:15
So tutto
Iscritto: 29/11/2006
Da: La mia testa
Inviati: 23
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Ciao comodino,
[...]
Io invece non sono d'accordo neanche su questo.
Prendi un gioco 'violento' come bioshock

Questo gioco e' in sostanza un opera satirica e una critica ai lati piu' sciocchi e deteriori della natura umana. I dettagli e i personaggi che si incontrano non lasciano dubbi: c'c' un genio satirico alla base della trama, e il cervello del giocatore dovra' umpegnarsi non poco per ricostruire dai dettagli una visione di insieme e per capire cosa diavolo sia effettivamente successo a Rapture.
In particolare, ognuno degli avversari prinipali e' un cpapolavoro di fallacia esistenziale, come il dottor steinman, chirurgo plastico e assassino part-time, per cui la bellezza e' un imperativo morale, e qualora le pazienti operate non risultino perfette, egli continua a tagliare, tagliare, tagliare........Brrrrr....

Ciao,
Stefano


mio caro Stefano,
ok, riconosco di aver toppato e correggo il tiro: alcuni videogiochi violenti tipo doom o quake (perdonatemi se sono rimasto indietro con i tempi... ) possono essere diseducativi, peggio di un buon libro eccetera...

non si smette mai di imparare

Citazione:
altri sia libero di pensare che invece di una corsa di moto virtuale sia meglio una corsa in moto vera,

Citazione:
Ah prima che me ne dimentichi: per una corsa in moto a Forza Motosport non è mai morto o rimasto sulla sedia a rotelle nessuno.

Citazione:
Innanzti tutto cosa sia meglio tra videogiocare a un gioco di corse o andare a 200 km/h nella vita vera è questione di gusti e de gustibus non est disputandum (che poi è la seconda cosa è reato);


prima di tutto qui non si sta discutendo di "è meglio farlo davvero o nella finzione" ma di "farlo nella finzione porta a farlo nella realtà", nello specifico addirittura un omicidio/assassinio/strage.
secondo punto: cerchiamo di non far passare il concetto che moto=200km/h=paralisi/morte, per piacere.
chi come me ha la passione per le due ruote sa benissimo che la moto è tutt'altro che andare sparati in strada. certo, c'è chi lo fa (e come viene giustamente citato sopra è reato oltre che un'idiozia di primo livello) e certo, l'adrenalina è tanta e bella, ma vediamo di non sparare ad minchiam con affermazioni fuorvianti, distorte ed incomplete.

giusto per puntualizzare


Citazione:
ma qua stiamo parlando di rapporti causa-effetto, che secondo me non sussistono, tra due fenomeni la cui reale manifestazione è quanto meno dubbia. Saresti così gentile da SPIEGARCI perché la tesi dell'articolo dovrebbe essere corretta?


eeecco, di questo bisogna parlare. che tra l'altro è pure l'oggetto dell'articolo....

il primo complotto della storia?
adamo, eva, il serpente & la mela.
è colpa loro se oggi ci troviamo in questo casino....
QUASAR86
Inviato: 25/3/2008 22:57  Aggiornato: 25/3/2008 22:57
So tutto
Iscritto: 25/3/2008
Da:
Inviati: 1
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Spezzo una lancia a favore dell'articolo.
Se non altro credo che le intenzioni di chi produce queti giochi non siano del tutto innocenti.
Ho trovato questo articolo dateci un'occhiata:

BONO ATTACCA IL VENEZUELA
Postato il 13 04 2007 di cdcnet

DI WAYNE MADSEN
Wayne Madsen Report

Il Venezuela Solidarity Network ci ha mandato il seguente appello a Bono, la cosiddetta rock-star “umanitaria”

Caro Bono,

Nella pagina “Hearts & Minds” del vostro sito Web, iniziate un appello agli altri con una citazione del Mahatma Gandhi, “Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere nel mondo”. Il vostro appello prosegue sottolineando i molti sforzi filantropici fatti dagli U2 attraverso gli anni. Questi includevano concerti per beneficenza e altre campagne mondiali per questioni quali i diritti umani, la sostenibilità, la riduzione del debito, l'Aids, la povertà, le malattie, il militarismo e l'oppressione politica.

Visto questo passato, molte persone nel mondo sono rimaste scioccate nello scoprire che siete tra i proprietari, attraverso la Elevation Partners, di Pandemic/Bioware, produttore di “Mercenaries 2”.

Come sai, “Mercenaries 2”, è un gioco di guerra che simula l'invasione del Venezuela nell'anno 2007. Naturalmente, a oggi siamo riusciti solo a vedere l'esempio del gioco messo sul Web. Eppure, già questo basta per vedere che il gioco è progettato per insultare il popolo venezuelano, minare il governo democraticamente eletto del Venezuela, e mettere paura nei cuori di cittadini venezuelani che, tramite questo gioco, possono vedere il loro quartiere, i loro villaggi e la loro capitale venire distrutti e la versione virtuale di loro stessi venire massacrata da una banda di mercenari saccheggiatori che lavorano chiaramente per interessi stranieri che vogliono prendere il controllo dell'industria petrolifera del paese. Per favore notate che in una delle scene nei quartieri poveri di Caracas uno dei palazzi che vengono distrutti appartiene alla Petroleos de Venezuela di proprietà statale. Questo edificio si trova in un gruppo di palazzi residenziali facilmente riconoscibili in cui si presume rimangano bruciate vive migliaia di persone innocenti. Potete anche notare che questa compagnia petrolifera (PDVSA), che è proprietaria della CITGO, è l'unica compagnia ad offrire combustibile per il riscaldamento a prezzo scontato ai residenti dei quartieri poveri negli Stati Uniti. Abbiamo famiglia e amici in Venezuela e molti di noi hanno camminato e sono vissuti nei luoghi che compaiono in questo gioco di guerra. Per noi queste non sono belle immagini astratte. Sono le scene di un posto che consideriamo la nostra seconda casa. Per favore prova a immaginare come i venezuelani debbano sentirsi nel vedere un'enorme soldato biondo ridurre in macerie il loro paese, un paese che si sta finalmente sollevando dopo cinque secoli di oppressione e sfruttamento da parte di potenze straniere. Per loro questo gioco è semplicemente un altro segno dell'atteggiamento razzista, interventista, arrogante e incurante degli Stati Uniti e dell'Europa verso il Venezuela.

Chiaramente questa questione va oltre il Venezuela. Come sai la vostra azienda, Pandemic, ha sviluppato videogiochi con applicazioni militari per il Pentagono e la C.I.A. Un esempio di ciò è “Full Spectrum Warrior”. “Mercenaries 2” è ovviamente un derivato di quanto sviluppato con i fondi del Pentagono e della C.I.A. [Chi volesse provare l'ebrezza di sentirsi soldato di occupazione americano può giocare gratis online all'indirizzo http://www.fullspectrumwarrior.com/. N.d.r. ]

A questo link si possono trovare informazioni su di ciò.

In aggiunta alle preoccupazioni che abbiamo espresso, vorremmo che prendessi in considerazione il modo in cui questo “gioco” sarà ricevuto dalle persone in Venezuela, America Latina, e in tutto il mondo. Possiamo solo immaginare che l'impressione generale sarà molto negativa e questa negatività si rifletterà su di te e sugli U2. Vi è qualche “vantaggio” nella pubblicazione di questo gioco, a parte alcuni profitti a breve termine negli Usa e nei mercati europei?

Potenzialmente tutto il lavoro che avete fatto per le cause citate nella vostra pagina “Hearts & Minds” potrebbe soffrirne a causa della vostra associazione a questo gioco e alla proprietà di esso.

Si potrebbe pensare che potreste anche prendere in considerazione il modo in cui questo videogioco, come molti altri, può essere usato come mezzo di reclutamento. Il gioco è rivolto a teenager e ragazzi intorno ai vent'anni, lo stesso tipo di mercato a cui si rivolge il reclutamento militare. Bono, ti stai forse unendo agli sforzi di reclutamento dell'esercito Usa?

In aggiunta ai giovani impressionabili che potrebbero essere stimolati da esso ad unirsi all'esercito o a diventare mercenari, è chiaro che un altro effetto collaterale di un tale gioco è che esso contribuisce al processo di desensibilizzazione della gente all'orribile violenza della guerra. Nel caso di “Mercenaries 2”, esso potrebbe anche aiutare le persone a razionalizzare l'invasione di paesi da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati allo scopo di controllarne le risorse naturali. In base a quello che è il tuo “personaggio pubblico” è difficile immaginare che tu pensi che ciò sia una buona cosa.

Capiamo che questo ti possa sembrare un furbo investimento e che tu possa non essere nemmeno a conoscenza della natura di questo videogioco. Detto ciò, a nome di tutte le persone ragionevoli di ogni luogo, ci appelliamo a te perché tu riconsideri la tua associazione con questo gioco e la tua proprietà dell'azienda. Per favore, intraprendi dei passi per fermare la pubblicazione del gioco.





