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Energia e Ambiente : I rifiuti nei polmoni |
Inviato da marcocedol il 18/12/2007 5:40:00 (5759 letture) |
di Marco Cedolin
I problemi connessi allo smaltimento dei rifiuti sono molteplici e di grande complessità ma non possono prescindere da una riflessione globale sull’argomento.
Il “peso” dei rifiuti nella nostra società grava per intero sulla schiena dei cittadini che ne pagano il costo sia in termini economici sia sotto forma di degenerazione dell’ambiente in cui vivono, con conseguenze negative per la loro salute. Di contralto molti speculatori senza scrupoli, sotto forma di società pubbliche e private che gestiscono discariche ed inceneritori, proprio grazie ai rifiuti stanno accumulando immense fortune. Occorre perciò prendere coscienza di come quello che per la maggior parte dei cittadini si manifesta sotto forma di un grave problema da risolvere, per altri rappresenta semplicemente una fonte di facile arricchimento personale da preservare il più a lungo possibile.
Qualunque approccio serio e ponderato al problema rifiuti non può perciò prescindere dalla consapevolezza dei termini dello stesso da parte dei cittadini e dalla necessità di affrancarsi da un modello di sviluppo come quello attuale, improntato al consumismo più sfrenato che ingenera per forza di cose un incremento altrettanto sfrenato dei materiali di scarto.
I rifiuti smaltiti nella maniera più efficiente e sicura sono quelli che non vengono prodotti ed è proprio nell’ottica di una drastica riduzione dei materiali di scarto che sarà necessario muoversi qualora si voglia affrontare il problema in maniera organica. Questo obiettivo può essere perseguito solamente intervenendo a monte, razionalizzando i consumi, imponendo alla produzione industriale contenitori e imballaggi riutilizzabili, favorendo la riparazione anziché l’eliminazione, privilegiando l’inserimento in commercio di prodotti riciclabili e dal potenziale scarsamente inquinante, ripensando l’intera produzione di beni di consumo in funzione del loro recupero e riutilizzo.
Solamente dopo avere reimpostato il problema in termini di riutilizzo ...
... e non di smaltimento sarà possibile affrontarlo in maniera costruttiva con l’ausilio di una raccolta differenziata seria ed efficiente e delle strutture tecnologicamente avanzate indispensabili per tradurre in pratica lo sforzo dei cittadini.
In Italia la produzione di rifiuti non è mai stata contrastata attivamente attraverso leggi che ne limitassero l’incremento, al contrario la politica ed i grandi gruppi di potere si sono fino ad oggi preoccupati solamente della spartizione del business miliardario concernente le discariche e gli inceneritori. Negli ultimi anni si stanno moltiplicando in maniera esponenziale i progetti di megainceneritori faraonici che vengono presentati all’opinione pubblica sotto le mentite spoglie di mirabolanti prodotti dell’innovazione tecnologica in grado di coniugare uno smaltimento “pulito” dei rifiuti con la produzione di energia derivante dall’incenerimento degli stessi.
In realtà in quelli che vengono impropriamente definiti termovalorizzatori, di mirabolante e d’innovativo non c’è assolutamente nulla, mentre sono moltissime le controindicazioni connaturate nella pratica dell’incenerimento.
Nel rapporto dell’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE Italia) viene affermato categoricamente come l’incenerimento sia fra tutte le tecnologie di trattamento dei rifiuti in assoluto la meno rispettosa dell’ambiente e della salute. Questo poiché la combustione trasforma anche i rifiuti relativamente innocui quali imballaggi e scarti di cibo, in composti tossici e pericolosi sotto forma di emissioni gassose, polveri fini, ceneri volatili e ceneri residue. Inoltre come spiegato dettagliatamente nelle ricerche di Stefano Montanari, Direttore scientifico del Laboratorio di Nanodiagnostica di Modena, i megainceneritori di nuova generazione in virtù delle alte temperature alle quali trattano i rifiuti, oltre ad emettere diossina, furani, idrocarburi policlici, acidi inorganici, ossido di carbonio ed altre sostanze dalla ferale pericolosità, producono particolato costituito da nanoparticelle finissime (PM 2,5 ed inferiori) che sono altamente patogene e non vengono rilevate dagli strumenti di controllo né bloccate dai filtri degli impianti.
