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Economia : Hollywood e il futuro dell'economia americana
Inviato da Redazione il 15/1/2008 10:00:00 (5653 letture)

Una volta stavo seduto di fronte a un famoso produttore italiano, che a Hollywood è diventato una vera e propria leggenda. Mentre stavamo chiacchierando arrivò la telefonata di un pezzo grosso della Paramount, che era tutto agitato perché non riusciva a chiudere il contratto con Tom Cruise per un film importante. Il produttore lo mise in attesa, chiamò Tom Cruise su una seconda linea, e si mise a patteggiare direttamente con lui. In pochi secondi convinse l’attore di avere davanti il ruolo più importante della sua carriera, e si accordò con lui per un compenso di 9 milioni di dollari. Tornò sulla linea principale, e disse al boss della Paramount: “Tom ha detto che per nove milioni e mezzo il film lo fa”. L’uomo della Paramount lo ringraziò felice, e appese il telefono. Il produttore mi guardò e disse: “Ho appena guadagnato mezzo milione di dollari. Dunque, dicevamo?”

Cifre di questo genere, che possono sembrare spaventose, a Hollywood rappresentano la normalità. Questo è potuto avvenire grazie alla crescita abnorme che ha avuto il cosiddetto star system negli ultimi 30 anni. Fino agli anni ‘70, il cinema americano era stato un prodotto destinato principalmente alla distribuzione nazionale, che recuperava poi dai mercati esteri le cosiddette “noccioline”. Un film cioè doveva essere in grado di andare in attivo grazie alla sola distribuzione nazionale, mentre eventuali vendite estere rappresentavano per gli investitori del semplice “grasso che cola”.

Ma da quando siamo entrati nel villaggio globale, il mercato potenziale si è improvvisamente decuplicato, mentre le majors americane sono riuscite ad imporre in tutto il mondo ...

... un prodotto sempre più standardizzato, decisamente efficace e altamente remunerativo. Addio “Midnight Cowboy”, e benvenuto “Saturday Night Fever”.

Grazie al fatto di essere un sistema chiuso – l’intero processo produttivo avviene in loco, dall’ideazione alla realizzazione al lanciamento del prodotto – chi lavora nel cinema a Hollywood vive così in una specie di limbo dorato, che non ha nessun rapporto con la realtà circostante: mentre un taglio di capelli da un normale parrucchiere ti può costare venti dollari, il parrucchiere che taglia i capelli a Richard Gere ne guadagna magari duemila in un solo giorno. E finchè questa macchina sarà in grado di fatturare svariati miliardi di dollari all’anno sul mercato mondiale, Hollywood potrà permettersi di spartirsi le cifre da capogiro di cui stiamo parlando.

Ma c’è anche il lato oscuro della medaglia.

Proprio a causa di queste cifre colossali – che inizialmente bisogna comunque investire - ogni film è diventato ormai una scommessa che è in grado di mettere in ginocchio anche la più potente casa di distribuzione, con il fallimento di un solo film.

Ma c’è soprattutto un altro problema: trattandosi di un sistema chiuso, basta che uno dei suoi mille ingranaggi si inceppi, e l’intera macchina rischia di bloccarsi. Viaggiando infatti su parametri economici che non hanno relazione con il mondo esterno, non si possono semplicemente “ordinare i ricambi” da fuori, ma bisogna attendere che il danno venga riparato tutto dal suo interno. Accade così che gli sceneggiatori di Hollywood si mettono a scioperare, e questo innesca una catena di effetti negativi che si ripercuote rapidamente sull’intera industria, rischiando di danneggiarla in maniera irrimediabile.

In altre parole, di fronte allo sciopero degli sceneggiatori, non si può semplicemente dare il lavoro a qualche crumiro o scrittore straniero, poichè lo stesso sistema, per salvaguadare gli incassi dorati dei propri eletti, ha creato delle rigidissime regole sindacali che impongono agli studios di lavorare esclusivamente con gli ”iscritti all’albo”. O sei dentro o sei fuori, e quando la porta si chiude non c’è più nulla da fare.

A loro volta, gli sceneggiatori di Hollywood non si accontenterebbero più di andare a lavorare a Londra o a Parigi, dove le paghe sono molto più basse, e quindi rimangono prigionieri della gabbia dorata che loro stessi hanno creato.

Siamo quindi di fronte ad un sistema che ha artificialmente gonfiato i propri standard economici, forte delle vendite sui mercati esteri, ma che si trova improvvisamente in difficoltà quando è obbligato a rapportare i propri parametri a quelli del mondo reale che lo circonda.

