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di Massimo Mazzucco
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11 settembre : Addio bin Laden
Inviato da Redazione il 9/12/2007 10:50:00 (6078 letture)

Quando chiamai per confermare l’appuntamento, bin Laden mi disse che aveva bisogno ancora di un pò di tempo, per approfondire meglio alcuni temi che gli avevo segnalato.

Non era pratico di Internet, del quale fino a ieri non conosceva nemmeno l’esistenza, e ci aveva messo un paio d’ore solo per capire che non puoi cliccare sullo schermo dove ti pare, per andare dove vuoi tu, ma devi aspettare che il cursore “diventi una manina”, per aprire un nuovo link. Lui invece era talmente eccitato dalla novità che cliccava su tutte le parole che lo interessavano, senza aspettare niente. Vedeva “famiglia saudita”, e ci cliccava sopra. Vedeva “nanotecnologie”, e ci cliccava sopra. Vedeva “Musharraf”, e ci cliccava sopra. E si incavolava pure, se non partiva un link. Ha spaccato un paio di mouse, prima di rassegnarsi a cercare i link fra le altre normali parole.

Inizialmente, gli avevo mostrato come arrivare a leggere i normali quotidiani on-line - il New York Times, El Paìs, il London Times, Le Monde.... Non volevo traumatizzarlo, dopo il lungo letargo trascorso nel suo ritiro spirituale, e solo quando fui certo che avesse capito a fondo i meccanismi e la portata di Internet, gli diedi una lista di siti sull’undici settembre, ...

... poichè nel frattempo si era ovviamente incuriosito sull’argomento.

Una settimana più tardi mi fece sapere che aveva piacere di incontrarmi, e mi diede un nuovo appuntamento.

Quando si aprì la porta fui accolto da un sorriso a trentadue denti.

- Venga, venga a vedere – mi disse senza nemmeno stringermi la mano.

Eccitatissimo, mi condusse davanti al computer, sul cui monitor appariva una cartina geografica.

La guardai un pò, ma non riuscivo a vederci nulla di speciale.

- E’ il Sudamerica... – dissi incerto.

- Si, ma guardi.... - Prese il mouse, cliccò, e fece muovere con destrezza la mappa geografica a destra e a sinistra.

Aveva scoperto Google Earth.

E’ pazzesco - disse – si può andare dove si vuole. C’è tutto, dall’Alaska al Madagascar, dal Polo Nord al Polo Sud, non c’è un angolo di terra che non sia visibile da qui.

“Però intanto suo cugino non riescono a trovarlo”, pensai.

- In effetti Internet è una bella invenzione – dissi mentre mi accomodavo.

- L’unica cosa che non riesco a capire – disse sedendosi di fronte a me - è chi sia questa Paris Hilton. Vedo le foto su tutti i giornali, trovo il suo nome dappertutto, ma quando faccio la ricerca, o mi esce la capitale francese, o mi esce una lista infinita di alberghi nel mondo.

- Deve mettere le parole fra virgolette, gliel’ho detto. Altrimenti le escono tutte la pagine che contengono sia l’una che l’altra.

- Ah, già, è vero. Bisogna che me le scriva, tutte queste cose. A proposito, ho poi visitato quei siti che mi diceva, sa?

- Ah, bene – dissi con malcelata anticipazione - E che impressione ne ha avuto?

- Mah – mi disse dubbioso – Bisogna dire che di cose poco chiare ce ne sono molte, nella versione ufficiale. Però....

- Però?

- Non so..... A me sembra impossibile che se lo siano fatto da soli. E’ una cosa troppo grande....

- Come “troppo grande”? - chiesi stupefatto.

- Complicata. Enorme... Una macchinazione del genere richiederebbe una quantità di persone troppo grande per riuscire...

- In che senso – mormorai appena - un numero di persone troppo grande?

- Nel senso, che prima o poi.... qualcuno parlerebbe.

Sentivo il mondo che mi girava intorno, e mi domandai per un attimo se il pazzo a quel punto non fossi io. Feci uno sforzo notevole per restare lucido.

- Ma scusi, lei ha visto le foto delle Torri Gemelle, con gli sbuffi che vengono fuori... le foto del Pentagono con l’aereo che non si trova....?

- Sì sì, ho visto tutto. Fra l’altro, ho notato che ci sono letteralmente centinaia di siti che parlano di queste cose, quindi sia chiaro, non sto dicendo che lei si sia bevuto il cervello.

“Per fortuna”, pensai. “Almeno quello”.

- Come le ho detto, qualcosa che non quadra c’è di sicuro – continuò lui - Però, le ripeto, da lì a pensare a un complotto ce ne passa ...

Mi resi conto a quel punto che dovevo ingranare la prima, e imboccare per la miliardesima volta il sentiero di casa fin dall’inizio. Evidentemente, questo è un percorso che non permette scorciatoie, nemmeno se ti chiami bin Laden.

- Senta – dissi con tono manageriale - Mettiamo da parte per un attimo se la cosa è troppo complicata o no. Partiamo dai fatti, giusto?

- Giusto.

- Dunque, prendiamo le Torri Gemelle, intanto. Di fatto abbiamo: una caduta in tempi talmente rapidi da violare le più note leggi della fisica. Una completa polverizzazione dei tre edifici, che non è assolutamente normale in un cedimento spontaneo. Dozzine di testimonianze che parlano di esplosioni udite prima e durante i crolli....

- Mi scusi se la interrompo – mi disse con la solita grazia – ma lei mi sta citando opinioni, non fatti... la “quantità” della polverizzazione è opinabile, la velocità di caduta non è misurabile con precisione, e soprattutto le testimonianze rappresentano delle opinioni, fino a prova contraria. Anche se il testimone è in perfetta buona fede, nessuno può garantire che racconti ciò che davvero è successo.

- D’accordo, certamente. Però è un “fatto” che queste testimonianze esistano, che siano molte, e che raccontino tutte più o meno le stesse cose.

- Si, ma non sappiamo se ce ne sono altrettante che raccontano la cosa opposta. Guardi ad esempio il Pentagono. Ho letto di gente che dice di aver visto un aereo piccolo, e non un Boeing.

- Infatti...

- Però ce ne sono altrettante che dicono che fosse un aereo della American Airlines....