In realtà come fa notare lo stesso Montanari, incenerendo i rifiuti non li si elimina affatto, ma semplicemente li si trasforma in particelle tanto piccole da farle scomparire alla vista, la cui tossicità aumenta man mano che esse divengono più minute, particelle che sono destinate ad entrare nel nostro corpo attraverso l’aria che respiriamo e la catena alimentare.
Da una tonnellata di rifiuti bruciata si ricava infatti una tonnellata di fumi, da 280 a 300 kg di ceneri solide da stoccare all’interno di discariche per rifiuti speciali, 30 kg di ceneri volanti (la cui tossicità è enorme) 650 kg di acqua sporca da depurare e 25 kg di gesso. Il che significa il doppio di quanto si è inteso smaltire, con l’aggravante di avere trasformato il tutto in un prodotto altamente patogenico.
A Torino il nuovo megainceneritore del Gerbido sorgerà al confine del territorio comunale di Grugliasco, a meno di 2 km dall’Ospedale San Luigi di Orbassano specializzato in pneumologia, in una zona già oggi pesantemente inquinata a causa del traffico e degli insediamenti industriali.
L’impianto sarà in grado d’incenerire 421.000 tonnellate di rifiuti/anno ma la capacità massima arriverà a 579.000 tonnellate/anno.
Nelle intenzioni dei progettisti il nuovo megainceneritore del Gerbido dovrà essere il precursore di una nuova filosofia in grado di reinterpretare il ruolo delle strutture deputate all’incenerimento in chiave di attrazione turistica.
Nell’intento di perseguire la sua vocazione “turistica” l’inceneritore, il cui costo previsto è di 311 milioni di euro, avrà peculiarità architettoniche fuori dall’ordinario, nonché la “firma” dei disegnatori del centro Stile Bertone. Il visitatore si muoverà fra ampie vetrate, pareti dalle linee verticali, colori chiari alternati con l’arancione ed il giallo che compongono il logo della TRM, la società pubblica che gestirà l’impianto. Il camino di emissione sarà alto 120 metri e sulla sua sommità sarà collocata una torre di osservazione dalla quale oltre la cortina fumogena i turisti saliti fino lì attraverso un ascensore panoramico trasparente potranno ammirare la città ed il panorama circostante. Per rendere maggiormente fascinosa l’ambientazione il camino sarà inoltre avvolto in una superficie di vetro sulla quale scorrerà un velo d’acqua suddiviso in due rami che scenderanno a cascata fino ad un laghetto squadrato realizzato ai piedi dell’edificio. A suggellare lo spirito della struttura collocato a metà fra tecnologia e parco dei divertimenti ci sarà anche un “giardino d’inverno” situato nella palazzina degli uffici e visibile dall’esterno attraverso l’ampia vetrata.
In realtà il megainceneritore del Gerbido svestiti i panni d’improbabile attrazione turistica non sarà in grado d’interpretare nulla e si limiterà ad emettere fumi velenosi come fanno da tempo tutti gli altri impianti d’incenerimento dei rifiuti. Dissiperà oltre un milione di metri cubi d’acqua l’anno destinati al suo sistema di raffreddamento, praticherà l’eutanasia del sistema di raccolta differenziata in città, necessitando di un’enorme quantità di rifiuti dall’alto potere calorifero che ne garantiscano il funzionamento, produrrà energia elettrica emettendo nell’atmosfera quantitativi di CO2 doppi rispetto ad una centrale a gas naturale di eguale potenza.
