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media : Addio cinema?
Inviato da Redazione il 30/9/2007 7:00:00 (4761 letture)

Nel 1895 il pubblico parigino parlava estasiato di una nuova invenzione, il “cinematografo”, che permetteva loro di vedere su uno schermo gigante delle immagni in movimento. In realtà la strada per arrivare a quel risultato era stata molto lunga, e già da mezzo secolo si sperimentava, sia in Europa che negli Stati Uniti, con strani accrocchi, lanterne magiche e macchinari di ogni tipo, per riuscire a dare vita a una serie inanimata di fotografie.

Ma la proiezione dei fratelli Lumière, che mostrarono al pubblico la semplicissima scena dell’uscita degli operai da una fabbrica, passò alla storia come la prima proiezione pubblica in una sala cinematografica.

Sono passati poco più di cento anni, e il cinematografo rischia già di passare alla storia, all’interno di una rivoluzione mediatica che sta venendo alimentata sia dalla poderosa accelerazione tecnologica degli ultimi anni – prevedibile, questa, in quanto si alimenta dei suoi stessi progressi – ma anche dalla imprevediile comparsa di Internet, che rappresenta la variabile impazzita nel paradigma della comunicazione moderna.

Già l’intera industria musicale, qualche anno fa, ha dovuto rivedere daccapo i propri “parametri esistenziali”, per fronteggiare l’improvvisa esplosione del peer2peer, la copia diretta dei brani musicali fra utenti collegati in rete, ma ora tocca anche al cinema subire il contraccolpo della nuova dimensione telematica. Non stiamo però parlando delle copie pirata – problema analogo a quello delle canzoni, in Internet, poichè anche i film vengono copiati peer2peer - ma dell’intero ciclo di produzione, dalla ripresa al montaggio alla distribuzione.

Fino ad oggi, per realizzare un qualunque film da distribuire nelle sale, era necessario girarlo in pellicola, o comunque bisognava presentare il prodotto finito ...

.. su pellicola cinematografica da 35mm. Sono le famose “pizze” di “Cinema Paradiso”, ad esempio, che contengono pesanti rulli di celluloide da 10-15 minuti l’uno, che sono fondamentalmente le stesse pizze utilizzate dai Lumière cento anni fa: ogni cinema un proiettore, ogni proiettore una copia del film, e quindi una mezza dozzina di rulli per ogni sala cinematografica. I costi di stampa, trasporto, manutenzione e stoccaggio delle copie sono molto alti, e pesano sensibilmente sul budget complessivio di una normale produzione cinematografica.

Se ad esempio si vuole fare un’uscita contemporanea di un nuovo film in tutti i maggiori centri abitati, si può arrivare, in Italia, a stampare anche 2-300 copie dello stesso film: e se per caso il film “buca” (non incassa, quindi viene smontato subito), il solo costo delle copie può far fallire l’intera produzione.

Ma, esattamente come è successo nella fotografia dieci anni fa, anche nel cinema sta iniziando l’era della proiezione digitale: abbandonati i patetici proiettori video di una volta - i famosi “trepalle”, una rossa, una verde e una blu, che proiettavano dei confusi fantasmi a pochi metri di distanza – ci sono ora sofisticati e potenti proiettori da sala, in grado di competere come qualità con le migliori copie in 35 millimetri.

Ma la vera differenza sta nel fatto che il proiettore digitale non ha più bisogno della sua copia “personale”: basta un collegamento in fibra ottica con una qualunque casa di distribuzione, e lo stesso film può venire proiettato contemporaneamente in centinaia di sale diverse, partendo da una sola fonte.

E’ il caso del Brasile, ad esempio, che ha sviluppato nelle sue città un avanzatissimo circuito digitale, chiamato RAIN, con 150 sale tutte collegate allo stesso sistema.

A sua volta, il fatto che sia possibile proiettare un film in digitale, significa che non è più necessario girarlo in pellicola, e questo permette finalmente la realizzazione di migliaia di progetti “difficili” che fino a ieri lo stesso costo della pellicola rendeva proibitivi. (Per “girare in pellicola” non si intendono solamente i metri fisici di celluloide, ma l’intero e complesso apparato – cineprese, obiettivi, luci, carrelli, gru, e quindi assistenti, macchinisti, elettricisti ecc. – necessario per quel tipo di ripresa. Oppure si poteva girare in video, ma il costo del trasferimento finale su pellicola era qualcosa di assolutamente proibitivo).

In realtà, nel grosso cinema commerciale (Hollywood) i “costi” non stanno nella pellicola, che anzi incide sui grossi budget in minima parte. Quando ti tocca pagare un Tom Cruise dozzine di milioni di dollari, persino Kubrick può permettersi di fargli rifare un ciack più di cento volte – sprecando chilometri di pellicola con cui uno studente di cinema girerebbe un intero film - senza mandare a fondo nessuno. Ma quello è lo star system: paghi il personaggio, non il contenuto.

Mente sugli schermi di tutto il mondo si possono anche proiettare cortometraggi, film d’epoca, animazioni, film sperimentali, conferenze, dibattiti e documentari veri e propri, realizzati a costi decisamente ridotti.

Oggi chiunque possieda una videocamera ad alta qualità e un computer può, almeno teoricamente, realizzare un film completo, da distribuire direttamente in sala, senza dover impegnare le monete d’oro di suo nonno per poterlo finanziare. Non saranno film con grandi attori, e nemmeno sceneggiati che richiedono molte comparse o grosse produzioni alle spalle, questo è chiaro. Ma oggi piccoli “documentari d’autore”, nei quali si gira una parte del materiale in prima persona, e magari lo si integra con fotografie e filmati di repertorio, possono teoricamente aspirare ad una distribuzione nelle sale, oltre che naturalmente su DVD.

E qui rientra in gioco Internet, vero Vaso di Pandora dell’informazione in ogni senso: qualunque immagine sia stata scattata nella storia, ormai è reperibile in rete al semplice tocco di un mouse, mentre esistono degli archivi storici fornitissimi - ad esempio l’Archivio Prelinger - che contengono molti materiali filmati di cosiddetto “pubblico dominio”, ovvero liberi da diritti d’autore.

Bisogna fare attenzione a quello che si usa, perchè non tutti i filmati sono utilizzabili liberamente, ma con un pò di pazienza è possibile mettere insieme un documentario costruito interamente con materiale di repertorio, che sia poi legittimamente distribuibile nelle sale. (Nel caso si vogliano invece utilizzare spezzoni di filmati altrui, basta darsi un pò da fare per contattare la produzione, e se lo scopo viene giudicato valido normalmente si ottengono i diritti in cambio di una semplice citazione).

In altre parole, seduti al vostro computer, con o senza l’uso di una videocamera, chiunque oggi può pensare di realizzare un prodotto che venga visto in centinaia di sale nel mondo.

Non farà ancora tremare i colossal di Hollywood, ma il giorno può essere molto più vicino di quello che si crede. A questo punto dipende tutto dai contenuti.

Massimo Mazzucco



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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Rickard
Inviato: 30/9/2007 7:46  Aggiornato: 30/9/2007 7:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: Addio cinema?
Non penso minimamente che questo sia un evento positivo, e non parolo della pirateria cinematografica agevolata dalla rete.
Come hai detto ormai (almeno in teoria) chiunque può girare il proprio film e sperare che venga messo in qualche sala o in rete o entrambe le cose, se come in Brasile si hanno sale collegate fra loro tramite la rete.
Questi film "fatti-in-casa" possono essere documentari, cortometraggi e qualsiasi altra cosa.
Questa cinematografia "di massa" avrà anche il pregio di abbattere i costi, questo è vero; ha però un difetto che a mio avviso è enorme: l'inevitabile livellamento verso il basso che avrà la qualità del cinema in un futuro dove al posto dei kolossal hollywoodiani ci siano schiere e schiere di filmetti fai-da-te.
Non si tratta di un timore infondato, basti pensare che, con la diffusione di massa di videofonini la rete si è intasata di filmati stupidi e insignificanti, se non criminosi (studenti che menano il compagno autistico e simili) e ci sono interi siti dedicati solo a filmati di questo tipo. Un perfetto esempio di mal utilizzo di internet e delle sue possibilità, chi ci dice che con l'avvento del cinema fatto in casa non si verifichi qualcosa di analogo?
Tu nell'articolo parli di documentari d'autore, insomma contenuti e scopi positivi, ma poi nella pratica chi fino ad ora ha "girato in casa" perlopiù ha alimentato l'industria del porno, altro che doumentari; non per nulla circa la metà (miliardi, quindi) di tutti i siti internet ha un contenuto esplicitamente pornografico e tale numero si è incrementato da che la gente può far film da sola (non dico che sia tutto retto dai filmini fatti-in-casa, ma rappresentano comunque una fetta non indifferente del totale).
Il cinema ha, già da un pò, perso la via, con parecchi registi interessati solo a produrre blockbusters e orgie di effetti speciali, non credo che l'intervento di milioni di persone senza adeguata preparazione cinematografica (nel senso di tecniche di ripresa ecc.) possa migliorare la situazione.
Personalmente preferisco i film non ancora "contaminati" da internet e dalla distribuzione iperplanetaria, era meglio quando dei veri professionisti dell'arte giravano capolavori come Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure o Orizzonti di gloria senza che chiunque con una videocamera digitale e l'accesso a internet funzionante potesse inquinare tutto ciò.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
gato
Inviato: 30/9/2007 9:03  Aggiornato: 30/9/2007 9:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/1/2006
Da: camposanto + +
Inviati: 175
 Re: Addio cinema?
Citazione:
Personalmente preferisco i film non ancora "contaminati" da internet e dalla distribuzione iperplanetaria, era meglio quando dei veri professionisti dell'arte giravano capolavori come Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure o Orizzonti di gloria senza che chiunque con una videocamera digitale e l'accesso a internet funzionante potesse inquinare tutto ciò.