In questo senso si potrebbe tentare una analogia con la situazione economica dell’America stessa, che fino ad oggi ha vissuto nel lusso grazie ad un valore del dollaro tenuto artificialmente alto, e che di colpo si trova in difficoltà nel momento di dover fare i conti con i parametri reali del mondo che la circonda.

Questa però è materia in cui sono poco esperto, per cui lascio volentieri lo spazio per esplorare questa ipotesi a chi se ne intende più di me.

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Gandhi
Inviato: 15/1/2008 10:39  Aggiornato: 15/1/2008 11:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/11/2007
Da:
Inviati: 108
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
COMMENTO RIMOSSO:

Questo non è un parco giochi.

Sei pregato d'ora in poi di restare in tema.

M.M.

Pyter
Inviato: 15/1/2008 11:03  Aggiornato: 15/1/2008 11:03
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Ringrazio prima di tutto Mazzucco per aver fatto un articolo corto e conciso.
Ho così impiegato poco tempo per analizzarlo.
Tom Cruise esiste, con grossa probabilità.
Hollywood anche...Paramount mi sembra di averlo già sentito.
Midnight cowboy e Saturday Night Fever li ho visti al cinema.
Ora quel cinema non esiste più ma con la macchina della verità
si potrebbe confermare che è esistita, almeno nella mia mente.
Ho anagrammato tutte le altre parole dell'articolo e non è venuto
fuori niente di strano.
Resta però il fatto di quanto possa essere attendibile la parola di
uno che vive direttamente le esperienze di cui parla, e che a Hollywood ci vive.
La cosa è sospetta.
Ma è un peccato che a Hollywood si comportino come una "setta massonica".
Fuori c'è del materiale buono.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
cocis
Inviato: 15/1/2008 11:11  Aggiornato: 15/1/2008 11:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/1/2006
Da: V
Inviati: 1430
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana

Infettato
Inviato: 15/1/2008 11:52  Aggiornato: 15/1/2008 11:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/11/2006
Da: Roma
Inviati: 1499
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Siamo quindi di fronte ad un sistema che ha artificialmente gonfiato i propri standard economici, forte delle vendite sui mercati esteri, ma che si trova improvvisamente in difficoltà quando è obbligato a rapportare i propri parametri a quelli del mondo reale che lo circonda.

Il troppo stroppia...

Sintetica-mente

Per "sistema" immagino che parli in generale, ossia questo può essere un piccolo esempio, ma al di fuori di quel mondo ne esistono altrettanti che adottano lo stesso "sistema"....alla lunga viene fuori la realtà

Infettato dal morbo di Ashcroft
---------------------------------------------
Quando ci immergiamo totalmente negli affari quotidiani, noi smettiamo di fare distinzioni fondamentali, o di porci le domande veramente basilari. Rothbard
Doctor
Inviato: 15/1/2008 13:11  Aggiornato: 15/1/2008 13:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/10/2005
Da: Lisboa
Inviati: 108
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Solo una critichetta: Saturady Night Fever non lo metterei in contrapposizione a Midnight Cowboy. Perchè rimane un bel film e ha anche dei contenuti sociali esattamente come Midnight Cowboy. Piuttosto il primo Indiana Jones, che se non sbaglio è del 1981, mi sembra che sia più adatto per la contrapposizione.
Comunque il cinema americano degli anni 70 è veramente irripetibile.

"EMANCIPATE YOURSELF FROM MENTAL SLAVERY.
NONE BUT OURSELVES CAN FREE OUR MINDS"
Bob Marley
Vincent51
Inviato: 15/1/2008 15:25  Aggiornato: 15/1/2008 15:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 29/7/2006
Da: Barcelona
Inviati: 326
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Ciao Massimo,
è vero quello che scrivi e mi è subito tornato in mente Michael Cimino che, dopo il grande successo con "Il Cacciatore" venne ingaggiato dalla United Artists che gli lasciò carta bianca per "Heaven's Gate", risultato: il film incassò pochissimo e la storica UA di Chaplin si trovò in bancarotta (poi comprata da non ricordo chi)...

Ritorna l'annosa questione (e mi piacerebbe conoscere la tua opinione): Il Cinema è ancora Arte o ormai solo industria?

Non so nemmeno se criticare il "sistema" Hollywood, visto che quello nel quale ci troviamo noi in Europa non è che sia molto meglio: si producono in genere pessimi film, il meccanismo delle sovvenzioni statali da spazio a sciacalli che fanno scrivere decine di sceneggiature e avviano progetti cinematografici che poi non si concludono, e ormai i fondi (nostri) sono andati...