Le reali conseguenze dell’impianto sull’ambiente e sulla salute degli abitanti che vivono nell’area soggetta alle emissioni saranno di notevole entità come ampiamente dimostrato dagli studi aventi per oggetto impianti assimilabili e dal fatto che TRM abbia già stanziato ben 30 milioni di euro per interventi di “compensazione ambientale” da mettere in atto nei comuni interessati dalla ricaduta dei fumi dell’inceneritore. Tali conseguenze probabilmente non verranno però mai rese note e neppure misurate, dal momento che le autorità si sono già premurate affinché nulla possa turbare il futuro del megainceneritore, facendo si, come spesso avviene in Italia che controllato e controllore siano in realtà un unico soggetto.
La Trattamento Rifiuti Metropolitani (TRM) è infatti una società pubblica di proprietà dei comuni ed i soggetti che hanno definito la necessità di costruire l’impianto e lo hanno affidato a TRM sono gli stessi che conducono la procedura di compatibilità ambientale e che successivamente avranno specifici compiti di controllo e intervento sull’impianto stesso nel caso di malfunzionamenti o problemi.
Marco Cedolin
http://marcocedolin.blogspot.com/
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Autore |
Albero |
fiammifero |
Inviato: 18/12/2007 8:32 Aggiornato: 18/12/2007 8:32 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 28/2/2005 Da: ROMA Inviati: 5691 |
Re: I rifiuti nei polmoni E' incominciato tutto all'incirca negli anni 60,in pieno boom economico,in Italia. Ero piccola,ma ricordo che la pasta veniva venduta sciolta così come lo zucchero,la farina,i legumi,il latte,il vino e tanti altri generi alimentari,ognuno si portava la sua brava borsa della spesa,la bottiglia di vetro vuota e la spesa si faceva giornalmente perchè i frigoriferi ancora non erano entrati massicciamente nelle nostre case,ed il ghiaccio veniva venduto nei bar-latterie l'estate per tenere in fresco la frutta. Frodi commerciali ce ne sono sempre state,dalla notte dei tempi,e non è che le intossicazioni fossero all'ordine del giorno. D'incanto si è scoperto che bisognava avere la tracciabilità del prodotto, la lista degli ingredienti,la scadenza,l'etichettatura nutrizionale,le modalità di conservazione,ed ogni possibile sorta di informazione e secondo voi dove andavo messe se non nelle belle confezioni di cartone,polistirolo,pvc,ed altri generi di imballaggio per la ns.sicurezza ? Guarda caso però quando si distribuiscono derrate alimentari alle popolazioni affamate dell'Africa,del Bangladesh si gettano sacchi di juta stoccati chissà dove,senza etichette,scadenza e valori nutrizionali . Sempre dagli anni 60 hanno fatto capolino i primi "animalisti" e per magia la finta pelle,anzi l'ecopelle (plastica,derivati del petrolio,chimica ecc) hanno invaso il mercato,poi è stata la volta alla corsa del "più bianco non si può " indice di igiene,di candore,ma pieno di inquinanti chimici per la pelle e l'ambiente,il resto è venuto di conseguenza,ed allora di che ci lamentiamo? Dietro a tutto ciò ci sono strategie,truffe,bussiness previsti e prevedibili che vanno in un'unica direzione: depopolazione graduale e sistematica con ingrassaggio delle elites perchè quello che conta ed ha sempre contato è il loro benessere.
Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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orkid |
Inviato: 18/12/2007 8:55 Aggiornato: 18/12/2007 8:55 |
Mi sento vacillare Iscritto: 3/2/2006 Da: La Beverly Hills italiana Inviati: 786 |
Re: I rifiuti nei polmoni Nulla si crea e nulla si distrugge... ci vuol tanto a capirlo??? Su questi temi c'è quasi più disinformazione che non sul 9/11; mio zio l'altro giorno voleva convincermi della bontà del ritorno al nucleare... non c'è riuscito!!
Autodidatta Bonsai"Quando l'uomo comune capisce diventa saggio, quando il saggio capisce diventa un uomo comune."