Film come "United 93"? Non vuol dire che se il film viene fatto con un budget grande è anche di qualità. Anzi, più soldi servono per un film, più compromessi deve fare chi lo realizza. Per le pressioni che vengono dall' alto. Il fatto che internet si è riempito di filmati spazzatura è vero, ma rispecchia perfettamente la società. Non dimentichiamo che senza questa piccola rivoluzione non sarebbe stato possibile avere un film come Inganno Globale, e come tutti gli altri su questo tema. L' unico problema è che mentre prima ci venivano offerti i film dalla grande distribuzione (cinema e televizione) adesso dobbiamo andare a cercarceli in mezzo a tanta spazzatura. Come per l' informazione. Ed io preferisco cercarmi da solo queste cose.

olah
Inviato: 30/9/2007 9:12  Aggiornato: 30/9/2007 9:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/5/2007
Da: ValSusa
Inviati: 100
 Re: Addio cinema?
Citazione:
Questa cinematografia "di massa" avrà anche il pregio di abbattere i costi, questo è vero; ha però un difetto che a mio avviso è enorme: l'inevitabile livellamento verso il basso che avrà la qualità del cinema in un futuro dove al posto dei kolossal hollywoodiani ci siano schiere e schiere di filmetti fai-da-te.


Quindi sostieni che diminuendo i costi di produzione e aumentando il numero di attori in gioco e la concorrenza, la qualità dell'offerta peggiora?

Se tu hai una sala cinematografica, cosa decidi di vendere, un film di qualità o un film scadente?

Redazione
Inviato: 30/9/2007 9:44  Aggiornato: 30/9/2007 9:47
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Addio cinema?
Rick: Forse nell’articolo non sono stato chiaro, ma tieni presente che nel momento in cui parli di sala parli sempre di staccare un biglietto. Questo presume quindi da parte dello spettatore la volontà di alzare le chiappe dal comodo divano di casa sua, prendere la macchina e andare a cercare parcheggio in centro, prima di andare a comperare quel biglietto: la legge della domanda e dell’offerta rimane quindi immutata, e nessun “film fatto col telefonino” verrebbe mai programmato in una sala cinematografica, semplicemente perchè nessuno va a vederlo.

E' per quello che dicevo che la partita si sposta ora sui contenuti: prendi ad esempio un film come Loose Change, Inganno Globale o uno qualunque dei questi film: una volta non sarebbe stato possibile vederli in sala, perchè il semplice costo del trasferimento da DVD a pellicola rende l’operazione un suicidio economico. Mentre oggi si può passare direttamente dai nostri computer alla sala, senza più il negativo, e film come questi diventano improvvisamente accessibili anche a chi non ha Internet.

(Anch'io ritengo Dersu Uzala un capolavoro assoluto, btw).

edo
Inviato: 30/9/2007 9:54  Aggiornato: 30/9/2007 9:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Addio cinema?

SpikeZ
Inviato: 30/9/2007 10:30  Aggiornato: 30/9/2007 10:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/9/2007
Da: Karalis
Inviati: 341
 Re: Addio cinema?
Citazione:
Come hai detto ormai (almeno in teoria) chiunque può girare il proprio film e sperare che venga messo in qualche sala


Tu pensi? Non basta mica una telecamera digitale per fare un film. La sceneggiatura chi la scrive? E le luci? Il sonoro? Il montaggio (se non sai usare premiere e simili)? Il casting? Le locations? Guardate che un film richiede molte risorse e passando dalle "pizze" al digitale si abbattono si dei costi ma cio' non vuoldire che cani e porci possano proporre film per il cinema. Anche perche' prima di trovare una casa di produzione, anche modesta, disposta a produrti un film, ci passano ere geologiche.

Citazione:
Questa cinematografia "di massa" avrà anche il pregio di abbattere i costi, questo è vero; ha però un difetto che a mio avviso è enorme: l'inevitabile livellamento verso il basso che avrà la qualità del cinema in un futuro dove al posto dei kolossal hollywoodiani ci siano schiere e schiere di filmetti fai-da-te.


E come no. Come dire che il pedalo' ha sostituito i sottomarini nucleari. Non confondente i video amatoriali con il cinema, che e' tutt'altra cosa.

Citazione:
Non si tratta di un timore infondato, basti pensare che, con la diffusione di massa di videofonini la rete si è intasata di filmati stupidi e insignificanti, se non criminosi (studenti che menano il compagno autistico e simili) e ci sono interi siti dedicati solo a filmati di questo tipo. Un perfetto esempio di mal utilizzo di internet e delle sue possibilità, chi ci dice che con l'avvento del cinema fatto in casa non si verifichi qualcosa di analogo?


Per il semplice fatto che il cinema fatto in casa non e' proponibile a una casa di produzione.

Citazione:
...non per nulla circa la metà (miliardi, quindi) di tutti i siti internet ha un contenuto esplicitamente pornografico e tale numero si è incrementato da che la gente può far film da sola (non dico che sia tutto retto dai filmini fatti-in-casa, ma rappresentano comunque una fetta non indifferente del totale).


Chi l'ha detto? Questi dati da dove li hai estrapolati?

Citazione:
Il cinema ha, già da un pò, perso la via, con parecchi registi interessati solo a produrre blockbusters e orgie di effetti speciali, non credo che l'intervento di milioni di persone senza adeguata preparazione cinematografica (nel senso di tecniche di ripresa ecc.) possa migliorare la situazione.


Ma guarda meglio gli effetti speciali che le puttanate dei vari Vanzina. Per quanto riguarda la preparazione necessaria "qualcuno" disse : tutto quello che c'e' da imparare sul cinema lo si impara in 3 ore (vediamo se indovinate chi l'ha detto )

Citazione:
Personalmente preferisco i film non ancora "contaminati" da internet e dalla distribuzione iperplanetaria, era meglio quando dei veri professionisti dell'arte giravano capolavori come Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure o Orizzonti di gloria senza che chiunque con una videocamera digitale e l'accesso a internet funzionante potesse inquinare tutto ciò


Il punto e': non esiste contaminazione del cinema da parte del web. Per quanto riguarda la distribuzione agevolata dal sistema digitale a mio avviso e' tutta salute. E film come Donnie Darko, ad esempio, l'avremo visto prima e non dopo anni. Per non parlare di tutte quelle piccole case di produzione di cinema indipendente che non potevano distribuire il film a causa dei costi proibitivi. Ora possono farlo, e fidati, e' una gran cosa.

Io sinceramente non ho capito il nesso tra cinema e filmini da web, ma posso dirvi che se pensate che basti una VC digitale per fare cinema, aihme', siete lontani dalla realta'.
Voi temete che ragazzini che col cellulare riprendono una minchiata a scuola possano inquinare il cinema? O un marito che riprende la moglie obesa mentre si fa montare da un pastore maremano possa disturbare il cinema? Mah...


E visto che siamo in tema: Massimo io scrivo sceneggiature... non e' che mi raccomandi spudoratamente a qualcuno???

Salut!