Cosa ne pensi? Come sai l'argomento cinema mi interessa molto...

Grazie, ciao

Rickard
Inviato: 15/1/2008 16:30  Aggiornato: 15/1/2008 16:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Bhe, l'industria del cinema americano sta, a mio parere, raschiando il proverbiale fondo del barile promulgandosi in filmetti fatti giusto per riscuotere ai botteghini il solito mucchietto di dollari, basti pensare al fatto che, da qualche anno a questa parte, è tutto un adattamento di fumetti/videogiochi/libri famosi a riprova della scarsità di idee, infatti chi le idee ce le ha non è ammesso nel circolo e relegato in un angolo.
Sono d'accordo con l'idea che sia ormai un mondo totalmente scardinato dalla realtà ed è azzeccato il paragone tra hollywood e l'america (e la sua economia): un mondo a parte che ormai non si rapporta più al nostro.
Il debito pubblico americano (grazie federal reserve bank) è a livelli pazzeschi (secondo alcuni, ma non ho controllato, sarebbe addirittura superiore al periodo del 1929, roba da oltre 1 trilione di dollari) ma (per ora) sopravvive il mito dell'america paese più ricco/bello/benestante/dove stanno tutti più meglio del mondo.
Per hollywood gli scricchioli si iniziano già a sentire, dato che lo sciopero degli sceneggiatori ha messo totalmente in ginocchio tutta la baracca, costringendo i vari network a sospendere telefilm e cambiare la programmazione.
Mi chiedo per quanto durerà la messinscena. Credo poco dato che tra pochi anni (a meno che non si faccia qualcosa) si potranno salutare gli Stati Uniti d'America e con loro Messico e Canada per dare il benvenuto all'Unione NordAmericana e alla sua nuova fiammante moneta, l'Amero (che razza di nome) e con questo si potranno scaricare tutti i debiti sugli altri paesi già indebitati.
Forse a quel punto lo scioperò degli sceneggiatori cesserà

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
and_zen
Inviato: 15/1/2008 17:36  Aggiornato: 15/1/2008 17:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/7/2006
Da: Venezia
Inviati: 45
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Quando con il film Terminator 2 per la prima volta fu usato l'effetto morphing (tra l'altro costosissimo) la gente rimase a bocca aperta nel vedere le trasformazioni del T1000: oggi l'effetto morphing lo si trova in regalo nei sacchetti delle patatine. Il giorno in cui riusciranno a ricreare il corpo umano interamente al computer, ed il prossimo film di fantascienza di Cameron punta verso questa direzione, verrà posta la pietra tombale sullo Star System. Con il passare del tempo tutti in casa potranno riesumare Humphrey Bogart o Cary Grant e farlo diventare il protagonista del proprio lavoro.

IL MATTINO HA L'ORO IN BOCCA.
DarkAngel
Inviato: 15/1/2008 18:39  Aggiornato: 15/1/2008 18:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/12/2005
Da: Amsterdam
Inviati: 57
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Completamente daccordo, anche se (se non ricordo male) il primo film totalemnte "girato" al computer e' stato Final Fantasy (lasciando stare il "cartone" Toys Story).
Oggi semplicemente si migliora questo processo, effetti speciali sempre piu' realistici e meno costosi.

Probabilmente tra 10 anni sara' possibile comprare un gioco come The Movies per PC

http://uk.gamespot.com/pc/strategy/movies/

dove il fotorealismo avra' raggiunto un tale livello da non poter distinguere un film vero da uno fatto al computer. (come gia' avviene oggi, ma a costi irrisori)

Chiunque sara' in grado, avendo l'idea giusta, di fare un capolavoro.

A quel punto l'intero star system sara' gia' estinto e con loro le case di distribuzione, visto che grazie ad Internet sono diventate obsolete.

A breve poi il copyright sara' dichiarato illegale, e poi....mi sveglio nel letto tutto bagnato

Saluti

LoneWolf58
Inviato: 15/1/2008 19:22  Aggiornato: 15/1/2008 19:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Citazione:
Completamente daccordo, anche se (se non ricordo male) il primo film totalemnte "girato" al computer e' stato Final Fantasy (lasciando stare il "cartone" Toys Story).
Oggi semplicemente si migliora questo processo, effetti speciali sempre piu' realistici e meno costosi.
Basta vedere Beowulf.... credo siano sulla buona strada...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Vincent51
Inviato: 15/1/2008 19:50  Aggiornato: 15/1/2008 19:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 29/7/2006
Da: Barcelona
Inviati: 326
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Citazione:



Completamente daccordo, anche se (se non ricordo male) il primo film totalemnte "girato" al computer e' stato Final Fantasy (lasciando stare il "cartone" Toys Story).
Oggi semplicemente si migliora questo processo, effetti speciali sempre piu' realistici e meno costosi.