- E’ chiaro che in quel caso qualcuno ha mentito, oppure si è sbagliato. Forse era un aereo più piccolo di un Boeing, ma “travestito” con i colori della American Airlines, e questo ha tratto molti in inganno. Di fatto, però, abbiamo una serie di elementi che suggeriscono chiaramente che non fosse un Boeing.

Cominciai ad elencare ...

- Non si trova un solo pezzo che appartenga chiaramente a un Boeing. Guardando la parete non si capisce da dove possa essere entrato un aereo di quelle dimensioni. Dopo l’impatto molte delle finestre avevano ancora i vetri ancora intatti ...

... ma sentivo che stavo già “andando in automatico”, e che avevo perso irrimediabilmente il filo sottile che mi legava al mio interlocutore. Conosco bene questo meccanismo, purtroppo: quando una persona decide che un cosa non può essere vera, puoi elencargli tutte le prove di questo mondo, ma non basteranno mai. In ogni caso, continuai:

- Per non parlare poi della manovra di avvicinamento, difficilissma da effettuare per un pilota esperto, assolutamente impossibile per un pivellino, che fra l’altro non aveva mai guidato prima un jet nella sua vita. E questo non lo dico io, lo dicono piloti con carriere trentennali sulle spalle.

- Mi scusi ma... - mi chiese con candore – se non è stato un Boeing a colpire il Pentagono, l’aereo dove sarebbe finito?

- Per quel che ne so io, può anche non essere mai partito. Oppure è stato sostituito in volo...

- Come non è mai partito, scusi? E i passeggeri?

- Dei passeggeri possiamo al massimo sapere che si sono imbarcati al gate. Ma dove siano finiti, dopo aver oltrepassato quel gate, con certezza non può dirlo nessuno.

- Ma no, scusi, questa è fantascienza! Se hanno trovato addirittura il DNA dei passeggeri, al Pentagono!

Incerto fra il ridere e il piangere, mormorai semplicemente:

- Dicono, di averlo trovato.

- Ah beh, certo! Se lei mette in dubbio tutto, allora è chiaro....

- No, si sbaglia, mi perdoni. Io non “metto in dubbio tutto”. Metto in dubbio ciò che non combacia con i dati riscontrabili. Si rende conto che l’aereo si sarebbe praticamente disintegrato – visto che non si trova – ma i resti dei passeggeri li hanno trovati tutti? Quindi è chiaro che uno dei due elementi non può essere vero. Sono inconciliabili. Di questi due elementi, però, l’aereo che non si trova è un fatto, mentre la faccenda del DNA può benissimo essere inventata. Proprio per dare credibiltà alla versione ufficiale, in questo caso.

- Si, però questo vorrebbe dire che tutti i medici che hanno analizzato i reperti devono aver mentito....

- Siamo daccapo: certo che lo significa, ma solo se lei parte dal presupposto che esistano, questi medici. Se invece è una notizia inventata di sana pianta dal Pentagono, ad esempio, chi mai si preoccuperà di smentirla? E soprattutto, chi mai potrà andare a verificare di persona, visto che gli esami, guarda caso, li ha fatti proprio l’istituto di patologia del Pentagono?

Per un attimo lo vidi esitare, e cercai di approfittarne:

- Comunque – dissi - torniamo alle Torri, perchè lì gli indizi sono più vistosi: oltre a quelli che ho già citato, abbiamo la presenza accertata di pozze di acciaio fuso alla base dei tre edifici crollati, con temperature inspiegabili con il solo kerosene. Piloni d’acciao piegati a ferro di cavallo come se fossero di marmellata, senza una sola crepa sulla superficie, il che indica temperature altissime ...

- Ma scusi, alla fine cosa mi sta dicendo? Che le avrebbero demolite con degli esplosivi?

- Beh, di certo da sole non sono cadute, questo mi pare chiaro.

- Ma come avrebbero fatto secondo lei a piazzare tutte quelle cariche, senza che nessuno se ne accorgesse? Nelle Torri Gemelle lavoravano migliaia di persone, e per tirare giù quelle bestie ci vogliono quintali di esplosivi. Mica si possono nascondere in tasca quelli....

Respirai a fondo, cercando di restare calmo. Decidetti che passare da Scott Forbes sarebbe stato troppo lungo, e preferii la risposta smorzata, sottorete.

- Senta, come hanno fatto non lo so, nè posso dire di sicuro che cosa abbiano usato, se è solo per quello. Non faccio il terrorista di mestiere, e nemmeno il demolitore, e per quel che ne sappiamo possono anche disporre di tecnologie che nemmeno ci immaginiamo. So però che abbiamo davanti una serie di fatti incontestabili, che messi tutti insieme dimostrano chiaramente ...

- Ma, mi scusi ancora... Lo “dimostrano”, come dice lei, perchè quei fatti li mette assieme come vuole lei, ma non sta scritto da nessuna parte che debbano essere messi insieme in quel modo. Io ad esempio le posso mostrare che gli stessi fatti – si alzò, dirigendosi verso uno scaffale della libreria - possono essere letti in maniera completamente diversa, portando a conclusioni ben diverse dalle sue.

Ritornò porgendomi un libro. Ne riconobbi istantaneamente la grafica, e provai un brivido profondo. Era “Debunking 9/11 Myths”, di Popular Mechanics.

“No – pensai fra me e me – questo non me lo doveva fare. Tutto, ma non Popular Mechanics.”

- Ma lei lo sa cosa è questo? – dissi quasi con ribrezzo.

- E’ un libro che analizza e confuta proprio le posizioni che sostiene lei.

“Io, e qualche altro milione di persone, pensai.”

- Questo libro è semplicemente il più grosso pacco che sia mai stato pubblicato sull’argomento dal 2001 ad oggi.

- Ma lei lo ha letto, scusi?

- Non ho nessun bisogno di leggerlo. Conosco a memoria le “spiegazioni” di questa gente. Questo libro è semplicemente la versione abbellita di un lungo articolo che Popular Mechanics ha messo in Internet qualche anno fa, e che è stato fatto letteralmente a pezzi per la sua totale inconsistenza.

- Abbia pazienza, ma a mio parere questo libro spiega invece in maniera molto più logica - e anche, se mi permette, più credibile – quello che lei vorrebbe spiegare per forza con un complicatissimo e rischioso complotto governativo.