Rickard
Inviato: 30/9/2007 10:56  Aggiornato: 30/9/2007 10:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: Addio cinema?
Vabbé, a parte le solite frasi ad effetto (tipo tutto quello che c'e' da imparare sul cinema lo si impara in 3 ore) Certamente la rete può essere utile per distribuire film come Inganno Globale che nelle sale non verrebbero mai distribuiti per via dei costi ma si tratta di casi isolati, il "grosso" sarà composto da roba qualitativamente mediocre, Inganno Globale ed altri contenuti degni di esser visti rimarranno un'esigua minoranza.
Non ho detto che il binomio rete-cinema non abbia nessun vantaggio, però resto dell'idea che gli svantaggi superino i vantaggi.

Film come "United 93"? Non vuol dire che se il film viene fatto con un budget grande è anche di qualità.

Per carità! Lungi da me dire una simile bestemmia (infatti non l'ho detta) e "United 93" l'hai tirato in ballo tu

Il punto e': non esiste contaminazione del cinema da parte del web. Per quanto riguarda la distribuzione agevolata dal sistema digitale a mio avviso e' tutta salute. E film come Donnie Darko, ad esempio, l'avremo visto prima e non dopo anni. Per non parlare di tutte quelle piccole case di produzione di cinema indipendente che non potevano distribuire il film a causa dei costi proibitivi. Ora possono farlo, e fidati, e' una gran cosa.

Certo, non fosse che la contaminazione esisterà nel futuro, e cinema indipendente non è sinonimo di cinema di qualità, alcuni film indipendenti sono delle perle di qualità, ma non tutti e nemmeno la maggior parte.
La visione della rete come rimedio a tutti i mali legati al mondo del cinema (film indipendenti per tutti e nessun livellamento in basso della qualità) mi sembra un pò troppo ottimistica.

Se tu hai una sala cinematografica, cosa decidi di vendere, un film di qualità o un film scadente?

Dato che ho una sala, mirerò a far soldi, non certo a divulgare la "conoscenza" percui opto per il film scadente che, benché scadente, sarà visto da milioni di persone, il film di qualità o viene trasmesso e spesso è un mezzo-flop o non viene affatto trasmesso.

Tu pensi? Non basta mica una telecamera digitale per fare un film Il problema è che ai Vanzina non l'ha ancora detto nessuno eppure i film continuano imperterriti a farli.

Purtroppo la possibilità di andare in sala bypassando la messa su pellicola non verrà sfruttata solo da chi ha davvero qualcosa da dire e mostrare (Loose Change, Inganno Globale e qualche buon film d'autore) davvero credete che, prima o poi, tale possibilità non venga sfruttata anche per proiettare spazzatura? Ci mettereste la mano sul fuoco? Io no.
Forse la misura sarà minore rispetto ai siti dove i video li vedi gratis, ma anche se ci sarà da andare in macchina in centro, parcheggiare e pagare il biglietto ci sarà comunque molta gente ben disposta a farlo pur di vedere spazzatura.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Thibault
Inviato: 30/9/2007 13:17  Aggiornato: 30/9/2007 13:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/5/2006
Da: Un mondo folle
Inviati: 343
 Re: Addio cinema?
Il problema non sta nel fatto che ci sarebbero milioni "cavolate" in giro a livellare i film.
Il problema sta nella domanda e nell'offerta: Ad esempio Matrix è un vero e proprio capolavoro, la trama, l'idea e la realizzazione (non tanto per i combattimenti et simila, ma per le piccole cose, tipo gli occhiali di morpheus che riflettono le immagini in modi particolari) sono eccezionali. Poi alla gente ha detto: "mii quello fa un salto di dieci metri e si menano come in dragonball... che fikata" E lì hanno deciso di fare altri due film di matrix, con una trama a dri poco ridicola che si sono basati solo e unicamente sui combattimenti assurdi (tra l'altro molto meglio quelli di Bud Spencer e Terence Hill) A cui hanno poi fatto seguito vere e proprie vaccate tipo la Tigre e il Dragone dove hanno messo le stesse cose di Matrix senza però darne una minima spiegazione plausibile, e la gente li va a vedere e vengono definiti dei veri e propri capolavori.
Sfido chiunque a dare del pirla a Boldi Desica e Vanzina per i loro film di natale. Due tette messe in primo piano e le gag più sceme della storia del cinema che non alzano nemmeno un sorriso... e intanto fanno sempre il pienone e loro sono diventati miliardari, mentre per quello che dovrebbe essere lo stesso genere "Amici miei" è tutt'altra faccenda.
La vera rivoluzione cinematografica ci sarà quando sarà fattibile per tutti con costi relativamente bassi fare cartoni con la qualità grafica di Final Fantasy (in alcune inquadrature sembrava un film vero e proprio) così da non porre più limiti di budget alle idee dei produttori (per fare un esempio una serie ancora incompleta di libri "Le cronache del ghiaccio e del fuoco" un vero e proprio capolavoro per ammisione dello stesso autore che fa anche lo sceneggiatore per fil me telefilm non è possibile portare sullo schermo per la quantità impressionante di personaggi e per la trama troppo complessa. Questi libri li ha fatti proprio perchè era stufo di dover tagliare idee per farle rientrare nel budget

P.S. Ma Attivissimo in che 50% di internet stà?

E' una tranquilla notte di regime
Linucs
Inviato: 30/9/2007 14:10  Aggiornato: 30/9/2007 14:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Addio cinema?
Questi film "fatti-in-casa" possono essere documentari, cortometraggi e qualsiasi altra cosa.
Questa cinematografia "di massa" avrà anche il pregio di abbattere i costi, questo è vero; ha però un difetto che a mio avviso è enorme: l'inevitabile livellamento verso il basso che avrà la qualità del cinema in un futuro dove al posto dei kolossal hollywoodiani ci siano schiere e schiere di filmetti fai-da-te.


Badombe> "What characterizes capitalism is not the bad taste of the crowds, but the fact that these crowds, made prosperous by capitalism, became consumers of literatureof course, of trashy literature. The book market is flooded by a downpour of trivial fiction for the semibarbarians. But this does not prevent great authors from creating imperishable works."

Personalmente preferisco i film non ancora "contaminati" da internet e dalla distribuzione iperplanetaria, era meglio quando dei veri professionisti dell'arte giravano capolavori come Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure o Orizzonti di gloria senza che chiunque con una videocamera digitale e l'accesso a internet funzionante potesse inquinare tutto ciò.

Vuoi forse venire a raccontarci che domani Miyazaki si metterà a disegnare porno perché mio cuggino ha la videocamera?

Suvvia.

La tua visione del cinema risulta elitaria e poco democratica. Siamo tutti uguali quindi ciascuno di noi ha il diritto (e la capacità innata) di creare Grande Cinema.

Dato che ho una sala, mirerò a far soldi, non certo a divulgare la "conoscenza" percui opto per il film scadente che, benché scadente, sarà visto da milioni di persone, il film di qualità o viene trasmesso e spesso è un mezzo-flop o non viene affatto trasmesso.

Ciò significa semplicemente che i milioni di coglioni esistevano già prima della tua decisione imprenditoriale, la quale pertanto non può essere ritenuta causa della loro coglioneria. E se anche lo fosse, ciò sarebbe indice di un'economia sostenibile fondata sulla coglioneria, eletta a fonte rinnovabile di crescita economica.

Inoltre, il fatto che non si possa "far soldi" divulgando "conoscenza" è l'ennesimo pregiudizio.

No?

(basta vedere i soldi che piglia Wiesel per raccontare di aver volato sopra l'Everest in compagnia del Dalai Lama...)

BRASA
Inviato: 30/9/2007 14:12  Aggiornato: 30/9/2007 14:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 28/8/2005
Da: 1600 Pennsylvania Avenue NW Washington, DC 20500
Inviati: 442
 Re: Addio cinema?
Citazione:
Tu pensi? Non basta mica una telecamera digitale per fare un film. La sceneggiatura chi la scrive? E le luci? Il sonoro? Il montaggio (se non sai usare premiere e simili)? Il casting? Le locations?