[Immagini tratte dal videogioco "Mercenaries 2"]

La nostra speranza, e quella di molti, è che tu faccia la cosa giusta e fermi la pubblicazione di questo virtuale stupro e devastazione di un piccolo paese in via di sviluppo. Troveresti giusta la pubblicazione di una versione di questo gioco ambientata in Sudafrica, Haiti, o in Irlanda?

Se ciò ti sembrerebbe criticabile, allora perché fai un'eccezione per il Venezuela? se ne potrebbe solo concludere che ci sono dei motivi che vanno al di là dell'immediato profitto che può essere guadagnato dalla vendita del gioco.

Sinceramente,

Chuck Kaufmann

Lettera indirizzata a:
Bono (of U2)
Principle Management
30-32 Sir John Rogerson’s Quay
Dublin 2, 1111
Ireland

Wayne Madsen
Fonte: http://www.waynemadsenreport.com/
Link: http://www.thetruthseeker.co.uk/article.asp?ID=6308
04.04.2007

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di ALCENERO

redna
Inviato: 25/3/2008 23:19  Aggiornato: 25/3/2008 23:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...

C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
Mande
Inviato: 25/3/2008 23:30  Aggiornato: 25/3/2008 23:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/1/2008
Da: Cologna veneta
Inviati: 1301
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:

ecco, di questo bisogna parlare. che tra l'altro è pure l'oggetto dell'articolo....


http://community.eu.playstation.com/showthread.php?t=57521
Citazione:

La Germania da alcuni mesi ha attivato un sistema di censura totale per i videogiochi ritenuti eccessivamente violenti da un'autority che vigila sul mondo dell'intrattenimento per ragazzi. Fino a oggi a farne le spese sono stati tre videogiochi per Xbox 360, due dei quali già in distribuzione, ovvero Dead Rising e Gears of War a cui si aggiungerà l'imminente Crackdown.
........
La Germania ha iniziato questa campagna contro i videogiochi violenti circa un anno fa quando un ragazzo di 18 anni, Sebastian Bosse, ha iniziato a sparare in una scuola della cittadina di Emsdetten, ferendo 37 persone prima di uccidersi. Il ragazzo passava molte ore a giocare al videogioco Counter-Strike.


http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/scienza_e_tecnologia/videogiochi/manhunt-ban/manhunt-ban.html
Citazione:

Per la prima volta in un paese europeo, illegale la distribuzione e vendita di un gioco
Unico precedente, nel 1997, Carmageddon. Ma la versione censurata arrivò nei negozi


http://it.wikipedia.org/wiki/Censura_nei_videogiochi
Citazione:

Dopo il Massacro della Columbine High School negli U.S.A. nel 1999, si tornò a discutere nei vari paesi di leggi più severe per regolamentare la distribuzione dei videogiochi violenti, additando giochi come Doom, ovvero gli sparatutto in prima persona, come concausa della strage, al punto che alcuni parenti fecero causa alle case produttrici (che persero in seguito ad una sentenza tenuta in Colorado).

Rickard
Inviato: 25/3/2008 23:34  Aggiornato: 25/3/2008 23:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
E "John Rambo" dove lo posizioniamo nel complotto pentagonale per sfornare mostri assassini spietati a sangue freddo?
Eppure lì si che si vedono litrate di sangue, corpi smezzati a colpi di mg, efferatezza e quant'altro e il target è proprio un pubblico giovanile da far esaltare e da desensibilizzare (del tipo <<Figo, hai visto?!? Gli è partita la testa a quello!>>). Sicuramente è più realistico (in termini visivi) di qualsiasi videogioco, ma la colpa è solo e soltanto di Full Spectrum Warrior, non certo di Rambo che macella birmani su birmani.
Citazione:
E'una guerra che si gioca in entrambi i fronti?

Certo, sempre parte del piano per creare generazioni di insensibili materialisti edonisti sfrenati che pensano solo alla distorta perfezione del corpo attraverso la chirurgia plastica. Infatti prima che il gioco da te citato uscisse a nessun influenzabile adolescente era venuto in mente di ritoccarsi il corpo.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Rickard
Inviato: 25/3/2008 23:47  Aggiornato: 25/3/2008 23:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
@ Mande:

1) Infatti ora in Germania non ci sono più omicidi o crimini di alcun tipo fatti dai "giovani".

2) l'Inghilterra (ormai un vero e proprio stato di polizia, tra droni volanti e poliziotti che ti sparano in metropolitana se corri a prendere il treno) è ora insieme alla Germania nella top ten dei paesi più felici del mondo, dove nessuno gioca a Manhunt, ma attenti a correre troppo in metro, mi raccomando

3) Se è per quello è ormai appurato che l'ultima cosa in assoluto che i due ragazzi fecero prima di iniziare la strage di Columbine fu giocare a bowling. Perché non potrebbe essere satto il bowling?

Si possono elencare un sacco di casi in cui videogiochi furono additati e contestati (io stesso ne conosco assai, Rule of Rose, Doom e tanti altri) ma siamo sempre lì: post hoc ergo propter hoc, dopo di questo quindi per questo.
Si citano tanti casi di violenza e si vuole vedere a tutti i costi una correlazione coi videogiochi, senza però addurre veri elementi che provino tale correlazione.
Riguardo alla Columbine (così come ad altri casi americani in cui sono coinvolte le armi da fuoco) la correlazione continuo a vederla solo tra l'estrema facilità che in "certi posti" di ha a procurarsi armi da fuoco (anche automatiche) mi sembra ben più determinante nel susseguirsi delle varie Columbine di quanto possa essere il Manhunt di turno.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
LoneWolf58
Inviato: 26/3/2008 0:18  Aggiornato: 26/3/2008 0:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Se si continua a dare la responsabilità della violenza a degli oggetti (che siano giochi film o altro) si perde di vista il vero problema... si creano degli alibi per il fallimento degli educatori e non si controlla la violenza.
Il problema vero è insegnare a controllarla... il videogioco preso come simulatore potrebbe anche aiutare.

Credo siano più nocive certe trasmissioni tv o telegiornali di giochi come COD o AA... se non addirittura GTA... anche se io preferisco la mitica Lara che sia per le (*)(*)

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
prealbe
Inviato: 26/3/2008 0:44  Aggiornato: 26/3/2008 0:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/1/2007
Da:
Inviati: 478
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Non so dire se la tesi dell’articolo sia particolarmente campata per aria ma, anche nel caso, mi pare che certe cose che si leggono qui non abbiano niente da invidiarle.


Rick
Citazione:
e quale sarebbe "il solito"? C'è un limite sindacale di violenza fanciullesca?

Nel senso che non c’è nessun limite? O che è richiesta una misurazione oggettiva in mancanza della quale non ci si può permettere di definire qualche comportamento come abnorme? O che altro? Sono davvero curioso di sviscerare il senso dell’osservazione.

Citazione:
Dire che bambini oggi sono molto piu' violenti del solito non ha molta più valenza del non ci sono più le mezze stagioni e una volta non c'era tutta questa criminalità.

Si? Bene.

Citazione:
Questa visione "mitica" del passato è sbagliata, una visione per cui appunto "una volta andava meglio" che non corrisponde minimamente alla realtà.

Osservazione che invece sfiora la genialità di “Rosso di sera, bel tempo si spera.”.


Lestaat
Citazione:
maxgallo perdonami ma chissenefrega di quello che VEDI te.

Si? Bene.

Citazione:
Io posso dirti che al contrario, in quella vasta schiera di 30-45 enni miei amici con dei bambini, noto un atteggiamento molto più serioe maturo sia di loro genitori che soprattutto dei bambini, che risultano molto più pacati e riflessivi di quanto lo fossero quelli che oggi hanno ormai quasi vent'anni.

Capito? Quello che VEDE Maxgallo è irrilevante, quello che vede Lestaat invece è VERO. Infatti:
Citazione:
Scusa ma non fai certo media solo perchè lo pensi.

Quindi taci, Max.

Citazione:
E qualsivoglia atteggiamento violento nei confronti dei genitori o degli insegnanti è sempre e comuqnue da riportare ad una educazione "a membro di segugio" più che ai videogame.

Oppure ad una felice concomitanza di entrambi? E che forse il contatto con contenuti alienanti dia una direzione alienante ad un vuoto educativo, mentre altri contenuti avrebbero un diverso effetto? Chissà! Chissà!

Citazione:
Non voglio certo nascondere che un videogioco possa avere una qualche influenza su di un bambino, ma la ha il videogioco tanto quanto il soldatino, o la bambola di pezza, se il rapporto che il bambino ha con il gioco è innaturalmente deviato dalla mancanza di strumenti critici.

In effetti un videogioco in 3D con sonoro ed effetti speciali e contenuti di efferati ammazzamenti vari ha precisamente il medesimo impatto emotivo di una bambola di pezza. È del tutto lapalissiano.