- Ne è sicuro? Il libro spiega, ad esempio, come si sono formate le pozze di acciaio fuso nei sotterranei delle Torri? Oppure spiega come fanno tre edifici del genere a cadere tutti nello stesso modo, tutti sulla loro pianta, e tutti a causa del kerosene, quando non era mai crollato un solo edificio in acciaio al mondo a causa di un incendio? Perchè a me non risulta. Se le spiegasse, il dibattito sarebbe finito da un pezzo. Lei che lo ha letto, me le saprebbe spiegare, queste cose?

- Guardi, io di ingegneria non ho mai capito niente. Ma questo libro è basato sul lavoro di oltre trecento scienziati, professori ed esperti vari. Ora, con tutto il rispetto per le sue teorie, non vorrà dirmi che questi trecento scienziati si sono tutti messi d’accordo per mentire, no?

- Ma dove sono, questi trecento scienziati? “Le dicono” – sottolineai - che hanno partecipato trecento scienziati, ma nel libro troviamo nome cognome e indirizzo di ciascuno di loro?

- Non credo... Ma non vorrà mica che se le siano inventate di sana pianta, queste cose? Insomma, abbia pazienza, Internet va bene, ma un libro è sempre un libro, no? Sono due cose ben diverse.

Mi resi conto che non c’era nulla da fare. Quando si parte dalla conclusione – che la cosa “è impossibile” - e non si parte dai fatti empirici, finisci per dover ignorare i secondi pur di non modificare la prima.

Lui a sua volta si era reso conto del mio sconforto, e cambiò tono.

- Guardi, sia chiaro – mi disse - Io non ho mai amato gli americani, e so benissimo che gli piace fare i loro sporchi giochetti. Ma qui stiamo parlando di una ipotesi mostruosa, che coinvolgerebbe centinaia e centinaia di persone, e non si può pensare che questi abbiano scelto di correre il rischio che prima o poi qualcuno parlasse, e la verità venisse fuori.

- Ma la verità “é” venuta fuori – dissi con l’ultimo filo di disperazione – è lì da vedere! Solo che stranamente non si riesce a diffonderla.

- E questo cosa significa, secondo lei?

- Che l’informazione è controllata, ovviamente!

Lui sorrise, bonario:

- Tutta? Tutta l’informazione al mondo secondo lei è controllata? Suvvia... saranno davvero tutti controllati, con il guinzaglio, dal primo all’ultimo, o forse le sue teorie non sono poi così solide come le appaiono?

Ci guardammo negli occhi per un istante. Sentii chiaramente che non lo avrei mai più rivisto, e la cosa mi dispiaceva molto.

Camminai a lungo nella notte, prima di rientare a casa. Non riuscivo a capacitarmi di quanto era accaduto. Se nemmeno bin Laden ci crede – mi dicevo – siamo davvero alla follia. Ripassavo mentalmente i vari snodi della conversazione, per capire dove stesse il problema, e a un certo punto mi resi conto di aver parlato con un uomo che stava ancora fisicamente nel secolo scorso. La sua logica, così banale e lineare, la sua incapacità di concepire meccanismi che a me sembravano evidenti, il suo fidarsi ciecamente dell’informazione “istituzionale”, erano rimasti assolutamente intatti, preservati nel tempo. E grazie al suo lungo letargo, dal quale era appena uscito, avevo improvvisamente di fronte la misura esatta di quanto fosse cambiato il mondo in questi anni.

Fu a quel punto che giunse la folgorazione, e capii il vero segreto di chi aveva concepito l’intera operazione: il rischio non consisteva affatto nella “possibilità che un giorno qualcuno parlasse”: quel rischio esiste sempre, anche quando si fa una rapina in due persone soltanto. E una volta che finisci sulla sedia elettrica, che tu lo faccia da solo o insieme a mille altri, cambia poco. La vera incognita stava proprio nella difficoltà di controllare l’informazione mondiale, nel momento in cui un qualunque giornale o TV al mondo si fossero messi in testa di indagare a fondo sui fatti avvenuti. D’accordo che il controllo dei media è ampiamente previsto, ma la variabile impazzita - come suggeriva lo stesso bin Laden - ci può sempre stare. Come garantirsi che nessun direttore di una qualunque testata di una certa importanza - dalla Svezia all’Argentina, dalla Spagna agli stessi Stati Uniti - non decida un giorno di fare una crociata per la verità, contro tutto e contro tutti, e metta a quel punto in moto una valanga che non si arresta più?

Questo era il vero problema, e di fronte a questo rischio penso che chiunque si sarebbe fermato. Chi invece ha osato andare avanti, ha capito che non c’era nessun bisogno di controllare individualmente le mille testate mondiali potenzialmente pericolose: lo avrebbero fatto da sole. Alla loro guida c’erano infatti – e ci sono tuttora – persone che provenivano, ovviamente, dal secolo scorso. Persone abituate a fidarsi ciecamente del verbo ufficiale, persone che ragionavano partendo da presupposti che rendono “impossibile a priori” un gesto la cui difficoltà maggiore stava proprio nel concepirlo, e non certo nel metterlo in atto.

Eccola, la grande rivoluzione del nuovo secolo, dove stava. Stava nella sovversione, improvvisa e totale, di tutti i più noti e condivisi parametri di riferimento. Una volta superati quelli, una volta avuta l’idea “impensabile”, il gioco era fatto.

Come dice un prezioso proverbio: i segreti piccoli sono i più difficili da mantenere. Per quelli troppo grandi basterà sempre l’incredulità della gente.

E, almeno fino ad oggi, hanno avuto ragione.

Massimo Mazzucco


Gli altri due capitoli della “serie” Incontri con bin Laden

Osama pasticcione

Intervista a Osama bin Laden

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Autore Albero
pask
Inviato: 9/12/2007 12:23  Aggiornato: 9/12/2007 12:23
So tutto
Iscritto: 3/6/2006
Da: Napoli
Inviati: 19
 Re: Addio bin Laden
Grande Mazzucco! Analisi precisa e puntuale come al solito. Mi ricorda certe "trovate" di Isaac Asimov, uno dei più grandi scrittori di fantascienza esistiti che faceva spesso riferimento alle debolezze umane alla luce di nuove scoperte o azioni imprevedibili.
Mi mancherà però lo Zio Bin...