è come dice massimo. basta l'idea.
guardati tape (lo consiglio caldamente a tutti coloro che non l'hanno mai visto) e poi dimmi:
davvero sono così importanti la location e il montaggio?
o forse basta l'idea?

ps: la penso in modo diametralmente opposto a rick.

ispirazione e visione sono in se stesse il fine ed il risultato
BlSabbatH
Inviato: 30/9/2007 14:42  Aggiornato: 30/9/2007 14:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Addio cinema?
Citazione:
il cinematografo rischia già di passare alla storia, all’interno di una rivoluzione mediatica che sta venendo alimentata sia dalla poderosa accelerazione tecnologica degli ultimi anni – prevedibile, questa, in quanto si alimenta dei suoi stessi progressi – ma anche dalla imprevediile comparsa di Internet, che rappresenta la variabile impazzita nel paradigma della comunicazione moderna.

un film non è solo informazione, il cinema è la settima arte. Al di là dell'abbattimento dei costi, che è senza dubbio benefico per qualsiasi persona che voglia intraprenderne la produzione, c'è da chiedersi se la "rivoluzione tecnologica" in atto ai nostri giorni non sia un pò fine a se stessa. Mi spiego: Film come taxi driver, 2001 odissea nello spazio o apocalypse now un tempo erano film di massa, visti dal grande pubblico la domenica. Non credo nella cultura di massa, ok, ma è innegabile che un tempo si usciva dal cinema e si discuteva di ciò che si era visto, il film generava un minimo di dibattito.. oggi il massimo del dibattito lo si ha con l'uomo ragno, harry potter, shrek.. con tanto di ripercussioni merchandaisiche nei vari menù dei fast food.. per trovare un film del medesimo spessore dei primi sopracitati ci si deve imboscare nell'introvabile cinema-monosala comunista-intellettual-chic con tanto di sedie rattoppate e soffitto cedevole..
quando l'arte insegue il profitto genera mostri come la bassa qualità, essa stessa si trasforma in spettacolarizzazione-da-distrazione e si presta alla propaganda . Tutto è ormai legato al denaro, tutto è un gigantismo in salsa multi: multisala gestiti da multinazionali.
Il titolo dell'articolo è "Addio cinema?" il cinema classico, quello "del cinematografo" per intenderci, è morto già da parecchi anni, (e la stessa cosa è successa nel settore musicale). Quando una società è spiritualmente morta, non produce più arte.

L'abbassamento dei costi e la possibilità di diffusione globale di opere è si una risposta importante, un segno opposto alle recenti censure propagandistiche o alle volute canalizzazioni nella spettacolarità fine a se stessa, a discapito dei contenuti.
già, i contenuti. E' tutta (e solo) una questione di contenuti, non di mezzi.

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
SpikeZ
Inviato: 30/9/2007 14:43  Aggiornato: 30/9/2007 14:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/9/2007
Da: Karalis
Inviati: 341
 Re: Addio cinema?
Beh no, non basta sempre e solo l'idea. Dipende dalla storia che vuoi raccontare.

SpikeZ
Inviato: 30/9/2007 14:49  Aggiornato: 30/9/2007 14:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/9/2007
Da: Karalis
Inviati: 341
 Re: Addio cinema?
Citazione:
Quando una società è spiritualmente morta, non produce più arte.


E il Rinascimento come lo spieghi? L'arte e' figlia del disagio sociale non del benessere. O almeno io la penso cosi'.

BlSabbatH
Inviato: 30/9/2007 14:59  Aggiornato: 30/9/2007 15:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/9/2005
Da: Bergamo
Inviati: 837
 Re: Addio cinema?
Citazione:
L'arte e' figlia del disagio sociale non del benessere

appunto! a sentirci a disagio nel benessere materiale siamo davvero in pochi.

-- Under capitalism, man exploits man. Under communism, it's just the opposite. -- J.K. Galbraith
rumenta
Inviato: 30/9/2007 16:28  Aggiornato: 30/9/2007 16:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2006
Da: Repubblica di Genova
Inviati: 801
 Re: Addio cinema?
Rick:

Personalmente preferisco i film non ancora "contaminati" da internet e dalla distribuzione iperplanetaria, era meglio quando dei veri professionisti dell'arte giravano capolavori come Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure o Orizzonti di gloria senza che chiunque con una videocamera digitale e l'accesso a internet funzionante potesse inquinare tutto ciò.

secondo me invece può essere positivo questo "imbarbarimento".
considera che la relativa facilità odierna nel fare un film potrebbe permettere a tanti talenti, che prima non ne avrebbero avuto la possibilità (il cinema è abbastanza "chiuso" verso i nuovi talenti, se non adeguatamente "sponsorizzati"), di farsi conoscere ed apprezzare.

P.S. i due film da te citati sono in archivio già da tempo... ben da prima di internet



"La verità dev'essere brutale, violenta, armata ed arrabbiata. Altrimenti soccombe."
cuca
Inviato: 30/9/2007 17:52  Aggiornato: 30/9/2007 17:52
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/3/2007
Da:
Inviati: 167
 Re: Addio cinema?
Avatar Zinucs scrive:
"Ciò significa semplicemente che i milioni di coglioni esistevano già prima della tua decisione imprenditoriale, la quale pertanto non può essere ritenuta causa della loro coglioneria. E se anche lo fosse, ciò sarebbe indice di un'economia sostenibile fondata sulla coglioneria, eletta a fonte rinnovabile di crescita economica".

Ciao Zinucs, vedo che dal machete, dal pick-up e da non so quali altre amenità siamo passati ai coglioni e alla coglioneria: crescita o decrescita? Non saprei.

Ma perché scrivi come un bullo qualsiasi?

Ti consiglio di considerare le prime versioni dei tuoi lavori come bozze un po' grezze, quindi di rileggerle eliminando le maggiori asperità.

cucae speculum

Lestaat
Inviato: 30/9/2007 18:13  Aggiornato: 30/9/2007 18:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: Addio cinema?
A me sembra che come al solito queste discussioni, indifferentemente dall'argomento, girini sempre e soltanto intorno ai SOLDI.
Una cosa giusta se non CONVIENE non si fa e se conviene di più fare quella sbagliata si farà quella.
E' da quando la politica (intendo non soltanto quella dei partiti ma anche quella che tutti facciamo ogni giorno esprimendo la nostra opinione su un concetto) fa questo che la nostra "meravigliosa" società occidentale è diventata un immondizia.
Il livellamento verso il basso avviene NON perchè è più facile fare i film, NON perchè li si scaricano, NON perchè li si distribuiscono gratis.....MA PERCHE' PER FARE CINEMA DI QUALITA' SERVONO SOLDI. E questo, è profondamente sbagliato. Poi sono cosciente dei problemi pratici della questione ma resta il concetto di fondo di cos giusta e cosa sbagliata. Credo sia meglio prendere la decisione giusta, anche se sconveniente, e semmai DOPO la società adeguerà il proprio modus operandi.
E un po' come quando si parla di ricerca no?
Possibile che si debba sempre tenere conto del denaro nel prendere decisioni?
E' pura follia cavolo.

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
cuca
Inviato: 30/9/2007 18:16  Aggiornato: 30/9/2007 18:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/3/2007
Da:
Inviati: 167
 Re: Addio cinema?
Massimo scrive:
"Anch'io ritengo Dersu Uzala un capolavoro assoluto [...]."

Ciao Massimo, mi inchino innanzi alla tua cultura cinematografica. Come avrai avuto modo di constatare, la mia è molto più casereccia. Per questo motivo ti chiedo se puoi fugare i dubbi da me sollevati qui il 27/9/2007 alle 23:44. Riguardavano due film da te menzionati: Kagemusha di Kurosawa e Il generale Della Rovere di Rossellini.

Come al solito, resto in attesa di una risposta, per la quale ti ringrazio in anticipo.

Ciao di nuovo, cuca.

gato
Inviato: 30/9/2007 19:06  Aggiornato: 30/9/2007 19:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/1/2006
Da: camposanto + +
Inviati: 175
 Re: Addio cinema?
Scusate, io ho risposto al primo commento semplicemente perché mi sembra una cosa che viene dall' alto degli studi cinematografici tipo Warner Bros(mi scuso per la gramatica, ma non sono italiano e non ho mai studiato l'italiano). IL PROBLEMA secondo la mia modesta oppinione di ignorante è che mentre prima per fare un film dolvevi ESSERE qualcuno e avere dei finanziamenti non indifferenti (per produrre e principalmente per diffondere), adesso tutto si può fare con relativemente con pochi soldi. E' verro che cosi escono una marea di porcate, ma come dicevo prima sono lo specchio della società. Ma basta andare un po più a fondo per trovare dei capolavori. Magari a qualcuno spaventa, a me personalmente fa solamente piacere.....

rekit
Inviato: 30/9/2007 19:14  Aggiornato: 30/9/2007 19:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Addio cinema?
in franchezza....
se un film mi fara' cacare, mi fara' cacare......
se un film mi fara' gridare al miracolo, vuol dire che mi sara' piaciuto......

il punto della discussione non dovrebbe vertire sulla qualita', il livello cultural-sociale-artistico o politico dei "nuovi film".
L'arte sta' negli ochhi di chi la guarda, e non su una tela o su una pellicola.