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cocis |
Inviato: 18/12/2007 11:35 Aggiornato: 18/12/2007 11:40 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 11/1/2006 Da: V Inviati: 1430 |
Re: I rifiuti nei polmoni bersani e mastella denunciano i medici che dicono la verità sugli inceneritori.. http://www.beppegrillo.it/2007/10/bersanetor_linc.htmlhttp://www.beppegrillo.it/2007/10/bersanetor_cont.htmlBersanetor è il ministro delle centrali nucleari in Slovacchia comprate dall’Enel, il garante dei gruppi economici degli inceneritori e dei rigassificatori. Il finanziamento agli inceneritori attraverso il Cip6, la tassa sulla bolletta della luce è stato abolito. Il Cip6 doveva servire per le fonti rinnovabili, ha invece alimentato per un decennio il tumorificio degli inceneritori grazie all'aggiunta della parolina fonti “assimilabili”. Bersani cucù, il Cip6 per i tuoi amici petrolieri non c’è più. L’uomo è in preda al panico. Dopo che la Federazione regionale Emilia Romagna degli Ordini dei Medici chirurghi aveva chiesto di non procedere alla costruzione di nuovi inceneritori per tutelare la salute dei cittadini, l’aveva denunciata ai ministri Turco e Mastella. I medici non si sono fatti intimidire. Bersanetor si è esercitato davanti allo specchio a fare la faccia scura e ha quindi fatto sapere che: “Stiamo diventando un Paese dove ognuno fa il mestiere degli altri e nessuno si preoccupa di fare per bene il proprio.”
Traduco: i medici non si occupino della salute dei cittadini.
“Leggo che il presidente dell’Ordine dei medici dell’Emilia Romagna vuole insistere. Il compito dell’Ordine non è in nessun modo di esprimere valutazioni che ancora oggi il presidente Pizza ribadisce.”
Traduco: L’Ordine dei medici non esprima opinioni contrarie agli interessi delle lobby.“Se l’Ordine ritiene che qualche suo aderente, nei processi di autorizzazione di qualsivoglia impianto, sia venuto meno o possa venir meno alla deontologia, intervenga. Per il resto si astenga da valutazioni che inducano di fatto disorientamenti e confusione nella pubblica opinione.” Traduco: l’inceneritore s’ha da fare. I medici insistono. Bersanetor li denuncerà a Al Gore? Sentite infatti la strepitosa dichiarazione del portaborse degli inceneritori: “"Una bella notizia il Nobel ad Al Gore. Speriamo che questo si traduca presto in un forte impegno degli Stati Uniti nella lotta al cambiamento climatico e quindi in politiche volte alla riduzione delle emissioni di CO2 e si possa dare credibilità ad un impegno globale sulla questione climatica, portando, quindi, ad efficacia gli sforzi che in sede europea si stanno già facendo". C’è chi ha la faccia come il culo e chi il culo lo ha in faccia.