"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" Salvor Hardin...
Pyter
Inviato: 9/12/2007 13:09  Aggiornato: 9/12/2007 13:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Addio bin Laden
EDIT:
Capii perfettamente che era rimasto, come mentalità, al secolo scorso.
Oltretutto era un buon musulmano.
Tornai dentro e gli dissi...in tono serio:
- Forse è meglio che lasci perdere la ricerca di "ParisHilton".

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Sertes
Inviato: 9/12/2007 13:12  Aggiornato: 9/12/2007 13:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Addio bin Laden
Caro Massimo, se torni da Bin Laden non sfuggire alle sue domande!

Quando ti chiede quante persone ci sarebbero volute digli 200: lo stesso numero necessario per l'operazione Northwood, il piano militare americano in cui si voleva abbattere un aereo di linea (camuffato) e causare operazioni di terrorismo negli USA per causare la guerra con Cuba (ed erano gli anni sessanta!).

Quando ti chiede dove sono finiti i passeggeri, diglielo: in una stanzina a confemare via telefono che si trovavano invece sull'aereo, e che l'aereo era stato dirottato dagli arabi.

Quando ti nomina i 300 scienziati senza nome di popluar mechanics, tu fagli cliccare ae911truth.org dove più di 200 architetti ed ingenieri, elencati con nome cognome e qualifica sostengono che il crollo delle torri ha più di dieci elementi in comune con le demolizioni controllate e zero elementi in comune con i crolli passivi gravitazionali.

Oppure chiedigli di spiegarti la versione ufficiale sul crollo del wtc7, che ancora non c'è.

Poi per concludere, dato che si è informato, chiedigli se ha ragione Norman Mineta, ministro dei trasporti, a dire che Dick Cheney alle 9:30 era nel PEOC e aveva il comando della situazione o se invece ha ragione il 9/11 commissio report a pagina 40 e Dick Cheney alle 9:30 era fuori ignaro di tutto.

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
alberto78
Inviato: 9/12/2007 13:19  Aggiornato: 9/12/2007 13:19
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/11/2007
Da: miLano
Inviati: 81
 Re: Addio bin Laden
Geniale...elevato alla terza

Massimo, sarebbe bello veder nascere un corto da queste tre "interviste". Anche un'audiointervista non sarebbe male. no?

Saluti
Alberto

"Non credere a niente o credere a tutto, sono qualità estreme che non valgono nulla." P. Bayle
Rickard
Inviato: 9/12/2007 13:24  Aggiornato: 9/12/2007 13:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: Addio bin Laden
Aldilà della lollosa intervista e di Bin Laden che scopre Google Earth Hai centrato il punto, Mazzucco.
Quando decidono che una cosa è impossibile neanche la confessione del colpevole in persona cambierà qualcosa.
All'incredulità generale delle persone và poi aggiunta la loro diffusa ingenuità tanto bonaria che il proprio governo "non farebbe mai una cosa simile ai propri cittadini"; questo assurdo presupposto del governo che agisce sempre per il nostro bene è (secondo me) uno dei principali motivi che porta la gente a scartare l'ipotesi auto-attentatoria.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Pyter
Inviato: 9/12/2007 14:16  Aggiornato: 9/12/2007 14:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Addio bin Laden
Rick:
All'incredulità generale delle persone và poi aggiunta la loro diffusa ingenuità tanto bonaria che il proprio governo "non farebbe mai una cosa simile ai propri cittadini";

Più che "diffusa ingenuità bonaria" io parlerei di vera e propria ipocrisia,
perchè da una parte si fida dei propri governanti, dall'altra invece li si
attacca in quanto ladri e incompetenti (quando vengono toccati i
propri interessi).
Cioè il "non farebbe mai una cosa simile ai propri cittadini" va di pari passo
con il "piove governo ladro".

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Spooky_max
Inviato: 9/12/2007 15:15  Aggiornato: 9/12/2007 15:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/9/2007
Da: vetrina
Inviati: 99
 Re: Addio bin Laden
Sì, però in questo modo mi rovini il protagonista!
Nella prima intervista sembrava che la sua cultura novecentesca fosse bastata a svelare tutti i retroscena della vicenda senza alcun bisogno di conoscere i fatti.
Adesso sembra invece che l'overdose di informazione l'abbia portato ad avere un opinione delle cose assai più ristretta. Mi è proprio scaduto il nostro Osama. Quasi come suo cugino...

Max "the spooky"

"The future is unwritten" John Graham Mellor
ahmbar
Inviato: 9/12/2007 15:41  Aggiornato: 9/12/2007 15:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/3/2007
Da: Milano
Inviati: 1785
 Re: Addio bin Laden
Mi capita spesso di parlare con persone totalmente ignare di 11 settembre (ho un taxi...), e concordo in pieno con Massimo: non serve citare 1000 dati, non verranno mai esaminati se la persona non e' ricettiva (blocco psicologico)

Come aggirare questo problema?

nel mio piccolo, mi sono accorto che non servono mille dati tecnici, bastano poche cose a suscitare la curiosita' che poi ti porta , se dentro di te lo desideri, ad analizzare il resto


"Vuole un esempio di quanto le informazioni su quanto successe quel giorno siano incomplete, parziali, inverosimili, quando non totalmente false?

1) Quanti edifici crollarono a NY ? (99,9%=2)
No, 3, per uno dei quali (wtc7) ancora siamo in attesa di una spiegazione dopo 6 anni

2) Chi e' l'organizzatore dell'attentato? (100% Bin Laden)
No, Bin laden non e' ricercato dal FBI per l'11 settembre

Quel giorno avvenne il piu' grande fallimento dell'intelligence americana (CIA/FBI), che non riusci a fermare nemmeno 1 dei 19 terroristi, e della difesa aerea , che non riusci ad intercettare nemmeno 1 degli aerei dirottati in quasi due ore

3) Secondo lei i comandanti in capo, responsabili primari di questi fallimenti, sono stati frustati, messi alla gogna e cacciati a calci?
No, sono stati promossi

Potrei andare avanti a lungo, ma le basti sapere questo:
molti piloti, che hanno guidato personalmente gli aerei coinvolti quel giorno, hanno dichiarato che le manovre fatte dai terroristi (mai saliti alla guida di uno di questi bestioni nella loro vita ed in possesso del solo patentino per guidare un monomotore ad elica) loro non sarebbero stati capaci di compierle

Dato che uno di questi piloti e' stato per 20 anni un top gun, ritengo decisamente ridicolo sostenere che 19 cammellieri abbiano fatto cio' che nemmeno un asso dell'aria avrebbe potuto compiere

Le cito poi un dato dell'ONU riguardante la produzione mondiale di eroina:
anno 2000--produzione dall'Afghanistan 38%
anno 2006--produzione dall'Afghanistan 87%

Bin Laden non lo avranno trovato, ma qualcosa li' che interessava c'era..."