Rick
Citazione:
Qualsiasi persona che sta facendo una qualsiasi attività che ricada nella definizione di "gioco" ti manda a quel paese se ti frapponi tra lei e le sensazioni positive che il gioco le suscita, non è prerogativa dei videogiochi. Queste rimangono chiacchiere, si ritorna nel luogo comune del videogioco che non fa socializzare e chi l'ha stabilito che un'emozione elettronica suscitata da un videogioco sia meno genuina magari della stessa emozione suscitata da qualcos'altro?

Beh, un’attività (qualunque attività) che assorba ricorrentemente un’elevata quantità di tempo personale e che si eserciti in forma essenzialmente solitaria è un po’ difficile che possa contemporaneamente favorire la socializzazione. O no?

Citazione:
Ecco che ritorna la visione mitica del passato, dei "bei tempi" in cui i ragazzi giocavano all'aperto con le mazzefionde invece di "rincretinire" a giornate su TV e "giochini elettronici" come fanno "i giovani d'oggi".

Invece una visione che presuppone l’invarianza degli effetti sui componenti di un contesto al variare dei suoi parametri è davvero intellettualmente rigorosa.

LoneWolf58
Citazione:
Se si continua a dare la responsabilità della violenza a degli oggetti (che siano giochi film o altro) si perde di vista il vero problema... si creano degli alibi per il fallimento degli educatori e non si controlla la violenza.

Mi ripeto: in effetti un oggetto “videogioco in 3D con sonoro ed effetti speciali e contenuti di efferati ammazzamenti vari” ha precisamente il medesimo impatto emotivo di un oggetto “bambola di pezza”. È del tutto lapalissiano.


Prealbe

Pausania
Inviato: 26/3/2008 7:31  Aggiornato: 26/3/2008 7:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ci mancavano solo i piagnistei terzomondisti, mi pareva infatti di non aver ancora letto niente a riguardo.

BONO ATTACCA IL VENEZUELA

già questo basta per vedere che il gioco è progettato per insultare il popolo venezuelano, minare il governo democraticamente eletto del Venezuela, e mettere paura nei cuori di cittadini venezuelani che, tramite questo gioco, possono vedere il loro quartiere, i loro villaggi e la loro capitale venire distrutti e la versione virtuale di loro stessi venire massacrata da una banda di mercenari saccheggiatori che lavorano chiaramente per interessi stranieri che vogliono prendere il controllo dell'industria petrolifera del paese.


Su, piangiamo tutti assieme per il povero cittadino venezuelano, il cui PRIMO problema è il videogioco Mercenaries 2.

Poi un giorno magari piangeremo anche per i poveri cittadini tedeschi, che nel 60% dei giochi di guerra vengono dipinti come dei Franz violenti e sanguinari, con la svastica al braccio, a cui si può tranquillamente livellare le case ad altezza suolo senza che nessun piagnisteo si levi da nessuna parte. Anzi, in quel caso è pure cosa buona e giusta.


Citazione:
La Germania da alcuni mesi ha attivato un sistema di censura totale per i videogiochi ritenuti eccessivamente violenti da un'autority che vigila sul mondo dell'intrattenimento per ragazzi.

Per fortuna dei cittadini tedeschi, il burocrate tedesco non è meno stupido di quello italiano, così i giochi basta comprarseli on-line e si è risolto il problema alla radice, contestualmente evitando di doversi sorbire la piaga dei giochi localizzati da schifo.

vernavideo
Inviato: 26/3/2008 9:37  Aggiornato: 26/3/2008 9:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao prealbe,
Citazione:
Beh, un’attività (qualunque attività) che assorba ricorrentemente un’elevata quantità di tempo personale e che si eserciti in forma essenzialmente solitaria è un po’ difficile che possa contemporaneamente favorire la socializzazione. O no?


No, la stragrande maggiorparte dei moderni videogiochi includono una modalita' live.
Personalmente gioco al 90% sul live dove ho conosciuto molte altri genitori-giocatori con bambini piccoli e quindi non hanno la possibilita' (e la forza) di uscire la sera.
Dopo aver cazzeggiato sui problemi legati al lavoro e al ruolo di genitore, ci si prende allegramente a pistolettate.....

Citazione:
Invece una visione che presuppone l’invarianza degli effetti sui componenti di un contesto al variare dei suoi parametri è davvero intellettualmente rigorosa.


Nessuno ha detto questo, solo che tu, e l'autore dell introduzione al libro di Marcello Pamio - senza portare nessun materiale a sostegno della vostra tesi - presupponete un'effetto esclusivamente negativo. Io invece sostengo che molti videogiochi costituiscano un valido strumento per migliorare la prontezza dei riflessi e per allenare il cervello alla soluzione di problemi complessi.

Voglio inoltre sottolineare che l'oggetto di questa discussione non e' il libro, ma l'introduzione di blondet, che (stra)parla di videogiochi senza conoscerli e secondo cui sono tutti uguali e tutti ugualmente dannosi.

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
serenella
Inviato: 26/3/2008 10:18  Aggiornato: 26/3/2008 10:18
So tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 8
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Si redna, ho sentito e letto qusta notizia questa notizia a mio avviso assurda!
Ma quel che è più assurdo è che quelli che hanno ideato il gioco ,si sono "giustificati" dicendo che nn c'è nulla di male e bisogna "stare al passo"!!!!
Davvero resto senza parole!

saluti

Serenella

buon vento a te
vernavideo
Inviato: 26/3/2008 11:36  Aggiornato: 26/3/2008 15:00
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao serenella ,
Citazione:
ho sentito e letto qusta notizia questa notizia a mio avviso assurda!
Ma quel che è più assurdo è che quelli che hanno ideato il gioco ,si sono "giustificati" dicendo che nn c'è nulla di male e bisogna "stare al passo"!!!!


Non e' cosi: i creatori del gioco dicono solo che tra le attivita' che i giocatori possono far compiere al personaggio, c'e' anche quella di sottoporre il personaggio a chirurgia plastica. E non dice "bisogna stare al passo", ma semplicemente che la tendenza reale delle teen-agers e' quella di sottoporsi a questo tipo di cure; di conseguenza, un videogioco che voglia virtualizzarne i comportamenti deve necessariamente includere anche questa attivita'

Ma fatemi capire, a voi vi preoccupa di piu' che i vostri figli possano sottoporsi a chirurgia estetica per gioco piuttosto che nella vita reale?

Attenzione: non sto dicendo che questo sia un gioco adatto alle mie figlie o meno, visto che non lo conosco.
Sto solo dicendo che personalmente non mi scandalizza piu' di tanto che il gioco prevedea questa modalita' e mi preoccuperei piuttosto se esprimessero il desiderio di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica nella vita reale.

--------

Riconosco di essere molto fortunato riguardo a come vivo l'argomento videogiochi da genitore: essendo io stesso un appassionato, so da subito dove trovare recensioni affidabili per videogiochi adatti all'eta' delle mie figlie che in ogni caso non lascio (ancora) giocare da sole.

Vorrei inoltre farvi riflettere come questo al di la' della possibilita' che esistano realmente dei videogiochi sviluppati dal pentagono con fini ambigui( esistono e sono anche liberamente documnetati come descritto nel libro di parmio), le notizie allarmanti riguardo ai videogiochi sono funzionali al potere allo stesso modo che il clima di insicurezza generale.

In altre parole cosi' come il pericolo terroristi e' stato creato ad arte ed amplificato dai media mainstream per corrodere pian pianino i diritti costituzionali ed imporre gradualmente uno stato di polizia con l'approvazione della maggioranza della popolazione, allo stesso modo, una campagna contro i videogiochi e' funzionale per imporre una censura generalizzata.
Ma attenzione, una volta che i diritti costituzionali sono andati a farsi benedire', non e' che spariscono anche i terroristi, visto che frequentando questo fourum sappiamo benissimo chi sono i veri terristi dietro i presunti attentati. allo stesso modo, con una censura generalizzata, gli unici videogiochi che rimarrebbero sullo scaffale sarebbero proprio quelli creati o approvati dal pentagono.....

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
sick-boy
Inviato: 26/3/2008 12:17  Aggiornato: 26/3/2008 12:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 18/10/2006
Da: Leith
Inviati: 2710
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
MAI criticare i videogiochi su Internet

Lestaat
Inviato: 26/3/2008 13:17  Aggiornato: 26/3/2008 13:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
sick-boy
il problema non è il criticare i videogiochi.
Anzi, di critiche se ne possono fare a bizzeffe sul messaggio diseducativo che molti di essi trasmettono, e sono tutte motivatissime.
Il problema però è che qui si sta dando la colpa di comportamenti violenti ai vieogiochi quando è sufficiente un minimo di buonsenso per comprendere che qualsiasi cosa può avere un influenza negativa sui bambini, ma tutto dipende dagli strumenti critici che gli sono stati forniti dall'educatore. E' quest'ultimo l'unico in grado di modificare il punto di vista del bambino perchè è l'unico a godere della sua totale fiducia, per natura, ed è quindi quest'ultimo che può essere la causa di un comportamento negativo, e SOLO QUEST'ULTIMO.
Andare dietro a questo delirio di discorso fatto poi da un punto di vista cattolico e conservatore come quello di Blondet senza vederne le fallacie dovute alla limitata comprensione della modernità da parte dello stesso è una cantonata tremenda.
E tutto ciò mentre ci propinano da ovunque la stupidaggine del caro petrolio che tanto caro non è senza che nessuno apra bocca sulla questione, mentre in Irak è in atto una rivolta di cui nessuno da notizia, e mentre il mondo intero è retoricamente sconvolto per i "poveri" monaci del Tibet...i buoni, bravi e pacifici monaci!!!!!!! Se mi permetti questo 3d è irritante per quanto è sciocco.