Ma piuttosto il fatto che non saranno solo le case prodruttrici (...a proposito.... alcune di esse si proclamano "indipendenti" ...che vuol dire che le altre sono "dipendenti"? da chi? da cosa?....e' facile capirlo, ma sarebbe bello se ce lo dicessero loro no?) a decidere cosa farci vedere, ma anche il "primo pirla" con un telefonino......

Internet e' ancora una volta il punto centrale della faccenda.Ne si e' gia' parlato molto, e mi e' sempre sembrato che tutti fossimo daccordo sul fatto che senza internet tutto sarebbe stato molto peggio, specialmente l'informazione......
e certo cinema (quello "dipendente") cos'e' se non informazione?

ben vengano 10000000 "pirla" con il telefonino.

Redazione
Inviato: 30/9/2007 19:52  Aggiornato: 30/9/2007 19:53
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Addio cinema?
CUCA: Mi avevi fatto una domanda sulla "documentazione medica da esibire" che non avevo capito. Anche perchè avevi linkato un video con una canzone.

Cerca di formulare una domanda completa e precisa, se puoi.

Grazie

Linucs
Inviato: 30/9/2007 20:27  Aggiornato: 30/9/2007 20:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Addio cinema?
E il Rinascimento come lo spieghi? L'arte e' figlia del disagio sociale non del benessere. O almeno io la penso cosi'.

Lo penso anch'io quando esamino ed ammiro le composizioni di bottiglie vuote lasciate da Pedro e soci sotto la mia finestra. Sono sicuro che il Rinascimento è dietro l'angolo.

===

Ciao Zinucs, vedo che dal machete, dal pick-up e da non so quali altre amenità siamo passati ai coglioni e alla coglioneria: crescita o decrescita? Non saprei.

Potrebbe trattarsi di una semplice osservazione empirica della realtà circostante, non più mitigata dalla fanciullesca speranza che la manica di coglioni ubriachi e di puttane di molto molto lontano che albergano sotto la mia finestra siano il germoglio per un Nuovo Rigoglioso Rinascimento. Così come la fiction secondo Amato dev'essere rivolta alla propaganda e all'ingegneria sociale, non ci si deve stupire dell'evoluzione del cinema a) verso il pattume e b) verso la propaganda d'alto bordo per scopi necessariamente nocivi (altrimenti non si renderebbe necessaria la propaganda).

Ma perché scrivi come un bullo qualsiasi?

Ad eterno monito contro il fallimento dell'ingegneria sociale di cui sopra.

Magari un giorno metterò su YouTube un video di me stesso mentre prendo a calci in culo il prossimo ambientalista che mi spedisce un volantino con scritto "ufficio riscossione crediti del Pianeta Terra", così magari gli passa la voglia.

Ti consiglio di considerare le prime versioni dei tuoi lavori come bozze un po' grezze, quindi di rileggerle eliminando le maggiori asperità.

Hmmm.

Intendi dire che non dovremmo linciare ferocemente metà (per difetto) dei produttori di Hollywood?

Il processo non può che essere grezzo, com'è testimoniato dalle differenze tra il lavoro di un esperto artigiano ed il prodotto di una rudimentale catena di montaggio.



===

Una cosa giusta se non CONVIENE non si fa e se conviene di più fare quella sbagliata si farà quella.

Ovviamente tu compri solo prodotti equi e solidali. Sì? Tu non guardi mica il denaro. Lo fanno solo gli altri.

E' da quando la politica (intendo non soltanto quella dei partiti ma anche quella che tutti facciamo ogni giorno esprimendo la nostra opinione su un concetto) fa questo che la nostra "meravigliosa" società occidentale è diventata un immondizia.

In Badombia, invece...

Poi magari andiamo a vedere esattamente quali valori vengono proposti alla "società occidentale" e a chi fanno comodo, così ci facciamo due risate.

Il livellamento verso il basso avviene NON perchè è più facile fare i film, NON perchè li si scaricano, NON perchè li si distribuiscono gratis.....MA PERCHE' PER FARE CINEMA DI QUALITA' SERVONO SOLDI.

!

E questo, è profondamente sbagliato.

Uh?

Tanto valeva dire "per assumere dipendenti di qualità servono soldi, e questo è profondamente sbagliato".

Vedi se fila.

Poi sono cosciente dei problemi pratici della questione ma resta il concetto di fondo di cos giusta e cosa sbagliata. Credo sia meglio prendere la decisione giusta, anche se sconveniente, e semmai DOPO la società adeguerà il proprio modus operandi.

D'accordo. Perché non prendi questo concetto e ci metti i tuoi soldi? Com'è che devono sempre essere gli altri a prendere le decisioni "giuste?"

E un po' come quando si parla di ricerca no?

Quale, quella finanziata quindi pilotata dal governo di turno?

Fai in modo che non ti fottano denaro per liberare il Kaffiristan e poi finanzia la ricerca che ti pare migliore.

Possibile che si debba sempre tenere conto del denaro nel prendere decisioni? E' pura follia cavolo.

Potremmo stampare denaro per finanziare il buon cinema...

(quale sia il "buon cinema" potrà deciderlo qualche commissione di addetti ai lavori, ovviamente)

Pausania
Inviato: 30/9/2007 21:00  Aggiornato: 30/9/2007 21:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 6/4/2006
Da:
Inviati: 3872
 Re: Addio cinema?
Ciao Rick Se mi permetti, a mio avviso il tuo discorso, che in linea di massima condivido, contiene alcuni punti non esatti.

Il primo è quello “tipico” di chi si considera un esperto in qualche materia artistica Citazione:
Personalmente preferisco i film non ancora "contaminati" da internet e dalla distribuzione iperplanetaria, era meglio quando dei veri professionisti dell'arte giravano capolavori come Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure o Orizzonti di gloria senza che chiunque con una videocamera digitale e l'accesso a internet funzionante potesse inquinare tutto ciò.

Il problema della contaminazione, come se il fatto che tutti abbiano la possibilità di produrre impedisca a chi lo sa fa fare veramente di elaborare forme artistiche pregevoli.
Per esempio la quantità di scrittori “fai da te” è sempre stata enorme (in fondo una penna e qualche foglio di carta non sono un problema per nessuno) ma non mi pare che questo abbia impedito a grandi talenti di esprimersi. Semmai le limitazioni sono di altro tipo, non ultimo quelle di chi non comprende la grandezza di certe opere e le scarta perché contaminerebbero “la letteratura”.
Come anche la musica, in molti sanno comporre ed ovviamente la maggior parte fa cose di qualità medio-bassa, ma non impediscono certo a chi sa comporre veramente di continuare a farlo.

L'esempio di Dersu Uzala in realtà spiega bene come il problema non sia internet, perché tra Dersu Uzala e i camcorder digitali c'è un bel po' di tempo in mezzo in cui mi pare che di cinema orrendo ne abbiamo visto a palate. E tuttavia abbiamo visto anche del bel cinema, nel frattempo.


Citazione:
non fosse che la contaminazione esisterà nel futuro, e cinema indipendente non è sinonimo di cinema di qualità, alcuni film indipendenti sono delle perle di qualità, ma non tutti e nemmeno la maggior parte.

Non fa una piega. Tuttavia se diciamo che una cosa è di qualità (superiore) è esattamente perché è superiore alla media.
Il valore di un'opera è ovviamente superiore se emerge dalla “massa” di produzioni dello stesso livello. Se così non fosse, non sarebbe di qualità superiore, non sarebbe eccellenza.

Quindi rassegnati Le produzioni di qualità saranno sempre un'esigua minoranza rispetto alle mediocri, altrimenti non sarebbero di qualità.

Rickard
Inviato: 30/9/2007 21:04  Aggiornato: 30/9/2007 21:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: Addio cinema?
Vuoi forse venire a raccontarci che domani Miyazaki si metterà a disegnare porno perché mio cuggino ha la videocamera?
Francamente non colgo il senso di tale affermazione. Non mi sembra di aver mai anche solo dato a intendere che con internet i (pochi) geni rimasti si metteranno a far cagate per essere sostituiti dai cuggini.