Generalmente, dopo questa introduzione, ho notato una maggiore ricettivita'

Per chi desidera informarsi sulla piu' grande menzogna dell'era moderna
FAQ 11 settembre 2001
Teba
Inviato: 9/12/2007 19:24  Aggiornato: 9/12/2007 19:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/9/2007
Da:
Inviati: 1846
 Re: Addio bin Laden
chi è bin laden? secondo alcuni ragazzi dal Pakistan. (filmato di marzo '07)

Ciaolo
Inviato: 9/12/2007 19:32  Aggiornato: 9/12/2007 19:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/10/2007
Da:
Inviati: 596
 Re: Addio bin Laden
Non serve a niente spargere la voce se il 99% delle persone si lascia strizzare il cervello dall'informazione televisiva...

L'unica cosa è sperare nel cambio di rotta dei media, come pensa Massimo, e dato quel che sta succedendo al governo US ora, personalmente lo ritengo leggermente più plausibile.

Ogni affermazione oggettiva deve avere un riscontro non obiettabile, altrimenti è una menzogna.
Un'affermazione soggettiva non ha alcun valore se argomenta menzogne.
A. R.
shm
Inviato: 9/12/2007 19:45  Aggiornato: 9/12/2007 19:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/8/2007
Da: perugia
Inviati: 1802
 Re: Addio bin Laden
Credo che in questo articolo-intervista tu abbia centrato il problema predominante nell'ambito dello scetticismo relativo all'auto-attentato dell'11 settembre.

Infatti anche il vero Osama Bin Laden (non il cugino), fa fatica a crederci...

Per il semplice motivo che a tutti i dubbi in tal senso si trova sempre una giustificazione plausibile, a cominciare dal famigerato "pull it"... che tradotto, si è "appreso" che sigificasse:

"ritirare il contingente dei pompieri dalla zona a rischio di pericolo di crollo"

invece di:

"buttalo gù".

La madre di tutti i dubbi per chi si avvicina alla tesi dell'auto-attentato dell'11 settembre è una sola, predominante su tutti:

Può, il Governo degli Stati Uniti, aver deliberatamente ucciso 3000 persone, propri cittadini civili, per ottenere il pretesto di entrata in guerra a oltranza?

Detta così uno è portato a dire subito, senza pensarci e inconsciamente:

"No"

"Ma che cazzo dici?"

"Sei impazzito"

Secondo me ritenere un Governo capace di uccidere i propri civili per ottenere una contropartita nella mente di molti è un tabù.

E non è l'unico, il secondo tabù, con cui ci si trova a dover predisporre un ragionamento, è quello dei 3000 morti di quel giorno.

Punto 1: una mente non interessata (...informata) è portata ad allontanare il dubbio nei confronti del proprio o di quel Governo.

Punto 2: la stessa mente allontana il concepimento dell'idea che 3000 persone possano essere state uccise per scopi egoistici o economici, da parte di coloro che considerano "padri protettori della propria nazione".

Punto 3: tale mente è diretta alla scelta della soluzione più facile (è triste dirlo), di fronte al dubbio accorso.

Punto 4: molti pensano che vivere come stanno facendo attualmente sia sufficente poichè nulla tocca la propria sfera.

Punto 5: è più facile additare ad uno pseudo scarto della natura umana una responsabilità simile, "il terrorismo" islamico è l'esatta impersonificazione di detta responsabilità ed è facilmente accettabile riconoscerlo anche per la differenza di religione dalla parte di mondo "colpita" da tale piaga.

Punto 6: la gente guarda la televisione e la televisione è un catalizzatore che offre immediatamente la realtà che non hai visto poichè non potevi essere presente.

Prima di riflettere, sarebbe opportuno riconoscere quanto non sia difficile uccidere una persona, per rendersi conto che la stessa azione, perpetrata da un'organizzazione con un qualsiasi scopo, sia legittimata, in funzione di certi ideali, all'eliminazione di più persone, per perseguire il risultato della causa...

Se anzichè dubitare del Governo si attribuisse la colpa ad un'orgazzazione dietro le quinte di questo, che lo controlla, che lo ricatta, che lo influenza, che lo spinge, che lo pressa, l'incastro delle spiegazioni sarebbe più funzionale... ciò perchè attribuire la responsabilità al Governo nella sua interezza è riduttivo.

Gli stessi governanti a loro volta fanno parte di decine di altre organizzazioni, decine nel senso vero del termine...

Basti vedersi i giudici della Commissione 11 settembre, fare lo scandaglio a Siverstein o Greenberg, quest'ultimo legato alla famiglia Bush tramite la Harriman bank, capo dell'AIG, colosso assicurativo americano che stipulò le polizze del WTC e nell'arco di 1 mese e mezzo, appena in tempo prima degli atti, riuscì a rivendersele ad un pool di assicuratori svizzeri...

“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
edo
Inviato: 9/12/2007 21:16  Aggiornato: 9/12/2007 21:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Addio bin Laden
citaz. ahmbar: Mi capita spesso di parlare con persone totalmente ignare di 11 settembre (ho un taxi...), e concordo in pieno con Massimo: non serve citare 1000 dati, non verranno mai esaminati se la persona non e' ricettiva (blocco psicologico)

Come aggirare questo problema?

nel mio piccolo, mi sono accorto che non servono mille dati tecnici, bastano poche cose a suscitare la curiosita' che poi ti porta , se dentro di te lo desideri, ad analizzare il resto


"Vuole un esempio di quanto le informazioni su quanto successe quel giorno siano incomplete, parziali, inverosimili, quando non totalmente false?