Basta vedere Beowulf.... credo siano sulla buona strada...


Dico la mia: pessimo film, ma poi che senso ha "disegnare" in digitale un Anthony Hopkins? (Ad esempio)
No mi rifiuto, non mi piace, è uno spreco, ma poi un regista come Zemeckis, ci aveva abituato a ben altra classe.

Rivolgo anche a voi la domanda che ho fatto a Massimo:
Il Cinema è ancora Arte? O Industria? Tutte e due??

Se uno sceneggiatore sciopera, e per carità ne ha il sacrosanto diritto per quanto mi riguarda... mi suona però come "catena di montaggio", che non è un concetto così poetico...

nike
Inviato: 15/1/2008 20:19  Aggiornato: 15/1/2008 20:19
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Citazione:
Rivolgo anche a voi la domanda che ho fatto a Massimo:

Il Cinema è ancora Arte? O Industria? Tutte e due??


Cosa intendi per Arte? Altrimenti è gran difficile risponderti , ..il bello direi è finito intorno al giro del secolo..all'incirca-ctz-

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
nike
Inviato: 15/1/2008 20:26  Aggiornato: 15/1/2008 20:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/3/2006
Da:
Inviati: 845
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Intendo dire "no, dico! Ma l'hai visto 300?", secondo te quella è Arte? Ad esempio..:))

Citazione:
Quelli che creano sono duri di cuore. Nietzsche, Friedrich. Così parlò Zarathustra: II, Dei compassionevoli
LoneWolf58
Inviato: 15/1/2008 20:52  Aggiornato: 15/1/2008 20:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Citazione:
Dico la mia: pessimo film, ma poi che senso ha "disegnare" in digitale un Anthony Hopkins? (Ad esempio)
Non parlo del film... ma della simulazione digitale... ha fatto passi da gigante dal primo "Final Fantasy" a "Beowulf"
Il senso lo troveremo più avanti... magari recitare una parte all'interno del film.. a mo' di videogame :)

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Rickard
Inviato: 15/1/2008 20:55  Aggiornato: 15/1/2008 21:16
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Citazione:
Cosa intendi per Arte?

Lasciamo perdere le questioni filosofiche o ci intrippiamo in discorsi che non finiscono più.
Il cinema è arte quando divulga film che analizzano sapientemente lo scibile umano, credo.
I gusti sono gusti ma se paragoniamo "300" a "The elephant man" o a "Il grande dittatore" ci vuole una mente alquanto "creativa" per considerare 300 arte e gli altri due ciarpame.
Certamente alcuni (anzi la maggior parte, sigh ) preferiranno 300 e posso capire che non si vive di solo Lynch.
300 è un perfetto esempio di film (anche apprezzabile) senza troppe pretese, fatto per incassare, per fornire al pubblico la violenza e il sangue che reclama.
Per quanto riguarda la questione film-computer se ne parla tardi dato che "è già accaduto" (che frase apocalittica ).
Voglio dire, nel 1994 Brandon Lee morì sul set ma lo fecero recitare comunque grazie al computer, Sempre nel 1994 Forrest Gump-Tom Hanks strinse la mano ad un Kennedy interamente computerizzato eppure indistinguibile, da qualche anno a questa parte interi film (come la saga di spider-man o star wars) vengono girati in ambienti chiusi su sfondi verdi sui quali vengono in seguito "incollate" gli ambienti a suon di montaggio e computer (Matrix docet)
Finché l'attuale star system persisterà credo però che film interamente computerizzati rimarranno poche eccezioni di registi "zucconi" (come Zemeckis che iniziòcon Polar Express) e in fondo i risultati per ora ottenuti da questi esperimenti sono alquanto scarsi.
In futuro potrebbero adattarsi le regole dello star system a queste nuove possibilità, per esempio ponendo copyright sulle facce di attori (anche morti da tempo) per farli "recitare" anche se non credo che a breve rivedremo John Wayne che prima spara e poi chiede chi è