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
sick-boy
Inviato: 26/3/2008 14:37  Aggiornato: 26/3/2008 14:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 18/10/2006
Da: Leith
Inviati: 2710
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Lestat

son d'accordo. Io constatavo solo come la maggior parte degli internauti sono dei gran videogiocatori

Paxtibi
Inviato: 26/3/2008 14:50  Aggiornato: 26/3/2008 14:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
C'è un link che allarga la pagina, credo che sia nel messaggio di Vernavideo del 23/3/2008 ore 16:18, si può fare qualcosa? Non tutti hanno il widescreen...

vernavideo
Inviato: 26/3/2008 15:02  Aggiornato: 26/3/2008 15:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao Pax, ho appena tolto il link incriminato. Fammi sapere se il problema e' risolto.
Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Paxtibi
Inviato: 26/3/2008 15:08  Aggiornato: 26/3/2008 15:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
È migliorato molto, grazie Verna. Se poi volessi togliere anche quello nel post del 23/3/2008 - 15:18 sarebbe proprio perfetto.

Il link in questione è questo

EDIT: Ho corretto il link, grazie. Dusty.

Rickard
Inviato: 26/3/2008 15:41  Aggiornato: 26/3/2008 15:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Beh, un’attività (qualunque attività) che assorba ricorrentemente un’elevata quantità di tempo personale e che si eserciti in forma essenzialmente solitaria è un po’ difficile che possa contemporaneamente favorire la socializzazione. O no?

Ma proprio no. Che i videogiochi siano un passatempo solitario lo dici tu senza addurre niente a sostegno della tua affermazione. Io gioco da anni e anni, ho una montagna di giochi che puntano tutto sul multiplayer (ora la matematica non è il mio forte ma "multi" è più di "mono", vero?).
Ci sono un'infinità di giochi pensati per essere giocati in due o in quattro (i vari super smash bros., molti sparatutto con la modalità cooperative e la lista è ancora lunghissima) per non parlare dell'online.
Il videogioco "che isola" è un'altra visione assolutamente stereotipata e non corrispondente alla realtà del fenomeno che vede il videogiocatore medio essenzialmente come uno "sfigato" occhialuto con l'apparecchio assolutamente incapace di socializzare e che quindi si rifugia nel videogioco isolandosi ulteriormente.
Citazione:

Invece una visione che presuppone l’invarianza degli effetti sui componenti di un contesto al variare dei suoi parametri è davvero intellettualmente rigorosa.

Non è in discussione l'entrata in gioco di nuovi parametri (videogiochi) che sostituiscono quelli vecchi (mazzefionde et similia), in discussione è la valenza intrinseca di questi nuovi parametri e se gli stessi hanno la forza di cambiare radicalmente il risultato tanto da produrne uno totalmente diverso dal precedente.
Sarebbe meglio se chi avanza la tesi avesse anche l'onere della prova e dicesse come e perché questi parametri hanno tutta questa forza rispetto a quelli vecchi, dato che a sentire qualcuno prima avevamo generazioni di normali ragazzi e ora avremmo fabbriche di piccoli mostri.
Citazione:
Mi ripeto: in effetti un oggetto “videogioco in 3D con sonoro ed effetti speciali e contenuti di efferati ammazzamenti vari” ha precisamente il medesimo impatto emotivo di un oggetto “bambola di pezza”. È del tutto lapalissiano.

Tu lo dici con ironia però è curioso constatare che prima dei videogiochi una crociata fu fatta anche riguardo a questo. Per esempio Child's Play fu uno dei primi film ad essere accusato di fomentare violenza nei bambini. Anche le bambole a manomettere il fragile cervellino dei poveri bambini.

Io sono sempre in attesa che qualcuno venga a portare prove che correlino in maniera diretta comportamenti violenti e videogiochi, non semplicemente frasi che lo sottintendano perché Call of Duty è più coinvolgente di un bambolotto.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Linucs
Inviato: 26/3/2008 18:40  Aggiornato: 26/3/2008 18:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
35 e passa anni fa, io e la mia combriccola di piccoli delinquenti ci aggiravamo temerari per le strade armati di mazzafionda e non esitavamo a colpire qualunque cosa che si muoveva.

Sara' stato l'istinto dell'esproprio...

Paxtibi
Inviato: 26/3/2008 19:20  Aggiornato: 26/3/2008 19:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
E quale sarà l'influenza degli autoscontri nel numero degli incidenti stradali?

Quasi quasi ci scrivo un libro: magari l'editrice Il Nuovo Mondo (!) me lo pubblica...

vernavideo
Inviato: 26/3/2008 19:52  Aggiornato: 26/3/2008 19:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Sara' stato l'istinto dell'esproprio...

Linucs, ma quante volte devo ricordarti che non si dice esproprio, ma sacrosanta re-distribuzione della ricchezza indebitamente accumulata dalla borghesia reazionaria.....

tra l'altro una moda dei tempi andati era proprio quella di rubare alla standa di berlusconi....
Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
prealbe
Inviato: 26/3/2008 19:58  Aggiornato: 26/3/2008 19:58
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/1/2007
Da:
Inviati: 478
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao, Stefano.

Citazione:
Nessuno ha detto questo, solo che tu, e l'autore dell introduzione al libro di Marcello Pamio - senza portare nessun materiale a sostegno della vostra tesi - presupponete un'effetto esclusivamente negativo. Io invece sostengo che molti videogiochi costituiscano un valido strumento per migliorare la prontezza dei riflessi e per allenare il cervello alla soluzione di problemi complessi.

No, io non sposo affatto la tesi di Blondet. Ma, come dicevo, mi pare che nella contestazione che se ne fa emergano argomenti non proprio rigorosi.

Per quanto riguarda l'effetto dell'esposizione sistematica ai videogiochi violenti (come l'esposizione ripetitiva a qualunque contenuto di elevato coinvolgimento emotivo), non vedo come possa non fissarsi nei fruitori una qualche forma di impronta direttamente legata ai temi rappresentati (senza per questo evocare automaticamente la malattia mentale). Anche se razionalmente si è consapevoli dell'irrealtà del contenuto del gioco, per poterne usufruire con diletto è necessario investirci la propria emotività, facendosi coinvolgere piuttosto intensamente; bisogna, limitatamente al periodo di gioco perlomeno, "crederci". Ritengo poi difficile che gli appassionati limitino il proprio coinvolgimento strettamente al solo tempo di gioco: per quanto mi riguarda, se qualcosa mi interessa, durante la giornata ci torno senz'altro sopra col pensiero; suppongo dunque che l'immaginario di un appassionato di videogiochi violenti anche quando non gioca orbiterà per una certa quantità di tempo attorno ad essi e, inevitabilmente, ai loro contenuti. Farà bene? Farà male? Io per certo non lo so. Di sicuro quel che ho visto dei contenuti dei suddetti videogiochi non mi piace granché. Per dirla tutta, non mi sembra un immaginario particolarmente sano.

Citazione:
Voglio inoltre sottolineare che l'oggetto di questa discussione non e' il libro, ma l'introduzione di blondet, che (stra)parla di videogiochi senza conoscerli e secondo cui sono tutti uguali e tutti ugualmente dannosi.

Beh, l'oggetto di questa discussione (come di qualunque altra) è anche ciò che dicono gli altri interlocutori attorno al tema principale. Se no sarebbe un sondaggio, o quasi.



Rick
Citazione:
Ma proprio no. Che i videogiochi siano un passatempo solitario lo dici tu senza addurre niente a sostegno della tua affermazione. Io gioco da anni e anni, ho una montagna di giochi che puntano tutto sul multiplayer (ora la matematica non è il mio forte ma "multi" è più di "mono", vero?).
Ci sono un'infinità di giochi pensati per essere giocati in due o in quattro (i vari super smash bros., molti sparatutto con la modalità cooperative e la lista è ancora lunghissima) per non parlare dell'online.
Il videogioco "che isola" è un'altra visione assolutamente stereotipata e non corrispondente alla realtà del fenomeno che vede il videogiocatore medio essenzialmente come uno "sfigato" occhialuto con l'apparecchio assolutamente incapace di socializzare e che quindi si rifugia nel videogioco isolandosi ulteriormente.