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hendrix |
Inviato: 18/12/2007 12:47 Aggiornato: 18/12/2007 12:47 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 12/9/2006 Da: Inviati: 1048 |
Re: I rifiuti nei polmoni orkid : la cosiddetta legge di Lavoisier o della conservazione della massa. " Questa recita che in una reazione chimica la massa delle sostanze reagenti è uguale alla massa dei prodotti di reazione. Il che significa che, secondo le leggi che regolano l’universo, noi riusciamo solo a trasformare le sostanze, ma non ad annullarne la massa. Ciò che avviene quando s'inceneriscono i rifiuti". Quindi "se noi bruciamo l'immondizia, altro non facciamo se non trasformarla in particelle tanto piccole da farle scomparire alla vista e la trasformazione produce particelle ancora più minute e dunque, più tossiche". Questo non lo dico io, ma Stefano Montanari, direttore Scientifico del laboratorio "Nanodiagnostics" di Modena. Il professore ci spiega quanto siano pericolose le polveri finissime che si generano con la combustione di rifiuti." (continua) http://blogeko.libero.it/index.php/2006/05/11/inceneritori_polveri_sottili_nanopatolog - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Ogni volta che ho bisogno di qualcosa mi trovo sempre in imbarazzo per l'enorme varietà delle merci offerte. Evviva gli anni 60 quando, in pieno boom economico, potevo scegliere solo tra 4-5 shampoo o tra 5-6 detersivi, e i quaderni erano o grandi o piccoli o a righe o a quadretti, i frigoriferi duravano trent'anni e l'auto si portava in eredità ai figli. Per necessità e per convinzione oggi compro solo quello che mi serve veramente, soprattutto quei prodotti non pubblicizzati. Da due anni bevo solo acqua di rubinetto e "non tiro lo sciacquone ogni volta per quattro gocce di urina" (ndr > il sindaco di Londra), uso la stessa busta di plastica per le compere fino a quando non si rompe dopo parecchi mesi e spengo tutti i led quando non servono. Consapevole di essere un pessimo produttore di PIL, ma contemporaneamente di cercare nel mio piccolo di fare qualcosa per l'ambiente, la seguente affermazione sorge spontanea: il Prodotto Interno Lordo è nemico dell'ambiente.
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BlSabbatH |
Inviato: 18/12/2007 13:58 Aggiornato: 18/12/2007 13:58 |
Mi sento vacillare Iscritto: 10/9/2005 Da: Bergamo Inviati: 837 |
Re: I rifiuti nei polmoni Citazione: I rifiuti smaltiti nella maniera più efficiente e sicura sono quelli che non vengono prodotti ed è proprio nell’ottica di una drastica riduzione dei materiali di scarto che sarà necessario muoversi qualora si voglia affrontare il problema in maniera organica. Questo obiettivo può essere perseguito solamente intervenendo a monte, razionalizzando i consumi, imponendo alla produzione industriale contenitori e imballaggi riutilizzabili, favorendo la riparazione anziché l’eliminazione, privilegiando l’inserimento in commercio di prodotti riciclabili e dal potenziale scarsamente inquinante, ripensando l’intera produzione di beni di consumo in funzione del loro recupero e riutilizzo. chissà perchè sto pensando a Giordano Bruno..
-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
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ivan |
Inviato: 18/12/2007 20:19 Aggiornato: 18/12/2007 20:19 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 22/7/2004 Da: Bronx Inviati: 11520 |
Re: I rifiuti nei polmoni Citazione:
Nell’intento di perseguire la sua vocazione “turistica” l’inceneritore, il cui costo previsto è di 311 milioni di euro, avrà peculiarità architettoniche fuori dall’ordinario, nonché la “firma” dei disegnatori del centro Stile Bertone. Il visitatore si muoverà fra ampie vetrate, pareti dalle linee verticali, colori chiari alternati con l’arancione ed il giallo che compongono il logo della TRM, la società pubblica che gestirà l’impianto. Il camino di emissione sarà alto 120 metri e sulla sua sommità sarà collocata una torre di osservazione dalla quale oltre la cortina fumogena i turisti saliti fino lì attraverso un ascensore panoramico trasparente potranno ammirare la città ed il panorama circostante. Per rendere maggiormente fascinosa l’ambientazione il camino sarà inoltre avvolto in una superficie di vetro sulla quale scorrerà un velo d’acqua suddiviso in due rami che scenderanno a cascata fino ad un laghetto squadrato realizzato ai piedi dell’edificio. A suggellare lo spirito della struttura collocato a metà fra tecnologia e parco dei divertimenti ci sarà anche un “giardino d’inverno” situato nella palazzina degli uffici e visibile dall’esterno attraverso l’ampia vetrata.
Gli austriaci ci hanno già preceduto: qui.Non solo, ma mi pare che questo inceneritore viennese risalga agli anni 70. Quindi, niente di nuovo sotto il sole. .