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Pyter
Inviato: 15/1/2008 20:59  Aggiornato: 15/1/2008 20:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Se andiamo ad analizzare il '900 arte e industria non sono due cose distinte.
Liberty e pop-art ne sono un esempio.
Il cinema la stessa cosa.
Ma è ovvio che se 30 anni fa si poteva distinguere tra film d'autore e film commerciali oggi è quasi impossibile, visto che quasi tutti i registi si stanno piegando alle logiche delle nuove tecnologie.
Più che giusto...il progresso prima di tutto...
penso che uno dei film che mi è piaciuto di più in questo senso è "Immortal" di Enki Bilal.
Se penso però ad opere animate di questi ultimi anni mi viene la tristezza
se penso a film come "The planete sauvage" del 1973.
E manco sono riuscito ancora a trovarlo in italiano, posto che esista.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
wagner
Inviato: 15/1/2008 21:26  Aggiornato: 15/1/2008 21:26
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/11/2005
Da: New Orleans
Inviati: 67
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Finalmente una categoria quella degli sceneggiatori che fa sul serio e non cala le braghe come i camionisti in italia.....anni fa fu bloccato per sei mesi il campionato di baseball ora è saltata la serata dei golden globes in futuro chissà

"La musica è diventata così intellettuale.La musica deve essere divertimento,un piacere.Soprattutto la musica rock." Duane Allman
Robym
Inviato: 15/1/2008 22:04  Aggiornato: 15/1/2008 22:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/6/2006
Da: Sardigna
Inviati: 237
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
ciao, bell'articolo e bella discussione: strano però, ero abituato a leggere altro su luogocomune . comunque, forse andrò un pò fuori tema (almeno apparentemente), però qualcuno ha parlato di film in digitale, con attori creati al computer e qualcuno si è spinto più avanti arrivando a dire che in futuro verranno "riesumati" attori morti per girare nuove pellicole. io mi spingo ancora oltre: se queste tecniche verranno ulteriormente sviluppate (come sicuramente accadrà) potrà anche succedere che non solo dei film, ma delle "realtà" verrebbero create a tavolino da chi deterrà i mezzi adeguati per generarle. e queste "realtà" verrebbero anche spacciate come "vere", "reali"... per chissà quali loschi intenti... mmh... mi sembra di parlare di qualcosa che già esiste, anche se in forma diversa per il momento. già mi immagino un futuro in cui non ci sarà più bisogno di dirottare materialmente degli aerei, mandarli a sbattere su degli edifici ed individuare dei poveri stolti su cui far ricadere le colpe, ma basterà semplicemente creare tutto al computer, e poi mandarlo in mondovisione... mi vengono i brividi.

p.s. mmhh... se non sbaglio c'è una teoria che dice che l'intero universo è in realtà un'ologramma creato da "dio": stiamo andando in quella direzione? arriveremo, anzi arriveranno, loro, i soliti, a creare una realtà completamente fittizia e virtuale in cui farci bazzicare?

Quando l'Allevi è pronto inizia a suonare.
BlSabbatH
Inviato: 15/1/2008 22:39  Aggiornato: 15/1/2008 22:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Citazione:
chi lavora nel cinema a Hollywood vive così in una specie di limbo dorato, che non ha nessun rapporto con la realtà circostante: mentre un taglio di capelli da un normale parrucchiere ti può costare venti dollari, il parrucchiere che taglia i capelli a Richard Gere ne guadagna magari duemila in un solo giorno.

ma il cancro è il file sharing!!
Citazione:
Il Cinema è ancora Arte? O Industria? Tutte e due??

è un pò come per la musica.. la vera arte non se la caga nessuno.
Tanto meglio, nella nicchia si sta più larghi

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
Redazione
Inviato: 16/1/2008 19:49  Aggiornato: 16/1/2008 19:49
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Scusami VINCENT, appena ho un momento ti rispondo con calma.

LoneWolf58
Inviato: 20/1/2008 23:45  Aggiornato: 20/1/2008 23:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
Citazione:
Il Cinema è ancora Arte? O Industria? Tutte e due??
Oggi mi sono visto "io sono leggenda" e un senso di deja vu mi ha accompagnato dall'inizio alla fine del film... ma che ci vado affare al cinema se ormai la maggior parte dei film sono remake...
Come si fa a scoprire un film decente?! la critica bleah...
Il cast men che meno... il regista... il produttore... bah... forse l'unica cosa rimasta è il passa parola... sperando di non essere il primo (quello che si piglia la ciavada...)

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Redazione
Inviato: 21/1/2008 10:10  Aggiornato: 21/1/2008 10:11
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Hollywood e il futuro dell'economia americana
VINCENT: nello scriverti la risposta è venuto fuori un piccolo articolo, che pubblicherò al più presto. (Volevo solo dirti che non mi sono dimenticato).


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