La tua visione del cinema risulta elitaria e poco democratica. Siamo tutti uguali quindi ciascuno di noi ha il diritto (e la capacità innata) di creare Grande Cinema.

Per nulla, è l'esatto contrario. NON siamo tutti uguali, siamo tutti diversi (senza che entrino in gioco bizzarri ragionamenti come dire che siamo tutti diversi è come dire che siamo tutti uguali)
Il vero cinema è un'arte e, come tale, solo pochi grandi interpreti sanno utilizzarlo per rappresentare i sogni, le speranze, la realtà, la fantasia, in poche parole la vita, non è mai stato e non sarà [b]mai[/i] qualcosa alla portata di tutti, poiché per sua natura è alla portata di pochi, e sia chiaro, io non mi ritengo affatto fra quei pochi.

Poi, onestamente, dire che basta solo l'idea è una visione troppo idealistica e slegata dalla realtà, servono un sacco di altre cose oltre alle idee, lo dimostra il fatto che l'attuale cinematografia è in gran parte in mano a persone senza idee. Devo proprio mettermi a fare infiniti elenchi di brillanti persone a cui le idee non sono affatto bastate?

L'arte e' figlia del disagio sociale non del benessere.
Frase ad effetto non dimostrata e non dimostrabile, meglio non addentrarsi in tali sentieri o si rischia di andare nell'off topic più totale disquisendo sulla natura dell'arte, di chi sia figlia e così via, tali questioni non poggiano su fatti, si tratta di problemi di complessa natura e, alla fine, non solubili, nel senso che non ci sarà mai un'univoca e concorde definizione, non su qualcosa di fuggevole, astratto e meraviglioso come l'arte.

La diffusione di massa, il dare a tutti indiscriminatamente la possibilità di fare cinema non può sussistere se si parte dal presupposto Cinema=Arte. L'arte è di tutti, ma è fatta da pochi.
Per ogni buon utilizzo di tale possibilità ce ne sarà un'infinità di cattivi.
Riprendendo l'esempio dei siti dove chiunque può hostare il proprio video: ha dei lati molto positivi, sono il primo a dirlo, per esempio ammetto di essere venuto a conoscenza del problema del signoraggio proprio grazie a youtube, e questo classifichiamolo come buon utilizzo ma sapete quanti video mi trova se digito letteralmente cazzate? nel momento in cui scrivo 7140 mentre per il "buon utilizzo" 201...
Come vedete, è tutta una questione di proporzione e di analisi costi-benefici.
Non credo che un cinema di massa riuscirà a salvarsi da ciò.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Doru
Inviato: 30/9/2007 21:16  Aggiornato: 30/9/2007 21:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 28/10/2005
Da:
Inviati: 133
 Re: Addio cinema?
Non si dovrebbe scrivere di cose che non si conosce. E questo e più grave per chi una esperienza nel campo c'e l'ha è come. Affermare che l'industria del cinema sta per sparire e una stupidaggine. Al limite cambiano i mezzi tecnici per realizzare i film. O come nel caso del industria musicale già citata da te, cambiano i mezzi di distribuzione. Con la pressione dei P2P alla creazione del negozio di Apple con 99c a canzone edadesso con Amazon che entra nel gioco. Una cosa e sparire, un altra e aggiornare e trovare soluzioni di realizzazione a passo con i tempi.
Un altra stupidaggine, scusami ma non ho un altra parola, e affermare che qualsiasi persona da casa creerà contenuti per il cinema. Questo non per una mancanza di bravura o limiti tecnici, ma ahi me per il controllo che le multinazionali hanno sulle sale. E la stessa cosa per quale adesso qualsiasi persona non può creare "contenuto" per le televisioni. Vediamo se la Rai o Mediaset ti manderà in onda il tuo programma fatto in casa.
Il passaggio al digitale ci sarà certamente ma questo non significa una libertà per i molti, solo un modo più facile di distribuzione per le industrie.

Redazione
Inviato: 30/9/2007 22:09  Aggiornato: 30/9/2007 22:15
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Addio cinema?
Citazione:
Non si dovrebbe scrivere di cose che non si conosce.
Perfettamente d’accordo con te.

Citazione:
E questo e più grave per chi una esperienza nel campo c'e l'ha è come.
Straquoto.

Citazione:
Affermare che l'industria del cinema sta per sparire e una stupidaggine.
E’ una stupidaggine colossale. Io infatti non l’ho mai detto.

Citazione:
Al limite cambiano i mezzi tecnici per realizzare i film.
Esattemente come la penso io. E l’ho anche scritto nell’articolo.

Citazione:
O come nel caso del industria musicale già citata da te, cambiano i mezzi di distribuzione.
Esattamente come sopra.

Citazione:
Vediamo se la Rai o Mediaset ti manderà in onda il tuo programma fatto in casa.
E' già successo.

Citazione:
Un altra stupidaggine, scusami ma non ho un altra parola, e affermare che qualsiasi persona da casa creerà contenuti per il cinema
Non c’è assolutamente bisogno di scusarsi, visto che io non ho scritto nulla di tutto quello che mi addebiti (ho detto che chiunque PUO' creare contenuti, che è una cosa leggermente diversa). Leggi l’articolo (è quella lunga serie di parole che seguono il titolo) e vedrai che è così.

Lestaat
Inviato: 30/9/2007 22:59  Aggiornato: 30/9/2007 22:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: Addio cinema?
@Linucs
Oh sommo Linucs che tutto comprendi. Sempre capace a scovare in ogni dove le trame oscure degli adepti del soviet.
Oh unico portatore del pensiero libero da preconcetti chiedo venia ma....
sai che ogni tanto il tuo etichettare come più ti aggrada le persone e voler ad ogni costo vedere ideali che tu detesti nelle parole altrui è oltre che fastidioso oltremodo ridicolo?

Ovviamente il concetto che volevo esprimere nulla ha a che vedere con la distorta interpretazione di Linucs che merita solo una risposta perchè almeno una cosa anche nella visione distorta deve essere chiara anche a Linucs...
SI, me ne sbatto altamente del denaro quando si tratta di prendere decisioni su cosa è giusto e cosa è sbagliato per la vita delle persone e MAI nella mia vita mi sono tirato indietro di fronte a eventi totalmente sconvenienti per le mie pur "miserrime" finanze se ritengo che una cosa sia giusta da fare.

In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
Doru
Inviato: 30/9/2007 23:12  Aggiornato: 30/9/2007 23:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 28/10/2005
Da:
Inviati: 133
 Re: Addio cinema?
Può darsi che ho frainteso io, ma il titolo del articolo è "Addio cinema?", o no? Leggendo anche la frase "e il cinematografo rischia già di passare alla storia" posso comunque arrivare a credere che vuoi dire che il cinema sta per sparire. Comunque, non faccio polemica gratuita. Se volevi dire quello che ho detto io allora va bene.

"Vediamo se la Rai o Mediaset ti manderà in onda il tuo programma fatto in casa." questa frase non si riferiva a te personalmente, sembra, ma te lo garantisco che non e cosi. Era un argomento retorico portato per dimostrare che, anche in una industria dove non ti serve la pellicola, e dove teoreticamente chiunque può creare contenuti in questo momento, comunque non e possibile passare la censura dei media. Mi dispiace per lo sbaglio linguistico.

"Oggi chiunque possieda una videocamera ad alta qualità e un computer può, almeno teoricamente, realizzare un film completo, da distribuire direttamente in sala, senza dover impegnare le monete d’oro di suo nonno per poterlo finanziare."

Scusa ma questo che significa? Non e forse "creare contenuti per il cinema"?

Veramente non nego la possibilità di creare qualcosa, affermo solo che non riuscirai a passare la censura che già esiste. Ok e troppo personale ci sono cascato di nuovo. Non si può passare la censura, perché la distribuzione e la stessa.