1) Quanti edifici crollarono a NY ? (99,9%=2)
No, 3, per uno dei quali (wtc7) ancora siamo in attesa di una spiegazione dopo 6 anni

2) Chi e' l'organizzatore dell'attentato? (100% Bin Laden)
No, Bin laden non e' ricercato dal FBI per l'11 settembre

Quel giorno avvenne il piu' grande fallimento dell'intelligence americana (CIA/FBI), che non riusci a fermare nemmeno 1 dei 19 terroristi, e della difesa aerea , che non riusci ad intercettare nemmeno 1 degli aerei dirottati in quasi due ore

3) Secondo lei i comandanti in capo, responsabili primari di questi fallimenti, sono stati frustati, messi alla gogna e cacciati a calci?
No, sono stati promossi

Potrei andare avanti a lungo, ma le basti sapere questo:
molti piloti, che hanno guidato personalmente gli aerei coinvolti quel giorno, hanno dichiarato che le manovre fatte dai terroristi (mai saliti alla guida di uno di questi bestioni nella loro vita ed in possesso del solo patentino per guidare un monomotore ad elica) loro non sarebbero stati capaci di compierle

Dato che uno di questi piloti e' stato per 20 anni un top gun, ritengo decisamente ridicolo sostenere che 19 cammellieri abbiano fatto cio' che nemmeno un asso dell'aria avrebbe potuto compiere

Le cito poi un dato dell'ONU riguardante la produzione mondiale di eroina:
anno 2000--produzione dall'Afghanistan 38%
anno 2006--produzione dall'Afghanistan 87%

Bin Laden non lo avranno trovato, ma qualcosa li' che interessava c'era..."





Generalmente, dopo questa introduzione, ho notato una maggiore ricettivita'


straquoto!

clausneghe
Inviato: 9/12/2007 21:26  Aggiornato: 9/12/2007 21:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: Addio bin Laden
Caro Massimo

Meno male che hai detto "addio" al tipo con la barba

Con il telefono,poi, si rischia grosso, lo sai...

Perchè questi

vi potrebbero beccare in un baleno (volendo)

anche in capo al mondo

DrHouse
Inviato: 9/12/2007 21:55  Aggiornato: 9/12/2007 23:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: Addio bin Laden
Ciaolo,
intanto non è vero che il 99% delle persone crede ciecamente alla versione ufficiale e a tutto ciò che la TV gli propina. Non esistono dati ufficiali, ovviamente, ad ogni modo gli ultimi sondaggi condotti negli USA su questo argomento dimostrano che una percentuale compresa tra il 30% e il 50% (a seconda dell'area e della fascia di popolazione prescelta) crede che il 9/11 sia stato un inside job o, comunque, che la versione ufficiale lasci aperti un sacco di interrogativi finora senza risposta. Questo dimostra che almeno una parte della popolazione ha sviluppato in questi ultimi decenni anticorpi contro il bombardamento mediatico e le comode verità di regime, ha imparato a recepire tutto ciò che dicono i media con un filtro critico, a informarsi in prima persona su Internet o su altre fonti di informazione alternative senza prendere per oro colato tutto ciò che le viene detto. È ovvio che i media svolgono ancora un ruolo fondamentale negli USA nella formazione dell'opinione pubblica, ma attenti a dare tutto per scontato. Come spiegare, ad esempio, il successo di Ron Paul, completamente ignorato dall'informazione mainstream, eppure campione nei sondaggi su Internet? Si tratta ancora pur sempre di una minoranza, certo. Eppure qualcosa si muove.

C'è poi da considerare l'aspetto psicologico ben segnalato oggi da Mazzucco. Per credere alla versione dell'auto-attentato, non basta vincere la pigrizia, analizzare i fatti al di là delle apparenze e delle menzogne ufficiali, porsi domande, cercare siti di informazione libera. È necessario soprattutto perdere quella ingenuità che ti porta istintivamente a credere che l'essere umano non sia capace di cogitare un atto così diabolico e ben architettato, è necessario superare quella resistenza spontanea che ti impedisce di credere che un governo, per quanto corrotto e guerrafondaio sia, sia capace di arrivare a uccidere 3000 connazionali per giustificare una politica di aggressione. È questo il vero nodo della questione. La stragrande maggioranza delle persone che non credono alla teoria del complotto interno non ha mai letto una pagina della Commissione 9/11, non ha mai sentito parlare né di Popular Mechanics, né dei debunker nostrani (se li avessero letti, è anzi altamente probabile che ingrosserebbero le file degli scettici). Molti di loro non sanno neppure che il WTC7 è crollato. Se ci parli, ti accorgerai che la maggior parte di loro non è poi così pronta a credere a tutto ciò che raccontano i media, benché in questi anni siano stati bombardati dalle immagini degli aerei "dirottati" che si schiantano contro le Torri gemelle. Il punto è che si rifiutano di credere che un governo possa arrivare a tanto. Eppure, basterebbe conoscere un po' la storia per sapere che ciò che può apparire a prima vista inverosimile è in realtà già accaduto parecchie volte.

Ricordati che i media continuano ancor oggi a vendere l'idea che Kennedy è stato ucciso da Oswald senza altri complici, eppure da oltre venti anni più dell'80% degli americani è convinto che ci sia stato un complotto. Questo mi porta a concludere che anche per il 9/11 dovremo attendere probabilmente decenni prima che si costruisca una consapevolezza generalizzata di quanto è realmente accaduto. Infine, non aspettarti nessun cambio di rotta nei media americani. Non sarà certo il rapporto della CIA sull'Iran o la rivolta dei militari contro i folli progetti di Cheney che convinceranno la CNN o il New York Times a cambiare rotta e a fare spazio a teorie alternative. Nessuno ha interesse a farle trapelare. A meno che non appaia qualche personaggio con un vero inside knowledge su quanto accaduto l'11 settembre (e sia anche così bravo da non farsi ammazzare prima di iniziare a cantare), nulla trapelerà dai media ufficiali. Come nel caso dell'assassinio di Kennedy, temo che dovremo rassegnarci a vincere la nostra battaglia nel lungo periodo.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Rickard
Inviato: 9/12/2007 23:34  Aggiornato: 9/12/2007 23:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: Addio bin Laden
Citazione:
Cioè il "non farebbe mai una cosa simile ai propri cittadini" va di pari passo
con il "piove governo ladro".