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Fabrizio70 |
Inviato: 18/12/2007 21:39 Aggiornato: 18/12/2007 21:39 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 18/5/2006 Da: Roma Inviati: 3721 |
Re: I rifiuti nei polmoni Citazione: Qualunque approccio serio e ponderato al problema rifiuti non può perciò prescindere dalla consapevolezza dei termini dello stesso da parte dei cittadini e dalla necessità di affrancarsi da un modello di sviluppo come quello attuale, improntato al consumismo più sfrenato che ingenera per forza di cose un incremento altrettanto sfrenato dei materiali di scarto. Da queste parti esiste pure la neolingua , mai sentito parlare dei gassificatori ? Citazione: Gassificatori: la falsa soluzione al problema dei rifiuti
di Dario Giardi
Il processo della gassificazione dei rifiuti si sta proponendo come la soluzione al problema rifiuti o comunque come una valida alternativa agli inceneritori e ai termovalorizzatori.
[omiss]
http://www.forum.rai.it/index.php?showtopic=167505
Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo. Wilhelm Richard Wagner-1849
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Rugito |
Inviato: 18/12/2007 22:07 Aggiornato: 18/12/2007 22:07 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 17/4/2007 Da: Napoli Inviati: 105 |
Re: I rifiuti nei polmoni
"How can the wicked smile while the world is burning?"
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karmelo |
Inviato: 19/12/2007 1:26 Aggiornato: 19/12/2007 1:26 |
So tutto Iscritto: 2/10/2006 Da: Messina Inviati: 25 |
Re: I rifiuti nei polmoni @fiammifero Citazione: ognuno si portava la sua brava borsa della spesa,la bottiglia di vetro vuota magari non sarebbe necessario tornare alle bottiglie di vetro (anche se non conosco i costi di produzione/riciclaggio di ogni materiale) ma il vuoto a rendere non ci vorrebbe molto a reintrodurlo: vetro, alluminio o plastiche varie tornerebbero direttamente al produttore e sparirebbero tonnellate di rifiuti che produciamo giornalmente, il tutto a costo zero per tutti dato che lo stesso tir che porta le lattine di coca al supermercato tornerebbe indietro con i vuoti (invece di tornarci vuoto del tutto) e si eliminerebbe parte della raccolta differenziata (che paghiamo noi) ma forse è troppo semplice e troppo poco costoso (per noi) e troppo poco redditizio (per i soliti noti) Karmelo
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blackbart |
Inviato: 19/12/2007 9:25 Aggiornato: 19/12/2007 9:25 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 13/10/2007 Da: Inviati: 1224 |
Re: I rifiuti nei polmoni Avevo letto tempo fa questo dossier dell'Espresso in forma cartacea.. Emergenza diossinaimpressionante..
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Nigthmare |
Inviato: 19/12/2007 18:47 Aggiornato: 19/12/2007 18:47 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 10/6/2006 Da: Inviati: 73 |
Re: I rifiuti nei polmoni Ma vi ricordate di quando c'era il "vuoto" sulle bottiglie? Le bibite in bottiglia costavano 50 lire di più del loro prezzo reale, importo che veniva restituito quando le si riportava al venditore.
Se lo stesso principio venisse rispolverato ed esteso ad altri materiali recuperabili, assieme ad imposizioni normative tese ad evitare - per quanto possibile - la produzione di imballaggi composti da materiale non omogeneo, si ridurrebbero molto secondo me le quantità dei rifiuti conferiti a discariche ed inceneritori.
Vorrei stimolare la riflessione sul fatto che anche materiali comunemente "separati" spesso constano dell'unione di più componenti. Per esempio, la banalissima bottiglia vuota di acqua minerale è composta da PET (la bottiglia vera e propria), PVC (il tappo), carta (l'etichetta) ed il suo trattamento di riciclaggio produce comunque notevoli quantità di scarti che non possono che finire a loro volta in discarica.