Ma il punto e un altro
Chi se ne frega delle sale quando su internet puoi arrivare molto più facilmente a milioni di spettatori.

fiammifero
Inviato: 1/10/2007 0:24  Aggiornato: 1/10/2007 0:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Addio cinema?
Spaccato di una famiglia monoreddito con problematiche di arrivare a fine mese:

Il costo del biglietto a Roma è di 3 euro il pomeriggio e di 5 euro la sera, dal lunedì al giovedì, nei cinema aderenti all’iniziativa....
dunque il pomeriggio sono liberi i pensionati,gli studenti ed i disoccupati,la sera gli stessi con l'aggiunta di stanche casalinghe,operai e turnisti che con 5 euro ci comprano 1Kg di pane ed 1 litro di latte ed 1 etto di mortadella in offerta
Per me il cinema non rientra nelle necessità primarie preferendo leggere un buon libro preso a prestito dalla biblioteca comunale ,lasciando però il mio "risparmio" a favore dei figli che una volta al mese vanno al cinema con gli amici a vedere quello che passa il convento (sempre più economico di una pizzeria,un pub e/o discoteca ).
Ora domando di quale cultura e rivolta a chi state parlando e soprattutto qual'è quella indipendente,alla portata di tutti e senza profitto di ritorno?

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Redazione
Inviato: 1/10/2007 0:59  Aggiornato: 1/10/2007 1:11
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Addio cinema?
DORU: Per "cinematografo" intendo l'invenzione dei Fratelli Lumiere, la proiezione di immagini impresse su pellicola di cui parlo all'inizio. L'intero articolo è basato sul concetto di "pellicola si" "pellicola no", non su quello di "industria cinematografica si" "industria cinematografica no".

Ci vuole altro che uno stupido per dichiarare che non ci sarà più industria cinematografica.

SpikeZ
Inviato: 1/10/2007 9:20  Aggiornato: 1/10/2007 9:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/9/2007
Da: Karalis
Inviati: 341
 Re: Addio cinema?
Citazione:
Lo penso anch'io quando esamino ed ammiro le composizioni di bottiglie vuote lasciate da Pedro e soci sotto la mia finestra. Sono sicuro che il Rinascimento è dietro l'angolo.


Forse e' meglio se dietro quell'angolo, al posto del Rinascimento, ci fate mettere un cassonetto per il vetro.

mc
Inviato: 1/10/2007 18:58  Aggiornato: 1/10/2007 19:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: Addio cinema?
E' l'accesso alla produzione e alla distribuzione cinematografica che e' evoluto. E' cresciuto il numero di persone che potenzialmente possono produrre e distribuire le proprie idee, valide o meno poco importa, legate sottoforma di immagini o di ambiente multimediale...

Le vecchie e grosse industrie fanno parte del mesozoico del cinema: non sono finite, sono solo fuori dal tempo.

I mezzi di produzione e soprattutto i loro costi realizzativi sono stati uno dei modi migliori per garantirsi l'egemonia ed il controllo totale sulla produzione cinematografica (ma vale per tutto!).
Quel divario materiale tra Industria cinematografica e film maker autonomo e' stato riempito dalle nuove tecnologie che adesso offrono a molti nuove possibilita' perche' trattasi di costi accessibili a molte piu' persone nel mondo.

Quando una qualsiasi Elite vuole mettere distanza tra se' e la pluralita' dell'espressione aumenta i prezzi delle "materie prime".

Prendiamo il calcio * :
perche' non posso farmi una squadra di campioni e partecipare al campionato?
Non posso permettermela? Gia'. . Ma chi puo' permettersela?
Perche' non posso fare films con attori eccelsi o attori che potrebbero richiamare pubblico e quindi regalarmi il successo comunque?
Perche' non ho abbastanza soldi per pagarli? Gia' . Ma chi puo' permettersi di pagare 10milioni di dollari un Bruce Willis?
Solo chi ha potuto (ma soprattutto voluto) lasciare crescere e permettere un"'inflazione" a questi livelli .

L'interesse al rialzo e' solo di chi fa parte del vecchiume, a mio avviso solo perche' :
1) alzare i prezzi porta sicuramente i vantaggi egemonici di cui sopra, ma anche inevitabilmente a maggior rischio di perdere se qualcosa va storto.
2) scoraggiare la concorrenza politica e sociale, al di fuori degli interessi cinematografici, nel produrre anti-propaganda, ovvero uno sguarda sulla realta' del mondo.
3) muovere tanti soldi e nella confusione, ancora una volta, comprare tutto e tutti quelli utili ai propri scopi, qualsiasi essi siano.

Mi sembra piu' questa la direzione dell'articolo di Massimo, non il proporre un dibattito son "meglio le produzioni delle Major" o son "meglio le produzioni indipendenti e povere".... che e' proprio la banalizzazione che alcuni fanno propria.


(*): prendiamo anche il giornalismo : redazioni milionarie pagate con i soldi pubblici destinati a milizie mercenarie armate di penna e inchiostro e le indiagini freelance di giornalisti d'assalto indipendenti.
Chi puo' competere contro i grossi capitali pubblici e privati?
...ovviamente anche la produzione musicale...

mc

mc
Inviato: 1/10/2007 19:10  Aggiornato: 1/10/2007 19:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: Addio cinema?
Citazione:
Personalmente preferisco i film non ancora "contaminati" da internet e dalla distribuzione iperplanetaria, era meglio quando dei veri professionisti dell'arte giravano capolavori come Dersu Uzala, il piccolo uomo delle grandi pianure o Orizzonti di gloria senza che chiunque con una videocamera digitale e l'accesso a internet funzionante potesse inquinare tutto ciò.

Invece pensa cosa sarebbe possibile produrre per un Johan Sebastian Bach avendo a disposizione le tecnologie strumentali di adesso!!!
Dalla registrazione digitale multitraccia, al surround, dalla sintesi strumentale ai campioni FX...
Mi piange il cuore che queste possibilita' siano capitate ad un Gigi D'Alessio invece...

Pensa cosa potrebbe fare Leonardo con un cluster di multiprocessori ai suoi ordini... dall'arte alla scienza...


Come si fa, di un individuo, a confondere la genialita' (o il semplice talento) e i mezzi che ha a disposizione?

Citazione:
Il cinema ha, già da un pò, perso la via, con parecchi registi interessati solo a produrre blockbusters e orgie di effetti speciali

Hai ragione. La realta' virtuale e' il nuovo limite invalicabile per i piccoli budget:
ed infatti e' li che l'industria prova a puntare ed e' solo li' che supera di gran lunga i risultati indipendenti... almeno finche' la tecnologia non lo permettera' a tutti contenendosi nei costi.

mc

cuca
Inviato: 1/10/2007 22:55  Aggiornato: 1/10/2007 22:55
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/3/2007
Da:
Inviati: 167
 Re: Addio cinema?
Massimo scrive:
"Mi avevi fatto una domanda sulla 'documentazione medica da esibire' che non avevo capito."

Ciao Massimo, scusa se non mi sono spiegato bene.
Tu avevi scritto che "il Kagemusha di Kurosawa, o Il generale Della Rovere di Rossellini [...] si inventano un personaggio e poi si ritrovano a dover agire davvero nel suo ruolo".

Volevo solo sapere se i protagonisti dei film da te menzionati creano i loro personaggi in modo razionale o meno, e se in quest'ultimo caso nel corso della narrazione salta fuori una qualche documentazione medica in grado di spiegare e raccontare la loro invenzione, evidentemente folle.

cuca

Redazione
Inviato: 2/10/2007 0:02  Aggiornato: 2/10/2007 0:02
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Addio cinema?
CUCA: No, nessun risvolto medico. I due si trovano a impersonare un personaggio più grande di loro, e nel frattempo crescono e diventano grandi davvero.

MC: "Come si fa, di un individuo, a confondere la genialita' (o il semplice talento) "

Una volta chiesero a Picasso quale fosse la differenza fra genio e talento, e lui rispose: il talento fa quello che sa, il genio fa quel che può.

cuca
Inviato: 2/10/2007 1:52  Aggiornato: 2/10/2007 1:53
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/3/2007
Da:
Inviati: 167
 Re: Addio cinema?
Avatar Linucs scrive:
"Potrebbe trattarsi di una semplice osservazione empirica della realtà circostante, non più mitigata dalla fanciullesca speranza che la manica di coglioni ubriachi e di puttane di molto molto lontano che albergano sotto la mia finestra siano il germoglio per un Nuovo Rigoglioso Rinascimento".

Seconda bozza:
"Potrebbe trattarsi di una semplice osservazione empirica della realtà circostante, non più mitigata dalla fanciullesca speranza che gli ubriachi e le prostitute che albergano sotto la mia finestra siano il germoglio per un Nuovo Rigoglioso Rinascimento".

Commento:
Perché secondo te io ho la "fanciullesca speranza che gli ubriachi e le prostitute che albergano sotto la" tua "finestra (1) siano il germoglio per un Nuovo Rigoglioso Rinascimento"?