Ma la formula multiplayer non è né l'unica esistente né l'unica praticata, vero? Né mi stai dicendo che la norma prevalente della pratica dei videogiochi è quella in compagnia fisica con gli altri giocatori, no? Mentre l'online presuppone un "contatto" mediato dalla rete (cioè, un po' meno "contatto").

La mia idea di socializzazione reale è quella che consente l'interazione più estesa e completa possibile, cioè quella a tu per tu, de visu. Le altre forme sono inevitabilmente comunque limitate, monche.


Citazione:
Non è in discussione l'entrata in gioco di nuovi parametri (videogiochi) che sostituiscono quelli vecchi (mazzefionde et similia), in discussione è la valenza intrinseca di questi nuovi parametri e se gli stessi hanno la forza di cambiare radicalmente il risultato tanto da produrne uno totalmente diverso dal precedente.

Sicuramente la situazione di minore socializzazione attuale non è stata causata dai videogiochi; ho però idea che essi - come anche altre cose - abbiano su di essa un effetto di rinforzo.

Citazione:
Sarebbe meglio se chi avanza la tesi avesse anche l'onere della prova e dicesse come e perché questi parametri hanno tutta questa forza rispetto a quelli vecchi, dato che a sentire qualcuno prima avevamo generazioni di normali ragazzi e ora avremmo fabbriche di piccoli mostri.

L'ho già detto che non sposo la tesi di Blondet. Ma non sono neanche dell'idea che i videogiochi in questione siano quella benedizione del cielo che alcuni sembrano ritenere.

Citazione:
Citazione:
Mi ripeto: in effetti un oggetto "videogioco in 3D con sonoro ed effetti speciali e contenuti di efferati ammazzamenti vari" ha precisamente il medesimo impatto emotivo di un oggetto "bambola di pezza". È del tutto lapalissiano.

Tu lo dici con ironia però è curioso constatare che prima dei videogiochi una crociata fu fatta anche riguardo a questo. Per esempio Child's Play fu uno dei primi film ad essere accusato di fomentare violenza nei bambini. Anche le bambole a manomettere il fragile cervellino dei poveri bambini.

Rick, non rispondermi a casaccio, però. Si parlava di bambole reali, fisiche, inerti, non di personaggi dei film.

Citazione:
Io sono sempre in attesa che qualcuno venga a portare prove che correlino in maniera diretta comportamenti violenti e videogiochi, non semplicemente frasi che lo sottintendano perché Call of Duty è più coinvolgente di un bambolotto.

Mi basta che concordiamo che un videogioco non si possa considerare equivalente ad un bambolotto, per semplice rispetto del buon senso. Sul resto delle implicazioni, se ne può discutere.


Prealbe

Pausania
Inviato: 26/3/2008 20:38  Aggiornato: 26/3/2008 20:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Pensiate un po': per vent'anni i bambini italiani sono stati addestrati alla guerra, alla violenza vera, ad usare il fucile e le bombe a mano, a servire la Patria e LUI. Erano i balilla.

http://www.youtube.com/watch?v=ay2KUtXXWSE

Quando sono diventati grandi, in molti hanno preso il fucile e sono andati per i monti, per rovesciare coloro che dovevano servire. Vent'anni di educazione buttati nel cesso.

A proposito: perché quando si parla delle stragi nelle scuole, si tira fuori di tutto, tranne mettere in dubbio che il problema sia delle scuole medesime e nei loro sistemi educativi (tipo il ritalin)?

Pyter
Inviato: 26/3/2008 21:16  Aggiornato: 26/3/2008 21:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Quando sono diventati grandi, in molti hanno preso il fucile e sono andati per i monti, per rovesciare coloro che dovevano servire. Vent'anni di educazione buttati nel cesso.

Quelli che sono andati per i monti saranno stati fascisti(?), ma sicuramente non fessi...avevano capito da che parte tirava il vento e il vento portava aria di Democrazia...hanno capito subito che quelli che arrivavano erano più fascisti
di loro e che vincendo la guerra avrebbero potuto continuare a esserlo anche loro, e col vantaggio di farlo in modo democratico.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Red_Knight
Inviato: 26/3/2008 23:54  Aggiornato: 26/3/2008 23:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Carissimo Prealbe,
bando alle ciance. Hai una minima argomentazione da portare a sostegno della tesi dell'articolo o no? Se ce l'hai bene, altrimenti finiamola di discutere per stereotipi, gusti personali ed esempi che non c'entrano un beneamato. L'invito è esteso a tutti gli altri.

P.S.: il "post hoc propter hoc" come è già stato fatto più volte notare non è un'argomentazione.

prealbe
Inviato: 27/3/2008 7:55  Aggiornato: 27/3/2008 7:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/1/2007
Da:
Inviati: 478
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Red_Knight
Citazione:
Carissimo Prealbe,
bando alle ciance. Hai una minima argomentazione da portare a sostegno della tesi dell'articolo o no? Se ce l'hai bene, altrimenti finiamola di discutere per stereotipi, gusti personali ed esempi che non c'entrano un beneamato. L'invito è esteso a tutti gli altri.

P.S.: il "post hoc propter hoc" come è già stato fatto più volte notare non è un'argomentazione.

Talvolta, effettivamente, la tentazione di maneggiare qualche bella arma virtuale e sparare a qualcuno, viene.


Prealbe

vernavideo
Inviato: 27/3/2008 10:33  Aggiornato: 27/3/2008 10:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao prealbe,
Citazione:
Per quanto riguarda l'effetto dell'esposizione sistematica ai videogiochi violenti (come l'esposizione ripetitiva a qualunque contenuto di elevato coinvolgimento emotivo), non vedo come possa non fissarsi nei fruitori una qualche forma di impronta direttamente legata ai temi rappresentati (senza per questo evocare automaticamente la malattia mentale).


Guarda, quando ero ragazzino andavano di moda le storie dei cowboy e degli indiani d'america.
La tv e il cinema proponevano l'immagine degli indiani come incivili che esistevano solo per ubriacarsi e violentare le donne bianche (sic). mamme e sorelle venivano legate alle sedie nelle quotidiane rappresentazioni di questa infinita guerra del bene contro il male, e pistole giocattolo (ma anche scacciacani) venivano messe in mano a bambini di 6 anni tanto per rendere piu' realistica la rappresentazione.
Io non conosco la tua eta', ma ogni generazione ha avuto i suoi cowboy, le sue ninja turtles o i suoi walking texas rangers. Non per questo le persone soggette a questa 'esposizione sistematica' ai giochi violenti hanno necessariamente sviluppato personalita' violente e girano sempre armati di una colt 45

Per quello che riguarda 'l'elevato coinvolgimento emotivo', non vedo questa grossa differenza tra i giochi della nostra generazione e i videogiochi, anche quelli piu' violenti.
Certo, i primi venivano vissuti all'aria aperta e presupponevano un contatto diretto. D'altra parte un mio cugino ha perso un occhio all'eta' di 7 anni durante una memorabile battaglia indiani contro cowboy.

Come ho detto prima, le mie bambine, quando possono preferiscono giocare fuori e con persone vere. Io, conscio dell'importanza del gioco e del moto nello sviluppo, tendo ad assecondarle, ma non nego che egoisticamente sarei molto piu' tranquillo se giocassero a fare le 'pirate' in tutta sicurezza con il joypad in mano piuttosto che vederle rincorrersi con spade improvvisate....

Citazione:

suppongo dunque che l'immaginario di un appassionato di videogiochi violenti anche quando non gioca orbiterà per una certa quantità di tempo attorno ad essi e, inevitabilmente, ai loro contenuti. Farà bene? Farà male? Io per certo non lo so.


Non funziona proprio cosi', ne nei giochi rappresentativi, ne tantomeno in quelli virtuali. avrai probabilmente partecipato anche tu a qualche guerra tra banbe di quartiere o condomini per conquistare l'accesso al campetto di gioco. Quando non partecipavi attivamente a queste 'guerre' probabilmente riflettevi insuieme ai tuoi amici sulla strategia per vincere la prossima battaglia.
Nei videogiochi e' lo stesso: lo scopo del videogioco e' 'passare il livello' o vincere una gara, e quando pensi al gioco, pensi alla strategia migliore da adottare, non certo alle implicazioni morali, cosi' come non ci pensavamo noi bambini nelle battaglie indiani contro cowboy.

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Earendil81
Inviato: 27/3/2008 12:16  Aggiornato: 27/3/2008 12:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/9/2006
Da:
Inviati: 120
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
a mio modesto parere la pericolosità dei videogiochi non è nel loro contenuto, ma nel tempo che sottraggono al bambino ad attività 'sociali' molto + costruttive, quale giocare con gli amici, stare in compagnia, relazionarsi con gli altri, sviluppando un intelligenza emotiva,e sociale che poi in là più difficilmente si riuscira a recuperare.
Quindi si ai videogiochi, ma sempre con il genitore che ne limiti il tempo di espozione...