E' un po' triste dirlo, ma risultati positivi potrebbero ottenersi solo motivando economicamente il consumatore alla separazione/riciclo dei rifiuti (cosa che - peraltro- avviene in mezza Europa).
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Cinqui |
Inviato: 22/12/2007 15:20 Aggiornato: 22/12/2007 15:20 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 24/3/2006 Da: Inviati: 227 |
Re: I rifiuti nei polmoni Tra i tanti corsi, ne ho seguito uno di "progettazione d'impianti meccanici". Bene...sapete cosa ci hanno insegnato? A dimensionare un inceneritore/termovalorizzatore. Nello specifico, si trattava di sistemi per bruciare il mais invendibile nel caso in cui in esso vengano rilevate delle tossine di cui, francamente, ora non ricordo il nome. Li il problema era legato anche a dare agli agricoltori locali, una seconda possibilità di vendita del loro prodotto, invece che mandare tutto in malora (mercato nero ) e perdere l'intero raccolto. Ovviamente il tutto corredato da informazioni sulle mirabolanti prestazioni dei sistemi di filtraggio dei fumi; prese per i fondelli nei confronti di chi sostiene che la combustione dei rifiuti non sia la cosa più intelligente di questo modo,seguite da sonore risate da parte di un centinaio di futuri ingegneri..... Poi cercando di spiegare il problema delle polveri ultrasottili <<PM10, mi son sentito rispondere due cose che hanno dell'assurdo. La prima, tipica di chi gode di scarsa lungimiranza:"beh, ma anche se fosse vera l'esistenza di queste polveri che non possiamo fermare, cosa dobbiamo fare? non costruire l'inceneritore??" E la seconda, da deficienti:" beh, se non le posso vedere, vuol dire che non ci sono!" ....non vi nascondo che da allora, giro con gli elastici in fondo ai pantaloni, onde evitare di perdere le palle quando qualcuno me le fa cadere!
"Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella la cui bellezza complessiva è tale da togliere la possibilità di ammirare le singole parti..." - Seneca - .
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Al2012 |
Inviato: 23/12/2007 12:31 Aggiornato: 23/12/2007 12:39 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 25/10/2005 Da: Inviati: 2158 |
Re: I rifiuti nei polmoni
“Capire … significa trasformare quello che è"
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ProphetOne |
Inviato: 27/12/2007 4:26 Aggiornato: 27/12/2007 4:29 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 13/6/2006 Da: Pianeta Nibiru Inviati: 79 |
Re: I rifiuti nei polmoni Due mesi fa io e mia moglie abbiamo ordinato la cucina nuova. Il venditore ci ha proposto di installare il tritarifiuti nel lavandino. Costa "solo" 250 euri, ma ci ha assicurato (è un amico, sapevo di potermi fidare) che ne vale la pena. La cucina nuova è in funzione da tre settimane circa. Abbiamo due contenitori per i rifiuti da riciclare: carta, plastica, alluminio, vetro, ecc.
Non, ripeto, NON abbiamo il secchio dell'immondizia.
Tutta la roba organica si butta nel lavandino, dove viene ridotta in polvere e scaricata in mare con le acque bianche, dove i microrganismi la finiranno di decomporre in poche ore. Secondo i produttori ci si può buttare di tutto, anche i gusci dei mitili (!!!), ma non so se lo faremo.
In sostanza, mi sento di dire che se lo usassimo tutti, almeno per quanto riguarda le attività culinarie di ordinaria amministrazione, le discariche potrebbero tranquillamente chiudere domattina. Certamente il tritarifiuti non è la soluzione definitiva al problema dello smaltimento in Italia, ma solo un piccolo contributo che ognuno di noi potrebbe dare. Quello che fa incavolare è che uno strumento così efficace non venga, non dico incentivato, ma anche solo un po' pubblicizzato.