Certo, non dico che il basamento non sia ipocrisia, semplicemente la gente vuole la possibilità di dire "governo ladro" ma si rifiuta a priori di considerare l'eventualità di un piano freddamente studiato a tavolino che non si faccia scrupolo di eliminare 3000 e rotte persone solo per interessi finanziari; perciò finché si tratta di lagnarsi pe ri privilegi della casta politica (che poi sono chiaccere da bar) sono tutti d'accordo ma se si tratta di considerare quanto loro ci considerino insignificanti pedine da sacrificare alla prima convenienza ecco che scatta il blocco.
In fondo è lo stesso principio percui secondo alcuni il nazismo e tutte le sue conseguenze sugli ebrei fu una specie di frenesia malvagia collettiva anziché una attenta, fredda e ragionata pianificazione da portare a termine con industriale efficienza.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Curioso86
Inviato: 10/12/2007 1:48  Aggiornato: 10/12/2007 1:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/6/2006
Da: La terra che non c'è...Sicilia
Inviati: 162
 Re: Addio bin Laden
Buona sera a tutti, scusate se vado un attimo in OT ma potete aiutarmi a capire alcune cose???? Già da tempo leggendo e pensando non mi quadrano delle cose che hanno a che fare con la 2guerra mondiale, come sappiamo Martin Bormann e il capo della gestapo Heric muller si presume secondo alcune fonti scritte qui e li che siano morti i primi giorni dell'aprile 1945..... anche se nessuno lo ha dimostrato. QUal'è il problema?????? Che se andiamo su wilkipedia che da l'informazione sul contenuto dell' U boat 234(isotopo dell'uranio)il giorno in qui venne "catturato"dagli alleati aveva tante belle sorprese tra qui quella di avere nella lista passeggeri proprio martin bormann e herich muller... ???!!!! PErchè mi scrivono questo se andando ad analizzare il profilo singolo di ognuno di loro si presume senza prova che siano morti a Berlino nel 1945???? Cioè è un po contraddittorio.. alleanze segrete tra nazisti e governo americano???? Libertà in cambio dell'uranio che mancava agli americani per completare il primo esemplare di atomica?????? QUello che mancava algi americani era proprio questo che era contenuto in grossa quantità nell'u 234. http://it.wikipedia.org/wiki/U_234
Scusate ancora tanto non sapevo dove mettere sta notizia,quindi se si può spostare da un altra parte bene. Vorrei solamente vostre opinioni o aiuti visto che io non so che pensare, sono un po confuso.

ps: curiosità proprio come il mio nickname

Il mio sogno è che i miei quattro bambini possano vivere un giorno in una nazione dove non saranno giudicati dal colore della loro pelle ma dal contenuto del loro carattere.
Se un uomo non ha ancora scoperto qualcosa per cui morire non ha ancora inizi...
Red_Knight
Inviato: 10/12/2007 2:12  Aggiornato: 10/12/2007 2:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: Addio bin Laden
E' vero che scatta il blocco psicologico; penso che nessuno si sia convinto facilmente fin da subito della tesi dell'inside job. Tuttavia molto spesso si tratta di una mancanza di attitudine al ragionamento logico e sillogistico (e non parlo di imbecilli patentati), o quanto meno questa è una componente importante dello scetticismo. La posizione che una persona assume di default di fronte a una simile evenienza è accettare la "verità ufficiale". Solo se c'è qualcosa di EVIDENTEMENTE strano sorgono i dubbi (e non sempre); ma qui non c'è nulla di evidente se non quello che propinano i media. Tre aerei hanno colpito delle torri e un edificio governativo super protetto distruggendoli; un quarto è precipitato. Non c'è assolutamente nulla di incredibile se non vengono specificati i dettagli. Quando poi i dettagli, e con essi i dubbi, vengono gettati davanti alla persona tutti assieme, per questa preparare una difesa a una simile aggressione è difficile, e si chiude nell'illogicità. Quindi bisogna fare un po' gli psicanalisti, lasciar perdere la razionalità, e giocare di suggestione.
"Hai sentito le ultime teorie che hanno tirato fuori i soliti paranoici sul solito sito internet strampalato?"
In questo modo non faremo scattare il blocco psicologico ma non costringeremo neanche il malcapitato a usare la logica, e la persona ci chiederà di esporre la "bislacca teoria" per curiosità. A esposizione compiuta, in maniera superficiale, parzialmente errata e sensazionalistica, sempre facendo gli scettici, si può mettere la pulce nell'orecchio, e magari lasciare un link a qualche sito (di solito lascio la sezione 11 settembre di LC). Solo dopo aver eluso le difese e aver insegnato un po' di arte del ragionamento ho spiegato punto per punto tutte le contraddizioni della versione ufficiale. Con molti duri di cervice che ho conosciuto ha funzionato, e ora sono persone che si informano appassionatamente su Internet ogni giorno.

shm
Inviato: 10/12/2007 9:20  Aggiornato: 10/12/2007 9:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/8/2007
Da: perugia
Inviati: 1802
 Re: Addio bin Laden
c'è un filo molto sottile che collega la finzione con la realtà... propinate...

Un film sai che è finzione..

le notizie... pubblacano una realtà che non puoi provare...

La differenza come si può dedurre è infame poichè pressochè inesistente.

...testimoni che guardavano alla televisione gli aerei che impattavano sulle torri ebbero come la sensazione di vedere un film di Hollywood...

ricollegandomi a questo ragionamento che qualcuno potrebbe ritenere fantasioso, mi riconduco ad un film che ho visto parecchie volte:

"Apocalypse Now" - Redux (quasi 3 ore, mi sembra)

La storia del capitano USA che risale il fiume Mekong in Viet Nam per arrivare fino in Cambogia per cercare e terminare il colonnello Kurtz, arrivato a costituire un esercito personale tra le popolazioni indigene della foresta...

Quando lo trova avviene tra i due un dialogo inerente un elogio da parte del colonnello nei confronti dei militari che con dolore e terrore mutilavano le braccia dei bambini vaccinati dai coloni francesi....

Non so se si trova il dialogo in italiano, la lode sta nel compimento di quel gesto tanto efferato ma tanto dovuto nei confronti degli eredi di una tradizione che non voleva nessuna ingerenza esterna...

Ma questo è un film!

Non so se ciò sia regolarmente accaduto, ma so per certo che nel Darfur succede peggio, per cui non mi rimane difficile collocare e accettare l'atto in se stesso, come ipotesi realmente avvenuta...

Ciò per dire che dietro un atto macchinoso e ben congegnato come l'11 settembre ci sono spiegazioni che non sono quelle indicate al pubblico...