Pausania
Inviato: 27/3/2008 17:13  Aggiornato: 27/3/2008 17:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
In February 2005, a lawsuit was brought upon the makers and distributors of the Grand Theft Auto series claiming the games caused a teenager to shoot and kill three members of the Alabama police force. The shooting took place in June 2003 when Devin Moore, 17 years old at the time, was brought in for questioning to a Fayette police station regarding a stolen vehicle. Moore then grabbed a pistol from one of the police officers and shot and killed him along with another officer and dispatcher before fleeing in a police car. One of Moore's attorneys, Jack Thompson, claimed it was GTA's graphic nature - with his constant playing time - that caused Moore to commit the murders, and Moore's family agrees.

Tradotto: un ragazzino in stato di fermo ha rubato una pistola al poliziotto che lo custodiva (i difensori della legge...), ne ha ammazzati due, ha rubato un'auto della polizia ed è scappato.

Al processo, l'avvocato del ragazzo, non potendo invocare l'infermità mentale, ha tirato fuori l'equivalente postmoderno, GTA. E i genitori a dargli corda. Per carità, ognuno cerca di salvarsi dalla galera come può, però...


n September 2006, Jack Thompson brought another lawsuit, claiming that Cody Posey played the game obsessively before murdering his father, stepmother, and stepsister on a ranch in Albuquerque, New Mexico. The suit was filed on behalf of the victims' families.[22] During the criminal trial, Posey's defense team argued he was abused by his father, and tormented by his stepmother.[23] Posey was also taking Zoloft at the time of the killings.[24] The suit alleged that were it not for his obsessive playing of Vice City, the murders would not have taken place.[25] Named in the suit were Cody Posey, Rockstar Games, Take-Two Interactive, and Sony. The suit asked for US$600 million in damages.

Tradotto: un ragazzo abusato dal patrigno, tormentato dalla madre e sotto effeto di droghe psicotrope, ha sterminato la famiglia. La causa mossagli contro diceva che la colpa era di GTA.

http://en.wikipedia.org/wiki/Gta_vice_city

Red_Knight
Inviato: 27/3/2008 18:47  Aggiornato: 27/3/2008 18:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Quoto in toto vernavideo.

Earendil81: credo tu abbia ragione, ma limitatamente a certi casi. Come in tutte le cose, l'equilibrio è sempre la cosa migliore. Giocare ai videogiochi troppe ore fa male perché toglie tempo ad attività più costruttive, ma passare troppo tempo a fare qualsiasi attività fa male.
Se è per questo, per una persona nata dopo il 1980, non aver mai preso in mano un videogioco è una grave mancanza. Per quanto riguarda il genitore che ne limita il tempo, posso concepirlo per un bambino, ma ripeto che il videogiocatotre medio ha l'età per essere padre di due figli.

Prealbe: non capisco la tua replica...

etrnlchild
Inviato: 27/3/2008 19:49  Aggiornato: 27/3/2008 19:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
L' aggressivita' e' un elemento che esiste in ogni individuo. L' obbiettivo del gioco, di qualsiasi natura, e' anche quello di stemperare questo istinto.

Demonizzare il videogioco mi pare fuori luogo e fuorviante.

Siamo circondati quotidianamente da messaggi di violenza reale sulla TV, dalla cronaca nera che occupa la maggior parte dei TG, alle risse nei vari programmi, ma di questa nessuno si preoccupa.
Messaggi non mediati, inaspettati, non richiesti, dove non c'e' possibilita' di interazione, a mio avviso molto piu' dannosi del piu' violento dei videogiochi.

Il punto secondo me e' sempre nella capacita' critica del soggetto. Nel suo corretto ed equilibrato sviluppo culturale e psichico, processo nel quale la famiglia e i genitori giocano un ruolo fondamentale.

Se i genitori sono assenti e non partecipano a questo processo di crescita (che anche loro crescita e sviluppo), quest' ultimo e' lasciato al caso ed ogni elemento puo' essere deviante per il soggetto.

Che ci sia qualcuno che oltre alla televisione, utilizza tutti i mezzi possibili per plasmare le menti potrebbe anche essere, e non ci sarebbe niente di nuovo, si tratterebbe da parte di questi soggetti di utilizzare il maggior numero di strumenti che la tecnologia mette a disposizione per i loro fini. Il punto e' che qualsiasi mezzo utilizzino, questo fara' leva su una debolezza e fragilita' culturale diffusa (sopratutto al livello dei genitori), mancanza di riferimenti per i giovani, assenza della famiglia, e di coerenti e sane figure tutoriali.
Se queste sono presenti, nessun videogioco violento o televisione spazzatura sortira' effetto alcuno.

E' il degrado culturale e la mancanza di figure di riferimento che puo' esporre i soggetti a devianze criminali.
Negli USA evidentemente siamo in questa condizione, mettiamoci pure che le armi le vendono al supermercato e il quadretto e' completo. In questo contesto il videogioco non mi sembra rappresenti alcuna causa prima.

Con tristezza noto che anche nel nostro paese volgiamo verso questa direzione.

"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."
prealbe
Inviato: 27/3/2008 23:17  Aggiornato: 27/3/2008 23:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/1/2007
Da:
Inviati: 478
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Red_Knight
Citazione:
Prealbe: non capisco la tua replica...

Gli interventi invece si?


Prealbe

prealbe
Inviato: 27/3/2008 23:25  Aggiornato: 27/3/2008 23:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/1/2007
Da:
Inviati: 478
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao Stefano.

Citazione:
Citazione:
Per quanto riguarda l'effetto dell'esposizione sistematica ai videogiochi violenti (come l'esposizione ripetitiva a qualunque contenuto di elevato coinvolgimento emotivo), non vedo come possa non fissarsi nei fruitori una qualche forma di impronta direttamente legata ai temi rappresentati (senza per questo evocare automaticamente la malattia mentale).

Guarda, quando ero ragazzino andavano di moda le storie dei cowboy e degli indiani d'america.
La tv e il cinema proponevano l'immagine degli indiani come incivili che esistevano solo per ubriacarsi e violentare le donne bianche (sic). mamme e sorelle venivano legate alle sedie nelle quotidiane rappresentazioni di questa infinita guerra del bene contro il male, e pistole giocattolo (ma anche scacciacani) venivano messe in mano a bambini di 6 anni tanto per rendere piu' realistica la rappresentazione.
Io non conosco la tua eta', ma ogni generazione ha avuto i suoi cowboy, le sue ninja turtles o i suoi walking texas rangers. Non per questo le persone soggette a questa 'esposizione sistematica' ai giochi violenti hanno necessariamente sviluppato personalita' violente e girano sempre armati di una colt 45

Sono contento che tu abbia fatto questo esempio.

Perché viene incontro alla mia tesi.

In effetti, se c’è un dato che è pacificamente assodato è proprio l’enorme influenza che la produzione cinematografica statunitense ha avuto (e tuttora ha) nella modellazione del nostro immaginario (al punto che più d’uno ne ipotizza anche un utilizzo deliberato da parte del governo statunitense come strumento di politica estera). E col tuo racconto tu stai confermando che le figure archetipiche delegate a rappresentare i “buoni” e i “cattivi” dentro di noi (così come il “bene” e il “male”) ci possono derivare anche dai contenuti di fantasia cui ci esponiamo (o veniamo esposti, parlando dell’età infantile); la forza e la profondità del loro radicamento sarà, evidentemente, più o meno intensa in funzione di alcuni parametri:
- la strutturazione interiore dei soggetti
- la forza espressiva dei suddetti contenuti
- la durata dell’esposizione ad essi

Il primo parametro (la strutturazione interiore) è evidentemente troppo soggettivo per poterne dire qualcosa di universale (se non osservando che, al di sotto di una certa età, la personalità individuale è in fase di costruzione, e dunque certamente più sensibile ad essere influenzata dagli stimoli che riceve); sugli altri due invece qualche osservazione generale si può fare.

La forza espressiva. Il costante affinamento della qualità dell’hardware nel gestire una rappresentazione video-sonora sempre più realistica ed accattivante è un fatto, così come lo è una conoscenza approfondita - e sempre crescente - dei meccanismi di funzionamento della psicologia della percezione umana. Questi due elementi concorrono a mettere l’industria dei videogiochi in condizione di proporre prodotti sempre più sofisticati ed emotivamente coinvolgenti, in una misura non paragonabile con quanto era a disposizione delle precedenti generazioni.

La durata dell’esposizione. La diffusione degli strumenti per videogiocare è ormai praticamente universale, tale da consentire una fruizione dei giochi elettronici limitata solo dalla disponibilità di tempo del giocatore e dal suo capriccio. Come nel caso precedente, la differenza rispetto alle precedenti generazioni è notevole: la possibilità per queste ultime di immergersi nel virtuale puro era incomparabilmente più contenuta.


Citazione:
Per quello che riguarda 'l'elevato coinvolgimento emotivo', non vedo questa grossa differenza tra i giochi della nostra generazione e i videogiochi, anche quelli piu' violenti.
Certo, i primi venivano vissuti all'aria aperta e presupponevano un contatto diretto. D'altra parte un mio cugino ha perso un occhio all'eta' di 7 anni durante una memorabile battaglia indiani contro cowboy.