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LoneWolf58 |
Inviato: 27/12/2007 7:47 Aggiornato: 27/12/2007 7:47 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 12/11/2005 Da: Padova Inviati: 4861 |
Re: I rifiuti nei polmoni Citazione: Tutta la roba organica si butta nel lavandino, dove viene ridotta in polvere e scaricata in mare con le acque bianche, dove i microrganismi la finiranno di decomporre in poche ore. Non vorrei sbagliare ma dovrebbe finire nel pozzo nero e non insieme alle acque bianche?! E poi bianche... per modo di dire... Comunque è sempre meglio che nella spazzatura...
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand) Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
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Redazione |
Inviato: 27/12/2007 8:24 Aggiornato: 27/12/2007 8:24 |
Webmaster Iscritto: 8/3/2004 Da: Inviati: 19594 |
Re: I rifiuti nei polmoni PROPHET ONE: "Quello che fa incavolare è che uno strumento così efficace non venga, non dico incentivato, ma anche solo un po' pubblicizzato."
In America ce l'hanno tutti. NESSUNO getta rifiuti organici nella spazzatura, e quel poco che deve andarci per forza viene comunque chiuso in un sacchettino di plastica annodato, che va all'interno del sacco più grosso.
La spazzatura, anche se lasciata per alcuni giorni nell'apposito bidone, in attesa della raccolta settimanale, non puzza praticamente mai.
(Ma dopo chi guadagna con le discariche abusive, se lo facessimo anche noi?)
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ProphetOne |
Inviato: 28/12/2007 11:54 Aggiornato: 28/12/2007 11:54 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 13/6/2006 Da: Pianeta Nibiru Inviati: 79 |
Re: I rifiuti nei polmoni LoneWolf58Citazione: Non vorrei sbagliare ma dovrebbe finire nel pozzo nero e non insieme alle acque bianche?!
Dipende da come è progettato l'impianto. Su Wikipedia è spiegato tutto abbastanza bene. Riassumendo, le acque bianche (cioè l'acqua piovana e quella proveniente da docce e lavandini) vengono direttamente inviate al mare, mentre quelle nere devono prima essere trattate per eliminare i germi pericolosi. La separazione delle due reti serve ad evitare che intense piogge facciano fuoriuscire dalle fogne i liquami dannosi. Alla fine tutto finisce comunque in mare. MazzuccoCitazione: (il tritarifiuti) In America ce l'hanno tutti. NESSUNO getta rifiuti organici nella spazzatura, Ecco, appunto. Citazione: (Ma dopo chi guadagna con le discariche abusive, se lo facessimo anche noi?) Questa dell'immondizia è l'ennesima dimostrazione della famosa arte di arrangiarsi degli italiani in generale e dei napoletani in particolare: legalità a parte, siamo capaci di far soldi con tutto. Anche co' 'a munnezz'...
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LoneWolf58 |
Inviato: 28/12/2007 12:24 Aggiornato: 28/12/2007 12:24 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 12/11/2005 Da: Padova Inviati: 4861 |
Re: I rifiuti nei polmoni Citazione: Riassumendo, le acque bianche (cioè l'acqua piovana e quella proveniente da docce e lavandini) vengono direttamente inviate al mare, mentre quelle nere devono prima essere trattate per eliminare i germi pericolosi. Appunto... nel tritarifiuti ci confluiscono i rifiuti organici... che non dovrebbero mescolarsi con quelli chimici delle c.d. acque bianche
La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand) Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
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Linucs |
Inviato: 28/12/2007 13:15 Aggiornato: 28/12/2007 13:15 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 25/6/2004 Da: Inviati: 3996 |
Re: I rifiuti nei polmoni In America ce l'hanno tutti. NESSUNO getta rifiuti organici nella spazzatura, e quel poco che deve andarci per forza viene comunque chiuso in un sacchettino di plastica annodato, che va all'interno del sacco più grosso.Meno male, mi ero già posto il problema di come avrebbero fatto passare il rifiuto organico Bush dal tritarifiuti...
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