Vale a dire: "...che cosa sono, 3000 vittime assassinate, dietro un Governo globale perpetrato con la forza?"

Niente?
Un dettaglio?
...una statistica? (una morte è una tragedia, un milione di morti, una statistica. - Stalin -)

Negli Usa c'è la sedia elettrica per questo... (ma la sedia elettrica è un deterrente-tabù...)

...ergo, la popolazione è avvertita, dal Governo, ma le organizzazioni dietro al Governo dispongono di quei benefici atti a neutralizzare questa conseguenza con l'inganno.

Se sai che puoi uccidere senza essere perseguito penalmente, hai una probabbilità di commettere l'atto più alta, rispetto a quella per cui se ciò non fosse sarebbe inferiore...

Se è vero che nell'olocausto sono morte 6.000.000 di persone nei campi di concentramento, e ciò sarebbe stato fatto con ferrea regolamenrtazione, anche per i disturbatori del regime di allora, perchè ci si meraviglia se oggi 3000 persone vengono deliberatamente assassinate?

3000 su 6.000.000 è la duemillesima parte...

su 60 milioni di morti della seconda guerra mondiale... la ventimillesima...

Forse perchè oggi si crede di vivere in una società civile, all'insegna della libertà, della giustizia, si è abituati a vedere in faccia a tu per tu i politici governanti...

Gurdi in faccia Bush e cerchi di scrutarne l'espressione per individuare un indizio di tradimento... ma niente! ... imperturbabile!

Rumsfield: idem
Perle: uguale!

E allora ci si rintana nella vergogna di poter credere per un solo istante che queste persone possano aver commesso una simile atrocità...

Se però uno va a verificare dove fosse Bush quella mattina, rendendosi conto che si trovasse in una scuola elementare a leggere una storia a dei bambini, si evince che, per lo meno, dal posto di comando era lontano parecchi chilometri...

Alla Casa Bianca invece c'era suo padre!

Colui che nel '76 (mandato 75-77), a capo della CIA, demandò il concepimento del:
"The Perfect Terrorist Plan For To Level The Twin Towers"
http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/viewtopic.php?topic_id=3967&forum=4

“Se un ebreo ortodosso mi considera "immondo" o mi saluta per primo per non dover essere costretto a rispondere al mio saluto, la cosa non preoccupa più di tanto.” (John)
9/11 anomalies
oppilif92
Inviato: 10/12/2007 20:42  Aggiornato: 10/12/2007 20:42
So tutto
Iscritto: 19/8/2007
Da: Matera
Inviati: 8
 Re: Addio bin Laden
W BinLaden...anche lui sa la verità, è proprio un genio (ed è più intelligente di voi). W Osama e le sue teorie FONDATISSIME

DrHouse
Inviato: 10/12/2007 22:58  Aggiornato: 10/12/2007 22:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: Addio bin Laden
FONDATISSIME, PURISSIME, ATTIVISSIME...

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Redazione
Inviato: 11/12/2007 0:17  Aggiornato: 11/12/2007 0:17
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Addio bin Laden
OPPIFIL: Qui non ci sono "voi", ricordalo. Siamo tanti "io".

E alle provocazioni preferiamo le argomentazioni.

Poeta
Inviato: 11/12/2007 12:19  Aggiornato: 11/12/2007 12:19
So tutto
Iscritto: 11/12/2007
Da:
Inviati: 13
 Re: Addio bin Laden
Mio fratello era aviatore
Un giorno ricevette la cartolina.
Fece i bagagli, e andò via,
Lungo la rotta del sud.

Mio fratello è un conquistatore.
Il popolo nostro ha bisogno
Di spazio. E prendersi terre su terre,
Da noi, è un vecchio sogno.

E lo spazio che si è conquistato
È sui monti del Guadarrama.
E’ lungo un metro e ottanta
E di profondità uno e cinquanta…

Bertold Brecht

oppilif92
Inviato: 11/12/2007 19:30  Aggiornato: 11/12/2007 19:30
So tutto
Iscritto: 19/8/2007
Da: Matera
Inviati: 8
 Re: Addio bin Laden
Le argomentazioni e le risposte alle vostre tesi sono sui soliti siti sempre a vostra disposizione (ATTIVISSIMI). Quello che manca è la vostra risposta alle risposte dei siti ATTIVISSIMI. Se avete TUTTE le risposte alle risposte anticomplotto, sarò felice di leggerle SE CI SARANNO.

etrnlchild
Inviato: 17/1/2008 1:43  Aggiornato: 17/1/2008 1:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 1200
 Re: Addio bin Laden
Ma cos' e' questa storia che Benazir Bhutto ha detto che Bin Laden e' stato ucciso ?
Intervista Bhutto

"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."
alberto78
Inviato: 17/1/2008 11:57  Aggiornato: 17/1/2008 11:57
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/11/2007
Da: miLano
Inviati: 81
 Re: Addio bin Laden
Citazione:
Ma cos' e' questa storia che Benazir Bhutto ha detto che Bin Laden e' stato ucciso ?


Me lo sto chiedendo anche io da ieri sera quando ho visto il video, ahimé, su striscia la notizia. Non che mancassero sospetti della morte di Bin Laden... ma questa mi sembra una prova valida e attendibile (o no?)

Il fatto che i media non parlino della notizia (l'intervista è di fine novembre..) dovrebbe confermare che è una prova valida eccome, ma di sicuro quando ne parleranno diranno che il video è un falso, o che è stato un lapsus, si era sbagliata, ecc... e screditeranno la testimonianza. Spero di no!
in ogni caso, lei purtroppo non è più qui per spiegarcelo

ciao!

"Non credere a niente o credere a tutto, sono qualità estreme che non valgono nulla." P. Bayle
etrnlchild
Inviato: 17/1/2008 12:07  Aggiornato: 17/1/2008 12:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 1200
 Re: Addio bin Laden
Citazione:
lei purtroppo non è più qui per spiegarcelo


Il che potrebbe dare maggior credito a quello che ha detto...
E' che lo ha annunciato con una tale naturalezza, senza particolare enfasi...
Non riesco neanche a capire la totale "non reazione" del suo intervistatore, che avrebbe come minimo dovuto chiedere "Scusi signora Bhutto, ho capito bene cosa ha detto ? Bin Laden e' stato ucciso ? ", o non ha sentito, o non ha voluto sentire.

"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."

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