Beh, dubito che i giochi di strada di un tempo cui partecipavi prevedessero la rappresentazione iperrealistica degli effetti splatter dell’uso delle armi più disparate sull’avversario (altrimenti l’episodio di tuo cugino non sarebbe degno di menzione...); a mio parere questa è una differenza, e non trascurabile.

Citazione:
Come ho detto prima, le mie bambine, quando possono preferiscono giocare fuori e con persone vere. Io, conscio dell'importanza del gioco e del moto nello sviluppo, tendo ad assecondarle, ma non nego che egoisticamente sarei molto piu' tranquillo se giocassero a fare le 'pirate' in tutta sicurezza con il joypad in mano piuttosto che vederle rincorrersi con spade improvvisate....

Figurati! Se i bambini nascessero con l’interruttore ON/OFF di serie, tutti i genitori sarebbero molto più rilassati, non c’è il minimo dubbio!

Citazione:
Citazione:
suppongo dunque che l'immaginario di un appassionato di videogiochi violenti anche quando non gioca orbiterà per una certa quantità di tempo attorno ad essi e, inevitabilmente, ai loro contenuti. Farà bene? Farà male? Io per certo non lo so.

Non funziona proprio cosi', ne nei giochi rappresentativi, ne tantomeno in quelli virtuali. avrai probabilmente partecipato anche tu a qualche guerra tra banbe di quartiere o condomini per conquistare l'accesso al campetto di gioco. Quando non partecipavi attivamente a queste 'guerre' probabilmente riflettevi insuieme ai tuoi amici sulla strategia per vincere la prossima battaglia.
Nei videogiochi e' lo stesso: lo scopo del videogioco e' 'passare il livello' o vincere una gara, e quando pensi al gioco, pensi alla strategia migliore da adottare, non certo alle implicazioni morali, cosi' come non ci pensavamo noi bambini nelle battaglie indiani contro cowboy.

Capisco perfettamente e mi va benissimo. So che la percezione può essere ampiamente selettiva e che non necessariamente è l’aspetto gratuitamente violento del gioco a prevalere tra i vari elementi che lo compongono. Ma si tratta di un aspetto che comunque c’è ed è molto spiccato, non è secondario. In qualche modo un peso rilevante lo deve pur avere nell’economia del gioco, altrimenti dubito che sarebbe stato inserito con tanta enfasi. E, anche se ritengo privo di senso postulare un infallibile effetto radicalmente deviante su qualunque soggetto che lo utilizzi, ritengo altrettanto superficiale escludere che qualche effetto a livello psicologico lo provochi (ad esempio, una certa assuefazione e desensibilizzazione nei confronti della rappresentazione di atti violenti).


Prealbe

Red_Knight
Inviato: 28/3/2008 2:21  Aggiornato: 28/3/2008 2:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Prealbe:

Citazione:
Ma si tratta di un aspetto che comunque c’è ed è molto spiccato, non è secondario.In qualche modo un peso rilevante lo deve pur avere nell’economia del gioco, altrimenti dubito che sarebbe stato inserito con tanta enfasi.

Dipende dal titolo. In Postal, forse. La maggior parte dei videogiochi non è violenta, e la maggior parte dei videogiochi violenti non è comunque splatter.

Citazione:
E, anche se ritengo privo di senso postulare un infallibile effetto radicalmente deviante su qualunque soggetto che lo utilizzi, ritengo altrettanto superficiale escludere che qualche effetto a livello psicologico lo provochi (ad esempio, una certa assuefazione e desensibilizzazione nei confronti della rappresentazione di atti violenti).

Mi sembra evidente che abbia effetti psicologici (anche sciropparsi i puffi ha effetti psicologici, in primis come dici tu l'estensione del nostro immaginario), ma bisogna vedere di quale tipo. Chi ti dice, ad esempio, che la rappresentazione di atti violenti non induca ripugnanza nei confronti degli stessi? E soprattutto, perché dovrebbe incitarne l'emulazione? Certo, ci sarà qualche caso, ma credo che una persona capace di imitare il primo cattivone dei videogames debba essere folle di suo (dunque probabilmente capace di dar di matto con qualsiasi altra sciocchezza). In ogni caso, giusto per mettere i puntini sulle i, c'è differenza anche tra l'insensibilità alla rappresentazione della violenza e l'insensibilità alla violenza...
Comunque non penso che nell'antica Roma la gente passasse la giornata a farsi a fette e combattere con le belve, eppure la violenza negli anfiteatri era vera, e gli spettatori erano insensibili prorio a quella...

PikeBishop
Inviato: 28/3/2008 8:09  Aggiornato: 28/3/2008 8:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
dubito che i giochi di strada di un tempo cui partecipavi prevedessero la rappresentazione iperrealistica degli effetti splatter dell’uso delle armi più disparate sull’avversario

E fai male, se ci si riferisce alla mia, di epoca. Erano meglio. Niente rappresentazione. Effetto splatter reale, ma all'epoca c'erano cosi' tanti mocciosi in giro che uno piu' o uno meno non facevano differenza, e ancora meno facevano differenza piccoli animali uccisi e torturati: tutta colpa della TV

In ogni caso su questo tema si puo' dire tutto ed il contrario di tutto, non essendoci remota possibilita' di provare un qualsiasi punto di vista sulla questione.
Una cosa e' certa, pero': i giochi da strada erano creativi, costavano (morti e feriti a parte) molto meno ed erano percio' accessibili a tutti, non solo ai ricchi e a quelli delle case popolari (quelli che devono pagare il mutuo hanno sempre avuto un budget stringato).

Io piuttosto che "la fabbrica dei piccoli mostri", alcuni games li chiamerei "la fabbrica dei futuri pacificatori internazionali", ma questo e' un altro discorso.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
vernavideo
Inviato: 28/3/2008 11:59  Aggiornato: 28/3/2008 11:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao Prealbe,
Quella che esponi e' una tesi interessante. Se sei appassionato di fantascenza ti consiglio di leggerti qualcosa di P.K Dick, che di questa tesi ne ha fatto l'oggetto di praticamente tutti i suoi racconti e romanzi.
Citazione:

La forza espressiva. Il costante affinamento della qualità dell’hardware nel gestire una rappresentazione video-sonora sempre più realistica ed accattivante è un fatto


Sempre in tema di fantascienza mi viene in mente il famoso principio cosidetto dell''Uncanny valley' dove moore teorizza che tanto piu' un androide assomiglia ad un essere umano, tanto piu' le differenze ci appaiono evidenti.

Credo che lo stesso principio puo' essere applicato anche ai videogiochi - e sono tanti qui' che possono - a mailincuore, confermartelo. Perlomeno su questo aspetto, dovresti, secondo me, rivedere la tua tesi

D'altra parte e' indubbio come qualcosa di vero necessariamente nella tua tesi c'e'.

Prendiamo ad esempio la percezione che gli occidentalil hanno del popolo arabo. Penso che abbiamo notato tutti come questo tema sia affrontato sempre piu' spesso nei classici discorsi 'da spiaggia' e quano sia distorta l'immagine che ne risulta degli arabi in generale. Volendo si potrebbe addirittura fare un parallelo con la visione distorta che gli europei avevano nei confronti degli ebrei.

Ma tornando al discorso del popolo arabo, credo che, tanto per fare un esempio banale, la maggiorparte degli europei sarebbe stupita di sapere che ad esempio in Iran vanno molto di moda gli sport invernali e che ci sono diversi comprensori sciistici dotati di ottimi impianti di risalita.

Da dove viene quindi questo condizionamento psicologico? come si differenzia dai metodi usati nel passato (mamma li turchi! e ebrei tutti rabbini) e, sopratutto, come si puo combattere con efficacia?

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
etrnlchild
Inviato: 28/3/2008 12:22  Aggiornato: 28/3/2008 12:22
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Citazione:
Da dove viene quindi questo condizionamento psicologico?

Dalla mancanza di conoscenza.

Citazione:
e, sopratutto, come si puo combattere con efficacia?


Con la conoscenza.

Questa e', a mio avviso, l' unica via verso la liberta' e l' equilibrio dell' individuo.

Ogni demonizzazione e', di solito, figlia di scarsa o insufficiente conoscenza
diretta, frutto del proprio, personale percorso.
Ogni giorno che passa mi chiedo sempre cosa concorre alla formazione delle nostre idee. In quale modo la lettura dei pensieri (in forma di libri, e qualsiasi altro mezzo di acquisizione di informazione) altrui forma la nostra opnione ? E a loro volta cosa ha contribuito alla formazione del pensiero delle persone di cui leggiamo ? E quanto del nostro background di vita influisce in questo processo ? Giungere ad un pensiero obbiettivo credo sia un lungo e faticoso lavoro di affinamento, nel quale, senza dubbio, il confronto risulta indispensabile strumento.