Nota
(1) Ma a che piano abiti? Questa finestra mi sembra davvero un gran problema!

Vediamo se riesco a rilassarti un po':

http://boomp3.com/m/a8cff6171d29

Non mi resta che augurarti buona notte, cuca.

cuca
Inviato: 5/10/2007 1:48  Aggiornato: 5/10/2007 1:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/3/2007
Da:
Inviati: 167
 Re: Addio cinema?
Massimo ha scritto:
"No, nessun risvolto medico. I due si trovano a impersonare un personaggio più grande di loro, e nel frattempo crescono e diventano grandi davvero".

Va bene. Grazie, Massimo.

cuca

PS Mc ha scritto:
"Come si fa, di un individuo, a confondere la genialita' (o il semplice talento)".

Massimo ha scritto:
Una volta chiesero a Picasso quale fosse la differenza fra genio e talento, e lui rispose: il talento fa quello che sa, il genio fa quel che può.

and_zen
Inviato: 5/10/2007 15:18  Aggiornato: 5/10/2007 15:18
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/7/2006
Da: Venezia
Inviati: 45
 Re: Addio cinema?
E' una realtà che tutti stiamo vivendo: il cinema come finora veniva concepito sta morendo e si va verso un futuro incerto dove la fruizione, innanzitutto, cambierà in modo totale. Le future generazioni si abitueranno a vedere le prime visioni sullo schermo di un telefonino o sul monitor di un computer e non potranno capire il significato di vedere un film sul grande schermo cinematografico.
All'ultima Mostra del Cinema di Venezia, Tim Burton, insignito del Leone d'oro alla carriera, ha portato la versione 3D di A Nightmare before Christmas: anche in passato, quando il cinema entrava in crisi, si ricorreva all'uso del 3D che, immancabilmente, veniva snobbato da tutti.

p.s. Per Massimo.
L'altro giorno sfogliavo il catalogo della XL Mostra di Venezia del 1983 e dentro c'era la presentazione del tuo film del 1980 Summertime con Luca Barbareschi: interessante.
Qui a Venezia il mio prof. di Storia della musica per film Roberto Pugliese si chiedeva che fine avessero fatto i promettenti giovani cineasti che presentavano i loro film alla Mostra negli anni 80 tipo Massimo Mazzucco: allora l'ho aggiornato sul tuo lavoro sull'11 settembre.


Andrea

IL MATTINO HA L'ORO IN BOCCA.
ambra
Inviato: 5/10/2007 17:45  Aggiornato: 5/10/2007 17:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/11/2006
Da: cagliari
Inviati: 246
 Re: Addio cinema?
Sarò anche patetica, ma nonostante l'uso massiccio di apparecchi digitali, se ho voglia di fare una foto con l'"anima" uso la pellicola, possibilmente in bianco e nero. Se faccio un progetto lo penso a matita, ,poi sono "costretta" a passarlo in cad,e sempre su carta lo leggo.E nonostante abbia le foto archiviate in digitale, non le guardo mai al pc . Mi piace farle passare fra le mani, così come faccio fatica a leggere un e-book, mi deconcentra: uno dei piaceri maggiori è proprio maneggiare un libro mentre lo si legge.

Magari sono solo antica.

ambra
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Saludi e Trigu!
Redazione
Inviato: 5/10/2007 19:31  Aggiornato: 5/10/2007 19:31
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Addio cinema?
and_zen: "Qui a Venezia il mio prof. di Storia della musica per film Roberto Pugliese si chiedeva che fine avessero fatto i promettenti giovani cineasti che presentavano i loro film alla Mostra negli anni 80 tipo Massimo Mazzucco: allora l'ho aggiornato sul tuo lavoro sull'11 settembre."


I "promettenti giovani cineasti" hanno deciso che non volevano invecchiare a suon di promesse, e hanno scelt di andarsene dalla mafietta salottiera che controlla il cinema italiano.

Curiosamente, infatti, il mio ultimo film sull'11 settembre, che uscirà fra poco, a Venezia non è stato preso. Quando lo vedrai potrai decidere da solo il perchè.

Redazione
Inviato: 5/10/2007 19:34  Aggiornato: 5/10/2007 19:35
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Addio cinema?
MC: "Invece pensa cosa sarebbe possibile produrre per un Johan Sebastian Bach avendo a disposizione le tecnologie strumentali di adesso!!!
Dalla registrazione digitale multitraccia, al surround, dalla sintesi strumentale ai campioni FX..."

Secondo me lui "aveva" già tutto, anche se era costretto ad arrangiarsi con organi e spinette dell'epoca. Ma specialmente il multitraccia lui lo aveva già nel DNA. JSB "E' " il multitraccia.

LoneWolf58
Inviato: 5/10/2007 20:50  Aggiornato: 5/10/2007 20:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Addio cinema?
Cambiano gli arnesi da lavoro... magari la produzione sarà più agevole, ma il genio? quello non lo da la tecnologia.
Dai graffiti nelle grotte, alla Cappella Sistina c'è un'evoluzione sia nella tecnica che nei materiali ma le sensazioni che provocano non dipendono dalla tecnica o dai materiali
La stampa ha aumentato la capacità di produrre libri, non capolavori e non penso che nel cinema la situazione sia diversa.

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
mc
Inviato: 8/10/2007 19:19  Aggiornato: 9/10/2007 14:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: Addio cinema?
Citazione:
Secondo me lui "aveva" già tutto, anche se era costretto ad arrangiarsi con organi e spinette dell'epoca. Ma specialmente il multitraccia lui lo aveva già nel DNA. JSB "E' " il multitraccia.


Ehehe... gia'... Si, aveva una grande orchestra neuronale a sua disposizione 24 h / 24. .


Forse con i colori quello che volevo dire risultera' piu' chiaro:
se gli antichi usavano poche tonalita' in poche sfumature era perche' avevano a disposizione poche fonti da cui ricavare variazioni cromatiche per i propri disegni.
Con la virtualizzazione informatica, per esempio, adesso le sfumature sono pressoche' infinite.

Se una sfumatura di un tono esprime una sensazione, o se l'insieme di determinate sfumature esprimono uno stato d'animo, piu' colori e sfumature hai a disposizione piu' stati d'animo ed emozioni riesci ad esprimere come pittore, disegnatore, artista... con la opportuna predisposizione. Senza essa non si puo' parlare sempre di arte (anche se e' difficile definire "arte"... facciamo finta che sia una virtu' per pochi) ma si puo' parlare di enormi potenzialita' creative a disposizione di chiunque voglia cimentarsi nel disegno.

Una mente come il Nostro Sebastiano, con la potenzialita' creativa offerta dai mezzi attuali???!!!
Mi vien da piangere pensando a cio' che avremmo potuto goderci adesso.... e gia' cosi' non e' che mi lamenti della produzione di quel cazzo di genio! .

Pensa a Leonardo con un macchinario che disegni e realizzi i pezzi meccanici, formato macro e micro, per le sue invenzioni??

Pensa a Dante Alighieri che attinge da tutta la cultura mondiale via wikipedia, invece che limitarsi alle "poche" tradizioni e legende e teorie e punti di vista fin li', al suo contemporaneo, conosciuti... starebbe ancora cercando di ultimare i 45esimo volume della Divina...

I mezzi ovviamente non bastano, contano come si usano. Ed infatti, mi riferivo alle immense potenzialita' offerte dalla tecnologia, attualmente:
sembra scontata come analisi ma non e' cosi' diffuso questo modo di pensare, altrimenti, dati i mezzi, ci sarebbero 2 "pseudo-artisti" ogni 3 umani.
Fondamentalmente sono i contenuti a latitare, sembrerebbe, ma forse se si capissero realmente le potenzialita' di cui parlo, molti "contenuti" emergerebbero naturalmente adoperando quei potenti mezzi che, molti ignorano, possono aiutare ad esprimere cio' che si sente con estrema, ed inimmaginata, facilita' (...Tanti, un altro esempio a conferma, esprimono "niente" molto facilmente grazie ai mezzi... anzi i mezzi sono talmente sovradimensionati rispetto alle qualita' artistiche che spesso sono chiamati a sopperire alla amncanza di idee...!!! ...).

Ovviamente, che poi piaccia e' un'altro paio di maniche... !!
(L'arte non deve per forza piacere, comunque... lo dimostra il fatto che a me Picasso non piace, ma nessuno si azzarderebbe a dire che egli non fosse un vero artista!).

mc


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