"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."
Pausania
Inviato: 28/3/2008 12:35  Aggiornato: 28/3/2008 12:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Vernavideo Citazione:
Ma tornando al discorso del popolo arabo, credo che, tanto per fare un esempio banale, la maggiorparte degli europei sarebbe stupita di sapere che ad esempio in Iran vanno molto di moda gli sport invernali e che ci sono diversi comprensori sciistici dotati di ottimi impianti di risalita.

Ma la più grande sorpresa sarebbe scoprire che gli iraniani non sono arabi...

vernavideo
Inviato: 28/3/2008 15:02  Aggiornato: 28/3/2008 15:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ottima osservazione pausania.
In effetti accorpare popolazioni dell'asia occidentale (ma anche africane) a quelle propriamente arabe per disegnare un generico nemico e' funzionale al disegno criminoso che vuole inculcare nel cittadino europeo l'idea di un nemico da combattere.

Tornando in topic, e' di oggi un articolo su [url=http://www.http://www.comedonchisciotte.org/site/index.php]comedonchisciotte[/url]
che analizza le possibile cause alla radice di stragi come quella della Northern Illinois University citata come esempio.

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
prealbe
Inviato: 28/3/2008 20:06  Aggiornato: 28/3/2008 20:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/1/2007
Da:
Inviati: 478
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Red_Knight
Citazione:
Dipende dal titolo. In Postal, forse. La maggior parte dei videogiochi non è violenta, e la maggior parte dei videogiochi violenti non è comunque splatter.

L’argomento erano quelli violenti, mi pare.

Citazione:
Mi sembra evidente che abbia effetti psicologici (anche sciropparsi i puffi ha effetti psicologici, in primis come dici tu l'estensione del nostro immaginario), ma bisogna vedere di quale tipo.

Siamo qui per questo.

Citazione:
Chi ti dice, ad esempio, che la rappresentazione di atti violenti non induca ripugnanza nei confronti degli stessi?

Nessuno, effettivamente.

Ma dubito (dubito di un sacco di cose in questa discussione, hai notato? ) che se così fosse ci sarebbe tanto godimento ad accostarsi a dei videogiochi che li evocano in una forma non certo stigmatizzante. Per di più dovendosi calare attivamente nel ruolo di chi gli atti violenti li compie. No, direi che l’ipotesi non sta in piedi.

Citazione:
E soprattutto, perché dovrebbe incitarne l'emulazione?

Una possibilità (una possibilità, non una ineluttabilità) in questo senso in realtà io la vedo.

Se davvero un effetto dei videogiochi violenti è quello che dicevo, cioè “una certa assuefazione e desensibilizzazione nei confronti della rappresentazione di atti violenti”, bisogna pensare che tale rappresentazione non deve provenire necessariamente dall’esterno, può anche essere interiore, prodursi nell’ambito di un ordinario processo immaginativo della persona. E se la suddetta deformazione dell’immaginario si innesta in qualcuno in cui la parte immaginativa è abbastanza forte da essere predominante nel guidare il suo agire (e ce ne sono a frotte, di persone così), ecco che ci troviamo di fronte ad un soggetto che potrebbe considerare accettabili opzioni di comportamento che “prima della cura” avrebbero fatto scattare automaticamente una censura, mentre “dopo la cura” potrebbero diventare progetti concreti.

È evidente che stiamo parlando di persone con un equilibrio psicologico tutt’altro che ottimale; ma un malessere psicologico estremamente diffuso è un’altra di quelle caratteristiche che sono attualmente proprie alla nostra area culturale, ed è privo di concretezza ignorare questo aspetto nel valutare la positività o negatività dei videogiochi in discussione, visto che essi esistono nell’ambito di questo contesto preciso. Dunque quello che bisogna giudicare non sono i videogiochi violenti in sé stessi, ma il risultato della loro fruizione in questo nostro ambito, che ha i difetti e i problemi che ha.

Citazione:
Certo, ci sarà qualche caso, ma credo che una persona capace di imitare il primo cattivone dei videogames debba essere folle di suo (dunque probabilmente capace di dar di matto con qualsiasi altra sciocchezza).

No, questa è una tesi inconsistente. Ognuno di noi risponde, reagisce a degli stimoli. Tali stimoli hanno effetti ovviamente diversi secondo la loro diversa tipologia, e possono contenere oppure favorire l’emergere di eventuali devianze mentali latenti.

Citazione:
In ogni caso, giusto per mettere i puntini sulle i, c'è differenza anche tra l'insensibilità alla rappresentazione della violenza e l'insensibilità alla violenza...

Assolutamente si. Però, come dicevo, molte delle azioni che intraprendiamo, prima di essere concretizzate vengono prima pensate, vagheggiate. E anche se l’ambito mentale e quello concreto sono due piani completamente diversi, spesso questa distinzione non viene considerata, se non quando dall’azione riceviamo un ritorno completamente diverso da quello precedentemente immaginato nella nostra testa.

Citazione:
Comunque non penso che nell'antica Roma la gente passasse la giornata a farsi a fette e combattere con le belve, eppure la violenza negli anfiteatri era vera, e gli spettatori erano insensibili prorio a quella...

Questo è un parallelo che con quanto stiamo discutendo (per usare le tue - belle, peraltro – parole) “non c’entra un beneamato”.


Prealbe

vernavideo
Inviato: 29/3/2008 9:53  Aggiornato: 29/3/2008 10:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Ciao Prealbe,
Citazione:
E se la suddetta deformazione dell’immaginario si innesta in qualcuno in cui la parte immaginativa è abbastanza forte da essere predominante nel guidare il suo agire (e ce ne sono a frotte, di persone così), ecco che ci troviamo di fronte ad un soggetto che potrebbe considerare accettabili opzioni di comportamento che “prima della cura” avrebbero fatto scattare automaticamente una censura, mentre “dopo la cura” potrebbero diventare progetti concreti.

È evidente che stiamo parlando di persone con un equilibrio psicologico tutt’altro che ottimale; ma un malessere psicologico estremamente diffuso è un’altra di quelle caratteristiche che sono attualmente proprie alla nostra area culturale, ed è privo di concretezza ignorare questo aspetto nel valutare la positività o negatività dei videogiochi in discussione, visto che essi esistono nell’ambito di questo contesto preciso. Dunque quello che bisogna giudicare non sono i videogiochi violenti in sé stessi, ma il risultato della loro fruizione in questo nostro ambito, che ha i difetti e i problemi che ha.


Non necessariamente. Come e' stato fatto notare, mancando prove certe (che comunque andrebbero espresse in percentuali non certo in termini assoluti) non si puo' affermare con sicurezza neanche che i videogiochi siano negativi per i soggetti emotivamente instabili

Le tue parole mi hanno fatto venire in mente il film "arancia meccanica". ebbene, i protagonisti di quel film assomigliano molto ai soggetti che hai descritto, e indovina un po' come sono stati 'curati' quei ragazzi? Esatto: sottoponendoli all' innovativo programma di "rieducazione", il programma ludovico(!): dosi massiccie di violenza virtuale, senza che alex, il protagonista abbia la possibilita' di chiudere gli occhi, tenuti aperti con degli aghi, brrrr.....

Che poi, a dirla tutta, quel film l'ho visto a 14 anni, e ho provato un coinvolgimento emotivo infinitamente superiore al videogioco + splatter cui abbia mai giocato (che non dimentichialmolo resta un gioco - il cui scopo primario e' divertire).

Un altra cosa:
Citazione:

Per di più dovendosi calare attivamente nel ruolo di chi gli atti violenti li compie. No, direi che l’ipotesi non sta in piedi.


Invece si', perche' gli atti violenti vengono anche (e sopratutto) subiti dal videogiocatore: sono stato divorato da orribili pipistrelli centinaia di volte prima di finire l'ultimo livello di Gears of War......

And I find it kind of funny / I find it kind of sad / The dreams in which I'm dying / Are the best I've ever had.........Mad World.......

Citazione:

No, questa è una tesi inconsistente. Ognuno di noi risponde, reagisce a degli stimoli. Tali stimoli hanno effetti ovviamente diversi secondo la loro diversa tipologia, e possono contenere oppure favorire l’emergere di eventuali devianze mentali latenti.


Personalmente sono dell' idea che, anche qualora fosse possibile favorire l'emersione di eventuali devianze mentali con stimoli virtuali, un film sia molto piu' efficace di un videogiooco in questo senso.

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione
Freeman
Inviato: 31/3/2008 14:10  Aggiornato: 31/3/2008 14:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
vernavideo
Inviato: 31/3/2008 17:06  Aggiornato: 31/3/2008 17:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/3/2006
Da: Lussemburgo
Inviati: 1200
 Re: "La fabbrica dei piccoli mostri" - di Marce...
Finche si tratta di mettere un etichetta.....facessero quello che gli pare
Non per niente ricordo sempre alle mie figlie di non fidarsi mai delle etichette.....

Ciao,
Stefano

Ogni critica circostanziata e tecnicamente pertinente sarà utile a tutti per capire meglio i termini della questione

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